L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Monday, March 30, 2015

La prigione del pensiero

http://zret.blogspot.ch/2015/03/la-prigione-del-pensiero.html

La prigione del pensiero



La malvagità si può forse ancora tollerare, la stupidità no.

L’alfabeto dei veleni

E’ arduo immaginare un’età più tossica di quella in cui viviamo. Dall’A di alluminio alla Z di zinco, l’ambiente rigurgita di veleni. Aggiungiamo le radiazioni nucleari, i pesticidi, la diossina, il benzene, gli additivi, gli edulcoranti artificiali… ed il quadro sarà... incompleto. Quando respiriamo, quando beviamo e ci nutriamo, sappiamo che respiriamo morte, sappiamo che ci alimentiamo con la morte.

Come se non bastasse, a guisa di complemento, l’attuale coscienza dell’umanità è “inquinata alle radici” (I. Svevo). Il bombardamento che la coscienza subisce per opera dei media non è meno deleterio della contaminazione fisica. Proprio come non si riesce più a contemplare un cielo naturale, azzurro e solcato da nuvole vaporose, così è diventato utopico accostarsi alla vita collettiva, senza restare invischiati nell’”informazione” e nella “cultura” di regime. Tutto è filtrato, distorto, stravolto, sfigurato come in un quadro di Francis Bacon. L’erudito di un tempo poteva compulsare fonti più meno attendibili e veridiche; oggi, prima di reperire un documento genuino, uno studioso deve sciropparsi centinaia di resoconti spuri, di bolse sceneggiature.

Una volta si distingueva tra cronaca e storia (meglio storiografia): la prima, pur nel suo corto respiro, nel suo limitato orizzonte, presupponeva il dignitoso e difficile lavoro dell’inviato che in loco raccoglieva testimonianze e notizie circa il “fatto” per poi scrivere il suo pezzo. Da tempo la storiografia è defunta, ma ormai anche la cronaca è agonizzante.

Se oggi nascesse un Tacito, riuscirebbe a ricostruire e ad interpretare un periodo quale il nostro, in cui la più fanatica finzione e la propaganda più delirante hanno soppiantato la genesi e la concatenazione degli eventi? Dovrebbe affidarsi a Fichipedia ed a scartafacci simili: il risultato sarebbe disastroso.

Ormai ad inficiare qualsiasi indagine non è solo la censura, quanto la composizione di “romanzi mediatici”, al cospetto dei quali scemeggiati televisivi come “Ultimo”, risultano più credibili e coerenti.

Il servizio pubblico è snaturato ad impudico disservizio, l’informazione è degenerata in quotidiana montatura. Non si salva più alcunché: la ricerca scientifica è ostaggio di baronie universitarie, le scuole, quando non sono prigioni del pensiero, sono agenzie turistiche in cui insegnanti-tour operators si affannano per cercare mete che non siano teatri del prossimo false flag.

La prigione del pensiero

Le facoltà intellettive dell’umanità sono state azzerate. Prima è stata distrutta la fantasia, la capacità di creare ed immaginare, poi sono state erose le abilità dialettiche: persino il sistema aristotelico, con la sua binaria e rigorosa semplicità, è stato intaccato in modo irreversibile a tal punto che è difficile imbattersi in una persona dotata di un pur embrionale “organo” logico.

Oggidì gli uomini non pensano: in vece loro, ad elaborare “concetti” e ad esprimersi è la televisione. Si ripetono i luoghi comuni del piccolo schermo, persino usando lo stesso telidiota idioletto.

Il dissenso non è possibile, non in quanto la scure del controllo si sia abbattuta sulla libertà d’opinione, ma perché tale libertà non si manifesta più, sostituita dal livellamento, dall’abitudine a “ragionare” tutti allo stesso modo, a reagire secondo schemi pavloviani. L’unica reazione è l’assuefazione.

Soprattutto gli uomini non avvertono più né l’esigenza di conoscere né quella di palesare le proprie idee, perché non ne hanno più. Questo panorama desolante sembra coinvolgere ogni classe sociale, ogni generazione in maniera indistinta.

Decenni fa si levava qualche voce critica (si pensi a Montale o a Pasolini): la classica vox clamantis in deserto non era ascoltata, ma si levava. Attualmente le voci tacciono e nella waste land non si ode un’eco che sia una.

Vero è che esistono le eccezioni, ma una rondine non fa primavera. Tra l’altro anche le rondini e le primavere sono soltanto un pallido ricordo di un tempo per sempre tramontato.

Nessuno va alla recherche di un tempo che non si è neppure consapevoli di aver perduto.

Articolo Delirio di un coglione correlato: Precipita velivolo commerciale: completamente falsa la versione ufficiale!


