L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Thursday, May 1, 2014

Tesla e Reich: contatti con gli extraterrestri? (prima parte)

http://zret.blogspot.it/2014/04/tesla-e-reich-contatti-con-gli.html

Tesla e Reich: contatti con gli extraterrestri? (prima parte)


Nikola Tesla e Wilhelm Reich sono due figure piuttosto simili pur nelle inevitabili differenze:

• entrambi appartengono, per così dire, ad una scienza border line;
• ambedue furono ricercatori geniali ed eterodossi;
• sia l’uno sia l’altro furono spesso incompresi e, soprattutto Reich, perseguitati dal sistema;
• Tesla e Reich si imbatterono nella questione extraterrestre;
• di entrambi, infine, alcuni studi furono requisiti dall’F.B.I.

In questa breve indagine, vorremmo soffermarci sul nesso tra questi due “giganti” e presunte civiltà extraterrestri.

Nikola Tesla, uomo di genio, inventore autodidatta nacque a Smiljan (nell’attuale Croazia) il 10 luglio 1856. Suo padre era un pope della Chiesa ortodossa serba; sua madre era una donna di genio, di grande inventiva e dalla memoria prodigiosa. Le origini sono umili. A diciassette anni, Nikola cominciò a vedere nella mente delle immagini d'apparecchiature, come se fossero state proiettate davanti a lui su uno schermo. Principiò a mettere a punto questi dispositivi senza disegni, schemi e calcoli ma per semplice memoria visiva, riuscendo sempre a farli funzionare. Tesla aveva il potere di memorizzare all'istante tutto quello che vedeva, anche una pagina intera di qualunque libro, senza leggerla, solo con un colpo d'occhio. Era una portentosa facoltà ereditata dalla madre.Trasferitosi negli Stati Uniti, inventò un ripetitore telefonico ed un metodo per produrre correnti alternate ad alta tensione e ad alta frequenza. La corrente alternata, appunto che tutti noi oggi usiamo, si deve a lui.

Il geniale inventore, già ai primi del XX secolo, aveva dichiarato di aver progettato un’autovettura in grado di alimentarsi grazie alla corrente presente naturalmente nell'etere. Era una fonte di energia infinita, sicura e pulita.

L'acquisizione più importante dell'inventore slavo riguarda l'energia libera, che è presente in tutto l'universo e con cui creò apparecchi avveniristici, per ogni genere di necessità: sono apparati che funzionano senza fonte artificiale e che dunque non necessitano di energia prodotta da centrali e distribuita da tralicci e cavi con conseguente inquinamento elettromagnetico. Egli poteva manipolare l'etere a suo piacimento: l’etere sembrava svelargli i suoi misteri e si lasciava adoperare in tutti i modi, senza mai danneggiarlo.

Nel 1943, anno in cui Tesla morì, tutti i documenti dello scienziato sul raggio della morte ed altri schemi e progetti furono misteriosamente trafugati. Parte di quei documenti è stata citata in un documento segreto del governo statunitense su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Il principio è quello di sparare contro il bersaglio un "proiettile" di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso un processo di ionizzazione dell’aria. L’applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed Impulsive Kill Laser (P.I.K.L.). Una bella eredità, non c'è che dire... proprio come le armi sismiche, di cui Tesla è, suo malgrado, l’ideatore.

L'invenzione più bizzarra fu il teslascopio, una ricetrasmittente progettata con lo scopo di comunicare con forme di vita extraterrestre.

Lo strumento divenne popolare in seguito ad un'intervista rilasciata dallo scienziato e pubblicata dal “Time” il 20 luglio 1931 all’interno di una sezione dedicata a commemorare i settantacinque anni dell’inventore.

Ho concepito un dispositivo che permetterà all'uomo di trasmettere energia in grandi quantità, migliaia di cavalli, da un pianeta ad un altro, senza alcuna problema di distanza. Penso che nulla sia più importante della comunicazione interplanetaria che di certo un giorno avverrà e la certezza ci siano altre forme di vita nell'universo che lavorano, che soffrono, che si struggono, come noi, produrrà un effetto magico sull'umanità, creando una fratellanza universale che durerà finché l'uomo avrà vita”.

Mentre compiva ricerche sull'elettricità atmosferica, Nikola Tesla si imbatté in alcuni segnali periodici che ritenne appartenessero a qualche sorgente non-terrestre. Alcune ricerche hanno Tesla aveva forse ricevuto un segnale radio astronomico simile a quelli generati dalla magnetosfera di Giove?

Nel 1896 Tesla dichiarò in un'intervista:

La possibilità di riuscire ad interagire con i Marziani è l'estrema applicazione del mio principio di propagazione delle onde elettriche, principio che potrebbe essere ben applicato per la trasmissione di notizie in ogni luogo del pianeta...Ogni città del globo si troverebbe come su un immenso circuito. In questo modo una notizia inviata da New York giungerebbe nel Regno Unito, in Africa, in Australia in un istante. Che grande cosa sarebbe!

L'annuncio di Tesla circa i segnali elettromagnetici extraterrestri del 1899 ed i successivi non furono visti di buon occhio dalla comunità scientifica del tempo.

