L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Tuesday, October 21, 2014

Minchiate vintage - Il viaggio senza ritorno: La Base tedesca Alpha sulla Luna (seconda parte)

La traduzione wladesca e' spettacolare


http://ningizhzidda.blogspot.it/2012/10/il-viaggio-senza-ritorno.html

Il viaggio senza ritorno

La Base tedesca Alpha sulla Luna (seconda parte)

 Il viaggio senza ritorno

Leggi QUI la prima parte

Una domanda, che non ho ancora risposto in senso affermativo è come erano in grado i tedeschi di rigenerare l'aria all'interno dell'astronave per 8 mesi con una grande quantità di equipaggio. Molto probabilmente hanno utilizzato sistemi di supporto vitali avanzati, avendo sviluppato in precedenza le loro grandi turbine Walter nei sottomarini ad energia libera, che sono serviti per solcare gli oceani senza resurfacing.
Il messaggio radio con le notizie contrastanti è stato ricevuto dal centro tedesco di controllo dello spazio sotterraneo a Neu Schwabenland e con la loro base di ricerca sulla Luna.
 
L'Andromeda era un'astronave con un diametro di 139 metri con lo scopo di trasportare le truppe, con cinque dischi volanti, e tutte le attrezzature. Probabilmente non era stato  costruito, anche se avrebbe potuto farlo facilmente ...Forse alcuni dei "sigari volanti" che sono stati osservati sono modelli successivi ...
Nikola Tesla
"Viaggio su Marte - Sono già lì??"
Jules Verne - e altri, i primi pionieri della fantascienza - hanno scritto quello che allora era considerato inverosimile storie sull'esplorazione della luna e il pianeta Marte.
Essi basano le loro opere letterarie classiche non solo sulla loro immaginazione fertile, ma le 'selvaggie voci' che circolano di tali viaggi era già stata fatta, compiuta da un gruppo di scienziati - tutti i membri della società segreta stessa.
Avevano sfruttato una fonte di alimentazione sconosciuta, utilizzata per facilitare la nascita del volo, anni prima dai fratelli Wright. Contattati da questo ordine segreto fraterno, Nikola Tesla ha promosso la loro causa, arrivando con il suo metodo migliore di viaggi interplanetari, che presto sono stati rubati e utilizzati da Adolf Hitler per il Nuovo Ordine Mondiale.
 Quaranta sette anni dopo la seconda guerra mondiale, nel 1991, Vladimir Terziski, un immigree bulgaro, è entrato in possesso di alcuni film documentario tedesco che descrive le V-7 nazista programmi speciali armi. I segreti V-7 progetti erano in realtà una serie di disegni circolari di ricerca aeromobili in via di sviluppo radicalmente nuove piattaforme di armi che potrebbero salgono e scendono verticalmente e volare ad alte velocità e altitudini molto elevate con un nuovo design "implosione" del motore e altri dispositivi elettro-gravitazionale di energia principi di conversione producono un auto-sufficiente forza elettrostatica generata per il potere.
Tali motori per questo programma già nel 1944 sono stati prodotti da AEC, (Allgemeine Elektrizitäts Gesellschaft), il grande gigante elettrico industriale della Germania. Questi potenti dispositivi generano un proprio campo elettro-gravitazionale che neutralizza la gravità naturale della Terra, in effetti risultavano senza peso. Un altro nuovo principio (usato come combustibile) è il motore elio.

Ci sono stati almeno tre importanti sviluppi all'interno del programma delle V-7.
C'erano almeno i modelli
1 a 3 Haunebu, come pure modelli Vril 1 a 7, e probabilmente altri. Poi c'è stata la nave-madre cilindrica progettata come  "porta-biciclette" per trasportare in volo l'Haunebu e i Vril. Queste ricerche  sono state effettuate all'inizio del 1941.
I modelli più grandi di dischi erano gli Haunebu che andavano dai 25 a 40 metri di diametro.
Questi modelli da 75 a 120 piedi, Sono stati alimentati da unità multiple (...) di energia che lavorano insieme, come il sistema dell'AEG, e queste unità generava anche l'elettro-gravitazione un campo che neutralizzava la gravità naturale che li circondava, rendendo portando tutte le attrezzature e le persone, essenzialmente a non avere peso.
Versioni sperimentali di questa macchina circolare, a forma di disco anti-carro artigianale effettuata con 02:59 7,5 centimetri con un cannone sul loro lato inferiore. Fotografie di tali imbarcazioni sono state raccolte dal Sig. Terziski, alcune delle quali sono anche apparse nel film documentario.

Una foto mostra un 2 1/2 ton camion militare parcheggiato accanto a una Haunebu 2, una gru di sollevamento sul lato più lontano, e 2 uomini sotto il grande disco che stavano lavorando su qualcosa.
Altre immagini hanno  mostrato i modelli Haunebu in volo.

I modelli Vril erano dischi più profondi e piccoli di configurazione in apparenza quasi a forma di campana con 3 protuberanze emisferiche sotto, molto simili agli oggetti volanti a forma di campana fotografati da George Adamski nel 1952 e nel 1953, tuttavia il Vril 2, che è più vicino a tale aspetto , era in realtà in fase di test nel 1943 e nel 1944 nella Germania nazista.
I
modelli di Vril 3  e non solo erano molto più semplici e assomigliavano più ai dischi a cupola che hanno maggiore familiarità. Queste navi erano piccole da 10,5-15 metri (30 'a 45') di diametro e portava equipaggi da 1 a 5 uomini.

Le imbarcazione incavo-grafiche erano oltre 100' di diametro e avrebbero potuto portare uno o più dei modelli Haunebu e 3 o più modelli Vril minori, tutti internamente, che sarebbero potuti lanciare in volo e poi recuperati.

Quando l'Alto Comando in Germania, ha compreso che non avrebbe più potuto vincere la guerra, alcuni dei principali leader cominciarono a lasciare il paese per prepararsi ad un nuovo risorgimento del quarto Reich, questi programmi importanti sono stati apparentemente smantellati e portato in nuove basi in Antartide e luoghi remoti in Brasile e altrove in Sud America.
La maggior parte degli "schiavi" scienziati andò con loro, forse questo è il  motivo per cui abbiamo sentito parlare così poco di questi programmi fino ad ora. I pochi scienziati rimasti indietro sono stati raccolti dal governo degli Stati Uniti e Russia e messi a lavorare su programmi nazionali, ma ai loro programmi mancava l'organizzazione dei programmi della casa madre tedesca i quali sono stati evacuati.

