L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Thursday, December 10, 2015

Sunday, September 20, 2015

Monday, March 30, 2015

La prigione del pensiero

http://zret.blogspot.ch/2015/03/la-prigione-del-pensiero.html

La prigione del pensiero



La malvagità si può forse ancora tollerare, la stupidità no.

L’alfabeto dei veleni

E’ arduo immaginare un’età più tossica di quella in cui viviamo. Dall’A di alluminio alla Z di zinco, l’ambiente rigurgita di veleni. Aggiungiamo le radiazioni nucleari, i pesticidi, la diossina, il benzene, gli additivi, gli edulcoranti artificiali… ed il quadro sarà... incompleto. Quando respiriamo, quando beviamo e ci nutriamo, sappiamo che respiriamo morte, sappiamo che ci alimentiamo con la morte.

Come se non bastasse, a guisa di complemento, l’attuale coscienza dell’umanità è “inquinata alle radici” (I. Svevo). Il bombardamento che la coscienza subisce per opera dei media non è meno deleterio della contaminazione fisica. Proprio come non si riesce più a contemplare un cielo naturale, azzurro e solcato da nuvole vaporose, così è diventato utopico accostarsi alla vita collettiva, senza restare invischiati nell’”informazione” e nella “cultura” di regime. Tutto è filtrato, distorto, stravolto, sfigurato come in un quadro di Francis Bacon. L’erudito di un tempo poteva compulsare fonti più meno attendibili e veridiche; oggi, prima di reperire un documento genuino, uno studioso deve sciropparsi centinaia di resoconti spuri, di bolse sceneggiature.

Una volta si distingueva tra cronaca e storia (meglio storiografia): la prima, pur nel suo corto respiro, nel suo limitato orizzonte, presupponeva il dignitoso e difficile lavoro dell’inviato che in loco raccoglieva testimonianze e notizie circa il “fatto” per poi scrivere il suo pezzo. Da tempo la storiografia è defunta, ma ormai anche la cronaca è agonizzante.

Se oggi nascesse un Tacito, riuscirebbe a ricostruire e ad interpretare un periodo quale il nostro, in cui la più fanatica finzione e la propaganda più delirante hanno soppiantato la genesi e la concatenazione degli eventi? Dovrebbe affidarsi a Fichipedia ed a scartafacci simili: il risultato sarebbe disastroso.

Ormai ad inficiare qualsiasi indagine non è solo la censura, quanto la composizione di “romanzi mediatici”, al cospetto dei quali scemeggiati televisivi come “Ultimo”, risultano più credibili e coerenti.

Il servizio pubblico è snaturato ad impudico disservizio, l’informazione è degenerata in quotidiana montatura. Non si salva più alcunché: la ricerca scientifica è ostaggio di baronie universitarie, le scuole, quando non sono prigioni del pensiero, sono agenzie turistiche in cui insegnanti-tour operators si affannano per cercare mete che non siano teatri del prossimo false flag.

La prigione del pensiero

Le facoltà intellettive dell’umanità sono state azzerate. Prima è stata distrutta la fantasia, la capacità di creare ed immaginare, poi sono state erose le abilità dialettiche: persino il sistema aristotelico, con la sua binaria e rigorosa semplicità, è stato intaccato in modo irreversibile a tal punto che è difficile imbattersi in una persona dotata di un pur embrionale “organo” logico.

Oggidì gli uomini non pensano: in vece loro, ad elaborare “concetti” e ad esprimersi è la televisione. Si ripetono i luoghi comuni del piccolo schermo, persino usando lo stesso telidiota idioletto.

Il dissenso non è possibile, non in quanto la scure del controllo si sia abbattuta sulla libertà d’opinione, ma perché tale libertà non si manifesta più, sostituita dal livellamento, dall’abitudine a “ragionare” tutti allo stesso modo, a reagire secondo schemi pavloviani. L’unica reazione è l’assuefazione.

Soprattutto gli uomini non avvertono più né l’esigenza di conoscere né quella di palesare le proprie idee, perché non ne hanno più. Questo panorama desolante sembra coinvolgere ogni classe sociale, ogni generazione in maniera indistinta.

Decenni fa si levava qualche voce critica (si pensi a Montale o a Pasolini): la classica vox clamantis in deserto non era ascoltata, ma si levava. Attualmente le voci tacciono e nella waste land non si ode un’eco che sia una.

Vero è che esistono le eccezioni, ma una rondine non fa primavera. Tra l’altro anche le rondini e le primavere sono soltanto un pallido ricordo di un tempo per sempre tramontato.

Nessuno va alla recherche di un tempo che non si è neppure consapevoli di aver perduto.

Articolo Delirio di un coglione correlato: Precipita velivolo commerciale: completamente falsa la versione ufficiale!


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Friday, February 20, 2015

Geoingegneria clandestina e media di regime

il maiuscolo era colpa mia. avevo fatto casino nel copia e incolla

http://www.tankerenemy.com/2015/02/geoingegneria-clandestina-e-media-di.html

Geoingegneria clandestina e media di regime

Pubblichiamo un recente articolo di Dane Wigington, [grande esperto e grande scienziato n.d.essse] tradotto dall’autore di Offskies. L’attivista californiano chiarisce e denuncia le connivenze dei media ufficiali nelle mistificazioni e nei silenzi inerenti alla geoingegneria illegale.



La geoingegneria illegale non potrà più essere nascosta ancora per molto tempo: i media di regime hanno dovuto cominciare ad affrontare questo problema su larga scala. Negli ultimi tempi sono state pubblicate diverse decine di articoli su testate ufficiali: ventidue di questi sono a disposizione per un’adeguata analisi (vedi fonte in inglese).

Viviamo in un mondo di fumo e di specchi. Un gran numero di figure appartenenti al mondo accademico ha contribuito a creare le illusioni che finora hanno occultato le realtà più terribili: sono realtà che ora abbiamo tutti di fronte. Le bugie e le omissioni sono una parte importante di quell'inganno a cui siamo stati sottoposti ed ognuno di quegli articoli è un esempio lampante di tutto ciò.

In primo luogo, ognuna delle pubblicazioni perpetua la menzogna palese che l'ingegneria del clima è solo per ora una "proposta". Inoltre nessun pezzo di quelli citati (per colpa degli “esperti” che hanno trasmesso loro dati erronei e lacunosi?) si preoccupa mai di menzionare il fatto più clamoroso ed importante di tutti per quanto riguarda "le cosiddette proposte di geoingegneria tramite aerosol": ogni singola particella dispersa in aria deve per forza di cose ricadere a terra! Ogni organismo vivente è soggetto a questa contaminazione, ma questo fatto indiscutibile non è mai neppure accennato.