Non potrò mai dimenticare la sensazione che ebbi quando capii di esser stato spettatore di qualcosa che avrebbe probabilmente avuto incalcolabili conseguenze sull'umanità. Mi sentii come se avessi appena assistito alla nascita di una nuova conoscenza o alla rivelazione di una grande verità. Persino ora, ad esempio, posso vividamente richiamare l'avvenuto. La prima osservazione che feci chiaramente mi atterrì, essendo presente in essa qualcosa di misterioso, non definibile sovrannaturale […] I cambiamenti che notai avevano luogo periodicamente e con una chiara sequenza di numeri e serie che, però, non avevo mai sentito fino ad allora. Certo, era familiare a simili interferenze elettriche generate dal Sole, dalle aurore boreali o dalla corrente terrestre ed ero perfettamente sicuro che queste variazioni di segnale non erano dovute a nessuno di queste cause. La natura dei miei esperimenti precludeva la possibilità che si avessero cambiamenti provocati da interferenze atmosferiche. In seguito passò poco tempo finché non giunse il pensiero, fulmineo, che le interferenze da me osservate potessero essere causate da un controllo intelligente. Tuttavia non riuscii a decifrare il loro codice. Il sentimento che sta via via crescendo dentro di me è che io sia stato il primo ad aver assistito al saluto di un pianeta ad un altro. Vi era un obiettivo dietro questi segnali elettrici e fu con questa convinzione che annunciai alla Red Cross Society, quando mi venne chiesto di indicare una delle più grandi conquiste dei futuri cento anni, che sarebbe stata pobabilmente la conferma e l'interpretazione di quanto questi pianeti vogliano dirci. Da quando sono tornato a New York, alcuni urgenti lavori hanno consumato la mia attenzione, ma non ho mai smesso di pensare a quegli esperimenti ed osservazioni che compii in Colorado. Cerco in ogni modo di perfezionare i miei apparecchi di laboratorio e, non appena saranno pronti, riprenderò le mie ricerche dal punto in cui le ho dovuto lasciare”.

Nel 1902, mentre era intento a visitare gli Stati Uniti, Lord Kelvin disse di concordare con Tesla sul fatto che Marte stesse inviando segnali agli Stati Uniti.

Nel 1909 Tesla affermò:

Non abbiamo alcuna prova che Marte sia abitato [...] Personalmente ho la mia debole convinzione che le interferenze elettriche che ho scoperto nel 1899 e che concordano con le mie analisi, siano state provocate dal Sole, dalla Luna o da Venere. Alcuni studi da me eseguiti in seguito dimostrarono che dovevano essersi necessariamente propagati da Marte”.

Mentre nel 1909 il prof. Pickering annunciava la sua idea di creare una serie di specchi in Texas, con l'obiettivo di segnalare presenze di Marziani, Tesla introdusse la sua idea di comunicare con altri pianeti.

L'idea stessa naturalmente presuppone che questi specchi dovranno essere creati in modo da riflettere il sole in raggi paralleli. Al momento questo è quanto l'uomo può ottenere, ma nessuno può porre limiti al futuro ed alle nuove conquiste dell'uomo.[…] Questa combinazione di strumenti si ritrova nel mio trasmettitore senza fili. È evidente, dunque, che nei miei esperimenti del 1899 e 1900, io già creai interferenze sul segnale di Marte, interferenze incomparabilmente più potenti di quanto si potesse ottenere da un qualunque riflettore luminoso, di qualunque larghezza”.

Nel 1921 Tesla scrisse a propsito della sua esperienza, in merito alla quale credeva che i segnali provenissero da Marte, escludendo la previsione del 1901 secondo la quale i segnali che ricevette si sarebbero potuti originare da Venere, anziché dal pianeta rosso.

Alcuni potrebbero schernire questa affermazione sulla comunicazione con i nostri divini vicini, come per Marte o potrebbero pensarla come una burla, ma sono stato profondamente convinto da quel segnale da quando compii la prima osservazione a Colorado Springs. A quel tempo non esisteva alcun altro sistema wireless al di fuori del mio che potesse provocare un'interferenza tale da poter essere percepita oltre poche miglia. Per di più le condizioni in cui realizzai l'esperimento erano ideali ed ero ben ispirato nel mio lavoro. Il carattere delle interferenze che registrai precludeva ogni possibilità sulla loro natura terrestre ed eliminai, inoltre, gli influssi che Sole, Luna o Venere avrebbero potuto originare. Come allora annunciai, il segnale consisteva in una regolare ripetizione di numeri e successivi studi mi hanno convinto che dovevano essersi propagati da Marte, il pianeta che proprio in quel momento passava vicino alla Terra”.

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Tuesday, August 23, 2011

Perché approdarono?

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Perché approdarono?

George Adamski, nel volume “I dischi volanti torneranno”, scrive: “Nell’ottobre 1946 gli Stati Uniti inviarono il loro primo segnale radar in direzione della Luna. Il bersaglio era il centro della faccia visibile della Luna, poiché i nostri scienziati intendevano calcolare accuratamente la distanza tra il nostro pianeta ed il suo satellite per mezzo della misurazione del tempo impiegato dal segnale a percorrerla, attraversando lo spazio esterno ed a ritornare sulla Terra. … Secondo gli extraterrestri con i quali ebbi il piacere di discutere questo argomento, il segnale radar emesso colpi la Luna ai margini della faccia rivolta verso la Terra e fu riecheggiato nello spazio, mettendo in allarme le sentinelle che lo percepirono, attraverso i loro strumenti su Venere e su Marte. Per la sua stranezza esso fu interpretato come una richiesta di soccorso. Immediatamente furono trasmessi segnali in risposta e, quando a questi non seguì alcuna reazione, furono inviate alcune astronavi ad investigare che si diressero verso la parte del nostro pianeta da cui era partito il segnale originario. […]

