Scopo del Blog
Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
http://indipezzenti.blogspot.ch/
https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/
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Friday, April 29, 2016
Monday, February 15, 2016
Tuesday, November 17, 2015
Cucù, c'est moi!
rosario marciano' detto straker sei un cerebroleso
http://www.tankerenemy.com/2015/11/cucu-cest-moi.html
https://archive.is/a59zm
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https://archive.is/a59zm
Friday, October 2, 2015
Zret games
War games
http://zret.blogspot.it/2015/10/war-games.html
Come dire "Ho detto una mare di puttanate, tutte le mie "profezie" si sono rivelate emerite minchiate, ma io non demordo a sparare ulteriori cazzate".
https://archive.is/uuDMx
Saturday, February 14, 2015
L'Ucraina e la Terza forza
http://zret.blogspot.ch/2015/02/lucraina-e-la-terza-forza.html
L'Ucraina e la Terza forza
Sarà
l’Ucraina del sanguinario Porošenko il focolaio da cui divamperà la
paventata (e progettata) Terza guerra mondiale? Pare che la feccia abbia
proprio deciso di far scoppiare un conflitto su larga scala, ricorrendo
ad una serie di maldestre operazioni false flag. Se, infatti,
succederà il finimondo, non sarà tanto per i pur indiscutibili contrasti
tra Stati Uniti e Russia, ma per una precisa volontà di distruzione. E’
una volontà che proviene da una Terza forza, un centro occulto di
potere che istiga i contendenti a combattersi, a dilaniarsi
vicendevolmente. Il modus operandi di questa Terza forza – i Gesuiti? Una Ur-lodge
reazionaria? Una coalizione bellicista internazionale? – è il seguente:
destabilizzare per stabilizzare, ossia distruggere per costruire un
nuovo assetto planetario di tipo tirannico.

Ricordiamo che la Merkel e Putin sono affiliati alla medesima loggia, la Golden Eurasia: è possibile che essi fingano di essere antagonisti, mentre mirano allo stesso scopo. Lo stesso Putin ha accesso alla cabina di regia o recita una parte? Fatto sta che, ipso facto, il Presidente russo potrebbe distruggere l’avversario statunitense, senza sparare un solo colpo, ossia mostrando al mondo le prove satellitari del 9 11 come inside job. Se lo statista non gioca quest’asso, che cosa si deve arguire? Fatto sta che immani stragi potrebbero essere evitate, se la verità fosse gridata ai quattro venti. Si privilegiano forse altre strategie, improntate al temporeggiamento ed al compromesso o a qualcosa di peggio: si strappa la Crimea all’Ucraina, ma restano poi molti nodi da districare.
La politica attuale è simile ad un gioco delle parti: le azioni sul proscenio mimano altre azioni che, a loro volta, adombrano obiettivi difficili da concepire. I ruoli sono intercambiabili ed il pubblico non è messo al corrente, per mezzo degli a parte o dei monologhi, delle vere intenzioni che animano gli attori-personaggi.
Qual è la vera partita che si sta giocando? Quale ruolo ricoprono i Gesuiti per lo meno nel contesto europeo? Non dimentichiamo che l’influente compagnia fondata da Ignazio de Loyola, dispone già di pezzi forti sulla scacchiera: l’ambiguo papa Bergoglio, Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea e, da poco tempo, il Capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella. Tale egemonia qualcosa dovrà pur significare.
Decisivo in questo gioco di specchi, dove una singola immagine si frantuma in mille parvenze, è il ruolo dei media, anzi della propaganda: sceneggiate si susseguono a sceneggiate, attentati-farsa si sommano ad incidenti-farsa.
La natura teatral-televisiva del mondo odierno non inganni: se i casus belli sono finti e persino esilaranti nella loro inverosimiglianza, le conseguenze sono e rischiano di essere cruente. I passaporti delle “spie russe” (sic) sono falsi, ma le bombe e le carneficine sono tragicamente vere.

Ricordiamo che la Merkel e Putin sono affiliati alla medesima loggia, la Golden Eurasia: è possibile che essi fingano di essere antagonisti, mentre mirano allo stesso scopo. Lo stesso Putin ha accesso alla cabina di regia o recita una parte? Fatto sta che, ipso facto, il Presidente russo potrebbe distruggere l’avversario statunitense, senza sparare un solo colpo, ossia mostrando al mondo le prove satellitari del 9 11 come inside job. Se lo statista non gioca quest’asso, che cosa si deve arguire? Fatto sta che immani stragi potrebbero essere evitate, se la verità fosse gridata ai quattro venti. Si privilegiano forse altre strategie, improntate al temporeggiamento ed al compromesso o a qualcosa di peggio: si strappa la Crimea all’Ucraina, ma restano poi molti nodi da districare.
La politica attuale è simile ad un gioco delle parti: le azioni sul proscenio mimano altre azioni che, a loro volta, adombrano obiettivi difficili da concepire. I ruoli sono intercambiabili ed il pubblico non è messo al corrente, per mezzo degli a parte o dei monologhi, delle vere intenzioni che animano gli attori-personaggi.
Qual è la vera partita che si sta giocando? Quale ruolo ricoprono i Gesuiti per lo meno nel contesto europeo? Non dimentichiamo che l’influente compagnia fondata da Ignazio de Loyola, dispone già di pezzi forti sulla scacchiera: l’ambiguo papa Bergoglio, Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea e, da poco tempo, il Capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella. Tale egemonia qualcosa dovrà pur significare.
Decisivo in questo gioco di specchi, dove una singola immagine si frantuma in mille parvenze, è il ruolo dei media, anzi della propaganda: sceneggiate si susseguono a sceneggiate, attentati-farsa si sommano ad incidenti-farsa.
La natura teatral-televisiva del mondo odierno non inganni: se i casus belli sono finti e persino esilaranti nella loro inverosimiglianza, le conseguenze sono e rischiano di essere cruente. I passaporti delle “spie russe” (sic) sono falsi, ma le bombe e le carneficine sono tragicamente vere.
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
Pubblicato da
Zret
Sunday, October 26, 2014
L'era tecnotronica secondo Zbigniew Brzezinski (articolo di Corrado Penna)
certo che se il cacciatore di scie(menze) si riiduce a riciclare deliri del penna vecchi di un mese e mezzo siamo proprio messi male...
http://www.tankerenemy.com/2014/10/lera-tecnotronica-secondo-zbigniew.html
Pubblicato da Straker
http://www.tankerenemy.com/2014/10/lera-tecnotronica-secondo-zbigniew.html
L'era tecnotronica secondo Zbigniew Brzezinski (articolo di Corrado Penna)
Zbigniew Brzezinski…
chi è costui? Chi è questo personaggio, il cui nome e cognome sono un
impronunciabile ingorgo di consonanti? Eminenza grigia ai tempi del
Presidente “democratico” Jimmy Carter, Brzezinski è uno dei più
diabolici e sfacciati globalizzatori che appestano il pianeta.
Qui di seguito riportiamo alcuni estratti dal libro di Zbigniew Brzezinski intitolato "Tra due età, il ruolo dell'America nell'era tecnotronica" (Between two ages: America's rôle in the technotronic era).

"Allo stesso tempo, la capacità di affermare il controllo sociale e politico sulla volontà individuale sarà intensificato. Presto sarà possibile stabilire il dominio quasi continuo su ogni cittadino e tenere aggiornati i files che contengono anche i dettagli più personali sulla salute e sul comportamento di ogni persona, oltre alle informazioni più usuali".
"Questi files saranno oggetto di tracciatura istantanea per opera delle autorità. Il potere è in mano a coloro che controllano le informazioni. Le nostre attuali istituzioni saranno sostituite da organi preposti alla gestione delle crisi, il cui compito sarà quello di individuare, in anticipo, probabili questioni sociali e di sviluppare programmi per affrontarle".
"Questo incoraggerà le tendenze nel corso dei decenni successivi verso un'era tecnotronica, una dittatura, lasciando ancora meno spazio alle istituzioni politiche nel modo in cui le conosciamo. Infine, in vista della fine del secolo, la possibilità del controllo biochimico della mente, della manipolazione genetica dell'uomo, compresi gli esseri bionici che funzioneranno e ragioneranno come uomini, potrebbe dar luogo ad alcune difficili questioni".
"Ciò che rende gli Stati Uniti d’America unici è la loro volontà di sperimentare il futuro, che si tratti di pop art o di LSD. Oggi, gli U.S.A. sono la società creativa; gli altri, più o meno consapevolmente, sono al rimorchio”.
Se qualcuno si chiede chi sia questo Brzezinski, ricordiamo la sua qualifica di docente di Scienze politiche ed il suo ruolo di Consigliere alla sicurezza nazionale sotto il presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter. Egli è esponente del Club di Roma, del C.F.R. (think thank la cui fondazione è attribuita da alcuni autori ai Gesuiti, n.d.r.) e, secondo le ricerche di John Coleman, sarebbe rappresentante anche del "Comitato dei 300" nonché della Nobiltà nera polacca (per Nobiltà nera si intende un’aristocrazia elitaria impegnata nella costruzione del Nuovo ordine mondiale).
Oltre al libro succitato, Brzezinski ha scritto anche il trattato di geopolitica "La grande scacchiera", nel quale vengono esposte idee di lì a poco messe in pratica (ad esempio, l'intervento armato degli U.S.A. nei Balcani, realizzato all'inizio di questo secolo, è preconizzato nel saggio). Come potrebbe il Nostro aver preannunciato certi eventi, se non fosse stato a conoscenza di precisi piani o se non fosse egli stesso ad elaborarli all'interno delle organizzazioni mondialiste?
Quanto annota Brzezinski non è quindi il vaneggiamento di un folle, ma la lucida enunciazione di un progetto che i componenti di una certa cricca intendono attuare. La progressiva digitalizzazione dei documenti (eufemisticamente definita "smaterializzazione") all'interno della pubblica amministrazione e della scuola italiana è solo un esempio di quanto vaticinato da Brzezinski nel suo volume sull'era tecnotronica. Il movimento transumanista che "sogna" uomini con innesti robotici è un’altra proiezione su un imminente futuro. La tessera sanitaria che serve a digitalizzare tutte le informazioni inerenti alla salute di un individuo corrisponde esattamente a quanto preannunciato nel libro ("tenere aggiornati i files che contengono anche i dettagli più personali sulla salute e sul comportamento di ogni cittadino"). La propaganda martellante per l'innesto del microchip, prima negli animali e poi negli uomini, appartiene evidentemente al medesimo disegno diabolico, proprio come la diffusione di trasmissioni per bambini in cui si vedono personaggi con l'antenna sul capo e lo schermo sulla pancia (si pensi ai i famigerati “Teletubbies”).
Quanto al "controllo biochimico della mente" questo è in realtà già da tempo una realtà attraverso l'uso sempre più diffuso di psicofarmaci, senza dimenticare i composti aviodispersi (scie chimiche) e le parallele tecnologie di controllo delle mente tramite segnali elettromagnetici.
Mentre gli esponenti dell'élite globale prevedono future manipolazioni del D.N.A. umano, i governi da loro controllati avviano la schedatura genetica della popolazione. Che quest'ultimo progetto serva a qualcosa di buono per la salute degli esseri umani è difficile da credere, altrimenti i cittadini ed i medici sarebbero avvisati dell'alta percentuale di persone portatrici di quei geni che predispongono all'intolleranza verso il glutine.
Di conseguenza possiamo facilmente arguire che quando Brzezinski afferma, "ciò che rende gli Stati Uniti d’America unici è la loro volontà di sperimentare il futuro, che si tratti di pop art o L.S.D.", intende dire in realtà che gli Stati Uniti sono il luogo ove la masnada sperimenta molte delle tecnologie che vengono poi diffuse nel resto del mondo.
John Rappaport in un suo recente articolo ci informa su un "programma di ricerca per cui l'esercito statunitense sta tentando di ottenere i dati biometrici di tutta la popolazione afghana", secondo le linee di un documento intitolato "Guida agli ufficiali per i rilievi biometrici in Afghanistan: osservazioni, note e modalità" e consultabile qui.
Come scrive Rappaport “Attraverso l'uso di apparecchi elettronici, le impronte digitali, la raccolta di campioni di D.N.A. e le ‘interviste’ realizzate alla popolazione, l'esercito a stelle strisce sta perseguendo un obiettivo terrificante: l'identificazione e la schedatura di tutti i 25 milioni di Afghani che vivono non solo nelle città e nei villaggi, ma anche di quelli che abitano su montagne impervie. I profili individuali includono una valutazione sull'eventuale livello di pericolosità del soggetto”.
