L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Friday, March 25, 2016

Bruxelles: puzza di bruciato

direi piuttosto puzza di merda complottista

strakky, ti sei dimenticato the-"orario-di-wikipedia"-proof

comunque, imbecille, andiamo a Bruxelles a raccontare le tesi tue e di quell'altro demente di ghigo battaglia? pago i oil viaggio a tutti e due.

@strakoenig il link non funziona

https://archive.is/LOx3a

Wednesday, March 16, 2016

La teoria della Terra piatta è un’operazione psicologica?


http://www.tankerenemy.com/2016/03/la-teoria-della-terra-piatta-e.html

Strakkino, guarda che così scontenti lo Zretino che alla teoria della terra piatta ci crede, eccome!


https://archive.is/WSD0z

Thursday, December 10, 2015

Pubblicità progresso

E' tornata l'adsl




http://www.tankerenemy.com/2015/12/pubblicita-progresso.html

https://archive.is/evnMn

Thursday, August 28, 2014

Obsolescenza ed oblio

http://zret.blogspot.ch/2014/08/obsolescenza-ed-oblio.html

Obsolescenza ed oblio

Molti si domandano per quali motivi l’opinione pubblica non reagisca, quando viene al corrente di qualche fatto scabroso in grado di dimostrare la disonestà delle istituzioni, proprio quelle che dovrebbero tutelare i cittadini. Si scopre, ad esempio, che un sanguinoso attentato è stato ideato e compiuto dai servizi segreti o da una loro frangia “deviata”. Qual è la reazione? Encefalogramma piatto. Agiscono diversi meccanismi: in primo luogo tutto ciò che scardina o solo scalfisce la fiducia nel sistema è elaborato, metabolizzato in modo che non mini l’equilibrio psicologico. Si nega l’evidenza contro ogni logica e contro ogni dimostrazione. Si vive in uno stato di costante dissonanza cognitiva sicché un cigno può essere nel contempo bianco e nero.

Inoltre il pubblico è talmente subissato di notizie, informazioni, messaggi ora veri (pochissimi), ora parzialmente veri, ora falsi, che resta disorientato, come ebbro, incapace di discernere e di giudicare. Soprattutto il bombardamento dell’”informazione” porta al suo contrario, ad una caotica disinformazione: le notizie si avvicendano con rapidità prodigiosa, si accavallano, si intrecciano, si confondono. Alla fine tutto si mischia in una congerie indecifrabile. Le immagini per la specie homo televisivus sono un caleidoscopio allucinante.

Non solo: nella società attuale le news sono merci. Esse perdono presto la loro aura, la loro attrattiva, scivolano nell’obsolescenza come fossero prodotti industriali. In parte lo sono. Affinché i fruitori siano convinti a consumare l’”informazione”, occorre generare sempre nuovi stimoli, intensificare le scosse emotive. In questo mercato le notizie veridiche e significative sono offuscate o cancellate dalla propaganda spacciata per giornalismo.

La gente non desidera sapere, ma provare un brivido. Non desidera agire, ma assistere ad uno spettacolo. La realtà è uno schermo cinematografico.

In tale ridda “informativa”, un evento presto è dimenticato, incalzato da un fatto (o presunto tale) più incisivo, più spaventoso. La climax emotiva deve crescere indefinitamente, quasi fosse il prodotto interno lordo di un paese. Le emozioni fuggevoli ed insulse hanno soppiantato sia i sentimenti (l’empatia in primis) sia lo spirito critico. Si vive come sonnambuli. Regna l’amnesia. I pesci continuano ad abboccare all'amo, nonostante la pesca risalga alla preistoria.