Poiché gli astronauti non avevano familiarità con la conformazione del terreno e con la nostra atmosfera (i Terrestri avevano compiuto alcuni esperimenti con ordigni nucleari ed alcune bombe atomiche erano state fatte esplodere non molto tempo prima verso la fine della guerra, creando condizioni innaturali) o con l’intensità del campo magnetico terrestre, gli atterraggi conclusisi tragicamente furono più numerosi di quanto si possa immaginare. Frank Scully cita diversi di questi casi nel suo libro ‘Behind flying saucers’. … Nel 1946 i nostri scienziati cominciarono a captare strani segnali in codice che essi non furono in grado di interpretare. Dai calcoli emerse che le trasmissioni provenivano dai pianeti nostri vicini, a dispetto delle teorie scientifiche accettate fino a quel momento e che affermavano con dovizia di motivazioni che la vita vi era impossibile. Altri segnali parevano provenire dallo spazio aperto, uno stato di cose inspiegabile ed incredibile, a meno che non si prendesse in considerazione l’esistenza di veicoli spaziali. Questi segnali sono captati tuttora!”

L’informazione riportata dal controverso Adamski dovrebbe riferirsi alla prima registrazione termica della Luna risalente al 1946 ed eseguita dai radioastronomi Dicke e Beringer, alla frequenza di 24 GHz. Robert Henry Dicke (1916-1997) fu un fisico statunitense noto soprattutto per i suoi studi sulla radiazione cosmica di fondo. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo del radar al Massachusets Institute of Technology (M.I.T.). Quivi progettò uno strumento per misurare la radiazione nelle microonde. Lo strumento, noto come radiometro di Dicke, fu puntato verso il cielo alla ricerca di una radiazione proveniente dalle galassie: l’esito fu negativo e portò alla conclusione, poi rivelatasi corretta, che, se esisteva tale radiazione, essa doveva avere una temperatura inferiore a 20 gradi Kelvin.

Da quanto riferito, si evince che Adamski attribuisce l’ondata di avvistamenti U.F.O., peculiare degli anni ‘40 del XX secolo (specialmente dal 1945 al 1948) non alle esplosioni nucleari, che per le loro sconvolgenti conseguenze sugli equilibri fisici ed eterici del sistema solare, allarmarono, secondo altri contattisti, le civiltà dello spazio, ma al segnale irradiato nel 1946. Forse fu la concomitanza dei due eventi a determinare il fenomeno descritto dal celebre astrofilo, ossia la comparsa nei cieli statunitensi e di altre nazioni di navicelle provenienti da mondi lontani. Ad ogni modo una situazione di armonia era stata infranta; fu l’avvento di una nuova epoca, nel bene e nel male.[1]

L’informazione di Adamski non è da sottovalutare: “I dischi volanti torneranno” è un’opera ricca di notizie interessanti, lontana dal sensazionalismo che connota le frange esaltate del contattismo.[2] Sebbene alcune parti siano infirmate dall’ingenua fede nel progresso e nella scienza, uno studioso paziente potrà a distanza di circa mezzo secolo – il testo apparve nel 1959 – reperirvi anticipazioni, spunti e persino conferme. E’ vero che l’autore offre una visione probabilmente edulcorata ed unilaterale degli incontri con i "Fratelli dello spazio", ma non manca in lui la pur embrionale coscienza delle trame tessute da una struttura di potere segreta che egli chiama il “Gruppo del silenzio”.

Come è risaputo, Adamski, insieme con altri ricercatori e contattati, contribuì a definire, si accetti o si rifiuti la sua visione della questione extraterrestre in tutto o in parte, un’ufologia empirica e con ambizioni umanitarie. Oggi ci sembra che i suoi libri, oltre a rivestire un interesse antropologico, delineino, tra luci ed ombre, i capisaldi di una disciplina che si è poi arenata o ha subìto uno snaturamento. L’approccio strumentale, per quanto limitato, è preferibile alle elucubrazioni fantasiose e totalizzanti.

A tale proposito, osserva Angelo Ciccarella: “Oggi l'ufologo si cimenta in campi sdrucciolevoli, quelli dell'interpretazione del fenomeno, della sua natura e si appiattisce, senza uno straccio di verifica, sui racconti dei presunti rapiti sotto stato alterato di coscienza. Da qui reinventa una nuova cosmovisione dell'uomo e della vita, riempie il pantheon di antichi dèi e prevede disastri immani”.

Di fronte allo scadimento di un’ufologia ibrida con velleità filosofiche (si lasci la Filosofia ai pensatori) e persino onnicomprensive, si è tentati di rivisitare i classici degli anni ’50, ’60 e ‘70, per evitare di accodarsi ad esegesi demoniache o, di converso, salvifiche di sapore New age. Forse si riuscirà ad intravedere un barlume nei tenebrosi meandri di in cui ci aggiriamo.

[1] Carlo Barbera ricorda che le bombe nucleari del 1945 su Hiroshima e Nagasaki e tutti gli esperimenti nucleari successivi causarono uno strappo nell'aura del pianeta donde l'incidente di Roswell, i numerosi avvistamenti di U.F.O., le prime intrusioni aliene. Esistono ponti tra una dimensione ed un'altra, attraverso cui passano esseri, verso cui si accalcano creature imprigionate in un livello basso, anelanti ad entrare in questa realtà? Barbera ci ricorda che Aleister Crowley, con i suoi rituali, evocò inquietanti creature di altri piani dimensionali: tra queste Lam, un essere macrocefalo simile ai Grigi, protagonisti dell’ufologia a partire dagli anni '60 del XX secolo. Lo scienziato Jack Parsons e lo scrittore di fantascienza, Ron Hubbard, seguaci di Crowley, attuarono nel 1946 le Operazioni Babalon. La loro intenzione era quella di usare la magia sessuale per generare un figlio nei reami spirituali. Tali sinistri rituali furono compiuti nello stesso periodo in cui l’aura del pianeta era lacerata dalle esplosioni atomiche. Numerosi contattisti tra gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, riportando le ammonizioni di presunti extraterrestri, insistettero sui pericoli connessi all’uso dell’energia nucleare non solo per Gaia, ma anche per i fragili equilibri del sistema solare e della nostra galassia.