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Monday, January 19, 2015

Parigi val bene una messa in scena

notate in fondo ai commenti il link del babbeo riferito a Madame Rothschild


http://www.tankerenemy.com/2015/01/parigi-val-bene-una-messa-in-scena.html#.VLy87Hu0dDA

Parigi val bene una messa in scena

La tragicommedia parigina allestita il 7 gennaio scorso ha distolto l’attenzione dalle massicce operazioni di geoingegneria illegale con cui si continua ad aggredire il pianeta. Non abbiamo le prove provate per affermare l’esistenza di una cupola mondiale che orchestra gli eventi decisivi, quegli avvenimenti che sono altrettanti spartiacque nella storia umana, ma, quando consideriamo le chemtrails, possiamo concludere che sono tutti (o quasi) uguali, todos caballeros.



Siamo quindi inclini a pensare che, se non agisce dietro le quinte un unico governo segreto, comunque una struttura planetaria molto potente si dirama poi in diverse fazioni a volte in conflitto tra loro per bieche ragioni di denaro e di dominio, ma accomunate da identici obiettivi e dallo stesso modus operandi. Il mondo è in parte multipolare, ma questa caratteristica deve essere letta come un presupposto utile alla perpetuazione delle guerre - questo ci insegna Orwell in “1984” - più che come una reale pluralità dei centri di potere. Per questa ragione gli atti e le dichiarazioni contro il Nuovo ordine mondiale appartengono alla sceneggiatura: sono finte schermaglie esibite per convincere l’opinione pubblica che qualcuno avversa le cosiddette élites. Alla fine, anche se affiliati a logge differenti, gli uomini che contano sono… “fratelli”.

Viviamo in un mondo di scaltre montature in cui, in maniera all’apparenza paradossale, l’informazione “indipendente” è più organica al sistema dei media ufficiali. Si pensi al caso emblematico di “Mistero”, la trasmissione per la regia di Claudio Cavalli, in cui gli investigatori si sono persino avventurati a trattare – udite! udite! - temi scottanti, quali l’ideologia di genere, gli “Illuminati”, il ruolo pernicioso dei banchieri internazionali, la truffa dell’AIDS etc. con un’unica, piccolissima pecca: disinformare in modo spudorato sulle scie chimiche e sul Morgellons.

Con “Mistero” si prendono vari piccioni con una sola fava:

• si ottiene audience che è sinonimo di pubblicità e di introiti pantagruelici;
• si vendono i volumi di Adam Kadmon e di Ade Capone;
• si ostentano libertà di espressione e coraggio nella ricerca;
• si abitua un po’ alla volta il pubblico di piccioni alle nefande trame degli apparati;
• si toglie credibilità ad argomenti seri, condendoli con tipi in costume, scenografie kitsch, donnine da café chantant, intermezzi da avanspettacolo…
• si depista a proposito del problema per eccellenza.

Attraverso “Mistero” tutto è cambiato nella televisione italiota affinché non cambiasse alcunché.

Significativo fu l’atteggiamento di Ade Capone e compagnia cantante in concomitanza con la proiezione in una cittadina piemontese del documentario di Tanker Enemy “Scie chimiche: la guerra segreta”. Gli ineffabili personaggi realizzarono un servizio ad hoc in cui evitarono accuratamente di menzionare sia il titolo del prodotto sia gli autori con l’obiettivo di cancellare la questione, con lo scopo di far scivolare nell’oblio la ricerca sulla “guerra climatica”. Essa non fu smentita, bensì azzerata. Furono confezionate delle interviste da brivido ad “esperti” che più “esperti” non si può. Fu una condotta molto astuta, più efficace delle ingiurie e delle calunnie partorite dai negazionisti convenzionali. Esiste negazionismo e negazionismo: quello classico, plebeo, aggressivo e scomposto, ed il negazionismo colto a base di mezze verità, di prestigiose collaborazioni con autori non allineati, di sofisticate strategie comunicative degne della più raffinata programmazione neurolinguistica.

Non escludiamo che “Mistero” o comunque un programma del suo stesso livello (infimo) decida di avventarsi sul vaudeville d'oltralpe per ricamarci su, stupendo il pubblico con effetti speciali non molto diversi da quelli usati dai produttori dell’episodio parigino, circonfuso di un irresistibile fascino letterario alla Maigret (la via della finta sparatoria corrisponde a quella del personaggio di Simenon) nonché cinematografico. In fondo, la Ville Lumière è la città dei fratelli Lumière, dove la cinematografia, sin dal cortometraggio ”Arrivo del treno alla stazione”, intreccia realtà, realismo e ricostruzione, dove dalla lanterna magica, descritta da Proust, si passò alle rêveries di George Méliès.

