L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

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Thursday, November 5, 2015

Rosicata depensionata


Un gramo Gramellini


http://www.tankerenemy.com/2015/11/un-gramo-gramellini.html


Notevole rosicata del nullafacente senza reversibilità.

https://archive.is/M4e4j

Friday, July 12, 2013

La truffa

http://straker-61.blogspot.it/2013/07/la-truffa.html

La truffa


Come volevasi dimostrare. Con una semplice donazione su Paypal è stato possibile identificare (si veda screenshot) il deus ex machina di "Facciamo i test". L'intestatario del conto Paypal per la raccolta fondi sul sito civetta "Facciamo il test" è il già tristemente noto Fabrizio Scaranello, alias Sbudellorum alias The Crew, alias.... Federico Venturi, disinformatore e persecutore, appartenente alla nefasta setta del C.I.C.A.P. Avevamo intuito che il portale in oggetto ed il dichiarato obiettivo di eseguire dei test in quota erano delle TRUFFE bell'e buone. Attenzione quindi a non donare neanche un centesimo, anche perché, con i contributi, i negazionisti acquisiscono i dati personali dei sottoscrittori. Fabrizio perde il pelo, ma non il vizio...

Vedi qui screenshot conferma donazione.

Di recente è stato aperto un blog "http://facciamoitest.wordpress.com". L’obiettivo dichiarato sarebbe quello di eseguire un prelievo in quota, tramite palloni aerostatici, per stabilire che cosa contengono veramente le scie chimiche. E’ un fine lodevole, ma l’intera operazione è uno stratagemma dei soliti noti. Lo dimostriamo.

I negazionisti, dopo essere ricorsi alle più diverse strategie per screditare i ricercatori indipendenti, ora adottano sofisticate tecniche di programmazione neuro-linguistica per tentare di ingannare il maggior numero possibile di lettori ed attivisti. In primo luogo, notiamo che l’idea del prelievo in quota è solo un pretesto: quasi tutti gli articoli ed i commenti sono dedicati non al tema decisivo, ma a delegittimare Tanker Enemy, non sempre in modo diretto, ma attraverso insinuazioni ed allusioni.

Sia i titoli sia le foto degli articoli, in un modo o nell’altro, contengono cenni a Rosario Marcianò che, anche quando non è menzionato espressamente, è l’idolo polemico. A lui si attribuiscono commenti pieni di insulti e di diffamazioni. Questo non è per nulla vero, ma è continuamente ripetuto, mentre le smentite non sono state pubblicate. Gli interventi sono dovuti quasi tutti a disinformatori storici: essi ostentano apprezzamento per l’iniziativa che sanno essere una colossale truffa.

Nessuna raccolta di fondi sarà mai eseguita da codesti personaggi, controllati e diretti dai servizi, il cui scopo è pure quello di carpire dati ed informazioni dai cittadini che potranno essere così schedati (lo scandalo noto come “Datagate” insegna).

"Facciamo i test" è una frode, un trabocchetto! Per lanciare le sonde occorre una speciale autorizzazione dall’E.N.A.V. La richiesta va inoltrata con 45 giorni d’anticipo.

La richiesta del NOTAM, disciplinata dalla circolare ENAC ATM-05, oltre a richiedere la presentazione di alcuni documenti allegati, impone un grave limite agli organizzatori: deve essere tassativamente presentata almeno 45 giorni prima del lancio, perciò una volta individuata la “finestra di lancio” ed ovviamente la località da cui eseguire il rilascio, bisogna compilare due “notiziari” sugli appositi moduli: uno speciale, contenente tutti i dati utili (caratteristiche esterne del velivolo, coordinate del sito, limiti laterali e verticali, la durata prevista del volo, la velocità ascensionale, il raggio in cui si presume svolgere l’attività, il nome e recapito del responsabile del lancio, le caratteristiche del trasponder, se previsto) ed uno generale (caratteristiche costruttive, eventuale presenza di equipaggio (!), servizi sanitari e di emergenza ecc).

Bisogna altresì osservare una serie di norme molto vincolanti. Visto il peso della sonda (sopra i tre kilogrammi), su cui deve essere installata l’idonea attrezzatura (payload), compreso il paracadute, sistema G.P.S., computer di bordo etc., è obbligatorio il transponder. Dopo che è stato eseguito il fantomatico prelevamento tramite sonda, è indispensabile portare il campione in un laboratorio specializzato e certificato affinché sia eseguita l’analisi. A questo requisito non si accenna neppure nel sito-civetta.

Senza scendere nello specifico (si vedano i documenti allegati), compiere un prelievo con le sonde atmosferiche, non è una passeggiata, ammesso e non concesso che l’E.N.A.V. accordi l’autorizzazione, sempre che appunto non la neghi per i motivi più disparati. Di solito si accampano non meglio definite "ragioni di sicurezza". Soprattutto la necessità di chiedere il placet con 45 giorni di preavviso è di fatto un ostacolo notevole, in quanto non si può prevedere quale sarà la giornata più idonea per il lancio.

I costi sono molto elevati: solo il trasponder grava con i suoi 1.682 euro. Questo strumento andrebbe comunque perso, insieme con il resto dell'attrezzatura, una volta esplosa la sonda, se, come accade spesso, il paracadute non dovesse aprirsi correttamente. Inoltre sul blog non è stato inserito un modulo per ricevere i contributi e ciò conferma come il sito sia stato creato per ben altri obiettivi.

Gli ostacoli possibili sono legati ad una serie di imprevisti. Si possono incontrare venti fino a 300km/h: i venti possono allontanare il pallone sonda dalla zona di lancio di centinaia di chilometri. Una volta che il pallone è stato lanciato, non si può più intervenire. Possono scaricarsi le batterie e si può perdere il segnale G.P.S. Potrebbero verificarsi malfunzionamenti dell'elettronica, a causa delle bassissime temperature. Potrebbe essere difettoso il pallone e scoppiare prima. Si potrebbero sbagliare i calcoli e ci si ritroverebbe con la sonda sul picco di una montagna. In effetti questi lanci di solito sono compiuti nel deserto o in ampie pianure in cui, bene o male, si sa che si potrà recuperare il pallone. Nel nostro territorio si aggiunge il problema dell'orografia. In parte aiutano le previsioni sulla traiettoria, ma, commettendo anche piccoli errori di calcolo, può accadere che lo strumento precipiti in un luogo inaccessibile.

Si noti che, in una sua risposta, tale Federico Venturi, l’uomo di paglia del sito, asserisce che il prelievo avverrà ad un’altitudine di 6000-8000 metri. Qui casca, anzi vola l’asino! Moltisimme scie sono rilasciate a quote inferiori. E’ evidente che la scaltra proposta segue le orme del falso prelievo compiuto in Germania. Se mai il test sarà attuato, sarà una simulazione, un imbroglio.

Siamo disponibili ad un secondo prelievo in loco, per cui è necessario il seguente supporto tecnico: due piloti, due tecnici specializzati, un notaio, due addetti alle riprese video, un velivolo Pilatus PC 6, le autorizzazioni al volo. Il punto dolente è proprio quest’ultimo: dubitiamo che gli enti preposti, gli stessi che censurano e disinformano, le concedano, intuendo qual è il fine dell’operazione.

Infine l’unico test che sarà svolto sarà un altro: vediamo quanti cadono nella trappola con l’escamotage di un insesistente prelievo in quota. Vogliamo scommettere che dietro questa sceneggiata si nasconde il famigerato C.I.C.A.P.?


