Un brevetto russo contro i parassiti
Qui di seguito la traduzione della descrizione del brevetto della federazione Russa n. RU2250111 
La
 traduzione è stata eseguito da un orginale inglese che corrisponde ad 
una (pessima) traduzione dal russo, ma non ostante ciò solo alcuni 
aspetti secondari del testo appaiono poco chiari
A seguire la mia esperienza con tale metodo (da me leggerente modificato).
Dell'autore Gubarev potete trovare qui un articolo scientifico sui "rope worms": http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1301/1301.2845.pdf
Dell'autore Gubarev potete trovare qui un articolo scientifico sui "rope worms": http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1301/1301.2845.pdf
METODO PER ELIMINARE GLI ELMINTI dal corpo umano
Inventori e detentori del brevetto:
Nikolai V. Gubarev, Sergey Lebedev, Orel Lyudmila Petrovna, Pakulina Olga  
Indirizzo per la corrispondenza: 196158, St. Petersburg, Danube, etc., 24, kv.65, NV Gubarev 
Brevetto depositato il 20/02/2004 
L’invenzione
 riguarda la medicina, in particolare la parassitologia medica, e può 
essere utilizzata per il trattamento della parassitosi. Il metodo 
consiste nell’esporre gli elminti ad un trattamento costituito da un 
decotto di foglie di eucalipto con l’aggiunta di olio essenziale di 
eucalipto. Tale liquido, in quantità di un litro ad una temperatura di 
40 ° -42 ° C va introdotto giornalmente nel retto tramite clistere per 
5-7 giorni, e va trattenenuto ogni volta per 15-20 minuti. Prima 
dell’introduzione di tale liquido va somministrato un clistere. Il 
metodo causa l’espulsione di diverse specie di elminti senza provocare 
effetti tossici per il corpo umano. 
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE 
L’invenzione
 riguarda la medicina, in particolare la parassitologia medica, e può 
essere utilizzata per il trattamento dell’elmintiasi.
La
 liberazione dell’uomo dai parassiti, particolarmente dagli elminti, è 
di grande importanza per rafforzare e guarire il corpo nella sua 
interezza e per curare le malattie causate dagli elminti. 
Alla
 base di molti disordini gastrointestinali (costipazione, diarrea, 
nausea, vomito, dolore allo stomaco causato da enterite o enterocolite),
 malattie dell’apparato respiratorio (dalla malattia respiratoria acuta 
fino alla polmonite), malattie neurologiche (dal nervosismo al mal di 
testa, passando per vertigini, tic e persino epilessia), sindrome da 
fatica cronica, reazioni allergiche sotto forma di eruzioni cutanee, e 
disturbi mentali troviamo spesso la presenza dei vermi parassiti. 
L’effetto
 deprimente delle tossine degli elminti sull’apparato circolatorio umano
 causa anemia, che nei casi più gravi diventa così acuta da essere 
diagnosticata come tumore del sangue. Vedi EE Kornakova Parassiti umani,
 San Pietroburgo, 2002 e Muller R. I Vermi e le malattie umane (Worms and human diseases) Oxon - New Jork, 2001. 
L’esposizione
 del sistema nervoso alle tossine prodotte dagli elminti porta a 
disturbi del sonno, mal di testa, e in casi gravi a disordini del tono 
muscolare. La causa della malattia è molto difficile da riconoscere, ed è
 possibile morirne. 
Le
 tossine degli elminti indeboliscono il sistema imunitario, aggravando 
il decorso di molte malattie. Per infestazioni minori la presenza degli 
alminti può essere asintomatica, ma i portatori asintomatici non sono 
consapevoli della propria infezione e possono infettare gli altri. 
Molti
 dottori, molte diagnosi e molti trattamenti delle malattie non tengono 
conto della possibilità della presenza di infestazioni parassitiche 
intestinali, e in questo caso utilizzare un lungo e snervante singolo 
specifico trattamento non offre sollievo alle sofferenze del paziente e 
non porta ad una cura della malattia, che è anzi spesso complicata dagli
 effetti collaterali dei farmaci. 
La
 difficoltà risiede nel fatto che nell’esame al microscopio delle feci 
le uova degli elminti spesso non vengono riscontrate, a causa del 
ciclico sviluppo a stadi degli elminti e dell’imperfezione 
dell’attrezzatura del laboratorio. 
