Scopo del Blog
Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
http://indipezzenti.blogspot.ch/
https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
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Tuesday, November 10, 2015
Sanremo come Canneto di Caronia?
http://www.tankerenemy.com/2015/11/sanremo-come-canneto-di-caronia.html
Nuovo delirio del comandante
https://archive.is/SuKz8
Thursday, February 19, 2015
Il T.A.R. "spegne" il M.U.O.S., ma l'impianto è sempre operativo
http://tankerenemymeteo.blogspot.ch/2015/02/il-tar-spegne-il-muos-ma-limpianto-e.html
Il T.A.R. "spegne" il M.U.O.S., ma l'impianto è sempre operativo
.jpg)
Il T.A.R. ha sentenziato che il sistema satellitare M.U.O.S. è dannoso per la salute umana ed ha disposto
la sospensione dei lavori attorno alla struttura di banda Ka, ideata
per interfacciarsi con 4 satelliti geostazionari (più uno di riserva) ed
impiegata nella guerra climatica e non solo. Il radar Doppler della
Protezione civile, però, mostra attività elettromagnetica delle antenne
M.U.O.S., per cui non sono rispondenti al vero le dichiarazioni dei
responsabili che hanno affermato di aver interrotto i lavori. In realtà il M.U.O.S. è attivo già da qualche mese.
Si noti come le formazioni nuvolose si disgreghino, lungo la
"circonferenza elettromagnetica" dell'installazione statunitense. E' una
chiara dimostrazione dell'interazione dei campi elettromagnetici con la
nuvolosità naturale. Sono emissioni in grado di controllare
l'atmosfera, modellandola nei modi più consoni alle esigenze dei
militari.
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Straker
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Onde scalari,
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T.A.R.
Wednesday, December 3, 2014
Onde hertziane ed onde scalari nella guerra climatica
aiutatemi! esistono anche onde non hertziane?
http://www.tankerenemy.com/2014/12/onde-hertziane-ed-onde-scalari-nella.html
Onde hertziane ed onde scalari nella guerra climatica

Quando si scrive che le perturbazioni
abbattutesi sull’Italia nel corso di questo autunno sono artificiali,
si suscita l’incredulità di molti cittadini: essi pensano che sia
impossibile influire sui fenomeni meteorologici in modo da scatenare un
nubifragio.
Le acquisizioni più recenti, però, hanno tradotto le ipotesi in certezze: se, tempo fa, si poteva congetturare un intervento dei soliti noti per gestire il clima, oggi si hanno le prove che le alluvioni come la siccità sono create ad arte.
Come abbiamo notato, nel programma “Unsealed: conspiracy files”, sono menzionate le cosiddette “onde scalari”. E’ necessaria qui qualche spiegazione: in fisica con “scalare” ci si riferisce ad una grandezza completamente individuata da un solo valore numerico. Ora, la dicitura "onde scalari" da Bearden ed altri è intesa in modo diverso: esse sarebbero onde longitudinali non coincidenti con le onde hertziane che sono, invece, trasversali.

Le onde scalari non sono contemplate dalle equazioni di Maxwell e la scienza accademica ne nega l'esistenza, anche se la teoria di Einstein-Cartan predisse nel 1913 i campi di torsione statici. Questi campi combaciano con quelli che lo scienziato russo Nikolai Kozirev (1908-1983) ritenne di aver scoperto più o meno negli stessi anni in cui il geniale Nikola Tesla compiva i suoi esperimenti su campi elettromagnetici opposti tra loro. [1]
L'ingegnere statunitense Thomas Bearden sostiene che l'onda fondamentale nell'onda elettromagnetica è scalare. L'onda scalare è l'onda che rimane quando due campi opposti elettromagnetici interferiscono, annullando, come negli esperimenti di Tesla, la componente elettrica e quella magnetica. Il risultato è un'onda longitudinale che vibra nella stessa direzione in cui viaggia.
Ammettiamo pure che Tesla e molti altri studiosi abbiano visto lucciole per lanterne, ammettiamo che le tecnologie militari siano ancora antiquate, nonostante le abnormi risorse profuse nel settore bellico, resta da spiegare che cosa sono le configurazioni radiali o a forma di spicchio rilevate dai radar Doppler. Questi fasci di energia sono stati registrati in Sicilia ed in Piemonte, là dove si trovano impianti radar: a Niscemi è ubicato il M.U.O.S. I fasci sono altresì concomitanti con la formazione di grosse celle temporalesche sul Mediterraneo.
Onde scalari o no, campi di torsione o microonde, qualcuno dispone della tecnologia per fare letteralmente il bello ed il cattivo tempo.
[1] Gli "esperti" che asseriscono con sicumera che le onde scalari sono una fantasia sono gli stessi che negano l'esistenza del monopolo magnetico... Peccato che recenti studi abbiano, invece, dimostrato il contrario, dando ragione, tra gli altri, a Dirac e ad Ighina.
Le acquisizioni più recenti, però, hanno tradotto le ipotesi in certezze: se, tempo fa, si poteva congetturare un intervento dei soliti noti per gestire il clima, oggi si hanno le prove che le alluvioni come la siccità sono create ad arte.
Come abbiamo notato, nel programma “Unsealed: conspiracy files”, sono menzionate le cosiddette “onde scalari”. E’ necessaria qui qualche spiegazione: in fisica con “scalare” ci si riferisce ad una grandezza completamente individuata da un solo valore numerico. Ora, la dicitura "onde scalari" da Bearden ed altri è intesa in modo diverso: esse sarebbero onde longitudinali non coincidenti con le onde hertziane che sono, invece, trasversali.

Le onde scalari non sono contemplate dalle equazioni di Maxwell e la scienza accademica ne nega l'esistenza, anche se la teoria di Einstein-Cartan predisse nel 1913 i campi di torsione statici. Questi campi combaciano con quelli che lo scienziato russo Nikolai Kozirev (1908-1983) ritenne di aver scoperto più o meno negli stessi anni in cui il geniale Nikola Tesla compiva i suoi esperimenti su campi elettromagnetici opposti tra loro. [1]
L'ingegnere statunitense Thomas Bearden sostiene che l'onda fondamentale nell'onda elettromagnetica è scalare. L'onda scalare è l'onda che rimane quando due campi opposti elettromagnetici interferiscono, annullando, come negli esperimenti di Tesla, la componente elettrica e quella magnetica. Il risultato è un'onda longitudinale che vibra nella stessa direzione in cui viaggia.
Ammettiamo pure che Tesla e molti altri studiosi abbiano visto lucciole per lanterne, ammettiamo che le tecnologie militari siano ancora antiquate, nonostante le abnormi risorse profuse nel settore bellico, resta da spiegare che cosa sono le configurazioni radiali o a forma di spicchio rilevate dai radar Doppler. Questi fasci di energia sono stati registrati in Sicilia ed in Piemonte, là dove si trovano impianti radar: a Niscemi è ubicato il M.U.O.S. I fasci sono altresì concomitanti con la formazione di grosse celle temporalesche sul Mediterraneo.
Onde scalari o no, campi di torsione o microonde, qualcuno dispone della tecnologia per fare letteralmente il bello ed il cattivo tempo.
[1] Gli "esperti" che asseriscono con sicumera che le onde scalari sono una fantasia sono gli stessi che negano l'esistenza del monopolo magnetico... Peccato che recenti studi abbiano, invece, dimostrato il contrario, dando ragione, tra gli altri, a Dirac e ad Ighina.
Pubblicato da
Straker
2 dicembre 2014: rilevata attività M.U.O.S. sul radar Doppler della Protezione civile
http://tankerenemymeteo.blogspot.ch/2014/12/2-dicembre-2014-rilevata-attivita-muos.html
2 dicembre 2014: rilevata attività M.U.O.S. sul radar Doppler della Protezione civile
Il M.U.O.S.
(Mobile User Objective System), è un avanzato sistema di comunicazioni
satellitari ad altissima frequenza (banda Ka). Ha sede a Niscemi e fa
parte di un sistema d'arma nel quale le sue tre gigantesche antenne si
interfacciano con quattro satelliti in orbita (più un quinto di riserva)
e con altre tre postazioni di terra. Il programma, gestito dal
Ministero della Difesa statunitense, integra forze navali, aeree e
terrestri. Il M.U.O.S. sfrutta la tecnologia R.F.M.P. e prevede la diffusione, su vari strati di atmosfera, di metalli pesanti quali bario, stronzio ed alluminio.
Ciò al fine di creare strati di ionosfera artificiali utili ad
interfacciare le postazioni di terra con i satelliti in orbita
geostazionaria, evitando disturbi di sorta ed ottenendo così segnali
puliti. Il M.U.O.S., come per stessa ammissione del Governo italiano, è
un sistema strategico. Sulla carta fungerebbe da innocuo apparato
difensivo, ma nei fatti è un riscaldatore ionosferico di terza
generazione, indispensabile, tra l'altro, per il controllo e la modifica
del clima a livello globale, attraverso la manipolazione delle correnti a getto.
L'osservazione della mappa-radar Doppler, fornita dalla Protezione civile, evidenzia come la micidiale postazione radar di banda Ka sia perfettamente operativa, emettendo onde scalari di enorme potenza per centinaia di chilometri intorno a Niscemi. Le immagini parlano chiaro: il M.U.O.S. viene impiegato anche per manipolare le perturbazioni tramite l'emissione (verso il basso e non in direzione del satellite) di potenti fasci di microonde. Ciò implica gravi conseguenze per la popolazione.
Ringraziamo l'amico TheAntitanker per la preziosa e puntuale segnalazione.

Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
L'osservazione della mappa-radar Doppler, fornita dalla Protezione civile, evidenzia come la micidiale postazione radar di banda Ka sia perfettamente operativa, emettendo onde scalari di enorme potenza per centinaia di chilometri intorno a Niscemi. Le immagini parlano chiaro: il M.U.O.S. viene impiegato anche per manipolare le perturbazioni tramite l'emissione (verso il basso e non in direzione del satellite) di potenti fasci di microonde. Ciò implica gravi conseguenze per la popolazione.
Ringraziamo l'amico TheAntitanker per la preziosa e puntuale segnalazione.

Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
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Monday, December 1, 2014
Caronia: il sindaco ritiene che i roghi siano dovuti ad esperimenti militari
http://www.tankerenemy.com/2014/12/caronia-il-sindaco-ritiene-che-i-roghi.html
Caronia: il sindaco ritiene che i roghi siano dovuti ad esperimenti militari
A
differenza della stragrande maggioranza dei media ufficiali, riteniamo
doveroso dar spazio all’odissea che stanno vivendo gli abitanti di Canneto di Caronia
(Messina). Reputiamo che gli incendi ed altri fenomeni all’apparenza
inspiegabili siano il fulcro di operazioni cruciali, anche se per lo più
ignorate. Per ora, una sola osservazione: dopo che la frazione di
Caronia è stata sgomberata, i roghi continuano: è la conferma che erano
insinuazioni calunniose quelle di chi accusava i residenti di essere dei
piromani.

Palermo. Potrebbero essere gli esperimenti militari la causa dei misteriosi incendi che, dal 2004, sgomentano gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Ad asserirlo, ai microfoni di “Restate scomodi”, programma trasmesso da Radio Uno dal lunedì al venerdì alle 15:30, è il sindaco di Caronia, Calogero Beringheli. Beringheli ha affermato di essere in possesso di una relazione riservata, preparata da una commissione scientifica incaricata di studiare il fenomeno.
“Lo studio - spiega il primo cittadino - rivela che fra le ipotesi più probabili delle combustioni bisogna annoverare proprio la sperimentazione di armi che diversi stati starebbero usando. Noi vogliamo sapere quali sono questi paesi. Tutto è fermo dal 2007, i monitoraggi sono stati interrotti, la commissione ha proposto alla Protezione civile di potenziare la rete dei sensori. Noi vogliamo sapere che cosa sta accadendo”.
Gli incendi, cominciati nel 2004, sono ripresi qualche mese addietro dopo una pausa. Il sindaco di recente è stato costretto ad ordinare lo sgombero delle case dei 148 abitanti della frazione. “Finché non saranno state individuate le cause - afferma Beringheli - la popolazione sgomberata non tornerà nelle abitazioni”.
Oltre ai roghi altri strani fenomeni hanno interessato la zona: dallo moria di alcune specie ittiche ai danni subiti da un elicottero della Protezione civile che sorvolava la frazione.
“A mio parere, lo Stato sa se ci sono esperimenti in corso – chiosa il sindaco - Lo Stato o qualche istituzione sa ed è assurdo che non sia stato comunicato nulla”.
Fonte: lasicilia.it

Palermo. Potrebbero essere gli esperimenti militari la causa dei misteriosi incendi che, dal 2004, sgomentano gli abitanti di Canneto di Caronia (Messina). Ad asserirlo, ai microfoni di “Restate scomodi”, programma trasmesso da Radio Uno dal lunedì al venerdì alle 15:30, è il sindaco di Caronia, Calogero Beringheli. Beringheli ha affermato di essere in possesso di una relazione riservata, preparata da una commissione scientifica incaricata di studiare il fenomeno.
“Lo studio - spiega il primo cittadino - rivela che fra le ipotesi più probabili delle combustioni bisogna annoverare proprio la sperimentazione di armi che diversi stati starebbero usando. Noi vogliamo sapere quali sono questi paesi. Tutto è fermo dal 2007, i monitoraggi sono stati interrotti, la commissione ha proposto alla Protezione civile di potenziare la rete dei sensori. Noi vogliamo sapere che cosa sta accadendo”.
Gli incendi, cominciati nel 2004, sono ripresi qualche mese addietro dopo una pausa. Il sindaco di recente è stato costretto ad ordinare lo sgombero delle case dei 148 abitanti della frazione. “Finché non saranno state individuate le cause - afferma Beringheli - la popolazione sgomberata non tornerà nelle abitazioni”.
Oltre ai roghi altri strani fenomeni hanno interessato la zona: dallo moria di alcune specie ittiche ai danni subiti da un elicottero della Protezione civile che sorvolava la frazione.
“A mio parere, lo Stato sa se ci sono esperimenti in corso – chiosa il sindaco - Lo Stato o qualche istituzione sa ed è assurdo che non sia stato comunicato nulla”.
Fonte: lasicilia.it
Pubblicato da Straker
Friday, November 28, 2014
Onde scalari sul Mar Ligure
http://tankerenemymeteo.blogspot.ch/2014/11/onde-scalari-sul-mar-ligure.html

Onde scalari sul Mar Ligure

Le onde scalari sono impulsi elettromagnetici rilevabili dal radar doppler.
Sugli schermi appaiono immagini circolari che denotano la presenza di
intense radiazioni. Poi... dalle 48 alle 72 ore dopo si potranno
constatare notevoli ripercussioni sul clima.
a cazzaro, vuoi spegare al mondo per quale arcano motivo le immagini circolari denoterebbero la presenza di intense radiazioni? coglione!
Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
a cazzaro, vuoi spegare al mondo per quale arcano motivo le immagini circolari denoterebbero la presenza di intense radiazioni? coglione!
Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Pubblicato da
Straker
Monday, November 3, 2014
Incendi a Canneto di Caronia: una possibile spiegazione
http://www.tankerenemy.com/2014/11/incendi-canneto-di-caronia-una.html#comment-form
Incendi a Canneto di Caronia: una possibile spiegazione
La
situazione a Caronia si appesantisce. I roghi continuano a divampare,
mentre un giovane della frazione, Giuseppe Pezzino, figlio del pugnace
Nino, riceve un improbabile avviso di garanzia per ipotesi di reato
quali "incendio" e "danneggiamento" (sic). Questa grottesca iniziativa
delle autorità inquirenti si commenta da sola. [1]
Vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di individuare la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme? [NO!]

Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento [f]ufologico, "Alien report" per serendipità ci viene in soccorso.
“Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR-584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.
Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:
“Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.
Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.
L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.
Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.
Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.
Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.
Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?
Fonti:
P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008
[1] Visto che fenomeni come quelli di Caronia si manifestano anche in altre località in tutto il mondo, un vero protocollo d'indagine dovrà considerare i seguenti fattori.
1) Vicinanza di basi militari o di impianti radar (M.U.O.S.?)
2) Presenza di anomalie geomagnetiche
3) Coordinate geografiche
4) Azioni di discredito e di intimidazione nei confronti di testimoni e vittime dei roghi
Vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di individuare la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme? [NO!]

Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento [f]ufologico, "Alien report" per serendipità ci viene in soccorso.
“Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR-584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.
Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:
“Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.
Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.
L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.
Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.
Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.
Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.
Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?
Fonti:
P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008
[1] Visto che fenomeni come quelli di Caronia si manifestano anche in altre località in tutto il mondo, un vero protocollo d'indagine dovrà considerare i seguenti fattori.
1) Vicinanza di basi militari o di impianti radar (M.U.O.S.?)
2) Presenza di anomalie geomagnetiche
3) Coordinate geografiche
4) Azioni di discredito e di intimidazione nei confronti di testimoni e vittime dei roghi
Monday, October 27, 2014
Gli incendi di Caronia: un’ipotesi (strampalata) sulla loro origine
http://zret.blogspot.ch/2014/10/gli-incendi-di-caronia-unipotesi-sulla.html
Gli incendi di Caronia: un’ipotesi sulla loro origine

La situazione a Caronia si appesantisce. I roghi continuano a divampare, mentre un giovane della frazione, Giuseppe Pezzino, figlio del pugnace Nino, riceve un improbabile avviso di garanzia per ipotesi di reato quali "incendio" e "danneggiamento" (sic). Questa grottesca iniziativa delle autorità inquirenti si commenta da sola.
In Diavoli in astronave avevamo riflettuto sulla possibile cabala esopolitica che potrebbe spiegare le combustioni di Canneto. Qui vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di riconoscere la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme?
Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento ufologico, per serendipità ci viene in soccorso.
“Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR -584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.
Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:
“Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.
Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.
L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.
Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.
Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.
Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.
Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?
Fonti:
P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008
In Diavoli in astronave avevamo riflettuto sulla possibile cabala esopolitica che potrebbe spiegare le combustioni di Canneto. Qui vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di riconoscere la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme?
Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento ufologico, per serendipità ci viene in soccorso.
“Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR -584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.
Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:
“Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.
Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.
L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.
Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.
Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.
Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.
Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?
Fonti:
P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
Pubblicato da
Zret
Monday, October 13, 2014
V-Shaped e bombe d'acqua provocate con armi a microonde?
http://tankerenemymeteo.blogspot.ch/2014/10/v-shaped-e-bombe-dacqua-provocate-con.html
V-Shaped e bombe d'acqua provocate con armi a microonde?
E’ accaduto di nuovo: il giorno 10 ottobre 2014 Genova è stata colpita da un violento nubifragio,
ancora più distruttivo di quello che si era abbattuto sul capoluogo
ligure e sul Levante nel 2011. Molti si chiedono: è possibile creare un
nubifragio a comando? Le cosiddette "V-Shaped" sono fenomeni naturali o
le tracce di una manipolazione meteorologica? L'alluvione ha origine
artificiale: basta osservare la situazione in quelle ore.
Un'altra spiegazione (alternativa al TMC-65) può essere fornita osservando la situazione in quelle ore. Situazione che si ripete ogni volta e che si era verificata nel 2011, così come in altre circostanze del tutto simili, nelle quali erano chiamate in causa le famigerate "V-Shaped". E' presto detto.
Come da prassi, l'area viene circoscritta ed intrappolata da una coltre igroscopica, formatasi con il sorvolo "scientifico" di decine di aerei a bassa quota, che hanno disperso composti ad effetto serra nelle ore precedenti. In queste due aree di mare, tra Ovest ed Est, ben delimitate e che formano una zona centrale non interessata dalla copertura, l'aria calda proveniente dal mare non si disperde in quota, poiché lo strato nuvoloso artificiale ostacola la convezione, ossia il movimento della massa d'aria calda verso l'alto.
Al centro di questa... "zona di intervento" abbiamo il "target" (nel nostro caso Genova), a distanza opportuna dall'obiettivo. Si sfruttano i venti da Sud verso Nord o da Sud-Ovest verso Nord-Est, i quali poi spingeranno la "cella autorigenerante" sulla regione da colpire.

Il nodo della questione è costituito dal fatto che il secondo principio della termodinamica non giustifica l'esistenza di una cella temporalesca che si autorigenera quasi all'infinito, sviluppando sempre maggiore energia. Ciò, ovviamente, contrasta con le leggi della fisica, a meno che non si abbia un "carburante" che permetta alla cella di autorigenerarsi e di produrre ancora energia. Questo carburante è fornito da satelliti in orbita geostazionaria: essi bombardano di microonde una regione molto circoscritta di mare. Il caso di Canneto di Caronia può essere utile per comprendere il meccanismo. A Canneto, infatti, fasci di microonde puntano su una plaga di superficie ridottissima (15 metri quadrati circa), provocando incendi. Le microonde scaldano! In questo modo si crea quel processo fisico che permette alla cella temporalesca di svilupparsi (e la sua forma conica, il suo sviluppo prevalentemente orizzontale con origine in un punto specifico lo dimostrano). Il resto viene da solo: le correnti d'aria molto calda tendono a salire e, scontrandosi con l'aria fredda, formano e ingigantiscono la supercella temporalesca. Il nubifragio si esaurisce, quando è spento il fuoco che lo alimenta, ossia quando l'energia elettromagnetica non è più irradiata. Il resto è triste cronaca.
Tutto combacia, visto che in questi giorni sono stati frequenti i problemi alla telefonia mobile ed alle reti elettriche della zona. Ed ora il sisma.
Articoli di approfondimento:
- Covering storms: Do you have the right tools to weather the storm?
- Making Electromagnetic Weapons: Directed Microwave Energy
- Philippines Typhoon linked to ‘Man-Made’ Microwave Pulses
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Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Un'altra spiegazione (alternativa al TMC-65) può essere fornita osservando la situazione in quelle ore. Situazione che si ripete ogni volta e che si era verificata nel 2011, così come in altre circostanze del tutto simili, nelle quali erano chiamate in causa le famigerate "V-Shaped". E' presto detto.
Come da prassi, l'area viene circoscritta ed intrappolata da una coltre igroscopica, formatasi con il sorvolo "scientifico" di decine di aerei a bassa quota, che hanno disperso composti ad effetto serra nelle ore precedenti. In queste due aree di mare, tra Ovest ed Est, ben delimitate e che formano una zona centrale non interessata dalla copertura, l'aria calda proveniente dal mare non si disperde in quota, poiché lo strato nuvoloso artificiale ostacola la convezione, ossia il movimento della massa d'aria calda verso l'alto.
Al centro di questa... "zona di intervento" abbiamo il "target" (nel nostro caso Genova), a distanza opportuna dall'obiettivo. Si sfruttano i venti da Sud verso Nord o da Sud-Ovest verso Nord-Est, i quali poi spingeranno la "cella autorigenerante" sulla regione da colpire.

Il nodo della questione è costituito dal fatto che il secondo principio della termodinamica non giustifica l'esistenza di una cella temporalesca che si autorigenera quasi all'infinito, sviluppando sempre maggiore energia. Ciò, ovviamente, contrasta con le leggi della fisica, a meno che non si abbia un "carburante" che permetta alla cella di autorigenerarsi e di produrre ancora energia. Questo carburante è fornito da satelliti in orbita geostazionaria: essi bombardano di microonde una regione molto circoscritta di mare. Il caso di Canneto di Caronia può essere utile per comprendere il meccanismo. A Canneto, infatti, fasci di microonde puntano su una plaga di superficie ridottissima (15 metri quadrati circa), provocando incendi. Le microonde scaldano! In questo modo si crea quel processo fisico che permette alla cella temporalesca di svilupparsi (e la sua forma conica, il suo sviluppo prevalentemente orizzontale con origine in un punto specifico lo dimostrano). Il resto viene da solo: le correnti d'aria molto calda tendono a salire e, scontrandosi con l'aria fredda, formano e ingigantiscono la supercella temporalesca. Il nubifragio si esaurisce, quando è spento il fuoco che lo alimenta, ossia quando l'energia elettromagnetica non è più irradiata. Il resto è triste cronaca.
Tutto combacia, visto che in questi giorni sono stati frequenti i problemi alla telefonia mobile ed alle reti elettriche della zona. Ed ora il sisma.
Articoli di approfondimento:
- Covering storms: Do you have the right tools to weather the storm?
- Making Electromagnetic Weapons: Directed Microwave Energy
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Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Pubblicato da
Straker
Tuesday, August 12, 2014
Canneto di Caronia (Sicilia) e Bitlis (Turchia): quale collegamento?
http://www.tankerenemy.com/2014/08/canneto-di-caronia-sicilia-e-bitlis.html
Canneto di Caronia (Sicilia) e Bitlis (Turchia): quale collegamento?

Canneto
è una frazione di Caronia, in provincia di Messina. E’ salita alla
ribalta della cronaca dal 19 febbraio 2004, per via di strani fenomeni
di combustione: contatori ed oggetti contenenti parti metalliche
prendevano fuoco senza alcuna ragione apparente. I fenomeni, protrattisi
nel tempo, hanno causato anche un parziale allontanamento di alcuni
abitanti dalle proprie case ed hanno dato una sinistra rinomanza alla
piccola località.
Il 10 maggio 2005 fu istituito Il Gruppo Interistituzionale per l'osservazione dei fenomeni con ordinanza emergenziale della Protezione civile n.3428. L’iniziativa prevedeva una collaborazione tra Stato italiano e Regione Sicilia, anche nello stanziamento di fondi. Secondo l’équipe, diretta dal professor Francesco Mantegna Venerando, Canneto di Caronia "era stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata che dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt" (pari a quella prodotta da circa dieci centrali nucleari). A questo gruppo partecipò anche il professor Clarbruno Vedruccio, laureato in Fisica ed Ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di Fisica dell’atmosfera del C.N.R. a Bologna e docente di Metodologia della ricerca all’Università di Urbino.