Collegamenti utili:

Gli involucri dei palloni-sonda

Autorizzazione al lancio: IL NOTAM

Sunday, July 7, 2013

Facciamo i test e rosichiamo

http://www.tankerenemy.com/2013/07/facciamo-i-test.html

Facciamo i test


Di recente è stato aperto un blog "http://facciamoitest.wordpress.com". L’obiettivo dichiarato sarebbe quello di eseguire un prelievo in quota, tramite palloni aerostatici, per stabilire che cosa contengono veramente le scie chimiche. E’ un fine lodevole, ma l’intera operazione è uno stratagemma dei soliti noti. Lo dimostriamo.

I negazionisti, dopo essere ricorsi alle più diverse strategie per screditare i ricercatori indipendenti, ora adottano sofisticate tecniche di programmazione neuro-linguistica per tentare di ingannare il maggior numero possibile di lettori ed attivisti. In primo luogo, notiamo che l’idea del prelievo in quota è solo un pretesto: quasi tutti gli articoli ed i commenti sono dedicati non al tema decisivo, ma a delegittimare Tanker Enemy, non sempre in modo diretto, ma attraverso insinuazioni ed allusioni.

Sia i titoli sia le foto degli articoli, in un modo o nell’altro, contengono cenni a Rosario Marcianò che, anche quando non è menzionato espressamente, è l’idolo polemico. A lui si attribuiscono commenti pieni di insulti e di diffamazioni. Questo non è per nulla vero, ma è continuamente ripetuto, mentre le smentite non sono state pubblicate. Gli interventi sono dovuti quasi tutti a disinformatori storici: essi ostentano apprezzamento per l’iniziativa che sanno essere una colossale truffa.

Nessuna raccolta di fondi sarà mai eseguita da codesti personaggi, controllati e diretti dai servizi, il cui scopo è pure quello di carpire dati ed informazioni dai cittadini che potranno essere così schedati (lo scandalo noto come “Datagate” insegna).

"Facciamo i test" è una frode, un trabocchetto! Per lanciare le sonde occorre una speciale autorizzazione dall’E.N.A.V. La richiesta va inoltrata con 45 giorni d’anticipo.


La richiesta del NOTAM, disciplinata dalla circolare ENAC ATM-05, oltre a richiedere la presentazione di alcuni documenti allegati, impone un grave limite agli organizzatori: deve essere tassativamente presentata almeno 45 giorni prima del lancio, perciò una volta individuata la “finestra di lancio” ed ovviamente la località da cui eseguire il rilascio, bisogna compilare due “notiziari” sugli appositi moduli: uno speciale, contenente tutti i dati utili (caratteristiche esterne del velivolo, coordinate del sito, limiti laterali e verticali, la durata prevista del volo, la velocità ascensionale, il raggio in cui si presume svolgere l’attività, il nome e recapito del responsabile del lancio, le caratteristiche del trasponder, se previsto) ed uno generale (caratteristiche costruttive, eventuale presenza di equipaggio (!), servizi sanitari e di emergenza ecc).

Bisogna altresì osservare una serie di norme molto vincolanti. Visto il peso della sonda (sopra i tre kilogrammi), su cui deve essere installata l’idonea attrezzatura (payload), compreso il paracadute, sistema G.P.S., computer di bordo etc., è obbligatorio il transponder. Dopo che è stato eseguito il fantomatico prelevamento tramite sonda, è indispensabile portare il campione in un laboratorio specializzato e certificato affinché sia eseguita l’analisi. A questo requisito non si accenna neppure nel sito-civetta.

Senza scendere nello specifico (si vedano i documenti allegati), compiere un prelievo con le sonde atmosferiche, non è una passeggiata, ammesso e non concesso che l’E.N.A.V. accordi l’autorizzazione, sempre che appunto non la neghi per i motivi più disparati. Di solito si accampano non meglio definite "ragioni di sicurezza". Soprattutto la necessità di chiedere il placet con 45 giorni di preavviso è di fatto un ostacolo notevole, in quanto non si può prevedere quale sarà la giornata più idonea per il lancio.

I costi sono molto elevati: solo il trasponder grava con i suoi 1.682 euro. Questo strumento andrebbe comunque perso, insieme con il resto dell'attrezzatura, una volta esplosa la sonda, se, come accade spesso, il paracadute non dovesse aprirsi correttamente. Inoltre sul blog non è stato inserito un modulo per ricevere i contributi e ciò conferma come il sito sia stato creato per ben altri obiettivi.


Gli ostacoli possibili sono legati ad una serie di imprevisti. Si possono incontrare venti fino a 300km/h: i venti possono allontanare il pallone sonda dalla zona di lancio di centinaia di chilometri. Una volta che il pallone è stato lanciato, non si può più intervenire. Possono scaricarsi le batterie e si può perdere il segnale G.P.S. Potrebbero verificarsi malfunzionamenti dell'elettronica, a causa delle bassissime temperature. Potrebbe essere difettoso il pallone e scoppiare prima. Si potrebbero sbagliare i calcoli e ci si ritroverebbe con la sonda sul picco di una montagna. In effetti questi lanci di solito sono compiuti nel deserto o in ampie pianure in cui, bene o male, si sa che si potrà recuperare il pallone. Nel nostro territorio si aggiunge il problema dell'orografia. In parte aiutano le previsioni sulla traiettoria, ma, commettendo anche piccoli errori di calcolo, può accadere che lo strumento precipiti in un luogo inaccessibile.

Si noti che, in una sua risposta, tale Federico Venturi, l’uomo di paglia del sito, asserisce che il prelievo avverrà ad un’altitudine di 6000-8000 metri. Qui casca, anzi vola l’asino! Moltisimme scie sono rilasciate a quote inferiori. E’ evidente che la scaltra proposta segue le orme del falso prelievo compiuto in Germania. Se mai il test sarà attuato, sarà una simulazione, un imbroglio.

Siamo disponibili ad un secondo prelievo in loco, per cui è necessario il seguente supporto tecnico: due piloti, due tecnici specializzati, un notaio, due addetti alle riprese video, un velivolo Pilatus PC 6, le autorizzazioni al volo. Il punto dolente è proprio quest’ultimo: dubitiamo che gli enti preposti, gli stessi che censurano e disinformano, le concedano, intuendo qual è il fine dell’operazione.

Infine l’unico test che sarà svolto sarà un altro: vediamo quanti cadono nella trappola con l’escamotage di un insesistente prelievo in quota. Vogliamo scommettere che dietro questa sceneggiata si nasconde il famigerato C.I.C.A.P.?


Collegamenti utili:

Gli involucri dei palloni-sonda

Autorizzazione al lancio: IL NOTAM


Thursday, May 23, 2013

Comprendere i processi economici dei tempi finali

http://zret.blogspot.co.uk/2013/05/comprendere-i-processi-economici-dei.html

Comprendere i processi economici dei tempi finali


Il caos è ordine... nuovo ordine.

E’ rivelatore che si sia soliti distinguere tra economia reale ed economia... finanziaria che sarebbe meglio definire finta, una frode bell’e buona, utile per arricchire speculatori e banchieri, dannosa per tutti gli altri. Dell’economia finanziaria e delle sue spudorate truffe ci siamo già occupati in altri articoli. Dedichiamo dunque qualche riga al sistema produttivo vero e proprio.