Mentre l'esercito, la polizia, i servizi segreti si dotano di nuove e potenti tecnologie che permettono di identificare, controllare, monitorare qualsiasi spostamento di ognuno di noi, intercettandone le comunicazioni, possiamo davvero credere che non si riesca a bloccare il traffico e lo spaccio degli stupefacenti? La realtà non è che non si riesce, ma che non si vuole. Ai più alti livelli delle élites mondiali si è infatti deciso, come rivela Brzezinski nel suo testo, di implementare il "controllo biochimico della mente", evidentemente anche attraverso droghe legali (psicofarmaci) e illegali (eroina, cocaina, crack e quant'altro).
Fonte: scienzamarcia
Qui di seguito riportiamo alcuni estratti dal libro di Zbigniew Brzezinski intitolato "Tra due età, il ruolo dell'America nell'era tecnotronica" (Between two ages: America's rôle in the technotronic era).

"Allo stesso tempo, la capacità di affermare il controllo sociale e politico sulla volontà individuale sarà intensificato. Presto sarà possibile stabilire il dominio quasi continuo su ogni cittadino e tenere aggiornati i files che contengono anche i dettagli più personali sulla salute e sul comportamento di ogni persona, oltre alle informazioni più usuali".
"Questi files saranno oggetto di tracciatura istantanea per opera delle autorità. Il potere è in mano a coloro che controllano le informazioni. Le nostre attuali istituzioni saranno sostituite da organi preposti alla gestione delle crisi, il cui compito sarà quello di individuare, in anticipo, probabili questioni sociali e di sviluppare programmi per affrontarle".
"Questo incoraggerà le tendenze nel corso dei decenni successivi verso un'era tecnotronica, una dittatura, lasciando ancora meno spazio alle istituzioni politiche nel modo in cui le conosciamo. Infine, in vista della fine del secolo, la possibilità del controllo biochimico della mente, della manipolazione genetica dell'uomo, compresi gli esseri bionici che funzioneranno e ragioneranno come uomini, potrebbe dar luogo ad alcune difficili questioni".
"Ciò che rende gli Stati Uniti d’America unici è la loro volontà di sperimentare il futuro, che si tratti di pop art o di LSD. Oggi, gli U.S.A. sono la società creativa; gli altri, più o meno consapevolmente, sono al rimorchio”.
Se qualcuno si chiede chi sia questo Brzezinski, ricordiamo la sua qualifica di docente di Scienze politiche ed il suo ruolo di Consigliere alla sicurezza nazionale sotto il presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter. Egli è esponente del Club di Roma, del C.F.R. (think thank la cui fondazione è attribuita da alcuni autori ai Gesuiti, n.d.r.) e, secondo le ricerche di John Coleman, sarebbe rappresentante anche del "Comitato dei 300" nonché della Nobiltà nera polacca (per Nobiltà nera si intende un’aristocrazia elitaria impegnata nella costruzione del Nuovo ordine mondiale).
Oltre al libro succitato, Brzezinski ha scritto anche il trattato di geopolitica "La grande scacchiera", nel quale vengono esposte idee di lì a poco messe in pratica (ad esempio, l'intervento armato degli U.S.A. nei Balcani, realizzato all'inizio di questo secolo, è preconizzato nel saggio). Come potrebbe il Nostro aver preannunciato certi eventi, se non fosse stato a conoscenza di precisi piani o se non fosse egli stesso ad elaborarli all'interno delle organizzazioni mondialiste?
Quanto annota Brzezinski non è quindi il vaneggiamento di un folle, ma la lucida enunciazione di un progetto che i componenti di una certa cricca intendono attuare. La progressiva digitalizzazione dei documenti (eufemisticamente definita "smaterializzazione") all'interno della pubblica amministrazione e della scuola italiana è solo un esempio di quanto vaticinato da Brzezinski nel suo volume sull'era tecnotronica. Il movimento transumanista che "sogna" uomini con innesti robotici è un’altra proiezione su un imminente futuro. La tessera sanitaria che serve a digitalizzare tutte le informazioni inerenti alla salute di un individuo corrisponde esattamente a quanto preannunciato nel libro ("tenere aggiornati i files che contengono anche i dettagli più personali sulla salute e sul comportamento di ogni cittadino"). La propaganda martellante per l'innesto del microchip, prima negli animali e poi negli uomini, appartiene evidentemente al medesimo disegno diabolico, proprio come la diffusione di trasmissioni per bambini in cui si vedono personaggi con l'antenna sul capo e lo schermo sulla pancia (si pensi ai i famigerati “Teletubbies”).
Quanto al "controllo biochimico della mente" questo è in realtà già da tempo una realtà attraverso l'uso sempre più diffuso di psicofarmaci, senza dimenticare i composti aviodispersi (scie chimiche) e le parallele tecnologie di controllo delle mente tramite segnali elettromagnetici.
Mentre gli esponenti dell'élite globale prevedono future manipolazioni del D.N.A. umano, i governi da loro controllati avviano la schedatura genetica della popolazione. Che quest'ultimo progetto serva a qualcosa di buono per la salute degli esseri umani è difficile da credere, altrimenti i cittadini ed i medici sarebbero avvisati dell'alta percentuale di persone portatrici di quei geni che predispongono all'intolleranza verso il glutine.
Di conseguenza possiamo facilmente arguire che quando Brzezinski afferma, "ciò che rende gli Stati Uniti d’America unici è la loro volontà di sperimentare il futuro, che si tratti di pop art o L.S.D.", intende dire in realtà che gli Stati Uniti sono il luogo ove la masnada sperimenta molte delle tecnologie che vengono poi diffuse nel resto del mondo.
John Rappaport in un suo recente articolo ci informa su un "programma di ricerca per cui l'esercito statunitense sta tentando di ottenere i dati biometrici di tutta la popolazione afghana", secondo le linee di un documento intitolato "Guida agli ufficiali per i rilievi biometrici in Afghanistan: osservazioni, note e modalità" e consultabile qui.
Come scrive Rappaport “Attraverso l'uso di apparecchi elettronici, le impronte digitali, la raccolta di campioni di D.N.A. e le ‘interviste’ realizzate alla popolazione, l'esercito a stelle strisce sta perseguendo un obiettivo terrificante: l'identificazione e la schedatura di tutti i 25 milioni di Afghani che vivono non solo nelle città e nei villaggi, ma anche di quelli che abitano su montagne impervie. I profili individuali includono una valutazione sull'eventuale livello di pericolosità del soggetto”.
Mentre l'esercito, la polizia, i servizi segreti si dotano di nuove e potenti tecnologie che permettono di identificare, controllare, monitorare qualsiasi spostamento di ognuno di noi, intercettandone le comunicazioni, possiamo davvero credere che non si riesca a bloccare il traffico e lo spaccio degli stupefacenti? La realtà non è che non si riesce, ma che non si vuole. Ai più alti livelli delle élites mondiali si è infatti deciso, come rivela Brzezinski nel suo testo, di implementare il "controllo biochimico della mente", evidentemente anche attraverso droghe legali (psicofarmaci) e illegali (eroina, cocaina, crack e quant'altro).
Fonte: scienzamarcia
Pubblicato da Straker
Friday, September 12, 2014
Façade
http://zret.blogspot.ch/2014/09/facade.html
Façade

E’
stato tutto già deciso? E’ troppo tardi per deviare il corso degli
eventi? Lo scenario internazionale appare compromesso in modo
irreparabile: gli attriti tra la Federazione russa e gli Stati Uniti
d’America, puntellati dai vassalli europei potrebbero essere il preludio
di una conflagrazione globale.
Se consideriamo la facciata, possiamo nutrire ancora delle speranze, perché nel gioco di equilibri e di contrappesi tra le varie superpotenze del pianeta, potrebbe ancora prevalere una politica volta a preservare, pur tra numerose frizioni e scaramucce, la pace.
Se il mondo è davvero multipolare, allora restano margini di manovra per quei governi che, nonostante non siano del tutti immuni dalla Realpolitik, sanno che un conflitto globale coinciderebbe con la sconfitta di tutti i belligeranti. Sanno che una guerra nel XXI secolo sfocerebbe in un tenebroso “inverno nucleare”.
Se all’interno dell’esecutivo mondiale si annida una “quinta colonna” che si adopera per vanificare i piani dei banditi al potere, allora resta un barlume. Finora sono stati mandati al fronte ed allo sbaraglio singoli cittadini, mentre le frange dissidenti delle istituzioni paiono attendere l’occasione opportuna per agire, dimenticando forse che certi treni passano una volta sola. Un conto è l’accortezza, un altro l’inerzia.
Se, invece, assistiamo ad una sceneggiata il cui insospettabile regista si mimetizza con rara abilità, allora sarà meglio prepararsi al peggio, pur sperando nel meglio, perché una deviazione lungo un’altra linea temporale è sempre possibile, anche in extremis.
Il cruciale passaggio storico e metastorico potrebbe essere obbligato, la via potrebbe essere già stata tracciata secoli o addirittura millenni addietro. Non vorremmo sottoscrivere l’aforisma di Eschilo che sentenzia: “Ma ciò che è fatale accadrà”.
Se consideriamo la facciata, possiamo nutrire ancora delle speranze, perché nel gioco di equilibri e di contrappesi tra le varie superpotenze del pianeta, potrebbe ancora prevalere una politica volta a preservare, pur tra numerose frizioni e scaramucce, la pace.
Se il mondo è davvero multipolare, allora restano margini di manovra per quei governi che, nonostante non siano del tutti immuni dalla Realpolitik, sanno che un conflitto globale coinciderebbe con la sconfitta di tutti i belligeranti. Sanno che una guerra nel XXI secolo sfocerebbe in un tenebroso “inverno nucleare”.
Se all’interno dell’esecutivo mondiale si annida una “quinta colonna” che si adopera per vanificare i piani dei banditi al potere, allora resta un barlume. Finora sono stati mandati al fronte ed allo sbaraglio singoli cittadini, mentre le frange dissidenti delle istituzioni paiono attendere l’occasione opportuna per agire, dimenticando forse che certi treni passano una volta sola. Un conto è l’accortezza, un altro l’inerzia.
Se, invece, assistiamo ad una sceneggiata il cui insospettabile regista si mimetizza con rara abilità, allora sarà meglio prepararsi al peggio, pur sperando nel meglio, perché una deviazione lungo un’altra linea temporale è sempre possibile, anche in extremis.
Il cruciale passaggio storico e metastorico potrebbe essere obbligato, la via potrebbe essere già stata tracciata secoli o addirittura millenni addietro. Non vorremmo sottoscrivere l’aforisma di Eschilo che sentenzia: “Ma ciò che è fatale accadrà”.
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
Pubblicato da
Zret
Tuesday, July 22, 2014
S.I.V Vaticano Gesuiti Alieni
http://ningizhzidda.blogspot.it/2014/07/siv-vaticano-gesuiti-alieni.html
S.I.V Vaticano Gesuiti Alieni
"SECRETUM OMEGA"
Un Gesuita Confessa un Patto fra Alieni e Vaticano
![]() |
Cristoforo Barbato |
PREMESSA
Roma, 2001
Nel 2000 lavoravo a Roma in qualità di redattore della rivista “Stargate”, dove pubblicai una serie di articoli inerenti le mie ricerche sulle apparizioni di Fatima e il famoso Terzo Segreto, i vari misteri coinvolgenti il Vaticano nonché le possibili implicazioni aliene delle stesse apparizione portoghesi avvenute nel 1917. In seguito alla pubblicazione iniziai a ricevere una serie di e-mail da un personaggio che si definiva un “insider” del Vaticano, il quale fu spinto a contattarmi (anche se in maniera anonima sporadicamente lo aveva gia fatto in precedenza) perché attratto proprio dalle mie ricerche inerenti l’inchiesta sulle apparizioni di Fatima, e non solo. Dalle lettere, inviatemi da questo personaggio, emergeva che il Vaticano annoverava una struttura d’intelligence, chiamata dal mio interlocutore Servizio Informazioni del Vaticano (in breve SIV). Nelle mail erano contenute delle informazioni interessanti, ed in una di esse mi fu preannunciato che molto presto avrei ricevuto del materiale tra cui un video, fattomi recapitare in seguito per posta, inerente l’osservazione del presunto decimo pianeta in avvicinamento al sistema solare. La ripresa sarebbe stata effettuata da una sonda spaziale inviata nello spazio remoto, facente parte di un programma spaziale avviato nei primi anni ‘90, denominato “Sìloe”. Da tali indicazioni e non solo, ho capito che lo scrivente era a conoscenza d'informazioni di gran lunga più dettagliate di quelle rilasciatemi per iscritto. Per un anno circa vi furono contatti informali via e-mail e per posta, nei quali mi rivelò di essere un Gesuita membro del SIV e di lavorare a Roma presso alcune strutture della Santa Sede, cosa che in seguito verificai essere vera, informandomi a sua insaputa. In seguito e con una certa difficoltà riuscì ad avere un primo incontro fisico in un luogo pubblico della capitale, dove iniziò a rivelarmi alcune informazioni. L’incontro, avvenuto nel 2001, fu voluto fortemente da me, in quanto "conditio sine qua non" per il proseguimento dei nostri contatti, dato che fino ad allora il mio atteggiamento, nonostante il videotape, fu contraddistinto da un ovvio scetticismo e diffidenza nei suoi confronti. Fu in quella occasione che i miei dubbi si dissiparono, quando mi mostrò le sue credenziali, alcune delle quali corrispondevano in buona parte con quanto da me precedentemente appurato. Inoltre mi rivelò di usufruire di un’autorizzazione alla supervisione denominata ‘Secretum Omega’, che è la più alta categoria di classificazione di segretezza in Vaticano equivalente al 'Cosmic Top Secret' della Nato. Il dialogo si svolse sottoforma di continue domande e risposte, in quanto durante l’ultima comunicazione era stato concordato che avrei posto delle domande ben precise. Difatti avvenuto l’incontro il Gesuita ribadì tale impostazione del dialogo anche se, nonostante il mio desiderio di porre svariate domande e il poco tempo a disposizione, alcune sue risposte hanno ovviamente stravolto l’impostazione originaria di alcuni quesiti. Tuttavia la conversazione che segue anche se costituisce la summa di quanto rivelatomi non è del tutto completa, in quanto alcune informazioni e dettagli aggiuntivi, ricevuti sia in precedenza che in seguito all’incontro, ho preferito non rivelarli, almeno per il momento.
