L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Friday, June 6, 2014

Il crepuscolo del contattismo

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Il crepuscolo del contattismo


E’ deprimente constatare quanto sia decaduto il contattismo. Fenomeno disdegnato, ma non scevro di un suo fascino pop, la grande stagione del contattismo, gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, ha coinciso con l’acme della letteratura e del cinema fantascientifico. Oggi, però, a distanza di mezzo secolo e più, è rimasto ben poco di quell’epos ingenuo (a ragione Vallée lo giudica pericoloso, anche se l'autore sbanda verso una forma di scientismo) popolato di fratelli dello spazio, astronavi tirate a lucido, messaggi di amore universale.

Si prenda come piccolo ma significativo saggio di un declino inglorioso l’intervista all’experiencer (oggi è à la page chiamare così quelli che in modo più prosaico si definivano “rapiti”) Cinzia Molettieri, in “Frammenti di memoria ET” (X Times, n. 67, maggio 2014). Forse quello che più urta in questi resoconti propalati dagli stanchi epigoni di Adamski è la spocchia intellettuale: non è più sufficiente raccontare esperienze meravigliose e trasmettere comunicazioni edificanti, perché ci si cimenta in disquisizioni pseudo-filosofiche. Si leggano le farraginose interpretazioni che la Molettieri svolge circa il suo vissuto. Bene e male non esistono o, meglio, sono intercambiabili: “Non c’è positivo o negativo, tutto è funzionale per il nostro percorso di riacquisizione della consapevolezza [...] Abbiamo passato tante ere e tante tappe evolutive, ma siamo arrivati in un periodo in cui le risorse si stanno esaurendo (sic), quindi è necessario che ci sia una trasformazione, un’evoluzione, ma ciò non riguarda solo noi terrestri, ma anche altri esseri extraterrestri. Siamo tutti nella stessa situazione. L’universo intero si deve evolvere. Noi non siamo su un gradino inferiore. Anche noi siamo funzionali a loro per l’evoluzione così come loro lo sono per noi. A noi sembra di subirli, ma anche a loro sembra di subire noi. La legge funzionale funziona (sic) per tutti”.[1]

Insomma siamo al cospetto del Malanga-pensiero volgarizzato. Riconosciamo al chimico pisano meriti investigativi e persino talora filosofici, ma non si comprende perché egli non ammetta il suo enorme debito nei confronti dell’Idealismo tedesco, visto che, piaccia o no, la concezione del professor Malanga ricorda molto Fichte, un Fichte in salsa quantistica. La Coscienza che pone innanzi a sé degli ostacoli per acquisire consapevolezza, non assomiglia all’Io di Fichte? L’io pone il non-Io, il mondo materiale, per realizzare la sua piena facoltà creativa, per affermare la sua libertà. Affinché l'Io si realizzi, abbisogna di un'opposizione, di una resistenza. Orbene, questo retroterra culturale si è diluito in alcune esegesi attuali a cavallo tra scienza e filosofia. Appunto, si è diluito, come un vino annacquato: così la forza speculativa del filosofo tedesco, si condivida o no il suo approccio, è stata imbolsita in modo spaventoso, perdendo di vista le situazioni contingenti, storiche ed individuali.

Se è vero che sul piano metafisico la differenza tra bene e male non ha ragion d’essere, nel mondo caduto e caduco, tale divario ha implicazioni di non poco conto. Eppure un’indebita trasposizione non solo esclude l’intervento di alieni carnefici (di solito è questa la visione del contattismo tradizionale), ma per giunta trasforma gli intrusi in salvatori, in latori di esperienze che, anche se terribili, permettono di crescere. Giusto! “Ciò che non uccide fortifica”, ci rammenta Nietzsche. Tuttavia sono situazioni che molti, se potessero, eviterebbero, come pochi agognano di soffrire le pene dell’inferno per concludere che la gioia è preferibile al dolore.

Infine l’insistenza sull’idea di “evoluzione”, oltre ad essere stucchevole ed a ricordare lo screditato Darwin, apparenta il fosco autunno del contattismo con Teillhard de Chardin, bislacco pensatore gesuita. Dietro tutta questa fumosa nebbia evoluzionista, si deve intravedere l’ombra dei Gesuiti? Dietro i Gesuiti, poi qualcun altro? Troverà le risposte chi manterrà integro un salutare dubbio. Gli altri saliranno sull’ascensore per l’Inferno, pardon per le stelle...

[1] Tra l’altro, non si intende che cosa c’entri il presunto esaurimento delle risorse naturali con la dissertazione a proposito di una palingenesi spirituale. Questa confusione è indizio dell’ignoranza in cui si sono impantanate certe frange ufologiche.

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Monday, April 14, 2014

I Pleiadiani di Patrizia Cinotti: ombre sul contattismo

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I Pleiadiani di Patrizia Cinotti: ombre sul contattismo

Patrizia Cinotti è una naturopata. Vive e lavora a Verona.

La sua vita conobbe una svolta la notte del 31 gennaio 2009, quando una luce inondò la camera in cui la donna dormiva. La Cinotti si accorse che il suo corpo stava ascendendo, avvolto in quel bagliore ed in una sensazione di beatitudine. Si avvide poi di trovarsi in un’astronave dove fu accolta da tre creature di notevole statura e fasciate in tute color cobalto dai riflessi argentei. Fra gli anfitrioni una donna con i capelli a caschetto e sulla cui uniforme facevano bella mostra di sé degli alamari. Ella accolse la Cinotti con un affabile: “Ben tornata a casa, diletta. Siamo Pleiadiani”. Il dialogo continuò: l’extraterrestre, di nome Mara, chiese all’ospite se volesse restare con loro. Le fu poi mostrata su uno schermo una visione del futuro, con la Terra radicalmente trasformata ed immersa nelle tenebre. Infine le fu chiesto se volesse diventare un’ambasciatrice della Federazione galattica, il cui leader è l'inossidabile Ashtar Sheran. La Cinotti accettò, dunque i Pleiadiani le iniettarono un liquido nell’arteria femorale della gamba destra: attraverso questa iniezione ella sarebbe rimasta in contatto telepatico con gli ufonauti.

Da allora la contattata riceve quotidianamente dei messaggi telepatici per mezzo della scrittura automatica. Inoltre ha fotografato in varie circostanze i vascelli spaziali dei Pleiadiani. Gli scatti, secondo il parere degli esperti, sono genuini.

Storia emblematica quello della Cinotti: si inquadra a pieno titolo nel fenomeno noto come “contattismo”. Il contattismo, i cui giganti sono George Adamski e Billy Meier, araldo dei Pleiadiani proprio come la Cinotti, sebbene abbia vissuto la sua stagione d’oro negli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, séguita a stupire e ad inquietare, soprattutto perché oggi è talora innestato nella casistica dei rapimenti.

Caso da manuale, si diceva, per la presenza di alcune invarianti. Elenchiamole per poi soffermarci sugli aspetti salienti dell’esperienza.

• Il contatto
• Il breve soggiorno in un’astronave
• L’anticipazione di eventi futuri sotto forma di immagini che mostrano calamità
• Il congedo preceduto da un intervento invasivo sul corpo dell’experiencer
• Il proseguimento dei contatti per lo più attraverso la scrittura automatica

Come giudicare il racconto della Cinotti? Siamo propensi a ritenere che la donna abbia raccontato un vissuto realmente occorsole. I problemi sorgono, allorquando si analizzano le comunicazioni ricevute, ogni volta in cui si considerano risvolti che, visti sotto una luce adeguata, risultano sinistri. Il commiato da interlocutori all’apparenza tanto saggi e benevoli è, come nel caso di Sixto Paz Wells e di altri, suggellato dall’impianto di un microprocessore oppure è seguito dall’individuazione di cicatrici.

I discorsi, anzi le omelie, dei Pleiadiani traboccano di tutto quel bric à brac pseudo-ecologista cui purtroppo siamo avvezzi: se l’umanità (i criminali governi non sono menzionati) non cambierà rotta, il pianeta sarà devastato da inondazioni, incendi, sismi, quantunque alla fine i Pleiadiani, pur senza interferire con il nostro libero arbitrio, metteranno in salvo i superstiti, portandoli sulle loro navi spaziali. Ci sembra di aver già letto da qualche parte questa sceneggiatura.

Ad onor del vero, bisogna riconoscere che le informazioni della Cinotti esulano da codesto arcinoto canovaccio per toccare altri argomenti, ad esempio il tema delle sfere, le stesse che non di rado si vedono saettare attorno agli aerei chimici. Scrive la naturopata: “Sono sfere di luce. Essi usano vari mezzi per farsi vedere: astronavi, ricognitori e ultimamente le sfere di luce. Si tratta di plasma. Le chiamano ‘sentinelle’: sono un tramite tra noi e loro”.

Sono notizie interessanti: da un lato si raccordano ad Adamski ed alle sue “anie”, dall’altro confermano quanto ipotizzato da alcuni ricercatori, ossia che i globi sono formati da plasma.

A differenza di altri contactees che ignorano entità malevole, la Cinotti accenna ad esseri negativi, i Rettiliani. Essi sono descritti come aggressori notturni intenti ad interferire con il percorso evolutivo degli uomini.

La nostra impressione è la seguente: l’esperienza della Cinotti è autentica, ma adombra quasi certamente il solito inganno. Anche solo la citazione di Ashtar Sheran, strenuo sostenitore di Barack Obama, e l’evocazione della sedicente Federazione galattica dovrebbero farci drizzare le antenne. [1] Non è una coincidenza se la donna sfiora il soggetto par excellence, la geoingegneria clandestina, quando indugia sul ruolo delle sfere, ma poi ci delude, poiché non fornisce neppure un ragguaglio sulle chemtrails. E’ come se un visitatore si recasse al Louvre ed ammirasse tutte le opere di artisti “minori”, non degnando neppure di uno sguardo la “Gioconda” leonardesca. [2]

Misteri del contattismo e dell’ufologia ottimista…

Fonti:

Associazioneoperativaet.it
G. Lombardi, Avvertimento dalle Pleiadi, in X Times n. 66, aprile 2014


[1] E’ sufficiente osservare i simboli associati all’iconografia di Ashtar Sheran per comprendere che questo “angelo tecnologico” è il frutto velenoso di un’abile impostura.