Lo Stato-Leviatano, inteso come apparato di controllo (occulto) e strumento di distruzione, usa vari stratagemmi per preservare le sperequazioni economiche e sociali, idonee alla perpetuazione ed al consolidamento del potere. Tra le armi principali dell’establishment per immiserire i sudditi e tenerli in una perenne condizione di subalternità bisogna annoverare il fisco. Con un esoso ed opprimente sistema fiscale si conseguono almeno due scopi: si sottraggono ricchezze a piccoli imprenditori, artigiani, cittadini del ceto medio e della classe inferiore; si genera un’ansia costante nei contribuenti che, a causa delle innumerevoli e ravvicinate scadenze tributarie, si sentono con una pistola puntata alla tempia. Il fisco dunque è anche un dispositivo di dominio psicologico, una tagliola per la mente.

Sfatiamo un luogo comune: tributi, balzelli, gabelle, spesso assurdi ed anacronistici, servono solo in parte a sostenere le istituzioni ed a mantenere i parassiti al potere. Inoltre una quota esigua del gettito è oggidì destinata allo stato sociale, giacché la maggior parte del denaro estorto al popolo, è fagocitato dalle spese militari. In verità, un paese potrebbe sopperire a tutte le esigenze, grazie ad un’unica imposta indiretta. Naturalmente dovrebbe essere abolito il signoraggio bancario che risucchia quasi tutto il ricavato delle tasse nel gorgo immenso del debito pubblico. Dovrebbero essere poi cancellati tutti gli escamotages della finanza incentrati sull’usura e sull’equivalenza tra moneta e merce.

Se allora il fisco attuale non ha uno scopo per così dire “produttivo” e “positivo”, pur nella sua indubbia impopolarità, qual è il suo vero fine? La risposta è semplice. Esso ha per fine la spoliazione, anzi l’annichilimento dei ceti medio-bassi. Il governo (mondiale) mira a depredare le aziende ancora floride, a gettarle sul lastrico: ogni fallimento di un’azienda è un successo per i globalizzatori e per le multinazionali. Le corporations si prefiggono di monopolizzare il mercato, sbarazzandosi della concorrenza dei piccoli produttori le cui merci sono tra l’altro di qualità migliore. E’ in corso quindi un deliberato attacco all’imprenditoria italiana: si pensi all’Emilia Romagna, nerbo dell’economia, regione prima danneggiata con il terremoto artificiale e contro la quale ora si infierisce con la stretta creditizia e con l’I.M.U. sui fabbricati industriali.

A proposito di credito e di banche, è necessario demolire un altro errato convincimento. Il fallimento delle banche è quasi sempre un pretesto per spillare altri quattrini ai contribuenti, una scusa per inasprire la pressione fiscale, per promulgare misure sempre più coercitive. Anche quando un istituto di credito fallisce (o simula il fallimento), perde solo un capitale di moneta elettronica, fittizia, mentre si è nel frattempo appropriato di beni immobili confiscati ai debitori insolventi. Non è vero dunque che molti decreti draconiani sono varati “per salvare le banche”, non è vero che l’aumento dell’I.V.A. discende dall’impellente necessità di rastrellare nuove risorse. I vari ministri del sottosviluppo e delle finanze sanno benissimo che l’aumento dei gravami conduce, prima o dopo, alla flessione dei consumi e quindi ad un decremento delle entrate tributarie. La loro politica è, da un punto di vista logico, controproducente, ma la “logica” dei farabutti non è la nostra. Il loro obiettivo è la devastazione, non il risanamento né la prosperità. Anzi l’indigenza, la disoccupazione, il malcontento sono ghiotti presupposti per organizzare un assetto socio-politico di stampo orwelliano.

Non paghi di aver inferto dei colpi micidiali al settore secondario, gli esecutivi italioti, che obbediscono agli ordini impartiti da potentati sovranazionali, stanno ora accanendosi contro l’agricoltura, sia per imporre le sementi transgeniche sia per privare il nostro paese dell’autosufficienza alimentare. Una volta affossato il primario, l’Italia dipenderà in toto dagli arbitrii delle famigerate società agro-alimentari.

Arma precipua per rovinare l’agricoltura e per conseguire bieche finalità è la Geoingegneria clandestina... tanto per cambiare.

Comunque non la spunteranno.

Documento collegato: Codex alimentarius by Tanker enemy







zretino, penso di farti cosa sgradita ma molto utile riportando una piccola parte di un mini manuale di stile (da qui) - [commenti] e grassetti miei:

La miglior tecnica di scrittura, che tu stia scrivendo un romanzo o un saggio [o un delirante pos su uno dei tuoi blog], prevede l’uso di una lingua che sia il più possibile semplice e diretta. Sono preferibili frasi brevi e concise a quelle involute ed elaborate, che costruiscono castelli di subordinate aggrovigliate dalle quali uscire senza fiato e con qualche dubbio di comprensione. Se ti rendi conto, leggendo una frase, che è necessario tornare sulle mancate concordanze di sostantivi, aggettivi e pronomi, per assicurarne la perfetta comprensione, significa che qualcosa nell’elaborato è stato mal costruito: meglio spezzare la frase con un punto. E ricominciare con un nuovo soggetto.
Attenzione a luoghi comuni e frasi fatte, è sufficiente cercarli nei motori di ricerca e ne troverete in quantità esorbitanti. Luoghi comuni concettuali (non ci sono più le mezze stagioni, è tutta colpa del buco nell’ozono, ecc.) e linguistici (quant’altro, nella misura in cui, piuttosto che, ecc.) che si affiancano a espressioni banali e già sentite (la volpe furba, il bandito feroce, restare con un pugno di mosche, tagliare la testa al toro, ecc.) costruiscono un libro [o un post] noioso e prevedibile, che incuriosirà e avvincerà ben poco il mal capitato lettore.
Non necessariamente la ricchezza di un discorso è data da una scelta di vocaboli desueti e complessi, è sufficiente armarsi di un buon dizionario dei sinonimi e dei contrari ed esercitare tutta la propria fantasia e ovviamente il proprio talento artistico per cercare, attraverso le variazioni lessicali, di presentare sentimenti o situazioni in maniera scorrevole, brillante e intrigante.


AGGIORNAMENTO

wladyil poveretto ci ha messo la briscola (e complimenti per la traduzione):

Ciao Zret, voglio partecipare al tuo ottimo articolo con questa piccola parte di un articolo che ho tradotto il 14 cm.

"Con un divenuto così scollegato con ciò che accade intorno a noi nel nostro nome, non abbiamo resistito al nostro potere collettivo - e siamo quindi responsabili quanto qualsiasi élite globale per aver creato il mondo in cui viviamo oggi." 

"Con il consenso concesso dalla nostra passività, abbiamo guardato evidenti bugie e manipolazioni toglierci la forza, la determinazione e la libertà, e abbiamo fatto poco o nulla." 

"Come tale, abbiamo dato via la nostra responsabilità personale. L'energia spesa lamentarsi ad alta voce, ma l'emphatia al pub o coda di autobus circa le carenze della società di oggi, se applicato in direzioni più attivo e positivo, potrebbe essere utilizzato per compensare le stesse cose che vengono lamentate." 

"Il problema è che siamo stati addestrati a pensare che non siamo in grado di fare la differenza - quando, in verità, si può, soprattutto se abbiniamo il potere tangibile della mente collettiva con i frutti concreti di azione diretta, come quello di esplorare più nell ' Agenda della verità."