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Monday, November 25, 2013

Quando il totale è superiore alle parti che lo compongono

http://zret.blogspot.co.uk/2013/11/quando-il-totale-e-superiore-alle-parti.html

Quando il totale è superiore alle parti che lo compongono


Lo spettro nella massa

La massa non è un insieme di individui: essa ospita un quid che la trascende. Già gli antichi romani solevano ripetere: “Il senato è una brutta bestia, anche se i senatori sono brave persone”. E’ così: nel momento in cui il singolo rinuncia alla sua identità irripetibile, subentra una forza più grande di lui. Il senso di appartenenza ad un gruppo defrauda il soggetto della sua volontà che è incanalata nella “volontà generale”.

Alcune pagine dei “Promessi sposi”, ancora prima dei classici studi ad opera di Le Bon, Reich e Canetti, ben illustrano la psicologia della folla preda di un impulso irrazionale che la trascina come una bufera fa roteare le foglie secche. All’interno della moltitudine sopravvive un drappello che è ancora in grado di agire secondo ragione, ma è una minoranza la cui voce è soverchiata dalle grida dei fanatici.

Per il potere è più facile manovrare la massa che l’individuo, poiché nella prima è inoculato una sorta di virus che, un po’ alla volta, prende possesso delle cellule all’interno dell’organismo. Oggigiorno la massa è soprattutto quella formata dai teledipendenti o, in generale, dai destinatari dell’”informazione” mainstream. Il cittadino medio è di norma più intelligente del fruitore omologato: costui, però, perde gran parte della sua capacità critica per accettare le versioni tranquillizzanti ammannite dai “giornalisti” di regime.

Per gli apparati è necessario trasformare i cittadini in un’unità indistinta dove alla facoltà di giudizio è sostituita la fede. E’ la fede nelle ricostruzioni e nelle esegesi che il sistema propina: che esse siano inverosimili o contraddittorie tra loro non importa. Ad esempio, il cittadino massificato crede che il debito pubblico possa essere ridotto dalle misure tra oculate e draconiane di un governo, pur sapendo che il disavanzo interno aumenta ogni volta in cui sono emessi titoli di stato che sono appunto titoli del debito. Ancora, colui crede che votare possa ancora influire sulla politica, pur essendo conscio che i “politici” sono semplici burattini inetti e corrotti. E’ qui evidente dunque un’altra incongruenza: il soggetto plagiato si affida a colui sul quale non fa alcun affidamento. E’ convinto che i maneggioni sono dediti solo ai loro loschi interessi, ma ritiene che le trame non esistano. E’ questa una concezione paradossale, una concezione che è inculcata attraverso la spersonalizzazione della persona. E’ anche uno stato di dissonanza cognitiva.

La “cultura” di massa è il risultato di un potente rito magico: si genera una specie di egregora, un parassita che domina il “corpaccio” per mutuare un’efficace metafora di Manzoni. L’opinione pubblica è controllata: essa pensa, si esprime ed agisce come guidata da un pilota automatico. Agisce una forza inconscia nella folla: il dittatore di turno si appella a quella forza, la evoca, la lusinga, la dirige. I grandi manipolatori estraggono dal sottosuolo umano gli istinti distruttivi, l’aggressività, l’ira repressa, le inclinazioni deteriori (thanatos) per conseguire obiettivi nefandi.

Ora è il demagogo a sedurre la ciurmaglia ora il gazzettiere ora l’”esperto”: suadenti, insistenti, essi inoculano le menzogne con il loro linguaggio stravolto dove la verità si tramuta in “complotto”, la stupidità assoluta della rivista “Focus” assurge a scienza, l’attitudine a vedere oltre è degradata a paranoia. Nel lessico rovesciato del servilismo “giornalistico” l’insulto e la distorsione assumono le sembianze dell’oggettività, ma l’idioletto invaso da vocaboli come “bufala”, “teoria”, “fantasia”, “leggenda metropolitana”... tradisce la perfetta ottusità dei manutengoli.

Il popolino ha bisogno di essere rassicurato, blandito. “Mi mentano pure, a condizione che la bugia sia idilliaca. Mi derubino di tutto, purché mi lascino il campionato di calcio. Avvelenino il cibo, ma che io possa fare incetta al supermercato di scatolame vario”.