[2] Che la mistificazione possa annidarsi in ogni dove è dimostrato anche dall’edificante storia di “Amicizia”: si veda di Sebastian D.F. Cescato, “Dietro le quinte”, in X Times n. 66, aprile 2014. In generale si potrebbe concludere che accade con certo contattismo quanto avviene con le sedute medianiche, abissi sull’inferno scambiati per sentieri verso il Cielo.

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Thursday, December 12, 2013

The Sirius connection

http://zret.blogspot.it/2013/12/the-sirius-connection_9.html

The Sirius connection



Marina Tonini appartiene al drappello di coloro [o meglio, al drappello di svitati] che, nell’ambito dell’ufologia, affermano di essere in contatto con i visitatori di Sirio. Da tempo immemorabile l’umanità volge lo sguardo a questa stella (in realtà un sistema ternario): scintillante e bellissima, Sirio è al centro della cultura egizia e degli arcani miti elaborati dai Dogon. Il filo luminoso della Stella del Cane si intreccia a molti ambiti culturali sino al Corano per giungere alle odierne avventure di David Sereda e di Federico Bellini.

La dottoressa Marina Tonini è perito grafologo presso il Tribunale di Verona. E’ divenuta un personaggio pubblico nel momento in cui ha deciso di esporsi sui media, raccontando i suoi incontri con esseri extraterrestri. Il primo risale al 2008.

Così si esprime l’experiencer: “I contatti con le popolazioni di Sirio B continuano. Comunico i loro messaggi in una serie di conferenze e attraverso un video-blog su Youtube denominato ‘In-coscienza aliena’ [...] La diminuzione del campo magnetico terrestre sta intensificando alcune frequenze che espongono il nostro pianeta, il sistema solare e l’intera galassia ad una svolta energetica. Tale fenomeno libera e cambia la frequenza degli esseri umani e di tutto ciò che è sottoposto a questa forza”.

Di recente la donna è stata interpellata sulla rivista “X Times”: nell’intervista, rilasciata a Giovanna Lombardi ed intitolata “In viaggio tra i Siriani”, la Tonini ripercorre le sue singolari esperienze. Ella descrive gli alieni di Sirio che non provengono da un pianeta del lontanissimo sistema solare, ma da una dimensione in qualche modo legata ad esso. E’ un piano di realtà che gli uomini, incistati in una visione meccanicistica, neppure riescono a concepire.

Le informazioni della grafologa combaciano quasi sempre con le notizie apprese da altri testimoni in contatto con i Siriani: essi sono visitatori saggi che intendono stimolare l’evoluzione dell’umanità, senza, però, interferire in modo sensibile. Appartengono all’arcinota Federazione galattica, una sorta di confraternita extraplanetaria, cui non aderiscono, però, le genie malevole che, come è facile immaginare, sono confederate con i poteri forti della Terra.

Non crediamo che le convergenze sopra indicate dipendano da una cognizione per opera della Tonini di altri vissuti inerenti ai contatti con Sirio. Significa che veramente esiste una Sirius connection genuina, frutto non di fantasie, ma di un agente esterno, i cui veri scopi sono poco nitidi.

La contattata offre il repertorio tipico dell’ufologia “ottimista”: la necessità del risveglio per opera di un’umanità ottenebrata, l’ascensione, il potere dell’intenzione, il cambio di frequenza, preludio della palingenesi...

Eppure questo quadro idilliaco è incrinato dall’accenno ai microprocessori. Racconta la Tonini: “Mi è successo due volte di svegliarmi la mattina con uno strano, piccolo rigonfiamento sul braccio.[...] Dopo qualche giorno, ho scoperto da loro che erano dei microchip biologici che servivano a localizzarmi meglio e che poi erano riassorbiti naturalmente”. Sarà... ma, quando leggiamo di impianti sottocutanei, il pensiero corre a rapimenti, controllo mentale, implicazioni militari e via discorrendo.

E’ difficile pronunciarsi sulla vexata quaestio degli ufonauti bendisposti: fatto sta che, mentre la masnada degli Alienati ci sta cucendo la morte addosso, duriamo fatica a confidare in “salvatori” dello spazio. Da almeno cinquant’anni, dai tempi di Adamski, i visitatori promettono mari e monti, con il risultato che ci ritroviamo con un pugno di mosche. Ci attenderemmo qualcosa di più dei soliti proclami cosmico-umanitari e di qualche volgarizzamento relativo alla Fisica quantistica.

Nota: l’intervista a Marina Tonini è apparsa sui numeri 58 e 59 di "X Times" cui rinviamo i lettori che intendono avere un quadro esauriente di un caso comunque interessante e degno di essere approfondito.

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Wednesday, May 8, 2013

Bambini del futuro

http://zret.blogspot.co.uk/2013/05/bambini-del-futuro.html

Bambini del futuro


Siamo al cospetto di un’intelligenza dietro alla quale qualcosa sta in agguato: questi esseri sono parte di una realtà abnorme e sconcertante per la nostra percezione individuale”. (Anonimo)

Il desolante scenario attuale è rischiarato dalla possibilità che siano nati negli ultimi decenni dei bambini dalle doti straordinarie. Questi bambini, definiti “indaco” e “cristallo”, sarebbero l’avanguardia di una generazione più evoluta.

Nel libro “Awakening: how alien can trasform your life”, Mary Rodwell collega il tema del vagheggiato salto evolutivo alle esperienze di contatto. La Rodwell crede che gli star kids (i bimbi delle stelle) siano il risultato di influssi esterni: esisterebbero delle intelligenze all’origine dell’avvento di un nuovo tipo umano, dotato di maggiori intuizione e consapevolezza. I bambini studiati dalla Rodwell descrivono incontri con creature dai grandi occhi magnetici, senza orecchie e glabre. La loro pelle è grigia, talora azzurrognola, in casi eccezionali verde.

Queste entità trasmettono conoscenze e messaggi inerenti al futuro del pianeta. Talune affermazioni degli star children sono sbalorditive: uno di loro, dieci anni, britannico, ha raccontato che aveva scaricato (?!) nella sua mente una tecnologia complessa per creare portali, varchi verso altri universi. Un altro, australiano, otto anni, ha riferito che sulla Terra esistono degli stargates. Ha aggiunto che egli, periodicamente, sale su un’astronave con due compagni di scuola: nel vascello spaziale i tre si ritrovano in capsule dove non possono muoversi (sic). Vengono sottoposti a visite mediche, su di loro sono eseguiti dei controlli.

Il Dottor William Brown, biologo molecolare, reputa che si stiano verificando dei cambiamenti nel D.N.A. di questi bambini. Egli opina che il D.N.A. silente sia integrato nel corredo genetico della specie ventura, homo novus. Se Essi stessero, invece, compiendo una subdola ibridazione volta a creare un genere degenerato?

Come valutare tali esperienze? Che pensare dell’eventualità di un balzo evolutivo? Notiamo che le circostanze (esami medici, cilindri, U.F.O. triangolari…) e l’iconografia delineate dagli star kids combaciano con quelle riferite da molti rapiti. Ciò non basta a dimostrare che i bambini sono vittime di sequestri, interpretati come emozionanti avventure, tuttavia…

Le conoscenze acquisite dagli experiencers – così ama definirli la Rodwell – potrebbero essere l’effetto collaterale positivo di un’interferenza, di un rapimento. Il diavolo si nasconde nei particolari… e nelle parole: termini, sintagmi ed enunciati usati dai piccoli testimoni come “programmare”, “scaricare le informazioni” “esseri dagli occhi enormi che indossano mantelli” … hanno alcunché di meccanico e di sinistro. Eppure la sensibilità che i bambini dimostrano, l’inclinazione a comunicare con gli animali, le piante, l’acqua persino, sono gemme, anche se forse mal incastonate.

La Rodwell dimostra una certa duttilità. Pur essendo un’esponente dell’ufologia “ottimista”, la ricercatrice non esclude l’azione di civiltà ostili. Ipotizza: “Forse all’interno di una stessa specie esistono gruppi diversi ed agende diverse”.

Intanto sappiamo che è in corso un’operazione di modificazione genetica, ma con fini degenerativi… Può essere che tale attività sia finalizzata proprio a contrastare, ad inibire una crescita dell’umanità. Di passaggio, osserviamo che la metanoia e la palingenesi prescindono da una mera spinta biologica, sebbene essa possa essere di giovamento.

Realtà o illusione? E’ sempre meglio essere guardinghi, pur senza chiudere la porta sull’impossibile che si proietta sull’effettuale. Da troppo tempo si fantastica di mirabili cambiamenti (si pensi alla storia circa gli arresti di massa o all’energia panacea di Keshe): alla fine è il solito nulla di fatto. Dunque a proposito della questione per ora sospendiamo il giudizio: non scartiamo l’evenienza di una svolta né accettiamo a scatola chiusa i doni di Danai, in sembianze di salvatori.