L'articolo intero tradotto ("Comprendere l'élite al potere"):
http://ningizhzidda.blogspot.it/2013/05/comprendere-lelite-al-potere.html

Thursday, April 25, 2013

La saga degli "influencers" e le seghe dei marciano'

http://www.tankerenemy.com/2013/04/la-saga-degli-influencers.html

La saga degli "influencers"


Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste, anzi, essa viene usata, nei modi più biechi e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori o "influencers" o negazionisti (essi si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati dallo Stato, giacché attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati, su Facebook e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono senza dubbio una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni codesti individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo i fratelli Marcianò, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro bugie sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno commesso il reato di sostituzione di persona, hanno perpetrato azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili, hanno scritto lettere anonime piene di falsità etc.

Chi scrive, nel gennaio 2012, fu informato di avere a suo carico due procedimenti penali. Uno di questi scaturiva da una querela di A*** N*** anche conosciuto con gli pseudonimi Mario Lipuma, Giuseppe Cirone, Beppe Ciro e che, ora, è... udite udite... è testimone per l'"accusa" nel processo-farsa a mio carico, istruito su querela del figlio e della nuora. Un diffamatore di professione testimone in un processo per diffamazione. Sublime!

Chi è A*** N***? E' un tipografo in pensione che, nonostante tutto, mantiene aperta la sua tipografia e da lì, si sbizzarrisce nella diffamazione più volgare e scatologica, tramite l'accesso ad Internet OKcom S.P.A., indirizzo IP 83.148.154.153 [per non parlare degli accessi dalla sottorete americana 192.168.*.* vedi qui e qui], proseguendo con le sue centinaia di incursioni sui vari canali di condivisione, con l'uso di innumerevoli nomi di comodo. Sin qui non ci sarebbe nulla di strano... conoscendolo, tranne che per il fatto che costui, lo ribadisco, è testimone per l'"accusa" nel buffonesco processo imbastito a carico di Rosario Marcianò. E' superfluo ricordare che le diverse denunce-querela nei suoi confronti per vari reati penali sono... evaporate. E' tutto inutile anche per la richiesta di rimozione delle pagine Facebook e Blogger gestite da costui, nelle quali si incita pure ad eliminare fisicamente il suo nemico numero uno: Marcianò. In regalo un I-Phone! E' ovvio: questo soggetto è coadiuvato ed affiancato da decine di "influencers", così definiti dalla U.E. nel momento in cui sono stati stanziati altri 3 milioni di euro per sostenere il... lavoro di codesti negazionisti.

"Basta, porca puttanaccia Eva, non se ne può più, fateli smettere questi imbecilliii!!! Sindaco, vicesindaco, assessori!!! Poi gli albergatori danno la colpa ai previsori meteo, se non vengono i turisti a Sanremo, si tratta di foschia densa da correnti umide sciroccali! e non altro!
Achille Pennellatore, meteo Porto Sole Sanremo, assonautica IM e LIMET (Associazione ligure di meteorologia)
".

Intanto è passato del tempo, durante il quale la richiesta di persegure Marcianò per "atti persecutori" (sic) per opera di A*** N*** è stata rigettata (si legga qui il dispositivo di archiviazione. ), ma cionostante il N***, spalleggiato dai suoi piccoli fans, continua a scrivere a destra e manca che il sottoscritto è sotto processo per stalking. Questo non è assolutamente vero e colui lo sa bene, ma sa anche che è intoccabile, date le aderenze che egli vanta all'interno del Tribunale di Sanremo. Osserviamo la famiglia N*** al completo conversare in modo amichevole con la cancelliera del Tribunale alla fine del dibattimento, oppure leggiamo commenti stupidi a sostegno del "Mario Lipuma" e del sodale Achille, il meteorologo (il quale urla "cacciamoli da Sanremo!), per poi scoprire che una di queste chiose offensive è a firma di un agente della Polizia penintenziaria sempre del Tribunale di Sanremo. Costui si esibisce in questo lirico intervento: "Anch'io ho mal di testa, Achille, sarà la ricaduta della nebbia psicopatologica della supercazzola della Maremma infestata. Fatemi sapere...".

Tuttavia non finisce qui, poiché A*** N*** alias Mario Lipuma, continua a pubblicizzare il post calunnioso e diffamatorio del suo amico, il Fioba, al secolo Massimo Della Schiava, noto negazionista, geologo toscano, anche'egli denunciato, ma senza che la Magistratura si sia assolutamente presa la briga di occuparsi di costui. Allora che cosa dobbiamo concludere? E' chiaro che questi omuncoli non solo sono intoccabili, ma appartengono ad un solido apparato volto a screditare e mettere a tacere i fratelli Antonio e Rosario Marcianò. Non bisogna stupirsi, giacché siamo una colonia degli Stati Uniti: una "Repubblica" delle banane con "governi del Presidente", dove i pupi sono mossi certamente da entità sovranazionali, mentre la Magistratura, tranne qualche lodevole eccezione, esegue degli ordini, ignara dei veri principi della giustizia.

Mi viene da pensare che i continui rinvii nel processo in cui Marcianò si deve difendere da false accuse di diffamazione, siano serviti e servano a dare ulteriore tempo a questi agenti affinché essi provino a distruggere, sempre con l'uso spregiudicato ed illegale della Rete, la reputazione di Marcianò, sperando di conseguire i loro scopi, prima della sentenza. Eh sì, perché i Giudici sanno bene che non hanno niente contro l'"indagato" ma che, anzi, N***** e soci rischiano grosso, essedosi esposti oltremodo, dopo aver costruito un castello di menzogne che, inevitabilmente, li seppellirà. Quel giorno arriverà, prima o poi: non temete.La sa

Sunday, February 24, 2013

OT satirico/elettorale: secondo me 'o comandante avrebbe votato per Giannino :)


...vista la millantata laurea :) Ma trovo stupenda quella dello Zecchino d'Oro :)))))

Un Robecchi in forma (anche se era facile...)
tdm

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/23/super-scoop-quando-giannino-fece-goal-al-real/509914/