La struttura di potere non vuole prendere in considerazione le domande della popolazione sugli ovvi pericoli direttamente legati alle attività di geoingegneria clandestina. Il geoingegnere David Keith è stato interpellato in occasione di una conferenza scientifica sul suo "progetto" di diffondere 20.000.000 di tonnellate di alluminio in atmosfera: la sua risposta dovrebbe scandalizzare ed indignare qualsiasi persona dotata di un briciolo di buon senso.

Gli “scienziati” ed i media mainstream omettono sempre di menzionare il fatto che disperdere particolato tossico nell'atmosfera deve giocoforza avvelenare l'intera superficie del pianeta. Le chemtrails hanno provocato uno spaventoso inquinamento della biosfera: ogni nostro respiro è ormai contaminato.

Tutti sono necessari nella lotta in corso per informare, esporre e tentare di interrompere l’insania della geoingegneria. Fate sentire la vostra voce.

Fonte in italiano
Fonte originale

Monday, December 1, 2014

Caronia: il sindaco ritiene che i roghi siano dovuti ad esperimenti militari


http://www.tankerenemy.com/2014/12/caronia-il-sindaco-ritiene-che-i-roghi.html

Caronia: il sindaco ritiene che i roghi siano dovuti ad esperimenti militari

A differenza della stragrande maggioranza dei media ufficiali, riteniamo doveroso dar spazio all’odissea che stanno vivendo gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Reputiamo che gli incendi ed altri fenomeni all’apparenza inspiegabili siano il fulcro di operazioni cruciali, anche se per lo più ignorate. Per ora, una sola osservazione: dopo che la frazione di Caronia è stata sgomberata, i roghi continuano: è la conferma che erano insinuazioni calunniose quelle di chi accusava i residenti di essere dei piromani.



Palermo. Potrebbero essere gli esperimenti militari la causa dei misteriosi incendi che, dal 2004, sgomentano gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Ad asserirlo, ai microfoni di “Restate scomodi”, programma trasmesso da Radio Uno dal lunedì al venerdì alle 15:30, è il sindaco di Caronia, Calogero Beringheli. Beringheli ha affermato di essere in possesso di una relazione riservata, preparata da una commissione scientifica incaricata di studiare il fenomeno.

“Lo studio - spiega il primo cittadino - rivela che fra le ipotesi più probabili delle combustioni bisogna annoverare proprio la sperimentazione di armi che diversi stati starebbero usando. Noi vogliamo sapere quali sono questi paesi. Tutto è fermo dal 2007, i monitoraggi sono stati interrotti, la commissione ha proposto alla Protezione civile di potenziare la rete dei sensori. Noi vogliamo sapere che cosa sta accadendo”.

Gli incendi, cominciati nel 2004, sono ripresi qualche mese addietro dopo una pausa. Il sindaco di recente è stato costretto ad ordinare lo sgombero delle case dei 148 abitanti della frazione. “Finché non saranno state individuate le cause - afferma Beringheli - la popolazione sgomberata non tornerà nelle abitazioni”.

Oltre ai roghi altri strani fenomeni hanno interessato la zona: dallo moria di alcune specie ittiche ai danni subiti da un elicottero della Protezione civile che sorvolava la frazione.

“A mio parere, lo Stato sa se ci sono esperimenti in corso – chiosa il sindaco - Lo Stato o qualche istituzione sa ed è assurdo che non sia stato comunicato nulla”.


Fonte: lasicilia.it


Monday, September 22, 2014

Asimmetria

http://www.tankerenemy.com/2014/09/asimmetria.html

Asimmetria


Molti si domandano per quali ragioni, nonostante l’informazione sulla geoingegneria clandestina, il signoraggio bancario e crimini correlati sia sempre più capillare, benché siano molteplici i movimenti che si battono per la verità, non si ottengano risultati concreti. In primo luogo, se escludiamo le associazioni che sono in realtà espressioni del sistema (Thrive, Zeitgeist, WWF, Greenpeace, Lega Ambiente, Italia nostra, FAI etc.), il numero degli attivisti sinceri si riduce in modo drastico sicché il vero dissenso occupa una parte molto esigua.

E’ evidente l’asimmetria con l’establishment da una parte, sistema che detiene il potere ed ingenti risorse finanziarie, ed i cittadini dall’altra. Essi, pur organizzati, non dispongono né di strumenti finanziari né di altro tipo. Sbilanciato è anche il quadro globale in merito all’informazione: gli apparati monopolizzano i media sia tradizionali sia digitali, laddove il fronte della libertà, tra mille impedimenti pratici e legali, a mala pena riesce a manifestare il suo pensiero ed a divulgare. L’ostacolo principale, però, in cui ci si imbatte è la divisione che connota la galassia dei gruppi anti-sistema. Siamo spesso al cospetto di una polverizzazione ora alimentata da individualismo ora da egomania ora da oggettive, logistiche difficoltà a creare un coordinamento.

Questa divisione, però, non è del tutto deplorevole, anzi. Infatti, mentre gli apparati sono compatti nel segno di obiettivi biechi (denaro, egemonia, carriere universitarie, censura, controllo, persecuzione dei dissidenti), gli attivisti sono talora in disaccordo tra loro per motivi legati alle idee. La frattura più importante è quella che separa i laici dai credenti. I credenti di solito sono cattolici, ma non mancano gli aderenti ad altre confessioni cristiane anche minoritarie. Gli stessi cattolici, però, sono distinti in cattolici canonici (papisti), sedevacantisti, lefebrviani e via discorrendo. Anche i laici (laico non significa che sia indifferente a risvolti metastorici, metafisici e persino spirituali, ma che non ritiene necessario, per attuare certe strategie, sconfinare dall’ambito empirico) si parcellizzano in diversi orientamenti più o meno contigui a compagini istituzionali. Si pensi solo alle logoranti ed inutili diatribe tra economisti indipendenti (contrari al signoraggio bancario) circa la funzione e gli scopi della moneta. [1]



Non mancano divergenze a proposito delle strategie da adottare: qualcuno intende privilegiare le manifestazioni, altri l’informazione, altri gesti simbolici, altri iniziative legali, altri propendono per una metodologia “mista”. Alcuni preferiscono concentrare le proprie energie su obiettivi minimi (la sovranità monetaria), altri vorrebbero azioni di più ampio respiro. Purtroppo la scarsa unità di intenti fra gli attivisti rischia di indebolire una condotta già profondamente condizionata dallo strapotere del sistema. Bisognerebbe porre tra parentesi certe differenze di idee per incanalare le forze verso un fine condiviso da tutti.

In linea di massima, in questi anni si è riusciti ad aprire qualche breccia nel muro poderoso del negazionismo, ma gli esiti sono stati insoddisfacenti e non tanto per l’intrinseca vigoria dell’establishment, quanto per l’inerzia e l’indifferenza di gran parte dell’opinione pubblica preoccupata solo di difendere il suo hortus conclusus. La gente è restia a prendere coscienza e ad intraprendere un itinerario difficile ma alla fine proficuo, un percorso verso la libertà e la dignità. Dunque le fenditure spesso si sono richiuse. In questi anni poi non pochi attivisti, per una ragione o per un’altra, hanno defezionato.