Ovviamente nulla di questo rapporto è dimostrato da prove a sostegno massiccio, né ci aspettiamo che ci sia, data la natura segreta del lavoro, e così queste informazioni non potranno che presentarsi come un rapporto speculativo - ma solleva un sacco di domande senza risposta .


I Vril, Haunebu e l'Andromeda-Gerät, non sono mai stati menzionati da alcuna fonte prima di Vladimir Tersiski che ha colpito la scena.
Questo è lo stesso scrittore che sostiene di aver dimostrato che sulla luna l'atmosfera è respirabile, che esista anche l'acqua, la vegetazione e gli animali. Stranamente, le sue descrizioni delle condizioni sulla Luna emette un sacco di cose come quelle che sono state descritte da George Adamski, in Dentro le astronavi.

Il fatto che Terziski ha ovviamente attinto abbondantemente dai
vari scritti di  Adamski e sembra non fare impressione su coloro che vogliono credere nell'esistenza di dischi volanti tedeschi. Essi tendono a caratterizzare le somiglianze tra gli Haunebu e Adamski il  'ricognitore venusiano', o la 'nave madre' 'Andromeda-Gerät e Adamski , come una prova che l'avvalora.
In realtà, dimostra soltanto che Terziski ha imitato Adamski.


 
  I Nazisti e i Grigi
 
Il ricercatore Vladimir Terziski crede, che a dispetto di tutte le descrizioni di alieni "stranieri" proposte dagli addotti, ci sono anche imbarcazioni costruite dagli 'Illuminati', che stanno approfittando della questione 'aliena' nel tentativo di far passare i propri progetti oscuri come 'tecnologia aliena'.
Anche se Terziski è incerto sull'esistenza dei cosiddetti "grigi", ammette la sua fede in un antico umano-come una società che possedeva una tecnologia antigravità.
 
Terziski afferma che se i 'grigi' esistono, il Nuovo Ordine Mondiale starebbe utilizzando la minaccia 'esterna' aliena come un mezzo per realizzare l'unità del mondo dopo la caduta della Russia, mentre,
"... Allo stesso tempo centinaia di validi, ma indesiderabili contatti con ET ... razze più avanzate vengono smontate o ignorate dal governo."
Alcuni ricercatori hanno correttamente interpretato l'intelligenza bavarese [degli Illuminati società del Teschio & Ossa, la Società Thule dell'Impero "nazista", e la CIA-NSA rete che è stata 'german'ated all'interno degli Illuminati bavaresi di Baviera e società Thule] in realtà stanno lavorando segretamente con i "Grigi".
 
Anche se il 'Nuovo Ordine Mondiale' dichiarasse 'guerra' a queste creature, in base alla differenza della 'resistenza umana', si può essere certi che questa guerra sia solo una farsa così come altri conflitti avvenuti in passato.
Sarebbe meglio essere come i socialisti della Guerra di Corea in seno al conflitto in cui le 'Nazioni Unite' combatterono come 'azione di polizia' una non-vittoria contro COMUNISTI del sud-est asiatico. Il Generale George Douglas MacArthur è stato accusato di leadership socialista dalle Nazioni Unite per sabotare intenzionalmente le sue forze in Corea, questo da ammissioni di posizioni americane ai loro alleati comunisti.
 
Ora, nelle organizzazioni 'Patriot' negli ultimi anni hanno messo in guardia su un possibile "Red Dawn" l'acquisizione degli Stati Uniti da parte socialista che ora hanno una crescente armata di truppe delle Nazioni Unite "in formazione" all'interno dei confini degli Stati Uniti.
 
(Se una tale presa in consegna, e il tentativo dovesse verificarsi, vi suggeriamo che il complesso delle Nazioni Unite a New York aumenterebbe la sua sicurezza di almeno mille volte per difendersi dalla rappresaglia che sarebbe seguita. Diciamo solo che ci sono di base dei patrioti ben armati in attesa-in-the-ali per difendere l'America da una tale minaccia se o quando ad una tale violazione potesse avvenire).
 
I bavaresi "socialisti nazionalisti", che in ultima analisi, hanno il controllo delle Nazioni Unite, con riferimento alla Trilaterale, sono legate-in con l'impero del rettile grigio, quindi è improbabile che ogni resistenza agli invasori verrà attraverso i nazisti Uniti del Trojanhorse (ehm, scusate noi Nazioni Unite ...!).
 
Tale 'guerra' potrebbe essere il gran finale di una serie di 'conflitti' verso l'esterno machiavellico che l'Impero bavarese ha presumibilmente  'disposto' tra le nazioni nel corso dei secoli al fine di mantenere semplicemente la razza umana nello stato di disordine, caos, confusione e la paura che è così necessaria per garantire l'obiettivo finale - una dittatura assoluta elettronica in cui ogni essere umano si 'tagged' e marchiato come bestiame con un impianto chip elettronico che li renderà schiavi assoluti spiritualmente, mentalmente e fisicamente del 'Nuovo Ordine Mondiale'.
Una Moltitudine di persone potrebbero essere ingannate a ricevere questo "marchio" della Bestia (o il marchio del "Serpente"?) E così facendo avranno abbandonato la cosa più grande che possiedono, il loro libero arbitrio (e con essa, la loro anima).
 
Terziski sostiene che gli Illuminati siano stati coinvolti in gran segreto nel progetto 'spazio R & D' [ricerca e sviluppo] poiché nell'ultimo secolo, è stato coinvolto, l'establishment nazista statunitense orientale, così come pure il KGB è stato coinvolto. In altre parole, tutte le classi inferiori di queste nazioni non hanno familiarità con tali ricerche top secret, anche se gli "Illuminati" che operano nei più alti livelli di internazionalismo erano e sono strettamente coinvolti.
 
Anche se può sembrare un po' incredibile, Terziski sostiene di essere in possesso di informazioni che confermano come il primo video mostri degli UFO nazisti. gli Sbarchi dei dischi tedesco/giapponese sulla Luna e su Marte nel 1944-46, l'atterraggio del gruppo Marconi su Marte nel 1956 ..., i video di dreadnought interplanetari naziste e ... del segreto dei dischi sovietico-americano con l'atterraggio su Marte (video qui sotto).
  


Traduzione curata da wlady
http://www.bibliotecapleyades.net/luna/esp_luna_46.htm 

Seguirà prossimamente la "Terza Parte" ...

Monday, April 29, 2013

Defiance

http://zret.blogspot.co.uk/2013/04/defiance.html

Defiance


"Defiance" è una serie televisiva statunitense di fantascienza trasmessa dal canale via cavo Syfy, a partire dal 15 aprile 2013.