Super scoop: quando Giannino fece goal al Real

L’istinto suggerisce di non accanirsi, di apprezzare l’autodafé e le dimissioni a metà (cioè da presidente, ma non da candidato), che di questi tempi sono già una gran cosa. E però qualcosa nel caso di Oscar Giannino ci preoccupa. Una laurea inventata, e vabbè. Un’altra laurea di fantasia, e ri-vabbé. Quanto al master alla scuola degli economisti di Chicago, non averlo conseguito è un titolo di merito, se si pensa a che razza di genìa erano quei ceffi nipotini di Milton Friedman, e conosco certi amici cileni che vorrebbero farci una chiacchierata (io li odio, i liberisti dell’Illinois!). Ma farsi smentire dal Mago Zurlì su una vantata e mai avvenuta partecipazione allo Zecchino d’Oro è troppo per chiunque. La pietà è una bella cosa, ma non funziona se si è piegati in due dal ridere.
Il timore, per noi umili cronisti, lo sapete, è sempre quello di prendere il “buco”, di scoprire che domani qualche giornale pubblica notizie che noi non abbiamo. E questo ci obbliga a portarci avanti col lavoro.
Per esempio, non è vero che Giannino assistette da vicino all’omicidio Kennedy, come ha più volte sostenuto: quel giorno era a Viterbo, quindi il suo ruolo di supertestimone della commissione Warren traballa un po’. È vero che nelle foto sgranate di Dallas si vede un tipo vestito come il nonno dell’abate Faria, ma non era lui.
Non abbiamo trovato sue tracce nelle formazioni di Barcellona, Real Saragozza e Atletico Bilbao, dove pur dice spesso di aver giocato in gioventù con buoni risultati (addirittura una tripletta al Real Madrid, sostiene, pur facendo il portiere). Una cosa è sicura, abbiamo controllato accuratamente: non è stato Giannino a inventare il Moplen, anche se se ne vanta spesso con gli amici Napoleone e Giulio Cesare, che gli credono sulla parola quando si scordano di prendere le pillole. Molti dubbi anche sulla sua carriera di chef come assistente del re dei cuochi Ferran Adrià per cui creava – si legge nel curriculum – “la famosa emulsione di cozze e segatura di faggio con l’azoto liquido”. Di sicuro si sa che in passato votò per Berlusconi, attratto dalle sue convinzioni liberali, il che conferma la nota teoria che i mitomani si attirano a vicenda. È invece certamente realizzata con le decalcomanie la pergamena appesa nel suo studio, che certifica il premio Nobel per la chimica vinto nel ’91 per la messa a punto del processo di trasformazione del moscato in idrocarburi. È vero però che scriveva sul Foglio e su Libero, e questo non alleggerisce la sua posizione.
Non è vero, come disse una volta in tivù, che trovò impiego come controfigura di Zorro, a Hollywood negli anni Cinquanta. Dove del resto non interpretò la famosa domestica di colore di Rossella O’Hara in Via col vento, come ha sostenuto durante un comizio a Carugate. Un fax della Nasa smentisce l’accreditata teoria di Oscar Giannino terzo uomo sulla Luna: “Se ci è andato – dicono da Cape Canaveral – lo ha fatto con mezzi suoi, noi non ne sappiano niente, chiedete all’economista Zingales che ha una bella macchina”.
Purtroppo in così pochi giorni non siamo riusciti a controllare tutto, per cui accettiamo con beneficio d’inventario alcuni punti della sua biografia: massaggiatore di Carlos Monzon prima dell’incontro con Nino Benvenuti, paroliere di Fred Buongusto dal ’67 al ’74, guerrigliero ceceno e negoziatore segreto ai tempi del rapimento di Paul Getty Junior. Può essere che sia tutto vero, dannazione, lo scopriranno sicuramente colleghi più bravi di noi. Peccato.
Il Fatto 23 Febbraio 2013

Wednesday, February 13, 2013

Scie chimiche ed elezioni


http://www.tankerenemy.com/2013/02/scie-chimiche-ed-elezioni.html

Difficilissimo commentare un tale cumulo di troiate.
tdm

Scie chimiche ed elezioni

Le elezioni politiche sono ormai imminenti ed i candidati, alla ricerca disperata di qualche voto, non potendo vendersi l’anima al diavolo, poiché non l’hanno, non esitano a ricorrere ai più biechi stratagemmi. Tra la generale sorpresa Bebbe Grillo ed un esponente torinese del “Movimento cinque stalle” hanno teso l’amo, sperando che qualche elettore abbocchi. Il ducetto ha ammesso tra i denti, al cospetto del suo entourage, che il problema delle cosiddette “scie chimiche” dovrà comunque prima o poi essere affrontato, una volta in cui il drappello dei Grillini si sarà accampato nel Parlamento.

Il consigliere comunale torinese, tale Vittorio Bertola, ha dato conto di una petizione cittadina in ordine allo spinoso tema. In un suo balordo commento, intitolato “Scie chimiche e balle cosmiche” (sic), prova a barcamenarsi, prendendo, con malcelato disgusto le distanze da chi ha osato avanzare l’istanza e soprattutto da quanti hanno ardito attribuire al suo partito la balzana iniziativa.

E’ ovvio che, di fronte all’impellente esigenza di strappare o carpire il consenso, la setta di Casaleggio, si sta giocando la carta di una pur distratta attenzione al problema della geoingegneria clandestina. Sono tutte bieche manovre elettorali, maldestri tentativi di accaparrarsi i voti degli indecisi. Sono polpette avvelenate.

Non lasciamoci abbindolare! Dopo che simpatizzanti e rappresentanti del “Movimento cinque stalle” sono stati sollecitati centinaia di volte ad occuparsi del problema par excellence, si svegliano dal loro profondo letargo solo ora. [1] E’ vergognoso ma soprattutto sospetto. I furbi sanno che una parte dell’elettorato al corrente delle operazioni di avvelenamento globale, potrebbe cadere nella trappola e risolversi ad apporre una croce sull’obbrobrioso simbolo. Naturalmente, come sempre avviene, dopo che i maneggioni avranno collocato il loro augusto deretano sui tanto agognati scranni, passerà tutto in cavalleria. Il verdetto delle urne è vicino e questo spiega la timida ed ambigua apertura su un argomento tanto scabroso che, se affrontato con serietà ed onestà, potrebbe sovvertire una consolidata ed infame struttura di potere.

Non illudiamoci: “gli incapaci, capaci di tutto” saranno assimilati dal sistema nell’arco di pochi mesi, se già non pensano solo al loro tornaconto. Camera e Senato sono come la reggia di Versailles dove Luigi XIV confinò i nobili. Il re Sole costruì per gli aristocratici una prigione dorata, assicurandosi che non avrebbero più interferito sulle sue decisioni, ormai privati di ogni residuo potere. I burattini si incolleranno alle loro poltrone, usufruendo di colossali privilegi, ma dovranno sottostare alla volontà dei padroni del vapore. Costoro non tollerano, non possono tollerare che anche una sola virgola dell’agenda mondialista sia cambiata. [2]

La messa in guardia dal votare il Movimento di Casa… loggia non significa appoggiare qualche altra formazione o candidato. La compagnia di istrioni può solo suscitare amara ilarità: dal profeta pezzente che si crede un economista a quell’altro che passa il tempo a pettinare le bambole, dallo gnomo di plastica all’automa anchilosato, dal giudice stracco al pretino azzimato, dalla buftalmica trasteverina al pirata Barbanera, dal suonatore suonato al tribuno molisano… sfidiamo chicchessia a trovare qualche concorrente appena presentabile. E’ una masnada di arrampicatori sociali, di corrotti, di falliti, di ambiziosi, di parassiti… la cui semplice esistenza è un insulto all’umanità, all’etica ed al decoro.

Qualcuno sostiene che si debba dar tempo al tempo: si invoca la “politica dei piccoli passi”, dimenticando che, dietro questa dicitura, si nascondono l’inerzia e l’ignavia degli amministratori, ma soprattutto le loro strategie dilatorie a base di promesse e di compromessi. E’ vero che ogni cinquanta Danaidi si trova un’Ipermestra e così non intendiamo generalizzare. Agisce ancora un gruppuscolo di politici probi, ma sono mosche bianche che poco o nulla possono contro gli apparati. Dopo un po’ di tempo, l’azione si sfalda, si annacqua, fino a quando le assicurazioni pre-elettrorali rivolte ai cittadini si impantanano nella burocrazia. Insomma, si dovrebbe avere il coraggio e l’integrità di introdurre in un programma serio la voce “Abolizione del signoraggio bancario ed azzeramento delle spese militari, incluse quelle destinate alla geoingegneria”. Questa voce, però, non sarà mai inserita, poiché il “Movimento cinque stalle” è una costola dell’establishment mondialista, sebbene si presenti come una formazione democratica ed anti-sistema.