Per approfondire si leggano i seguenti testi: B. Chalker, Hair of the alien, D.N.A. and other forensic evidence of alien abduction, 2005; P. Harris, Gli umani del mondo nuovo, 2013 in X Times n. 54, aprile 2013; M. Rodwell, Awakening: how alien can trasform your life, 2012



Monday, April 1, 2013

Ralph Lael e le sfere di luce e le immani idiozie di Zret


http://zret.blogspot.it/2013/04/ralph-lael-e-le-sfere-di-luce.html

Ralph Lael e le sfere di luce

La recente pubblicazione di un saggio a firma dell’ufologo britannico, Nick Redfern, offre il destro per indugiare su un’esperienza di contattismo risalente agli anni ‘60 del XX secolo. Il testo di Redfern si intitola “Conctatees” ed è appunto una monografia sul controverso e snobbato fenomeno del contattismo al quale in Italia è stato consacrato un solo studio specifico, “Apocalissi aliene”. Il caso cui ci si riferisce riguarda lo statunitense Ralph Lael (pseudonimo), protagonista di un’avventura su Venere: è un’avventura che ricorda certi racconti di Adamski e di Menger. Il vissuto di Lael snocciola un po’ tutto l’armamentario del cultismo ufologico (l’escursione su Venere, il monito circa i pericoli che si annidano nel “progresso” scientifico, persino l’abboccamento con un’avvenente venusiana che esibisce le sue grazie ad abiti succinti...). Tuttavia il resoconto in esame si discosta dagli stereotipi del contattismo, laddove è rievocata la comunicazione con sfere luminose che potrebbero essere, come ipotizza pure Adriano Forgione, esseri senzienti, forse – aggiungiamo noi – dotati di una mente di gruppo. Forgione nell'articolo “Le sfere di luce del Drago” ritrae dei globi fiammei da lui scorti in luoghi sacri della Thailandia e del Laos, in occasione di un suo viaggio nel sud est asiatico. Il direttore di “Fenix” scrive: “Ho sempre pensato che queste forme energetiche non siano U.F.O. dadi e bulloni, ma energie plasmatiche dotate di coscienza che da un livello di esistenza a vibrazione superiore si manifestano nel nostro”. Concordiamo e soggiungiamo un paio di interrogativi: perché questi globi bianchi o argentei o dorati “ronzano” non di rado nei pressi degli aerei chimici? E’ possibile che il loro habitat coincida con i cumuli, le nuvole contro cui sovente si accaniscono i velivoli della morte?

Nato nel 1909 negli Stati Uniti, Ralph Lael lavorò in una piccola fabbrica di mobili a Hickory. Nel 1948 si candidò per il Congresso nelle file del Partito progressista, senza, però, essere eletto. In seguito aprì l'Outer space rock shop museum sulla strada 181, alle pendici delle Brown Mountains, Carolina del Nord.

Nel 1965, Ralph Lael scrisse un libro, "The Brown Mountains lights" in cui sono investigate le misteriose luci notturne spesso scorte su quella dorsale montuosa, vicino a Morganton, Carolina del Nord.

Nella sua pubblicazione Lael asserisce di aver preso contatto con le luci cui poneva delle domande. Ai quesiti i globi splendenti rispondevano "sì", muovendosi verso l'alto ed il basso, e "no", spostandosi di lato. Un giorno, nel 1961, una delle luci lo guidò affinché si accostasse ad un ingresso dissimulato in una parete rocciosa. Lael entrò, la porta scomparve. L’uomo cominciò a camminare in una galleria con i muri di cristallo. Infine fu condotto in un piccolo ambiente con le pareti trasparenti come il vetro.

All'improvviso una voce disse: "Non temere: non sussiste alcun pericolo qui". La voce gli comunicò che era stato scelto onde chiarisse la vera genesi delle luci. Inoltre sostenne che l’umanità proveniva dal pianeta Pewam. Pewam esplose quando gli scienziati scissero l'elettrone. Ciò che rimane del corpo celeste è la fascia di asteroidi tra Marte e Giove.

Nel mese di ottobre 1961, di nuovo Lael varcò la porta e questa volta gli fu data l'opportunità di intraprendere un viaggio verso Venere. La “passeggiata” durò due giorni. Su Venere che, secondo la sua guida vocale, era composto di puro cristallo, incontrò i discendenti diretti degli abitanti di Pewam. Il loro abbigliamento e la mobilia erano singolari. Sul pianeta ciprigno conobbe pure una donna attraente chiamata Noma: era vestita solo con reggiseno e slip.

Su Venere gli furono mostrati “cinegiornali” inerenti alla distruzione di Pewam, insieme con immagini dei primi uomini sulla Terra. Naturalmente gli alieni gli affidarono un messaggio per l'umanità, incentrato, a quanto pare, sui pericoli insiti nella fissione dell'elettrone. Tale scissione potrebbe distruggere la Terra come era accaduto con Pewam.

Le cosiddette "luci delle Brown Mountains” furono osservate per la prima volta nel 1913 e sono ancora oggi un’attrazione turistica. Molti testimoni affermano di averle viste o videoregistrate, anche se per alcuni sono soltanto luci di aerei e fari di autovetture. Altri ancora hanno proposto spiegazioni più complesse: i chiarori sarebbero generati da aria calda esalante dalle valli o luci sismiche. E’ stato pure girato un episodio di “X-Files”, imperniato su questi enigmatici bagliori.

Fonti:

A. Forgione, Le sfere di luce del Drago, in X Times n. 53, marzo 2013
A. Marcianò, Apocalissi aliene, 2008
[bella fonte di 'sta fava, tu stesso...]
URECAT – U.F.O. related entities catalog


 

Sunday, January 20, 2013

Non c’è creazione nella Bibbia: la Genesi ci racconta un’altra storia e tu innumerevoli vaccate in un italiano a esser buoni pessimo


http://zret.blogspot.com/2013/01/non-ce-creazione-nella-bibbia-la-genesi.html

Non c’è creazione nella Bibbia: la Genesi ci racconta un’altra storia

L’ultima fatica [facile parlare di chi lavora, eh Zret?] di Mauro Biglino, “Non c’è creazione nella Bibbia: la Genesi ci racconta un’altra storia”, implica una radicale rivisitazione di consolidati criteri interpretativi. L’autore, nella restituzione della Bibbia al contesto storico e sociale in cui nacque e si formò, disconosce che la Torah includa un livello simbolico. [1] Ha ragione? Crediamo proprio di sì. I significati esoterici e cabalistici scaturiscono da successivi interventi: sono ingegnosi e persino mirabili, ma estranei al testo. Sono simili alle decorazioni barocche con cui si nasconde la sobria architettura di una chiesa romanica: potranno pure essere pregevoli, ma non appartengono al manufatto originario.

Ammiriamo coloro che si industriano nell’invenzione di sensi reconditi, di inediti accostamenti, di fantasiose etimologie: essi, però, sono degli artisti, non degli storici. E’ credibile che un rozzo popolo di pastori creò un’opera plurivoca e non piuttosto un resoconto volto a mettere in risalto la propria identità etnico-culturale? Sarebbe come pensare che l’Iliade e l’Odissea codifichino chissà quali valori ermetici, invece di essere l’espressione letteraria di una società aristocratica tra il II millennio a.C. e Medioevo ellenico. Ciò non toglie che nell’épos greco non enuclereemo alcune immagini simboliche, ma sono circoscritte a pochi versi e talora sono idee posteriori. Quando si menziona l’ethos omerico, si sottolinea proprio la sostanziale oggettività con cui il rapsodo ripercorre le vicende e delinea personaggi e luoghi.

Sappiamo che il letteralismo non piace. Non piace soprattutto poiché rompe la magia, dissolve un alone incantevole: la verità nuda e disadorna è poco attraente. Bisogna, però, essere onesti e discernere le situazioni in cui un’interpretazione emblematica è non solo legittima, ma persino doverosa (si pensi all’Apocallise [correttori automatici fuori uso?] di Cerinto o alle Metamorfosi di Apuleio), e quei casi dove è, invece, arbitraria. Il letteralismo suscita tante scomposte reazioni, ma pochissimi tentativi di confutazione. Ecco allora la levata di scudi contro chi vede nell’arca dell’Alleanza un oggetto tecnologico. Ecco allora una pioggia di dardi infuocati contro i traduttori che scorgono nel termine Elohim un plurale. Ecco allora una scarica di tronitruanti cornigere allotrie ed esecrande puttanate.

Ci sia permessa qui una breve digressione linguistica [oddìo...]: Elohim è un plurale, ma non un pluralis maiestatis che fu introdotto dalla Chiesa nicena nel IV secolo d.C. Ci si rassegni, evitando di alambiccarsi per tentare di dimostrare ciò che dimostrabile non è. Agli esperti l’onere di giustificare il numero plurale all’interno del Pentateuco prodotto da una gente che, a torto, è ritenuta da molti monoteista ab origine. Noi possiamo solo constatare il dato morfologico. [2]

E’ naturale: i simboli esistono, ma in precisi campi. [3] Gran parte dei libri biblici più antichi ne è priva. Questa è la premessa, a nostro [nostro DI CHI?] modesto parere corretta, da cui è scaturita la ricerca rigorosa ed onesta di Mauro Biglino. E’ pacifico che tale approccio non esaurisce le indagini né scioglie tutti gli enigmi: ad esempio, la cultura ebraica conserva, anche se in modo confuso e grossolano, antiche conoscenze sumeriche ed egizie già criptate nell’alfabeto. Come motivarle nel quadro di un discorso circa le origini dell’umanità? Veramente meritorio è stato Luca Bitondi che, in un articolo pubblicato su "X Times" di dicembre, ha rispolverato un’intuizione la solita cagata di Corrado Malanga circa le somiglianze formali tra i 22 grafemi dell’alfabeto ebraico ed i 21 amminoacidi essenziali. [4]

Insomma, Peter Kolosimo ha trovato un continuatore che, a differenza dell’archegeta, offre un cospicuo equipaggiamento di dati linguistici e filologici tali da avvalorare congetture ieri come oggi disdegnate, perché ritenute fantasie fanciullesche. [PK, pur essendo stato un discreto fuffaro, era un 10 volte premio Nobel, in confronto a te, STRACCIONE] E’, infatti, sempre più veemente la polemica di chi rifiuta di prendere in considerazione l’ipotesi extraterrestre in ordine al passato dell’umanità, arrocandosi nell’interpretazione parafisica, come se le due teorie fossero incompatibili. [5]

Si accennava al substrato glottologico su cui Biglino può fondare certe affermazioni: ha ragione Alessandro Demontis, di cui è riportato lo stralcio di uno studio, quando scrive: “A mano a mano che si va avanti nel tempo, nelle derivazioni di una lingua all’altra, i significati perdono di specificità materiale ed acquistano generalizzazione ed estensione”. Anche in questo modo, rammentando che i significati concreti precedono quelli traslati, si ridimensionano pristine civiltà. E’ un ridimensionamento che consuona con una visione disincantata a proposito di “dei” per nulla divini, fossero visitatori interstellari, discendenti degli Atlantidei o chissà chi… In particolare gli Israeliti sono declassati ad uno dei tanti popoli medio-orientali - non certo tra i più raffinati - la cui lingua fu un dialetto assurto ad idioma importante, per una serie di circostanze fortuite.

