L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

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Tuesday, February 23, 2016

Biscotti avvelenati


L'apoteosi delle seghe mentali.

La cosa più esilarante di questi cazzari, che si autodefiniscono "risvegliati" e che accusano tutti gli altri di essere "lobotomizzati" dalla tv, è che non si perdono un fotogramma di quanto passa in televisione al solo scopo poi di ricamarci queste seghe mentali di proporzioni intergalattiche.

http://zret.blogspot.it/2016/02/biscotti-avvelenati.html

https://archive.is/ke70m


Wednesday, February 17, 2016

Due chicche dalla Rete


http://www.tankerenemy.com/2016/02/due-chicche-dalla-rete.html

La paranoia è contraddistinta da sintomi del delirio (interpretazioni, illusioni, percezioni deliranti, fabulazioni, intuizioni): sono segni ampiamente riconducibili ad una patologia della convinzione, patologia che si concretizza con una polarizzazione di tutte le forze affettive nel senso di una costruzione farneticante che subordina tutta l’attività psichica ai propri fini. Sono deliri relativamente coerenti, logici nella loro illogicità, relativamente plausibili.


















https://archive.is/lcuTT


Monday, January 4, 2016

Schiavizzare l’umanità: la distruzione del primario negli Stati Uniti, strategie ed obiettivi


http://www.tankerenemy.com/2016/01/schiavizzare-lumanita-la-distruzione.html

Godetevi questa straordinaria catasta di puttanate sfornata fresca fresca dal minchia team sanremese.


https://archive.is/45ek2

Monday, November 30, 2015

Sunday, November 29, 2015

Er Cul Pirlot


Ma come?

Il grande investigatore della cameretta, colui che senza smuovere il culo dalla sedia di fronte al PC è capace di rivelare la verità su tutti i false flage del mondo, il finissimo investigatore; sì LUI.














Il nostro amato formaggino nazionale, lo Strakkino.
Di fronte ad un evento del genere.



































Si è subito precipitato a scrivere diffide alla Polizia Municipale (ROTFL).


























Alla Prefettura (STRAROTFL).






E non si è minimamente accorto di avere a che fare con una trollata?

































Ma come?
Per una volta che aveva di fronte un VERO false flag non si è accorto che lo stavano prendendo PER IL CULO?

Qui la pagina Facebook che spiega genesi e conclusione della trollata.

Strakkino...


Tuesday, November 17, 2015

Cucù, c'est moi!

rosario marciano' detto straker sei un cerebroleso

http://www.tankerenemy.com/2015/11/cucu-cest-moi.html



https://archive.is/a59zm


Sunday, April 19, 2015

I, Pet Goat II

http://zret.blogspot.ch/2015/04/i-pet-goat-ii.html

I, Pet Goat II



I, Pet Goat II è una produzione animata del 2012, scritta, diretta e prodotta dal canadese Louis Lefebvre. Il cortometraggio è una sorta di satira nei confronti della politica statunitense, in particolare dei presidenti-fantocci George W. Bush e Barack Obama (Barry Soetoro), con venature di teologia biblica e reminiscenze egizie in un milieu post-apocalittico.

Il titolo è un riferimento a The Pet Goat, il libro per bambini che George Walker Bush junior, il delinquente scemo, era intento a “leggere” (sottosopra) alla Emma Booker School di Sarasota (Florida), mentre i servizi segreti internazionali distruggevano le Torri gemelle il giorno 11 settembre 2001. 


Di solito copio i post del demente senza neanche leggerli, ma questa volta permettetemi di aggiungere un mio commento.
Antonio Marciano' detto zret, sei un cretino. Sei talmente cretino che a volte al tuo confronto anche tuo fratello Rosario sembra intelligente.
In una sola frase sei riuscito a scrivere una quantita' di cazzate impressionante (e a fare la solita figura da coglione, ma a questo sei evidentemente abituato). Cominciamo:
1. la foto e' un tarocco, come quelli che fate voi Marciano-Marciasi-Mariachi
La foto originale e' questa:

 
Mentre questa e' quella taroccata dal burlone di turno:

Antonio Marciano' detto zret, guarda un po' l'ultima di copertina. Noti niente? No? Confronta l'ultima di copertina di Bush con quella della ragazzina. Il burlone che ha modificato la foto ha fatto un "vertical flip" e non una rotazione di 180 gradi. Risultato: la parte di disegno blu che nel libro della ragazzina e nell'originale e' verso l'esterno del libro nel tarocco viene a trovarsi verso la rilegatura.
Basterebbe questo per mostrare al mondo quanto sei coglione, ma ho ancora 5 minuti e percio' continuo.
2. la scuola era la George Sanchez Charter a Houston.
3. la foto originale (Associated Press) e' stata fatta nell'estate del 2002 e non durante l'attacco dell'11 settembre 2001
4. se il libro, come tu affermi da completo imbecille, si intitola The Pet Goat come mai nella foto da te stesso postata si legge in copertina "America"? Non lo sai? Te lo dico io? Perche' il libro che sta leggendo (e che non e' a testa in giu') e'  America: A Patriotic Primer di Lynne Cheney, moglie del vice presidente dell'epoca. 
Eccoti un po' di link in cui verificare la tua reboante coglionaggine:
ma dato che voi dementi in genere non capite un cazzo di inglese (al punto da ridurvi a far tradurre le varie cazzate da wlady con google translator) eccoti anche un link in italiano direttamente sul sito del tuo incubo: Paolo Attivissimo:
Cosa aggiungere, se non 
Antonio Marciano' detto zret sei un COGLIONE







I, Pet Goat II fu presentato il 24 giugno 2012, data significativa… Enucleare tutti i simboli criptati nella pellicola sarebbe esercizio improbo e, alla fine, ozioso. Il corto è, infatti, una summa degli emblemi disseminati nella cultura underground e dintorni, riferibile al mefitico sottosuolo della cosiddetta cospirazione.


Sebbene il lavoro sia ineccepibile da un punto di vista grafico e formale, ha alcunché di sgradevole e disturbante. Si comprende presto che, quantunque Lefebvre sembri denunciare l’operato delle élites, ne avalla le più laide depravazioni. E’ vero che il giorno 11 settembre è una data simbolo, una data portale, spartiacque tra due età, tra l’era contemporanea e quella successiva, l’ultima, dominata dalla menzogna e dall’abbrutimento del genere umano. E’ vero che il Male orchestra piani diabolici, ma il regista canadese insinua in ogni dove messaggi ambigui e torbidi, soprattutto attraverso il Cristo, invero il falso Messia che, ritto su un’imbarcazione egizia, solca un fiume sino ad una meta “solare”. Questa figura imbambolata, catalettica è insopportabile ed è arduo spiegare come qualcuno possa avervi riconosciuto l’immagine di un Avatar.

