Segnalo il seguente articolo. E' un po' lungo ma sagace.
http://perchiunquehacompreso.blogspot.it/2014/07/russia-e-brics-contro-il-nwo-o-forse-no.html
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RUSSIA E BRICS CONTRO IL NWO, O FORSE NO
Come non provare ammirazione per i
lodevoli successi di Vladimir Putin? Da molti, non solo in Russia, dove il suo
tasso di approvazione si aggira intorno all'80%, ma anche nel resto del mondo,
perfino tra gli statunitensi più informati, Putin viene ormai considerato il
leader mondiale più importante del momento, l'uomo che, con abilità e sangue
freddo, sta ostacolando l'imperialismo americano e i piani mondialisti del NWO
sionista. Colui che ha risollevato la Russia dal disastro degli anni '90, che
ha cacciato gli oligarchi, che ha fatto espandere grandemente la classe media,
che incentiva le famiglie numerose, che ha legiferato per impedire che gli
orfani russi vengano adottati da coppie omosessuali, che ha impedito agli USA
di attaccare la Siria, che ha rinnovato il volto della Russia con le belle
olimpiadi di Sochi, che è vicino alla Chiesa ortodossa, che vieta gli OGM, e
che ha tanti altri meriti.
Come non ammirare il nuovo zar, e non confrontarlo con il suo corrispettivo
oltre Atlantico, che non fa che sfornare menzogne, invasioni,
destabilizzazioni, minacce, che ha distrutto la prospera Libia, che vuole
imporre all'Europa un trattato commerciale che la renderà un'appendice
americana, che finanzia i tagliagole in Medio Oriente e in Ucraina, e che
combina tante altre nefandezze?
Non si può. E' inevitabile ammirare Putin. E, di fronte alla prepotenza, le
minacce, le guerre americane, è inevitabile confidare nella speranza che un
cambiamento globale possa arrivare dalla Russia e dagli altri paesi che si
contrappongono agli Stati Uniti e, così si crede, alla finanza internazionale,
ovvero dai cosiddetti BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, oltre
ad Iran, Venezuela ed altri minori.
Perciò la speranza che va diffondendosi suona così: finalmente l'imperialismo
americano-sionista ha trovato pane per i suoi denti, Russia e Cina sono
militarmente abbastanza forti per fermarlo, e in più i BRICS abbandoneranno
presto il sistema di pagamenti internazionali basato sul dollaro, facendo
finalmente crollare la potenza americana e sionista e aprendo la strada ad un
mondo più equo, più pacifico, più prospero, un mondo "multipolare".
Ebbene, non è mia intenzione tagliare le ali a tale speranza, né contestare
tale interpretazione dei fatti. Vorrei solo condividere i miei dubbi, così che
si tenga la porta aperta a spiegazioni diverse. Solo il tempo poi potrà dire
come stanno effettivamente le cose.
Cominciamo da una frase ben nota a chi legge l'informazione alternativa: quella
di Mayer Amschel Bauer Rothschild, che disse: "Datemi il controllo del
denaro di una nazione, e non mi interessa chi fa le sue leggi."
Nel nostro caso, vediamo un po' chi ha il controllo del denaro della Russia:
chiaramente la Banca Centrale Russa. E chi ne è il proprietario? Per qualche
ragione, questa informazione non si riesce a reperire. Vero è che l'attuale sua
governatrice, Elvira Nabiullina, è una fedelissima di Putin. Ma non è strano
che l'effettiva proprietà della banca sia un mistero?