[Barbato] Come è entrato a far parte del S.I.V.?
[Gesuita] Il S.I.V. annovera elementi provenienti da diverse realtà, tutte strettamente connesse alla Chiesa e composte soprattutto, almeno nella parte dirigenziale, da sacerdoti in maggioranza aderenti all’ordine dei Gesuiti, monaci Benedettini e Religiose; in tutto poco più di un centinaio di elementi. Possono sembrare pochi ma non è così se si considera che in ogni parte del mondo dove c’è un sacerdote o una suora c’è una potenziale fonte d’informazioni preziose. Altri elementi sono stati, e tutt’oggi, sono seguiti in ambienti ed istituzioni a carattere laico interne alla Chiesa come ad esempio: associazioni a carattere umanitario, schieramenti politici vicino alla Santa Sede, movimenti cattolici giovanili, ecc. Il mio iter è stato molto simile a questo. In sintesi gli elementi come me sono stati segretamente seguiti, indirizzati e formati secondo determinati criteri noti in certi ambienti. Ognuno di noi oggi si rende conto di aver avuto in passato un suo “angelo custode” nonché mentore, successivamente.
[B] Potrebbe fornirmi maggiori elementi sul S.I.V.? Perché è stato creato, da quanto tempo opera...
[G] La struttura è top secret ma per ora posso dirle che è organizzata in maniera analoga alle altre strutture d’intelligence come CIA, MI6 l’ex KGB ecc. Non ha una sede ufficiale fissa ma sceglie di volta in volta un sito dove riunirsi, in strutture però sempre sotto la giurisdizione della Città del Vaticano. Da un punto di vista cronologico la scintilla che ha innescato l’avvio di tale organizzazione scaturisce da un evento avvenuto nella prima metà degli anni ‘50 negli Stati Uniti, per l’esattezza nel Febbraio del 1954. L’evento in questione fu l’incontro di una delegazione aliena avvenuto in California nella base di Muroc Airfield (divenuta poi la sede della base aerea di Edwards) con il presidente Dwight Eisenhower e a cui presenziò l’allora Vescovo di Los Angeles James Francis McIntyre. L’incontro venne opportunamente filmato dai militari con tre cineprese 16mm, dislocate in vari punti, caricate con pellicola a colori e motore con caricamento a molla; quest’ultima soluzione piuttosto scomoda, perché costringeva ogni operatore a cambiare bobina ogni 3 minuti circa di ripresa, fu necessaria in quanto in presenza degli alieni e delle loro astronavi i motori elettrici delle cineprese più grandi non riuscivano a funzionare. Furono girati in tutto sette rulli da trenta metri, per un totale di circa venti minuti di ripresa. Al termine dell’incontro ogni membro della delegazione terrestre giurò solennemente di non rivelare a nessuno quanto visto e sentito degli alieni. Non mi chieda che fine ha fatto il film perché credo che conosca già la risposta. Comunque, nei giorni a seguire McIntyre, probabilmente contrariato per aver prestato un giuramento che in coscienza riteneva iniquo, partì di gran fretta per Roma al fine di incontrare il Santo Padre Pio XII per riferirgli dell’incredibile evento. Ma il Vescovo McIntyre per poter giungere in Italia doveva effettuare uno scalo prima a New York per poi ripartire alla volta di Roma, il tutto con l’ausilio di un aereo privato. Il velivolo decollato in un primo momento da Los Angeles dopo circa un’ora e mezzo di volo a causa d’improvvisi problemi tecnici fu costretto ad atterrare nel cuore della notte su una pista dell’aeroporto “Skyhaven” sito a Las Vegas. Durante il periodo necessario alla riparazione dell’aereo, circa un’ora e mezzo, salì sull’aereo un personaggio che chiese di conferire con il Vescovo. L’uomo che mostrò credenziali militari delle forze armate USA ,era un colonnello dell’USAF, fu ricevuto da McIntyre. La conversazione durò circa venti minuti durante i quali quest’uomo diffidò il Vescovo dal riportare con esattezza tutta la vicenda a cui aveva assistito, in quanto l’intera questione aliena era già oggetto di studio e controllo da alcuni anni e che doveva essere d’esclusivo appannaggio dell’USAF. Il militare sottolineò che il Presidente aveva chiesto solo un parere di carattere spirituale e soprattutto di discernimento in quella situazione assai anomala e che il giuramento non si riferiva soltanto ad una possibile divulgazione di un tale evento al mondo intero ma che si estendeva anche al Santo Padre. Non ultimo il problema delle infiltrazioni di spie sovietiche all’interno dello stesso Vaticano. Il Vescovo rispose che era suo preciso dovere riferire al Papa di tale incredibile evento. Oggi si è propensi a pensare che quel guasto fu voluto preventivamente per dar luogo a quest’incontro, organizzato da alcuni militari probabilmente all’insaputa dello stesso Eisenhower. Prima di congedarsi il militare disse al Vescovo che la scelta di riportare quella notizia a Roma avrebbe creato seri problemi e a lui personalmente sarebbe potuto costare molto. Tra l’altro, quanto di quell’incontro con gli alieni fosse stato predetto in qualche messaggio di carattere divino non c’è dato sapere. Due giorni dopo il Pontefice Pio XII ricevette il Vescovo McIntyre. Dopo aver meditato molto sulle implicazioni che avrebbe potuto avere un rapporto esclusivamente militare con gli alieni, il Papa decise di istituire un servizio d’informazioni segreto con una denominazione sulla falsa riga del servizio d’informazioni militare fascista, il SIV appunto, che avrebbe dovuto raccogliere tutte le informazioni possibili sulle attività delle entità aliene e sulle informazioni che su di esse avrebbero raccolto gli americani. Era di fondamentale importanza tenere aperto il canale di comunicazione con il presidente Eisenhower. Il SIV sostanzialmente venne costituito per acquisire e gestire tutte quelle informazioni riservatissime che riguardavano soprattutto la tematica extraterrestre coordinandosi con le altre strutture d’intelligence di altri paesi. La neonata struttura si proponeva fondamentalmente di gestire gli aspetti dal punto di vista morale, filosofico, etico e religioso.
[B] Cos’è che ha fatto pensare a Pio XII che i militari americani avrebbero condiviso informazioni così delicate con il Vaticano? Come la mettiamo con il militare incontrato all’aeroporto di Las Vegas?
[G] Vede, essere convocati dal presidente degli USA nel cuore della notte per un aiuto ed un supporto spirituale in una situazione che potremmo definire unica nella storia dell’uomo moderno, credo sia solo segno di stima e fiducia. A conferma di ciò le dico che una volta tornato negli Stati Uniti McIntyre e l’Arcivescovo di Detroit Edward Mooney in un secondo momento, furono i principali coordinatori delle operazioni di passaggio delle informazioni al Vaticano. Gli eventi però presero una piega inaspettata in quanto lo stesso McIntyre ed altri esponenti del SIV iniziarono ad avere degli incontri diretti, in assenza e all’insaputa dei militari, con una razza aliena di tipo nordico, apparentemente positiva, proveniente dalle Pleiadi; questi alieni misero in guardia dagli esseri che erano stati incontrati in precedenza dagli americani nel deserto della California. Questi incontri con esponenti del SIV si verificarono più volte negli USA e due volte anche all’interno dei Giardini Vaticani presso la Pontificia Accademia delle Scienze, alla presenza dello stesso Papa Pio XII.
[B] Allora, quello che asserì Padre Pio da Pietralcina sull’esistenza d’esseri viventi in altri mondi che non avevano peccato e che per tale motivo hanno raggiunto un grado evolutivo elevatissimo, è vero?
[G] Certamente, ma questi esseri a cui adesso si riferisce vivono su un piano dimensionale, se così si può dire, diverso pur non essendo angeli nel vero senso della parola, mentre gli alieni nordici di cui ho parlato sono esseri in carne e ossa, che seppure molto evoluti da un punto di vista tecnologico e spirituale hanno la loro corporeità. Queste creature asserirono di aver scoperto nella Chiesa Cattolica, o più precisamente nel messaggio Cristico, la presenza autentica di Dio e si dichiararono disponibili alla collaborazione per il bene dell’umanità. Fu proprio questa affermazione da parte di questi esseri che convinse Pio XII a collaborare con loro, considerandoli addirittura autentici convertiti alla fede cristiana. Probabilmente il Pontefice pensò che la Chiesa Universale doveva cominciare ad estendere il suo messaggio anche ad esseri provenienti da altri mondi. Comunque sia, questi alieni negli anni a seguire furono d’aiuto determinante per la Chiesa di Roma nel portare avanti specifici compiti nel mondo. In particolare intervennero in determinate situazioni di carattere politico e sociale di portata mondiale (su questo punto invito a rileggere quanto scritto a suo tempo dal console Alberto Perego in alcuni dei suoi libri, NdA). In seguito anche Papa Giovanni XXIII beneficiò dell’appoggio di questi esseri che avevano sposato la causa Cristiana ma preferì rendere sempre comunque il merito a più vaghi “interventi angelici”. Papa Giovanni aveva ereditato, se così si può dire, un accordo di collaborazione tra la Santa Sede e gli alieni positivi di razza nordica stipulato con il predecessore. La cosa andò avanti per tutta la durata del pontificato di Roncalli il quale però aveva più volte espresso ai vertici del SIV il suo disappunto per l’estrema fiducia che si stava riponendo in quelle creature, tanto che oggi si è portati a pensare che uno dei motivi che diede il via al Concilio Ecumenico Vaticano II sia stata proprio la necessità di fare un primo e concreto passo verso il rinnovamento della Chiesa, anche in vista di un possibile ed imminente “contatto”.
[B] In riferimento a questi interventi o ‘mediazioni celesti’, possiamo includere anche il presunto incontro avvenuto nel 1963 tra il contattista americano George Adamski e il Papa?
[G] Ci stavo proprio arrivando. Adamski incontrò realmente il Papa. Si recò a San Pietro una volta soltanto per incontrare l’allora Pontefice il quale aveva già deciso che la Chiesa non doveva più intrattenere rapporti diretti e collaborazioni con gli alieni, seppur positivi. Giovanni XXIII riteneva inoltre inaccettabile che una simile relazione fosse rivelata al popolo cristiano. Il compito affidato dagli alieni ad Adamski fu quello di tentare un estremo ed ultimo accordo con il Pontefice ormai morente. Egli fu un messaggero per conto degli stessi esseri che incontrarono Pio XII. Queste entità incaricarono lo stesso Adamski di consegnare al Papa un dono; quest’ultimo, che conteneva una sostanza liquida che avrebbe fatto sparire in pochi giorni l’eteroplasia gastrica da cui era affetto, peggiorata in quelle ultime ore da una peritonite acuta. Il Papa non bevve quella sostanza; disse in punto di morte guardando il Crocefisso; “Quelle braccia allargate del Cristo sono state il programma del mio pontificato. Un pontificato umile e modesto quanto volete, ma di cui mi sono assunto tutte le responsabilità. Sono contento di quello che ho fatto e di come l’ho fatto....”. Tuttavia questo gesto da parte degli alieni fece concludere al Papa, con quel poco di lucidità ed energie che gli erano rimasti, che questi “fratelli del cosmo” avrebbero potuto condurre un’attività sicuramente positiva e benevola verso l’umanità ma che avrebbero dovuto operare autonomamente e distintamente alla Chiesa e, in generale, dall’operato dell’uomo che, con la preghiera, agisce secondo la Legge di Dio e, in particolare, sotto l’azione dello Spirito Santo. Con il tentativo di Adamski terminò il rapporto diretto tra queste creature ed il Papa stesso e i suoi successori, i quali fidandosi dell’illuminazione di Giovanni XXIII stabilirono che non era più opportuno avere rapporti diretti. Successivamente in un manoscritto riservato di Papa Roncalli per il suo successore, con allegato un dossier riservato sul S.I.V., il Pontefice menzionò un passo del Vangelo che chiudeva e spiegava chiaramente l’atteggiamento della Chiesa nei confronti degli esseri positivi provenienti da altri mondi:
Dal Vangelo secondo Marco ( 9, 38 e seg)
In quel tempo, Giovanni rispose a Gesù dicendo: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i démoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa".