Siamo al cospetto di una creazione simile alle carte degli “Illuminati” o agli affreschi che “abbelliscono” l’aeroporto di Denver: I, Pet Goat è una subdola sceneggiatura degli avvenimenti prossimi venturi, con tanto di Terza guerra mondiale tra Russia ed Occidente. L’allusione più inquietante concerne lo stato delle nuove generazioni ormai svuotate ed eterodirette. I bambini sono i capri espiatori (goat, capro) di un destino che pare non lasciare scampo.

Lo Zeitgeist accomuna le teste-guscio del cartone alle teste-uovo dell’artista Tim Cantor [che ben si acconguagliano alle teste di cazzo come te], insieme con altri motivi iconografici in bilico tra visioni acide ed incubi post-atomici.

La luce rutilante verso cui si dirige il falso Messia non è il Sole, ma l'imboccatura dell’Inferno.

Qui un’esegesi della produzione.


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Wednesday, March 18, 2015

The Event


http://zret.blogspot.ch/2015/03/the-event.html

The Event



The Event” è una serie televisiva statunitense creata da Nick Wauters per la NBC. Negli Stati Uniti esordì il 20 settembre 2010, mentre gli episodi doppiati in italiano furono trasmessi già dal 28 settembre del medesimo anno. Ufficialmente a causa del calo degli ascolti, il 13 maggio del 2011 la serie fu sospesa.

Non è questa la sede per ripercorrere l’intreccio: d’altronde solo i fruitori ingenui si concentrano sulla trama, ignorando le altre componenti strutturali ed i valori estetici. “The Event” merita una breve recensione, perché costituisce un compendio di temi e situazioni che inanellano la storia eretica. Questi motivi conduttori si possono comprendere, se si evita di confrontare la produzione al cervellotico e, tutto sommato, insulso “Lost” e se si rinuncia a tentare di inserire “The Event” in un sottogenere o in una commistione di sottogeneri.

In “The Event”, le frequenti analessi, a differenza di quanto avviene in altri telefilm, adempiono una funzione per lo più esplicativa, a definire un po’ alla volta un quadro i cui aspetti salienti in nuce sono già quasi tutti nei primi episodi. Anche i personaggi sono costruiti seguendo un modello già delineato nelle parti introduttive: ad esempio, Sophia (nome evocativo...) Maguire è, sin dal principio, donna in cui la comprensione coesiste con un’energia che culmina, in casi estremi, nella durezza; anche nel Presidente degli Stati Uniti, Elias Martinez, albergano intenzioni contrastanti. In questo modo i personaggi non si distribuiscono in modo manicheo nei gruppi dei “buoni” e dei “cattivi”, nella tipologia del protagonista avversato dall’antagonista, con i rispettivi aiutanti, ma si dislocano in campi d’azione i cui confini tendono a spostarsi. Non si scatena una lotta tra il Bene ed il Male, ma una guerra per la sopravvivenza sicché non sapresti decidere con chi “schierarti”.

Come si accennava, l’interesse di “The Event”, oltre che nel ritmo incalzante, nel montaggio dinamico, nella sceneggiatura efficace pur nella stringatezza delle comunicazioni telefoniche (i personaggi dialogano spesso al cellulare, secondo un vezzo tipico di molti telefilm recenti... è nato il sotto-sottogenere del cell-movie?), risiede soprattutto nella codificazione di circostanze scottanti. Eccole di seguito in successione alfabetica.

• Aerei che scompaiono misteriosamente
• Basi extraterrestri
• Catastrofi planetarie
• Numeri dal significato simbolico
• Rivalità tra civiltà stellari
• Esperimenti genetici
• False flag
• Falsità dei media ufficiali
• Governo segreto
• Ibridi umano-alieni
• Microprocessore sottocutaneo
• Nuovo ordine mondiale
• Pandemie artificiali
• Pianeta X
• Portali
• Sfoltimento della popolazione
• Storia censurata
• Terremoti di origine non geologica
• Vigilanti
• Visitatori nella preistoria

Scorrendo questo elenco, si comprende forse perché la serie fu interrotta. Molti si rammaricano della sospensione, ma, a ben vedere, la sceneggiatura di “The Event” è continuata e continua, trasferendosi dalla finzione nella realtà... 

zretino, anche diverse fiction merdose sono state segate. che sia per i temi scottanti che affrontavano?

Interpreti e personaggi:

Jason Ritter: Sean Walker
Blair Underwood: Elias Martinez
Laura Innes: Sophia Maguire
Sarah Roemer: Leila Buchanan
Željko Ivanek: Blake Sterling
Bill Smitrovich: Raymond Jarvis
Ian Anthony Dale: Simon Lee
Lisa Vidal: Christina Martinez
Scott Patterson: Michael Buchanan
Taylor Cole: Vicky Roberts
Clifton Collins Jr: Thomas


Articolo correlato qui.

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Sunday, February 1, 2015

Il fantastico mondo del negazionismo

http://www.tankerenemy.com/2015/01/il-fantastico-mondo-del-negazionismo.html

Il fantastico mondo del negazionismo

In che modo i negazionisti "confutano" le prove addotte dagli scienziati e dai ricercatori indipendenti



Ormai la Rete è quasi del tutto sotto l’egemonia dei negazionisti: di recente la famigerata piattaforma Feccia del buco, nota anche come Facebook, ha implementato una funzione che penalizza gli articoli contenenti notizie scomode per l’establishment. Questi articoli sono così eclissati dalle veline, dai vaniloqui che imperversano in ogni dove. Ormai le pubblicazioni più serie sono quelle sull'ikebana; per il resto è tutto un pullulare di sproloqui in cui, oltre alla disinformazione più stolida, spicca l'ignoranza di "giornalisti" il cui vocabolario è rimpicciolito in modo talmente pauroso che - non è un'iperbole - il lessico appreso dalle scimmie antropomorfe è più ampio e soprattutto più profondo. Il repertorio dei negazionisti comprende, infatti, i seguenti termini e pochi altri: "bufala", "sbufalare", "boccaloni", "perculare", "complottardi", “rosicata”, "sciachimisti", "sciacomici", "teoria", (quest'ultimo lessema è uno dei pochi di registro medio, ma è usato a sproposito). 



mentre gli scienziati indipendenti (dai neuroni) usano un linguaggio ricco includendo termini aulici come acconguaglia, evaquata, quisquiglie, pinzellacchere, d'apprima, per non parlare dell'etimologia di scienza (qui e qui)





Sono guazzabugli tutti uguali, con sempre le stesse bubbole riciclate, con le solite sesquipedali fandonie. Bisogna, però, riconoscere che tali scartafacci, se non suscitano tedio, sono spassosi: ciò accade quando i paranoici si cimentano nella “confutazione” delle prove addotte dagli scienziati, quelli veri, non i polverosi baroni universitari o i loro viscidi pupilli.



Vediamo quali sono le loro persuasive "argomentazioni".