Consideriamo poi il prossimo abbandono, da parte dei BRICS, del sistema del
dollaro; mossa che, nelle intenzioni di Glaziev, consigliere economico di
Putin, ridurrà drasticamente la domanda mondiale di dollari, impedendo quindi a
Washington di stamparne all'infinito per finanziare le sue guerre in giro per
il pianeta. Molti evidenziano come la decisione russa di formare con i BRICS
un'alleanza anti-dollaro, e la spinta a trovare l'accordo con la Cina per la
vendita di gas, siano state accelerate dal colpo di stato degli USA in Ucraina,
che ha creato problemi nel transito del gas russo verso l'Europa, il che è
lampante. Ora, mi chiedo: quando lorsignori a Washington hanno deciso di
rovesciare Yanukovych e cominciare il massacro dei russi d'Ucraina, possibile
che tutti i loro think-thank non abbiano previsto che ciò avrebbe
inevitabilmente avvicinato Russia e Cina, creando un blocco economico
pericoloso per gli USA? Tutti quegli esperti sono davvero stupidi e miopi, come
dice Paul Craig Roberts, oppure sapevano benissimo che il colpo di stato in
Ucraina avrebbe causato problemi al dollaro, e magari è proprio quello che
vogliono?
Perché noi, ingenuamente, continuiamo a ragionare in termini di America,
Russia, Cina. Ma l'elite finanziaria non ha patria. Non per nulla li chiamiamo
"i banchieri internazionali". Il crollo del dollaro danneggerà
qualcuno a Washington, senza dubbio, ma siamo sicuri che questo non rientri
nelle intenzioni di lorsignori lì in alto?
Il presidente della Banca di Francia, sig. Noyer, di recente ha affermato che,
come ritorsione per quanto gli americani hanno fatto alla BNP Paribas, il
commercio con la Cina dovrebbe essere effettuato in yuan o in euro. Cosa devo
pensare quanto sento che la banca di Francia suggerisce di abbandonare il
dollaro? Che i sionisti non vogliono più essere sionisti, o piuttosto che
abbandonare il dollaro rientra nei piani sionisti?
Ho letto recentemente (http://www.bloomberg.com/news/2013-02-05/goldman-sachs-hired-by-russia-as-corporate-broker-to-boost-image.html)
che nel 2012 Putin ha dato incarico al governo di migliorare la posizione della
Russia nella classifica stilata dalla Banca Mondiale sui paesi più attraenti
per gli investitori. La Russia era oltre il 100° posto, e Putin la vuole al 20°
entro il 2018. Vuole anche trasformare Mosca in un centro finanziario mondiale
di prim'ordine. Per questo, indovinate a chi ha deciso di chiedere consiglio? A
23 banche russe e straniere, tra cui... Goldman Sachs! Ma come, la banca al
centro del sistema finanziario globale, cuore della potenza americana e delle
nefandezze? Sì, proprio quella. Ha stipulato un accordo di 3 anni, anche per
ottenere consulenza riguardo a un piano di privatizzazioni per 33 miliardi di
dollari. Inoltre la Goldman Sachs, insieme alla BlackRock Inc. e a una
compagnia di Singapore, ha firmato un accordo con il fondo sovrano russo per
investire nelle aziende russe. E chi è il direttore del fondo? Kirill Dmitriev,
già banchiere di Goldman Sachs.
Al che, la domanda che mi pongo è duplice: in primo luogo, come mai la Russia
ha bisogno di promuovere la sua immagine per attirare gli investitori
stranieri? Ma non era un paese sovrano? Possiede il territorio di gran lunga
più vasto al mondo, trabocca di risorse naturali, e ha bisogno dei pezzetti di
carta o bit elettronici stranieri? In secondo luogo, perché si affida a Goldman
Sachs? Credere alla sua indipendenza dal sistema finanziario sionista a questo
punto non mi riesce facile.
Tra l'altro, mi viene in mente un documentario dove si mostrava che gli uffici
commerciali di Gazprom sono in Olanda, nello stesso grattacielo dove hanno sede
molte altre compagnie "occidentali" interessate ad eludere le tasse.
Il che fa pensare: un paese che noi speriamo porti avanti un'alternativa al
sistema finanziario "occidentale", che ne usa la stessa struttura?