Il senso, in estrema sintesi, è che la presunta attività positiva di questi alieni, che avevano aderito al messaggio cristico, non doveva essere ostacolata, ma “benedetta”, doveva essere però un’attività disgiunta e parallela a quella della Chiesa. Gli alieni di conseguenza erano da considerarsi alla stregua dello straniero che guarì nel nome di Cristo, e questi non gli impedì di farlo. In tal senso andrebbe inserito il discorso che il neo Pontefice, insediatosi al defunto Pio XII, fece il 5 Aprile 1961 quando rivolgendosi alla folla riunitasi in Piazza San Pietro per l’udienza generale disse: “alcune voci che prima ci erano ignote. Ma si tratta sempre di voci che dal cielo scendono sulla Terra, voci che hanno il riflesso dell’onnipotenza del Padre Celeste”.
[B] Parliamo dei suoi incarichi in seno al SIV.
[G] I miei incarichi erano di carattere puramente tecnico, i più importanti erano ad esempio ricevere informazioni segretissime provenienti da un radiotelescopio del Vaticano situato in Alaska e girarle ai rispettivi destinatari…
[B] Un attimo solo, ma di quale radiotelescopio sta parlando? Non sapevo che il Vaticano possedesse una struttura del genere in tale area geografica.
[G] Il Vaticano possiede e gestisce un radiotelescopio avanzatissimo, che adotta sistemi e tecnologie all’avanguardia, gestito solamente da personale appartenente all’ordine dei gesuiti e che è ubicato all’interno di un impianto industriale per il recupero del petrolio, apparentemente dimesso, sito nello stato americano dell’Alaska. Il complesso è mimetizzato perché ufficialmente le attività che vi si svolgono non sono le stesse della struttura del VATT in Arizona e sono coperte dal massimo segreto.
[B] Quando è stato costruito tale apparato e soprattutto con quali finalità visto che il Vaticano annovera già altri siti astronomici in varie parti del mondo?
[G] Quello che posso dire è che è stato costruito nel 1990 con lo scopo di studiare i corpi celesti ‘anomali’ in avvicinamento alla terra, analogamente a quanto fatto per esempio dalla CIA, che tra i tanti suoi ‘occhi segreti’ annovera il telescopio gemello di Hubble, SkyHole 12. Inoltre il SIV fu avvisato durante gli incontri con Pio XII dell’avvicinamento di un corpo celeste al sistema solare ospitante una razza aliena evoluta e molto bellicosa. Seppi ben presto che il materiale che dovevo ricevere qui a Roma ed elaborare al computer era molto interessante e segretissimo. Fu durante l’elaborazione di alcuni dati e informazioni provenienti da questo radiotelescopio che una sonda inviata nello spazio remoto, inserita all’interno di un programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90 denominato SILOE, aveva fotografato un pianeta di dimensioni enormi in avvicinamento al sistema solare. I dati furono ricevuti in Alaska nel mese di ottobre del 1995. Qui cominciarono i miei problemi. Scoprii che non dovevo decrittare io i dati provenienti da quella sessione di trasmissione e si creò una situazione pericolosa. Fu allora che il mio referente mi rivelò che all’interno del Vaticano erano conviventi due fazioni che si contendevano la gestione di un tipo di informazioni con un livello di segretezza di gran lunga superiore al TOP SECRET.
[B] Potrebbe fornirmi ulteriori dettagli sul programma spaziale SILOE? Chi ha progettato la sonda, da dove è stata lanciata…
[G] La sonda denominata “Siloe” prende il nome proprio dall’omonimo programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90. Inoltre posso aggiungere che il programma Siloe è a sua volta inserito in un altro e più vasto programma, denominato Kerigma. (Sulla natura di quest’ultimo e degli altri sottoprogrammi che lo compongono non mi e stato rivelato nulla, NdA). Per ora posso solo dirle che la sonda è stata assemblata presso l’Area 51, disponeva di un motore a impulsi elettromagnetici e, una volta completata, fu collocata in orbita da un velivolo del tipo Aurora. La sonda non disponeva di calcoli e preindicazioni sulla traiettoria e ubicazione precise di Nibiru, per cui il suo scopo era di approssimarsi al pianeta correggendo la rotta il più possibile per poi riavvicinarsi al Sistema Solare ad una distanza tale da poter trasmettere dati e immagini al radiotelescopio segreto posizionato in Alaska. La sonda venne lanciata una volta ultimato il radiotelescopio ed effettuò la trasmissione delle riprese nel 1995.
[B] Quanto da lei affermato mi spinge a rammentare alcune delle teorie formulate dal ricercatore Zecharia Sitchin in merito al noto 12° pianeta e di un suo futuro ritorno. Conosce tali studi?
[G] Si, almeno negli aspetti principali; ciò che posso dirle di sicuro è che il S.I.V. in collaborazione con la Lockheed Martin inviò quella sonda che realizzò le immagini da me elaborate. Si tratta di un corpo celeste molto grande che nel giro di tre anni al massimo, a partire dal 2001, farà “sentire” la sua presenza all’interno del sistema solare.
[B] In che modo ha avuto accesso a simili informazioni?
[G] Attualmente usufruisco di un’autorizzazione alla supervisione denominata ‘Secretum Omega’. Questa è la più alta classificazione di segretezza in Vaticano, equivalente al 'Cosmic Top Secret' della Nato. Esso è suddiviso in tre livelli d’informazione: dal meno dettagliato Secretum Omega livello III al Secretum Omega livello I che è il più completo. Il mio compito attualmente è di formare nuovi elementi del S.I.V. e di avviarli all’uso dei sistemi di comunicazione propri di tale organismo.
[B] In Italia le informazioni raccolte dal radiotelescopio in Alaska come giungono?
[G] In Italia esistono impianti radio e antenne unitamente a due satelliti geostazionari sopra l’Italia stessa di una compagnia di telecomunicazioni americana, la Sprint International, che ha parabole nel nord e nell’estremo sud dell’Italia. Tale compagnia ha un contratto speciale con il SIV e su un canale riservato invia e riceve dati cifrati con un algoritmo di crittografia riservato e personalizzato, in uso dal 1994. Prima il SIV usava un sistema di crittografia ideato da una società svizzera che in seguito fu abbandonato, perché uno dei membri di questa società lo rivendette clandestinamente agli israeliani. Altre informazioni di carattere tecnico per ora non posso fornirle.
[B] Vorrei porle una domanda su un noto religioso italiano legato alla Chiesa, mi riferisco a Monsignor Balducci che ha pubblicamente rilasciato determinate affermazioni sulla tematica extraterrestre. Balducci per caso opera in accordo con il S.I.V.? È a conoscenza della sua esistenza?
[G] Sicuramente Padre Balducci ha condotto i suoi studi e le sue ricerche in maniera totalmente autonoma senza seguire alcun tipo di programma stabilito in precedenza. Nelle sue ricerche non è mai stato ostacolato, anzi in qualche circostanza è stato in un certo modo incoraggiato.
[B] Un attimo solo, mi è sembrato di aver capito dalle sue parole che esisterebbe un programma di divulgazione. È, forse, per tale ragione che ha deciso d’incontrami e rivelarmi tali informazioni?
[G] Siamo -schegge impazzite- secondo il sistema, ma consapevoli che certi eventi che stanno per verificarsi coinvolgeranno tutti gli esseri viventi del pianeta, nessuno escluso. L’umanità intera in questa attuale fase storica sta vivendo un periodo molto particolare e strettamente collegato ad alcuni eventi ‘chiave’ contenuti nel libro dell’Apocalisse. Il genere umano deve affidarsi completamente al messaggio di salvezza e di redenzione di Cristo, quello che San Paolo ha definito il Kerigma, quello che Giovanni Paolo II cerca di portare in tutte le nazioni del mondo. Crede che il Papa non sappia quanto siano vicini certi avvenimenti?
[B] Ma di tutte queste informazioni l’attuale Pontefice quanto conosce, alla luce anche delle accorate dichiarazioni rilasciate da un anno a questa parte?
[G] All’interno del Vaticano esistono due correnti in contrapposizione; una è fautrice di questo programma di informazione ed è difesa anima e corpo da Wojtila, l’altra è tutta protesa ad ostacolarlo con ogni mezzo, a tal punto che alcuni elementi di questa fazione fanno parte anche di gruppi di potere occulti che, per fare un esempio, controllano il mercato petrolifero mondiale che attualmente sta incidendo sulle varie economie internazionali, con l’unico obiettivo di schiacciare ogni iniziativa legata alla diffusione d’energie pulite alternative. Gruppi come quello a cui si può ricondurre la vicenda del famoso e controverso caso ufologico 'Guardian' che lei conosce, drammaticamente autentico in gran parte, tranne in quella relativa ai fotogrammi della presunta entità aliena. Comunque la documentazione cartacea e le informazioni in esso contenute descrivono una situazione reale. La realtà spesso supera la fantasia più sfrenata; purtroppo è così. Ma di tali organizzazioni occulte, il vertice è l’SVS.
Fonte: secretum-omega.com
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L'intervista al gesuita il SIV, la sonda Siloe e il Pianeta X
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wlady
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Saturday, July 5, 2014
I GESUITI COINVOLTI NEI SACRIFICI SATANICI DI BAMBINI
beccatevi questo pazzo furioso. ve lo ricordate? quello che diceva a straker che il sig. Scattolo era un serpente
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Fonte: ChildAbuseRecovery
Tratto da: 2012 the big picture
Attraverso: ascensionwithearth
e: Ununiverso.blog
http://intermatrix.blogspot.it/2014/06/i-gesuiti-coinvolti-nei-sacrifici.html
I GESUITI COINVOLTI NEI SACRIFICI SATANICI DI BAMBINI
Pubblicato da
BOJS - LION OF YAHUDA
martedì 3 giugno 2014
Il
capo dei gesuiti Sig. Adolfo Panchon, ha annunciato le proprie dimissioni
questa settimana dopo che il Tribunale internazionale di Common Law di
Giustizia a Bruxelles lo ha collegato alle cerimonie del Nono Cerchio
Satanico con Culto Sacrificale di Bambini.
Nell’ultimo mese cinque
giudici hanno ascoltato numerosi testimoni oculari e documentazione
archivistica vaticana che puntano chiaramente il dito verso Panchon,
Papa Francesco, l’ex Papa Ratzinger e l’arcivescovo di Canterbury Justin
Welby per lo stupro rituale e l’uccisione di bambini di recente, nel
2010″ secondo il bollettino di ieri del Tribunale internazionale sui
crimini della Chiesa e dello Stato. Il mese scorso l’ITCCS ha cominciato
a perseguire il caso di fronte a cinque giudici internazionali e 27
membri della giuria.
“Papa Francesco ha stranamente osservato, durante il suo giro in
medio oriente della scorsa settimana che l’abuso sessuale è come una
messa satanica’ rivelando che egli capisce che lo stupro di bambini
all’interno della sua chiesa è legato ai riti satanici a cui egli stesso
partecipa” il procuratore ha detto da Bruxelles. “Consideriamo le
parole del Papa una tacita ammissione di colpa e ulteriori prove del suo
coinvolgimento in questo crimine mostruoso.”
Un ordine gesuita cattolico chiamato il “Privilegio magisteriale” datato
25 dic 1967 relativo alla messa nera è stato fornito alla corte da
archivi vaticani. Il documento, si è detto, dovrebbe mostrare che ad
ogni nuovo papa è stato richiesto di partecipare al Nono Cerchio
Satanico con Culto Sacrificale di Bambini appena nati, tra cui bere il
loro sangue. “Documenti vaticani indicano chiaramente che per secoli
i gesuiti avevano un piano premeditato per uccidere ritualmente neonati
rapiti e poi consumare il loro sangue”, ha detto il procuratore capo
del tribunale.” Il progetto è nato da una idea contorta allo scopo di
ricavare energia spirituale dalla linfa vitale degli innocenti,
assicurando così stabilità politica al papato di Roma. Questi atti
non sono solo di genocidio, ma sono sistematici e istituzionalizzati.