- Di fronte ad una dimostrazione irrefragabile circa l'esistenza della geoingegneria clandestina o di altri crimini governativi, gli occultatori scrivono "gombloddo!". Per Bacco! Che sagacia, che dialettica!

- Quando si dimostrano le responsabilità di certe istituzioni, di taluni enti civili, di qualche militare…, i pennivendoli ribattono con "Sarà la Spectre..." Che lucida analisi! Comunque la loro cultura cinematografica è amplissima.

- Nel momento in cui si evidenzia che tale o tal'altra operazione è un false flag, ossia un atto compiuto dai servizi (più o meno deviati) o da apparati di uno Stato per incolpare un nemico esterno, i disinformatori "precisano" che "in realtà un false flag è un atto compiuto dagli apparati di uno Stato per attribuirlo ad un nemico esterno". Si noti l'abissale differenza.

- Nelle occasioni in cui gli scienziati esibiscono documenti ufficiali, questa prova è bellamente ignorata.

- Al cospetto di argomenti decisivi sulla geoingegneria illegale, gli irregimentati sviano il discorso con frasi del genere: "E già, non siamo mai stati sulla luna; Le Torri gemelle se le sono buttate giù da soli (sic... si apprezzi il pleonasmo); Sono stati gli alieni...".

- Allorquando si attesta in modo inoppugnabile che i depistatori hanno contraffatto libri, adulterato fonti, frodato nel compiere gli esperimenti, gli araldi del sistema prorompono in insulti e, se possono, si adoperano per far rimuovere i documenti.

- Ad ogni piè sospinto, gli influencers si aggrappano alle toghe che garantiscono loro impunità e sostegno: ecco allora fioccare bislacche querele e strumentali rinvii a giudizi. Protetti e vezzeggiati da certa magistratura, agiscono contro la legge: senza quest'arma, non sarebbero così arroganti.

Questo è il pittoresco mondo del negazionismo, un mondo in cui ad un infinito squallore si associa la protervia più ridicola. Questi sono i puffi che bandiscono l''’informazione” di regime. E’ una fruizione comunque istruttiva ed esilarante, soprattutto quando si legge di “scie pettinate dal vento”… pronte per la messa in piega e la tinta.

Tuesday, January 13, 2015

Preludio (alle cazzate)

Task, qui ci starebbe bene una segnalazione alla scuola dello zretino. Non credi?


http://zret.blogspot.ch/2015/01/preludio.html

Preludio


L’intreccio parigino tra fatti e grottesche finzioni televisive è stato complessivamente districato: restano da delucidare gli scopi. L’evento si inscrive in una strategia della tensione non dissimile da quella adottata in Italia soprattutto negli anni ‘70 del XX secolo, ma di respiro internazionale con il fine precipuo di esacerbare lo scontro ideologico tra Occidente e mondo musulmano, attrito foriero di un sanguinario conflitto.

Vediamo, però, uno per uno gli obiettivi dell’inside job.

• Distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi economici e sociali: la Francia ed altri paesi sono attanagliati da una crisi artificiale che nei prossimi anni rischia di culminare in uno spaventoso tracollo. Da quando il mondo è mondo, i regimi ricorrono allo spauracchio del “nemico esterno” affinché si dimentichino le questioni che affliggono ampi strati della società. Tra l’altro, le operazioni di “guerra climatica” si sono intensificate in maniera parossistica in questo primo scorcio di gennaio, a dimostrare che immense energie e risorse sono profuse a danno dei popoli e non a loro tutela, se non in dichiarazioni retoriche ed insincere.
• Trovare il pretesto per promulgare leggi coercitive simili al liberticida “patriot act” emanato negli Stati Uniti dopo il 9 11. Si mira specialmente a censurare, con la scusa della “sicurezza nazionale”, i pochi siti di informazione indipendente. La Rete da tempo è descritta dall’establishment come pericolosa e sovversiva: per Rete i congiurati intendono le fonti non allineate. Ci dobbiamo attendere un ulteriore giro di vite.
• Seminare la paura che è sempre un efficace strumento di controllo.
• Ammonire il governo francese incline a rivedere le sanzioni decretate contro la Federazione russa.
• I seminatori di discordia si prefiggono di inasprire i conflitti sociali interni tra comunità cristiane, musulmane ed ebraiche, secondo il solito metodo del “divide et impera”.
• Come si accennava, l’obiettivo primario, sebbene non il più vicino nel tempo, è, fomentando l’odio anti-islamico e più in generale la xenofobia, quello di scatenare una guerra mondiale. La conflagrazione porterà enormi profitti economici alla feccia sanguinaria e – fine ben più importante – consentirà di erigere il Novus ordo sulle ceneri di un assetto internazionale stravolto, irriconoscibile. La Realpolitik è sempre in auge.

Due riflessioni a margine di questo “pronostico”: siti cattolici integralisti affermano che il sistema, con le sua aberrante politica demografica, intende islamizzare il pianeta. Essi paventano che la religione del Profeta, magari in una versione fondamentalista, diventerà la più professata sulla Terra anche in nazioni in cui oggi è minoritaria; se si considerano, però, il carteggio Pike-Mazzini ed altri documenti, sembra che il credo mondiale sarà l’empio culto degli Oscurati, non l’Islam, oggetto – come avvisò Werner Von Braun – di una strumentale campagna di diffamazione. Cristiani, Ebrei e Musulmani dovrebbero essere aizzati a sterminarsi tra loro, complici i partiti che gettano benzina sul fuoco del più ignorante e becero sciovinismo.

Gli innumerevoli errori nella sceneggiatura del vaudeville parigino, siano essi il risultato di faciloneria o sfide o esperimenti per saggiare il grado di comprensione ancora presente in una frangia dell’opinione pubblica, sono un’opportunità forse unica per smascherare gli apparati e per portare alla luce i loro piani di distruzione e di morte. E’ una chance che ci è offerta: di fronte alle innumerevoli incongruenze e bizzarrie della balzana tesi ufficiale, anche persone abituate a sfamarsi nel trogolo televisivo cominciano ad essere sfiorate da qualche dubbio. E’ necessario più che mai favorire una presa di coscienza, una delegittimazione dei media ufficiali, puntando ad esautorare i cosiddetti potenti.

Se non prendiamo questo treno, rischiamo di dover salire sul convoglio che ci porterà all’inferno.

Friday, January 9, 2015

False flag parigino: il vero obiettivo era l'economista Bernard Maris?

Ennesima riprova della propria coglionaggine

http://straker-61.blogspot.it/2015/01/false-flag-parigino-il-vero-obiettivo.html

False flag parigino: il vero obiettivo era l'economista Bernard Maris?



