L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Wednesday, March 18, 2015

The Event


http://zret.blogspot.ch/2015/03/the-event.html

The Event



The Event” è una serie televisiva statunitense creata da Nick Wauters per la NBC. Negli Stati Uniti esordì il 20 settembre 2010, mentre gli episodi doppiati in italiano furono trasmessi già dal 28 settembre del medesimo anno. Ufficialmente a causa del calo degli ascolti, il 13 maggio del 2011 la serie fu sospesa.

Non è questa la sede per ripercorrere l’intreccio: d’altronde solo i fruitori ingenui si concentrano sulla trama, ignorando le altre componenti strutturali ed i valori estetici. “The Event” merita una breve recensione, perché costituisce un compendio di temi e situazioni che inanellano la storia eretica. Questi motivi conduttori si possono comprendere, se si evita di confrontare la produzione al cervellotico e, tutto sommato, insulso “Lost” e se si rinuncia a tentare di inserire “The Event” in un sottogenere o in una commistione di sottogeneri.

In “The Event”, le frequenti analessi, a differenza di quanto avviene in altri telefilm, adempiono una funzione per lo più esplicativa, a definire un po’ alla volta un quadro i cui aspetti salienti in nuce sono già quasi tutti nei primi episodi. Anche i personaggi sono costruiti seguendo un modello già delineato nelle parti introduttive: ad esempio, Sophia (nome evocativo...) Maguire è, sin dal principio, donna in cui la comprensione coesiste con un’energia che culmina, in casi estremi, nella durezza; anche nel Presidente degli Stati Uniti, Elias Martinez, albergano intenzioni contrastanti. In questo modo i personaggi non si distribuiscono in modo manicheo nei gruppi dei “buoni” e dei “cattivi”, nella tipologia del protagonista avversato dall’antagonista, con i rispettivi aiutanti, ma si dislocano in campi d’azione i cui confini tendono a spostarsi. Non si scatena una lotta tra il Bene ed il Male, ma una guerra per la sopravvivenza sicché non sapresti decidere con chi “schierarti”.

Come si accennava, l’interesse di “The Event”, oltre che nel ritmo incalzante, nel montaggio dinamico, nella sceneggiatura efficace pur nella stringatezza delle comunicazioni telefoniche (i personaggi dialogano spesso al cellulare, secondo un vezzo tipico di molti telefilm recenti... è nato il sotto-sottogenere del cell-movie?), risiede soprattutto nella codificazione di circostanze scottanti. Eccole di seguito in successione alfabetica.

• Aerei che scompaiono misteriosamente
• Basi extraterrestri
• Catastrofi planetarie
• Numeri dal significato simbolico
• Rivalità tra civiltà stellari
• Esperimenti genetici
• False flag
• Falsità dei media ufficiali
• Governo segreto
• Ibridi umano-alieni
• Microprocessore sottocutaneo
• Nuovo ordine mondiale
• Pandemie artificiali
• Pianeta X
• Portali
• Sfoltimento della popolazione
• Storia censurata
• Terremoti di origine non geologica
• Vigilanti
• Visitatori nella preistoria

Scorrendo questo elenco, si comprende forse perché la serie fu interrotta. Molti si rammaricano della sospensione, ma, a ben vedere, la sceneggiatura di “The Event” è continuata e continua, trasferendosi dalla finzione nella realtà... 

zretino, anche diverse fiction merdose sono state segate. che sia per i temi scottanti che affrontavano?

Interpreti e personaggi:

Jason Ritter: Sean Walker
Blair Underwood: Elias Martinez
Laura Innes: Sophia Maguire
Sarah Roemer: Leila Buchanan
Željko Ivanek: Blake Sterling
Bill Smitrovich: Raymond Jarvis
Ian Anthony Dale: Simon Lee
Lisa Vidal: Christina Martinez
Scott Patterson: Michael Buchanan
Taylor Cole: Vicky Roberts
Clifton Collins Jr: Thomas


Articolo correlato qui.

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Friday, September 2, 2011

L’invasione degli intraterrestri (prima parte)

http://zret.blogspot.com/2011/09/linvasione-degli-intraterrestri-prima.html

L’invasione degli intraterrestri (prima parte)

Forse siamo stati distratti dalle sfere che brillano in cielo. Quante pellicole stanno annunciando un’invasione dallo spazio! Depistaggio? O un accerchiamento?

Sentenziano Pauwels e Bergier: “Gli storici sono razionali, ma la storia è irrazionale”. Da millenni una razza sanguinaria domina la Terra: è alluso nelle più venerande tradizioni, le tradizioni che ci ostiniamo ad ignorare. Amiamo pascerci di rassicuranti bugie, adagiarci su soffici cuscini, anche se con l’imbottitura piena di chiodi.