Il telefilm, ambientato nel 2046, descrive una nuova Terra, radicalmente cambiata con nuove prospettive e nuove regole. La metamorfosi avviene in seguito all’approdo per opera di alieni, i Votans, che, a causa della distruzione del loro sistema stellare, cercano un luogo in cui insediarsi. Pensando che Gaia sia disabitata, i Votans la scelgono per colonizzarla, ma trovano chi tenta di impedirlo loro.

L'unico aspetto degno di interesse del prodotto è l'allusione al terraforming nei primi cento secondi: infatti già l'episodio pilota, dopo un emozionante prologo, si avvita in un canovaccio macchinoso e sconclusionato. Nelle prime sequenze è inquadrato un aereo a bassa quota che rilascia la sua bella scia chimica, mentre in cielo incombe un'enorme astronave. Subito dopo appare l'eloquente didascalia: "Terra terraformata".

L’introduzione, dalla notevole forza visiva, ma che è un deja-vu, mette in scena una famigliola il cui tranquillo dejeuner sur l’herbe è sconvolto dall’apparizione in cielo del vascello stellare.

Belle, anche se accademiche, le inquadrature iniziali: il campo e controcampo, le panoramiche, il dettaglio del grappolo d’uva, l’ombra minacciosa della nave intergalattica, un’ombra che sovrasta il ragazzo, il futuro protagonista della strenua lotta contro gli invasori... trentatré anni dopo. Dopodiché, il racconto si sfibra nell’intreccio più banale ed enfatico, con gli attori la cui recitazione è tutto un aggrottare fronti e strabuzzare gli occhi, per l’incapacità di esprimere diversamente le emozioni stereotipate dei personaggi. La sceneggiatura poi è più infantile dei dialoghi di una recita allestita da bambini dell'asilo.

"Defiance" significa "opposizione", "resistenza": è come se le eminenze grigie, dietro le principali produzioni televisive e cinematografiche, gabbassero il pubblico, illudendolo che è ancora possibile una resistenza. Pochi sanno che i governi terrestri sono collaborazionisti. Pochi sanno che l’umanità è stata svenduta in cambio di qualche diavoleria tecnologica. E’ in atto una fatale terraformazione... ma ovviamente è solo fiction televisiva.

Fonti:

Defiance, 2013 su Tanker enemy tv
D. Castelli, Defiance: altro buco nell’acqua, 2013




Monday, April 8, 2013

Silicon aliens

http://zret.blogspot.co.uk/2013/04/silicon-aliens_6.html

Silicon aliens

Gli Arconti nei manoscritti di Nag Hammadi e gli alieni nella xenologia

Il mondo antico offre sovente delle risposte a noi uomini d’oggi, ma preferiamo pascerci di illusioni, indulgere all’ignoranza ed all’inerzia.

I codici di Nag Hammâdi sono una raccolta di testi gnostici, rinvenuti nei pressi di Nag Hammâdi (Alto Egitto) nel 1946. Sono tredici papiri reperiti in una giara di terracotta da un abitante del villaggio di al Qasr, presso un monastero pacomiano nell'isola di Nag Hammâdi, nota anche come Isola elefantina. I documenti sono, per la maggior parte, scritti gnostici, ma includono anche tre opere appartenenti al Corpus hermeticum ed una traduzione parziale della “Politeia” di Platone. Così alle tendenziose testimonianze degli scrittori “cristiani” (Ireneo, Ippolito, Epifanio etc.) ed agli scarsi testi originali si sono aggiunte quarantaquattro opere gnostiche.

Nonostante il carattere talora frammentario e l’oscurità che esaspera anche gli studiosi più pazienti, i testi in oggetto sono una miniera di preziose notizie. Si pensi ai Vangeli e agli altri libercoli che evocano il dominio degli Arconti. Essi sono dipinti come una progenie imitatrice. “Arconti” significa sia “reggitori” sia “esseri del principio”, giacché nacquero prematuramente, donde l’analogia con l’aborto spontaneo nei papiri di Nag Hammâdi. Questa genia deviante venne alla luce prima che si formasse la Terra: a differenza degli uomini e delle altre specie, gli Arconti non originarono dalla Luce, ma dalla materia inorganica.

In principio gli Arconti non possedevano un habitat, ma brulicavano attorno alla Terra a guisa di cavallette fameliche, attratti da Sophia, da cui furono respinti. Queste creature sono prive di ennoia, ossia volontà ed intenzione, rappresentando un’aberrazione cosmica.

Nei codici sono tratteggiate le loro sembianze: assomigliano a feti prematuri o ad insetti dagli occhi abnormi. Dalla legione degli Arconti, attraverso una mutazione, eruppe poi una razza leonino-draconiana. I due generi di Arconti purtroppo sono appena delineati nei manoscritti, da cui comunque si evince che le creature draconiane, dal temperamento aggressivo, tendono a dominare il gruppo dei “feti” di indole passiva.[1]

Gli Arconti non possono creare alcunché, ma solo scimmiottare: la loro capacità mimetica è definita “phantasia”, cioè immaginazione delirante, distinta dall’”ennoia”. Nel “Vangelo apocrifo di Giovanni” le dimore celesti generate dagli spiriti menzogneri sono riproduzioni tridimensionali, simili ad un ologramma. Su questo regno fittizio impera il Demiurgo, Yaldalbaoth. I codici spiegano che il cosmo proiettato dal Demiurgo è virtuale, una simulazione meccanica, priva di vita, affine ad una rappresentazione di un paesaggio formata da pixel. Usando la parola HAL, “contraffazione” in copto, gli autori degli opuscoli gnostici, sottolineano il carattere spurio dell’universo arcontico. Singolare: HAL è pure il nome del dispotico elaboratore nella nota pellicola “2001, Odissea nello spazio”.

Nell’Apocrifo di Giovanni leggiamo: “Il Signore Arconte ordinò tutto nel suo mondo, seguendo il modello degli Eoni primari, fornitogli, secondo lui, per vedere se fosse in grado di riprodurli, non perché avesse visto gli Eoni imperituri, (grazie al suo potere, scil.), ma per mezzo del potere che aveva dentro di sé, preso da sua Madre (Sophia, n.d.r.) che gli permise di creare per somiglianza”.

Non saranno sfuggite ai lettori certe “coincidenze” tra alcuni aspetti della “demonologia” gnostica da un lato, la tassonomia xenologica dall’altro. Più, però, delle somiglianze fisiognomiche tra Arconti ed Alieni, colpiscono i parallelismi psicologico-comportamentali, spie di una natura bionica. Fu già il colonnello Philip J. Corso a rivelare che i Grigi sono androidi. Alla stessa conclusione sono giunti diversi ufologi: tra costoro il britannico Nigel Kerner ha inquadrato la questione dei Grigi macrocefali, dai grandi occhi ipnotici, in una cornice che si riferisce alla tradizione biblica e gnostica. William Henry, nel saggio “Oracle of the Illuminati”, identifica Arconti ed Anunnaki.