Siamo alle solite. I regimi occidentali intendono a tutti i costi arrivare ad un conflitto generalizzato che coinvolga Islam da una parte e "paesi democratici" dall'altra. Così confezionano l'ennesimo atto terroristico da mostrare ad una popolazione sempre più rimbambita, incapace di distinguere tra finzione cinematografica d'accatto e realtà e quindi facilmente manipolabile. Basta una sparatoria "fortuitamente" ripresa da un testimone di passaggio (immagini mosse e di scarsa qualità, come al solito...) ed il gioco è fatto. Si mostra la "violenza inaudita degli integralisti islamici" e si fomenta l'odio, oltre che la paura. Tutto questo... domandatevi, a chi serve? Chi può ottenere vantaggi da queste sceneggiate che si ripetono con sempre maggiore frequenza? Il risultato? Più controllo oppressivo sui cittadini e, magari, una bella guerra contro un altro "Stato canaglia", magari ricco di giacimenti petroliferi...

Ora si parla di 12 vittime (all'inizio il simbolico numero era 11, come "Rue 11", Undicesimo distretto etc.) e tra queste l'economista della Banque de France Bernard Maris che, guarda caso, aveva recentemente dichiarato:

“Tutti i paesi europei dovranno prima o poi rassegnarsi a cancellare parte del loro debito pubblico. Bisogna rinegoziarlo quando supera il 60% del PIL per potere rispettare di nuovo i criteri di Maastricht. I creditori e quindi le banche dovranno chiaramente fare uno sforzo importante. Anche i grandi paesi come Germania e Francia. E’ l’unico modo per consentire agli Stati dell’eurozona di rilanciare l’economia. Senza crescita non riusciranno ad affrontare il debito pubblico, come è successo ai paesi africani per diversi decenni, rimborseranno per l’eternità un debito che soffocherà l’Europa.

E’ pertanto l’unico modo per evitare anni di ristagno dell’economia come in Giappone o nel Portogallo. L’unico modo anche per evitare un grosso crollo del potere di acquisto delle famiglie e dei conflitti sociali principali. La scelta della Germania rovinerà anche la sua economia a lungo termine. Non è un circolo virtuoso ma un circolo vizioso. Preferisce ridurre il livello di vita dei tedeschi pur di essere competitiva. Questa politica come quella della Costa D’Avorio negli anni ’60, si chiama la “crescita che impoverisce”.



Si è deciso quindi di eliminare un personaggio scomodo? E' probabile che il reale obiettivo fosse lui e non certo i vignettisti di una rivista che ormai vendeva tante copie da contarle sulle dita di una mano. Quindi la mente non è islmanica, come si può ben comprendere! Ovvio che, però; quest'occasione ghiotta è stata sfruttata per proseguire la campagna anti-islam iniziata con il false flag dell'11 settembre 2011. Allora furono sacrificate oltre 3000 cittadini inconsapevoli ed inermi per iniziare l'invasione del medio-oriente, spacciata per "esportazione della democrazia". E sappiamo come è finita.

Al di là delle numerosissime incongruenze di questo false flag come, ad esempio, il fatto sconcertante che i "terroristi" se ne vadano in giro con i documenti di identità addosso e che poi li lascino "sbadatamente" in auto, soffermiamoci sulle immagini inizialmente mostrate dai media di regime senza tagli e che poi, via via, sono state tagliuzzate qua e là, visto che qualche sospettuccio potevano farlo venire anche al più rincoglionito e disattento spettatore.

Parliamo del presunto omicdio dell'agente di Polizia. Nessun apparente rinculo del fucile, niente sangue (l'uomo era già stato "ferito" alla gamba per giunta!), suono e fumo che sembrano uscire da qualcosa (una pistola a penna?) in mano all'uomo a terra (è proprio la mano, non il fucile, a subire un rinculo), il fumo non allineato con la canna del fucile, la testa che si accascia comodamente in direzione opposta allo "sparo" (la versione ufficiale è che il colpo è stato dato alla testa), etc.


Il video in versione MP4 è scaricabile da qui.

Inoltre osservate come il figurante a terra si gira agilmente su se stesso per ben tre volte in attesa del finto terrorista. Inizialmente si volta dal lato dei finti terroristi, per verificare quando uno di loro arriva a dargli il "colpo di grazia". Quando verifica che stanno arrivando, si gira di spalle e prepara la piccola pistola che ha in mano (si noti la fiammata e quindi il fumo provenire dalla mano sinistra). Tracce di sangue di una precedente ferita sul selciato? Zero. Testa fracassata a seguito del colpo devastante del fucile mitragliatore AK47? Zero. In tutta evidenza il figurante spara verso il selciato, coordinato con l'arrivo del finto terrorista che finge di finirlo. Risultato: sceneggiata ad uso e consumo dei media di regime che, in collaborazione con i servizi, confezionano un false flag addirittura peggiore di quello confezionato davanti Palazzo Chigi dal Governo Letta nel 2012.

Singolare è il fatto che anche in quest'ennesima sceneggiata una diretta televisiva mira a ripetere il successo della diretta dell'11 settembre 2001, ove non importa se vi siano dei morti. L'importante è terrorizzare.

Intanto la "realtà" disegnata dai media ufficiali è sempre quella che fa più comodo agli artefici di quest'ultima tragica farsa, mentre la verità è occultata con l'eliminazione dei video scomodi, in barba a quella che sarebbe una battaglia per il diritto d'opinione, minacciato dalla violenza di terroristi islamici in libera uscita per le strade di Parigi.

Questa storia funziona come per la questione delle "scie chimiche". Infatti i giornalisti non sono "idioti che non capiscono", ma collaborazionisti che recitano la loro parte.

Partecipa alla discussione qui.

Thursday, August 28, 2014

Obsolescenza ed oblio

http://zret.blogspot.ch/2014/08/obsolescenza-ed-oblio.html

Obsolescenza ed oblio

Molti si domandano per quali motivi l’opinione pubblica non reagisca, quando viene al corrente di qualche fatto scabroso in grado di dimostrare la disonestà delle istituzioni, proprio quelle che dovrebbero tutelare i cittadini. Si scopre, ad esempio, che un sanguinoso attentato è stato ideato e compiuto dai servizi segreti o da una loro frangia “deviata”. Qual è la reazione? Encefalogramma piatto. Agiscono diversi meccanismi: in primo luogo tutto ciò che scardina o solo scalfisce la fiducia nel sistema è elaborato, metabolizzato in modo che non mini l’equilibrio psicologico. Si nega l’evidenza contro ogni logica e contro ogni dimostrazione. Si vive in uno stato di costante dissonanza cognitiva sicché un cigno può essere nel contempo bianco e nero.

Inoltre il pubblico è talmente subissato di notizie, informazioni, messaggi ora veri (pochissimi), ora parzialmente veri, ora falsi, che resta disorientato, come ebbro, incapace di discernere e di giudicare. Soprattutto il bombardamento dell’”informazione” porta al suo contrario, ad una caotica disinformazione: le notizie si avvicendano con rapidità prodigiosa, si accavallano, si intrecciano, si confondono. Alla fine tutto si mischia in una congerie indecifrabile. Le immagini per la specie homo televisivus sono un caleidoscopio allucinante.