Ancora: la Cina, ci dicono, sta diventando la prima economia mondiale,
surclassando gli Stati Uniti. Com'è stato possibile? La globalizzazione. In
Cina la manodopera costa poco, e quello è stato il suo punto di forza perché
moltissime manifatture, tra cui anche quelle statunitensi, hanno delocalizzato
laggiù. Vero. Ma chi l'ha voluta, la globalizzazione? Chi ha deciso le nuove
regole per cui un imprenditore può chiudere bottega e riaprirla dove meglio
crede, chi ha voluto la libera circolazione di merci e capitali a livello
globale? Pare sia stato Ronald Reagan. Fu lui ad eliminare le barriere commerciali
e a spingere per la "deregulation", o almeno fu lui a darvi l'impulso
decisivo. Ovviamente, delocalizzare le imprese aumentava i profitti di Wall
Street, ma ha finito con il rendere la Cina un gigante manufatturiero che ora,
dicono, impensierisce gli USA, tanto che questi la stanno circondando di basi
militari per controllarla. Di nuovo, mi chiedo: possibile che i think-thank di
Reagan non l'avessero previsto? Furono stupidi e miopi anche quelli, come
sostiene il già citato Paul Craig Roberts? Sarà. Eppure, a ben guardare, ci
potrebbe essere un'altra spiegazione. Ovvero, che ai "globalizzatori"
di Wall Street non interessasse minimamente il futuro degli americani, perché i
banchieri internazionali sono per loro natura parassiti: prima sfruttano un
paese, poi finiscono con il distruggerlo e con il trasferire il quartier
generale altrove, lasciando il guscio vuoto a sbrigarsela da solo. Se questo è
vero, l'ascesa della Cina non sarebbe una conseguenza non prevista da
lorsignori, ma semplicemente la loro scelta di usare al posto degli USA un
altro braccio armato. Qualcosa di simile al passaggio dello scettro di
superpotenza dall'Inghilterra agli USA, dopo la prima guerra mondiale. Questo
spiegherebbe come mai gli Stati Uniti stiano seminando distruzione a destra e a
manca senza preoccuparsi troppo del crollo della loro reputazione a livello
globale. Ormai tre quarti di mondo li considerano bulli esaltati e pericolosi,
hanno perso qualsiasi credibilità. Ma ai banchieri dei piani alti forse questo
va bene, forse stanno sfruttando al massimo il braccio armato americano finché
dura, per poi trasferire il "quartier generale" in Russia e Cina se e
quando gli USA cadranno in disgrazia.
A questo proposito, non vi pare strano che Russia e Cina stiano facendo incetta
di oro? Guarda caso, l'oro si sta trasferendo in massa da occidente a
oriente... e chi mai starà dirigendo tale processo? Proviamo a indovinare. Sarà
più probabile che le dinastie bancarie che da secoli hanno dato forma al mondo
moderno siano prese alla sprovvista dal "crollo del dollaro", oppure
che siano esse stesse a volerlo e dirigerlo, per ottenere finalmente il loro
sogno: una valuta unica mondiale basata sull'oro, di cui nel frattempo magari
saranno gli unici proprietari? Chissà.
Però, mi si dirà, se i banchieri al vertice della piramide stanno di proposito
affondando gli USA per portare il quartier generale a oriente, come mai
dall'altra parte stanno armando USA e paesi NATO fino ai denti, per contrastare
Russia e Cina?
E qui viene il bello (si fa per dire). Forse il punto non è che vogliono
impedire l'ascesa di Russia e Cina, ma che vogliono creare una grande guerra
che porti l'umanità alla disperazione e la convinca che è assolutamente
necessario dare vita ad un unico governo mondiale, ovvero al NWO. Questo
spiegherebbe come mai stanno armando non solo USA e NATO, ma anche Cina e
Russia, fino ai denti. Insomma la contrapposizione tra "Occidente" e
BRICS sarebbe costruita apposta. Esattamente come lo era quella tra USA e URSS,
che davanti al mondo davano spettacolo di guerra fredda mentre ai livelli
superiori erano complici, perché entrambe nelle mani di lorsignori. Del resto,
se davvero il mondo fosse diviso in blocchi contrapposti, come potremmo
spiegare che la Francia, paese NATO e sionista per eccellenza, sta costruendo
per la Russia porta-elicotteri di classe Mistral? Ma come: fornisce al nemico
armi avanzate? Il che invece si spiega se pensiamo che i banchieri lassù, che
di fatto controllano le maggiori industrie di armamenti, stiano preparando il mondo
per un conflitto che illustri la necessità del governo centralizzato globale.