Naturalmente queste congruenze tra l’antico ed il moderno sono reputate accidenti o, nella migliore della ipotesi, sono riguardate quali fragili indizi. Eppure chi rifletta sull’idolatria della tecnica in cui si è sclerotizzata la nostra società, sul culto per il Moloch informatico, silicea religione del “mondo nuovo”, non mancherà di riconoscere in codeste degenerazioni il marchio di una stirpe votata all’algida esecuzione di un programma.

La voce di queste entità ha timbro metallico, lo sguardo è asettico, l’incarnato siliconico.

[1] Non mancano testimonianze all’interna dell’Ufologia circa visitatori di fisionomia leonina. Quasi sempre sono individuati nei Siriani. Si veda D. Bortoluzzi, Alla ricerca dei libri di Thot, 2005

Fonti:

Philip J. Corso, Il giorno dopo Roswell, 2008
Dizionario di antichità classica, Milano, 2009, s.v. Gnosticismo
J. Lamb Nash, Non a sua immagine, 2013, pp. 267-278
N. Kerner, The song of Greys, 2008



Wednesday, February 27, 2013

Mondi cibernetici ed iperdimensionali: da Philip K. Dick a Giorgio Grati (seconda parte)

Ancora questo incompetente che osa parlare di Dick.

http://zret.blogspot.co.uk/2013/02/mondi-cibernetici-ed-iperdimensionali_23.html

Mondi cibernetici ed iperdimensionali: da Philip K. Dick a Giorgio Grati (seconda parte)

Leggi qui la prima parte.

Nel marzo del 1972, durante un viaggio a Vancouver, soffrì per due settimane di vuoti di memoria. Alcuni anni dopo riferì a Tessa di essere stato rapito da uomini della mafia (o da men in black?). I loschi figuri l’avevano portato in giro in una limousine, subissandolo di domande.

In un'altra visione, Dick asserì di aver incontrato alcuni esseri grigi con tre (!) occhi bionici. I Grigi erano chiusi in sfere di vetro. Gli androidi erano in una stanza in cui si trovavano degli elaboratori, con cui operavano tecnici sovietici.

Dick era sottoposto a sorveglianza per opera dell’Intelligence? Senza dubbio, ma a fini di persecuzione o di sperimentazione? Questo è arduo da stabilire, come è difficile orizzontarsi nella sue produzione ed esistenza visionarie, discernere tra fantasia e realtà.

Dick ha avuto una vita sociale molto gratificante, contando molti scrittori di fantascienza nella sua cerchia di amici e conoscenti. Una persona che certamente ha considerato Dick un amico fu Ira Einhorn, rinchiuso in una prigione degli Stati Uniti, dopo la sua estradizione dalla Francia con l'accusa di aver ucciso nel 1977 la fidanzata, Holly Maddox. Tra la fine degli anni ‘60 ed i primi anni ‘70 del XX secolo, Einhorn fondò l’"Invisible college", un sodalizio di scrittori, pensatori, scienziati, attivisti e uomini d'affari tra i quali si discutevano idee eccentriche in ambito filosofico e scientifico e dove furono forse prodotti apparati tecnologici. Tra gli aderenti al cenacolo, annoveriamo l'astronauta Edgar Mitchell, il fisico Jack Sarfatti, lo parapsicologo Andrija Puharich e l’ufologo Jacques Vallée.

L’ossessione di Einhorn fu il lavoro svolto negli Stati Uniti ed altrove circa la telepatia, il controllo mentale ed il remote viewing, la visione a distanza. Egli sostenne che le sue conoscenze a proposito di tali programmi spinsero la C.I.A. ad uccidere la povera Maddox per poi incolpare lui.

Nel 1977, nel suo intervento al Festival della fantascienza di Metz, Dick affermò che le sue esperienze paranormali lo avevano persuaso che i suoi romanzi ed i racconti erano in un certo senso “veri”. L'autore credeva di ricordare una vita precedente molto diversa. Pensava che la realtà in cui viviamo sia fittizia, una sorta di programma generato da un gigantesco computer, dove ci accorgiamo che accade qualcosa di strano, solo quando una variabile viene mutata. I déjà vu, secondo il narratore statunitense, potrebbero essere indizi che in un qualche punto del passato una variabile è stata modificata: da ciò scaturirebbe una realtà alternativa. Il tempo non è reale: gli uomini percepiscono il tempo in cui ritengono di essere, ma invero si trovano in un’altra epoca. Le discrepanze cronologiche che egli visse così drammaticamente, ma che noi tutti esperiamo, prima o poi, attraverso i déjà vu, ne sarebbero la prova.

Le speculazioni di Dick, inerenti alla natura della realtà e che preludono in parte alla “filosofia” della saga “Matrix”, si inquadrano in quella che potremmo definire “ipotesi tecno-ufologica”, ossia un’intepretazione secondo cui gli Altri sono androidi o addirittura il nostro pianeta (o dimensione?) è il risultato di un programma informatico.


Thursday, December 13, 2012

Karla Turner: quando il dubbio scotta più della verità

http://zret.blogspot.co.uk/2012/12/karla-turner-quando-il-dubbio-scotta.html

Karla Turner: quando il dubbio scotta più della verità

E' meglio tormentarsi nel dubbio che adagiarsi nell'errore. (A. Manzoni)

“La Dottoressa Karla Turner morì di tumore il 9 gennaio 1996, dopo aver ricevuto delle minacce legate alle sue ricerche. Aveva solo quarantottotto anni. Come lei, molte altre persone coinvolte in indagini ufologiche hanno subìto intimidazioni seguite da tumori molto particolari. Molti dei soggetti da lei studiati sono ormai deceduti.[1]

Karla Turner era ed è ampiamente rispettata nella comunità degli ufologi per le sue investigazioni circa i rapimenti. La Turner, conseguito un dottorato di ricerca in studi concernenti la tradizione inglese, fu docente all’università in Texas per più di dieci anni. Nel 1988, però, la donna, suo marito ed il figlio vissero una serie impressionante di esperienze che li costrinsero a riconoscere che erano stati rapiti.