Sembrano essere state eseguiti dalla Chiesa cattolica romana, dai
gesuiti e da ogni Papa dal 1773 almeno”.
“Le osservazioni del Papa circa le messe nere sataniche sono il tipo
più basso di insensibilità sadica” ha concordato Ruth Leopold, un
americano di 51 anni che sostiene di essere sopravvissuto ad una messa
nera satanica Cattolica con tortura.” Qualsiasi idiota sa che anche
citando parole di innesco come ‘messa satanica’ si ri-traumatizzano le
vittime di torture sataniche. Forse le sue parole sono state
deliberatamente progettate dal momento che lo accusiamo di aver preso
parte Nono Cerchio Satanico di sacrificio. E’ il momento che si
dimetta”.
(…)La corte che ha continuato a perseguire i membri dell’elite
mondiale del Nono Cerchio Satanico con Culto Sacrificale di Bambini ha
detto di includere Papa Francesco, Pachon e Welby. Almeno otto testimoni
hanno testimoniato che sia Papa Francesco, l’ex papa Ratzinger o
Panchon erano presenti con loro come bambini a sacrifici di bambini.
Il 27 maggio il bollettino dell’ITCCS ha annunciato che il giudice
aveva ricevuto nuovi elementi di prova provenienti da fonti vaticane che
dettagliavano gli sforzi di Papa Francesco ‘per coprire le attività del
nono cerchio ” hanno tentato di fermare il tribunale attraverso mezzi segreti.”
Mentre Pachon ha deciso di dimettersi, Papa Francesco ha suggerito ai
giornalisti durante il suo recente tour della Terra Santa che potrebbe
seguire l’esempio dell’ex papa Ratzinger e ritirarsi. Il 15 febbraio
2013 la corte di Bruxelles ha trovato Ratzinger colpevole di crimini
contro l’umanità. Si è dimesso pochi giorni dopo, il 28 febbraio. Prove
presentate al giudice del 2013 possono essere trovate nel video di Kevin
Annett di “Hidden No Longer”, disponibile gratuitamente qui.
I testimoni hanno fatto i nomi dei membri del Nono Cerchio Satanico
con Culto Sacrificale di Bambini , come il cardinale Olandese cattolico
Alfrink e il principe Bernhard dei Paesi Bassi; i Membri della famiglia
reale britannica, olandese e belga, tra cui la regina Elisabetta, il
principe Filippo, la regina olandese Wilhemina, la sua famiglia e il
consorte re Hendrick; Papa Francesco, l’ex papa Ratzinger, arcivescovo
di Canterbury Justin Welby, due giudici dell’alta corte inglese, tra cui
il giudice Fulford, un vescovo cattolico canadese e ministri del
governo di alto livello in Belgio e in Inghilterra.
La scorsa settimana il giudice si è aggiornata per un paio di giorni
dopo la ricezione della voce che il Nono Cerchio Satanico con Culto
Sacrificale di Bambini ha previsto un sacrificio di un bambino per il 15
agosto 2014 nel caveau sotterraneo sotto Marie – Reine – du – Monde
Cattedrale cattolica romana a Montreal, Canada. Testimoni hanno anche
testimoniato che i bambini sono stati costretti a guardare i sacrifici
di bambini nella cripta del castello di Caernarfon nel Galles, la
catacomba seminterrata sotto l’ala ovest della scuola per indiani Mohawk
a Brantford, in Canada e in vari boschetti in Francia, Olanda e Stati
Uniti.
Ci sono alcune vittime più recenti di questa élite del Nono Cerchio
satanico. Il soldato giamaicano e inglese Vivian Cunningham è rimasto
drogato nell’ospedale di San Giorgio a Stafford Inghilterra (phone: +44
01785 257888), solo per aver fatto domande sul mandato di cattura della
regina Elisabetta per il rapimento di dieci nativi. Il cittadino
britannico David Compan e sua moglie sono stati avvicinati, drogati,
arrestati e incarcerati nel Centro di Salute Mentale London Park Royal
per la pubblicazione di un mandato di arresto per la Regina Elisabetta
in una chiesa cattolica. L’arresto e il rilascio di Compan sono stati
catturati in questo video.
Lo scorso ottobre a Kitchener, Ontario Canada Steve Finney stava
cercando di esporre il caso del 2013 culto del Nono Cerchio satanico su
50.000 bambini nativi scomparsi che includevano accuse di sequestro per
la regina Elisabetta. Finney è stato arrestato e tenuto in carcere per
tre giorni senza accuse. Proteste in tutto il mondo organizzate dai ITCCS sono apparse efficaci per il rilascio di Finney e dei Compan.
L’ex residente della scuola Kamloops, William Combes, e gli altri non
sono stati così fortunati. Il nativo canadese è stato portato al coma e
poi è morto dopo una intervista radiofonica del 2010, dove ha parlato di
aver visto la regina Elisabetta e il Principe Filippo lasciare la
scuola con i suoi dieci amici e studenti di Kamloops. Il capo Louis
Daniels, Harriet Nahanee, Jonny Bingo Dawson e Ricky Lavillee sono
anch’essi morti per cause misteriose prima di rilasciare la loro
testimonianza in programma per il processo internazionale del 2013
riguardante 50.000 bambini nativi scomparsi.
Altre prove sulle attività del Nono Cerchio Satanico con Culto
Sacrificale di Bambini è stato promesso nella prossima Pubblica
Informazione Bollettini dall’Ufficio del Procuratore della Corte ICLCJ.
Il caso avrebbe dovuto prendere più di un anno per completare penale a
causa del numero di testimoni venuta alla luce e le prove presentate
finora alla corte .
Per contattare funzionari della Corte internazionale
di Bruxelles scrivere una email o chiamare:
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Fonte: ChildAbuseRecovery
Tratto da: 2012 the big picture
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Sunday, June 22, 2014
Il ruolo di Putin e della Russia all’interno dello scacchiere internazionale
http://zret.blogspot.it/2014/06/il-ruolo-di-putin-e-della-russia.html
Il ruolo di Putin e della Russia all’interno dello scacchiere internazionale

Si sta sempre più diffondendo l’idea che la Russia di Putin possa agire da forza utile a contrastare i piani dell’élites che intendono portare a compimento l’edificazione del Nuovo ordine mondiale. [1]
Se Machiavelli fosse vivo, ammirerebbe Putin poiché egli è statista gagliardo ed accorto, una sorta di Valentino del XXI secolo, su scala planetaria. Se dimentichiamo il probabile significato del suo cognome e se intendiamo cullare delle illusioni, possiamo pure vedere nel nuovo Cesare Borgia il paladino dei paesi che non vogliono sottomettersi alla prepotenza atlantica.
La politica vera, però, non si svolge sul proscenio delle relazioni tra alleati e delle tensioni fra antagonisti, bensì dietro le quinte. Per questo motivo ci sembra chimerico vagheggiare una denuncia per opera di Putin del 9 11 come inside job, coram populo. Se ciò accadesse, gli Stati Uniti sarebbero annichilati all’istante, ma il presidente russo non gioca la carta che lo porterebbe a vincere la partita. Perché? Perché egli presumibilmente non è, malgrado l’immagine di uomo energico ed intemerato, il fautore della libertà contro la tirannide occidentale, ma l’attore di un dramma, il cui regista è nerovestito.
Certo, se confrontato con la squallida inettitudine di fantocci come Obama o Renzi, colui spicca per la sua statura, ma sia l’esperienza delle cose metapolitiche sia certe profezie bibliche e coraniche (si intendano pure le profezie come annunci che Essi dirigono verso l’adempimento) ci invitano alla prudenza. La Russia è pur sempre Magog. E’, insieme con la Cina e l’India, la macroregione che pare destinata a sopraffare le nazioni occidentali dopo un feroce conflitto. L’assetto internazionale è sul punto di essere ridefinito secondo i piani occulti di chi, manovrando tutti i contendenti, usa rivalità reali e fittizie per conseguire i suoi fini, come il timoniere esperto sa sfruttare la corrente contraria per mantenere la rotta e condurre la nave in porto.
Rileggere “1984” di George Orwell può essere di giovamento per intuire gli sviluppi degli accadimenti attuali.
Un altro argomento smorza facili entusiasmi. La Russia è antesignana nella guerra climatica ed i suoi vertici dichiarano la necessità di combattere il riscaldamento globale provocato dal biossido di carbonio attraverso interventi di geoingegneria ufficiale. Il global warming, comunemente inteso, è una menzogna e dove alberga una menzogna ne pullulano presto altre. Questi possono sembrare solo piccoli indizi, ma rivelano l’adesione della Federazione russa ad un disegno inconfessabile, denotano il fatto che essa obbedisce ad ordini provenienti dall’alto, anzi obbedisce ad un... Ordine.
Abbiamo torto o ragione, se non facciamo assegnamento sul ruolo salvifico di Putin? Il tempo ci darà la risposta, anche se i posteri rischiano di non sopravvivere al flagello per stabilire chi fu più lungimirante.
[1] Tale interpretazione è sostenuta ed argomentata, tra gli altri, da Francesco Amodeo, nell’editoriale intitolato "Il loro piano sta fallendo: benvenuti nel nuovo disordine mondiale. Ora tutto dipende da noi", 2014
Se Machiavelli fosse vivo, ammirerebbe Putin poiché egli è statista gagliardo ed accorto, una sorta di Valentino del XXI secolo, su scala planetaria. Se dimentichiamo il probabile significato del suo cognome e se intendiamo cullare delle illusioni, possiamo pure vedere nel nuovo Cesare Borgia il paladino dei paesi che non vogliono sottomettersi alla prepotenza atlantica.
La politica vera, però, non si svolge sul proscenio delle relazioni tra alleati e delle tensioni fra antagonisti, bensì dietro le quinte. Per questo motivo ci sembra chimerico vagheggiare una denuncia per opera di Putin del 9 11 come inside job, coram populo. Se ciò accadesse, gli Stati Uniti sarebbero annichilati all’istante, ma il presidente russo non gioca la carta che lo porterebbe a vincere la partita. Perché? Perché egli presumibilmente non è, malgrado l’immagine di uomo energico ed intemerato, il fautore della libertà contro la tirannide occidentale, ma l’attore di un dramma, il cui regista è nerovestito.
Certo, se confrontato con la squallida inettitudine di fantocci come Obama o Renzi, colui spicca per la sua statura, ma sia l’esperienza delle cose metapolitiche sia certe profezie bibliche e coraniche (si intendano pure le profezie come annunci che Essi dirigono verso l’adempimento) ci invitano alla prudenza. La Russia è pur sempre Magog. E’, insieme con la Cina e l’India, la macroregione che pare destinata a sopraffare le nazioni occidentali dopo un feroce conflitto. L’assetto internazionale è sul punto di essere ridefinito secondo i piani occulti di chi, manovrando tutti i contendenti, usa rivalità reali e fittizie per conseguire i suoi fini, come il timoniere esperto sa sfruttare la corrente contraria per mantenere la rotta e condurre la nave in porto.
Rileggere “1984” di George Orwell può essere di giovamento per intuire gli sviluppi degli accadimenti attuali.
Un altro argomento smorza facili entusiasmi. La Russia è antesignana nella guerra climatica ed i suoi vertici dichiarano la necessità di combattere il riscaldamento globale provocato dal biossido di carbonio attraverso interventi di geoingegneria ufficiale. Il global warming, comunemente inteso, è una menzogna e dove alberga una menzogna ne pullulano presto altre. Questi possono sembrare solo piccoli indizi, ma rivelano l’adesione della Federazione russa ad un disegno inconfessabile, denotano il fatto che essa obbedisce ad ordini provenienti dall’alto, anzi obbedisce ad un... Ordine.
Abbiamo torto o ragione, se non facciamo assegnamento sul ruolo salvifico di Putin? Il tempo ci darà la risposta, anche se i posteri rischiano di non sopravvivere al flagello per stabilire chi fu più lungimirante.
[1] Tale interpretazione è sostenuta ed argomentata, tra gli altri, da Francesco Amodeo, nell’editoriale intitolato "Il loro piano sta fallendo: benvenuti nel nuovo disordine mondiale. Ora tutto dipende da noi", 2014
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Friday, June 6, 2014
Il crepuscolo del contattismo
http://zret.blogspot.it/2014/06/il-crepuscolo-del-contattismo.html
Il crepuscolo del contattismo

E’
deprimente constatare quanto sia decaduto il contattismo. Fenomeno
disdegnato, ma non scevro di un suo fascino pop, la grande stagione del
contattismo, gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, ha coinciso con l’acme
della letteratura e del cinema fantascientifico. Oggi, però, a distanza
di mezzo secolo e più, è rimasto ben poco di quell’epos ingenuo
(a ragione Vallée lo giudica pericoloso, anche se l'autore sbanda verso
una forma di scientismo) popolato di fratelli dello spazio, astronavi
tirate a lucido, messaggi di amore universale.