Dei roghi si interessò pure il mitico C.I.C.A.P. che tentò di insabbiare, insinuando che erano stati gli abitanti della frazione ad aver appiccato le fiamme.
Il 24 giugno 2008 in seguito ad ulteriori indagini per opera dei periti nominati, il caso fu archiviato dalla Procura di Mistretta. La conclusione dei consulenti fu che si trattò di fiamme libere e di mano umana (sic!!!).
Tuttavia il 17 luglio 2014 il problema ha ricominciato a manifestarsi. Non solo! Curiosamente eventi come quelli ripresi a Canneto sono occorsi e stanno accadendo nella città di Bitlis in Turchia, nel quartiere di Mehmet Eli Bakir. Qui in alcune abitazioni scoppiano incendi per autocombustione. I residenti riferiscono di fuochi spontanei di divani, tappeti, armadi, letti e piumoni, ma anche di danni agli elettrodomestici. Il tutto è stato documentato da una rete televisiva turca.
Che cosa collega Caronia a Bitlis e qual è la causa degli accadimenrti? Entrambe le località sono situate a 38 gradi latitudine Nord. L’ipotesi più accreditata è riconducibile, come abbiamo scritto in altre occasioni, all’uso di armi elettromagnetiche: molti aspetti, però, rimangono ancora enigmatici e bisognerà ancora indagare. Tra l’altro malfunzionamenti di apparati elettronici ed incendi si registrano anche in altre località siciliane, ad esempio nella galleria di Tremonzelli.
Comunque l’archiviazione della Procura di cui sopra ci sembra un modus operandi molto significativo: quando non si riesce a disinformare, si occulta.
Fonte: ansu

Canneto di Caronia: ritorna l’incubo degli incendi che divampano senza causa apparente
Da alcune settimane sono ricominciati i roghi a Canneto di Caronia (Messina): anche se i media nazionali scrivono che l’origine degli incendi è, a tutt’oggi, ignota, non saremo molto lontani dalla verità, se vedremo nel fenomeno la conseguenza dell’uso di armi a microonde. L’imminente implementazione del M.U.O.S. a Niscemi forse gioca il suo ruolo nello… scottante problema.
E’ emergenza a Canneto di Caronia (Messina), dove gli incendi misteriosi proseguono senza sosta. Negli ultimi giorni gli episodi si sono moltiplicati e la gente è atterrita. Perciò il sindaco Calogero Beringheli, con un’ordinanza comunale, ha disposto di sgomberare gli appartamenti in cui si sono divampati i roghi, ma la psicosi (sic) sembra solo all’inizio, tanto che anche i vicini di casa che abitano poco distanti delle abitazioni sgomberate hanno preso armi e bagagli e si sono trasferiti altrove.
L’ultimo episodio è avvenuto lunedì 21 luglio, quando una mansarda ha preso fuoco e le fiamme in pochi istanti hanno avvolto tutto l’appartamento. Tre persone sono anche rimaste intossicate, mentre cercavano di spegnere il fuoco. Un altro rogo era divampato alcuni giorni prima, quando un materasso e alcuni mobili si erano incendiati senza una ragione. Non solo! Cavi e quadri elettrici, televisori, frigoriferi… tutti bruciati, senza che nessuno abbia mai scoperto la causa. Nei prossimi giorni in paese dovrebbe arrivare una squadra di tecnici per capire che cosa sta accadendo.
Fra il 2004 e il 2005 Canneto era stata già interessata da roghi “inspiegabili” che avevano portato la frazione in cui vivono poco più di duecento persone al centro della ribalta nazionale. Indagini, ispezioni, sopralluoghi, ma alla fine tutto era stato insabbiato e adesso le combustioni spontanee sono ricominciate.
Fonte: resapubblica
Il 10 maggio 2005 fu istituito Il Gruppo Interistituzionale per l'osservazione dei fenomeni con ordinanza emergenziale della Protezione civile n.3428. L’iniziativa prevedeva una collaborazione tra Stato italiano e Regione Sicilia, anche nello stanziamento di fondi. Secondo l’équipe, diretta dal professor Francesco Mantegna Venerando, Canneto di Caronia "era stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata che dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt" (pari a quella prodotta da circa dieci centrali nucleari). A questo gruppo partecipò anche il professor Clarbruno Vedruccio, laureato in Fisica ed Ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di Fisica dell’atmosfera del C.N.R. a Bologna e docente di Metodologia della ricerca all’Università di Urbino.

Dei roghi si interessò pure il mitico C.I.C.A.P. che tentò di insabbiare, insinuando che erano stati gli abitanti della frazione ad aver appiccato le fiamme.
Il 24 giugno 2008 in seguito ad ulteriori indagini per opera dei periti nominati, il caso fu archiviato dalla Procura di Mistretta. La conclusione dei consulenti fu che si trattò di fiamme libere e di mano umana (sic!!!).
Tuttavia il 17 luglio 2014 il problema ha ricominciato a manifestarsi. Non solo! Curiosamente eventi come quelli ripresi a Canneto sono occorsi e stanno accadendo nella città di Bitlis in Turchia, nel quartiere di Mehmet Eli Bakir. Qui in alcune abitazioni scoppiano incendi per autocombustione. I residenti riferiscono di fuochi spontanei di divani, tappeti, armadi, letti e piumoni, ma anche di danni agli elettrodomestici. Il tutto è stato documentato da una rete televisiva turca.
Che cosa collega Caronia a Bitlis e qual è la causa degli accadimenrti? Entrambe le località sono situate a 38 gradi latitudine Nord. L’ipotesi più accreditata è riconducibile, come abbiamo scritto in altre occasioni, all’uso di armi elettromagnetiche: molti aspetti, però, rimangono ancora enigmatici e bisognerà ancora indagare. Tra l’altro malfunzionamenti di apparati elettronici ed incendi si registrano anche in altre località siciliane, ad esempio nella galleria di Tremonzelli.
Comunque l’archiviazione della Procura di cui sopra ci sembra un modus operandi molto significativo: quando non si riesce a disinformare, si occulta.
Fonte: ansu

Canneto di Caronia: ritorna l’incubo degli incendi che divampano senza causa apparente
Da alcune settimane sono ricominciati i roghi a Canneto di Caronia (Messina): anche se i media nazionali scrivono che l’origine degli incendi è, a tutt’oggi, ignota, non saremo molto lontani dalla verità, se vedremo nel fenomeno la conseguenza dell’uso di armi a microonde. L’imminente implementazione del M.U.O.S. a Niscemi forse gioca il suo ruolo nello… scottante problema.
E’ emergenza a Canneto di Caronia (Messina), dove gli incendi misteriosi proseguono senza sosta. Negli ultimi giorni gli episodi si sono moltiplicati e la gente è atterrita. Perciò il sindaco Calogero Beringheli, con un’ordinanza comunale, ha disposto di sgomberare gli appartamenti in cui si sono divampati i roghi, ma la psicosi (sic) sembra solo all’inizio, tanto che anche i vicini di casa che abitano poco distanti delle abitazioni sgomberate hanno preso armi e bagagli e si sono trasferiti altrove.
L’ultimo episodio è avvenuto lunedì 21 luglio, quando una mansarda ha preso fuoco e le fiamme in pochi istanti hanno avvolto tutto l’appartamento. Tre persone sono anche rimaste intossicate, mentre cercavano di spegnere il fuoco. Un altro rogo era divampato alcuni giorni prima, quando un materasso e alcuni mobili si erano incendiati senza una ragione. Non solo! Cavi e quadri elettrici, televisori, frigoriferi… tutti bruciati, senza che nessuno abbia mai scoperto la causa. Nei prossimi giorni in paese dovrebbe arrivare una squadra di tecnici per capire che cosa sta accadendo.
Fra il 2004 e il 2005 Canneto era stata già interessata da roghi “inspiegabili” che avevano portato la frazione in cui vivono poco più di duecento persone al centro della ribalta nazionale. Indagini, ispezioni, sopralluoghi, ma alla fine tutto era stato insabbiato e adesso le combustioni spontanee sono ricominciate.
Fonte: resapubblica
Thursday, November 21, 2013
La guerra meteorologica in pillole
http://www.tankerenemy.com/2013/11/la-guerra-meteorologica-in-pillole.html
La guerra meteorologica in pillole
Il sito dedicato alla meteorologia, afferente all’Università partenopea “Federico II”, si segnala per la sua strenua opposizione alle conclusioni dell’I.P.C.C., il comitato pseudo-scientifico secondo cui il presunto riscaldamento globale sarebbe causato dall’aumento di CO2 in atmosfera. Pur nell’ambito di un orientamento vicino all’ortodossia, qua e là il portale in oggetto pubblica informazioni che si discostano dalla vulgata per fare qualche timido accenno alla guerra climatica. Di seguito una di queste notizie che, alla luce di quanto occorso di recente in Sardegna, assumomo una sinistra attualità.