[2] Tra le varie indicazioni rilevanti, accenno qui solo alla rarefazione delle nuvole cui Adamski attribuisce un accorciamento della vita media.


Fonti:

G. Adamski, I dischi volanti torneranno, Roma, 1978 pp. 21-23 e passim
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Dicke



Wednesday, December 1, 2010

Gli emissari di Sirio

http://zret.blogspot.com/2010/11/gli-emissari-di-sirio.html

Gli emissari di Sirio

Egli è il Signore di Sirio (Corano, sura 53, 49)

Federico Bellini nell’articolo “Alieni dal pianeta blu” ("X Times" n. 25), ritrae la razza aliena degli Umanoidi. L’autore, sulla base del suo vissuto di rapito, delinea un ritratto che, per molti versi, combacia con le descrizioni di contattati e contattisti, altresì non scevre di addentellati con la tradizione su Sirio.

Circa gli alieni provenienti dal sistema ternario di Sirio, l’autore scrive: “Luogo d’origine degli Umanoidi è l’unico pianeta roccioso di questo sistema a poco più di quattro unità astronomiche da Sirio A […] Non molto dissimile dalla Terra, anche se più grande di almeno tre volte, questa somiglianza è durata fino a qualche migliaio di anni fa, quando vi erano ancora terre emerse. Poi, a seguito di cambiamenti climatici e geologici, il pianeta è diventato completamente acquatico e gli Umanoidi sono intervenuti nel ripristinare intere zone asciutte. Data la sua posizione e la particolare luce emessa da Sirio A e da Sirio B, il pianeta è definito blu. Di questo colore intenso sono invasi l’atmosfera ed il mare che ricopre la superficie. […] Tutte le forme di vita del pianeta sono nate e si sono sviluppate all’interno degli oceani: la stessa razza umanoide è acquatica. […] Da quest’unico essere acquatico originario, una volta diventato terrestre, si sono formate ben cinque diverse stirpi. Tutte queste razze si sono poi evolute non solo per un processo naturale, ma anche per forti ingerenze artificiali e modificazioni genetiche”.

I Siriani sono, stando a Federico Bellini, esseri dalle sembianze simili a quelle dei Terrestri: la loro pelle è diafana, delicata, gli occhi chiari, le teste allungate sono incorniciate da capelli biondi, biondo-castani o rossi. All’aspetto efebico si abbina un temperamento equilibrato ai limiti della freddezza, la capacità di coniugare un’inclinazione per le scienze e la tecnologia con uno spirito mistico.

Il quadro delineato dal ricercatore è il frutto di un collage costruito, usando le informazioni degli ufologi e dei clipeologi o una convergenza indipendente, visto che le notizie su Sirio e sui suoi abitanti sovente collimano con quanto ipotizzato da vari studiosi e riferito da diversi testimoni e retaggi?

Da osservare che Bellini, pur all’interno di un orientamento malanghiano e comunque un po’ contraddittorio, se ne discosta per aver rilevato le qualità spirituali della progenie siriana, nonostante essa sia al centro di interferenze anche piuttosto importanti.

Sono notevoli e gravide di conseguenze alcune asserzioni del Nostro che scrive: “Gli Alieni umanoidi sono parenti lontani della razza umana nonché i responsabili della nostra creazione. Possiedono la mappatura genetica dettagliata dell’umanità, tanto che sanno distinguere gli esseri umani da scegliere per i rapimenti da quelli che vanno scartati”.

Queste rivelazioni si collegano, fra gli altri, ad alcuni resoconti dei Pueblo, tribù nativa americana conosciuta anche come Hopi.

“Negli ultimi anni alcuni nativi americani hanno iniziato a diffondere conoscenze ed eventi più recenti che li hanno visti protagonisti e che si collegano alla storia del loro popolo. Robert Morning Sky nel suo libro ‘The Terra Papers. The hidden history of Planet Earth’ ('I documenti della Terra. La storia segreta del pianeta Terra', inedito in Italia), ha suggerito una sua interpretazione della storia dell'uomo. Egli racconta di come sei giovani Hopi il 13 agosto 1947, un mese dopo il presunto crash di Roswell, furono testimoni del ritrovamento di un U.F.O. precipitato e di un alieno superstite. Essi recuperarono l'essere e lo curarono, dandogli il nome di "Stella Maggiore", in onore del suo pianeta d'origine. In cambio di questo, l'alieno raccontò agli Hopi la vera storia del pianeta Terra.