La solita strategia massonica: problema-reazione-soluzione. La corrispondenza
del 1871 tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini definiva il piano massonico per tre
guerre mondiali. Vedremo presto se verrà portato a compimento.
Guerra a parte, davvero i BRICS rappresentano un modello alternativo al
cosiddetto "Occidente"? La Cina, dove ogni anno 600.000 persone
muoiono per troppo lavoro? (fonte: China Youth Daily, il giornale ufficiale
della Lega Giovanile Comunista). La Cina che produce il 60% del cemento
mondiale, dove nelle regioni carbonifere tutti indossano abiti scuri perché la
polvere li renderebbe grigi comunque, e la luce del sole è perpetuamente
oscurata? Il Sud Africa, dove viene disincentivata l'assunzione di bianchi a
cariche governative, e dove la polizia spara ai minatori in sciopero? Sono
questi, i modelli alternativi al capitalismo sionista? Oppure, forse, ne fanno
parte? Forse è solo un caso che Sir Evelyn Rothschild abbia aperto negli anni
'90 una banca dell'oro a Hong Kong, o che Mandela fosse una spia dei servizi
britannici. Quante coincidenze, a questo mondo.
Quindi ricapitoliamo: abbiamo una banca centrale russa di proprietari ignoti;
il governo Putin che affida le privatizzazioni alla Goldman Sachs; Gazprom che
elude le tasse come qualsiasi altra multinazionale; la Cina che diventa potenza
mondiale grazie alle politiche di Reagan; Russia e Cina che stanno facendo
incetta d'oro; i Rothschild che hanno la banca dell'oro a Hong Kong; le
industrie belliche che stanno rifornendo sia USA e NATO che Russia e Cina. E
aggiungiamo: Putin che, per qualche strano motivo, non denuncia né l'11
settembre né le scie chimiche, anche se così facendo potrebbe annientare per
sempre la fiducia dei popoli "occidentali" nei loro governi,
portandoli tutti dalla sua parte in un batter di ciglio.
Be', almeno a me, tutto questo fa venire qualche dubbio sul fatto che Russia e
Cina stiano davvero contrastando il piano per il NWO. Mi sembra quasi che, al
contrario, siano funzionali al piano. Poco importa se Putin o gli altri leader
dei BRICS siano parte attiva, passiva, o inconsapevole. Il presunto confronto
tra "Occidente" e BRICS, sia esso solo economico o anche militare,
pare porterebbe comunque a un governo unico mondiale ancora
bancario-capitalista, ancora tecnocratico, ancora industrialista, ancora in
mano ai Rothschild, magari però non più con capitale a Washington.
Mi sbaglio? Lo spero. Però, prima di affidare le mie speranze alla Russia o ai
BRICS, preferisco pensarci molto bene. Vi immaginate che sorpresa sarebbe aver
partecipato alla lotta, dall'una o dall'altra parte, per poi scoprire che era
l'ennesima manipolazione e che, senza volerlo, ho dato una mano a realizzare il
piano di lorsignori? No. Preferisco non affidare le mie speranze a nessuno e
continuare a fare i conti con la mia realtà quotidiana, per capire cosa posso
fare concretamente per vivere il può possibile senza la grande industria, gli
OGM, i centri commerciali, lo stato, le banche, le farmacie, e consumando meno
gas possibile. Non importa se di Gazprom o di qualche magnate
"occidentale". Il vero cambiamento, per me, è questo.
Anacronista
Lol! E allora che diciamo della Crea del Nord? Li il tasso di approvazione è addirittura il 110% !
ReplyDeleteAh, beh... Putin...
ReplyDeleteUno che con spiate, intercettazioni, avvelenamenti col polonio, mafia russa, etc non ha nulla a che fare...
Un santo....
Dimenticavo....
ReplyDeleteDite a questi geni di provare ad andare da Putin ad espriemere certe loro sciempiaggini e vediamo come funziona la "libertà di parola" da quelle parti... ;-)