http://www.tankerenemy.com/2012/03/morgellons-singolari-correlazioni.html
Morgellons: singolari correlazioni

Il curatore di Freeskies,
cui si devono diuturni e diligenti studi circa la Geoingegneria
clandestina e temi correlati in un’ottica olistica, investigando il Morgellons, ha individuato interessanti correlazioni tra questa atroce nanopatologia ed alcuni tratti genetici.
Ecco dunque le conclusioni cui si è addivenuti: sono conclusioni suscettibili di essere avvalorate o smentite da ricerche future. Il morbo colpisce per lo più individui con le seguenti caratteristiche: RH negativo [1], origini Nord europee o basche, presenza del gruppo U5 nel D.N.A. (il più antico) [2], occhi azzurri, verdi o grigi.
Queste peculiarità rafforzano l’ipotesi secondo la quale chi conclama la malattia non è compatibile con le “finalità” del morbo stesso, ossia il paziente sviluppa il rigetto nei confronti di questa anomala parassitosi che assomiglia ad una forma di cablaggio o di ‘scrematura’ genetica. Ci si accosta al paradosso per cui il soggetto malato è in realtà la persona che dovrebbe essere considerata sana, giacché reagisce ad un’aggressione bionanotecnologica.
Sarà una coincidenza, ma le specificità indicate sopra (RH negativo in primis) accomunano i malati di Morgellons ed un gruppo umano presumibilmente oggetto di interferenze esterne e di rapimenti perpetrati da militari.
E’ proprio in ambito militare che sono stati compiuti gli studi che hanno portato alla creazione di fibre biotecnologiche, del G.N.A, un D.N.A. in cui l’organico si interfaccia con l’inorganico. Questi spaventosi ritrovati, alla cui realizzazione hanno concorso soprattutto recenti scoperte nel quadro della fisica quantistica, della genetica e della biologia molecolare, sono magnificati dalle industrie ed esibiti come straordinarie invenzioni finalizzate a risolvere i problemi più diversi: ecologici, medici, energetici etc. Sono, invece, realizzazioni donde originano un inquinamento ambientale tanto spesso invisibile (nanosensori o M.E.M.S.) quanto micidiale e da cui è causato, tra le altre sindromi, il Morgellons che lacera la pelle e gli organi degli sventurati che si ammalano.
Non siamo sicuri che il “progresso scientifico” sia tanto benefico per l’umanità.
Note:
[1] Il fattore RH o fattore Rhesus, si riferisce alla presenza di una proteina, il fattore RH apunnto, sulla superficie dei globuli rossi o eritrociti. La presenza o l'assenza del fattore RH è un elemento ereditario. In base a questo elemento, la popolazione si distingue in due gruppi: RH positivi, in cui è presente, e RH negativi, in cui è assente. I gruppi sanguigni sono correlati alla presenza o meno sulla membrana cellulare dei globuli rossi di determinati antigeni, definiti agglutinogeni, poiché gli anticorpi, che li riconoscono in maniera specifica, provocano l’agglutinazione degli eritrociti sulla superficie esterna. Il gruppo RH negativo pare essere contrapposto agli altri, giacché privo di un antigene che avvicina vari primati e l’uomo. Il fattore RH negativo è più frequente tra le etnie in genere emarginate ed oppresse, come i Baschi ed i Gaelici (Irlandesi, Scozzesi, Gallesi, Bretoni…). La bipartizione genetica, di origine molto remota, potrebbe adombrare la possibilità che la specie umana sia composta da due raggruppamenti principali, in parte incompatibili.
[2] L'aplogruppo U5 che per primo si diffuse in Europa è un insieme di individui discendente da una femmina vissuta intorno a 52.000 anni fa. L'U5 è reperibile tra i popoli finnici e meno frequentemente in Medio Oriente ed in alcune regioni dell'Africa, suggerendo perciò una migrazione di ritorno (back-migration) dei popoli dall'Europa settentrionale verso il sud.
L’aplogruppo (dal greco: απλούς, haploûs, unico, semplice") è un complesso di aplotipi tra loro differenti, tutti, però, prodotti dallo stesso aplotipo ancestrale. Per questo, per quanto differenti, tutti gli aplotipi di un aplogruppo presentano mutazioni presenti nella forma ancestrale, insieme con ulteriori polimorfismi che, invece, li rendono specifici e dissimili tra loro. In genetica umana, i più studiati sono l'aplogruppo del cromosoma Y (Y-D.N.A.) e l'aplogruppo del D.N.A mitocondriale (mtD.N.A.), che possono essere usati per definire le popolazioni genetiche. Y-D.N.A. è trasmesso solo attraverso l'eredità paterna (da padre a figlio), mentre il D.N.A. mitocondriale è tramandato solo attraverso quella materna (dalla madre ai figli di ambo i sessi). Quindi Y-D.N.A. e mtD.N.A. possono cambiare solo tramite mutazione e non per ricombinazione di materiale genetico tra genitori.