E’ assodato che, una volta compiute investigazioni in àmbito storico, archeologico, paleontologico etc., resta la dimensione metafisica dove il Professor Biglino non vuole addentrarsi. Si leggano dunque gli autori che si avventurano in territori liminali, se si intende definire un disegno più ampio.

Con queste note metodologiche, affidiamo a lettori dalla mentalità aperta il saggio del Nostro. Siamo consci che tutto si ha da guadagnare da un incremento della conoscenza, pure qualora sia una conoscenza che dapprincipio sovverte convincimenti inveterati. Con la nuova resa della parte iniziale del Genesi l’autore demolisce uno dei pregiudizi più radicati: è emozionante scoprire che cosa si cela dietro il racconto della “creazione ex nihilo”…

Ammettiamo che il titolo del volume è un po’ brusco, ma il libro di Biglino merita una fruizione spassionata, emancipata dalle illusioni pseudo-esoteriche e soprattutto da ogni cieco fideismo.

[1] Il simbolo (Σύμβολον) per gli Elleni era una "tessera di riconoscimento" o "tessera ospitale": l'usanza voleva che due individui, due famiglie o anche due città spezzasero una tessera, di solito fittile, per conservare una delle due parti a conclusione di un accordo o di un'alleanza. Nel linguaggio comune e nella retorica, il simbolo è un’icona cui si associa un particolare significato. Di solito è bivalente, talvolta polisemico. [brematuratamente come fosse antani]

[2] Sulla vexata quaestio del singolare o plurale, si veda qui.

[3] Semplificando, si potrebbe distinguere tra simboli elementari (i segni, volgarmente "parole") ed i simboli complessi: se l'origine dei primi è difficile da conoscere, il discorso vale ancora di più per i simboli complessi, ossia le immagini stratificate, plurivoche, dense, gli archetipi sedimentati nel superconscio e che si palesano nell'arte, nelle esperienze oniriche, nei disegni dei bambini…

[4] Cfr L. Bitondi, “Adamo, il primo ibrido”, 2012. La corrispondenza numerica tra le lettere e gli amminoacidisi si realizza, aggiungendo alla ventunesima macromolecola l’immagine del D.N.A. adombrata dall’alef. Lo studio di Bitondi indugia pure sui Rossi per cui si veda il datato ma non irrilevante [NO. E' rilevante quanto una mia verruca al mignolo del piede sinistro]Alla ricerca del sigillo reale”.

[5] Vedi Zeit und Geist, 2012

Antonio Marcianò (Tutti i diritti riservati di sparare puttanate in un italiano scandaloso)


Friday, November 16, 2012

Il nucleo vuoto della crapa d'o professò


www.tankerenemy.com/2012/11/il-nucleo.html

Il nucleo


Chi si imbatte nell’operazione “biogeoingegneria clandestina ed illegale” immane cazzata delle "scie chimiche", dopo aver considerato le varie sfaccettature del problema, si accorge che la risposta alla domanda cruciale che verte sullo scopo ultimo delle irrorazioni chimico-biologiche tende a rimanere senza risposta. Invero, gli obiettivi delle attività sono assimilabili alla sfera terrestre formata da vari strati e da un nucleo centrale. Così, per mantenere l’allegoria, l’obiettivo riconducibile alle modificazioni meteorologiche e climatiche è la litosfera; il controllo demografico è l’astenosfera; l’alterazione genetica è il mantello superiore e via discorrendo. Il nucleo dunque a quale finalità potrebbe corrispondere?

Gordon Duff, in un articolo del settembre 2012, scrive: “Il monitoraggio U.F.O. si è spostato da quello convenzionale alla nanotecnologia, con sensori microscopici usati per rilevare eventi come spaccature dimensionali e distorsioni temporali, cose discusse solo in serie televisive, come ‘Fringe’ ed ‘X Files’ (tutte della Fox, stranamente)”.[1]



Il breve stralcio riportato contiene dei ragguagli da prendere con le pinze ma interessanti: sono notizie che, tra l’altro, si collegano ad alcune rivelazioni provenienti da un militare italiano cuggino di XX grado da noi contattato. Egli evidenziò che le operazioni in oggetto sono volte, in ultima istanza, ad intervenire sulle proprietà della materia-energia e dello spazio-tempo, sulla base di conoscenze inerenti ad elusivi fenomeni quantistici [sì, e la supercazzola bitumata ma anche brematurata come fosse antani scarpa allaccia allaccia scarpa dove l'abbiamo messa?]. Il pubblico è incredulo di fronte a scenari che coinvolgono le caratteristiche esotiche delle particelle subatomiche, caratteristiche che talvolta contraddicono le rassicuranti leggi del macrocosmo.

Eppure da decenni scienziati e tecnici compiono esperimenti ai confini dell’immaginabile e da cui sono scaturiti ritrovati divenuti appannaggio delle forze armate. Così gli studi e le esperienze sulla velocità superluminale, i sistemi antigravitazionali, la scomposizione e ricomposizione molecolare, persino applicazioni circa il controllo delle linee spazio-temporali sono sfociati in tecnologie belliche impiegate in contesti che l’uomo della strada neanche concepisce. [ma va' Hgare sui cactus tu e queste vaccate]La meta finale e fatale è il sovvertimento della natura umana ed il dominio delle leggi universali per opera di una una stirpe degenerata, dopo che tali leggi saranno state deviate e stravolte. E’ un’utopia e, come tutte le utopie, non solo irrealizzabile ma soprattutto perversa.

Il rapporto reperito sul sito ufficiale del governo statunitense e che sancisce l'accordo Italia-USA del 2002, convalida quanto scriviamo. Vi si legge tra l’altro: “I due paesi (Stati Uniti ed Italia, n.d.r) hanno confermato l'importanza delle nanotecnologie come cambiamento di paradigma. Le nanotecnologie saranno alla base di una nuova generazione di prodotti, soprattutto nel settore delle biotecnologie. I risultati di un incontro bilaterale tenutosi a Washington presso la National Science Foundation nel maggio 2002, valorizzano le collaborazioni tra le università degli Stati Uniti e gli istituti di ricerca ed i centri di eccellenza italiani. Le cooperazioni includono i seguenti àmbiti: il comportamento degli elettroni in sistemi a bassa dimensionalità, la comprensione della scala nanometrica, la nanoelettronica, la spintronica, l’ottica, l’optoelettronica, la fabbricazione di dispositivi molecolari in grado di autoassemblarsi”. [2]

Lo ribadiamo: certe spiegazioni possono sembrare inverosimili, ma la fisica [MECCANICA, BESTIA] quantistica e la nanotecnologia hanno spalancato prospettive che si comprendono solo se si superano visioni convenzionali. L’inquietante e singolare fenomeno dei boati in atmosfera, il parossismo delle attività anche quando non sono necessari interventi sulle condizioni atmosferiche, l’essenza strategica della Biogeoingegneria inducono a ritenere che si debba rispolverare l’aforisma di Eraclito: “La verità è inverosimile”. [STRACCIONE FALSARIO: NON ESISTE alcun frammento di Eraclito del genere, al limite è stato Dostojevskij a scrivere una frase del genere nei "Demoni"]
La verità spesso poi è insostenibile ed oscura. Tuttavia, dopo un po’ di tempo, gli occhi accecati dalle tenebre, si abituano al buio per ricominciare a vedere.

[1] L'articolo si può leggere tradotto sul numero di ottobre della rivista X Times.

[2] La spintronica è l’elettronica fondata sullo spin. Come scienza, la spintronica studia le strutture elettroniche e di spin dei più svariati materiali. Intesa come tecnologia di memorizzazione ed elaborazione dell’informazione, essa si basa su una sinergia tra l'elettronica ed il magnetismo, proponendosi di affidare allo spin dei portatori la codifica binaria, invece che alla modulazione della carica elettrica. Lo spin dell'elettrone, essendo quantizzato ed avendo solo due configurazioni possibili ("up" o "down"), si presta all'implementazione del codice binario. [evvài di scopiazzata da wikipedia (o FIKIpedia, come usi banfare tu, pagliaccio iettatore?) http://tinyurl.com/d8vbvmp]

Sunday, November 4, 2012

Minchiate vintage: Scie chimiche ed invisibilità


http://www.tankerenemy.com/2009/12/scie-chimiche-ed-invisibilita.html

Scie chimiche ed invisibilità


In un eccellente articolo, intitolato Presenze invisibili, Umberto Visani, focalizza l'attenzione sugli orbs e sulle sfere di luce, ampliando il discorso alle tecnologie militari riguardanti l'invisibilità. Correttamente l'autore osserva che l'industria militare è di almeno trent'anni più avanti rispetto alle tecnologie civili, a disposizione dei comuni mortali. E' dunque per lo meno plausibile che gli eserciti delle superpotenze siano dotati di sistemi stealth totali. A tale proposito, Visani osserva: "L'esame di video e fotografie in cui si vedono sfere di luce che producono scie doppie come comuni aerei non può non far pensare che, dietro una sorta di copertura visiva (cloaking in inglese) che induce a vedere esclusivamente un globo, non ci sia in realtà un velivolo con due motori sulle ali (rese invisibili) che rilascia le classiche scie degli aerei (con il termine 'classico' ormai è più opportuno indicare una scia chimica piuttosto che una di condensazione)".