Stando così le cose, è arduo sperare in una svolta positiva e per giunta in tempi brevi. Non si può mai sapere: nella storia e nella natura agiscono fattori imponderabili, ma pare restino poche opportunità almeno sul piano pratico di individuare risoluzioni definitive. Né si può dimenticare che probabilmente il tracciato principale è, almeno in una certa misura, predeterminato: l’umanità non poté in passato scampare al cataclisma planetario noto come diluvio universale.

L’asimmetria non si limita solo al confronto tra l’uomo e la struttura governativa, ma pure alla dialettica tra “progetto e destino” per usare un’efficace antitesi di Giulio Carlo Argan. Da tale dialettica non si può prescindere. L’asimmetria fondamentale è, però, un’altra ed è a nostro vantaggio: è quella tra coscienza e “macchina”, tra onestà intellettuale ed ingiustizia, tra verità e menzogna, tra sapere ed ignoranza. Ci deprederanno, ci vesseranno, ci aggrediranno in ogni modo, devasteranno il pianeta purtroppo, ma la coscienza non si può svellere. Essa è quercia di cui la bufera squassa la chioma, ma che non può essere sradicata.

Se, sotto il profilo storico, la sconfitta è probabile, sul piano metastorico, la vittoria ci appartiene. Non vinceremo, perché abbiamo già vinto. Da sempre.

[1] Purtroppo i cattolici non vogliono riconoscere che la Chiesa di Roma, in quanto istituzione, fatti salvi quindi singoli esponenti che sono anche degnissimi, è convinta promotrice della dittatura planetaria nota come Nuovo ordine mondiale.

Monday, September 15, 2014

Usare il filo di Arianna, ossia come leggere ed interpretare le notizie nel mondo globalizzato

a quanto pare il comandante aveva anche pubblicato questo post, attualmente non disponibile:

http://www.tankerenemy.com/2014/09/daniele-cereda-amico-di-tanker-butler.htmll#.VBVQufl_vc4Z

peccato, perche' mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa su tanker butler




http://www.tankerenemy.com/2014/09/usare-il-filo-di-arianna-ossia-come.html

Usare il filo di Arianna, ossia come leggere ed interpretare le notizie nel mondo globalizzato


Sia gli utenti della Rete sia coloro i quali, credendo di informarsi, si appoggiano ai media tradizionali, sono subissati da una ridda di notizie che stentano a decodificare. Spesso sono ragguagli di cui è, in effetti, arduo stabilire il grado di veridicità o plausibilità. Semplificando, si può stilare un vademecum che può aiutare ad orizzontarsi.

In primo luogo, occorre distinguere le news in tre categorie.

1) Notizie vere
2) Notizie ambivalenti, in cui la verità è deliberatamente intrecciata alla mistificazione o offuscata da superficialità ed incompletezza
3) Annunci distorti, falsi ed inventati

1) Le prime sono rarissime e coincidono o con fatti che possono essere verificati di persona ed in loco o con reportages diffusi da quelle poche fonti indipendenti animate dall'esclusivo interesse a denunciare situazioni scomode per gli apparati, circostanze suscettibili altresì di promuovere una presa di coscienza nei fruitori. Sono siti contraddistinti dall'abitudine ad una meticolosa analisi e scrematura delle informazioni. Compiono perciò indagini indipendenti, intervistando i testimoni dell'accaduto, inoltre analizzano e comparano il materiale a disposizione.

A questo gruppo appartengono pure le notizie veraci ma insignificanti: ad esempio, tale calciatore si è sposato con una fotomodella. Il fatto è certo, ma non ha alcuna rilevanza sul piano individuale e sociale.

2) Le seconde sono molto numerose. Si distinguono a loro volta in due sottoinsiemi: quelle diramate dal sistema per confondere l'opinione pubblica o per sensazionalismo; i comunicati che, a causa del rumore o perché connessi ad avvenimenti già di per sé poco chiari, si rivelano come un groviglio inestricabile di genuino e di mendace. Talvolta queste notizie, visti i loro tratti dirompenti, sono rilanciate da portali liberi con ingenuità ed avventatezza. In questi casi, occorre spirito critico per separare il grano dal loglio. E' necessario poi enucleare le incongruenze che minano dall’interno la credibilità dell’informazione. Anche la "sorgente" è rivelatrice: se è un medium ufficiale, il tutto andrà preso con le pinze.

Dato che ci occupiamo di geoingegneria clandestina, proponiamo un esempio coerente con il tema. Qualche settimana addietro, è stata diffusa la notizia secondo cui i ghiacci dell'Artico si stanno espandendo. Ora, premesso che per essere sicuri al 100 per cento di quanto avviene al Polo Nord, bisogna recarcivisi, il dispaccio è vero, ma inficiato da una lacuna, vale a dire che il pack si è espanso un po' rispetto agli anni immediatamente pregressi ma, se si considera il trend dal 1979, la calotta glaciale si è ridotta in modo notevole. Hanno quindi ragione gli artificialisti che vedono nelle chemtrails e nei riscaldatori ionosferici le precipue cause degli sconvolgimenti climatici e del collasso ambientale.

Dunque ogni notizia deve essere, ogni qual volta è possibile, contestualizzata ed anatomizzata. Se non si è sicuri della sua autenticità, è bene proporla come ricostruzione probabile, sempre soggetta a rettifiche, chiarimenti, smentite.

3) Le notizie fittizie sono la stragrande maggioranza: propalate dai media di regime, si possono quasi sempre comprendere, leggendole al contrario. Ad esempio, il governo cerca di affrontare il problema della disoccupazione significa in modo inequivocabile che l'esecutivo si sta adoperando affinché la perdita dell'impiego e l'impossibilità di trovarlo siano la regola.



Ancora, se i gazzettieri scrivono che l'esecutivo è impegnato a reperire le risorse per diminuire il cuneo fiscale che penalizza le aziende, bisogna operare la seguente traduzione: il Presidente del consiglio ed i ministri, mirano, su mandato dei poteri sovranazionali, a far fallire con una tassazione esosa e con una normativa vessatoria, il maggior numero possibile di imprese. Naturalmente ci riescono! In questo modo si creano quelle crisi socio-economiche che sono un presupposto, come ammise il mefistofelico Mario Monti, per la cessione di "pezzi di sovranità nazionale" all'Unione europea.

Quando le istituzioni affermano che bisogna proteggere gli ecosistemi contenendo le emissioni di CO2, il messaggio reale è il seguente: “Noi (le sedicenti élites) stiamo con alacrità e tenacia distruggendo il pianeta per mezzo di aerosol nocivi, armi elettromagnetiche, radiazioni nucleari, fracking, inquinanti di ogni genere, sebbene accusiamo di ogni disastro ambientale i comuni cittadini ed il biossido di carbonio che sappiamo c’entrare pochissimo o nulla con la devastazione in atto”.