I 
farmaci noti per la loro azione di espulsione degli elminti dal corpo 
umano, che agiscono selettivamente sull’una o l’altra forma di elminti, 
sono inoltre molto tossici ed hanno numerosi effetti collaterali, ed il 
loro utilizzo è controindicato in caso si soffra un certo numero di 
malattie. Vedi MD Mashkovsky, Farmaci 2001 city; Rabbit RG, Rachkovskaya
 IV, Karpov IA Fondamenti di parassitologia medica e generale, 2002). 
Un
 metodo contro i parassiti che dia buoni risultati scientificamente 
dimostrabili è quello dell'uso di erbe antiparassitarie (estratti, 
decotto, infusi) (Mashkovskii MD Farmaci, 2001; Kornakova EE I parassiti
 umani, San Pietroburgo, 2002). 
Come
 rimedi erboristici contro i parassiti ci sono i fiori di tanaceto e di 
assenzio, nonché il rizoma della felce maschio, assunti oralmente in un 
certo dosaggio. Tuttavia è da notare che le erbe antiparassitarie 
assunte oralmente hanno forti effetti tossici e l'overdose o 
l'idiosincrasia può portare persino alla morte. Utilzzando infusi o 
decotti di erbe a bassa concentrazione (per ridurre l'effetto tossico) 
non si ottengono nè effetti collaterali negativi né risultati positivi, 
dal momento che i vermi che sopravvivono strisciano, si spostano e 
diventano aggressivi, e gli effetti inusuali che si possono verificare 
diventano problematici (Kornakova EE I parassiti umani, San Pietroburgo,
 2002). 
I 
fiori di tanaceto e di assenzio utilizzati principalmente contro gli 
ascaridi e gli enterobi, non hanno effetto sulle tenie. L’estratto della
 felce maschio è usato principalmente contro le tenie (Mashkovskii MD 
Farmaci, 2001). Tuttavia quest’ultimo estratti è altamente tossico e non
 si può utilizzare in caso di occorrenza di un certo numero di malattie:
 malattie del fegato o dei reni, ulcera gastrica e ulcera duodenale, 
malattie acute gastrointestinali e febbrili, anemia, etc. Inoltre non è 
sempre possibile espellere completamente le tenie, perché spesso aviene 
una semplice separazione dei singoli segmenti che si distaccano dalla 
testa del verme, la quale resta attaccata alla mucosa intestinale e nel 
tempo torna ad accrescersi con conseguente recidiva dei disturbi. 
Lo
 scopo di questa invenzione è quello di realizzare un trattamento 
efficace per l'intensiva eliminazione di una grande varietà di specie 
differenti di elminti (sia ascaridi che tenie), con espulsione anche 
della testa delle tenie e senza causare gli effetti tossici delle note 
erbe antiparassitarie. 
Tale
 scopo viene raggiunto come segue. Si usano 30 gr di foglie di eucalipto
 aggiunte ad un litro di acqua bollente e vengono fatte bollire per 15 
minuti. Quindi l'infuso va tenuto in un recipiente chiuso e lasciato 
riposare per 2 o 3 ore. Immediatamente prima dell'introduzione nel retto
 di questo litro di infuso alla temperatura di 40° - 42° C., si 
aggiungono 15-30 gocce di olio essenziale di eucalipto (di qualsiasi 
marca). 
Prima
 di ciò il paziente deve inserire nel retto un clistere di 2 litri 
d'acqua a temperatura 20 ° - 22 ° C per pulire l'intestino e creare le 
condizioni per una facile introduzione dell'infuso terapeutico.
Quindi
 viene fatto il clistere con un litro di infuso e gocce di olio 
essenziale di eucalipto, e si trattiene il tutto per 15-20 minuti. La 
procedura terapeutica descritta va eseguita per 5-7 giorni di seguito, 
ogni volta previa pulizia dell'intestino con un altro clistere di sola 
acqua.
Esempi di implementazione di questo metodo. 
Esempio
 1. Paziente di 42 anni. Per molti anni ha ricevuto continui trattamenti
 farmacologici per reazioni allergiche croniche come l'orticara. L'esame
 al microscopio delle feci ha rivelato uova di elminti.