E’ sempre valido l’insegnamento di Giordano Bruno: "Che mortificazione chiedere a chi ha i poteri di riformare il potere, che ingenuità!”

[1] Tra l'altro i meet up di Grillo sono infestati da negazionisti che hanno sempre isultato e boicottato i ricercatori indipendenti. Il loro modus operandi non è cambiato.

[2] Quasi nessuno intende sciogliere il nodo di Gordio: la sistematica distruzione del pianeta con tutti i suoi biomi e le sue culture. E’ un problema abnorme che si associa alla recessione economica, non meno preoccupante, perché pilotata.
 
trovare un aggettivo per definirlo anzi: truffatore (vedi labelS) va bene

Sunday, June 3, 2012

Prendo spunto dal buon Daminchia, pardon, Damocle



Grazie e buone tangenti,sempre sulle pelle delle persone ovviamente.

Bene, andiamo a leggere il link:

Friday, June 1, 2012


Il Terremoto in Emilia

** E' un post lungo, e chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno scritto e a cui non ho potuto rispondere ancora. Per quello che possa contare, un abbraccio all' Emilia **


La premessa di tutto e' che io non sono un geologo o un sismologo, ma un fisico, per cui non so e non posso io determinare la causa del terremoto in Emilia, ammesso che sia possibile farlo. (e allora di che cosa cazzo stai parlando?)

La sotto-premessa e' che sono anni che continuo a leggere la letteratura sul petrolio, gas, fracking, e che in questi anni ho visto diverse comunita' trivellate, parlato con persone, incontrato registi, attivisti, scienziati, in America, in Francia, in Nigeria e credo di avere una buona cultura, di persona di scienza, su tutte le tematiche collegate al tema. (se per te "letteratura" significa una ricerca del cazzo su gùgol...)

Posso allora porre una serie di osservazioni, in relazione a cio' che ho visto e letto, che poi si traducono in domande e che poi alla fine riconducono ad un unica conclusione:

L'Italia e' fragile - tutta - da nord a sud, e faremmo molto meglio a proteggere questo paese evitando di trivellare alla cieca, fracking o non fracking, o di fare stoccaggi sotterranei per il beneficio di Aleanna, Padania Energia, ENI, Northern Petroleum, Petroceltic, Po Valley, Shell, Rivara Erg Storage, o chi per loro, in cambio di dubbi vantaggi alla collettivita' e molti rischi.

Proteggere il territorio vale non solo per il petrolio, ma per la cementificazione selvaggia, i capannoni di Modena e le universita' dell'Aquila crollate perche' costruite alla leggera, evitare di trasfomare i letti di fiumi e le coste marine in colate di cemento e cosi via.

Quando si prendono le scorciatorie, prima o poi se ne pagano le conseguenze, perche' chi comanda non e' lo speculatore di turno, ma la natura, con i suoi ritmi e le sue logiche. E anche se oggi ti pare di averla fatta franca, di avere risparmiato o speculato, alla fine lei ti presenta il conto senza guardare in faccia a nessuno.

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Veniamo alle osservazioni che io posso fare sul tema terremoto in Emilia.

1. Ho cercato in tutti i modi di capire se ci fosse fracking in Italia. I termini in inglese da cercare sono "hydraulic fracturing", "stimulated fracture", "shale gas". Non ho trovato molto da parte delle ditte petrolifere, in inglese o in italiano, ne da parte del governo Italiano sull'ultilizzo di questa tecnica, in Italia *in questo momento*. (RIPETO: 'se per te "letteratura" significa una ricerca del cazzo su gùgol...' e "ricerca" significa più o meno la stessa cosa... Ma vattene, IGNORANTE)

Nulla esclude che si voglia o possa fare fracking in futuro. So per esempio che Stefano Saglia, sottosegretario alle attivita' produttive nel governo Berlusconi ne e' stato un forte proponitore, so che si parla di possibili riserve di shale gas nella Pianura Padana, ma non credo che il fracking vero proprio sia gia' in atto in Italia.

Se e' in atto, e' sicuramente qualcosa di ben ben nascosto da tutti i siti internet che io abbia potuto indagare.

Questo porta alla domanda: il governo Italiano vuole dirci qualcosa su questo tema? (QUALE CAZZO DI "TEMA"??? SE IL FRACKING IN ITALIA, COME HAI AMMESSO TU STESSA, NON E' PRATICATO, DI CHE CAZZO STAI PARLANDO?) La Francia ha un divieto integrale sul fracking, cosi pure la Bulgaria. La Germania ne sta discutendo. Anche in Inghliterra dove la pratica e' stata inizialmente applaudita come rivoluzionaria, ci stanno ripensando. Negli USA lo stato del Vermont e di New York hanno moratorie piu' o meno lunghe. E noi?

Stefano Saglia come puo' essere cosi sicuro che questa tecnica sia una cosa buona per l'Italia? Con quale esperto parla lui?  Ecco cosa disse l'anno scorso:

Lo shale gas potrebbe aprire nuove strade per l’approvvigionamento energetico in un momento particolarmente delicato a livello globale. L’Italia accoglie con favore l’avvio di approfondimenti a riguardo.

A che conclusione e' giunto? Che approfondimenti ha fatto? Ci scommetto nemmeno uno.

Ora, anche se ("ANCHE SE" UNA MINCHIA. VEDI SOPRA) il fracking per ora non e' una tecnica usata in Italia, visto che ne parla tutto il mondo, e visto che la gente vuole risposte, i nostri governanti attuali, Clini, Passera, Monti vogliono dire qualcosa su come l'Italia si pone di fronte alla possibilita' di fare fracking sul nostro territorio? (MA BASTA: SE NON VIENE UTILIZZATO, DALLE NS. PARTI, PERCHE' CAZZO DISCUTERNE???)
Perche' non c'e' informazione su questo tema? Perche' dobbiamo sempre arrivare per ultimi, in maniera disorganizzata, per sentito dire e con l'acqua alla gola? Tutto il web parla di questo fracking,
in maniera piu' o meno scorretta. Com'e' che neanche si accenna minimamente a spiegare, regolamentare, discurtere in modo ufficiale, questa pratica che prima o poi potrebbe arrivare anche in Italia?


2. Ma poi, cos'e' questo fracking? In termini molto semplici, e' una tecnica relativamente nuova
con la quale si manda giu' nel terreno un cocktail di roba chimica ad alta pressione, si causano microterremoti con i quali la roccia porosa viene fratturata (e di qui il nome hydraulic fracturing), il gas contenuto nei pori della roccia viene sprigionato e poi catturato per essere commercializzato.

Ecco allora il concetto dei (micro)-terremoti collegati al fracking: il fracking di per se causa delle microscosse. Ma queste microscosse, in generale, sono di intensita' bassa, o almeno questo secondo le intenzioni di chi fa il fracking.  A volte restano gli interrogativi se sia proprio la pratica del fracking in se a scatenare terrmoti di intensita' media - attorno al grado 2,3 o eccezionalmente anche 4 della scala Richter, ma in genere i terremoti sono di intensita' bassa.

Quello che invece e' piu' pericoloso, in relazione al fracking, e' l'utilizzo di una miriade di pozzi cosiddetti di re-ineizione, pozzi dismessi in cui si iniettano i fluidi di scarto - la monnezza del fracking.