Il primo atto di guerra meteorologica fu compiuto dagli Statunitensi, durante la Seconda guerra mondiale, quando furono bombardate le città tedesche di Amburgo e Dresda: in seguito agli incendi provocati dalle bombe al fosforo, le intense correnti ascensionali di aria rovente determinarono un fortissimo afflusso di venti dalle zone limitrofe. I venti, che toccarono la velocità di 200 chilometri all’ora, ebbero effetti rovinosi.
Durante il conflitto in Indocina, le forze statunitensi con l’operazione “Popeye”, per mezzo di oltre 2500 missioni, inseminarono le nubi con ioduro d’argento al fine di incrementare le piogge nelle zone attraversate dalle piste su cui transitavano i rifornimenti ai Vietcong.
Secondo Ohmura, direttore dell’Istituto di ricerca climatologica di Zurigo, la guerra meteorologica potrebbe articolarsi con scenari di volta in volta differenti.
• Deflagrazioni nella stratosfera di ordigni contenenti biossido di carbonio e metano in grado di produrre una coltre di particelle finissime con il fine di oscurare il Sole e di raffreddare intere aeree sottostanti.
• Armi laser indirizzate sul deserto per surriscaldare l’aria e provocare devastanti tempeste di sabbia. [1]
• Esplosioni di miscele speciali (anche ordigni nucleari, n.d.r.) sotto la superficie del mare per cagionare un maremoto con onde alte fino trenta metri.
• Armi a microonde per creare un fittissimo pulviscolo ed una cortina (elettromagnetica n.dr.) tali da mettere fuori uso le apparecchiature elettroniche.
Fonte: La guerra meteorologica
[1] Un’équipe di ricercatori europei, coordinati dal fisico tedesco Rohwetter della Libera Università di Berlino, ha pubblicato sulla rivista scientifica “Nature photonics” di maggio 2010 un lavoro sui raggi laser per fini di modifica meteorologica. I raggi che colpiscono le nuvole dal basso sono in grado di stimolare la caduta della pioggia in modo molto più efficace dell’inseminazione delle nubi con aerei che spargono ioduro d’argento. L'esperimento è stato condotto prima in laboratorio. In una stanza con un'umidità vicina al livello di saturazione è stato usato un laser di grande potenza, una sorta di cannone energetico in grado di colpire ed eccitare le molecole di gas presenti nell'aria: si sono così creati nuclei di condensazione sui quali si sono subito addensate piccole gocce di acqua, visibili anche ad occhio nudo. L’esperimento è stato poi ripetuto direttamente nel cielo sopra Berlino, in una giornata nuvolosa. Anche in questo caso sono state ben visibili tracce di condensazione lungo tutto il percorso del raggio laser, ma le goccioline di pioggia così ottenute sono state troppo piccole per scatenare un vero e proprio acquazzone.
Fonte della nota: Tra le nuvole cannoni laser ed acquazzoni
Pubblicato da Straker per pillole intendevi farmaci tipo omeprazolo o maalox, vero?
6 commenti troiate:
- Ho il sospetto che oramai non c'è più alcun fenomeno metereologico che non sia artificiale :(Rispondi
- Magari se è una dimostarzione di forza che vogliono, aspettano il fenomeno naturale e gli danno un'ulteriore spinta, così da massimizzare il danno? Giocano a chi le fa più grosse, altrimenti gli states con tutto il debito che hanno come farebbero a tenere in scacco ancora mezzo mondo? la politica del terroreRispondi
- Citazione:Rispondi
"In una stanza con un'umidità vicina al livello di saturazione è stato usato un laser di grande potenza, una sorta di cannone energetico in grado di colpire ed eccitare le molecole di gas presenti nell'aria"
Ecco chi veramente usa i "laser!" - Ecco che Wired.it smentisce le teorie riguardo al disastro in Sardegna, ma li pagano?Rispondi
http://daily.wired.it/news/scienza/2013/11/20/ipotesi-complotto-sardegna-64328.html
A proposito, quest'estate ero proprio a San Teodoro (Olbia-Tempio) e intorno a fine agosto ha fatto uno strano fenomeno: più di 5 ore ininterrotte di lampi in mezzo al mare, ma senza tuoni, proprio come raccontava avalon carr sulla sua esperienza in Sicilia.
Dobbiamo preoccuparci?
Saturday, November 3, 2012
CHAMP, il missile che disattiva i sistemi elettronici
http://straker-61.blogspot.com/2012/11/champ-il-missile-che-disattiva-i_3.html
CHAMP, il missile che disattiva i sistemi elettronici
L'industria
bellica sforna un'altra diavoleria, un congegno in grado di disattivare
sistemi elettronici. Un eventuale futuro black out, su scala regionale o
anche maggiore, sarà provocato dal Sole o da qualche arma? Intanto siamo costretti a constatare che la tecnologia sta trasformando il mondo in un incubo.
Il missile CHAMP della Boeing è in grado di disattivare i sistemi elettronici con impulsi di microonde ad alta potenza, senza provocare danni collaterali (sic). Si tratta di una vera rivoluzione per la tecnologia militare (sic): l'ultimo test compiuto nel deserto dello Utah conferma che il passaggio dalla sperimentazione alla produzione è ormai imminente.
In pratica, il missile, sorvolando gli edifici, disattiva completamente e rende inservibili apparecchiature elettroniche di ogni tipo. La Boeing Phantom Works, U.S., l'Air Force Research Laboratory (AFRL) e la Raytheon Ktech (società di cui una quota cospicua azionaria appartiene al Vaticano, n.d.r.) sono riuscite a trasformare in realtà un'arma che solo la fantascienza era riuscita ad immaginare.
CHAMP
CHAMP, acrostico [BESTIA, si dice ACRONIMO] che sta per "Counter-electronics high-powered advanced missile project", ha fatto saltare le apparecchiature di diverse sale PC presenti in due edifici. È bastato un passaggio per concentrare le microonde sugli stabili e neutralizzare tutto. Gli schermi dei computers sono diventati neri, il sistema di videosorveglianza ha smesso di funzionare, il sistema elettrico è collassato. In un'ora di test sono stati colpiti sette obiettivi diversi.
"Questa tecnologia segna una nuova era nella guerra contemporanea", ha commentato Keith Coleman, manager del programma CHAMP per la Boeing Phantom Works. "Entro breve tempo, questa tecnologia potrà essere usata per rendere inservibili i sistemi elettronici e per distruggere le banche dati dei nemici, prima che intervengano le truppe di terra o l'aviazione". Da rilevare poi che non sono previsti danni alle persone e alle strutture (che umani! n.d.r.) "Abbiamo trasformato la fantascienza in fatto scientifico", ha concluso Coleman.
Fonte: tomshw.it

In pratica, il missile, sorvolando gli edifici, disattiva completamente e rende inservibili apparecchiature elettroniche di ogni tipo. La Boeing Phantom Works, U.S., l'Air Force Research Laboratory (AFRL) e la Raytheon Ktech (società di cui una quota cospicua azionaria appartiene al Vaticano, n.d.r.) sono riuscite a trasformare in realtà un'arma che solo la fantascienza era riuscita ad immaginare.
CHAMP
CHAMP, acrostico [BESTIA, si dice ACRONIMO] che sta per "Counter-electronics high-powered advanced missile project", ha fatto saltare le apparecchiature di diverse sale PC presenti in due edifici. È bastato un passaggio per concentrare le microonde sugli stabili e neutralizzare tutto. Gli schermi dei computers sono diventati neri, il sistema di videosorveglianza ha smesso di funzionare, il sistema elettrico è collassato. In un'ora di test sono stati colpiti sette obiettivi diversi.
"Questa tecnologia segna una nuova era nella guerra contemporanea", ha commentato Keith Coleman, manager del programma CHAMP per la Boeing Phantom Works. "Entro breve tempo, questa tecnologia potrà essere usata per rendere inservibili i sistemi elettronici e per distruggere le banche dati dei nemici, prima che intervengano le truppe di terra o l'aviazione". Da rilevare poi che non sono previsti danni alle persone e alle strutture (che umani! n.d.r.) "Abbiamo trasformato la fantascienza in fatto scientifico", ha concluso Coleman.
Fonte: tomshw.it
Tuesday, August 23, 2011
Perché approdarono?
http://zret.blogspot.com/2011/08/perche-approdarono.html
Perché approdarono?

