L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Tuesday, January 13, 2015

Preludio (alle cazzate)

Task, qui ci starebbe bene una segnalazione alla scuola dello zretino. Non credi?


http://zret.blogspot.ch/2015/01/preludio.html

Preludio


L’intreccio parigino tra fatti e grottesche finzioni televisive è stato complessivamente districato: restano da delucidare gli scopi. L’evento si inscrive in una strategia della tensione non dissimile da quella adottata in Italia soprattutto negli anni ‘70 del XX secolo, ma di respiro internazionale con il fine precipuo di esacerbare lo scontro ideologico tra Occidente e mondo musulmano, attrito foriero di un sanguinario conflitto.

Vediamo, però, uno per uno gli obiettivi dell’inside job.

• Distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi economici e sociali: la Francia ed altri paesi sono attanagliati da una crisi artificiale che nei prossimi anni rischia di culminare in uno spaventoso tracollo. Da quando il mondo è mondo, i regimi ricorrono allo spauracchio del “nemico esterno” affinché si dimentichino le questioni che affliggono ampi strati della società. Tra l’altro, le operazioni di “guerra climatica” si sono intensificate in maniera parossistica in questo primo scorcio di gennaio, a dimostrare che immense energie e risorse sono profuse a danno dei popoli e non a loro tutela, se non in dichiarazioni retoriche ed insincere.
• Trovare il pretesto per promulgare leggi coercitive simili al liberticida “patriot act” emanato negli Stati Uniti dopo il 9 11. Si mira specialmente a censurare, con la scusa della “sicurezza nazionale”, i pochi siti di informazione indipendente. La Rete da tempo è descritta dall’establishment come pericolosa e sovversiva: per Rete i congiurati intendono le fonti non allineate. Ci dobbiamo attendere un ulteriore giro di vite.
• Seminare la paura che è sempre un efficace strumento di controllo.
• Ammonire il governo francese incline a rivedere le sanzioni decretate contro la Federazione russa.
• I seminatori di discordia si prefiggono di inasprire i conflitti sociali interni tra comunità cristiane, musulmane ed ebraiche, secondo il solito metodo del “divide et impera”.
• Come si accennava, l’obiettivo primario, sebbene non il più vicino nel tempo, è, fomentando l’odio anti-islamico e più in generale la xenofobia, quello di scatenare una guerra mondiale. La conflagrazione porterà enormi profitti economici alla feccia sanguinaria e – fine ben più importante – consentirà di erigere il Novus ordo sulle ceneri di un assetto internazionale stravolto, irriconoscibile. La Realpolitik è sempre in auge.

Due riflessioni a margine di questo “pronostico”: siti cattolici integralisti affermano che il sistema, con le sua aberrante politica demografica, intende islamizzare il pianeta. Essi paventano che la religione del Profeta, magari in una versione fondamentalista, diventerà la più professata sulla Terra anche in nazioni in cui oggi è minoritaria; se si considerano, però, il carteggio Pike-Mazzini ed altri documenti, sembra che il credo mondiale sarà l’empio culto degli Oscurati, non l’Islam, oggetto – come avvisò Werner Von Braun – di una strumentale campagna di diffamazione. Cristiani, Ebrei e Musulmani dovrebbero essere aizzati a sterminarsi tra loro, complici i partiti che gettano benzina sul fuoco del più ignorante e becero sciovinismo.

Gli innumerevoli errori nella sceneggiatura del vaudeville parigino, siano essi il risultato di faciloneria o sfide o esperimenti per saggiare il grado di comprensione ancora presente in una frangia dell’opinione pubblica, sono un’opportunità forse unica per smascherare gli apparati e per portare alla luce i loro piani di distruzione e di morte. E’ una chance che ci è offerta: di fronte alle innumerevoli incongruenze e bizzarrie della balzana tesi ufficiale, anche persone abituate a sfamarsi nel trogolo televisivo cominciano ad essere sfiorate da qualche dubbio. E’ necessario più che mai favorire una presa di coscienza, una delegittimazione dei media ufficiali, puntando ad esautorare i cosiddetti potenti.

Se non prendiamo questo treno, rischiamo di dover salire sul convoglio che ci porterà all’inferno.

Monday, May 21, 2012

Dietro la strage alla scuola di Brindisi ci sono sciacalli straccioni come corrado & c.


http://scienzamarcia.blogspot.it/2012/05/dietro-la-strage-alla-scuola-di.html

Dietro la strage alla scuola di Brindisi


La mafia che ci guadagna se muoiono delle ragazzine? Una maggiore attenzione delle forse dell'ordine non fa certo comodo a costoro. Chi altri può avere convenienza a realizzare un simile orrendo crimine? A chi fa comodo massacrare ragazzine che stanno aspettando di andare a scuola? 