Fonti:
Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s. v. Aplogruppo, Aplotipo, RH.
Freeskies, Negligenze intenzionali, 2012
Ecco dunque le conclusioni cui si è addivenuti: sono conclusioni suscettibili di essere avvalorate o smentite da ricerche future. Il morbo colpisce per lo più individui con le seguenti caratteristiche: RH negativo [1], origini Nord europee o basche, presenza del gruppo U5 nel D.N.A. (il più antico) [2], occhi azzurri, verdi o grigi.
Queste peculiarità rafforzano l’ipotesi secondo la quale chi conclama la malattia non è compatibile con le “finalità” del morbo stesso, ossia il paziente sviluppa il rigetto nei confronti di questa anomala parassitosi che assomiglia ad una forma di cablaggio o di ‘scrematura’ genetica. Ci si accosta al paradosso per cui il soggetto malato è in realtà la persona che dovrebbe essere considerata sana, giacché reagisce ad un’aggressione bionanotecnologica.
Sarà una coincidenza, ma le specificità indicate sopra (RH negativo in primis) accomunano i malati di Morgellons ed un gruppo umano presumibilmente oggetto di interferenze esterne e di rapimenti perpetrati da militari.
E’ proprio in ambito militare che sono stati compiuti gli studi che hanno portato alla creazione di fibre biotecnologiche, del G.N.A, un D.N.A. in cui l’organico si interfaccia con l’inorganico. Questi spaventosi ritrovati, alla cui realizzazione hanno concorso soprattutto recenti scoperte nel quadro della fisica quantistica, della genetica e della biologia molecolare, sono magnificati dalle industrie ed esibiti come straordinarie invenzioni finalizzate a risolvere i problemi più diversi: ecologici, medici, energetici etc. Sono, invece, realizzazioni donde originano un inquinamento ambientale tanto spesso invisibile (nanosensori o M.E.M.S.) quanto micidiale e da cui è causato, tra le altre sindromi, il Morgellons che lacera la pelle e gli organi degli sventurati che si ammalano.
Non siamo sicuri che il “progresso scientifico” sia tanto benefico per l’umanità.
Note:
[1] Il fattore RH o fattore Rhesus, si riferisce alla presenza di una proteina, il fattore RH apunnto, sulla superficie dei globuli rossi o eritrociti. La presenza o l'assenza del fattore RH è un elemento ereditario. In base a questo elemento, la popolazione si distingue in due gruppi: RH positivi, in cui è presente, e RH negativi, in cui è assente. I gruppi sanguigni sono correlati alla presenza o meno sulla membrana cellulare dei globuli rossi di determinati antigeni, definiti agglutinogeni, poiché gli anticorpi, che li riconoscono in maniera specifica, provocano l’agglutinazione degli eritrociti sulla superficie esterna. Il gruppo RH negativo pare essere contrapposto agli altri, giacché privo di un antigene che avvicina vari primati e l’uomo. Il fattore RH negativo è più frequente tra le etnie in genere emarginate ed oppresse, come i Baschi ed i Gaelici (Irlandesi, Scozzesi, Gallesi, Bretoni…). La bipartizione genetica, di origine molto remota, potrebbe adombrare la possibilità che la specie umana sia composta da due raggruppamenti principali, in parte incompatibili.
[2] L'aplogruppo U5 che per primo si diffuse in Europa è un insieme di individui discendente da una femmina vissuta intorno a 52.000 anni fa. L'U5 è reperibile tra i popoli finnici e meno frequentemente in Medio Oriente ed in alcune regioni dell'Africa, suggerendo perciò una migrazione di ritorno (back-migration) dei popoli dall'Europa settentrionale verso il sud.
L’aplogruppo (dal greco: απλούς, haploûs, unico, semplice") è un complesso di aplotipi tra loro differenti, tutti, però, prodotti dallo stesso aplotipo ancestrale. Per questo, per quanto differenti, tutti gli aplotipi di un aplogruppo presentano mutazioni presenti nella forma ancestrale, insieme con ulteriori polimorfismi che, invece, li rendono specifici e dissimili tra loro. In genetica umana, i più studiati sono l'aplogruppo del cromosoma Y (Y-D.N.A.) e l'aplogruppo del D.N.A mitocondriale (mtD.N.A.), che possono essere usati per definire le popolazioni genetiche. Y-D.N.A. è trasmesso solo attraverso l'eredità paterna (da padre a figlio), mentre il D.N.A. mitocondriale è tramandato solo attraverso quella materna (dalla madre ai figli di ambo i sessi). Quindi Y-D.N.A. e mtD.N.A. possono cambiare solo tramite mutazione e non per ricombinazione di materiale genetico tra genitori.
Fonti:
Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s. v. Aplogruppo, Aplotipo, RH.
Freeskies, Negligenze intenzionali, 2012