Il nonno di Robert Morning Sky sarebbe stato uno dei sei giovani testimoni dell'evento e riferì di come l'umanità non sarebbe nata in modo naturale, ma che fu creata per servire i Katchinas. L'uomo venne creato come schiavo e lavoratore, milioni di anni fa: era un animale che venne modificato geneticamente. Robert Morning Sky afferma che se oggi abbiamo coscienza ed esperienza lo dobbiamo proprio a questo intervento esterno. I concetti sin qui espressi si legano con quanto affermato da Zecharia Sitchin circa la Genesi sumera e gli Anunnaki. Un'ulteriore affinità tra le conoscenze pellerossa e le tradizioni sumere, studiate da Sitchin, è osservabile quanto gli Hopi asseriscono circa un particolare corpo celeste, Kachina Na-ga-shou. Tale stella dovrebbe apparire alla fine di questo ciclo (i Pueblo, come i Maya, dividono l'età della Terra in cicli: quello in cui viviamo è il quinto); si tratta di un astro molto luminoso dall'aspetto blu e con "una croce sul viso". Nibiru, secondo Zitchin il dodicesimo pianeta del Sistema solare, era rappresentato dai Sumeri con il simbolo della croce.

Secondo Morning Sky, la razza dei Katchinas della stella blu, che milioni di anni fa avrebbero colonizzato l'intero Sistema solare, provenivano dalla Stella del Cane, ovvero Sirio. Prima di abbandonare il pianeta, "i maestri delle stelle" lasciarono tracce impresse nelle rocce del Grand Canyon sotto forma di impronte a sei dita, impronte che gli Hopi hanno sempre associato ai Katchinas della stella blu".

Future ricerche ed esperienze potranno confermare o smentire in tutto o in parte le rivelazioni sulla Stella del Cane e sui suoi presunti emissari.

Fonti:

Autore non indicato, Gli esseri stellari nei miti e nelle leggende, 2010
F. Bellini, Alieni dal pianeta blu, 2010




Wednesday, November 3, 2010

IL MISTERO DELLA PIOGGIA ROSSA - RED RAIN

http://ilsole24h.blogspot.com/2010/11/il-mistero-della-pioggia-rossa-red-rain.html

IL MISTERO DELLA PIOGGIA ROSSA - RED RAIN


E' caduta a Kerala, in India, nel 2001 e nel 2006.
Nei suoi globuli non c'è il Dna.

E spunta l'ipotesi extraterrestre
Il mistero di quella pioggia rossa
E se arrivasse da mondi lontani?
per maggiori informazioni:
Canzone: Red Rain di Peter Gabriel dell'album "SO" del 1984 (prima edizione)

Wednesday, October 13, 2010

Il caso di Bob White: la prova definitiva circa l’esistenza di civiltà aliene?

http://zret.blogspot.com/2010/10/il-caso-di-bob-white-la-prova.html

Il caso di Bob White: la prova definitiva circa l’esistenza di civiltà aliene?

L’avvistamento U.F.O. che vide coinvolto Robert Lee (Bob) White non è il solito (anche se sorprendente) resoconto relativo ad una luce misteriosa nella notte o ad un velivolo di presunta origine extraterrestre, poiché è un unicum nella storia dell’investigazione sui dischi volanti: la straordinarietà consiste nel reperimento, in seguito al passaggio di un misterioso aeromobile, di un oggetto che risulta, con ogni probabilità, di fabbricazione aliena.

Robert Lee White (1931- 2009) è un cantante ed attore statunitense. E’ apparso in alcune serie televisive ed in qualche pellicola, come “Butterlfly”, dove ha recitato a fianco di Stacy Keach e di Pia Zadora.

Nel 1985 la vita di White cambiò improvvisamente: mentre stava viaggiando, sulla sua automobile, da Denver a Las Vegas, Bob e la sua compagna furono protagonisti di un incontro ravvicinato del terzo tipo. I due, infatti, poterono osservare sbalorditi, al confine tra il Colorado e lo Utah, un ordigno non identificato che solcava il cielo. Lo stupore crebbe, quando Bob trovò un oggetto metallico che era caduto dall’U.F.O.: egli non rivelò mai alcunché dell’accaduto fino a quando andò in pensione, nel 1996.

In quell’anno Bob, su consiglio del M.U.F.O.N, cui si era rivolto, mandò un frammento dell’oggetto al N.I.D.S. (National Institute of Discovery Science).[1] L’istituto a sua volta consegnò il reperto ad un laboratorio del New Mexico affinché fosse compiuta un’analisi metallurgica. Altri esami furono condotti alla fine degli anni ‘90 del XX secolo, mentre vari programmi televisivi e radiofonici dedicarono spazio ad uno dei più significativi casi dell’Ufologia.

Bob White firmò una dichiarazione giurata circa il suo avvistamento. Nel 1998 superò l’esame con il poligrafo. Nel 2000 venne a sapere che l’oggetto da lui reperito era identico a quello descritto in un documento recentemente declassificato e riferito ad un episodio occorso nel 1940. L’oggetto era esaminato all’interno di un rapporto militare del Counter Intelligenge Corps. Il file era denominato “Flying saucer from Denmark”. Nello stesso anno Bob ed il suo socio, Larry Cekander, aprirono il Museo dell’inesplicabile a Reed Springs (Montana).

Furono in seguito condotti altri test del “manufatto”: risultò che irradiava energia elettromagnetica, raggi gamma e neutroni.

Le analisi più accurate dell’oggetto furono eseguite da David Lamb, esperto in fisica dei materiali. L’artefatto rivelò la struttura policristallina di un semiconduttore. Vi fu rintracciata una concentrazione di argento pari al 4,3 per cento: sulla Terra l’argento in questa concentrazione è usato come catalizzatore nelle reazioni chimiche. Lamb affermò che, associato all’alluminio, potrebbe essere usato per dissipare campi elettromagnetici. Lo scienziato ipotizzò che fosse un quasi-cristallo di struttura molto complessa. Quasi-cristalli di questo tipo sono stati creati solo negli ultimi anni nell’ambito della nanotecnologia.[2]

Secondo altri studiosi, che, però, non motivano le loro conclusioni, l’oggetto di White sarebbe sovrapponibile a prodotti terrestri.