La reazione della Turner fu quella di abbandonare la sua carriera all’interno dell’ateneo e di consacrarsi anima e corpo ad una questione che la coinvolgeva direttamente. Il suo primo libro, "Into the fringe"(1992), dipana i vissuti dell’autrice e dei suoi familiari. Il suo secondo saggio, "Taken: inside the alien-human abduction agenda",(1994) riporta le storie di sequestri di cui furono vittime otto donne le cui vicissitudini includono intrusioni sia esterne sia umane, con risvolti tanto benefici quanto deleteri, in modo da illustrare la natura profondamente complessa del tema. Il suo testo più recente, "Masquerade of Angels" (1994), fu scritto insieme con il sensitivo Ted Rice: il volume racconta la vita di Ted, gli incontri con strane creature la cui identità aleggia in una regione di penombra tra angelico e demoniaco. Karla stava lavorando ad un altro titolo, quando si ammalò al principio del 1995”.

La biografia della compianta Karla Turner è emblematica del destino che attende gli xenologi inclini a scavare in profondità per denunciare l’alleanza scellerata tra militari ed entità mefitiche. Putroppo questo filone di ricerca, oltre ad essere oggetto dei tabù che circondano argomenti eccentrici, è quasi del tutto eclissato dall’ufologia solare pullulante di “angeli in astronave” e di salvatori scafandrati. Nessuno nega l’articolazione e la contraddittorietà delle manifestazioni xenologiche. E’ un dato di fatto, però, che sono quasi sempre i ricercatori “pessimisti” ad essere vessati e neutralizzati, inscenando un improbabile suicidio, con un infarto o qualche altra patologia. All’ostracismo si associa la congiura del silenzio che, nei casi estremi, giunge sino all’eliminazione fisica.

Che cosa scoperse la Turner di tanto scottante da convincere qualcuno ad assassinarla? Se ella si accoda alla linea ermeneutica tracciata da Jacques Vallée e da quegli ufologi che non credono nelle intenzioni benevole di razze aliene, la vera forza della Turner è proprio nella sua riluttanza a formulare un’interpretazione onnicomprensiva, nel bene come nel male. In un suo lucidissimo ma interlocutorio articolo, “Alien abductions in the gingerbread house”, la Turner compie la seguente analisi.

“La Bartholic mi ha insegnato a diffidare di quei ricercatori che pretendono di avere tutte le risposte. Devo ancora sentire di una singola teoria o spiegazione che rappresenti tutti i dati.[2]

Alcuni ricercatori hanno messo in evidenza la successione degli eventi nell'esperienza del rapimento, come l'esame fisico, il prelievo di gameti e la presentazione successiva di un bambino ibrido al rapito. Altri patterns includono l’ avvertimento circa qualche disastro imminente su scala planetaria. Si è tentati di pensare che il chiarimento a proposito delle abductions potrebbe risiedere in questi schemi.

Così i ricercatori annunciano che il problema è risolto. Gli Altri stanno compiendo esperimenti di ibridazione oppure ci viene ripetuto che gli Stranieri sono qui per salvarci affinché non distruggiamo noi stessi ed il nostro pianeta con la violenza, l’uso di droghe, le malattie epidemiche, l'inquinamento e lo sfuttamento indiscriminato delle risorse. Non importa se questi problemi sono peggiorati da quando gli extraterrestri hanno cominciato a visitare la Terra.

I ricercatori più esasperanti di tutti ci assicurano che gli extraterrestri non esistono, che ogni fenomeno dipende dal subconscio. Non importa che molti rapiti sono bambini, troppo piccoli per essere affetti da disturbi psicologici. Allora alcuni psicologi immaginano che gli alieni scaturiscano dall’inconscio collettivo in modo da rispecchiare i nostri fallimenti e le nostre paure. Questa teoria adora particolarmente l'archetipo del Grigio, perché il Grigio ricorda una qualche forma malata fetale di umanità e deve quindi essere un ammonimento oggettivato circa quello che la nostra specie potrebbe diventare, se non si pentirà. Non importa che molti, molti rapiti non hanno contatti con i Grigi, giacché sono vittime di Rettiliani e di Insettoidi, senza dimenticare le creature dall'aspetto totalmente umano, bionde o more.

No, troppi ricercatori sembrano aver trovato una teoria e si aggrappano ad essa a dispetto dei fatti che la contraddicono. Sono queste le idee che dominano l’ufologia. Nondimeno, se il pubblico ha la possibilità di accedere ai dati grezzi, ai rapporti di prima mano dei sequestrati, in particolare di quelli che non hanno alcuna dimestichezza con libri, pellicole e riviste del settore, troverà un modello esegetico molto meno strutturato. Questi casi ‘vergini’ - le persone non contaminate dalla letteratura ufologica - forniscono un quadro impressionante di contatti tra uomini ed alieni”.

Così Karla Turner fu uccisa – poiché di omicidio si trattò – non tanto per le verità che aveva attinto e divulgato, ma per il sano dubbio con cui appannò le certezze di scienziati ed esperti. Sono le sue perplessità a spronare ad un’inchiesta inesausta, mai paga dei risultati acquisiti, preludio di chissà quale sconvolgente rivelazione… Si capisce: le teorie esaustive accontentano il pubblico, lo narcotizzano nell’illusione di aver conquistato il vero. Scoperchiare il vaso di Pandora è molto più scomodo che adagiarsi su un cuscino di convinzioni. Se il cuscino nasconde dei chiodi, pazienza: l’importante è che la fodera sia decorata.

Oggi, complici le speculazioni sulla Nuova era, è soprattutto lo scenario dell’ufologia leziosa a riscuotere successo. Nondimeno è una prospettiva in gran parte edulcorata, distorta: questo orientamento dominante ignora a bella posta tutte le tessere che non possono incastrarsi nell’idillico mosaico. Eppure sono proprio queste piccole, petulanti incongruenze a definire l’intero soggetto dell’affresco.

[1] Altre fonti indicano il 10 gennaio come data del decesso.

[2] Barbara Bartholic è un’investigatrice ufologica che collaborò con il matematico ed astronomo Jacques Vallée. Morì di infarto all’età di settantuno anni.
Fonti: goodreads, alienjigsaw, estiqaatsi

Sunday, December 2, 2012

Invasione silenziosa


http://zret.blogspot.it/2012/12/invasione-silenziosa.html

Invasione silenziosa

Alcuni ricercatori indipezzenti paventano che entità malvagie e predatrici siano intente, nel loro disegno di dominio, a decimare l’umanità e ad ibridare i superstiti. Tale sinistro scenario è adombrato anche nella tradizione cabalistica. Certi testi della Qabalah descrivono un regno oscuro da cui promanano energie distruttive che istigano gli individui a mentire, a frodare, ad uccidere. In questa regione tetra albergano demoni il cui influsso perverte gli uomini, perpetuando l’inganno politico e sociale. A. Antonelli accenna a tali presenze in un suo saggio. [1]

Ebbene, questo essere spettrale sembra affiorare anche nella ‘dottrina segreta’, in cui prende il nome e le sembianze del malvagio kelippot. Il termine ‘kelippah’, che si riferisce alla corteccia dell’albero della vita, significa alla lettera ‘conchiglia’. Entità misteriosa e maligna, il kelippot nasce come separazione della creatura dal suo Creatore e compare nella Qabalah come una sorta di figura demoniaca che regna nel mondo materiale o addirittura al di sotto di questo. Sembra, infatti, che i kelippot siano ciò che resta dell’energia divina, una volta attraversate le prime due Sefirot e giunta a Binah: le emanazioni che si trovano sotto di essa, incapaci di contenere tale energia, ne sono sconvolte e finiscono nel mondo materiale. Tale catastrofe iniziale sembra essere avvenuta, perché il male aveva già permeato l’Albero della vita”.