Per ogni pozzo attivo, infatti vengono prodotti enormi quantita' di  monnezza fluida - tossica e radioattiva -  e non si sa che farne. A volte i petrolieri costruiscono delle vasche a cielo aperto per metterci questa monnezza, i cosiddetti waste pits, altre volte invece usano pozzi sotterranei dismessi per il contenimento.

Qui un waste pit a cielo aperto e non nel Burundi, ma negli USA:



Ora, quando si usano pozzi dismessi di re-iniezione, il fluido di scarto viene tenuto ad *alta pressione* ed e' questo il vero problema: l'alta pressione dei pozzi, che spingono sulla roccia circostante, potenzialmente lubrificando e cambiando gli equilibri fra le faglie sismiche.

Negli USA ci sono state diverse regioni colpite da sciami sismici in zone in cui si fa fracking - in Arkansas, in Ohio, in Oklahoma, in Texas, e cosi pure in Inghilterra, a Blackpool, dove proprio a causa della sismicita' indotta dal fracking c'e' un ripensamento in generale di questa tecnica.

Si e' trattato di terremoti in zone in cui prima non ce ne erano, e si e' arrivati anche al grado 4.7 della scala Richter.

Non e' stato semplicissimo capire se ci fossero collegamenti fra fracking, pozzi di re-iniezione e sismi, ma lentamente si e' arrivati alla conclusione che molto probabilmente la "colpa" e' non del fracking in se, quanto di questi pozzi di reiniezione.

Questo non lo dice Maria Rita, ma lo dice il Servizio Geologico degli Stati Uniti: il USGS, che afferma:

a possible explanation is the increase in the number of wells drilled over the past decade and the increase in fluid used in the hydraulic fracturing of each well. The combination of factors is likely creating far larger amounts of wastewater that companies often inject into underground disposal wells. Scientists have linked these disposal wells to earthquakes since as early as the 1960s. The injections can induce seismicity by changing pressure and adding lubrication along faults.

Infine, come gia' discusso varie volte su questo blog,  a parte i terremoti in modo piu' o meno diretto, questo fracking porta a innumerevoli problemi - l'inquinamento delle falde idriche in primis, l'uso di enormi quantita' di acqua, e l'emissione di gas nocivi.

E' per tutti questi motivi che non e' proprio una cosa saggia e che secondo me l'Italia dovrebbe bannarlo, in maniera preventiva, cosicche' nessuno neanche ci pensi a farlo nel nostro paese.


3. Ma allora sorge la domanda, in Emilia, ammesso che il fracking non si faccia in questo momento in Italia, ci sono pozzi di reiniezione di rifiuti liquidi provenienti dalle estrazioni di gas e di petrolio "normale"?  Qualcuno li ha studiati? Ecco cosa dice il nostro Ministero delle Attivita' produttive.

In Emilia Romagna ci sono 514 pozzi perforati, di cui 69 non produttivi e destinati ad "altro uso".



Fra questi, che ho potuto indentificare io, ce ne sono almeno 7 di reiniezione:

1. Angelina 001 - concessione Ravenna Mare (Ravenna) ENI
3. Cavone 14 - concessione Mirandola (Modena) Padana Energia
9. Cortomaggione 038 - concessione Cortomaggiore (Piacenza) ENI
23. Cortomaggiore 134 dir - concessione Cortomaggiore (Piacenza) ENI
29. Minerbio 021 - concessione Minerbio (Bologna) ENI-Agip
63. Spilamberto 009 - concessione Spilamberto (Bologna-Modena) Padana Energia
65. Tresigallo 007 - concessione Tresigallo (Ferrara) ENI

Ecco le schede:







Di questi tre sono molto vicini all'area dei terremoti - Mirandola, Spilamberto, Minerbio.

Il nostro governo ha qualcosa da dire su questi siti di reiniezione, sulle pressioni che possono essere esercitate su eventuali faglie circostanti, specie visto che alcuni di questi siti sono vicini all'epicentro del terremoto e visto che negli USA almeno i siti di reiniezione ad alta pressione hanno "quasi sicuramente" scatenato i terrremoti come dice l'USGS?

E anche se non sono i siti di reiniezione la causa scatenante di questi terremoti, e' possibile che abbiano in qualche modo acuito o partecipato ai terremoti o invece sono stati assolutamente innocui?

In questo senso, condivido pienamente il pensiero del Prof. Ortolani che chiede maggiore vigilanza sui siti di reiniezione in Italia. 


4. In Emilia ci sono, come detto, piu' di 500 pozzi scavati di petrolio e di gas "normali", senza fracking, di cui varie centinaia attivi, alcuni di questi vicinissimi al punto d'impatto. Io non so se questi pozzi in cui non si pratica il fracking possano essere relazionati ai terremoti, ma so che vi sono casi registrati in altre parti del mondo in cui le trivelle hanno portato a terremoti. Casi eccezionali certo, ma pur sempre accaduti.

Qui quello che avevo scritto a suo tempo sul terremoto dell'Aquila - era uno studio commisionato dai petrolieri della Sclumberger ed eseguito da scienziati russi che affermavano che trivellare aveva portato a terremoti di grado anche 7 della scala Richter in zone desertiche dell'Uzbekistan.


Si riportano casi di sismicita' indotta in Oman, in Francia, in Texas, anche senza fracking, ma, come detto, io non so, e non posso dire se questo sia il caso in Emilia Romagna, data la forte magnitudine del sisma.

Anche qui, quello che posso sottoscrivere e' quanto scritto da Vitaly Adushkin, Vladimir Rodionov, Sergei Turuntaev, scienziati russi dell'Istituto della Dinamica della Geosfera, dell'Accademia Russa di Scienza, assieme alla Schlumberger:

Few will deny that there is a relationship between hydrocarbon recovery and seismic activity, but exactly how strong a relationship exists has yet to be determined." They caution that in regions where tectonic activity is already high, extracting oil and natural gas could trigger strong quakes.

Poche persone possono negare l'esistenza di correlazioni fra estrazioni di idrocarburi e attivita' sismica, ma esattamente quanto forte sia la relazione fra i due eventi deve essere ancora determinato. Occorre dunque essere prudenti, perche' in zone dove l'attivita' sismica e' gia' molto elevate, l'estrazione di petrolio e di gas potrebbe scatenare forti terremoti.

Infine, un caso simile di sismicita' indotta si e' verificato qualche anno fa a Basilea, Svizzera, dove nel 2006 Markus Haring stava trivellando un pozzo per geotermia che scateno' uno sciame sismico di 30 terremoti con grado massimo 3.4. Fu anche messo sotto processo per avere causato instabilita' al territorio, rischiava il carcere, ma se l'e' cavata con una multa se non mi sbaglio.


5. Infine, si parla di creare un mega campo di stoccaggio di gas nell'area del terremoto detto Rivara. 
Si parla di "importanza strategica nazionale". Ma come abbiamo fatto finora senza? E' davvero cosi importante o si tratta dei giochini soliti per farci soldi?

Di questi campi di stoccaggio ne sono previsti 14 in tutta Italia, fra cui a San Benedetto del Tronto, a San Martino sulla Marrucina, zone sismiche, delicate.

Cui prodest?