Si prenda come piccolo ma significativo saggio di un declino inglorioso l’intervista all’experiencer (oggi è à la page chiamare così quelli che in modo più prosaico si definivano “rapiti”) Cinzia Molettieri, in “Frammenti di memoria ET” (X Times, n. 67, maggio 2014). Forse quello che più urta in questi resoconti propalati dagli stanchi epigoni di Adamski è la spocchia intellettuale: non è più sufficiente raccontare esperienze meravigliose e trasmettere comunicazioni edificanti, perché ci si cimenta in disquisizioni pseudo-filosofiche. Si leggano le farraginose interpretazioni che la Molettieri svolge circa il suo vissuto. Bene e male non esistono o, meglio, sono intercambiabili: “Non c’è positivo o negativo, tutto è funzionale per il nostro percorso di riacquisizione della consapevolezza [...] Abbiamo passato tante ere e tante tappe evolutive, ma siamo arrivati in un periodo in cui le risorse si stanno esaurendo (sic), quindi è necessario che ci sia una trasformazione, un’evoluzione, ma ciò non riguarda solo noi terrestri, ma anche altri esseri extraterrestri. Siamo tutti nella stessa situazione. L’universo intero si deve evolvere. Noi non siamo su un gradino inferiore. Anche noi siamo funzionali a loro per l’evoluzione così come loro lo sono per noi. A noi sembra di subirli, ma anche a loro sembra di subire noi. La legge funzionale funziona (sic) per tutti”.[1]
Insomma siamo al cospetto del Malanga-pensiero volgarizzato. Riconosciamo al chimico pisano meriti investigativi e persino talora filosofici, ma non si comprende perché egli non ammetta il suo enorme debito nei confronti dell’Idealismo tedesco, visto che, piaccia o no, la concezione del professor Malanga ricorda molto Fichte, un Fichte in salsa quantistica. La Coscienza che pone innanzi a sé degli ostacoli per acquisire consapevolezza, non assomiglia all’Io di Fichte? L’io pone il non-Io, il mondo materiale, per realizzare la sua piena facoltà creativa, per affermare la sua libertà. Affinché l'Io si realizzi, abbisogna di un'opposizione, di una resistenza. Orbene, questo retroterra culturale si è diluito in alcune esegesi attuali a cavallo tra scienza e filosofia. Appunto, si è diluito, come un vino annacquato: così la forza speculativa del filosofo tedesco, si condivida o no il suo approccio, è stata imbolsita in modo spaventoso, perdendo di vista le situazioni contingenti, storiche ed individuali.
Se è vero che sul piano metafisico la differenza tra bene e male non ha ragion d’essere, nel mondo caduto e caduco, tale divario ha implicazioni di non poco conto. Eppure un’indebita trasposizione non solo esclude l’intervento di alieni carnefici (di solito è questa la visione del contattismo tradizionale), ma per giunta trasforma gli intrusi in salvatori, in latori di esperienze che, anche se terribili, permettono di crescere. Giusto! “Ciò che non uccide fortifica”, ci rammenta Nietzsche. Tuttavia sono situazioni che molti, se potessero, eviterebbero, come pochi agognano di soffrire le pene dell’inferno per concludere che la gioia è preferibile al dolore.
Infine l’insistenza sull’idea di “evoluzione”, oltre ad essere stucchevole ed a ricordare lo screditato Darwin, apparenta il fosco autunno del contattismo con Teillhard de Chardin, bislacco pensatore gesuita. Dietro tutta questa fumosa nebbia evoluzionista, si deve intravedere l’ombra dei Gesuiti? Dietro i Gesuiti, poi qualcun altro? Troverà le risposte chi manterrà integro un salutare dubbio. Gli altri saliranno sull’ascensore per l’Inferno, pardon per le stelle...
[1] Tra l’altro, non si intende che cosa c’entri il presunto esaurimento delle risorse naturali con la dissertazione a proposito di una palingenesi spirituale. Questa confusione è indizio dell’ignoranza in cui si sono impantanate certe frange ufologiche.
Si prenda come piccolo ma significativo saggio di un declino inglorioso l’intervista all’experiencer (oggi è à la page chiamare così quelli che in modo più prosaico si definivano “rapiti”) Cinzia Molettieri, in “Frammenti di memoria ET” (X Times, n. 67, maggio 2014). Forse quello che più urta in questi resoconti propalati dagli stanchi epigoni di Adamski è la spocchia intellettuale: non è più sufficiente raccontare esperienze meravigliose e trasmettere comunicazioni edificanti, perché ci si cimenta in disquisizioni pseudo-filosofiche. Si leggano le farraginose interpretazioni che la Molettieri svolge circa il suo vissuto. Bene e male non esistono o, meglio, sono intercambiabili: “Non c’è positivo o negativo, tutto è funzionale per il nostro percorso di riacquisizione della consapevolezza [...] Abbiamo passato tante ere e tante tappe evolutive, ma siamo arrivati in un periodo in cui le risorse si stanno esaurendo (sic), quindi è necessario che ci sia una trasformazione, un’evoluzione, ma ciò non riguarda solo noi terrestri, ma anche altri esseri extraterrestri. Siamo tutti nella stessa situazione. L’universo intero si deve evolvere. Noi non siamo su un gradino inferiore. Anche noi siamo funzionali a loro per l’evoluzione così come loro lo sono per noi. A noi sembra di subirli, ma anche a loro sembra di subire noi. La legge funzionale funziona (sic) per tutti”.[1]
Insomma siamo al cospetto del Malanga-pensiero volgarizzato. Riconosciamo al chimico pisano meriti investigativi e persino talora filosofici, ma non si comprende perché egli non ammetta il suo enorme debito nei confronti dell’Idealismo tedesco, visto che, piaccia o no, la concezione del professor Malanga ricorda molto Fichte, un Fichte in salsa quantistica. La Coscienza che pone innanzi a sé degli ostacoli per acquisire consapevolezza, non assomiglia all’Io di Fichte? L’io pone il non-Io, il mondo materiale, per realizzare la sua piena facoltà creativa, per affermare la sua libertà. Affinché l'Io si realizzi, abbisogna di un'opposizione, di una resistenza. Orbene, questo retroterra culturale si è diluito in alcune esegesi attuali a cavallo tra scienza e filosofia. Appunto, si è diluito, come un vino annacquato: così la forza speculativa del filosofo tedesco, si condivida o no il suo approccio, è stata imbolsita in modo spaventoso, perdendo di vista le situazioni contingenti, storiche ed individuali.
Se è vero che sul piano metafisico la differenza tra bene e male non ha ragion d’essere, nel mondo caduto e caduco, tale divario ha implicazioni di non poco conto. Eppure un’indebita trasposizione non solo esclude l’intervento di alieni carnefici (di solito è questa la visione del contattismo tradizionale), ma per giunta trasforma gli intrusi in salvatori, in latori di esperienze che, anche se terribili, permettono di crescere. Giusto! “Ciò che non uccide fortifica”, ci rammenta Nietzsche. Tuttavia sono situazioni che molti, se potessero, eviterebbero, come pochi agognano di soffrire le pene dell’inferno per concludere che la gioia è preferibile al dolore.
Infine l’insistenza sull’idea di “evoluzione”, oltre ad essere stucchevole ed a ricordare lo screditato Darwin, apparenta il fosco autunno del contattismo con Teillhard de Chardin, bislacco pensatore gesuita. Dietro tutta questa fumosa nebbia evoluzionista, si deve intravedere l’ombra dei Gesuiti? Dietro i Gesuiti, poi qualcun altro? Troverà le risposte chi manterrà integro un salutare dubbio. Gli altri saliranno sull’ascensore per l’Inferno, pardon per le stelle...
[1] Tra l’altro, non si intende che cosa c’entri il presunto esaurimento delle risorse naturali con la dissertazione a proposito di una palingenesi spirituale. Questa confusione è indizio dell’ignoranza in cui si sono impantanate certe frange ufologiche.
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Sunday, May 18, 2014
Rileggere alcuni aspetti del Cristianesimo (terza ed ultima parte)
http://zret.blogspot.it/2014/05/rileggere-alcuni-aspetti-del.html
Rileggere alcuni aspetti del Cristianesimo (terza ed ultima parte)
Leggi qui la seconda parte.
I cliché interpretativi più stucchevoli riguardano Costantino: non esiste alcun editto di Milano emanato nel 313 d.C., ma una circolare applicativa del provvedimento voluto da Galerio. Costantino non inventa il monogramma cristologico, contrassegno più antico. Favorevole ai Niceni e, pur con qualche retromarcia agli Ariani, vede nelle varie comunità cristiane delle possibili alleate nel consolidamento del suo potere. Profondamente pagano, Costantino, prima della battaglia di Ponte Milvio, scorge nel firmamento la costellazione del Cigno: ecco spiegata la pia leggenda della Croce e la frase “In hoc signo vinces”. La cosiddetta “pace della Chiesa” attribuita ad un Costantino, uomo della Provvidenza, coincide con le più crudeli vessazioni nei confronti di tutte quelle comunità cristiane che in ottemperanza degli insegnamenti evangelici, rifiutano ogni compromesso con le autorità di un mondo il cui Principe (Arconte) è Satana.
Potrei continuare a snocciolare altre distorsioni sulla storia del C., a sfatare altre storie edificanti, ma mi fermo qui, perché vorrei riprendere la questione centrale. Ha senso evocare una una campagna anti-cristiana per sradicare ciò che resta del senso religioso, dal momento che il concetto di C. è tanto controverso? Questa etichetta si può attaccare un po’ a tutto ed al contrario di tutto: dal Cattolicesimo alle fanatiche congregazioni statunitensi, dai Testimoni di Geova alla sparuta comunità tedesca di cristiani vegetariani. Riferirsi ad una crociata anti-cristiana mi pare una semplificazione, tanto più riduttiva quanto più il quadro è complesso e contraddittorio.
Ammettiamo pure per assurdo che la Chiesa di Roma non sia almeno in uno dei suoi vertici pesantemente coinvolta nel mondialismo più empio che ateo, anche per mezzo del presente gesuitico papa, si può ritenere che essa custodisca il senso del sacro o, nel migliore dei casi, non è oggi una specie di sindacato dei poveri e dei derelitti? Anche qui, però, le incongruenze sono colossali: infatti, mentre prelati e sacerdoti si sgolano per invocare la giustizia, il rispetto per il creato, l’amore per la verità e tante altre belle cose, non solo non accennano mai alle questioni decisive (geoingegneria clandestina, potere delle banche, élites sataniste…), ma soprattutto agiscono nella direzione opposta. Il Vaticano è una costola della C.I.A., una protesi della N.A.S.A., un’articolazione della N.A.T.O. Ha interessi enormi nel mondo finanziario e persino nell’industria bellica, attraverso l’Opus Dei, lo I.O.R. e le banche cattoliche. E’ favorevole alle sementi transgeniche, alle vaccinazioni, alla medicina ufficiale. Sostiene i governi totalitari, come quelli italiani. Coopera con criminali come Kissinger o Obama. Propala le menzogne sui cambiamenti climatici dovuti al biossido di carbonio.
L’ateismo di Michel Onfray e sodali è risibile, quando si pensa al sacrilego “culto” degli Oscurati, questo sì foriero di sradicamento del sacro come del profano, insulto allo Spirito come alla Natura. Fino ad oggi non si è levata ancora, all’interno delle chiese cristiane o sedicenti tali, una sola autorevole ed intrepida voce contro la cupola globalizzatrice, a difesa della vita, della verità, dei valori spirituali.
I cliché interpretativi più stucchevoli riguardano Costantino: non esiste alcun editto di Milano emanato nel 313 d.C., ma una circolare applicativa del provvedimento voluto da Galerio. Costantino non inventa il monogramma cristologico, contrassegno più antico. Favorevole ai Niceni e, pur con qualche retromarcia agli Ariani, vede nelle varie comunità cristiane delle possibili alleate nel consolidamento del suo potere. Profondamente pagano, Costantino, prima della battaglia di Ponte Milvio, scorge nel firmamento la costellazione del Cigno: ecco spiegata la pia leggenda della Croce e la frase “In hoc signo vinces”. La cosiddetta “pace della Chiesa” attribuita ad un Costantino, uomo della Provvidenza, coincide con le più crudeli vessazioni nei confronti di tutte quelle comunità cristiane che in ottemperanza degli insegnamenti evangelici, rifiutano ogni compromesso con le autorità di un mondo il cui Principe (Arconte) è Satana.