Stando a Scholem, i kelippot, (ebraico קְלִפּוֹת), le cui mani hanno quattro dita, [e gli esadattili dove sono finiti?] cercano di impossessarsi di un corpo, congiungendosi con gli umani. In passato, i frutti di questi connubi erano considerati progenie illegittima. Tale discendenza era tenuta in disparte durante le riunioni di famiglia ed esclusa o sfavorita, nel momento in cui si spartiva l’eredità. Da un punto di vista psicologico, i kelippot sono le energie magmatiche ed oscure dell'inconscio.

George C. Andrews ritiene che alcuni kelippot siano assimilabili a quegli alieni che costringono i rapiti ad accoppiarsi. Vari studiosi altri indipezzenti si sono chiesti se lo scopo di tali unioni non sia la creazione di una razza ibrida, destinata a sostituirsi in modo progressivo ma ineluttabile ai veri abitanti del pianeta. David Jacobs, Budd Hopkins et al. delineano un’invasione subdola, silenziosa, assai più efficace di una guerra di conquista. I Grigi ed altre creature allotrie sarebbero la versione contemporanea di lemuri, incubi, succubi, larve... Le parvenze sono un po’ differenti, ma i fini crudeli sono i medesimi. Il loro ideale è quello di un mondo trasformato in un campo di concentramento cibernetico dove l’immaginazione e la creatività sono annichilite.

Epidemie, catastrofi “naturali”, guerre, miseria, inquinamento, coercizione... sono le armi con cui fiaccare e sfoltire l’umanità, condurla sull’orlo del baratro. La terra futura sarà popolata da una massa di schiavi ebeti al servizio di un Golem?

[1] La Qabalah, parola proveniente dalla radice KBL, ‘ricevere’, morfema già attestato in accadico, è il retaggio orale comprendente dottrine mistiche ed esoteriche dell’Ebraismo. Gli insegnamenti sono poi confluiti in alcune opere fra cui la più nota è Sefer ZaZohar, Libro dello Splendore.

Fonti:

G. C. Andrews, Extraterrestri amici e ostili, Diegaro di Cesena, 2001, pp. 424-427
A. Antonelli, William Blake e William Butler Yeats, Sistemi simbolici e costruzioni poetiche, Firenze
D. M. Jacobs, The threat: revealing the secret alien agenda, 1998
R. Tresoldi, Enciclopedia dell’estorerismo, pp. 123-128 






estorerismo.

In compenso, lui e il suo amichetto poveretto wlady hanno aggiunto queste cazzate:


2 commenti:

  1. Ciao Zret,
    molto bella l'immagine che hai inserito, un misto di indicazioni apparentemente messe a caso [più correttamente: ad minchiam] ma tutto torna.

    Sefirot:
    albero della vita, o organismo di dio.

    L'otto (8) coricato:
    questo simbolo matematico viene raffigurato coricato per indicare il continuo di reincarnazioni e morti e nascite, bene e male, un segno puramente dualistico. [dualistica sarà tua sorella: è il simbolo dell'infinito, poveretto]


    Il pavimento a scacchiera:
    Tipico segno massonico. [sì, bravo... cùrati]


    Il portone semiaperto:
    l'altra dimensione che fa intravedere uno spiraglio di luce, su di uno sfondo tutto nero impenetrabile, rappresenta l'ignoto. [semiaperto????? Direi socchiuso, e lo sfondo NON E' NERO, dato che v'è uno spiraglio di luce. Scusate la pignoleria]


    Il saio:
    un chiaro messaggio della manipolazione degli elementi da parte di sinistre presenze con il potere di gestire la Qabalah. [anche qui: chiaro come tua sorella]


    Ciao
    Rispondi
  2. Ciao Wlady, veramente opportuna questa tua esegesi dell'iconografia. Speriamo resti uno spiraglio attraverso cui passare...[vahgare, ne hai capito meno di wlady il poveretto]


    Rispondi

Wednesday, October 17, 2012

Le strane morti alla "Marconi"

http://zret.blogspot.co.uk/2012/10/le-strane-morti-alla-marconi.html

Le strane morti alla "Marconi"

8 commenti uno piu' intelligente dell'altro:

  1. Sicuro è che per questi "individui"chiunque essi siano,la vita umana non conta Nulla.
    Ciao Zret
    Rispondi
  2. E' così, Koenig. Essi non esitano ad assassinare ed a distruggere pur di perpertuare il loro perverso, turpe dominio.

    Ciao
    Rispondi
  3. Talvolta ci sono anche le belle notizie

    "Gary McKinnon ha vinto la sua battaglia: Gran Bretagna dice no all'estradizione"

    http://www.ufoonline.it/2012/10/16/gary-mckinnon-ha-vinto-la-sua-battaglia-gran-bretagna-dice-no-all-estradizione/

    Pare che uno dei motivi della pervicacia degli Stati Uniti ad ordinare l'estradare McKinnon fosse che l'hacker avesse scoperto la Solar Warden, la flotta stellare US.
    Mah chissà perchè questa volta ha prevalso il diritto inglese ...
    Rispondi
  4. Sì, Ron, una flotta tra l'altro comndata da qualcuno là fuori... La nasuta N.A.S.A. non può certo consentire che trapelino certe notizie.

    Credo che MC Kinnon abbia avuto degli avvocati molto validi.

    Ciao
    Rispondi
  5. McKinnon si è salvato dall'estradizione probabilmente per il fatto che non si conosce bene pubblicamente che cosa abbia scoperto di preciso. Senz'altro qualcosa di grosso o addirittura di enorme rimasto però nel limbo dei 'si dice'. Fortuna sua ovviamente. Ciò gli ha salvato la pelle.
    Rispondi
  6. Pare che McKinnon abbia scoperto l'esistenza di un governo allotrio che controlla gli esecutivi ufficiali.
    Rispondi
  7. Io credo che russi e americani stiano lavorando a braccetto insieme fin dal 1989 se non oltre, e che il nemico non siano gli alieni convenzionali (anche se il loro aiuto senza dubbio c'è).