George Adamski, nel volume “I dischi volanti torneranno”, scrive: “Nell’ottobre 1946 gli Stati Uniti inviarono il loro primo segnale radar in direzione della Luna. Il bersaglio era il centro della faccia visibile della Luna, poiché i nostri scienziati intendevano calcolare accuratamente la distanza tra il nostro pianeta ed il suo satellite per mezzo della misurazione del tempo impiegato dal segnale a percorrerla, attraversando lo spazio esterno ed a ritornare sulla Terra. … Secondo gli extraterrestri con i quali ebbi il piacere di discutere questo argomento, il segnale radar emesso colpi la Luna ai margini della faccia rivolta verso la Terra e fu riecheggiato nello spazio, mettendo in allarme le sentinelle che lo percepirono, attraverso i loro strumenti su Venere e su Marte. Per la sua stranezza esso fu interpretato come una richiesta di soccorso. Immediatamente furono trasmessi segnali in risposta e, quando a questi non seguì alcuna reazione, furono inviate alcune astronavi ad investigare che si diressero verso la parte del nostro pianeta da cui era partito il segnale originario. […]
Poiché gli astronauti non avevano familiarità con la conformazione del terreno e con la nostra atmosfera (i Terrestri avevano compiuto alcuni esperimenti con ordigni nucleari ed alcune bombe atomiche erano state fatte esplodere non molto tempo prima verso la fine della guerra, creando condizioni innaturali) o con l’intensità del campo magnetico terrestre, gli atterraggi conclusisi tragicamente furono più numerosi di quanto si possa immaginare. Frank Scully cita diversi di questi casi nel suo libro ‘Behind flying saucers’. … Nel 1946 i nostri scienziati cominciarono a captare strani segnali in codice che essi non furono in grado di interpretare. Dai calcoli emerse che le trasmissioni provenivano dai pianeti nostri vicini, a dispetto delle teorie scientifiche accettate fino a quel momento e che affermavano con dovizia di motivazioni che la vita vi era impossibile. Altri segnali parevano provenire dallo spazio aperto, uno stato di cose inspiegabile ed incredibile, a meno che non si prendesse in considerazione l’esistenza di veicoli spaziali. Questi segnali sono captati tuttora!”
L’informazione riportata dal controverso Adamski dovrebbe riferirsi alla prima registrazione termica della Luna risalente al 1946 ed eseguita dai radioastronomi Dicke e Beringer, alla frequenza di 24 GHz. Robert Henry Dicke (1916-1997) fu un fisico statunitense noto soprattutto per i suoi studi sulla radiazione cosmica di fondo. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo del radar al Massachusets Institute of Technology (M.I.T.). Quivi progettò uno strumento per misurare la radiazione nelle microonde. Lo strumento, noto come radiometro di Dicke, fu puntato verso il cielo alla ricerca di una radiazione proveniente dalle galassie: l’esito fu negativo e portò alla conclusione, poi rivelatasi corretta, che, se esisteva tale radiazione, essa doveva avere una temperatura inferiore a 20 gradi Kelvin.
Da quanto riferito, si evince che Adamski attribuisce l’ondata di avvistamenti U.F.O., peculiare degli anni ‘40 del XX secolo (specialmente dal 1945 al 1948) non alle esplosioni nucleari, che per le loro sconvolgenti conseguenze sugli equilibri fisici ed eterici del sistema solare, allarmarono, secondo altri contattisti, le civiltà dello spazio, ma al segnale irradiato nel 1946. Forse fu la concomitanza dei due eventi a determinare il fenomeno descritto dal celebre astrofilo, ossia la comparsa nei cieli statunitensi e di altre nazioni di navicelle provenienti da mondi lontani. Ad ogni modo una situazione di armonia era stata infranta; fu l’avvento di una nuova epoca, nel bene e nel male.[1]
L’informazione di Adamski non è da sottovalutare: “I dischi volanti torneranno” è un’opera ricca di notizie interessanti, lontana dal sensazionalismo che connota le frange esaltate del contattismo.[2] Sebbene alcune parti siano infirmate dall’ingenua fede nel progresso e nella scienza, uno studioso paziente potrà a distanza di circa mezzo secolo – il testo apparve nel 1959 – reperirvi anticipazioni, spunti e persino conferme. E’ vero che l’autore offre una visione probabilmente edulcorata ed unilaterale degli incontri con i "Fratelli dello spazio", ma non manca in lui la pur embrionale coscienza delle trame tessute da una struttura di potere segreta che egli chiama il “Gruppo del silenzio”.
Come è risaputo, Adamski, insieme con altri ricercatori e contattati, contribuì a definire, si accetti o si rifiuti la sua visione della questione extraterrestre in tutto o in parte, un’ufologia empirica e con ambizioni umanitarie. Oggi ci sembra che i suoi libri, oltre a rivestire un interesse antropologico, delineino, tra luci ed ombre, i capisaldi di una disciplina che si è poi arenata o ha subìto uno snaturamento. L’approccio strumentale, per quanto limitato, è preferibile alle elucubrazioni fantasiose e totalizzanti.
A tale proposito, osserva Angelo Ciccarella: “Oggi l'ufologo si cimenta in campi sdrucciolevoli, quelli dell'interpretazione del fenomeno, della sua natura e si appiattisce, senza uno straccio di verifica, sui racconti dei presunti rapiti sotto stato alterato di coscienza. Da qui reinventa una nuova cosmovisione dell'uomo e della vita, riempie il pantheon di antichi dèi e prevede disastri immani”.
Di fronte allo scadimento di un’ufologia ibrida con velleità filosofiche (si lasci la Filosofia ai pensatori) e persino onnicomprensive, si è tentati di rivisitare i classici degli anni ’50, ’60 e ‘70, per evitare di accodarsi ad esegesi demoniache o, di converso, salvifiche di sapore New age. Forse si riuscirà ad intravedere un barlume nei tenebrosi meandri di in cui ci aggiriamo.
[1] Carlo Barbera ricorda che le bombe nucleari del 1945 su Hiroshima e Nagasaki e tutti gli esperimenti nucleari successivi causarono uno strappo nell'aura del pianeta donde l'incidente di Roswell, i numerosi avvistamenti di U.F.O., le prime intrusioni aliene. Esistono ponti tra una dimensione ed un'altra, attraverso cui passano esseri, verso cui si accalcano creature imprigionate in un livello basso, anelanti ad entrare in questa realtà? Barbera ci ricorda che Aleister Crowley, con i suoi rituali, evocò inquietanti creature di altri piani dimensionali: tra queste Lam, un essere macrocefalo simile ai Grigi, protagonisti dell’ufologia a partire dagli anni '60 del XX secolo. Lo scienziato Jack Parsons e lo scrittore di fantascienza, Ron Hubbard, seguaci di Crowley, attuarono nel 1946 le Operazioni Babalon. La loro intenzione era quella di usare la magia sessuale per generare un figlio nei reami spirituali. Tali sinistri rituali furono compiuti nello stesso periodo in cui l’aura del pianeta era lacerata dalle esplosioni atomiche. Numerosi contattisti tra gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, riportando le ammonizioni di presunti extraterrestri, insistettero sui pericoli connessi all’uso dell’energia nucleare non solo per Gaia, ma anche per i fragili equilibri del sistema solare e della nostra galassia.
[2] Tra le varie indicazioni rilevanti, accenno qui solo alla rarefazione delle nuvole cui Adamski attribuisce un accorciamento della vita media.
Fonti:
G. Adamski, I dischi volanti torneranno, Roma, 1978 pp. 21-23 e passim
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Dicke
Poiché gli astronauti non avevano familiarità con la conformazione del terreno e con la nostra atmosfera (i Terrestri avevano compiuto alcuni esperimenti con ordigni nucleari ed alcune bombe atomiche erano state fatte esplodere non molto tempo prima verso la fine della guerra, creando condizioni innaturali) o con l’intensità del campo magnetico terrestre, gli atterraggi conclusisi tragicamente furono più numerosi di quanto si possa immaginare. Frank Scully cita diversi di questi casi nel suo libro ‘Behind flying saucers’. … Nel 1946 i nostri scienziati cominciarono a captare strani segnali in codice che essi non furono in grado di interpretare. Dai calcoli emerse che le trasmissioni provenivano dai pianeti nostri vicini, a dispetto delle teorie scientifiche accettate fino a quel momento e che affermavano con dovizia di motivazioni che la vita vi era impossibile. Altri segnali parevano provenire dallo spazio aperto, uno stato di cose inspiegabile ed incredibile, a meno che non si prendesse in considerazione l’esistenza di veicoli spaziali. Questi segnali sono captati tuttora!”
L’informazione riportata dal controverso Adamski dovrebbe riferirsi alla prima registrazione termica della Luna risalente al 1946 ed eseguita dai radioastronomi Dicke e Beringer, alla frequenza di 24 GHz. Robert Henry Dicke (1916-1997) fu un fisico statunitense noto soprattutto per i suoi studi sulla radiazione cosmica di fondo. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo del radar al Massachusets Institute of Technology (M.I.T.). Quivi progettò uno strumento per misurare la radiazione nelle microonde. Lo strumento, noto come radiometro di Dicke, fu puntato verso il cielo alla ricerca di una radiazione proveniente dalle galassie: l’esito fu negativo e portò alla conclusione, poi rivelatasi corretta, che, se esisteva tale radiazione, essa doveva avere una temperatura inferiore a 20 gradi Kelvin.