La tecnologia stealth fu escogitata per conferire l'invisibilità radar parziale a navi ed aeroplani, grazie alla forma del mezzo militare e di superfici radar assorbenti (R.A.S.). Inoltre l’aeromobile (o l'unità navale) deve essere dotato di bassa tracciatura termica (Infrared signature) affinché non venga localizzato attraversi sistemi all'infrarosso. Già nella metà degli anni ‘70 del XX secolo fu fabbricato il prototipo del futuro F117A, il cosiddetto aereo invisibile.

Il passo successivo fu l'invisibilità ottica: secondo Rashid Zeineh, ricercatore della società californiana Advanced american enterprise ed inventore dello Stealth technology system (S.T.S.), esiste già un apparato per l'occultamento visivo applicato ai cosiddetti U.C.A.V. (Unmanned combat air vehicles, ossia velivoli da combattimento senza pilota), ai veicoli terrestri e persino ai soldati: questo apparato garantisce un'invisibilità totale fino a sette-otto metri di distanza dall'osservatore. Pare che l'occultamento sia ottenuto con una serie di videocamere e proiettori che generano immagini dell'ambiente limitrofo sulla superficie del mezzo o del soldato che, in questo modo, si mimetizza con gli oggetti intorno.

Sembra, però, che nel caso delle sfere chimiche, la tecnologia usata per l'invisibilità sia un'altra: infatti questi ordigni, mentre percorrono la loro traiettoria in maniera del tutto assimilabile al volo tipico di un aereo, progressivamente assumono la sagoma di un velivolo, perdendo l'invisibilità. Ci si deve porre a questo punto per lo meno due domande: quale tecnologia determina l'occultamento ottico? Per quale motivo gli artefici dell'operazione "chemtrails" non rendono del tutto impercettibili gli apparecchi, lasciando che si scorga una sfera generante una doppia scia?

Al primo quesito non è difficile rispondere: sono disponibili materiali in grado di deviare i fasci di fotoni con cui gli oggetti diventano visibili all'occhio umano. La seconda questione chiama in causa i piani delle élites che, come già ammonì Carol Rosin, rilanciando le dichiarazioni di Werner Von Braun, intendono instillare la paura e l'ostilità nei confronti degli alieni. Per conseguire tale obiettivo è necessario insinuare il dubbio tra gli ufologi e l'opinione pubblica che extraterrestri malvagi usano delle sfere per disperdere veleni nella biosfera. E' d'altronde questa l'affrettata conclusione cui sono giunti alcuni ricercatori, dopo aver esaminato istantanee e filmati ove si notano cilindri e globi con scie. In tale contesto, s'inquadrano i singolari fenomeni in Norvegia ed a Mosca: nei cieli di Tromso (Norvegia) è stato osservato un vortice azzurro, sulla capitale russa una piramide. Vari studiosi hanno ipotizzato che siano state impiegate tecnologie atte a proiettare giganteschi ologrammi, intesi come esperimenti in vista di una falsa invasione aliena o di un'altrettanto falsa Parousia del Cristo, nell'ambito del famigerato Progetto Bluebeam.

La saturazione dell'atmosfera con elementi e composti chimici e la sua trasformazione in qualcosa di simile al plasma, con l'irradiazione di onde elettromagnetiche in sinergia con il bario, paiono i presupposti adatti per la proiezione di un film in mondovisione. Una volta saggiata la reazione della popolazione, persuasa anche attraverso una capillare ed ossessiva campagna ad hoc, che le civiltà dello spazio sono tutte ostili, sarà possibile instaurare un governo mondiale di tipo totalitario, con il pretesto di difendersi dal "nemico esterno" contro cui incanalare l'astio e la xenofobia.

E' una strategia vecchia come il mondo, ma purtroppo sempre efficace.


Fonti: [STRACATACATACATALOL]

U. Visani, Presenze invisibili, 2009, in X Times n. 14
Zret, Scie chimiche: un'altra angolazione, 2006


Tuesday, September 18, 2012

Segnalazioni di settembre su H.A.A.R.P

http://www.tankerenemy.com/2012/09/segnalazioni-di-settembre-su-haarp.html

Segnalazioni di settembre su H.A.A.R.P

Si intitola “Scoperte scientifiche non autorizzate” il libro di Marco Pizzuti dedicato alla scienza censurata ed affossata. Il saggio, che è del 2011, ma ristampato nel giugno 2012, merita qualche riga di commento. L’autore è nato a Roma nel 1971, laureato in Giurispudenza, ex ufficiale dell'esercito, opinionista e conferenziere, è uno dei più tenaci tra i divulgatori indipendenti. Da anni svolge ricerche non allineate in ambito storico, economico, medico e scientifico. Ha pubblicato “Rivelazioni non autorizzate”, “Scoperte archeologiche non autorizzate” ed il recente “I mercanti della salute”.

Scoperte scientifiche non autorizzate” solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario ed al contempo misconosciuto scienziato che, con oltre 700 brevetti rivoluzionari, ha gettato le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. Pizzuti si sofferma poi su molti altri studiosi ribelli condannati all’oblio dall’establishment, dimostrando che l’intreccio tra scienza accademica e potere economico blocca l’umanità in uno stato di schiavitù. L’ostracismo con cui sono stati colpiti molti ricercatori “eretici” è tutt’uno con l’egemonia del sapere ufficiale e con la corte di disinformatori i cui raffazzonati “argomenti” si possono confutare conoscendo, ad esempio, gli studi di Tesla.

Scrive Pizzuti: “L’atmosfera dello strato più basso, pur essendo un isolante perfetto (dielettrico), sotto l’effetto della grande forza elettromotrice prodotte dalle bobine di Tesla conduce liberamente la corrente. L’inventore serbo notò che la conduttività cresceva molto rapidamente con il rarefarsi dell’atmosfera e con l’aumento delle tensioni elettriche, arrivando fino al punto di lasciar scorrere la corrente, come se fosse un filo di rame. Tesla affermò di aver dimostrato in maniera inconfutabile come enormi quantità di energia elettrica potevano essere trasmesse agli strati più alti dell’atmosfera senza limiti di distanza. Nell’articolo comparso sull’Elecrical review del 29 marzo 1899, egli manifestò addirittura il timore di poter incendiare l’atmosfera durante i suoi esperimenti con grandi potenze elettriche.

Sapendo quindi che la parte più bassa dell’atmosfera in condizioni normali è isolante, mentre quella più alta (la ionosfera, n.d.r.) è conduttiva, Tesla ideò una tecnica per trasmettere ed immagazzinare corrente su quest’ultima. Lo scopo era quello di rendere accessibile questa corrente da qualsiasi altra parte del globo mediante l’uso di fasci di particelle conduttive provenienti da terra. L’ingegnoso e futuristico sistema prevedeva, infatti, l’impiego di potenti prioettori di energia radiante che, ionizzando l’aria, avvrebbero creato i corridoi conduttivi necessari per portare e riprendere corrente elettrica da terra. Lo strato d’aria isolante sarebbe stato perforato così da lunghi varchi di aria ionizzata artificialmente. Nelle intenzioni di Tesla, tali “raggi canale” avrebbero consentito il collegamento tra la stazione trasmittente, l’alta atmosfera (caricata di energia) e tutte le altre stazioni riceventi a terra, compresi i mezzi di trasporto (velivoli, treni, navi) equipaggiati con il dispositivo per la reazione di tali corridoi conduttivi. L’alta atmosfera sarebbe stata così usata come un magazzino planetario di energia disponibile sempre e dappertutto per tutta l’umanità...”

Come si può constatare da questo stralcio, già alla fine del XIX secolo erano disponibili i presupposti teorici per influire sulle varie falde dell’atmosfera terrestre. Dunque è probabile che, a distanza di più di un secolo, quelle basi concettuali siano diventate una crudele realtà: si pensi agli apparati che riscaldano la ionosfera con apporti energetici cospicui. Ci riferiamo agli impianti H.A.A.R.P. che non è per nulla peregrino collegare a disastrose manipolazioni climatiche ed ai sommovimenti tellurici. Alla possibilità di scatenare sismi Pizzuti dedica il paragrafo “Terremoto a Manhattan”: le ricerche di Tesla, condotte a Colorado Springs, confluirono in un esperimento che, attraverso oscillatori in grado di entrare in risonanza con la materia, provocò una scossa il cui epicentro fu proprio il laboratorio di Tesla.

Rimanendo in tema, in “X Times” di questo mese, si può leggere un reportage a firma di Gianluca Gualtiero ed intitolato “Il dominio di H.A.A.R.P.” E’ un’inchiesta in cui è descritto un programma bellico che travalica il controllo climatico. Gualtiero conduce la sua indagine privilegiando l’analisi dei risultati conseguiti dal fisico brasiliano Fran De Aquino, secondo i termini dell’articolo elaborato dal fisico Corrado Penna.

Infine segnaliamo un corposo e documentato resoconto di Fabrizio Rendina, “Le micidiali armi di H.A.A.R.P. e D.A.R.P.A.” dove ampio spazio è consacrato al controllo mentale ed agli strumenti strategici di ultima generazione... concepiti probabilmente per sterminare l'ultima generazione.