Potrei continuare a snocciolare altre distorsioni sulla storia del C., a sfatare altre storie edificanti, ma mi fermo qui, perché vorrei riprendere la questione centrale. Ha senso evocare una una campagna anti-cristiana per sradicare ciò che resta del senso religioso, dal momento che il concetto di C. è tanto controverso? Questa etichetta si può attaccare un po’ a tutto ed al contrario di tutto: dal Cattolicesimo alle fanatiche congregazioni statunitensi, dai Testimoni di Geova alla sparuta comunità tedesca di cristiani vegetariani. Riferirsi ad una crociata anti-cristiana mi pare una semplificazione, tanto più riduttiva quanto più il quadro è complesso e contraddittorio.
Ammettiamo pure per assurdo che la Chiesa di Roma non sia almeno in uno dei suoi vertici pesantemente coinvolta nel mondialismo più empio che ateo, anche per mezzo del presente gesuitico papa, si può ritenere che essa custodisca il senso del sacro o, nel migliore dei casi, non è oggi una specie di sindacato dei poveri e dei derelitti? Anche qui, però, le incongruenze sono colossali: infatti, mentre prelati e sacerdoti si sgolano per invocare la giustizia, il rispetto per il creato, l’amore per la verità e tante altre belle cose, non solo non accennano mai alle questioni decisive (geoingegneria clandestina, potere delle banche, élites sataniste…), ma soprattutto agiscono nella direzione opposta. Il Vaticano è una costola della C.I.A., una protesi della N.A.S.A., un’articolazione della N.A.T.O. Ha interessi enormi nel mondo finanziario e persino nell’industria bellica, attraverso l’Opus Dei, lo I.O.R. e le banche cattoliche. E’ favorevole alle sementi transgeniche, alle vaccinazioni, alla medicina ufficiale. Sostiene i governi totalitari, come quelli italiani. Coopera con criminali come Kissinger o Obama. Propala le menzogne sui cambiamenti climatici dovuti al biossido di carbonio.
L’ateismo di Michel Onfray e sodali è risibile, quando si pensa al sacrilego “culto” degli Oscurati, questo sì foriero di sradicamento del sacro come del profano, insulto allo Spirito come alla Natura. Fino ad oggi non si è levata ancora, all’interno delle chiese cristiane o sedicenti tali, una sola autorevole ed intrepida voce contro la cupola globalizzatrice, a difesa della vita, della verità, dei valori spirituali.
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Zret
Wednesday, January 1, 2014
La piramide di La Mana e la piramide del dollaro: continuità-discontinuità con il passato
Cominciamo il 2014 con questo delirio zretiano. Auguri a tutti. Sono le 8 ed e' ora di andare a nanna.
http://zret.blogspot.it/2013/12/la-piramide-di-la-mana-e-la-piramide.html
http://zret.blogspot.it/2013/12/la-piramide-di-la-mana-e-la-piramide.html
La piramide di La Mana e la piramide del dollaro: continuità-discontinuità con il passato
La
piramide di La Mana è un singolare manufatto rinvenuto nella foresta
pluviale dell’Ecuador alcuni lustri addietro. E’ un oggetto litico sulla
cui cuspide è incastonato un occhio. Al di sotto si allineano tredici
gradini dove sono tracciati i mattoni. Sulla base si notano piccoli
intarsi dorati che raffigurano la costellazione di Orione nonché
un’epigrafe che il professor Kurt Schildmann, presidente della Società linguistica tedesca, ha tradotto nel modo seguente: “Il figlio del Creatore è in viaggio”.
Esposto a luce ultravioletta, dall’occhio dell’artefatto si sprigiona
un bagliore quasi fosforescente, mentre i gradini si accendono di
riverberi azzurrognoli.
Il pensiero corre subito alla piramide effigiata sul dollaro: anch’essa ha tredici livelli e sul vertice è effigiato un occhio. Il disegno del solido con l’occhio onniveggente, rappresentato sulla banconota statunitense, fu creato dall’erudito gesuita Atanasius Kircher, come immagine di copertina del suo libro, Mundus subterraneus (1664-1678), ma evidentemente la concezione è molto più antica, anzi atavica.
La piramide di La Mana è un oggetto fuori contesto, poiché non è riconducibile alle culture pre-colombiane, laddove è descritta in varie tradizioni, tra cui quella che risale alla Confraternita del Serpente. Questa simbologia si reperisce nella Bibbia (il serpente di bronzo), nel mito, nell’alchimia, nell’araldica, nelle logge massoniche, nelle società segrete… [per non parlare degli spettacoli di Cicciolina]
Lo studioso Diego Marin vede nel serpente una genealogia: “Alla fine degli anni ’60 del XX secolo, un documento di origine incerta, detto ‘Serpente rosso’ o ‘Le serpent rouge’, venne alla luce nella Biblioteca nazionale di Parigi. Conteneva le linee di sangue degli Illuminati, insieme con una pianta della Chiesa di St. Sulpice, il centro cattolico in cui si svolgevano studi di occultismo. I presunti autori dell’opera, Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston de Koker morirono tutti a distanza di ventiquattro’ore l’uno dall’altro, il 6 e 7 marzo 1967”.
Altri autori ritengono che il serpente adombri una stirpe di Rettili. E’ importante stabilire se in un remoto passato esistette un lignaggio non appartenente a Homo sapiens. E’ possibile che varie specie, Ominidi e no, vissero e convissero sulla Terra: alcune si estinsero, altre si mescolarono. Le indagini antropologiche, archeologiche e genetiche, sebbene disdegnate dalla “scienza” accademica”, hanno raccolto molti indizi a sostegno di una totale rivisitazione della storia. Sono indagini da cui emergerebbe che una categoria di Ominidi fu il risultato di ingegneria genetica, mentre altre ebbero diversa origine: a tale distinzione sembra alludere la Torah, quando indugia sui figli di Seth, contrapponendoli ai figli di Caino. È indubbio che, secondo il Pentateuco, non tutto il genere umano discende da un’unica coppia: quando Adamo ed Eva procrearono, esistevano già altre genti, come si arguisce, ad esempio, da Genesi, 4, 15, dove è spiegato che Dio impone un segno a Caino affinché egli non sia ucciso da chi lo avesse incontrato. Ora, è palese che non tutti gli abitanti della Terra sono nati da Adamo ed Eva, visto che Caino potrebbe imbattersi in altri uomini, una volta espulso dalla sua terra natia.
“Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. 14. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà". 15. Ma il Signore gli disse: "Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. 16. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden”.
Se è rilevante tentare di comprendere quali specie si insediarono nei continenti del pianeta, è decisivo definire la natura della civiltà predominante i cui tratti intellettuali (nell’architettura soprattutto, ma anche nelle tecniche metallurgiche, nella cultura materiale, nella medicina, nell’immaginario simbolico etc.) si riscontrano ad ogni latitudine.
Fu una civiltà predatrice o evoluta sotto il profilo etico? Probabilmente dapprincipio fu una civiltà animata per lo più da princìpi nobili, ma, con il passare del tempo, prevalsero in essa i disvalori. Le classi dirigenti furono infiltrate da individui spregiudicati, avidi di potere che si fregiarono dei simboli appartenenti alle élites sagge: di quei simboli distorsero i significati. Questo spiega, ad esempio, perché l’occhio onniveggente, da immagine evocante la provvidenza del Creatore, si degradò ad icona di un potere perverso che tutto e tutti vuole controllare. E’ plausibile che la cosiddetta Fratellanza bianca, ossia un collegio di persone illuminate, tentò sin dall’inizio di opporsi alla tracotanza degli Oscurati, devoti al male e risoluti a dominare l’intero pianeta. Tuttavia la Fratellanza bianca, sempre più minacciata, fu costretta alla clandestinità: come gruppo iniziatico trasmise le sue conoscenze di generazione in generazione sino ad oggi. Come un rivolo la Sapienza ancestrale fluisce fino a questa età del ferro, ma pochi hanno sete della vera conoscenza e l’aridità dei tempi attuali rischia di disseccare l’esile ruscello.
Questa ricostruzione ipotetica potrebbe permetterci di superare l’antinomia che aduggia le monumentali realizzazioni dell’antica civiltà planetaria: da un lato sono opere che suscitano deferente ammirazione, dall’altro si avverte qualcosa di sinistro, pur nella maestosità. Si consideri il caso di Gobekli Tepe, in Turchia, il santuario che forse fu eretto da una progenie ormai incline al male, come indurrebbe a ritenere il suo collegamento con Orione. Orione di solito nei miti antichi per giungere fino all’ufologia contemporanea, è connesso ad influssi deleteri e ad esseri malvagi. Tra l’altro il complesso di Gobekli Tepe fu sotterrato, come se i suoi costruttori ad un certo punto avessero deciso di nascondere qualcosa che doveva restare segreto o di cui si vergognavano.
Infine un suggestivo manufatto come la piramide di La Mana, insieme con molte altre testimonianze, non solo ci sprona a rileggere le ere trascorse, ma ci porta ad interrogarci sulla continuità-discontinuità di una discendenza, sulle ramificazioni e tralignamenti, nell’attesa che – se ancora dispone della necessaria forza – il sodalizio dei giusti passi al contrattacco.
E' il nostro auspicio per il 2014.
Fonti:
M. Biglino, La Bibbia non è un libro sacro, 2013
F. Carotenuto, Il mistero della situazione internazionale, 2013
K. Dona e R. Habeck, La piramide di luce di La Mana
D. Marin, Il segreto degli Illuminati, 2013
Il pensiero corre subito alla piramide effigiata sul dollaro: anch’essa ha tredici livelli e sul vertice è effigiato un occhio. Il disegno del solido con l’occhio onniveggente, rappresentato sulla banconota statunitense, fu creato dall’erudito gesuita Atanasius Kircher, come immagine di copertina del suo libro, Mundus subterraneus (1664-1678), ma evidentemente la concezione è molto più antica, anzi atavica.
La piramide di La Mana è un oggetto fuori contesto, poiché non è riconducibile alle culture pre-colombiane, laddove è descritta in varie tradizioni, tra cui quella che risale alla Confraternita del Serpente. Questa simbologia si reperisce nella Bibbia (il serpente di bronzo), nel mito, nell’alchimia, nell’araldica, nelle logge massoniche, nelle società segrete… [per non parlare degli spettacoli di Cicciolina]
Lo studioso Diego Marin vede nel serpente una genealogia: “Alla fine degli anni ’60 del XX secolo, un documento di origine incerta, detto ‘Serpente rosso’ o ‘Le serpent rouge’, venne alla luce nella Biblioteca nazionale di Parigi. Conteneva le linee di sangue degli Illuminati, insieme con una pianta della Chiesa di St. Sulpice, il centro cattolico in cui si svolgevano studi di occultismo. I presunti autori dell’opera, Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston de Koker morirono tutti a distanza di ventiquattro’ore l’uno dall’altro, il 6 e 7 marzo 1967”.
Altri autori ritengono che il serpente adombri una stirpe di Rettili. E’ importante stabilire se in un remoto passato esistette un lignaggio non appartenente a Homo sapiens. E’ possibile che varie specie, Ominidi e no, vissero e convissero sulla Terra: alcune si estinsero, altre si mescolarono. Le indagini antropologiche, archeologiche e genetiche, sebbene disdegnate dalla “scienza” accademica”, hanno raccolto molti indizi a sostegno di una totale rivisitazione della storia. Sono indagini da cui emergerebbe che una categoria di Ominidi fu il risultato di ingegneria genetica, mentre altre ebbero diversa origine: a tale distinzione sembra alludere la Torah, quando indugia sui figli di Seth, contrapponendoli ai figli di Caino. È indubbio che, secondo il Pentateuco, non tutto il genere umano discende da un’unica coppia: quando Adamo ed Eva procrearono, esistevano già altre genti, come si arguisce, ad esempio, da Genesi, 4, 15, dove è spiegato che Dio impone un segno a Caino affinché egli non sia ucciso da chi lo avesse incontrato. Ora, è palese che non tutti gli abitanti della Terra sono nati da Adamo ed Eva, visto che Caino potrebbe imbattersi in altri uomini, una volta espulso dalla sua terra natia.
“Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. 14. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà". 15. Ma il Signore gli disse: "Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. 16. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden”.
Se è rilevante tentare di comprendere quali specie si insediarono nei continenti del pianeta, è decisivo definire la natura della civiltà predominante i cui tratti intellettuali (nell’architettura soprattutto, ma anche nelle tecniche metallurgiche, nella cultura materiale, nella medicina, nell’immaginario simbolico etc.) si riscontrano ad ogni latitudine.