L’informazione di Adamski non è da sottovalutare: “I dischi volanti torneranno” è un’opera ricca di notizie interessanti, lontana dal sensazionalismo che connota le frange esaltate del contattismo.[2] Sebbene alcune parti siano infirmate dall’ingenua fede nel progresso e nella scienza, uno studioso paziente potrà a distanza di circa mezzo secolo – il testo apparve nel 1959 – reperirvi anticipazioni, spunti e persino conferme. E’ vero che l’autore offre una visione probabilmente edulcorata ed unilaterale degli incontri con i "Fratelli dello spazio", ma non manca in lui la pur embrionale coscienza delle trame tessute da una struttura di potere segreta che egli chiama il “Gruppo del silenzio”.
Come è risaputo, Adamski, insieme con altri ricercatori e contattati, contribuì a definire, si accetti o si rifiuti la sua visione della questione extraterrestre in tutto o in parte, un’ufologia empirica e con ambizioni umanitarie. Oggi ci sembra che i suoi libri, oltre a rivestire un interesse antropologico, delineino, tra luci ed ombre, i capisaldi di una disciplina che si è poi arenata o ha subìto uno snaturamento. L’approccio strumentale, per quanto limitato, è preferibile alle elucubrazioni fantasiose e totalizzanti.
A tale proposito, osserva Angelo Ciccarella: “Oggi l'ufologo si cimenta in campi sdrucciolevoli, quelli dell'interpretazione del fenomeno, della sua natura e si appiattisce, senza uno straccio di verifica, sui racconti dei presunti rapiti sotto stato alterato di coscienza. Da qui reinventa una nuova cosmovisione dell'uomo e della vita, riempie il pantheon di antichi dèi e prevede disastri immani”.
Di fronte allo scadimento di un’ufologia ibrida con velleità filosofiche (si lasci la Filosofia ai pensatori) e persino onnicomprensive, si è tentati di rivisitare i classici degli anni ’50, ’60 e ‘70, per evitare di accodarsi ad esegesi demoniache o, di converso, salvifiche di sapore New age. Forse si riuscirà ad intravedere un barlume nei tenebrosi meandri di in cui ci aggiriamo.
[1] Carlo Barbera ricorda che le bombe nucleari del 1945 su Hiroshima e Nagasaki e tutti gli esperimenti nucleari successivi causarono uno strappo nell'aura del pianeta donde l'incidente di Roswell, i numerosi avvistamenti di U.F.O., le prime intrusioni aliene. Esistono ponti tra una dimensione ed un'altra, attraverso cui passano esseri, verso cui si accalcano creature imprigionate in un livello basso, anelanti ad entrare in questa realtà? Barbera ci ricorda che Aleister Crowley, con i suoi rituali, evocò inquietanti creature di altri piani dimensionali: tra queste Lam, un essere macrocefalo simile ai Grigi, protagonisti dell’ufologia a partire dagli anni '60 del XX secolo. Lo scienziato Jack Parsons e lo scrittore di fantascienza, Ron Hubbard, seguaci di Crowley, attuarono nel 1946 le Operazioni Babalon. La loro intenzione era quella di usare la magia sessuale per generare un figlio nei reami spirituali. Tali sinistri rituali furono compiuti nello stesso periodo in cui l’aura del pianeta era lacerata dalle esplosioni atomiche. Numerosi contattisti tra gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, riportando le ammonizioni di presunti extraterrestri, insistettero sui pericoli connessi all’uso dell’energia nucleare non solo per Gaia, ma anche per i fragili equilibri del sistema solare e della nostra galassia.
[2] Tra le varie indicazioni rilevanti, accenno qui solo alla rarefazione delle nuvole cui Adamski attribuisce un accorciamento della vita media.
Fonti:
G. Adamski, I dischi volanti torneranno, Roma, 1978 pp. 21-23 e passim
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Dicke
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Monday, February 8, 2010
Military M.A.M.
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Military M.A.M.