Sunday, July 17, 2011

Segnalazioni di luglio

http://www.tankerenemy.com/2011/07/segnalazioni-di-luglio.html

Segnalazioni di luglio

Il numero 33 di "X Times", luglio 2011, ospita un articolo di Andrea Della Ventura intitolato “Spionaggio elettronico”: purtroppo, a causa di un errore nell’impaginazione, il testo non è fruibile nella sua interezza, ma riteniamo che nel prossimo numero sarà riportata la parte mancante. L’autore ha svolto una ricerca concernente il tema degli elicotteri privi di contrassegni identificativi e lo spionaggio elettronico, avvalendosi, tra l’altro, di alcuni studi che avevamo pubblicato. Lo ringraziamo per aver citato la fonte e soprattutto apprezziamo l’interesse per un soggetto che, in modo surrettizio, è relegato tra le “leggende metropolitane”.



Un altro notevole contributo, sempre all’interno di "X Times", è il reportage dal suggestivo titolo “La popolazione di vetro”, a firma di Enrica Perucchietti. L’autrice, di cui è da poco apparso il saggio “L’altra faccia di Obama: ombre del passato e promesse disattese“, focalizza l’attenzione sull’impianto di microprocessori sottocutanei nella popolazione. L’articolo svolge un discorso in cui è evidenziato come l’introduzione dei microchips, caposaldo della riforma sanitaria voluta da Barack Obama, sia un pretesto per esercitare un dominio capillare e definitivo sui cittadini ridotti in uno stato di schiavitù elettronica. Almeno un passaggio della ricerca merita di essere riportato: “Come se questo scenario non fosse abbastanza agghiacciante (lo scenario di un mondo orwelliano, n.d.r.), ecco aggiungersi, in parallelo all’irradiamento tramite impulsi elettromagnetici, i metodi chimici di controllo delle masse. Qua il pensiero corre alle misteriose scie chimiche di più recente comparsa ed agli esperimenti che ufficialmente dovrebbero modificare il clima. Droghe, sostanze chimiche tossiche e gas potrebbero essere diffusi nell’aria e negli acquedotti" (in effetti questo avviene da decenni, n.d.r.).

Il gruppo emiliano Statobrado ha composto un godibile pezzo, “Cielo bianco”, che contiene una lucida denuncia della geoingegneria e dell’inerzia in cui è imprigionato il popolo televisivo. Gli Statobrado sono una formazione nata nel 1997. La loro canzone di maggior successo è “Albadentro”. Il motivo, interpretato da Enrico Covili, vinse nel 2007 il Marcafestival di Treviso nella sezione "brani inediti". Un altro riconoscimento per “Albadentro” giunse il 13 settembre 2007, quando trionfò al Festival delle arti di Bologna, evento ideato da Andrea Mingardi, nella sezione “pop rock solisti”, aggiudicandosi anche il premio “Viva music”.

I componenti del gruppo sono Enrico Covili, Alessio Amorati, Armando Santoli, Matteo Cavallina, Francesco Labanti. Gli Statobrado hanno recentemente partecipato alla trasmissione televisiva in diretta su Telesanterno-Odeon tv "Sport Club Late Show". Tra gli ospiti, Cesare Cremonini. Il 15 luglio scorso gli Statobrado sono stati i protagonisti del Bradofest 2 a Porretta Teme (Bologna).

Auspichiamo che sempre più formazioni musicali e cantanti sappiano coniugare, come gli Statobrado, l’entusiasmo per la musica con la passione per la verità. Cogliamo l'occasione per ringraziare i componenti della band per aver inserito tra i credits il Comitato Tanker Enemy.

Tangente con i temi di cui ci occupiamo è il quinto episodio di The secret, “Il nostro cuore sacro”. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Giuseppe Di Bernardo; i disegni si devono a Fabrizio Gialliccia. Ne caldeggiamo la lettura.

Sunday, April 10, 2011

In edicola "X Times" di aprile

http://zret.blogspot.com/2011/04/in-edicola-x-times-di-aprile.html

In edicola "X Times" di aprile

E' in edicola il nuovo numero di "X Times", la rivista diretta da Lavinia Pallotta. Tra i vari contributi di questo numero, vorrei segnalare l'articolo scritto da Luigina Marchese a proposito del diossido di cloro (M.M.S).

Colgo l'occasione per rispondere ad alcuni lettori che sono rimasti un po' perplessi, allorché hanno letto su "X Times" l'intervista a Leo Zagami e quella all'avvocato Paolo Franceschetti. In primo luogo, non discuto le scelte editoriali di "X Times", scelte cui soggiace sicuramente una precisa ratio. Ritengo poi che pubblicare le dichiarazioni di personaggi come i due sopra citati, nella consapevolezza che sono figure prodighe di notizie interessanti, quanto avare di rivelazioni davvero scabrose (il ruolo preminente del Vaticano, le scie chimiche, i microprocessori sottocutanei...), sia quanto mai istruttivo. Ai fruitori intelligenti il compito di separare il grano dal loglio, nella coscienza che "in interiore homine habitat veritas".

Senza dilungarmi oltre, consiglio la lettura dell'articolo di Corrado Penna che traccia il profilo del gatekeeper, nella fattispecie l'"ex" agente russo, Daniel Estulin.

Leggi qui l'editoriale della direttrice ed il sommario degli articoli.


Saturday, March 19, 2011

Segnalazioni di marzo

http://www.tankerenemy.com/2011/03/segnalazioni-di-marzo.html

Segnalazioni di marzo

2 commenti:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

Ciao! Grazie ancora dello spazio! "The Secret" è in edicola il 23 di marzo, ma il primo episodio si intitola "Il fattore cigno nero" e tratterà di cercgi nel grano e presunti rapimenti alieni.
"L'avvento del quinto mondo" è il titolo del quarto episodio in edicola a fine giugno, e parlerà di scie chimiche e profezie Hopi. Un abbraccio e grazie!

gigettosix ha detto...

Mi ricordo un viaggio in treno alcuni anni fà, in cui conobbi un anziano ex ferroviere con il quale percorsi una parte del tragitto. Costui mi raccontò affermazioni del tipo "siamo in un'epoca di declino" e "non esiste nessuna democrazia". Lì per lì, lo assecondai convinto quasi di trovarmi al cospetto di un personaggio bizzarro. Quanto mi sbagliavo!! Oggi a distanza di anni capisco cosa voleva dire quel signore con quelle parole: siamo comandati da persone senza scrupoli, la democrazia non è mai esistita se non nelle illusorie fantasie di qualcuno.
Credo che ci attendano altre "sorprese" all'orizzonte, ormai le scelleratezze sono all'ordine del giorno, i fatti parlano chiaro, non mi sarei mai e poi mai immaginato un futuro del genere, l' 11 marzo giapponese è stato peggiore dell'11 settembre e oggi a cento anni esatti dalla guerra colonialista in Libia siamo di nuovo a commentare una nuova guerra in quelle regioni. Di fronte a tutto questo non si può che restare basiti, basta spargimenti di sangue, se un Dio esiste non può ignorare tutto questo.

Tuesday, February 22, 2011

In edicola il n. 28 di X Times

http://zret.blogspot.com/2011/02/in-edicola-il-n-28-di-x-times.html

In edicola il n. 28 di X Times

E' in edicola il n. 28 di "X Times", il mensile diretto da Lavinia Pallotta. Tra i vari articoli di questo numero, segnaliamo la ricerca di Umberto Visani, “La regia occulta dietro alle mutilazioni animali" ed il dossier, a cura di Silvia Agabiti Rosei, su uno dei fatti più inquietanti e misteriosi di queste ultime settimane, l'ecatombe di volatili e pesci.


Leggi qui l'editoriale della direttrice.



Monday, February 7, 2011

Da ascoltare e da leggere (e soprattutto da ridere)

http://www.tankerenemy.com/2011/02/da-ascoltare-e-da-leggere.html

Da ascoltare e da leggere

Rosario Marcianò (Straker), Presidente del Comitato "Tanker enemy", ha rilasciato un'intervista sulle scie chimiche ai conduttori della trasmissione "Verso il 2012", Charly Guerrero e Sem Pizzuto, animatori di Radio Lupo Solitario nella trasmissione "Verso il 2012", che va in onda ogni mercoledì mattina dalle 9.30 alle 11.30, frequenza 90.700 Mhz in zona MI-VA-CO nonchè in streaming su http://www.radiolupo.it. Non appena sarà possibile, sarà proposta la registrazione audio del contributo.

Un'intervista, sempre a Rosario Marcianò e sul medesimo spinoso tema delle chemtrails, sarà ospitata su uno dei prossimi numeri di "X Times", la rivista diretta da Lavinia Pallotta e Pino Morelli. Ricordiamo che, all'interno del numero 26 di "X Times", è stato pubblicato un resoconto della manifestazione contro la geoingegneria e H.A.A.R.P., tenutasi a Roma il giorno sabato 20 novembre 2011. Nell'articolo, elaborato da Andrea della Ventura, che ringraziamo insieme con la redazione del mensile, sono menzionati Ivana Mannino, promotrice dell'iniziativa, Presidente del Comitato nazionale orientamento sulle scie chimiche, il professor Vittorio Iori di Cieliliberi e Rosario Marcianò di Tanker enemy.

A metà marzo dovrebbe essere in edicola “The Secret”, l'albo ideato da Giuseppe Di Bernardo, con tavole di Rosario Raho. Il numero 4 della pubblicazione dovrebbe intitolarsi "Cieli avvelenati": con la sceneggiatura di Francesco Matteuzzi ed i disegni di Massimiliano Bergamo, il numero sarà dedicato, come si evince dal pur provvisorio titolo, ad una storia imperniata sulle scie chimiche correlate alle profezie dei nativi americani Hopi circa i tempi finali.

Prosegue l'inserimento di ricerche riguardanti le scie tossiche e soggetti correlati per opera del fisico Corrado Penna: sono articoli fondamentali, basati su prove di differente tipologia, con cui vengono denunciate le attività di avvelenamento globale e la bieca disinformazione imperante sul tema.

