Ecco la puntata integrale
http://www.tankerenemy.com/2010/01/no-al-canone-rai-che-finanzia-la.html
No al canone R.A.I. che finanzia la masnada dei disinformatori

Alla cortese attenzione della sede R.A.I.
Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 - S.A.T. - Sportello Abbonamenti alla Televisione - C.P. 22 - 10121 Torino
Il sottoscritto,.......... residente in.......... , titolare dell’abbonamento radio televisivo R.A.I., in considerazione del fatto che, a decorrere dal... del 20... , in... (indicare la regione) verrà introdotto il sistema “Digitale terrestre”, in sostituzione integrale del segnale analogico, con la presente, comunica quanto segue.
Versato il canone di abbonamento per il periodo.......... , non essendo l’apparecchio televisivo in possesso dello scrivente atto a ricevere le trasmissioni in digitale terrestre e non avendo l’intenzione di acquistare il decoder né un televisore con il decoder DTV incorporato, il sottoscritto si riterrà esonerato ipso facto dal pagamento del canone radiotelevisivo. Infatti, sulla base della normativa vigente, suddetto canone va versato solo nel caso in cui si possieda un apparecchio televisivo idoneo a ricevere le trasmissioni della R.A.I. e dal momento che il segnale analogico verrà completamente oscurato, è chiaro che il sottoscritto si troverà ad avere un apparecchio televisivo inservibile.
Ciò precisato, qualsiasi eventuale obiezione nei confronti di tale decisione, è da considerarsi del tutto illegittima ed inopportuna, senza dimenticare che la R.A.I., la quale si qualifica come servizio pubblico, nonostante una precedente lettera dello scrivente, non ha mai trattato in modo serio ed assiduo il tema delle attività clandestine di aerosol tramite aerei militari e civili (scie chimiche). Si era, infatti, avanzata l’istanza di dedicare a questo problema appositi servizi all’interno dei telegiornali e di altri programmi di informazione, laddove si è dato addirittura spazio alla pura disinformazione sotto legida del C.I.C.A.P. e di Piero Angela, nel programma “Superquark” e questo con i denari dei contribuenti! Il format è stato inoltre lesivo della dignità dei ricercatori indipendenti nel mondo e dei testimoni obiettivi nonché inficiato da evidente faziosità e superficialità. Nello stesso tempo sono state magnificate le attività del C.I.C.A.P. che organizza corsi di dubbia utilità e di scarso valore, dietro versamento di 600 euro per ciascun iscritto!
Si rileva anche che, tra le persone riprese nel servizio sulle "cospirazioni", figurava il Dottor F***** ****** (C.I.C.A.P.) che, per aver violato la legge sulla protezione dei dati personali, è stato dal sottoscritto denunciato alle autorità competenti. Lo stesso ******** ha recentemente partecipato come macchietta ad una farsesca e volgare pseudo-rubrica televisiva all'interno di "Tatami", programma R.A.I. di sconvolgente bruttezza.
Considerato tutto ciò, si ribadisce che, a decorrere dal........., qualsiasi richiesta proveniente dalla R.A.I. sarà completamente ignorata.
Distinti saluti
3 commenti:
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Prontuario di difesa dalla RAI
Come molti Italiani, famiglia Terni compresa e abitazioni dove non è presente apparecchio televisivo, è stata ricevuta la lettera minatoria da parte della Rai richiedendo il pagamento del canone televisivo. Secondo l’ADUC non sarei il solo a ritenermi aggredito da tale comportartamento, esisterebbero già migliaia di segnalazioni.
Sempre secondo l’ADUC per la Rai non è verosimile che ci siano famiglie senza un apparecchio televisivo, ma solo cittadini che fanno i furbi.
L’ADUC ha stilato un prontuario molto valido:
I. Visita a domicilio di un funzionario RAI
Questi chiede di entrare in casa per controllare se esistono apparecchi televisivi. Alla fine della visita consegna un cedolino per il pagamento del canone/tassa e chiede una firma per ricevuta. Ma attenzione: quella firma non è per ricevuta del cedolino, ma una vera e propria dichiarazione in cui si ammette di avere una Tv. Sulla base di questa firma, intimerà il pagamento del canone, con minaccia di pignoramenti, fermi amministrativi, ecc.