Fu una civiltà predatrice o evoluta sotto il profilo etico? Probabilmente dapprincipio fu una civiltà animata per lo più da princìpi nobili, ma, con il passare del tempo, prevalsero in essa i disvalori. Le classi dirigenti furono infiltrate da individui spregiudicati, avidi di potere che si fregiarono dei simboli appartenenti alle élites sagge: di quei simboli distorsero i significati. Questo spiega, ad esempio, perché l’occhio onniveggente, da immagine evocante la provvidenza del Creatore, si degradò ad icona di un potere perverso che tutto e tutti vuole controllare. E’ plausibile che la cosiddetta Fratellanza bianca, ossia un collegio di persone illuminate, tentò sin dall’inizio di opporsi alla tracotanza degli Oscurati, devoti al male e risoluti a dominare l’intero pianeta. Tuttavia la Fratellanza bianca, sempre più minacciata, fu costretta alla clandestinità: come gruppo iniziatico trasmise le sue conoscenze di generazione in generazione sino ad oggi. Come un rivolo la Sapienza ancestrale fluisce fino a questa età del ferro, ma pochi hanno sete della vera conoscenza e l’aridità dei tempi attuali rischia di disseccare l’esile ruscello.
Questa ricostruzione ipotetica potrebbe permetterci di superare l’antinomia che aduggia le monumentali realizzazioni dell’antica civiltà planetaria: da un lato sono opere che suscitano deferente ammirazione, dall’altro si avverte qualcosa di sinistro, pur nella maestosità. Si consideri il caso di Gobekli Tepe, in Turchia, il santuario che forse fu eretto da una progenie ormai incline al male, come indurrebbe a ritenere il suo collegamento con Orione. Orione di solito nei miti antichi per giungere fino all’ufologia contemporanea, è connesso ad influssi deleteri e ad esseri malvagi. Tra l’altro il complesso di Gobekli Tepe fu sotterrato, come se i suoi costruttori ad un certo punto avessero deciso di nascondere qualcosa che doveva restare segreto o di cui si vergognavano.
Infine un suggestivo manufatto come la piramide di La Mana, insieme con molte altre testimonianze, non solo ci sprona a rileggere le ere trascorse, ma ci porta ad interrogarci sulla continuità-discontinuità di una discendenza, sulle ramificazioni e tralignamenti, nell’attesa che – se ancora dispone della necessaria forza – il sodalizio dei giusti passi al contrattacco.
E' il nostro auspicio per il 2014.
Fonti:
M. Biglino, La Bibbia non è un libro sacro, 2013
F. Carotenuto, Il mistero della situazione internazionale, 2013
K. Dona e R. Habeck, La piramide di luce di La Mana
D. Marin, Il segreto degli Illuminati, 2013
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
Pubblicato da
Zret
Saturday, October 12, 2013
Alcune prime informazioni di sicura fonte sulla cometa Ison, la chiusura del sito della NASA ed il telescopio dei Gesuiti ... ed alcune speculazioni idiote
http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/10/alcune-prime-informazioni-di-sicura.html
Alcune prime informazioni di sicura fonte sulla cometa Ison, la chiusura del sito della NASA ed il telescopio dei Gesuiti ... ed alcune speculazioni
Se ci si prova a collegare al sito della NASA (ovvero al sito http://www.grc.nasa.gov/) si viene reindirizzati al sito http://notice.usa.gov/ sul quale è mostrata la scritta qui sopra riportata e che significa:
A causa della carenza di fondi del governo federale, questo sito non è disponibile. Siamo sinceramente dispiaciuti per questo inconveniente. Per informazioni sui servizi governativi che sono disponibili, visitate USA.gov.
Vediamo adesso invece cosa succede se ci colleghiamo al sito internet del database scientifico istittuzionale pubmed (anch'esso estensione .gov) che invece resta aperto nonostante i medesimi problemi finanziari.
Su tale sito leggiamo
Su tale sito leggiamo
PubMed è aperto, tuttavia viene mantenuto con un numero minimo di personale a causa della mancanza di fondi governativi. L'informazione verrà aggiornata per quanto possibile.
Per
avere un'idea di questo shutdown guardiamo cosa dice ancora il sito
governativo dei servizi che restano ancora operativi, al link http://www.usa.gov/shutdown.shtml
Centinaia di migliaia di impiegati federali inclusi molti che hanno l'incarico di proteggerci dalle minacce terroristiche, che difendono i confini, che ispezionano il cibo, e che mantengono la sicurezza nei nostri cieli lavoreranno senza essere pagati fino a quando lo shutdown non finirà.
e poi
Il controllo missione della NASA continuerà a fornire supporto agli astronauti che sono in servizio sulla Stazione spaziale.
Dunque
centinaia di migliaia di impiegati federali lavoreranno senza essere
espletare incarichi "vitali di sicurezza", qualche impiegato lavora
anche per tenere in piedi (anche se non troppo aggiornato) un database
scientifico, ma non si trova un'altra manciata di impiegati che possa
aggiornare (anche se magari non in tempo reale) il sito della NASA.
Che
dire poi di questa gente che resta nei suoi ranghi e mantiene servizi
"vitali", che "ispeziona il cibo" (guardatevi i documentari Food inc. oppure Il mondo secondo Monsanto e poi ne riparliamo) che "difendono gli USA dagli attacchi terroristici" (vedi 9 11 in plane sight e September clues) e per finire "garantiscono la "sicurezza nei cieli" (e qui rimando ad uno spezzone del documentario Bye bye blue sky).
Siamo
consapevoli di cosa rappresentino queste agenzie governative che
permettono l'aggiunta di centinaia di prodotti chimici agli alimenti,
collaborano (con azioni e con omissioni) alla realizzazione di attentati sotto falsa bandiera e collaborano pure (con azioni ed omissioni) alla realizzazione del peggiore crimine contro l'umanità e l'intero pianeta?
Bene,
se lo siamo allora ci è chiaro che di molte di quelle centinaia di
migliaia di persone che restano in servizio senza essere pagate
(soprattutto quelle che si trovano ai piani più altri delle istituzioni)
si potrebbe benissimo fare a meno. Un piccolo gruppo di impiegati per
aggiornare il sito NASA invece non lo si trova. Curioso vero?
E adesso veniamo al legame tra Vaticano, Gesuiti,
Specola Vaticana ed il mega telescopio dall'incredibile (per uno
strumento di proprietà cattolica) nome di Lucifero (deriva ufficialmente
dall'acronimo Large Binocular Telescope Near-ifrared Utility with Camera and Integral Field Unit for Extragalactic Research).
Basta visitare il sito gesuiti news per leggere della comunità gesuitica e del suo legame con l'astronomia. Nell'articolo Il papa visita la comunità dei gesuiti della Specola Vaticana
del 15 luglio scorso, leggiamo che Papa Francesco ha visitato il
Laboratorio delle meteoriti e del telescopio di Mont Graham in Arizona,
che forse qualcuno ricorderà, è stato alla fine costruito su un sito
sacro ai nativi americani, nonostante le loro fortissime rimostranze (alla faccia del dialogo interreligioso che la Chiesa Cattolica professa negli ultimi anni). Su un interessante articolo sul Blog di Alain che si basa su quanto scritto sul sito del Vaticano stesso leggiamo che
La costruzione finale prevede due specchi giganti di 8,4 metri di diametro. Ogni strumento è raffreddato a -213 gradi Celsius per osservare nella gamma di lunghezze d’onda del vicino infrarosso.
E da notare anche quanto scrive il blogger nelle righe successive:
Lo scopo di questo telescopio per ora non mi è chiaro ma sicuramente servirà per l’osservazione sia delle galassie che per il controllo di oggetti in avvicinamento alla terra. Certo che il mistero attorno a questo oggetto non è poco sopratutto se pensiamo al nome Lucifero che la chiesa utilizza per i propri “giocattoli”.
Credo che l'autore dell'articolo abbia colto nel segno.
A
questo punto sorge il timore che (come al solito) i nostri governi ci
possano nascondere qualcosa di grosso su Ison, ma su cosa esattamente si
possono fare solo congetture.
Mentre girano notizie mai confermate su strane manovre l'unica anomalia è quella descritta in un articolo su space.com in cui si ipotizza che la cometa si stia già spegnendo
Dal sito il navigatore curioso riporto queste righe:
“La Cometa Ison ha presentato un comportamento peculiare. La curva di luce ha esposto un ‘evento di rallentamento’ caratterizzato da una luminosità costante, senza alcuna indicazione di un aumento di luminosità. Tale rallentamento ha avuto luogo intorno al 13 gennaio 2013. Per 132 giorni dopo tale data e fino all’ultima osservazione disponibile, la luminosità è rimasta costante”, ha detto.Dunque, secondo Ferrìn, ISON ha rallentato e la sua luminosità è rimasta costante: un comportamento decisamente anomalo per una cometa. E’ da un pò di tempo che la curva di luce non aumenta, mantenendosi stabile ad una magnitudine meno brillante rispetto alle previsioni.
Detto questo ricordo le profezie Hopi citate nel finale del film Koyaanisqatsi [in parole povere: esticazzi]
La prima profezia si è sicuramente attuata in tutti i sensi, basti pensare al danno causato dall'uso del petrolio nel nostro mondo ed in particolare al disastro del golfo del Messico ed a terremoti causati dal fracking.Se scaviamo la terra in cerca di oggetti preziosi, provochiamo la calamità.Nel giorno della Purificazione, vi saranno ragnatele tessute ovunque nel cielo.E' possibile che un giorno un recipiente di cenere sia scagliato dal cielo, che arda la terra e faccia ribollire gli oceani.
La seconda si è avverata proprio in questi anni ed è sotto gli occhi di tutti (purchè si guardi al cielo).
La
terza ... per fortuna è una profezia ipotetica però viene da pensare
che un grosso contenitore di cenere scagliato dal cielo che fa ardere la
terra e gli oceani potrebbe essere un ordigno termonucleare ed in tal
caso anche questa profezia si sarebbe avverata diverse volte (test
nucleari e bombe sul Giappone). Ma anche una cometa o un grosso
meteorite, che la forza di gravità terrestre disgrega in diversi
frammenti, potrebbe generare una calamità che può essere descritta con
le stesse parole?
Aggiungiamo il fatto nell'apocalisse biblica (come fa notare l'ingegner Boschetto):
la seconda e la terza tromba prevedono entrambe la caduta sulla terra di quello che noi definiremmo un meteorite o una stella cometa; e noi conosciamo bene l'effetto di catastrofi del genere, dopo la diffusione di lungometraggi come "Deep Impact" ed "Armageddon" (1998), in cui la fine della civiltà umana è collegata appunto alla caduta di un corpo celeste di grosse dimensioni. Né quest'ipotesi appare peregrina, dopo la scoperta del cratere di Chicxulub, nella penisola messicana dello Yucatan.
Ovviamente spero che tutte queste siano pure speculazioni, ma visto il mondo in cui viviamo non si può escludere nulla; per altro se la scienza ufficiale studia la teoria dell'antigravità
e inizia a pubblicare i risultati di alcuni primi esperimenti, è
possibile che i militari abbiano in segreto sviluppato qualche
tecnologia già operativa? Tempo
fa un amico mi chiese se ci fossero prove che il governo ombra
disponesse della tecnologia necessaria per deviare un meteorite dalla
sua orbita e farlo piombare sulla Terra. Forse nessuno lo può dire allo
stato attuale delle cose, ma potrebbe anche essere che ci imbottiscano
di notizie rassicuranti sull'orbita di questo o di un futuro meteorite
lasciandolo poi cadere sulla Terra.
Il
caos successivo ad un simile evento distruttivo potrebbe essere
utilizzato per giustificare l'applicazione di misure di emergenza,
restrizioni della libertà personale, militarizzazione del territorio,
insomma un passo avanti verso un Nuovo Ordine Dittatoriale.
Intanto c'è chi ravvisa il passaggio di Ison ed il suo impatto sulla Terra nelle immagini di un murale dell'aeroporto di Denver; l'interpretazione è per molti versi opinabile; chi è interessato può guardare questo video.
n
particolare ha visitato il Laboratorio meteoriti dove ha osservato, al
microscopio, un meteorite caduto a Buenos Aires. Durante il pranzo in
comunità si è parlato delle diverse attività della Specola Vaticana,
dalla sua genesi come istituto scientifico a servizio della Santa Sede
agli studi dell’inizio dell’universo fino alle osservazioni astronomiche
con il telescopio vaticano che si trova su Mount Graham in Arizona. -
See more at:
http://gesuitinews.it/2013/07/15/castel-gandolfo-il-papa-visita-la-comunita-dei-gesuiti-della-specola-vaticana/#sthash.0qwaOZoh.dpuf
n
particolare ha visitato il Laboratorio meteoriti dove ha osservato, al
microscopio, un meteorite caduto a Buenos Aires. Durante il pranzo in
comunità si è parlato delle diverse attività della Specola Vaticana,
dalla sua genesi come istituto scientifico a servizio della Santa Sede
agli studi dell’inizio dell’universo fino alle osservazioni astronomiche
con il telescopio vaticano che si trova su Mount Graham in Arizona. -
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