Ultimamente sono apparsi sulla Rete alcuni portali di falsa informazione libera che hanno lo scopo primario di pubblicare articoli fondati su fatti mai occorsi, ma spacciati per "notizie-bomba". Senza esitazione queste "agenzie" sono riprese da certi lettori poco attenti sulle piattaforme di condivisione, trasformandole in contenuti "virali". A quel punto l'informazione spuria diviene reale. E' quanto il sistema si prefigge, poiché è sempre più diffusa in modo deliberato l'idea che il Web sia inaffidabile. Non sono pochi gli esempi di giornalisti appartenenti all'establishment che, in occasione di convegni sull'informazione, puntano a delegittimare le notizie vere attraverso la denigrazione di quelle false da loro stessi confezionate. Infatti, se si eseguono delle ricerche, si nota che questi domini, sebbene con suffisso .it sono spesso gestiti da società di marketing con sede all'estero.

Bisognerebbe aggiungere tante altre osservazioni, ma per ora basti questo breve prontuario per cominciare ad orientarsi nel dedalo dell'informazione e della disinformazione. Che Arianna ci metta a disposizione il filo…

Thursday, August 28, 2014

Obsolescenza ed oblio

http://zret.blogspot.ch/2014/08/obsolescenza-ed-oblio.html

Obsolescenza ed oblio

Molti si domandano per quali motivi l’opinione pubblica non reagisca, quando viene al corrente di qualche fatto scabroso in grado di dimostrare la disonestà delle istituzioni, proprio quelle che dovrebbero tutelare i cittadini. Si scopre, ad esempio, che un sanguinoso attentato è stato ideato e compiuto dai servizi segreti o da una loro frangia “deviata”. Qual è la reazione? Encefalogramma piatto. Agiscono diversi meccanismi: in primo luogo tutto ciò che scardina o solo scalfisce la fiducia nel sistema è elaborato, metabolizzato in modo che non mini l’equilibrio psicologico. Si nega l’evidenza contro ogni logica e contro ogni dimostrazione. Si vive in uno stato di costante dissonanza cognitiva sicché un cigno può essere nel contempo bianco e nero.

Inoltre il pubblico è talmente subissato di notizie, informazioni, messaggi ora veri (pochissimi), ora parzialmente veri, ora falsi, che resta disorientato, come ebbro, incapace di discernere e di giudicare. Soprattutto il bombardamento dell’”informazione” porta al suo contrario, ad una caotica disinformazione: le notizie si avvicendano con rapidità prodigiosa, si accavallano, si intrecciano, si confondono. Alla fine tutto si mischia in una congerie indecifrabile. Le immagini per la specie homo televisivus sono un caleidoscopio allucinante.

Non solo: nella società attuale le news sono merci. Esse perdono presto la loro aura, la loro attrattiva, scivolano nell’obsolescenza come fossero prodotti industriali. In parte lo sono. Affinché i fruitori siano convinti a consumare l’”informazione”, occorre generare sempre nuovi stimoli, intensificare le scosse emotive. In questo mercato le notizie veridiche e significative sono offuscate o cancellate dalla propaganda spacciata per giornalismo.

La gente non desidera sapere, ma provare un brivido. Non desidera agire, ma assistere ad uno spettacolo. La realtà è uno schermo cinematografico.

In tale ridda “informativa”, un evento presto è dimenticato, incalzato da un fatto (o presunto tale) più incisivo, più spaventoso. La climax emotiva deve crescere indefinitamente, quasi fosse il prodotto interno lordo di un paese. Le emozioni fuggevoli ed insulse hanno soppiantato sia i sentimenti (l’empatia in primis) sia lo spirito critico. Si vive come sonnambuli. Regna l’amnesia. I pesci continuano ad abboccare all'amo, nonostante la pesca risalga alla preistoria.



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Tuesday, August 5, 2014

La disfatta dei fatti

http://zret.blogspot.ch/2014/08/la-disfatta-dei-fatti.html

La disfatta dei fatti

Molti si chiedono e ci chiedono per quali motivi gli ideatori delle varie operazioni false flag siano così sciatti e superficiali: qui un errore, là un buco nella sceneggiatura, qui un’incongruenza, là un’esagerazione... Sono tutti svarioni che rendono inverosimili gli eventi, improbabili certi particolari.



Si considerino, a guisa di esempio, i “fatti” inerenti all’aereo della Malaysia airlines precipitato, ma che non è precipitato, in Ucraina [zret, sei un coglione!!!]. Gli artefici del misfatto hanno commesso tanti e tali sbagli nella costruzione dell’accadimento che, a volte, anche un fruitore sprovveduto ha l'impressione che qualcosa non quadri. Il particolare che non dovrebbe sfuggire neppure ad una persona animata da cieca fiducia negli organi di regime è quello dei passaporti: sono documenti intatti, senza una sola traccia di bruciatura, persino con la fodera di plastica integra. Tralasciati altri aspetti che solo osservatori attenti e smaliziati notano, perché tanto pressappochismo?

Le risposte possono essere le seguenti. In primis, i registi di queste pellicole ai “confini della realtà” sanno che il cittadino medio, ridotto a suddito votante, è di una stupidità assoluta. Crede in tutto quello che propina la televisione. Di fronte a qualche incoerenza, la sua mente piccola piccola all’inizio ha uno sbandamento, ma poi riorganizza il quadro generale del mondo affinché coincida con quello disegnato dal piccolo schermo. Costui è simile al bigotto che, non essendo in grado di rilevare alcune gigantesche illogicità dei Vangeli, basa la sua fede sulla catechesi per cui il Messia può essere nato contemporaneamente in due anni differenti, senza che ciò scalfisca i suo convincimenti.

Mai sopravvalutare l’opinione pubblica il cui tratto saliente è il non avere alcuna opinione. La gente non si pone domande e, anche se è sfiorata da un dubbio, la perplessità è subito eliminata in una concezione normalizzante che garantisca il quieto vivere a base di partita, birra e rutto libero.

Vedrei anche nelle sviste che punteggiano gli avvenimenti orchestrati dalla feccia mondialista delle provocazioni, quasi si volesse sfidare il manipolo di investigatori veri a scovare gli indizi di una macchinazione. Tanto sono i farabutti ad avere il coltello dalla parte del manico. Non è vero ciò che è vero, ma quanto essi affermano essere tale, contro ogni evidenza. Vedi alla voce geoingegneria clandestina e bis-pensiero orwelliano.

Qualcuno ritiene che, essendo la storia umana un gioco, ancorché crudele e con regole truccate, la disseminazione di tracce sia uno sprone affinché una minoranza dell’umanità possa evolvere attraverso una sempre maggiore presa di coscienza. E’ necessario lacerare i veli degli inganni e delle illusioni per acquisire una Weltanschauung più scaltrita e persino disincantata. E’ una spiegazione che ci pare plausibile, anche se abbisognerebbe di qualche rettifica su cui in questa sede non indugiamo.