    Qualcosa dopo la la seconda guerra mondiale è trapelato dai nazisti che hanno abbandonato la Germania, credo che le loro ricerche avanzate sulla tecnologia vril siano state traslocate in Sud America e al Polo Sud, non voglio azzardare che abbiano anche basi sulla Luna e su Marte, ma la cosa non è per niente peregrina.

    Rimane il fatto che hanno fatto fuori 2 persone che sapevano e avrebbero potuto svelare il segreto di questa tecnologia avvenuta in basi sotterranee con la collaborazione di androidi grigi e rettiliani in lotta con altri alieni ariani come i biondi nordici.

    La connivenza con gli umani nazi scampati alla guerra è molto probabile.



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    Risposte


    1. Errata corrige:
      le persone fatte fuori con la clausola del suicidio non sono 2 ma 12.

Thursday, October 11, 2012

Memoria del futuro


http://zret.blogspot.it/2012/10/memoria-del-futuro.html

Memoria del futuro

Nel saggio “Bufale spaziali” Nick Redfern esamina alcuni eventi ufologici in cui è coinvolta la N.A.S.A. con i suoi segreti, insabbiamenti e depistaggi. Il capitolo IV del libro, “Il caso dell’Area 51”, è imperniato sulle rivelazioni di tale John (nato a Bloomington, Minnesota ed in forza presso il New York Department tra il 1948 ed il 1959). L’autore incontrò John nel 2005 e ne ricevette informazioni inerenti alcuni piani occulti dell’ente spaziale statunitense incentrati sugli U.F.O. Questi progetti erano stati elaborati all’interno dell’installazione nota come “Area 51”, sita nel deserto del Nevada.[1]

John, che era stato agente dell’F.B.I, cominciò a lavorare nella base nell’aprile del 1971. Destinato al complesso denominato “Dipartimento storico”, l’uomo venne a sapere da tre tecnici della N.A.S.A. che il settore, cui era stato assegnato, si occupava dello sviluppo del prototipo di un aereo avveniristico, della creazione di composti per la guerra chimica, di armi speciali e di “qualcos’altro”. Quel qualcos’altro – lasciarono intuire i tre – verteva su ricerche riferite ad accadimenti occorsi negli anni ’40 del XX secolo.

Un rapporto in particolare destò interesse ed apprensione in John: era un corposo documento intitolato “Analisi di una muta 48 Armageddon”. L’incartamento conteneva l’analisi scientifica di capi indossati da creature i cui corpi erano stati recuperati nel New Mexico nel 1947, in seguito allo schianto di un oggetto volante. Una volta eseguiti gli esami, fu accertato che le tute parevano confezionate con quello che oggi definiremmo una specie di velcro. Inoltre esse sembravano dotate di vita propria e di una forma di memoria incorporata. Uno dei componenti l’équipe scientifica, un tipo mingherlino, si offerse di indossare una delle mute. L’indumento aderì perfettamente al corpo del malcapitato che, subito dopo esserselo infilato, cominciò a manifestare sintomi di claustrofobia ed a captare inquietanti immagini mentali di un tetro e spaventoso futuro per la Terra e per la vita sul pianeta. Era uno scenario di un mondo avvelenato dalle radiazioni, con città in rovina ed enormi funghi atomici che s’innalzavano sullo sfondo di un cielo perennemente cupo, mentre dischi volanti sfrecciavano su territori devastati. Aspetto ancora più terribile: l’umanità era stata decimata dal contagio provocato da un virus mortale che attaccava e distruggeva il sistema immunitario. L’uomo che aveva indossato la “calzamaglia” ebbe l’impressione distinta e conturbante (CONTURBANTE?) che gli esseri alieni odiassero la razza umana ed avessero congegnato un progetto per innescare un olocausto nucleare.

Come interpretare i ragguagli provenienti dal succitato whistleblower? Sono rivelazioni, come sempre, da prendere con le pinze, ma che non si possono ignorare del tutto. Non ci dilunghiamo circa questioni metodologiche ed ermeneutiche in relazione a temi delicati che travalicano i confortevoli confini della scienza accademica. Sono, infatti, problemi già affrontati.

Dunque ci limitiamo a sottolineare alcune invarianti e convergenze del caso in esame: la “profezia” aliena qui ottenuta in modo stravagante, per mezzo di un abito (biotecnologico?) in grado di conservare e trasmettere il vissuto mnemonico di un presunto ufonauta, l’azione nascosta di una genia malevola, il firmamento offuscato, la delineazione di un avvenire spaventevole in cui la Terra è ridotta ad una waste land, simile a quella descritta da T.S. Eliot…

Il tutto valga per esorcizzare.

[1] Il testo di Redfern è diseguale (A CHE COSA, ignorante?): a prescindere dall’infelice titolo italiano, dal… cattivissimo sapore (bellissimo calembour, straccione) (il titolo originale è, invece, il quanto mai opportuno “The N.A.S.A. conspiracies”), si alternano nel libro parti superficiali e persino forvianti a segmenti di grande interesse, ma dove è palese il debito dell’autore nei confronti del valente ufologo Mac Tonnies, scomparso prematuramente all’età di trentaquattro anni.

Fonte: N. Redfern, Bufale spaziali, Milano, 2011, pp. 63-80 
e Mario Maria Mario

Tuesday, August 23, 2011

Perché approdarono?

http://zret.blogspot.com/2011/08/perche-approdarono.html

Perché approdarono?