Non solo: nella società attuale le news sono merci. Esse perdono presto la loro aura, la loro attrattiva, scivolano nell’obsolescenza come fossero prodotti industriali. In parte lo sono. Affinché i fruitori siano convinti a consumare l’”informazione”, occorre generare sempre nuovi stimoli, intensificare le scosse emotive. In questo mercato le notizie veridiche e significative sono offuscate o cancellate dalla propaganda spacciata per giornalismo.

La gente non desidera sapere, ma provare un brivido. Non desidera agire, ma assistere ad uno spettacolo. La realtà è uno schermo cinematografico.

In tale ridda “informativa”, un evento presto è dimenticato, incalzato da un fatto (o presunto tale) più incisivo, più spaventoso. La climax emotiva deve crescere indefinitamente, quasi fosse il prodotto interno lordo di un paese. Le emozioni fuggevoli ed insulse hanno soppiantato sia i sentimenti (l’empatia in primis) sia lo spirito critico. Si vive come sonnambuli. Regna l’amnesia. I pesci continuano ad abboccare all'amo, nonostante la pesca risalga alla preistoria.



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Tuesday, August 5, 2014

La disfatta dei fatti

http://zret.blogspot.ch/2014/08/la-disfatta-dei-fatti.html

La disfatta dei fatti

Molti si chiedono e ci chiedono per quali motivi gli ideatori delle varie operazioni false flag siano così sciatti e superficiali: qui un errore, là un buco nella sceneggiatura, qui un’incongruenza, là un’esagerazione... Sono tutti svarioni che rendono inverosimili gli eventi, improbabili certi particolari.



Si considerino, a guisa di esempio, i “fatti” inerenti all’aereo della Malaysia airlines precipitato, ma che non è precipitato, in Ucraina [zret, sei un coglione!!!]. Gli artefici del misfatto hanno commesso tanti e tali sbagli nella costruzione dell’accadimento che, a volte, anche un fruitore sprovveduto ha l'impressione che qualcosa non quadri. Il particolare che non dovrebbe sfuggire neppure ad una persona animata da cieca fiducia negli organi di regime è quello dei passaporti: sono documenti intatti, senza una sola traccia di bruciatura, persino con la fodera di plastica integra. Tralasciati altri aspetti che solo osservatori attenti e smaliziati notano, perché tanto pressappochismo?

Le risposte possono essere le seguenti. In primis, i registi di queste pellicole ai “confini della realtà” sanno che il cittadino medio, ridotto a suddito votante, è di una stupidità assoluta. Crede in tutto quello che propina la televisione. Di fronte a qualche incoerenza, la sua mente piccola piccola all’inizio ha uno sbandamento, ma poi riorganizza il quadro generale del mondo affinché coincida con quello disegnato dal piccolo schermo. Costui è simile al bigotto che, non essendo in grado di rilevare alcune gigantesche illogicità dei Vangeli, basa la sua fede sulla catechesi per cui il Messia può essere nato contemporaneamente in due anni differenti, senza che ciò scalfisca i suo convincimenti.

Mai sopravvalutare l’opinione pubblica il cui tratto saliente è il non avere alcuna opinione. La gente non si pone domande e, anche se è sfiorata da un dubbio, la perplessità è subito eliminata in una concezione normalizzante che garantisca il quieto vivere a base di partita, birra e rutto libero.

Vedrei anche nelle sviste che punteggiano gli avvenimenti orchestrati dalla feccia mondialista delle provocazioni, quasi si volesse sfidare il manipolo di investigatori veri a scovare gli indizi di una macchinazione. Tanto sono i farabutti ad avere il coltello dalla parte del manico. Non è vero ciò che è vero, ma quanto essi affermano essere tale, contro ogni evidenza. Vedi alla voce geoingegneria clandestina e bis-pensiero orwelliano.

Qualcuno ritiene che, essendo la storia umana un gioco, ancorché crudele e con regole truccate, la disseminazione di tracce sia uno sprone affinché una minoranza dell’umanità possa evolvere attraverso una sempre maggiore presa di coscienza. E’ necessario lacerare i veli degli inganni e delle illusioni per acquisire una Weltanschauung più scaltrita e persino disincantata. E’ una spiegazione che ci pare plausibile, anche se abbisognerebbe di qualche rettifica su cui in questa sede non indugiamo.

Ciò esposto, crediamo che per comprendere le cause dell’incuria che dimostrano i registi degli eventi globali si debba focalizzare l’attenzione sulla natura assunta dal mondo attuale. La realtà di oggi è mediatica non solo perché è trasmessa dai media, ma soprattutto in quanto è mediata, filtrata, costruita dai media. Essi creano delle narrazioni, delle storie in cui sono più importanti la suspense e l’intreccio accattivante della verosimiglianza. Così i passeggeri degli aerei che si schiantano o spariscono sono morti, ma sono vivi. Il velivolo è un Boeing, ma hai i motori di un Piper. E’ caduto in due luoghi diversi. Ha seguito più corridoi. E’ stato abbattuto dai Russi, dagli Ucraini, dalle tartarughe Ninja, dai frombolieri di Corinto, da uno sciame di calabroni... Le liste dei viaggiatori cambiano di continuo, come il numero dei deceduti (possibilmente è un numero simbolico). I defunti resuscitano; i sopravvissuti non si riescono a rintracciare. Oggi su quel volo viaggiava uno scienziato nucleare, ieri si era imbarcato un gigolò di Tortona, domani salirà a bordo un ragioniere di Caniccattì. La madre di un ebreo ortodosso non conosce una parola di ebraico, ma parla con accento californiano ed è talmente disperata per il rapimento del figlio che se la ride. Che importa? Lo scopo di questi romanzi d’appendicite è scatenare un conflitto planetario. Molti giurano e spergiurano che ci riusciranno. Non importa come! Tanto il pubblico-spugna assorbe tutto, come fosse (e, in parte, lo è) un teleromanzo in cui la trama tanto più è avvincente, quanto più è imbrogliata e surreale. Le differenze tra realtà e finzione sono sempre più labili: la finzione spesso è più realistica ed esercita maggiore attrattiva su una massa anestetizzata e stupida. Si prova dolore non per gli innocenti che muoiono, ma per un contrattempo che ci impedisce di vedere una puntata di “Cento vetrine”.

Per parafrasare Walter Benjamin, ormai l’opera d’arte vive nell’epoca della sua falsificabilità tecnica. La televisione e la Rete permettono di falsificare, ritoccare i dettagli, cambiare il plot (ed il complotto) a posteriori, correggere gli errori di sceneggiatura, montare nuove sequenze, il tutto ad uso e consumo di spettatori scemi ma avidi di effimere emozioni: il 9 11 fu una tragedia... televisiva.