L’amico e collaboratore Gianni Ginatta ci segnala che l’ultimo numero di "Saras Magazine", ottobre-dicembre 2010, riporta un articolo intitolato “La sindrome di Morgellons”. Una ricerca sulle scie chimiche apparirà prossimamente nella newsletter dell’Associazione Agribio (associazioni di agricoltori biodinamici), a cura del Presidente, Signor Ivo Bertaina.

Sorprende che il magazine “Infly”, pubblicato da Aeroporti di Roma, sia comparso un articolo intitolato “Le scie anomale”, a cura di Fabio Giovannini: sebbene il testo non sia una denuncia netta delle chemtrails, non propende neppure per tesi negazioniste. Lo si può leggere qui.

Nell'ultima puntata di "Mistero", andata in onda giovedì 3 febbraio 2011, la trasmissione di Italia 1, condotta da Raz Degan, Adriano Forgione, direttore del mensile "Fenix", all'interno della rubrica dedicata alle novità dal mondo, ha accennato alla geoingegneria attuata da una società statunitense, la Evergreen, collegandone le operazioni alle famigerate "chemtrails".

Con meticolosa tenacia studi e documenti concernenti le irrorazioni clandestine sono riportati, tra gli altri, all’interno dei seguenti blog: Freeskies, Soleattivo, Nonvotarechitiavvelena.




42 commenti:

Gianluca ha detto...

Oggi qui a Giaveno(TO) cielo apparentemente limpido ma con via vai continuo di aerei che rilasciano sopratutto scie a media persistenza, ma qualcuna anche a persistenza elevata...portando a spasso i cani in un bel prato decido di guardare in direzione del sole coprendolo con una mano ed ecco che si notano chiaramente i riflessi di una quantità esagerata di filamenti un po' a tutte le quote...le ho fatte vedere a mia madre ormai sconcertata da questo fenomeno. Per non parlare della temperatura, esageratamente alta per quaesto priodo..oh ecco un paio di farfalle gialle che svolazzano felici..pazzesco..

Gianluca ha detto...

Tra l'altro noto spesso, come oggi aerei dal colore scuro, grigi credo volare lenti a bassissime quote, si verde chiaramente che non hanno lo spazio per il trasporto di passeggeri, io credo che monitorino l'aria, per decidere se irrorare ancora un po' o no..bastardi

wlady ha detto...

Ottima iniziativa, complimenti per il Vostro grande impegno, per quello che posso, cerco di fare informazione, anche fermando le persone per strada facendole comprendere il grave pericolo, con il mio modesto blog cerco di arrivare a qualche sparuto inconsapevole della rete, segnalando altri blog più esaustivi del mio modesto apporto telematico.

Grazie ancora, wlady

Straker ha detto...

A proposito della Evergreen citata da Corrado nel suo articolo...

Evergreen Facility Caught on Film: Chemtrail Planes! Video courtesy by CHEMTRAILS KILLIl You-Tube channel: roxy777lopez777

La struttura di Pinal Airpark - Marana (Arizona) è il più importante impianto della C.I.A.-N.S.A., dove molti modelli di aeroplano per uso civile vengono riconvertiti per compiere le operazioni chimico-biologiche che entrarono a regime, per quanto riguarda gli Stati Uniti, nel novembre del 1998. Prima di quell'anno, furono scelte alcune regioni per condurre operazioni chimiche in atmosfera, in modo da sperimentare la tecnologia necessaria e per determinare i parametri relativi all'efficienza degli aerei irroranti ed alle condizioni meteorologiche. Il programma è condotto sotto diversi nomi in codice, come "Operazione copertura" e "Operazione danza della pioggia". In seguito fu esteso a dozzine di stati nel mondo.

Ringraziamo l'amico Igor per la preziosissima segnalazione.

Zret ha detto...

Wlady, ognuno dà il suo contributo con i mezzi di cui dispone. Se tutti seguissero il tuo esempio, a quest'ora si sarebbe conseguito qualche risultato più importante.

Ciao.

Anna ha detto...

Anche da me clima assurdo... ieri 28 gradi!

Al tramonto c'erano nuvole stranissime... tipo le asperatus, con una luminescenza fuxia/arancione fluorescente. Peccato che non sono riuscita a fotografarle, avevo la batteria scarica.

Anna ha detto...

Chemtrails admitted by CBS - Atlanta
http://www.youtube.com/watch?v=YL9JJn5XYNM

gigettosix ha detto...

Ciao a tutti gli amici, anche io ho avuto la medesima sensazione, temperature assolutamente fuori norma per la stagione e massacro di scie specialmente in direzione del Sole, ance qui sulle colline del Monferrato.
Il Sole sembra essere più forte del solito e di notte ho notato una strana luminosità anche di alcune stelle.
Cielo olografico? Avvicinamento al centro della galassia?
Tra poco credo che ne vederemo delle belle.
Spero di poter ascoltare presto l'intervista di Rosario, nel frattempo volevo chiedere dove si potrà acquistare il fumetto "the secret".

P.S.: Eventualmente posso girare la notizia su un forum che frequento?

Anna ha detto...

@gigettosix: infatti è da un po' di tempo che mi chiedo se le nuvole ondulate siano imputabili alle onde galattiche o alle antenne. Potrebbero essere entrambe le cose, visto che Venere io lo vedo superluminoso ultimamente.

Zret ha detto...

Gigettosix, puoi riportare la notizia o l'intero articolo dove ritieni opportuno. Il fumetto The secret dovrebbe essere reperibile nelle edicole delle maggiori città.
E' vero: qualcosa nel cielo sta cambiando. Che cosa ci cela il cielo?

Ciao

Ron ha detto...

A conclusione della giornata di m... oggi

Roger Waters con Goodbye Blue Sky

http://www.youtube.com/watch?v=zf7HXdZawzo

Zret ha detto...

http://zret.blogspot.com/2009/08/goodbye-blue-sky.html

Zret ha detto...

Un'altra giornata campale, Ron, una domenica rovinata e insudiciata dagli aerei della Morte.

Ciao

gigettosix ha detto...

Grazie Zret, ho postato la notizia su un blog che frequento.
Cosa altro aggiungere: giornata sfregiata dal continuo passaggio di aerei della morte, ma come al solito è tutto normalissimo per i servizi meteo dei telegiornali di regime.
E' sorprendente l'allegria che lascia traspirare la meteowoman del tg1 tale Valentina Bisti, la quale con la consueta disinvoltura ci racconta di splendide giornate di sole (con persone già in costume a prendersi il Sole, cosa peraltro normailissima a febbraio) caratterizzate però da nebbie in rapido dissolvimento e velature.
Fino a qunado andrà avanti questo deplorevole teatrino? Fino a che punto devono prendersi gioco di noi?

Mr.Jones ha detto...

Una storia di Roger Waters,

http://www.youtube.com/watch?v=7bwYe2ILKJk&feature=related

è sempre stato ossessionato dal potere militare e dalle guerre !

Onde Radio
Jim: Siete sintonizzati su K.A.O.S e state sentendo K.A.O.S da Los Angeles. Passiamo alle telefonate per le vostre richieste.
Billy: Ciao, sono Billy
Jim: Dimmi.
Billy: Io sento le onde radio nella testa.
Jim: Senti le onde radio nella tua testa? Ah! E’ questa la tua richiesta per stasera su K.A.O.S?

Onde radio, onde radio
Sente le onde radio, onde radio

L’atmosfera è sottile e fredda
Il sole giallo sta invecchiando
E l’ozono straripa di onde radio
AM,FM, tempo e notizie
E i nostri leader che si scambiavano opinioni
Sei confuso? Onde radio.

Onde radio, onde radio
Onde radio AM, onde radio FM
Onde radio, onde radio offuscanti
Onde radio stupefacenti,Onde radio

Il magico Billy nella sua infermità
Capta tutta questa roba nell’aria
Billy è faccia a faccia con il futuro

Messaggi da stelle lontane
La polizia locale che avverte le auto, onde radio
Senti le loro onde radio, onde radio.
Gesù salvi la radio, le onde radio
Onde radio, Onde radio AM, onde radio FM
Tutte le loro onde radio
Onde radio, onde radio, lui capta le onde radio
Onde radio, onde radio, speranzose onde radio
Assuefanti onde radio
Onde radio, onde radio Russe,
Onde radio Prussiane
Onde radio orientali, onde radio occidentali
Provando le onde radio, uno due, uno due
Onde radio, che ti attraversano
Onde radio a codici morse,
Onde radio sulle strade del tabacco,
Onde radio del sud Paloma,
Onde radio dell’Oklahoma,
Onde radio ben sistemate,
Onde radio sporche, Onde radio.

Video musicale ( un po di musica!) ;

http://www.youtube.com/watch?v=mXosCWCEB2w&feature=related

Non vorrei che i Pink Floyd....con quei palchi con il mega/occhio,il muro di berlino..etc etc,il pittogramma in questo video...l atomica...mah !

http://pinkfloyd.lacortedeimiracoli.com/traduzioni/radiokaos.php

Manuel ha detto...

Ho in scadenza l'abbonamento ad una rivista di matematica (XlaTangente).

L'ultimo numero tratta intensivamente di Global Warming ed altre questioni climatiche, con tanto di intervista a Michael E. Mann, quello del grafico "hockey stick".

La rivista difende a spada tratta i sostenitori dei danni da CO2 e non perde occasione per additare i critici come negazionisti.

Questa è la copia della mail che ho inviato alla redazione.

---

"Che delusione l'ultimo numero della vostra rivista (XlaTangente).