[1] Il M.U.F.O.N., Mutual U.F.O. network è una delle più importanti associazioni ufologiche del mondo, nata negli Stati Uniti nel 1973, in seguito alla crisi di due gruppi storici, l’A.P.R.O. ed il N.I.C.A.P.

[2] I quasi-cristalli sono solidi di composti intermetallici che, pur presentando caratteristiche simile a quelle dei cristalli, ne differiscono per una posizione non periodica degli elementi costitutivi ed in quanto si discostano dalle leggi della cristallografia. I materiali quasi-cristallini sono per lo più rappresentati da leghe di alluminio con nichel, ferro e cobalto. I quasi-cristalli possiedono notevole leggerezza, resistenza alle deformazioni e buona conduttività. Fu un materiale quasi-cristallino quello reperito a Roswell nel 1947?


Fonti:

Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. quasi-cristalli
R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Milano- Firenze, 2002, s.v. M.U.F.O.N.
B. White, U.F.O. hard evidence, 2009



Friday, September 17, 2010

Quando gli extraterrestri sono benevoli

http://zret.blogspot.com/2010/09/quando-gli-extraterrestri-sono-benevoli.html

Quando gli extraterrestri sono benevoli

Numerosi sono gli incidenti in cui presunti alieni sono considerati responsabili di ogni scelleratezza: dai rapimenti alle mutilazioni animali, dagli esperimenti genetici a forme di possessione, dall'innesto di impianti sino all'assassinio... Nondimeno, si possono riportare delle testimonianze che vedono gli extraterrestri (o esseri ritenuti tali) protagonisti di azioni generose. Forse non è in errore l'ufologo spagnolo Salvador Freixedo: infatti l'ex gesuita, esperto di "apparizioni mariane", reputa che, per lo più, le entità con cui vengono in contatto alcuni uomini siano ostili o indifferenti, benché certune siano, invece, evolute e magnanime.

Passiamo in rassegna qualche caso di interventi alieni positivi.

Deanna Dube fu sanata da una patologia cardiaca grave ed invalidante, dopo che una creatura le impose le mani sul petto. L'ufologo Alfredo Lissoni così ricostruisce la storia.

"La Dube era una tranquilla casalinga statunitense che sostiene di essere stata miracolata dagli extraterrestri. La donna era nata con un difetto al cuore, una malformazione del ventricolo destro, molto più grosso del sinistro. Questo le procurava acuti dolori. Già due suoi parenti, con lo stesso problema congenito, erano morti. Nel 1990 Deanna, ormai trentenne, raccontò durante un’intervista televisiva: 'A dodici anni mi trovavo in camera da letto quando, una notte, vidi qualcuno davanti a me, un essere alto e di sembiante androgino. Mi esortò a non aver paura e mi promise che avrebbe cercato di guarire il mio cuore. Adagiò la mano sul petto e sentii la pressione esercitata. Il giorno dopo, mi recai in ospedale per continuare la serie delle analisi ed i medici mi riferirono che il mio cuore era tornato di dimensioni regolari, in un modo che la scienza ufficiale non riusciva a spiegare...”. Deanna era guarita! Durante la trasmissione "Encounters of the fourth kind", la Medallion TV avrebbe mostrato due radiografie, del 'prima' e del 'dopo'. Nella seconda immagine il cuore della Dube era tornato normale”.

Un altro caso di “medicina aliena” è sempre ricostruito da Lissoni: "Il fisico Luis Lopez, ufologo, ebbe modo di rintracciare, nel Salvador, un uomo, un vagabondo che, date le proprie condizioni, certamente non aveva alcun interesse per gli U.F.O. Egli raccontò che un giorno era stato rapito e portato a bordo di un U.F.O., ove era stato sottoposto alla tradizionale visita medica a base di spilloni. Una volta tornato a terra, l'uomo si accorse di essere guarito da una cervicale cronica, che lo tormentava da parecchi anni".

Il colonnello Tomin, dell'allora esercito sovietico, espone il caso di un atterraggio miracoloso compiuto in una notte di nebbia da un cargo militare con un carico di sessanta tonnellate. Il velivolo riuscì a toccare terra senza problemi, nonostante le luci dello scalo fossero tutte spente a causa di un'avaria. I piloti dichiararono di essere stati guidati sulla pista da un proiettore che li seguiva da dietro.

Rinaldo Del Monte (un cantante e cantautore conosciuto anche come Rinaldo Ebasta) affermò che, in un periodo in cui la salute era molto precaria, un giorno, mentre era nella sua abitazione, notò che si era come aperta una parete. Del Monte si ritrovò all’improvviso in un’astronave dove tre "alieni spirituali" gli spiegarono che aveva una coronaria occlusa. Gli ufonauti eliminarono l’ostruzione con un bisturi. Tornato sulla Terra, gli specialisti diagnosticarono una totale remissione.

Sono piuttosto frequenti le occasioni in cui oggetti volanti non identificati sabotarono siti nucleari, bloccarono apparecchiature elettroniche, disinnescarono missili atomici, contennero fuoriuscite radioattive (come a Chernobyl nel 1986), neutralizzarono azioni di guerra condotte spesso da caccia. Qui, però, si potrebbero vedere interventi non disinteressati ma compiuti nel segno di Cicero pro domo sua, ossia civiltà del cosmo agirebbero nelle situazioni in cui la sicurezza dei loro velivoli o del loro habitat è messa a repentaglio dalle sconsiderate iniziative dei militari.