Invano oltre e dietro molte sequenze narrative cercheremo i fatti ed i nessi logici. I fatti, se mai sono esistiti, oggi non esistono più. Non esistono i fatti, ma solo le televisioni.

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Wednesday, July 30, 2014

Abbattimento del volo MH-17: la saga continua

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Abbattimento del volo MH-17: la saga continua

Raccolte le prove che l'incidente occorso al volo della Malaysia airlines è un false flag



Il 17 luglio 2014 i network di tutto il mondo segnalano l'abbattimento di un 777-200 della compagnia Malaysia Airlines nei cieli dell'Ucraina. Già dalle prime ore si comprendeva che ci si trovava di fronte all'ennesimo casus belli creato ad hoc per innnescare un ampio conflitto contro la Russia. Ora, a distanza di giorni e dopo aver raccolto tutta una serie di dati, risulta inequivocabile che siamo di fronte ad una macchinazione: l'aereo dato per abbattuto non corrisponde al volo MH-17, tanto che rottami e cadaveri a terra risultano piuttosto essere stati deliberatamente trasportati sul posto. Da numerose ed autorevoli destimonianze, infatti, emerge che i corpi spacciati per i resti dei passeggeri del volo MH-17 erano in avanzato stato di decomposizione già pochi minuti dopo il supposto abbattimento (accusano Obama ed i suoi lacché) per opera della minoranza russa che vive in Ucraina. Inoltre tra i rottami si trovano le turbine appartenenti ad un aereo di dimensioni inferiori rispetto al 777-200 tanto da risultare tre volte più piccole di quanto dovrebbero essere, mentre l'unica parte riconoscibile del 777-200 è una sezione della carlinga che, però, a tutti gli effetti, si rivela essere parte della fusoliera del 777-200 scomparso il giorno 8 marzo scorso. Il dettaglio del finestrino oscurato a fianco della bandiera della compagnia dimostra che si tratta del volo MH-370 9M-MRO. Il volo MH-17 corrispondente alla sigla 9M-MRD ha, invece, quello stesso finestrino non oscurato, come si può ben notare dalle foto.

In definitiva gli artefici del falso abbattimento hanno usato alcuni rottami del volo MH-370 9M-MRO, fermo restando che i motori a terra non sono quelli del 777-200 9M-MRO, per cui l'aereo precipitato non è il 777-200 MH-17 9M-MRD, ma un modello diverso e probabilmente non un vettore adibito a voli commerciali. Hanno dichiarato che il volo MH-17 9M-MRD colpito nei cieli dell'Ucraina era di lì a poco decolalto da Amsterdam, ma è tutto falso, tanto è vero che questo volo risultava cancellato. Hanno rimosso i dati storici dell'MH-17 da Flightradar al fine di occultare le tracce del corridoio usualmente seguito dai velivoli della Malaysia Airlines, poiché è comprovato che il corridoio dichiarato per far coincidere l'abbattimento con la zona d'interesse era fuori rotta di ben 200 kilometri, così come avevamo sospettato sin dall'inizio. I cadaveri marcescenti non appartengono quindi al volo MH-17 (mai decollato), ma, probabilmente, al volo MH-370. Un altro 777-200 si trova in uno scalo di Israele, pronto per un altro false flag, se necessario. Nelle settimane scorse è stato fotografato fuori da un hangar dell'aeroporto israeliano Ben Gurion di Tel Aviv.



I voli MH-17 9M-MRD ed MH-370 9M-MRO si distinguono dal finestrino oscurato solo in uno dei due velivoli corrispondenti, all'altezza della bandiera della Malaysia. La prova è inconfutabile: parte dei rottami della parte centrale del 777-200 è quella del velivolo scomparso nel marzo 2014 nel sud est asiatico. Ricordiamo anche che oltre 100 corpi non sono stati ritrovati e, ulteriore particolare non trascurabile, oltre alla curiosa circostanza che vede integri i passaporti mostrati dalle televisioni di tutto il mondo, alcuni di essi risultano scaduti tanto da mostrare a lato un taglio triangolare, comunemente applicato ai documenti non più validi. Chiedetevi come ci si può imbarcare con il passaporto scaduto...

La notizia dell'abbattimento del velivolo della Malaysia Airlines è servita come distrazione mediatica per consentire l'attacco di terra su Gaza, senza che i media si occupassero dell'azione bellica con sufficiente attenzione. Coincidenza?




se  il rottame indicato dalla freccina (in prospettiva) e' un metro e 60, quanto e' alto il nano vestito da soldato? straker sei un coglione!
 


Other B.R.I.C.S. in the wall: strategie globali per una dittatura planetaria?

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Other B.R.I.C.S. in the wall: strategie globali per una dittatura planetaria?


Nota: il presente testo non vuole essere per nessuna ragione una difesa delle cosiddette "democrazie occidentali" né tanto meno dei diabolici Stati Uniti d'America.

Sono stati raggruppati in una sorta di acronimo, B.R.I.C.S., ossia Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa. Sono paesi rampanti nell’economia del mondo globalizzato: ricchi di risorse naturali, di manodopera a basso costo, poco o punto sindacalizzata, dinamici nella finanza, i B.R.I.C.S. sono formidabili concorrenti di Stati Uniti, Unione europea, Giappone. In particolare gli Stati Uniti, pur essendo ancora tra le maggiori potenze militari, stanno attraversando una grave crisi economica e sociale, ma soprattutto di immagine a livello internazionale. Non sono più percepiti come il paese delle opportunities né i difensori della “democrazia”, ma come uno stato canaglia che esporta guerre e distruzione in ogni angolo del pianeta. Dominato da un’élite tanto ottusa quanto feroce, gli U.S.A. cercano di procrastinare il crollo del dollaro, con politiche che incrementano un debito pubblico abnorme, inimmaginabile.

E’ questo, a grandi linee, lo scenario geo-politico odierno, ma sarebbe un errore ritenere che l’assetto sia multipolare (B.R.I.C.S. contro i paesi occidentali). Lo è, ma solo in apparenza. Infatti i banchieri internazionali (e coloro che li manovrano su cui qui non ci soffermiamo) non sono animati da alcuno spirito patriottico e nemmeno sciovinista: essi dirigono il film come un regista sul set dirige gli attori, il “buono” contro il “cattivo”. Come in una pellicola, è tutta una finzione. Ai banchieri non interessa se l’egemonia appartenga agli Stati Uniti o alla Russia: essi controllano il denaro, i governi che non governano, gli apparati produttivi. A loro interessa instaurare un unico esecutivo planetario, fomentando odi e divisioni in ogni dove.