Ciò esposto, crediamo che per comprendere le cause dell’incuria che dimostrano i registi degli eventi globali si debba focalizzare l’attenzione sulla natura assunta dal mondo attuale. La realtà di oggi è mediatica non solo perché è trasmessa dai media, ma soprattutto in quanto è mediata, filtrata, costruita dai media. Essi creano delle narrazioni, delle storie in cui sono più importanti la suspense e l’intreccio accattivante della verosimiglianza. Così i passeggeri degli aerei che si schiantano o spariscono sono morti, ma sono vivi. Il velivolo è un Boeing, ma hai i motori di un Piper. E’ caduto in due luoghi diversi. Ha seguito più corridoi. E’ stato abbattuto dai Russi, dagli Ucraini, dalle tartarughe Ninja, dai frombolieri di Corinto, da uno sciame di calabroni... Le liste dei viaggiatori cambiano di continuo, come il numero dei deceduti (possibilmente è un numero simbolico). I defunti resuscitano; i sopravvissuti non si riescono a rintracciare. Oggi su quel volo viaggiava uno scienziato nucleare, ieri si era imbarcato un gigolò di Tortona, domani salirà a bordo un ragioniere di Caniccattì. La madre di un ebreo ortodosso non conosce una parola di ebraico, ma parla con accento californiano ed è talmente disperata per il rapimento del figlio che se la ride. Che importa? Lo scopo di questi romanzi d’appendicite è scatenare un conflitto planetario. Molti giurano e spergiurano che ci riusciranno. Non importa come! Tanto il pubblico-spugna assorbe tutto, come fosse (e, in parte, lo è) un teleromanzo in cui la trama tanto più è avvincente, quanto più è imbrogliata e surreale. Le differenze tra realtà e finzione sono sempre più labili: la finzione spesso è più realistica ed esercita maggiore attrattiva su una massa anestetizzata e stupida. Si prova dolore non per gli innocenti che muoiono, ma per un contrattempo che ci impedisce di vedere una puntata di “Cento vetrine”.

Per parafrasare Walter Benjamin, ormai l’opera d’arte vive nell’epoca della sua falsificabilità tecnica. La televisione e la Rete permettono di falsificare, ritoccare i dettagli, cambiare il plot (ed il complotto) a posteriori, correggere gli errori di sceneggiatura, montare nuove sequenze, il tutto ad uso e consumo di spettatori scemi ma avidi di effimere emozioni: il 9 11 fu una tragedia... televisiva.

Invano oltre e dietro molte sequenze narrative cercheremo i fatti ed i nessi logici. I fatti, se mai sono esistiti, oggi non esistono più. Non esistono i fatti, ma solo le televisioni.

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Wednesday, July 16, 2014

Parole magiche

http://www.tankerenemy.com/2014/07/parole-magiche.html

Parole magiche

Saturday, January 25, 2014

Colpevole sino a prova contraria

http://zret.blogspot.it/2014/01/colpevole-sino-prova-contraria.html

Colpevole sino a prova contraria


I media ufficiali si prefiggono l’obiettivo di plagiare e di ottenebrare le coscienze. Non solo, essi incanalano le frustrazioni e la collera del cittadino medio verso capri espiatori sia per coprire i veri autori di delitti sia per sollecitare gli istinti più laidi e brutali dei sudditi.

Nel corso di certi programmi televisivi si finge di compiere inchieste in modo oggettivo, mentre si adesca il pubblico per trasformarlo in una folla forcaiola.

Complici criminologi, testimoni, pennivendoli, alla fine si concentrano i sospetti sulla vittima di turno: non è accusata in modo palese, ma si insinua il dubbio che sia responsabile, anche contro la logica e la verosimiglianza. “Qualcuno sarà pur stato”, “Quello lì non mi piace proprio”: così commenta il volgo cui è dato in pasto un assassino purchessia. Anche l’innocentista, immancabile ospite della trasmissione, ha il compito appunto di dividere il pubblico tra innocentisti e colpevolisti, appiattendo tutto sul piano emotivo, poiché bisogna ottundere nei telespettatori qualsiasi forma di ragionamento. Così, invece di sviluppare il pensiero critico, si stimolano nell’opinione pubblica l’irrazionalità, la propensione a “pensare” e ad agire d’impulso.

Si ignora sempre il contesto, si cancellano i retroscena, le ragioni occulte, gli indizi simbolici sicché il fatto di cronaca nera si aggranchisce in un “giallo” puerile e manicheo alla Lucarelli. Si punta, invece, l’attenzione su circostanze morbose, si delineano profili psicologici che risultano schematici quanto più si ricorre a termini tecnici o ad orridi neologismi come “intenzione omicidiaria”.

Un solo esempio.

Il 13 agosto 2007 è stata ritrovata morta Chiara Poggi, una ragazza di ventisei anni, residente a Garlasco (Pavia). Secondo una prima ricostruzione, la sera di domenica 12 agosto 2007, Chiara Poggi ed il fidanzato, Alberto Stasi, cenarono assieme. Stasi dichiarò che, dopo cena, aveva lasciato la villetta della famiglia Poggi per tornare a casa sua e trascorrervi la notte. La mattina seguente tentò invano di contattare la Poggi al telefono cellulare. Attorno alle 14.00 del 13 agosto, il ragazzo si recò nuovamente presso l'abitazione della Poggi dove trovò la porta aperta: entrato, rinvenne il corpo esanime della fidanzata, riverso per terra in un lago di sangue. Stasi allora si precipitò presso la vicina caserma dei Carabinieri per denunciare l'accaduto. [zretino, prima c'e' la telefonata che non quadra]

Secondo gli inquirenti, la sventurata giovane fu uccisa con un oggetto pesante, non ancora ritrovato. Fu colpita più volte da una persona che probabilmente ella conosceva. Sotto le unghie della vittima furono ritrovate tracce organiche, forse appartenenti all'omicida.

Per l’assassinio di Chiara Poggi è stato indagato, processato, infine assolto Alberto Stasi. Con folle decisione, tipicamente italiota, la Cassazione ha, però, stabilito che il processo dovrà essere celebrato di nuovo. Nel nostro paese, tomba del diritto, non valgono i principi giuridici fondamentali, quali in dubio pro reo o ne bis in idem... Cose da pazzi. [1]

Nel caso di Chiara Poggi sono state trascurate (in buona fede?) piste che portavano verso altri lidi [quali?], mentre è stato demonizzato il fidanzato della sventurata giovane. Stasi ha anche subìto un procedimento per possesso di materiale pedopornografico: il giovane prima è stato riconosciuto colpevole del delitto, poi è stato assolto. Il possesso di tale materiale è il labile movente dell’accusa [zretino, pezzo di cretino, secondo te il possesso di materiale pedopornografico e' un labile movente? forse pensi che avere materiale del genere sul PC sia del tutto normale?], secondo cui Chiara Poggi fu assassinata, perché aveva in modo fortuito scoperto le immagini licenziose nel computer del fidanzato. Si corre il rischio che Stasi sia giudicato reo sulla base di un movente cui è risultato estraneo in un altro procedimento. Una “giustizia” schizofrenica partorisce codesti mostri.