Strategia della tesnione è la sola risposta logica, in un'Italia che ha conosciuto da sempre intrecci tra servizi segreti, terroristi, personalità istituzionali, in un'Italia dove quando monta la protesta sociale scoppiano gli attentati che mirano a screditare le rivendicazioni della gente che protesta.

Il mio sospetto cade quindi sulle solite élite criminali le quali, mentre ci fanno mancare i soldi e ci avvelenano l'aria che respiriamo, dirottano altrove l'interesse dell'opinione pubblica, criminalizzano le proteste sociali e cercano scuse per un inasprimento delle leggi repressive.

Simile parere viene espresso in maniera argomentata dal giornalista investigativo Enzo di Frenna nel suo ottimo articolo Strage di Brindisi l'identik dei mandanti dal quale traggo queste righe:
Dopo l’attentato il procuratore Motta ha riferito: “Potrebbe non essere la mafia”. Il Ministro dell’Interno Cancellieri: “Modalità anomala per la criminalità“. Quindi la matrice – con il mio ragionamento da cronista di giudiziaria – è da ricercarsi altrove. La natura altamente mediatica e l’uso di bombole del gasi con timer (l’esplosivo lascia tracce, insegnano gli investigatori che ho conosciuto) possono far pensare a professionisti ben pagati. Se la pista della Sacra Corona Unita e della Mafia sembra poco plausibile, cosa rimane? Forse proprio qualche potere deviato dello Stato, che non si muove mai senza il consenso della massoneria.
Della medesima opinione è il coraggioso giornalista Gianni Lannes nel suo articolo TENTATA STRAGE A BRINDISI: UN MORTO E SETTE FERITI. STRATEGIA DELLA TENSIONE del quale riportiamo le righe conclusive
Terrorismo di Stato? - L’obiettivo sembra un diversivo, insomma un classico depistaggio dell’intelligence più o meno deviata che alberga nel Belpaese. Chi sono i mandanti? Qual è il movente? Una cosa è chiara: la “criminalità organizzata”, o meglio la Sacra Corona Unita non avrebbe interesse ad accendere l’attenzione sulle sue attività illecite, risvegliando lo Stato in perenne letargo, per cui ogni tanto fa il lavoro sporco. E allora, come si spiega? Forse, il sistema di potere ha rimesso in moto la collaudata macchina rodata dalla Cia con la strage di Portella della Ginestra (1 maggio 1947), nota come “strategia della tensione” che tante vittime innocenti ha già mietuto in passato. I tempi sono bui e dall’alto si alimenta il caos. La bomba a Brindisi con il corollario di vittime innocenti sembra la prima di una lunga serie.  La “strategia della tensione” è in uno stretto legame con il fenomeno generale del terrorismo di stato e indica la partecipazione nascosta (o comunque il benestare) di settori dello Stato in azioni terroristiche ai danni del popolo italiano. Cui prodest? E’ magari un violento tentativo ideato molto in alto, come nel passato, per imbrigliare, anzi sedare sul nascere la pacifica protesta sociale per condizioni di vita ormai impossibili? SONO PRONTE PER CASO LEGGI SPECIALI?
 In ultimo credo sia opportuno ricordare che disordini, tensioni, violenze, tutto è utile al progetto di creare Caos per poi portare l'Ordine (secondo il classico schema problema/reazione/soluzione): causi disordine e aspetti che la gente sia pronta ad accettare un nuovo ordine che pacifichi la situazione, peccato che il nuovo ordine sarà una dittatura ancora peggiore della presente finta libertà.

 Il progetto di queste persone (dal Papa a Napolitano passando per Sarkozy, Bush e Gordon Brown) che in un coro unanime chiedono un Nuovo Ordine Mondiale per fronteggiare le nuove crisi globali (essenzialmente tutte artificiali, causate col controllo della finanza da parte di una ristretta oligarchia, dalla  manipolazione climatica e dalla guerra ambientale) è quello di creare Ordo ab chao (secondo il "dizionario massonico" un motto della massoneria di 33simo livello, vedi anche la foto di un tempio massonico di Washington D.C.).
Creare ordine dal caos, il caos come un pretesto per ridisegnare l'ordine delle cose a proprio piacimento, un po' come la crisi economica del 1929 che è servita alle banche grani a fagocitare le banche piccole, ed a velocizzare la creazione della Federal Reserve (banca "nazionale" statunitense, in realtà una banca privata che tramite il meccanismo del signoraggio causa la creazione del debito pubblico e sottrae risorse allo stato).