Qui un articolo su simili progetti in Olanda, dove si vogliono stoccare 4 miliardi di metri cubi di gas ad alta pressione, da parte della Gazprom e della Taqa, che e' una sussidiaria della ditta nazionale di gas di Abu Dhabi. Si afferma che per il progetto nella zona di Bergermeer

"Gas storage plan will boost earthquake risk"

Si dice che:

A number of scientific reports however show that gas storage might bring about serious seismic hazard to the surrounding municipalities of Bergen, Heiloo and Schermer and the town of Alkmaar. The area has known a number of (man) induced earthquakes during the depletion of the field between 1994 and 2008, with subsequent higher magnitudes on the Richter scale. Scientists from a number of renowned scientific institutes such as KNMI, MIT and TNO are comfortable with an estimated maximum magnitude of 3,9 on the Richter scale, with a chance of occurrence of 2% over the concession period. Earthquakes with lower magnitude but still quite damaging are of a much higher likelihood.

Un numero di rapporti scientifici mostrano che lo stoccaggio di gas possa portare seri rischi alle citta' vicine di Bergen, Heiloo e Schermer e la vitta' di Alkmaar. L'area ha gia' vissuto un certo numero di terremoti indotti dall'uomo durante lo svuotamento del campo fra 1l 1994 ed il 2008, con scosse sempre piu' alte sulla scala Richter. Gli scienziati da un gran numero di noti istituti di ricerca come il KNMI, MIT e TNO sono soddisfatti nell'estimare una magnitudine massima di 3.9 sulla scala Richter, con la possibilita' di occorrenza del 2% sul periodo della concessione. Terremoti di grado minore ma allo stesso modo con danni notevoli sono di una probabilita' molto maggiore.   

Per l'Olanda allora i sismologi dell'MIT hanno stimato che questo impianto di stoccaggio del gas puo' arrivare fino a terremoti del grado 3.9 con un tasso di occorrenza del 2%.

Per la cronaca. l'MIT e' il Massachusetts Institute of Tecnology, Boston, uno degli istituti di ricerca piu' noti del mondo, il KNMI e'il Koninklijk Nederlands Meteorologisch Instituut, l'Istituto Olandese di Meterologia, e il TNO e' il Nederlandse Organisatie voor Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek, Netherlands Organisation for Applied Scientific Research.

Qualcuno *che non sia la ditta proponente* ha fatto gli stessi studi per Rivara? Se uno infatti va a leggere quello che dice la Rivara Erg Storage, ti dicono che e' tutto perfetto e tuttapposto, ma loro cosa possono dire?

Qualcuno ha parlato alle persone del fatto che terremoti piu' lievi sono di probabilita' maggiore?

Qualcuno ha interpellato l'MIT per Rivara, San Benedetto del Tronto, o per San Martino sulla Marrucina?

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Di tutte queste cose riparleremo.

Alla fine resta la sola domanda: chi ci guadagna in tutto questo trivellare, stoccare, petrolizzare?

Nessuno di noi esseri normali.

In Emilia, ci sono stati morti, perdite ingenti, angoscia, paura, domande senza risposte in cambio di niente.

Magari il petrolio, i pozzi di reiniezione, lo stoccaggio del gas non c'entrano niente, ma e' evidente che non puoi continuare a insultare madre natura e ad aspettarti che non ci siano mai conseguenze di nessun genere.

Con le trivelle ci guadagnano le ditte petrolifere, l'ENI, la Erg Rivara Storage, gli speculatori. Per cui anche se non si sa, le leggi della fisica, della probabilita', e soprattutto il semplice buon senso dicono che il gioco per noi cittadini davvero non ne vale la candela.



Tuesday, May 29, 2012

Esclusiva mondiale




Sono stato contattato telefonicamente da un altro (UN ALTRO? CHI??? E CHI era il primo, il solito fake?) giornalista sulla questione del fracking.

Siamo entrati in possesso della trascrizione della telefonata:

Fake: pronto, parlo con 'o comandante?
'O Comandante Clusò: sì, sono io
F: salve, sono uno straccione qualsiasi. ha 5 minuti per sparare qualche troiata? sa, m'han detto che tempo ne ha...
OCC: scusi, ma ho veramente 5 minuti 5. sa, devo coordinare una 20ina di cloni con relative password che...
F: ok, ok, vado subito al sodo: che cazzo è 'sto frècching, come dice lei?
OCC: come? aspetti un attimo, come si scrive... devo aprire una nuova finestra con internètecsplòrer seipuntocazzo per andare su gùgoltranslèit e...
[4 minuti di silenzio intervallati da rumor di tastiera]
F: mi scusi, ho sbagliato numero.
TUT TUT TUT TUT...

Saturday, May 26, 2012

La truffa dell'Italia in fallimento


Il titolo del "blog" (I TRUFFATORI) mi pare di buon auspicio per un po' di risate, non a caso il buon paso è 'amico' del vomitato TE.
Giudicate voi.
tdm


http://itruffatori.blogspot.it/2012/05/la-truffa-dellitalia-in-fallimento.html

La truffa dell'Italia in fallimento

E' chiaro come il compito assegnato al governo Monti sia quello di condurre il Paese ad una rovina finanziaria reale in modo da poter svendere beni pubblici ai peggiori offerenti esteri che pagheranno con moneta priva di valore emessa dalla banca centrale privata Federal Reserve ed erogata a titolo gratuito alle principali banche internazionali d'affari che erano fallite pochi anni prima. (la punteggiatura è un optional? No, non chiedere consiglio a Zret, se no ci si ritrova con 20mila virgole e nessun periodo di senso compiuto.)
Il suo compito non sarà facile perché trova un Italia il cui debito privato è limitato al 42% del Prodotto Interno Lordo, il secondo più basso tra i Paesi europei tra i quali eccelle la Germania mentre la Gran Bretagna, per fare un esempio, vede il suo debito privato superare addirittura il PIL del 3%  (ovvero è pari al 103% del PIL contro il nostro che è del 42, chiaro?) (e 'sti cazzi?) eppure nessuno parla di crisi finanziaria in Inghilterra!
Quindi si capisce che, come ho sempre sostenuto fin dall'inizio di questa tragica farsa, l'economia italiana non era affatto in crisi (per la carità, quale crisi, si stava da dio...) ma ci si sta trovando dopo che è stata indotta in questa crisi artificiale che è cominciata nel monento stesso in cui è stata annunciata dall'apposita campagna mediatica: una crisi virtuale divenuta reale grazie al solo convincimento in tal senso dell'Opinione Pubblica.
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Spegnate (e accendAte, dopo) radio e TV, smettete di leggere i giornali
 e cominciate ad informarvi.
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Giulietto Chiesa, (ah, beh, allora...) tralasciando il problema primario del Signoraggio Bancario,, in un'intervista risalente al 15 novembre scorso, illustra la sistuazione sopra descritta:
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Wednesday, September 9, 2009

E 4

Dopo aver postato dappertutto questo divertente articolo, il comandante se l'e' presa perche' le vittime della sua violazione della privacy si sono un po' incavolate e hanno fatto rimuovere i video da youtube.
Il comandante inferocito quindi ha ripostato i video altrove per far vedere che la privacy (degli altri) non e' un suo problema.
Riprendo l'ennesima versione del post e dato che siamo in vena di ripubblicare video, ecco a voi il mitico TankerEnemy is Burning by Il Peyote


Absit iniuria verbis


http://sciechimiche-sanremo.blogspot.com/2009/09/superquark-ed-il-controllo-mentale.html

"Superquark" ed il controllo mentale: quali strategie adotta la televisione satanista per manipolare le coscienze


Absit iniuria verbis.


Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.


Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).

Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."

video

Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?

- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.

- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.

- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.

- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.

- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?

- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.

- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.

- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.

- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.

- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.

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Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.

E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.

Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.

Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.


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"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009