Alla televisione ed alla stampa menzognere e manipolatrici siamo abituati. Transeat, purché se ne svelino e denuncino storture e mistificazioni, ma che in carcere languiscano innocenti è inammissibile, magari se ciò avviene per mezzo di “prove” inserite da una manina fatata nella memoria di un elaboratore... [non e' che hai paura che trovino materiale simile anche sul PC tuo e del comandante, vero?]

[1] Sull’omicidio di Chiara Poggi grava il sospetto che sia stato di tipo rituale [zretino sei un idiota]: peculiare è il fatto che non sia mai stata trovata l’arma. Presumibilmente anche l’atroce strage di Erba è da ricondurre al medesimo ambito: significativo che sia stata perpetrata il giorno 11 [zretino sei un idiota] dicembre 2006 e che i coniugi, accusati di essere gli esecutori del massacro, Rosa
[zretino sei un idiota integrale] Bazzi ed Olindo Romano, abbiano ammesso le loro (?) responsabilità innanzi ai giudici il giorno 11 gennaio 2007 [zretino, sei un coglione].



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Tuesday, June 26, 2012

Il grande mentitore, i bambini e le scie chimiche (articolo di Penelope Griffith London e cagate degli straccioni del terrazzino)


http://www.tankerenemy.com/2012/06/il-grande-mentitore-i-bambini-e-le-scie.html

Il grande mentitore, i bambini e le scie chimiche (articolo di Penelope Griffith London)

Maestri? No, mostri.

Tutti sanno che è necessario proteggere i bambini da certi loschi figuri, ma quanti sono al corrente del plagio cui sono sottoposte le nuove generazioni attraverso i media che non esitiamo a definire diabolici? Chi difenderà i bambini dai Mostri camuffati da “educatori”, araldi di una “scienza” falsa e mortale? Stanno allevando bambini che scambieranno l’inferno chimico in un eden. Bisogna impedire a questi cattivi maestri di manipolare la percezione e la coscienza, di mistificare la realtà: essi non sono meno pericolosi dei pervertiti che adescano le loro piccole vittime.


Non è facile scrivere due righe di accompagnamento a questo misfatto, senza rischiare di essere ridondanti o retorici; ma dopo che “per caso” una rivista per bambini, una rivista di grande diffusione in Spagna, è arrivata tra le mie mani, non ho potuto fare a meno di condividere quello che ho visto.

Sulla rivista CLAN (stesso titolo di un noto canale televisivo per bambini), n. 28, uscita in Spagna nel giugno 2012, troviamo una pagina destinata alle SCIE CHIMICHE, perché questo è il vero nome delle “strisce che gli aerei lasciano nel cielo e che dipingono (sic) il cielo”!

Penso che non ci si stia ponendo “il problema” di parlare delle scie di condensa lasciate dagli aerei, visto che con queste il cielo non “resta dipinto” giacchè esse svaniscono al massimo in pochi minuti. (Moltissime scie evanescenti sono artificiali, n.d.r.)

Nel numero di giugno di CLAN c'è una pagina che “spiega” ai bambini le scie chimiche. Traduco dallo spagnolo per voi:

“PERCHÈ GLI AEREI DIPINGONO IL CIELO?”

“Claner giallo”: << Che Bello!! Tutto questo è per decorare il cielo... >>

Voce narrante: Quando l'aereo vola, esce del gas caldo...

“Claner giallo”: << E già e vuole che lo seguiamo >>

Voce narrante: Il gas caldo si scontra con l'aria gelata...

“Claner giallo”: << Hoy, che pasticcio. Perché gli aerei dipingono il cielo? >>

Voce narrante: … e si formano cristalli di ghiaccio che dipingono il cielo

“Claner giallo”: << Ho capito, la striscia bianca degli aerei nel cielo, sono piccole gocce d'acqua convertite in ghiaccio >>

Il problema di questo mondo possiede radici profonde. Non si risolverà con i giusti accordi bancari, i giusti uomini politici né con il ritrovato sogno del lavoro ben retribuito. Tutto questo è così sleale, è così perverso che solo una società profondamente malata potrebbe produrlo ed accettarlo.

Una volta esistevano fiabe in cui gli Orchi ingannavano i bambini per mangiarli. Esistevano storie in cui le streghe si mascheravano da vecchiette accoglienti per rapire i bambini. In questa società politicamente corretta, come si può permettere ad una rivista così di esistere? E il suo canale televisivo? Mi fa tremendamente paura... Ma che cosa guardano i bambini, che cosa raccontano loro? Cominciamo a combattere per le cose giuste. Una rivista così non può esistere. Gli Orchi si tengono alla larga dai bambini.

Penelope Griffith London





12 commenti deliri da camerette con le pareti imbottite:
  1. Hai PERFETTAMENTE ragione e sono d'accordissimo con te.
    Purtroppo.... non sono molto ottimista in tal senso ma non per questo me lo farò mettere nel c**o senza combattere....

    Siate maledetti...e lo sarete state certi...
    Rispondi
  2. Lasceremo ai nostri figli un sudario bianco velenoso sotto il quale morire lentamente.

    Non è un pensiero ottimista per il futuro e nessuno di noi ha i mezzi per contrastarlo. Dovremo solo subirlo, la terra lo subirà finche qualcuno griderà basta e decreterà che non ci deve essere più forma vivente tracotante nell'universo. Saremo un esempio per tutti.

    Detto ciò mi chiedo se non sono in una condizione ancor migliore di quella che può sperimentare un padre di famiglia siriano i cui figli presto verranno carbonizzati o resi irriconoscibili da missili all'uranio arricchito sganciati da coloro che hanno dichiarato guerra alla pace ... e si sono presi pure un Nobel.
    Rispondi
  3. Le attività di aerosol nel Golfo di Biscaglia proseguono da tre giorni. Il Golfo di Biscaglia è la cosiddetta "porta atlantica" da cui entrano le correnti atlantiche nel mediterraneo. In poche parole chiudono la porta e sul mare nostrum l'alta pressione domina incontrastata. Inoltre, quelle stesse scie attireranno la perturbazione atlantica verso Spagna e Portogallo la quale, affondando, spingerà la bolla africana torrida verso di noi, restandovi intrappolata.
    Rispondi
  4. Matteo 18:

    "chi accoglie anche uno solo di questi bambini
    in nome mio, accoglie me.
    CHI INVECE SCANDALIZZA
    ANCHE UNO SOLO
    di questi piccoli che credono in me,
    sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al
    collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
    Guai al mondo per gli scandali!
    E' inevitabile che avvengano scandali,
    MA GUAI ALL' UOMO
    per colpa del quale avviene lo scandalo!
    YESHUA, GESU CRISTO.