Il
 paziente è stato trattato per 6 giorni col metodo qui descritto 
(clistere con acqua per pulire l'intestino e clistere con 30 grammi di 
foglie di eucalipto lasciate in infusione per 2 ore, a cui si sono 
aggiunte 20 gocce di olio essenziale di eucalipto). Dopo un giorno di 
trattamento nelle feci del paziente sono state rilevate quantità 
macroscopiche di muco. Al secondo giorno di trattamento sono state 
osservate grandi quantità di enterobi e pochi ascaridi. Al terzo e 
quarto giorno sono stati trovati segmenti di tenia e grandi quantità di 
muco. Il quinto giorno sono fuoriuscite tre teste di tenia. Il sesto 
giorno di trattamento 2 spire di ascaridi. 
L'orticaria
 ha iniziato a diminure al terzo giorno di trattamento ed è totalmente 
scomparsa il sesto giorno. Il paziente si sente in buona salute. Viene 
raccomandato di ripetere il trattamento dopo un mese. 
Esempio 2. Paziente di 51 anni. Per oltre 4 è stato ripetutamente 
trattato in ospedale per distonia vascolare vegetativa di tipo 
ipertensivo e per ernia del disco, ha sofferto vertigini, mal di testa 
localizzato nella parte posteriore del capo, perdita di memoria, 
stanchezza ed irritabilità. È stato trattato utilizzando i farmaci 
tradizionali e la fisioterapia. Si è sottoposto ad agopunture e 
massaggio terapeutico. Le condizioni di salute non sono migliorate. 
Inoltre c'erano disturbi gastrointestinali quali dolori addominali e 
costipazione alternata a diarrea. Dopo ripetuti controlli delle feci, 
uova di elminti sono state trovate solo la quarta volta. È stato 
utilizzato il trattamento qui descritto per 7 giorni. 
Dopo
 il primo giorno di trattamento non è stato trovato niente nelle feci 
del paziente. Il secondo giorno sono stati trovati 8 ascaridi. Il terzo 
giorno 4 tenie con la testa (di lunghezza fra i 60 e i 120 cm) ed una 
grande quantità di muco medusoide. Il quarto ed il quinto giorno delle 
spire di ascaridi lunghe 90 cm, rispettivamente 2 ed 1. Il sesto giorno 
del trattamento 2 teste senza i corpi dei vermi. Il settimo giorno 
alcuni ascaridi (pochi). 
Man
 mano che i parassiti venivano espulsi nel corso del trattamento, le 
condizioni del paziente sono gradualmente migliorate. Alla fine del 
settimo giorno i disturbi gastrointestinali sono scomparsi, la pressione
 del sangue si è stabilizzata a 140/90, è scomparso il mal di testa, 
così come le vertigini ed i disturbi della memoria. Il paziente si sente
 bene. 
Esempio
 3. Paziente di 36 anni. Negli ultimi 4 anni ha sofferto di sindrome da 
fatica cronica, perdita di memoria, mal testa persistente, e dolore alle
 articolazioni delle ginocchia.
Nell'analisi
 al microscopo delle feci del paziente sono state trovate uova di 
ascaridi e diversi segmenti di tenia. Il paziente è stato trattato con 
estratto di tanaceto preparato secondo le raccomandazioni di Mashkovskiy
 MD (2001) per 6 giorni. Tale trattamento ha portato all'espulsone di un
 piccolo groviglio di ascaridi. Sono stati poi utilizzati semi di 
assenzio, che il paziente ha assunto sotto forma di un cucchiaio 
mescolato col miele 3 volte al gorno per 4 giorni. Nei giorni 3 e 4 del 
trattamento sono stati espulsi 13 ascaridi. Ma il paziente non ha 
manfestato miglioramenti significativi della propria salute, è stato 
tormentato da costante fatica, apatia e perdita di memoria. 
È 
stato quindi utilizzato per 6 giorni il metodo qui proposto. Nei primi 
due giorni non è stato osservato niente nelle feci del paziente. Al 
terzo giorno sono stati osservati due lunghi ascaridi, una gran quantità
 di muco e pezzi del corpo delle tenie. Nei giorni quarto e quinto del 
trattamento è continuata l'espulsione degli ascaridi, di una tena di 120
 con la testa, di due teste senza corpo e di una grande quantità di  
muco. Il sesto giorno del trattamento sono fuoriusciti pochi ascaridi. 