George Adamski, nel volume “I dischi volanti torneranno”, scrive: “Nell’ottobre 1946 gli Stati Uniti inviarono il loro primo segnale radar in direzione della Luna. Il bersaglio era il centro della faccia visibile della Luna, poiché i nostri scienziati intendevano calcolare accuratamente la distanza tra il nostro pianeta ed il suo satellite per mezzo della misurazione del tempo impiegato dal segnale a percorrerla, attraversando lo spazio esterno ed a ritornare sulla Terra. … Secondo gli extraterrestri con i quali ebbi il piacere di discutere questo argomento, il segnale radar emesso colpi la Luna ai margini della faccia rivolta verso la Terra e fu riecheggiato nello spazio, mettendo in allarme le sentinelle che lo percepirono, attraverso i loro strumenti su Venere e su Marte. Per la sua stranezza esso fu interpretato come una richiesta di soccorso. Immediatamente furono trasmessi segnali in risposta e, quando a questi non seguì alcuna reazione, furono inviate alcune astronavi ad investigare che si diressero verso la parte del nostro pianeta da cui era partito il segnale originario. […]

Poiché gli astronauti non avevano familiarità con la conformazione del terreno e con la nostra atmosfera (i Terrestri avevano compiuto alcuni esperimenti con ordigni nucleari ed alcune bombe atomiche erano state fatte esplodere non molto tempo prima verso la fine della guerra, creando condizioni innaturali) o con l’intensità del campo magnetico terrestre, gli atterraggi conclusisi tragicamente furono più numerosi di quanto si possa immaginare. Frank Scully cita diversi di questi casi nel suo libro ‘Behind flying saucers’. … Nel 1946 i nostri scienziati cominciarono a captare strani segnali in codice che essi non furono in grado di interpretare. Dai calcoli emerse che le trasmissioni provenivano dai pianeti nostri vicini, a dispetto delle teorie scientifiche accettate fino a quel momento e che affermavano con dovizia di motivazioni che la vita vi era impossibile. Altri segnali parevano provenire dallo spazio aperto, uno stato di cose inspiegabile ed incredibile, a meno che non si prendesse in considerazione l’esistenza di veicoli spaziali. Questi segnali sono captati tuttora!”

L’informazione riportata dal controverso Adamski dovrebbe riferirsi alla prima registrazione termica della Luna risalente al 1946 ed eseguita dai radioastronomi Dicke e Beringer, alla frequenza di 24 GHz. Robert Henry Dicke (1916-1997) fu un fisico statunitense noto soprattutto per i suoi studi sulla radiazione cosmica di fondo. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo del radar al Massachusets Institute of Technology (M.I.T.). Quivi progettò uno strumento per misurare la radiazione nelle microonde. Lo strumento, noto come radiometro di Dicke, fu puntato verso il cielo alla ricerca di una radiazione proveniente dalle galassie: l’esito fu negativo e portò alla conclusione, poi rivelatasi corretta, che, se esisteva tale radiazione, essa doveva avere una temperatura inferiore a 20 gradi Kelvin.

Da quanto riferito, si evince che Adamski attribuisce l’ondata di avvistamenti U.F.O., peculiare degli anni ‘40 del XX secolo (specialmente dal 1945 al 1948) non alle esplosioni nucleari, che per le loro sconvolgenti conseguenze sugli equilibri fisici ed eterici del sistema solare, allarmarono, secondo altri contattisti, le civiltà dello spazio, ma al segnale irradiato nel 1946. Forse fu la concomitanza dei due eventi a determinare il fenomeno descritto dal celebre astrofilo, ossia la comparsa nei cieli statunitensi e di altre nazioni di navicelle provenienti da mondi lontani. Ad ogni modo una situazione di armonia era stata infranta; fu l’avvento di una nuova epoca, nel bene e nel male.[1]

L’informazione di Adamski non è da sottovalutare: “I dischi volanti torneranno” è un’opera ricca di notizie interessanti, lontana dal sensazionalismo che connota le frange esaltate del contattismo.[2] Sebbene alcune parti siano infirmate dall’ingenua fede nel progresso e nella scienza, uno studioso paziente potrà a distanza di circa mezzo secolo – il testo apparve nel 1959 – reperirvi anticipazioni, spunti e persino conferme. E’ vero che l’autore offre una visione probabilmente edulcorata ed unilaterale degli incontri con i "Fratelli dello spazio", ma non manca in lui la pur embrionale coscienza delle trame tessute da una struttura di potere segreta che egli chiama il “Gruppo del silenzio”.

Come è risaputo, Adamski, insieme con altri ricercatori e contattati, contribuì a definire, si accetti o si rifiuti la sua visione della questione extraterrestre in tutto o in parte, un’ufologia empirica e con ambizioni umanitarie. Oggi ci sembra che i suoi libri, oltre a rivestire un interesse antropologico, delineino, tra luci ed ombre, i capisaldi di una disciplina che si è poi arenata o ha subìto uno snaturamento. L’approccio strumentale, per quanto limitato, è preferibile alle elucubrazioni fantasiose e totalizzanti.

A tale proposito, osserva Angelo Ciccarella: “Oggi l'ufologo si cimenta in campi sdrucciolevoli, quelli dell'interpretazione del fenomeno, della sua natura e si appiattisce, senza uno straccio di verifica, sui racconti dei presunti rapiti sotto stato alterato di coscienza. Da qui reinventa una nuova cosmovisione dell'uomo e della vita, riempie il pantheon di antichi dèi e prevede disastri immani”.

Di fronte allo scadimento di un’ufologia ibrida con velleità filosofiche (si lasci la Filosofia ai pensatori) e persino onnicomprensive, si è tentati di rivisitare i classici degli anni ’50, ’60 e ‘70, per evitare di accodarsi ad esegesi demoniache o, di converso, salvifiche di sapore New age. Forse si riuscirà ad intravedere un barlume nei tenebrosi meandri di in cui ci aggiriamo.

[1] Carlo Barbera ricorda che le bombe nucleari del 1945 su Hiroshima e Nagasaki e tutti gli esperimenti nucleari successivi causarono uno strappo nell'aura del pianeta donde l'incidente di Roswell, i numerosi avvistamenti di U.F.O., le prime intrusioni aliene. Esistono ponti tra una dimensione ed un'altra, attraverso cui passano esseri, verso cui si accalcano creature imprigionate in un livello basso, anelanti ad entrare in questa realtà? Barbera ci ricorda che Aleister Crowley, con i suoi rituali, evocò inquietanti creature di altri piani dimensionali: tra queste Lam, un essere macrocefalo simile ai Grigi, protagonisti dell’ufologia a partire dagli anni '60 del XX secolo. Lo scienziato Jack Parsons e lo scrittore di fantascienza, Ron Hubbard, seguaci di Crowley, attuarono nel 1946 le Operazioni Babalon. La loro intenzione era quella di usare la magia sessuale per generare un figlio nei reami spirituali. Tali sinistri rituali furono compiuti nello stesso periodo in cui l’aura del pianeta era lacerata dalle esplosioni atomiche. Numerosi contattisti tra gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, riportando le ammonizioni di presunti extraterrestri, insistettero sui pericoli connessi all’uso dell’energia nucleare non solo per Gaia, ma anche per i fragili equilibri del sistema solare e della nostra galassia.

[2] Tra le varie indicazioni rilevanti, accenno qui solo alla rarefazione delle nuvole cui Adamski attribuisce un accorciamento della vita media.


Fonti:

G. Adamski, I dischi volanti torneranno, Roma, 1978 pp. 21-23 e passim
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Dicke