È logico chiedersi per quale motivo certi occupanti di U.F.O. si mostrerebbero solleciti nei confronti di pochi sventurati, per ignorare migliaia di altre persone in condizioni simili, se non peggiori. E’ una domanda legittima, ma che non trova risposta: succede d’altronde che donne ed uomini di fede, atei, agnostici non ricevono grazie da Dio, mentre altri, sia credenti sia miscredenti, sono beneficati da guarigioni portentose o sfiorati dal soprannaturale.

Da che cosa tragga origine questa “disparità di trattamento" è tema che esula dal presente campo d'indagine.

Fonti:

F. Lamendola, Due casi ufologici brasiliani di terrestri uccisi dal “raggio della morte” di creature aliene, 2010
A. Lissoni, Curato da un U.F.O.?, 2007. L’articolo esamina una casistica alquanto diversificata, considerando sia egli effetti nocivi sia le pur rare conseguenze benefiche degli incontri ravvicinati.
R. Malini, U. F. O., il dizionario enciclopedico, Milano, Firenze, 2003, s.v. Abduction e Chernobyl




2 commenti:

Fenice ha detto...

Ciao, questo quesito è molto interessante.
La motivazione potrebbe essere semplice, se il tempo fosse solo un' altro modo di trasportarsi, potrebbero aver bisogno di quelle persone o della loro linea di sangue in un futuro non troppo lontano. Perciò ecco la motivazione.
Altra motivazione potrebbe essere una insolita sintonia emotiva le quali lega i due soggetti, come facciamo noi con gli animali da compagnia. Ma per il nostro non con tutti.

Zret ha detto...

E' possibile, Fenice, che questi aiuti siano interessati, opportunistici. In fondo, per loro potremmo essere come animali da allevamento. Tuttavia voglio sperare che in qualche luogo nell'universo si manifesti la vera sollecitudine. In ogni caso, le tue ipotesi non sono da scartare, anzi.

Ciao e grazie.

Monday, September 6, 2010

Un U.F.O. si schiantò in Bolivia sul Monte El-Taire?

http://zret.blogspot.com/2010/09/un-ufo-si-schianto-in-bolivia-sul-monte.html

Un U.F.O. si schiantò in Bolivia sul Monte El-Taire?

Pubblico la traduzione di un articolo tratto da Pravda.ru, riguardante il presunto schianto di un U.F.O. in Bolivia nel 1978.

Alcuni ricercatori credono che esistano aree specifiche sulla terra dove gli alieni avrebbero delle basi. Spesso questi extraterrestri hanno le loro installazioni sopra o all'interno di montagne. Uno di questi luoghi misteriosi è il Monte El-Taire, in Bolivia.

"Le montagne qui in Bolivia, come nelle terre adiacenti, sono ricche di giacimenti minerari," Yuri Suprunenko, PhD. - ha dichiarato a Pravda. ru - "Vi sono miniere di stagno, tungsteno, zinco, piombo, antimonio, argento e di altri metalli preziosi. E’ anche accaduto che centinaia di minatori hanno testimoniato di aver visto metalli rari che sono caduti dal cielo. Sono leghe non solo rare, ma straordinarie e senza precedenti! Non erano meteoriti. Gli eventi occorsero nel villaggio boliviano di La Mamoru Tarija, vicino ai piedi del Monte El-Taire, nel maggio del 1978."

Quel giorno, secondo Yuri Suprunenko, alcuni abitanti del luogo videro nel cielo qualcosa di insolito, un oggetto brillante dalla forma di cilindro con una parte anteriore conica. L'ordigno era lungo circa sei metri e di quattro metri di diametro. Non aveva ali né impennaggi.. Sulla superficie non si notavano né oblò né portelloni. Una fiamma bluastra uscì dalla coda. L’oggetto produceva un sibilo, mentre si trovava a non più di un centinaio di metri da terra. Scendeva ad una velocità di 300-400 km/h.

Secondo alcuni testimoni oculari, un velivolo simile fu avvistato il giorno dopo. Quello del giorno precedente, senza ridurre la sua velocità, si era schiantato su un pendio di El-Taire. Al momento dell'impatto, apparve un bagliore che illuminò l'area in un raggio di 150 km intorno. Si udì pure un terribile boato che provocò delle forti vibrazioni avvertite anche nella vicina Argentina. L’onda d’urto mandò in frantumi le finestre delle case in un raggio di 70 km. L'esplosione formò un cratere di circa 1.500 metri e profondo 400.

Le autorità locali non fornirono alcuna spiegazione ed isolarono l’area dell’impatto, dichiarandola zona off limits. Comunque la gente del posto, turisti e ricercatori discussero la possibilità che nel luogo fosse precipitato un U.F.O.

Schianti simili di oggetti volanti non identificati erano accadduti anche nei decenni precedenti. Per esempio, nel confinante Brasile, in una località presso Sao Paulo nel 1957 un disco scintillante fu visto mentre, ad alta velocità, perdeva quota per poi fermarsi ed esplodere, diffondendo intorno migliaia di frammenti.