La plebe oggi è paga delle briciole che le sono graziosamente elargite. Essa non protesta, non si ritira sull’Aventino, perché non ha coscienza che i suoi diritti sono calpestati.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

Tuesday, June 1, 2010

Scie chimiche, un altro abominevole "esperimento" governativo (articolo di Zen Gardner)

http://www.tankerenemy.com/2010/06/scie-chimiche-un-altro-abominevole.html

Scie chimiche, un altro abominevole "esperimento" governativo (articolo di Zen Gardner)

Zen Gardner, in un suo brillante editoriale, esamina la percezione del problema “scie chimiche”, usando gli strumenti della psicologia. L’autore indugia sulle reazioni della massa di fronte alle scelleratezze dei governi: sono crimini tanto orrendi che l’uomo della strada non riesce neppure a concepirli. Se, per di più, si considera che il genocidio è perpetrato da chi, nell’illusione collettiva, sarebbe preposto a tutelare la popolazione, è inevitabile che si instauri un meccanismo di rifiuto. Siamo al cospetto del bias di conferma, ossia un atteggiamento che induce a cercare, contro ogni evidenza e contro ogni logica, un avallo delle proprie credenze anche più assurde, purché preservino la propria rassicurante visione del mondo. E’ un contegno infantile su cui hanno facile gioco i ciarlatani della disinformazione che usano le parole come potenti anestetici.

Il grado di silenzio e di censura circa le scie chimiche è orwelliano. L’aspetto più sbalorditivo di questa strana realtà, oltre all’assenza di ammissioni per opera delle autorità, è la mancanza di informazione dei media su un fenomeno tanto evidente ed intrusivo. Mentre, per certi versi, non sorprende che i media controllati non trattino l’argomento, l’idea che qualcuno sta deliberatamente avvelenando l’aria che respiriamo in misura tanto massiccia è straziante.

Se si associa questa intensa irrorazione alle campagne per l’aria pulita e per la riduzione di CO2 delle cui emissioni sono considerati responsabili i cittadini, si è al cospetto di una dissonanza cognitiva. Le due situazioni sono così contraddittorie che il cittadino medio rinuncia a conciliarle. Ciò si traduce in una rafforzata accettazione dello status quo ed in un docile stato di apatia. Si tratta di un modus operandi tipico della manipolazione culturale e scientifica ed è usato ad ogni livello di informazione pubblica. Combatti le guerre, poiché questo è il prezzo della pace. Prometti la trasparenza, ma tieni tutto nascosto. Non esistono centri occulti di potere, ma tutti vi appartengono. Aumento delle temperature globali e raffreddamento del clima. Preserva la libertà con maggiori controlli. Salva le nazioni, distruggendole (Si pensi all’Iraq, n.d.t.) etc.

Una forte dissonanza si palesa quando un’idea entra in conflitto con un convincimento personale: ad esempio, "Io sono una persona onesta" o "Ho preso la giusta decisione". L’ansia che si insinua quando si reputa possibile l'aver preso una risoluzione errata può condurre alla razionalizzazione, la tendenza a creare spiegazioni ulteriori e giustificazioni fittizie per puntellare le proprie scelte.

Sono sistemi di condizionamento che si sono, via via, affinati nelle ultime due generazioni, da quando i media hanno rafforzato la loro presa. Hitler espresse un simile semplice precetto per il controllo della massa: "Racconta una grossa bugia e la gente ci crederà". La gente non riesce a credere che qualcuno potrebbe essere così infido ed inumano, specialmente se appartiene ad un governo "democraticamente" eletto, da perpetrare delitti tanto orrendi contro la popolazione.

Riflettiamo. Ripercorriamo la vera storia. Gli oligarchi ed i governi hanno costantemente sfruttato i popoli per i loro fini. Essi cercano di tenerci sedati, distratti e convinti che siamo felici affinché non ci svegliamo, non ci rivoltiamo e non li buttiamo fuori.


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