Articoli, approfondimenti, vignette su clima e global warming e:

* non un accenno alle motivazioni di chi sostiene che l'analisi sulle CO2 sia falsata (http://www.warwickhughes.com/agri/BeckCO2short.pdf - http://www.riscaldamentoglobale.org/dossier_al_gore/veri_dati_biossido_carbonio.html);

* non un accenno a chi guadagna dal "terrorismo" sul global warming: http://daltonsminima.wordpress.com/2009/08/20/la-green-list-ma-verde-e-leconomia-o-i-dollari-tutti-gli-uomini-dellipcc/;

* non un accenno al fatto che anche gli altri pianeti del Sistema Solare si stanno riscaldando (anche più della Terra), a causa di un'incremento dell'attività solare e non certo della CO2;

* non un accenno alle criminali operazioni di modificazione climatica clandestina in opera in tutto il mondo: http://scienzamarcia.altervista.org/dossier.html - http://img706.imageshack.us/img706/4894/trento23settembre20102.jpg;

* un uso spasmodico del termine "negazionisti", per accostare i critici del global warming a chi nega l'olocausto.

Un risultato comunque l'avete ottenuto: non rinnoviamo l'abbonamento alla rivista."

Manuel ha detto...

Lasciatemi fare i complimenti a Fabio Giovannini per l'articolo su Infly.

Ha scritto molto di più di quello che mi sarei mai aspettato dal magazine di un aeroporto!

skyrobot ha detto...

Due giorni assurdi. Ieri e oggi quì in provincia di Milano è stato impossibile vedere il sole, sempre nascosto dietro la tendina di nuvole chimiche. E com un angolo di cielo provava a riaprirsi zac... In un attimo vedevi 2-3 tanker alla volta incrociarsi tra loro. Buttando l'occhio verso l'orizzonte c'è da avere il vomito, quì è una camera a gas a cielo aperto, l'aria ha un puzzo incredibile di bruciato!!! Non so più che pensare.
Ho notato anche io la luminosità esagerata di alcuni pianeti, anche la luna , malgrado l'aria non sia limpida si vede luminosissima. Anna ma tu dici di venere, lo vedi al mattino? E' un po' che c'è una stella luminosissima, si nota al mattino, è l'unico corpo celeste insieme alla luna ancora visibile alle 07.00 circa. Dovrebbe essere venere (quindi un pianeta), ma una mattina gli ho puntato contro la videocamera, e tutto traballante si vede ben definita l'ombra su esso proiettata di un suo satellite. Ma venere non ha satelliti.... Qualcuno sà dirmi qualcsa in più?

Zret ha detto...

Skyrobot, hai forse visto Hercobulus?

Ciao

Manuel ha detto...

Zret, scusami, si è perso un mio commento?

L'ho inviato prima di quello pubblicato con i complimenti al giornalista di "InFly".

Zret ha detto...

Manuel, era finito nello spam.

Ciao

skyrobot ha detto...

Zret, che dire, boh?! Non sò praticamente nulla di astronomia, ma da quando guardo il cielo per le chemtrails, alla fine guardi un po' tutto. E quel corpo celeste al mattino è luminosissimo, da par mio magnifico e stupendo. Ho cercato in internet, ma qualcuno dice giove, qualcuno venere, ma già mi sembra strano che non ci sia una risposta chiara e definitiva...
Fossero le chemtrails uno strumento di difesa dal sole impazzito?? A ri-boh, ma allora perchè sciare di notte come spesso vediamo? Un mero strumento di morte? A ri-ri-boh, ma allora perchè non sciare SOLO di notte??? Basta ho la testa che scoppia. Son solo incazzato per tutte le persone che ora stanno soffrendo a causa di questa tortura cinese. Ma calma e pazienza, tanto prima o poi si passa tutti alla cassa, e li non fanno sconti!! Un abbraccio sincero a tutti voi del blog.

Manuel ha detto...

Grazie Zret :-)

Straker ha detto...

Bravo Manuel, ottima missiva! Si vergognino.

paolo ha detto...

Stasera un tg ci informava che oggi a Milano,nonostante il blocco del traffico, la situazione non è per nulla migliorata. Ma guarda un pò! Chi l'avrebbe mai detto?

Il tg aggiungeva che si studieranno quanto prima ulteriori provvedimenti i quali coinvolgeranno anche zone lontane dalle città. In soldoni questo dovrebbe significare un blocco del traffico su larga scala, con obbligo di muoversi a piedi per tutti quanti.

Stiamo rasentando il ridicolo. L'incomprensione da parte della gente assomiglia a qualcosa che mi ricorda un incubo che non vuol finire mai e senza alcuna possibilità di risveglio.

Anna ha detto...

Televisione americana conferma il ritrovamento di bario nelle scie chimiche:

http://www.youtube.com/watch?v=7dba-k9RfC0&feature=player_embedded


Acqua al bario in provincia di Pistoia:

http://informarexresistere.fr/acqua-al-bario-in-provincia-di-pistoia.html


Anna R.

corrado ha detto...

Il Daily Mail afferma che le scie degli aerei possono coprire vaste zone di una nazione, ma allora sono scie chimiche!

Anna ha detto...

@skyrobot: io lo vedo verso le 5-6 del pomeriggio... è a sinistra della Luna. Adesso ho controllato le posizioni dei pianeti... è Giove:
http://www.astronomia.com/wp-content/uploads/2011/01/congiunzione-luna-giove-giorno-7-ore-19-big.jpg

francesca ha detto...

ieri alle 7 di sera gli aerei rilasciavano scie di color bianco-indaco

ginger ha detto...

Ciao, ragazzi.
Gli Instancabili, così vi chiamo :-)
Un saluto a tutti gli amici.

Alla fine, può darsi che i preziosi giocattoli (sistemi elettronici, satelliti, armi) di chi ci vuole male, corrano un concreto rischio di finire inceneriti, anche se si cimenteranno nell'organizzazione di "spettacoli pirotecnici" falsi, come falsi sono gli ideatori, per continuare a corredare questi anni a venire con eventi catastrofici come vuole la tradizione occulta.
Infatti, nonostante l'accanimento dei tankers contro la volta celeste, il cielo manda messaggi che non si possono ignorare. Non so cosa accadrà, ma tutta quella luminosità dovrà pur significare qualcosa. Al mattino presto quell'astro (forse proprio Venere) appare come un enorme faro sospeso sulla Terra. E confermo il fatto di aver osservato una differente e più vibrante brillantezza delle stelle, quando la copertura chimica lo permette; alla vista non è un brutto spettacolo, tutt'altro. Quindi coprono, manipolano e nascondono, ma il destino di questo ed altri mondi si compirà in ogni caso e malgrado chiunque.

Nel frattempo buon lavoro di diffusione anti-chemtrails.

E agli avvelenatori: FUCK YOU, come dice qualcuno.

Damocle ha detto...

Continuano i passaggi ininterrotti ormai da giorni,foschia chimica SEMPRE presente,tutte le istituzioni sono responsabili di quanto stà avvenendo nessuna esclusa,ma arriverà il giorno del giudizio.

Anna ha detto...

Pazzesco... ho appena sentito che c'è nebbia a Napoli!! Sicuramente chimica!

Anna ha detto...

@ginger: infatti stavo giusto leggendo adesso sugli enormi cambiamenti energetici del nostro sistema solare... ormai si notano ad occhio nudo. Chissà se l'alluminio delle scie serva proprio a schermare queste onde benefiche. Le profezie Hopi sulle ragnatele in cielo, sembrano confermare questa ipotesi.

Spero tanto che le onde distruggano i loro diabolici giocattolini.

francesca ha detto...

in questo momento lo spettacolo dalle mie finestre è irreale:una immensa coltre bassa di nebbia fluorescente per cui non si può guardare letteralmente fuori,perchè essa riverbera i raggi solari in modo da renderli insopportabili allo sguardo.
A descrivere il fenomeno così, sembra l'incubo di un pazzo, invece è la dura realtà.

ginger ha detto...

Magari, Anna!

Anna ha detto...

"La ricerca del dott. Dmitriev sui pianeti mostra accelerazioni nella velocità di inversione dei poli magnetici, cambiamenti climatici, terremoti e cicloni sulla Terra, cariche di energia magnetica e plasmatica incrementate su altri pianeti e cambiamenti nelle loro qualità atmosferiche. In più, alcuni dei pianeti stanno realmente diventando visibilmente più brillanti."

http://www.stazioneceleste.it/articoli/wilcock/wilcock_TDC_08.htm

Ovviamente questo scienziato russo non viene menzionato dai media ufficiali (tranne Voyager) perché altrimenti non potrebbero mandare avanti la scusa del surriscaldamento globale di origine antropica.

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

Carissimo Zret, grazie per il lancio promozionale!
Confermo: il quarto episodio della serie "The Secret" edita dalla Star Comics e reperibile in TUTTE le edicole italiane nel classico formato Tex, tratterà di scie chimiche e profezie Hopi. Ovviamente si tratta di "fiction" ma spero che faccia alzare il naso verso il cielo a molte persone. Approfitto per dire che il titolo definitivo sarà "L'avvento del Quinto mondo", titolo mutuato dalle profezie indiane, mentre in copertina (in lavorazione), campeggeranno le note e inquietanti scie. I disegni saranno di Massimiliano Bergamo, e sul blog di "The Secret"
http://thesecretcomics.blogspot.com/ troverete delle anticipazioni.
Grazie infinite per lo spazio!

Straker ha detto...

Grazie infinite Giuseppe. E' un onore per noi leggerti su questo blog. In bocca al lupo per il Vostro eccelso ed encomiabile lavoro.

Straker ha detto...


Trotterella ha detto...

Oggi qua a Perugia nebbia chimica, caldo innaturale e pioggia di filamenti.

Zret ha detto...

Carissimo Giuseppe, abbiamo deciso di pubblicizzare The Secret per la qualità dell'albo e per la novità dei contenuti. Inviteremo amici e conoscenti ad acquistare i vari numeri e ci ripromettiamo di scrivere una recensione dell"Avvento del Quinto mondo".
E' per noi un onore promuovere The Secret. Ad altiora.

Ciao e grazie.

Zret ha detto...

Ginger, il tema delle stelle più brillanti e dei cambiamenti della volta celeste dovrebbe essere approfondito. Meritevole di indagini è l'avvistamento di UFO su Gerusalemme, città-portale.

Ciao