Nel corso del trattamento il pazente ha inizato a sentirsi molto meglio,
 percependo "leggerezza nel corpo", "lucidità mentale" e diminuzione del
 dolore alle giunture.
Con
 il metodo di espulsione degli elminti qui proposto sono state trattate 
13 persone che soffrivano di varie malattie. Tutti i pazienti nel corso 
del trattamento hanno espulso elminti, sia ascaridi che tenie. I sintomi
 principali delle malattie tendevano a sparire dopo l'espulsione dei 
parassiti. Sono stati osservati anche alcuni effetti collaterali di 
questo trattamento terapeutico. .
Sebbene
 siano stati osservati disturbi del sistema gastrointestinale e delle 
funzioni biliare ed urinaria, il trattamento è stato ben tollerato dai 
pazienti.
Nella
 letteraturta disponibile non abbiamo trovato informazioni sull'uso 
delle foglie di eucalipto nella descrizione dei vari metodi di 
espulsione degli elminti dal corpo umano. Nel manuale di Mashkovskiy MD 
(2001), le foglie di eucalipto e l'olio essenziale di eucalipto sono 
raccomandati agenti come antisettici ed anti-infiammatori.
Le
 foglie di eucalipto hanno un odore aspro, deciso e persistente. 
Aggiungendo olio essenziale di eucalipto all'infuso di foglie si 
promuove attivamente l'evaporazione delle sostanze aromatiche volatili e
 la loro rapida penetrazione nelle parti sovrastanti del tratto 
gastrointestinale quando la miscela terapeutica viene somministrata per 
via rettale. Di conseguenza l'impatto del trattamento non è limitato 
all'area del retto, come nei clisteri tradizionali.
Gli oli essenziali volatili, grazie alla piccola dimensione delle loro 
molecole, tendono a penetrare rapidamente e profondamente nella mucosa 
intestinale, e quindi a passare nel circolo sanguigno e nel circolo 
linfatico, a partire dai quali essi esercitano lo loro azione sulla 
grande lunghezza del sistema gastrointestinale. Gli esteri volatili, a 
causa delle loro caratteristiche, penetrano rapidamente e profondamente 
nei tessuti del corpo degli stessi elminti, causando rilassamento 
neuromuscolare, contribuendo a staccarli dalla mucosa intestinale e 
facendoli quindi espellere assieme al liquido quando si svuota 
l'intestino.
L'olio
 essenziale volatile dell'eucalipto e l'infuso di foglie dell'eucalipto 
nell'intestino quando restano nell'intestino continuano la loro azione 
distruttiva contro gli elminti. E nella procedura successiva i vermi 
indeboliti ed i vermi morti fuoriescono con le feci. Come si può vedere 
dagli esempi mostrati, ogni trattamento succesivo è stato caratterizzato
 da una maggiore fuoriuscita di vermi. Non è da escludere che gli oli 
volatili di eucalipto abbiano dissolto il muco della superficie interna 
del tratto gastrointestinale, esponendo le teste dei vermi che si 
agganciano alla mucosa per succhiare il nutrimento. Il fatto che alcune 
specie di elminti introducano la propria testa profondamente all'interno
 della mucosa spiega il fatto che le altre erbe assunte per via orale, o
 anche somministrate sotto forma di clistere, abbiamo un effetto molto 
limitato o addirittura nullo su di essi .
(...)
E a
 causa della sua attività anti-infiammatoria l'eucalipto promuove la 
guarigione della mucosa laddove si erano attaccati i vermi. 
Personalmente
 ho utilizzato questo metodo con ottimi risultati (sparizione di una 
recidiva di psoriasi causata da una forte e duratura reazione di 
Herxheimer, diminuzione dell'allergia ai pollini) modificandolo però 
leggermente. Ricordando che quanto qui sotto riportato non costituisce 
consiglio terapeutico alcuno (non esiste la malattia in sé, ma il 
singolo caso clinico che è spesso unico e che va valutato appunto 
singolarmente da un medico di fiducia) ma solo la descrizione della mia 
esperienza, invitandovi a consultarvi sempre con un medico qualificato a
 riguardo delle terapie e dei trattamenti cui sottoporvi, mi appresto a 
descrivere quanto ho fatto.