Come difendersi
1. il funzionario RAI non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino. Lo possono fare solo le forze dell’ordine su mandato dell’autorità giudiziaria. Pertanto, si potrà invitare il funzionario RAI ad andarsene. Se insistesse, chiamare il 113.
2. Non firmare MAI tutto cio’ che è offerto da un funzionario RAI. Ritirare eventualmente il cedolino, qualora il funzionario insistesse, e farne l’uso che si crede (segnalibro, carta da riciclare, ecc.).
3. Per i cittadini più indignati. Se possibile, invitare un testimone ad assistere alla conversazione con il funzionario. Quando e se chiederà la firma “per ricevuta” del cedolino (nascondendo il fatto che in realtà vi spinge con l’inganno a firmare un’autodichiarazione di colpevolezza), fare un esposto alla Procura della Repubblica (il testimone potrà corroborare questa versione dei fatti).
>> SEGUE >> -
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II. Invio annuale del cedolino per il pagamento del canone/tassa
Per posta, con tanto di lettera intimidatoria, nonostante si sia già inviata in passato una lettera raccomandata (o una diffida) in cui si è dichiarato di non avere la tv. Se ogni anno non si risponde per raccomandata, cominciano ad arrivare lettere della RAI sempre più intimidatorie, come la minaccia di un fermo amministrativo dell’auto se non si paga il canone entro 20 giorni.
1. Inviare alla RAI la diffida “Non ho la tv e non vi pago”
2. Ogni successiva missiva della RAI, se consegnata per posta ordinaria, puo’ essere ignorata.
3. Se vi fosse recapitata una ulteriore richiesta di pagamento del canone/tassa per raccomandata, rispondere subito con una diffida come sopra. In questa sede, formulare anche una richiesta di risarcimento del danno (costi della raccomandata, perdite di tempo, ecc.).
III. La RAI contrattacca
Dopo aver risposto per lettera raccomandata o con una diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa, la RAI contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con cui si dovrebbe dichiarare di “non essere in possesso di alcun apparecchio atto od adattabile alla ricezione di programmi televisivi, compresi personal computer, decoder digitali ed altri apparati multimediali”.
Come difendersi
1. Prima di tutto, non è necessaria alcuna dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Basta una lettera raccomandata in cui si dichiara di non avere la tv. Quello della RAI è solo un tentativo di sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza.
2. Contrariamente a cio’ che dice la RAI, il canone/tassa lo si deve pagare solo per il possesso della televisione o di un computer con scheda Tv (ovvero, dove vi sia una scheda che permette l’allaccio diretto dell’antenna tv al computer). Ignorare pertanto la richiesta per il possesso di un computer solo perchè connesso ad internet, di un videofonino, et similia.
3. Se la lettera della RAI è stata recapitata per posta ordinaria, si puo’ ignorarla.
4. Se la richiesta dell’atto di notorietà giungesse per raccomandata, rispondere con una diffida. -
Regio Decreto Legge 21 febbraio n° 246 convertito in Legge 04.06.1938 n° 880 dell’abbonamento alle radioaudizioni
Art. 1: Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto.
Art. 10: Ove abbonato non intenda o non possa, per qualsiasi ragione, più usufruire delle radioaudizioni circolari e continui a detenere l'apparecchio presso di sè, deve presentare al competente ufficio del registro apposita denuncia su carta semplice non oltre il mese di dicembre di ciascun anno, indicando il numero di iscrizione nel ruolo e specificando il tipo dell'apparecchio di cui è in possesso, il quale deve essere racchiuso in apposito involucro in modo da impedirne il funzionamento. La denuncia deve essere fatta a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Alla denuncia l'utente deve unire un vaglia postale (con modulo in uso per pagamenti di tassa) di EURO 5,16, intestato all'ufficio del registro, per spese dell'involucro su accennato ed accessori. Qualora l'utente intenda cedere o alienare l'apparecchio è del pari obbligato alla denuncia di cui sopra, nella quale deve indicare il cognome, nome, paternità e domicilio del cessionario od acquirente. In questo caso è esonerato dall'obbligo del pagamento della somma di EURO 5,16 di cui al comma precedente.
Nota: In caso di decesso del titolare dell’abbonamento gli eredi potranno continuare l’abbonamento segnalando al SAT di Torino la morte del titolare e il nuovo intestatario. Qualora gli eredi non intendano proseguire l’abbonamento invieranno al SAT di Torino il certificato di morte per la cessazione dell’abbonamento.