Le "mutilazioni animali" sono un fenomeno noto anche come "mysterious animals mutilations" (M.A.M.) e che occorre da circa quarant'anni anni negli Stati Uniti, in Canada, in America meridionale, Australia ed Europa. Qualche caso è stato segnalato pure in Africa. Nell'aprile del 1971, i casi di mutilazione di bestiame aumentarono improvvisamente negli Stati Uniti, specialmente nel Nuovo Messico ed in Colorado. Furono reperite all'interno di allevamenti e fattorie carcasse di bovini sgozzati, dissanguati, privi di occhi, di orecchie, degli organi riproduttivi e di altri parti del corpo.
Linda Moulton Howe, giornalista, scrittrice e regista di documentari scientifici, è la maggiore studiosa delle M.A.M.: ella ha passato in rassegna le principali ipotesi esplicative dell'inquietante fenomeno, contribuendo in parte a diffondere l'idea degli alieni macellai. Secondo vari ricercatori, le mutilazioni del bestiame possono essere ricondotte alle seguenti cause: l'aggressione di animali selvatici; l'azione di roditori, corvidi ed altri volatili necrofagi su bovini ed ovini morti per malattia; riti satanici; messaggi cruenti legati ad organizzazioni criminali presenti nel mondo degli allevatori; mistificazioni. Alcuni studiosi scettici di fronte all'assenza degli organi interni, chiamano in causa l'autolisi, un processo decompositivo a causa del quale gli organi interni si trasformano in un fluido che si disperde all'interno del corpo degli animali. Costoro tendono a sorvolare sulle incisioni molto precise con cui è tagliata e staccata la pelle degli animali: paiono incisioni praticate con strumenti laser. La sofisticata tecnica chirurgica, la cauterizzazione, l'assenza di tracce attorno ai cadaveri ed il pur occasionale avvistamento di U.F.O. in concomitanza con le M.A.M. hanno indotto alcuni ufologi ad attribuirle ad extraterrestri carnefici.
Mentre solo in qualche caso sono stati scorti oggetti volanti non identificati, molti testimoni hanno riferito di aver visto, in coincidenza con le M.A.M, silenziosi elicotteri privi di contrassegni identificativi: si può congetturare che i militari siano implicati in queste sanguinose operazioni o come alleati di intrusi ostili o autonomamente, forse per incolpare i visitatori di queste scelleratezze, al fine di demonizzarli e con lo scopo di intorbidare le acque.
Nell'articolo intitolato Armi a microonde: le armi del dolore, 2010, l'autore si sofferma sulle cosiddette armi non letali (come il taser), supponendo che questi dispositivi siano all'origine delle strane mutilazioni. Le microonde di questi apparati agiscono sul sistema nervoso ad una profondità di 5 mm. Non sono dannose, se l’azione è di breve durata, altrimenti, oltre a cagionare un atroce dolore, provocano lesioni irreversibili del tessuto nervoso.
Una di queste spaventose armi è stata denominata Medusa: Medusa è un cannone ad elettroni ad impulsione della potenza pari ad un mega-watt e mezzo. Questo sistema, montato su veicoli, ha come sorgente d’energia un generatore elettrico a gasolio. Medusa è in grado di incenerire a distanza i circuiti elettronici di carri armati, navi, aerei. Questo cannone può essere installato su un velivolo o su un satellite in orbita attorno alla Terra. Le asportazioni violente di cui sono vittime capi di bestiame sono forse spiegabili in questa ottica, secondo il Direttore del C.N.R.S. (Centre national recherche scientifique). Egli osserva pure che la presenza di elicotteri silenziosi è da collegare alle tecnologie militari più avveniristiche. Bisogna ricordare che il 60% del rumore prodotto da un elicottero convenzionale deriva dall'interazione tra i vortici generati dalle estremità delle pale del rotore principale con quelli prodotti dal rotore di coda. Quindi viene sostituito il rotore di coda di un elicottero con un sistema a flusso d’aria. Questo apparato tecnologico esiste e si chiama NOTAR. Il rotore di coda è rimpiazzato da un grosso tubo in fibra di carbonio. In esso viene soffiato, da un ventilatore con elica a passo variabile, un flusso d'aria in rotazione
Un altro sistema per rendere un elicottero meno rumoroso è costituito dall'impiego di motori MHD, elettromagnetici, al plasma, gli stessi motori che sono montati sugli aerei ipersonici (superano Mach 10 senza bang!) ed i sottomarini superveloci della Marina statunitense.
Le mutilazioni potrebbero essere praticate da uno scalpello chirurgico laser, termo-cauterizzante. Infatti l’esame delle carcasse rivela che i labbri delle piaghe sono stati portati a 350° C. Alcuni investigatori, compiendo inchieste sul modo in cui le tracce organiche erano state sollevate e rivoltato, hanno concluso che un elicottero dove aver stazionato sul luogo della cruenta operazione. Secondo i ricercatori indipendenti, gli elicotteri che operano la notte, catturando gli animali, per eseguire prelevamenti a bordo e gettare infine le carcasse mutilate, potrebbero aver base a Kirkland, non lontano dai laboratori Sandia, Nuovo Messico, e dai laboratori Philips dove sono fabbricati strumenti elettronici per i militari.
Certo, ci si può chiedere: cui prodest tutto ciò? Qual è il vero scopo delle mutilazioni militari? Si può obiettare, affermando che queste nefande azioni si potrebbero perpetrare di nascosto all'interno di una base segreta, ma, così agendo, non si riuscirebbe nell'intento di criminalizzare gli alieni tutti e di diffondere la paura tra gli allevatori e gli abitanti delle aree rurali.
Alcune "coincidenze" inducono a porsi delle domande: le M.A.M. si manifestarono pressappoco, dopo alcuni anni dalla fabbricazione dei primi strumenti laser. Esse, collegate agli elicotteri neri, sono più frequenti vicino alle installazioni appartenenti all’esercito, in stati come il Colorado, il New Mexico etc., teatri di sinistre operazioni del governo occulto.[1]
I militari: carnefici dell'umanità.
[1] Poco note e poco studiate, ma non meno spaventevoli sono le misteriose mutilazioni umane su cui si può leggere G. Rampini, Come le bestie, in X Times n. 13, novembre 2009
Fonti:
Autore non indicato, Armi a microonde: il raggio del dolore, 2010
R. Malini, U.F.O. il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003, s.v. Mutilazioni animali
Linda Moulton Howe, giornalista, scrittrice e regista di documentari scientifici, è la maggiore studiosa delle M.A.M.: ella ha passato in rassegna le principali ipotesi esplicative dell'inquietante fenomeno, contribuendo in parte a diffondere l'idea degli alieni macellai. Secondo vari ricercatori, le mutilazioni del bestiame possono essere ricondotte alle seguenti cause: l'aggressione di animali selvatici; l'azione di roditori, corvidi ed altri volatili necrofagi su bovini ed ovini morti per malattia; riti satanici; messaggi cruenti legati ad organizzazioni criminali presenti nel mondo degli allevatori; mistificazioni. Alcuni studiosi scettici di fronte all'assenza degli organi interni, chiamano in causa l'autolisi, un processo decompositivo a causa del quale gli organi interni si trasformano in un fluido che si disperde all'interno del corpo degli animali. Costoro tendono a sorvolare sulle incisioni molto precise con cui è tagliata e staccata la pelle degli animali: paiono incisioni praticate con strumenti laser. La sofisticata tecnica chirurgica, la cauterizzazione, l'assenza di tracce attorno ai cadaveri ed il pur occasionale avvistamento di U.F.O. in concomitanza con le M.A.M. hanno indotto alcuni ufologi ad attribuirle ad extraterrestri carnefici.
Mentre solo in qualche caso sono stati scorti oggetti volanti non identificati, molti testimoni hanno riferito di aver visto, in coincidenza con le M.A.M, silenziosi elicotteri privi di contrassegni identificativi: si può congetturare che i militari siano implicati in queste sanguinose operazioni o come alleati di intrusi ostili o autonomamente, forse per incolpare i visitatori di queste scelleratezze, al fine di demonizzarli e con lo scopo di intorbidare le acque.
Nell'articolo intitolato Armi a microonde: le armi del dolore, 2010, l'autore si sofferma sulle cosiddette armi non letali (come il taser), supponendo che questi dispositivi siano all'origine delle strane mutilazioni. Le microonde di questi apparati agiscono sul sistema nervoso ad una profondità di 5 mm. Non sono dannose, se l’azione è di breve durata, altrimenti, oltre a cagionare un atroce dolore, provocano lesioni irreversibili del tessuto nervoso.
Una di queste spaventose armi è stata denominata Medusa: Medusa è un cannone ad elettroni ad impulsione della potenza pari ad un mega-watt e mezzo. Questo sistema, montato su veicoli, ha come sorgente d’energia un generatore elettrico a gasolio. Medusa è in grado di incenerire a distanza i circuiti elettronici di carri armati, navi, aerei. Questo cannone può essere installato su un velivolo o su un satellite in orbita attorno alla Terra. Le asportazioni violente di cui sono vittime capi di bestiame sono forse spiegabili in questa ottica, secondo il Direttore del C.N.R.S. (Centre national recherche scientifique). Egli osserva pure che la presenza di elicotteri silenziosi è da collegare alle tecnologie militari più avveniristiche. Bisogna ricordare che il 60% del rumore prodotto da un elicottero convenzionale deriva dall'interazione tra i vortici generati dalle estremità delle pale del rotore principale con quelli prodotti dal rotore di coda. Quindi viene sostituito il rotore di coda di un elicottero con un sistema a flusso d’aria. Questo apparato tecnologico esiste e si chiama NOTAR. Il rotore di coda è rimpiazzato da un grosso tubo in fibra di carbonio. In esso viene soffiato, da un ventilatore con elica a passo variabile, un flusso d'aria in rotazione
Un altro sistema per rendere un elicottero meno rumoroso è costituito dall'impiego di motori MHD, elettromagnetici, al plasma, gli stessi motori che sono montati sugli aerei ipersonici (superano Mach 10 senza bang!) ed i sottomarini superveloci della Marina statunitense.
Le mutilazioni potrebbero essere praticate da uno scalpello chirurgico laser, termo-cauterizzante. Infatti l’esame delle carcasse rivela che i labbri delle piaghe sono stati portati a 350° C. Alcuni investigatori, compiendo inchieste sul modo in cui le tracce organiche erano state sollevate e rivoltato, hanno concluso che un elicottero dove aver stazionato sul luogo della cruenta operazione. Secondo i ricercatori indipendenti, gli elicotteri che operano la notte, catturando gli animali, per eseguire prelevamenti a bordo e gettare infine le carcasse mutilate, potrebbero aver base a Kirkland, non lontano dai laboratori Sandia, Nuovo Messico, e dai laboratori Philips dove sono fabbricati strumenti elettronici per i militari.
Certo, ci si può chiedere: cui prodest tutto ciò? Qual è il vero scopo delle mutilazioni militari? Si può obiettare, affermando che queste nefande azioni si potrebbero perpetrare di nascosto all'interno di una base segreta, ma, così agendo, non si riuscirebbe nell'intento di criminalizzare gli alieni tutti e di diffondere la paura tra gli allevatori e gli abitanti delle aree rurali.
Alcune "coincidenze" inducono a porsi delle domande: le M.A.M. si manifestarono pressappoco, dopo alcuni anni dalla fabbricazione dei primi strumenti laser. Esse, collegate agli elicotteri neri, sono più frequenti vicino alle installazioni appartenenti all’esercito, in stati come il Colorado, il New Mexico etc., teatri di sinistre operazioni del governo occulto.[1]
I militari: carnefici dell'umanità.
[1] Poco note e poco studiate, ma non meno spaventevoli sono le misteriose mutilazioni umane su cui si può leggere G. Rampini, Come le bestie, in X Times n. 13, novembre 2009
Fonti:
Autore non indicato, Armi a microonde: il raggio del dolore, 2010
R. Malini, U.F.O. il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003, s.v. Mutilazioni animali
Pubblicato da Zret
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Se alcuni anni fa ci si lamentava delle stagioni siccitose - mai una goccia d'acqua per mesi e mesi, anche durante l'autunno e l'inverno - ora hanno capito che il maggior danno lo arrecano con l'eccesso di pioggia.
Per dirla con un proverbio che più azzeccato di così esser non potrebbe: 'Piove, governo ladro'!
Ad ogni modo ritengo che, grazie all'uso dei fasci di microonde, la generazione di pericolosissime perturbazioni atmosferiche sia diventato ormai un gioco alquanto semplice. La tecnologia al riguardo non manca.