    http://www.marcovuyet.com/ALARMA%20I%20BAMBINI.htm
    Rispondi
  5. E'ignobile manipolare le menti dei bambini che sono così spontanei indifesi e vulnerabili. Mentendo spudoratamente e cammuffando la realtà sperano di impedire che venga svelato il loro oscuro operato. Guai a voi!
    Su flighlander si notano parecchi aerei che girano senza meta in lungo e in largo più volte sulla stessa traiettoria per poi sparire. Anche quelli colorano le mappe?
    •Airline: Pan Europeene Air Service
    •Aircraft: Embraer EMB-505 Phenom 300 (E55P)
    •Reg: F-HIPE
    •Hex: 39A1E4
    •Altitude: 11800 ft (3597 m)
    •Speed: 200 kt (370 km/h, 230 mph)
    •Track: 49°
    •Squawk: 7770
    •Pos: 45.3777 / 6.0516
    •Radar: T-LSGG1
    Scorrazza su e giù per Saint Martory

    •Airline: Swiss Air Force
    •Aircraft: Aerospatiale AS332M-1 Super Puma (AS32)
    •Reg: T-322
    •Hex: 4B7F9D
    •Altitude: 3200 ft (975 m)
    •Speed: 0 kt (0 km/h, 0 mph)
    •Track: 0°
    •Pos: 47.2627 / 8.105
    •Radar: LSZH

    Disegna figure geometriche sopra Oberkulm

    Airline: Air Berlin
    •Flight: AB2126
    •From: Leipzig, Halle (LEJ)
    •To: Palma de Mallorca, Son San Juan (PMI)
    •Aircraft: Boeing 737-86J (B738)
    •Reg: D-ABKS
    •Hex: 3C4973
    •Altitude: 37000 ft (11278 m)
    •Speed: 444 kt (822 km/h, 511 mph)
    •Track: 210°
    •Squawk: 1121
    •Pos: 42.5928 / 4.4473
    •Radar: LIEA2
    Parte da Palma va a Leipzig continua ad Amburgo torna a Palma
    Se fosse un gioco sarebbe anche divertente a caccia del cattivo , ma non lo è purtroppo. Sono dispensatori di morte e giocano sulla nostra pelle e soprattutto su quella dei più indifesi. Maledetti assassini
    Rispondi
  6. Tranquilli che la nazionale va' forte! Capito che problemi??
    Rispondi
  7. Non posso riportarlo tutto perchè è molto lungo ma mi è piaciuto il commento di White Wolf. Poi ognuno la può vedere a modo suo ...

    http://tinyurl.com/cwqdas5

    Per quanto la scuola, noi genitori dovremo partecipare in modo attivo in modo che gli insegnanti (disorientati o lupi con il pelo sullo stomaco) non plagino i nostri bambini.

    Ad ogni modo, al di là di una maggiore consapevolezza non se ne verrà fuori facilmente. Le istituzioni rappresentano uno scoglio più alto di quanto immaginassi 3 anni fa.
    Rispondi
  8. Ron, il commento di White wolf non è per nulla insignificante. A margine di un articolo ufologico sempre White Wolf scrive:

    infatti hai centrato il punto,quale evoluzione è la vera evoluzione?solo e sempre quella spirituale non esiste altra evoluzione se non quella spirituale,in effetti le entita demoniache stanno morendo,e stanno morendo proprio perchè ridotte al nulla,ridotte a un misero corpo senza sentimenti e anima,malato e degenerato,essi vollero restare nella materia e non ritornare alla fonte,questa la vera ribbelione delle entita maligne,e per questo che devono cibarsi di energia negativa altrimenti muoiono,ma stanno morendo e non ce niente che possano fare,i loro servi moriranno,la loro ricerca dell’immortalita attraverso gli esperimenti sull’anima non li portera a nulla,perchè non possono imprigionare l’anima per avere l’immortalita non potranno mai,nemmeno con le loro misere e fredde tecnologie,è qui che sta la sapienza della grande energia centrale che ha preddisposto tutto,e cosi come tutti noi siamo una cosa sola con la fonte,perchè siamo le innumervoli cellule di un unico corpo,e cosi come le cellule si rinforzano attacando il virus malevolo,cosi uno evolve e l’alto muore,si siamo tutti uno,siamo elementi di un unico grande corpo e in questo corpo le cellule si rigenerano e si rafforzano i virus vengono distrutti,cosi in alto cosi in basso,guardate la terra,studiate voi stessi,osservate la natura capirete il tutto,questo è quanto.

    DUE UMANITA'
    Rispondi
    Risposte
    1. Le persone non hanno consapevolezza di quale sia lo scopo dell'esistenza nella realtà virtuale, lo scopo è quello di servire l'oscurità.

      L'oscurità tiene schiavo ogni essere nella realtà virtuale e lo costringe a servirla.

      Tutte gli esseri di vera luce sono intrappolati nella realtà virtuale, essi sono assistiti dalla Luce per risvegliarli nella misura necessaria a sostenerli fino a quando non potranno essere salvati, in questo caso come dici Tu Zret, creare gli anticorpi (di luce)

      Molte persone pensano che la soluzione della realtà virtuale è quello di fare bruciare le tenebre all'inferno.

      Ma, l'inferno è la creazione delle tenebra, è la sua casa. l'oscurità corre per l'inferno, come una realtà, all'interno della realtà virtuale.

      Per consentire alle tenebre di bruciare all'inferno basterebbe lasciare andare avanti l'oscurità per la sua strada.

      Ciao
  9. E' come se una parte della creazione fosse destinata ad essere incenerita. Forse.

    Ciao
    Rispondi
  10. Dal discorso finale di Fox Mulder (X-Files).

    Mi avete insegnato parecchio in questi nove lunghi anni, a tenermi per me le mie vittorie visto che nessuno segnava il punteggio, a intuire che i falsi non temono la verità se sono circondati da falsi, che il diavolo è un uomo con un progetto diabolico, ma il male, quello vero, nasce dal collaborazionismo degli uomini, come oggi avete ampiamente dimostrato. Sapete qual è stata la mia vera colpa? Credere che la verità non si potesse nascondere, che dovesse venire a galla, e che le menzogne non avessero vita lunga. Il punto è che ci credo ancora. Per quanto continuiate a insabbiarla la verità è dietro l’angolo e se ne infischia dei vostri giochetti, vuole uscire allo scoperto. Ve ne accorgerete tutti. Busserà alla vostra porta, come ha bussato alla mia, accecante come un lampo di luce.
    Rispondi

Monday, January 18, 2010

Una giornata di ordinaria follia (articolo di Luca)

http://www.tankerenemy.com/2010/01/una-giornata-di-ordinaria-follia.html

Una giornata di ordinaria follia (articolo di Luca)

Volentieri pubblichiamo un articolo dell’amico e lettore Luca. E’ una testimonianza che non è basata su una “semplice” osservazione (sappiamo quanto sia esiguo il numero di coloro che, oggigiorno, sono in grado di osservare): infatti l’analisi del triste fenomeno “scie chimiche” diventa lo spunto per sondare, con acuminata intelligenza, i retroscena di un’operazione vergognosa ed infame. Ne scaturisce una condanna corrosiva ed implacabile che demolisce l’intero sistema con tutte le sue mistificazioni, il suo sfacciato stravolgimento della verità.