Che cosa sta succedendo in Israele e Palestina? Dopo l’uccisione di tre coloni ebrei per opera di non si sa chi (un false flag?), il governo di Netanyahu ha trovato l’alibi per scatenare l’inferno. Hamas ha risposto con il lancio di missili su alcune località israeliane. Ecco che subito l’opinione pubblica si schiera, con uno dei due contendenti. E’ evidente, però, che qualcuno molto in alto (i vertici israeliani e palestinesi stessi, che poi non sono, a ben vedere, né israeliani né palestinesi) è in combutta per creare le premesse di una terza guerra mondiale, secondo i programmi enunciati nel carteggio Pike-Mazzini. Come sempre i popoli sono due volte danneggiati: in primo luogo Palestinesi ed Israeliani sono massacrati (chi più chi meno), inoltre sono indotti a credere che la loro dirigenza li difenda dai nemici malvagi. Certo, alcuni hanno maggiori responsabilità rispetto ad altri, ma nessuno nelle alte sfere è innocente. Lo stesso papa Imbroglio che, a parole, tuona contro le ingiustizie e gli eccidi, se non è un congiurato, è per lo meno un inetto, incapace di opporsi ai guerrafondai. Che cosa ci si può aspettare d’altro canto da un pontefice massone?

Insomma i criteri storiografici per comprendere gli eventi devono essere rivoluzionati: alla concezione orizzontale della storia bisogna sostituire quella verticale. Non solo, le vere radici delle dinamiche storiche non sono tanto le cause profonde, intermedie ed occasionali (i precipitanti), ma stratagemmi come le operazioni false flag e gli inside jobs. Si pensi all’incendio del Reichstag, rogo ideato dai nazionalsocialisti e di cui furono accusati alcuni comunisti olandesi: fu un inside job che permise ad Hitler di accelerare la sua scalata al potere. Fu un espediente molto efficace. Perché oggigiorno i mondialisti non dovrebbero ricorrere a questo collaudato strumento per perseguire i loro piani di dominio? Squadra che vince non si cambia, tattica che funziona neanche.

Dopo la Seconda guerra mondiale gli usurai apolidi non esitarono a strappare il testimone della supremazia mondiale al Regno Unito per darlo agli Stati Uniti. Oggi sono in procinto di consegnarlo alla Russia o alla Cina, comunque ad uno stato che dubitiamo creerà il paradiso sulla terra. O forse la Cina è un modello di democrazia? I B.R.I.C.S. sono, pur con qualche differenza, altri mattoni nel muro, il muro dell’inganno e della sopraffazione. Vero è che, complici anche molti “giornalisti”, essi paiono come il fronte che addirittura si oppone al Novus ordo seclorum. Non sarà, invece, un’altra azione gattopardesca? L’opinione pubblica in ogni caso è indotta a schierarsi sino all’astio ed alla vendetta: vuoi che a farsi sgozzare, decapitare, squartare e sbudellare sul campo di battaglia sia un presidente della repubblica o un primo ministro? Non sia mai! E’ sempre è solo il soldato di leva o quello convinto dalla propaganda a sacrificare la sua vita sul fronte per gli strozzini, pardon per la patria. Aggiungiamoci poi le numerose vittime tra i civili (i famosi danni collaterali) e si sfoltisce anche un po’ la popolazione: il che non guasta.

Per conseguire questi scopi, però, i manigoldi devono prima spronare i rivali a lottare fino all’ultimo sangue, come in un combattimento di galli. Dopodiché sulle rovine fumanti di una sconfinata waste land, apparirà il Salvatore del genere umano pronto ad offrire pace, benessere e sicurezza in cambio di…

L’epilogo non è scontato, ma non è neppure garantito che potremo scegliere la conclusione che più ci aggrada.

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Friday, July 18, 2014

Abbattimento di un 777-200 della Malaysia Airlines: ennesimo false flag?

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Abbattimento di un 777-200 della Malaysia Airlines: ennesimo false flag?


Abbattimento di un 777-200 della Malaysia Airlines: un false flag? L'aereo è dello stesso tipo che scomparve qualche mese addietro e precisamente l'8 marzo 2014. Ricordo che a bordo di quel velivolo viaggiavano venti esperti di guerra elettronica, per cui il volo fu probabilmente dirottato e l'apparecchio nascosto. In pratica ora hanno distrutto l'aereo che avevano occultato mesi or sono (facendo così sparire un velivolo difficile da nascondere) e, nel contempo, hanno creato un false flag utile per innescare un immane conflitto. Almeno... questo è l'intento.

Quindi qualcosa non quadra. Vediamo alcune incongruenze:

a) Un velivolo abbattuto a 10.000 metri di quota non lascia a terra cadaveri interi, non carbonizzati ed ammucchiati tutti insieme in un fazzoletto di terra di poche decine di metri. Al contrario i rottami ed i resti degli occupanti del 777-200 dovrebbero essere distribuiti in un'area vasta chilometri.
b) Le turbine mostrate nelle fotografie non appaiono essere quelle di un Boeing 777-200, ma sembrano quelle di un aereo molto più piccolo.
c) La colonna di fumo, esibita in alcune immagini, comunque a notevole distanza, potrebbe essere quella relativa ad un bombardamento qualsiasi compiuto dall'aviazione ucraina a danno della minoranza russa.
d) Il velivolo era fuori rotta. Infatti non esistono corridoi Amsterdam - Kuala Lumpur che sorvolino l'Ucraina occidentale. In effetti il percorso più breve è quello mostrato su FlightRadar 24 e non passa sopra il territorio ucraino.





L'aereo della Malaysia Airlines è sempre lo stesso di marzo che partiva dall'Australia. Questa volta è partito dall'Olanda.

Potremmo dire l'OLANDESE VOLANTE ...
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Rispondo: Ron, sei un coglione!

Thursday, May 9, 2013

Attentato davanti a Palazzo Chigi: falso anche il frame della telecamera di sorveglianza

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Attentato davanti a Palazzo Chigi: falso anche il frame della telecamera di sorveglianza



L'indagine sui "fatti" occorsi a Roma il 28 aprile scorso prosegue, enucleando altre incongruenze inerenti alla versione ufficiale. In particolare sono state analizzate le stranezze riguardanti il fotogramma che immortalerebbe il momento cui Preiti spara a bruciabelo al Carabiniere Giuseppe Giangrande. Le contraddizioni degli eventi, secondo la ricostruzione dei media di regime, nonché il cui prodest sono sviscerati nel recente articolo "Attentato davanti a Palazzo Chigi: un false flag all'italiana", 2013, cui si rimanda per maggiori informazioni.

LE AUTO

a) Le auto sulla destra appaiono come modellini bidimensionali. Infatti manca il lunotto posteriore che, data l'angolazione prospettica, si dovrebbe vedere. Inoltre se ne scorgono molte di più di quanto ci aspetteremmo. Semplicemente colui che ha realizzato il falso ne ha replicato i profili, dimenticandosi di riportare le vetture come avrebbero dovuto vedersi in prospettiva.
b) Il modello è inesistente (si noti la curvatura del profilo posteriore e l'enorme finestrino laterale posteriore). Si è cercato di realizzare una Audi 8 da rappresentanza, ma con poco successo.