Parigi è ben valsa la messa in scena: il Narratore idea i capitoli di un feuilletton. I cantastorie li declamano nelle piazze televisive per imbambolare la massa ed Adam Kadmon ci scrive un altro libro… Scalerà le classifiche e si piazzerà fra i più venduti.




12 commenti tra i piu' idioti:

  1. eh già. finti oppositori e traditori come tsipras, finte associazioni ambientaliste come legambiente-sorgenia, greepeace cofinanziata dalla rockfeller foundation, WWF inventata da un massone che sparava ai leoni (principe d'inghilterra), finte avversità mafia-stato, finti giornalisti (salvo pochissime eccezioni in italia, lannes, foa, lirio abbate, antonio mazzeo, e pochi altri), finti anarchici (black block), finti attentati (da pearl arbor, alle torri gemelle, a charlie hebdo), finti nemici, finte decapitazioni, finti avversari (taleban, jiahd, comunisti, gheddafi, alquaida, ISS, ISIS ecc ecc ecc), finte armi di distrazioni di massa, finti terroristi, finte primavere arabe. guerre vere. e perpetue.
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    1. Tutto finto, tranne l'orrore.
    2. ti sei scordato di menzionare il denaro FINTO con il quale ci controllano come galline in un pollaio grazie al quale apparentemente si scatenano conflitti su larga scala salvo poi scoprire che è solo una questione di dominio il denaro è e resta solo un mezzo. Già da queste poche considerazioni si evince a mio avviso che l'uomo è sempre stato ed è nato per essere manipolato..a qulacuno serve così,cosa succederebbe se all improvviso l'essere umano si rendesse consapevole di tutte le stronzate che ci hanno propinato?il mondo cambierebbe certamente,questo non è accettabile ovviamente,diamo il via la programma di irrorazione ad esempio..
  2. E per adesso possiamo ritenerci fortunati che ancora non hanno tolto le banconote!
    Sarà solo questione di tempo, la morsa stringe sempre di più a passi di bradipo.
    Buona Domenica a "tutti".
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    1. Infatti. Ci hanno concesso un surrogato di vita e dobbiamo essere contenti.
  3. "Colpo di Stato: manuale pratico". L'autore è Edward Luttwak, un esperto militare che è stato anche consigliere di Ronald Reagan, superconservatore e militarista.

    Egli spiega, in questo libro, come il colpo di Stato non debba essere per forza incentrato sull'utilizzo della forza e delle masse, non un colpo di Stato militare, ma uno di tipo silenzioso che si appropri degli apparati dello Stato dall'interno.

    Perchè parlo di questo libro?

    Perchè spiega anche come trattare gli oppositori.

    Nel Capitolo 4 dice che è "essenziale evitare spargimenti di sangue, perchè questo può avere ripercussioni negative".

    Ancora...

    "Le masse... il loro atteggiamento verso il nuovo regime dopo il golpe sarà, alla lunga, decisivo. Il nostro compito immediato sarà di imporre l'ordine pubblico, ma il nostro obiettivo di lungo termine sarà guadagnare l'accettazione delle masse, sì che L'USO DELLA COERCIZIONE FISICA NON SIA NECESSARIO."... il nostro STRUMENTO in questa direzione sarà il CONTROLLO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE di massa...". Ecco spiegato perchè argomenti come le scie chimiche non trovino quasi mai spazio sui media più importanti, salvo solo venirne denigrati quando chiamati in causa.

    "L'azione dei media sarà mirata a convogliare la realtà e la forza del colpo, anzichè giustificarlo"

    Qui secondo me viene la parte migliore:

    "Ogni individuo che si oppone dovrà operare in isolamento. Quindi dobbiamo fare ogni sforzo per sopprimere quel genere di notizie. Se qualche resistenza compare, dobbiamo SOTTOLINEARE CON FORZA CHE ESSA VIENE DA ISOLATI, OSTINATI INDIVIDUI, MAL INFORMATI E DISONESTI, che non sono affiliati a nessun gruppo o partito importante. Il lavoro costante sul tema dell'isolamento faranno APPARIRE LA RESISTENZA INUTILE E PERICOLOSA".

    "Faremo uso di SELEZIONE adatta di FRASI SGRADEVOLI (per esempio ANTI-AMERICANISMO ANTI-SEMITISMO... oppure, aggiungo io, SCIACHIMISTA... PARANOICO OSSESSIONATO...) anche se il loro significato è stato oscurato dal loro normale uso costante e deliberato, esse restano utili come indicatori del nostro impeccabile nazionalismo".
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  4. nulla da eccepire,mai come in questo caso si può affermare: come da manuale.
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  5. infatti Sinergy.
    la cosa più importante.
    denaro finto.
    creato dal nulla da ogni banca nel momento in cui presta, BCE inclusa.
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