Oggi, per la prima volta, mi sono veramente spaventato, guardando il crimine perpetrato da questi ignobili militari che spargono veleni sulle nostre teste e sulla Terra tutta. Non avevo mai visto simile spettacolo sui cieli di Genova. Sembra che siano sempre più sofisticati i loro metodi di "oscuramento globale" del sole e delle menti; in poche ore, ho visto quello che non avevo mai visto prima d'ora. Speravo che la forza del vento, operoso ed instancabile per tutta la nottata, fosse riuscito a sventare i loro piani di morte, invece, nonostante la giornata abbia continuato ad essere molto ventosa, i voli costanti e pesanti di aerei chimici, sempre tutti in prossimità del nostro sole, sono riusciti nel giro di poche ore (ho osservato il fenomeno con attenzione dalle 9 del mattino fino alle 13 e poi di seguito con i risultati peggiori che si sono visti nel pomeriggio) a formare comunque una cappa "ondulata" e persistente di colore biancastro che ricopriva tutta la città. Inoltre erano ben visibili le linee di irrorazione parallele tra loro, uguali a quelle che si possono osservare sulle riviste patinate o in Internet nelle pubblicità delle automobili o nei cartoni animati per bambini, anche molto distanti queste ultime dal giro del sole. Intorno alle ore 11.30, mentre due ore prima il cielo appariva ancora completamente azzurro, seppur velato dalle irrorazioni di cui sopra, ora era completamente oscurato ed il sole appariva come dietro ad una nebbia padana, completamente fuori luogo dalle nostre parti. Verso le prime ore del pomeriggio, la popolazione genovese avrebbe potuto benissimo pensare di essere di nuovo interessata da un'interminabile nuova perturbazione, come nelle due lunghe settimane precedenti, quando gli ombrelli continuavano ad essere aperti, a causa di quelle goccioline minuscole, quasi ghiacciate e persistenti e per via della plumbea cappa chimica.

La giornata di oggi è proseguita all'insegna di un freddo intenso, di vortici d'aria molto compressa e di un cielo simil-piovoso, ma ahimé totalmente finto, anche se sempre più grigio. Ormai non si riescono più a vedere orizzonti nitidi, mentre tutto appare fumoso e velato, nonostante il forte vento spesso spazzi le nostre coste. Ho sentito diversi Milanesi proprietari di "seconde case" nel Levante ligure lamentarsi del cambiamento del clima della Liguria quando, loro malgrado, pensano di venderle senza più spostarsi da Milano! Alcuni notano persino di sentirsi molto più fiacchi e sonnolenti in Riviera, più di quanto lo siano a casa loro. Purtroppo è ancora difficile produrre in loro un ovvio collegamento tra il loro stato di salute, il cambiamento del clima e le scie chimiche. Occorre non abbassare la guardia ed anche migliorare l'informazione, attraverso volantini sempre più esaurienti nel dare spiegazioni scrupolose sui fenomeni chimici prodotti nel cielo dai finti "aerei di linea" ed informare sulle conseguenze anche apparentemente contraddittorie che questi generano sul clima, ora producendo siccità, come durante i periodi estivi, ora provocando viceversa calamità dovute a piogge torrenziali, a straripamenti di fiumi ed a venti fortissimi, durante la stagione invernale.

Occorre insomma portare alla comprensione dei nostri interlocutori un nesso, una "connessione" di tutti quegli eventi apparentemente discordanti o contraddittori tra loro, nonché semplicemente e apparentemente casuali, mostrandoli come il frutto invece di un'operazione maniacale, studiata a tavolino, nei minimi dettagli e pianificata a medio e a lungo termine da una cricca di nazisti, ancora viva e vegeta, che come durante il Terzo Reich, parla ancora di "Nuovo ordine mondiale". L'unica differenza da allora è la lingua usata: prima era quella tedesca, ora è l'inglese! Ci abituano a pensare che tutto quello di cui ci "informano" e che succede nel mondo sia completamente slegato e casuale, che non ci sia alcun nesso, con l'effetto psicologico di creare da una parte disorientamento e paura, dall'altra il bisogno di protezione, grazie, per fortuna, alle agenzie preposte alla "sicurezza" ed all'incolumità propria e dei rispettivi cari.

Attraverso il processo mentale e psicologico della "delega", abbiamo rinunciato al nostro potere personale e consegnato noi stessi ed i nostri figli ai più biechi torturatori e stupratori di massa di tutti i tempi, senza riconoscerli come tali, ma anzi osannandoli, come se fossero i nostri salvatori!!! Una volta i NAZI avevano la divisa grigia e sulle mostrine nere facevano bella mostra i teschi bianchi; tutto ciò dava loro un'identità certa; da loro potevi anche fuggire, se non ti sentivi a tuo agio o non ne condividevi i metodi!

Oggi i loro epigoni hanno capito la lezione: i luogo delle mostrine nere con i teschi bianchi, del passo dell'oca e degli stivaloni in cuoio nero lucido, preferiscono la pubblicità occulta, i messaggi subliminali, gli o.g.m., le multinazionali, la droga, le medicine, le auto col benzene-verde (colore molto di moda ultimamente...), gli i-pod perennemente accesi e sparati a tutto volume per la goduria dei timpani dei nostri figli adolescenti, i vaccini che "salvaguardano" la nostra salute dalle più terribili pandemie inventate in laboratorio, mettendo in mostra la loro solerzia a proteggerci da violenti terremoti o da tornado stile 2012-fine del mondo; loro, che ci salvano dalla cieca violenza del terrorismo islamico e da certi voli sfuggiti al controllo dei caccia americani su New York, così come dal temibile Saddam Hussein prima o da Bin Laden dopo, il quale riesce a sfuggire nel deserto all'Intelligence statunitense a bordo di una rumorosa motoretta a due tempi alimentata a miscela, come nei migliori episodi di Indiana Jones, interpretato dall'intramontabile Harrison Ford! Può darsi che durante gli anni del college americano il più pestifero dei "Laden" abbia tratto spunto, ancora giovane, dalla mitologia hollywoodiana di Indiana e che qualche simpatico amicone gli abbia poi girato dal vivo la scena!!!

Incredibile, eppure vero: difficile il collegamento per la maggioranza. E' come diceva il grande "Faber": solitamente "la maggioranza sta"...