LE OMBRE

a) Sono nella direzione sbagliata, se si confrontano con le immagini fornite dai TG nazionali pochi istanti dopo gli spari. Si noti, infatti, come nei fotogrammi di RAI News 24 le ombre si allunghino verso la garitta, mentre nel frame in esame divergono da essa. In pratica, se nelle immagini di RAI News 24 le ombre corrispondono alle 11:30 circa, nelle immagini contraffatte della telecamera di sorveglianza esse si riferiscono ad almeno due ore prima.
b) Il paletto sulla sinistra nell'inquadratura non proietta alcuna ombra. Il falsario ha semplicemente dimenticato di disegnarla.
c) L''uomo in fondo alla scena getta un'ombra appena accennata.

I TURISTI

a) L'omino con la maglietta bianca (cerchiato di verde) appare avere un braccio con due gomiti ed una mano senza dita lunga come un avambraccio.
b) In base alle sequenze di RAI News 24 e del TG COM, si evince che i turisti presenti nelle immagini falsificate della telecamera di sorveglianza, si trovano proprio sulla posizione del blindato dei Carabinieri, il che è dimostrazione palese che, anche in questo caso, si tratta di mero fotomontaggio.

I CARABINIERI DI GUARDIA

a) Giuseppe Giangrande, stando alla ricostruzione fornita da questo frame, è stato colpito a bruciapelo dal Preiti, mentre si trovava davanti alle barriere di protezione, ma nelle immagini televisive egli appare steso a terra dietro alle transenne medesime, a circa sette metri dalla garitta e fuori dal campo visivo della telecamera di sorveglianza.
b) Il militare che si nota di spalle appare tranquillo e rilassato, con le braccia incrociate dietro la schiena, nello stesso istante in cui Preiti punta la pistola contro Giangrande. E' un modo davvero strano di reagire ad un'azione di quel genere...

LE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA

a) Le telecamere di sicurezza attuali hanno una definizione video ben superiore a quella che mostra il fotogramma fornito ai media dalle autorità.
b) In base alle verifiche svolte, non risulta siano installati impianti di video sorveglianza nel punto compatibile con l'angolazione di inquadratura del frame esaminato.


Sunday, May 5, 2013

Rose rosse per te

http://zret.blogspot.it/2013/05/rose-rosse-per-te.html

Rose rosse per te

28 aprile 2013, ore 11: 40 circa. Ciak, si gira. In Piazza Colonna di fronte a Palazzo Chigi dove stanno giurando i ministri del nuovo infernale governo, a guida Enrico Letta, si inscena un falso attentato la cui teatrale ed inverosimile dinamica è stata minuziosamente ricostruita nell’articolo “Attentato davanti a Palazzo Chigi: un false flag all’italiana”, 2013.

E’ noto che l’opinione pubblica, già restia a diffidare delle versioni ufficiali, è ancora più incredula di fronte agli indizi esoterici che gli autori di delitti veri o fittizi amano disseminare. Nondimeno queste “briciole occulte” possono essere utili per delineare il disegno criminoso e per definire la psicologia morbosa dei mandanti.

Passiamo dunque in rassegna queste tracce che denunciano la matrice dei “fatti” occorsi a Roma.

• Il protagonista, tale Luigi Preiti, nella fiction, è un muratore: questo particolare sembra riferirsi alla Massoneria deviata. “Massone”, infatti, significa “muratore”. [cretino di uno zretino, quindi tutti i muratori sono massoni? o tutti i massoni sono muratori? ho un caro amico al 30mo grado che non ha mai fatto il muratore. come mai?]

• Egli è originario di Rosarno: nella cittadina calabrese troviamo codificata la rosa, emblema ricorrente negli omicidi rituali e nelle altre efferatezze perpetrate dalla Confraternita della Rosa rossa, una nefanda setta che, fingendo di richiamarsi alla tradizione iniziatica dei Rosacroce, ne distorce i simboli e ne perverte gli scopi. A tale proposito si considerino le inchieste della Carlizzi e di Paolo Franceschetti. [cretino di uno zretino, tuo fratello idiota si chiama rosario. nel suo nome troviamo codificata la rosa, emblema ricorrente negli omicidi rituali e ancor piu' ricorrente nei video falsificati e nelle lauree fotoscioppate. egli e' inoltre una vera e propria croce per chi deve mentenerlo, cioe' tu e mamma']

• La presunta consorte di Preiti si chiama Ivana Dan. Il cognome Dan, probabilmente di ascendenza ebraica, è molto raro - in Italia sono solo 32 - e parrebbe alludere ad una ritualità occulta intessuta di adombramenti israelitici nei nomi: si pensi all’assassinio del piccolo Samuele, reato inquadrato in uno scenario magico dal compianto Giuseppe Cosco, sulla base di particolari che accennano a simboli e reminiscenze del giudaismo. La tribù di Dan è una delle cosiddette tribù perdute d’Israele: è plausibile che fosse di origine indoeuropea, coincidente con un “popolo del mare”. [cretino di uno zretino, cosa ti sei fumato per tirare fuori una cazzata simile?]

• Il figlio della coppia ha undici anni. Il numero 11 è, come è risaputo, la firma dei Fulminati. Tale cifra si rintraccia pure nell’orario del false flag, le 11:40. Bisogna, però, riconoscere che potrebbe essere una mera coincidenza. [cretino di uno zretino, allora anche tu quando avevi 11 anni eri fulminato? solo che anche adesso che ne hai 50 continui ad essere fulminato]

Ulteriori analisi della pantomima permetterebbero di enucleare altre spie segrete. Per ora ci siamo limitati a portarne alla luce qualcuna, come contributo complementare alle indagini di chi ha già dimostrato, senza tema di smentita, che gli “avvenimenti” di Piazza Colonna, di Boston etc. sono teleromanzi. Alla fine le innumerevoli trame del sistema saranno scoperte e denunciate, poiché Nihil occultum quod non scietur, Non esiste nulla di nascosto che non sarà palesato.

Pagella del film

Regia: 4. Si rischia di essere surclassati da un Vanzina qualsiasi.

Sceneggiatura: 6. Si può migliorare.

Attori: 3. La “figlia” del Carabiniere Giangrande dovrebbe capire che un curriculum come Lucia Mondella nelle recite scolastiche non è sufficiente per essere credibili.

Effetti speciali: 2. Sembrano gli effetti di una pellicola fantascientifica italiana degli anni ’60.

Giudizio complessivo. Preferiamo le produzioni di Moccia: almeno l'atmosfera trasteverina è romantica e non da Stephen King di quart'ordine.


Antonio Marcianò - TUTTI I DIRITTI RISERVATI