Lo scrittore britannico Edward Bulwer Lytton (1803-1873) è autore di un romanzo intitolato “Vril, la razza che verrà”. Protagonisti dell’opera sono uomini la cui vita psichica è molto più evoluta della nostra. Essi hanno acquisito una mirabile padronanza di sé stessi e delle cose, divenendo simili a dei. Per il momento si tengono ancora nascosti in caverne, ma presto ne usciranno per soggiogare definitivamente l’umanità. Bulwer Lytton era affiliato ad una confraternita che contraffaceva i Rosacroce. E’ celebre per il romanzo storico “Gli ultimi giorni di Pompei”, ma coltivò molti generi e sottogeneri: nei suoi racconti soprannaturali soffia il vento gelido dell’angoscia. L’idea di Vril in origine si trova nelle opere dello scrittore francese Louis Jacolliot (1837-1890, console di Francia a Calcutta, durante il Secondo impero. Nei libri “I figli di Dio” (1873) e “Le tradizioni indoeuropee” (1876), Jacolliot asserisce di essersi imbattuto nel Vril tra i Giainisti di Mysore e Gujarat. Il termine Vril, con cui lo scrittore di Albione indica l’energia usata dalle creature sotterranee fu ripreso nell’ambito di sette magico-esoteriche che prelusero al Nazionalsocialismo. Questi movimenti erano contraddistinti da un particolare interesse per temi quali il Graal, la lancia di Longino, ma soprattutto per le memorie riguardanti Agartha, l’antichissimo e mitico impero situato sotto l’altipiano del Tibet. È un mistero l’identità e l’origine del popolo che vi dimorerebbe da tempo immemorabile: i sopravvissuti di Atlantide o di Mu o creature extraterrestri o interdimensionali?

Tra la Grecia e la Bulgaria si snoda per circa 300 km la catena dei Monti Rodopi, che culminano nel Monte Sjutkja (2188 m) nella terra un tempo chiamata Tracia, la regione di cui fu originario Orfeo, il mitico cantore e suonatore di lira, figlio di Apollo e di una Musa. Nei Monti Rodopi si apre, non lungi dal villaggio di Trigrad, la Gola del Diavolo. La Gola fende il fianco d’una montagna per proseguire sottoterra dove si slarga in un enorme pozzo le cui pareti a strapiombo sono di granito. Nel sottosuolo scorre un fiume che forma un’imponente cascata. Entrando nelle grotte, i primi esploratori riferirono di aver scorto strane luci e di aver provato una sensazione di euforia, probabilmente a causa di esalazioni inebrianti.

Gli antichi Elleni ritenevano che la Gola del Diavolo fosse l’adito dell’Oltretomba varcato da Orfeo per ricondurre nel mondo dei vivi l’adorata consorte Euridice, perita per il morso di un serpente. In alcune tradizioni medievali, l’orrida spelonca della Gola fu considerata il luogo in cui precipitarono gli angeli ribelli, dopo essere stati espulsi dal Cielo. I cristiani della plaga credevano che la spaccatura netta e verticale dell’ingresso fosse stata creata dal corpo ardente di Lucifero, quando procombé nell’Ade. Secondo alcuni studiosi, il nome “Gola del Diavolo”, deriva dalla forma dell’imboccatura che ricorda la testa di un demonio.

Per molto tempo, si è tramandato che l’antro fosse la prigione non solo della milizia degli angeli riottosi, ma anche dei “Figli di Dio”, le creature citate in Genesi 6 e nell’apocrifo libro di Enoc. Definiti Vigilanti (Irin) dal patriarca Enoc, tale progenie di messaggeri disobbedienti era caduta in disgrazia presso Dio, dopo che, gli Irin, avendo copulato con donne umane, avevano procreato la stirpe ibrida dei Nephilim. Per questo misfatto, i Vigilanti erano stati incarcerati sotterra. La loro tenebrosa segreta è menzionata in Giuda 1,6. Nella lettera attribuita a Giuda Tommaso, si legge: “Egli tiene in catene eterne nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono la loro dignità, ma lasciarono la loro dimora.”

I Vigilanti e gli angeli caduti, guidati da Lucifero, appartenevano probabilmente a gruppi differenti: i primi al decimo ordine dei ben Elohim (figli di Dio? figli degli dei?); il diavolo e la sua coorte provenivano dalla schiera dei Malakim (esseri potenti, spirituali). Mentre il diavolo era stato condannato al fuoco eterno, i Vigilanti (o una loro fazione?) erano stati rinchiusi per un tempo lunghissimo, ma determinato. Essi dunque attendevano di essere liberati dalla loro cattività nelle viscere della Terra.