Innanzitutto
 ho notato nella mia esperienza che fare i clisteri a stomaco vuoto è 
molto meglio, e di conseguenza li ho fatti o la mattina appena sveglio o
 il pomeriggio tardi dopo una giornata di digiuno. Fare questo tipo di 
pulizia intensa il pomeriggio tardi o peggio la sera rischia di causare 
una sorta di "insonnia" (anche se forse dovremmo parlare di aumento di 
energie che impediscono di cadere addormentati). In ogni caso anche il 
giorno dopo ho sperimentato un'energia incredibile, durata fino a quando
 non ho pranzato.
Per
 potenziare il clistere preparatorio ho usato due litri di acqua fatta 
bollire e poi raffreddata a 37 gradi (non a 20-22 come nel metodo 
descritto) aggiungendo un cucchiaio di sale marino integrale per litro. I
 parassiti odiano il sale e quindi anche questo clistere ha valore 
antiparassitario. Inoltre ho aggiunto 2/4 gocce attivate di biossido di 
cloro. Personalmente ho sperimentato delle reazioni di Herxhemer al 
biossido di cloro ma assumendo una piccola quantità di vitamina C credo 
di avere impedito che l'effetto del biossido di cloro potesse andare al 
di là dell'intestino. Per altro ogni eventuale tossina sarebbe stata 
portata via dal primo e/o dal secondo clistere. Anche il biossido di 
cloro ha azione antiparassitaria (ed ha anche il vantaggio di 
smantellare le strutture di biofilm e di aggedire batteri patogeni e 
candida). Questo primo clistere l'ho trattenuto per 12/15 minuti.
Mentre
 preparavo l'acqua calda per il primo clistere facevo bollire per 15 
minuti le foglie di eucalipto (30 grammi in un litro d'acqua - ho 
provato anche ad usare sempre 30 grammi in due litri d'acqua ma non sono
 riuscito a trattenerli quasi per niente). Poi ho messo il coperchio 
sulla pentola, ho lasciato riposare per 2 o 3 ore, ho filtrato, fatto in
 modo che la temperatura fosse 37 gradi (e non 40/42 gradi come 
descritto nel metodo qui sopra riportato, che mi sembrano decisamente 
troppi), versato il tutto nel contenitore dell'enteroclisma, aggiunto 25
 gocce di olio essenziale di eucalipto, somministrato e trattenuto il 
più a lungo possibile (la seconda volta sono arrivato a circa 10 
minuti). 
Una
 volta che mi ero dimenticato di aggiungere le gocce di olio essenziale 
di eucalipto ho però potenziato il clistere con 10 gocce di Mix antiparassitario Clark potenziato (l'idea di usare estratto di mallo di noce nera come antiparassitario in un clistere è della dottoressa Clark).
Siccome
 non sapevo quali potessero essere gli effetti di queste sostanze 
assunte per via rettale sul mio corpo ho iniziato con dosi un po' più 
piccole (parlo del biossido di cloro, dell'olio essenziale di eucalipto,
 del Mix antiparassitario) e poi piano piano ho aumentato per verificare
 se e fino a che punto potevo tollerarle.




Eporcodd... Con cicli sadomasochistici di clisteri all'eucalipto te credo che muoiono i vermi!
ReplyDeletePeccato che, come si legge, ti si sfaceli anche la mucosa intestinale.
Risultato: paziente libero da parassiti ma crepato di inedia causata da sindrome da malassorbimento.
Ma vaccagare, drogato dimmerda!
Certo che tutto questo parlare di clisteri da parte del cannaiolo è quantomeno sospetto.....i gusti sono gusti per carità, ma lo dica che gli piace....
ReplyDeleteMi sarei aspettato la foto del penna in copertina LOL
ReplyDeleteQuindi per eliminare i parassiti che causano la POLMONITE (!?!?!?) bisogna prenderlo nel "popò"???
ReplyDeleteAH AH AH AH
Beh, Almeno le flatulenze saranno profumate...
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