In una giornata limpida incandescenti fuochi d'artificio si librarono vertiginosamente nel cielo. Una parte dei detriti caduti fu raccolta da alcuni residenti. Il materiale era leggero come carta, con una superficie ruvida. Diversi laboratori brasiliani condussero un'analisi spettroscopica di questi frammenti. Gli esami dimostrarono la presenza di magnesio con una particolare struttura cristallina impossibile da ottenere in condizioni terrestri. L'analisi rivelò un contenuto significativo di stronzio che di solito non è combinato con il magnesio.

"L'incidente brasiliano è registrato nell'Enciclopedia britannica che non osa pubblicare fatti non verificati. Negli anni del dopoguerra, molti casi simili sono stati registrati in diverse parti del mondo!" afferma Yuri Suprunenko. "Sono state scattate oltre 70 mila fotografie di U.F.O. e sono stati registrati oltre 120 filmati. Oggi, molte di queste prove documentali sono disponibili al pubblico, ma, fino a poco tempo fa, le informazioni erano classificate con "Top Secret", "Restrizioni," "Altamente confidenziale" e "For eyes only"... il motivo principale per questa supersegretezza era la rivalità di diversi paesi in materia di armi.

L'esplosione sul pendio di El-Taire ricevette lo status di "riservato". In seguito all'episodio, sulla zona del presunto schianto si precipitarono i militari. Fu istituita una Commissione speciale per indagare le cause dell'incidente. Non seguì alcuna spiegazione: un oggetto esplose ed un altro fu trovato sul pendio. L'ordigno causò questa potente esplosione, ma in qualche modo qualcuno sopravvisse. L'indagine e le conclusioni sulla natura dell'esplosione non sono mai state pubblicate.

Persone nella città mineraria ai piedi del El-Taire riferirono che la conchiglia deformata di un U.F.O. era stata portata, per mezzo di un elicottero opportunamente attrezzato in un aeroporto boliviano, da cui fu poi inviato negli Stati Uniti con un aereo militare.

"Forse, con il tempo, si saprà qualcosa di più circa l'incidente di El-Taire," chiosa Yuri Suprune.

Fonte: Pravda.ru




Thursday, July 29, 2010

Chi ruba giacinti?

http://zret.blogspot.com/2010/07/chi-ruba-giacinti.html

Chi ruba giacinti?

"Chi ruba giacinti?" E' questo il titolo di un romanzo tedesco. Piante, animali e specialmente uomini scompaiono dalla Terra nelle maniere più impensate. Pullulano le congetture sulle cause delle inesplicabili sparizioni, finché un anziano scienziato riesce a sciogliere l'enigma: gli scomparsi sono stati rapiti e trasportati su un satellite artificiale costruito dagli abitanti di un lontano pianeta. Gli alieni sono in procinto di invadere la Terra. Nel loro attrezzatissimo laboratorio spaziale, i cosmonauti studiano la struttura ed il comportamento degli esseri che popolano "il mondo dell'ossigeno".

L'opera narrativa, edita negli anni '60 del XX secolo, pare anticipare la saga dei rapimenti. Ogni anno circa tremila persone scompaiono tra Stati Uniti d'America e Regno Unito: di loro si perde ogni traccia. In non pochi casi purtroppo, si tratta di bambini che finiscono tra le grinfie di adepti appartenenti a sette abominevoli.

Alcuni sequestri, come è noto, sono attribuiti a presunti alieni, altri ai militari talora in combutta con gli extraterrestri. Sono episodi che non determinano, però, la sparizione della persona, perché il malcapitato viene prelevato diverse volte per essere poi rilasciato, spesso senza ricordi o con ricordi molto sfocati dell'evento. Sui fini di tali rapimenti, è tutto un ventaglio di ipotesi: si va dallo scopo di ibridazione umano-aliena al trasferimento di memorie, dal fine di studio all'istruzione e preparazione dei rapiti in vista di epocali accadimenti futuri...

Queste abductions testimoniano una silenziosa invasione? Si ha talora l'impressione che alcuni uomini siano sostituiti da cloni: è uno scenario da libro di fantascienza, eppure potrebbe spiegare perché certe persone paiono trasformate in involucri vuoti. Dove finiscono i rapiti di cui non si sa più alcunché? In un'altra dimensione? Su una microluna come nel romanzo sopra citato? Scivolano, attraverso un crepaccio, in un altro tempo? E' plausibile che, nel caso di scienziati e di ricercatori scomodi per il sistema, essi vengano prelevati ed eliminati o costretti a continuare i loro studi in totale segretezza, sotto la rigida sorveglianza dei loro carcerieri.

Fortunatamente, alcuni rapimenti falliscono: la notte del 13 settembre 1953 fu perpetrato un tentativo di ratto a Brovst, in Danimarca, ai danni di una donna che tornava in bicicletta da un paese vicino. Due possenti creature si staccarono d'un tratto dagli alberi, si lanciarono sulla vittima, cominciando a trascinarla verso l'aperta campagna. La donna si salvò, divincolandosi con tutte le sue forze dagli aggressori e gettandosi in un torrente: il giorno dopo, interrogata sull'accaduto, dichiarò che le era parso non trattarsi di uomini, ma di creature mostruose, le cui membra mandavano riverberi dorati. Non una parola né un ansito erano sfuggiti ai sequestratori durante la lotta. La malcapitata, venendo a contatto con i loro corpi, non aveva incontrato né un tessuto né pelle, ma "qualcosa di freddo e ruvido, come le squame dei pesci".




Friday, March 12, 2010

Dossier U.F.O. e Vaticano: Cristianesimo, angeli e vita extraterrestre

http://zret.blogspot.com/2010/03/dossier-ufo-e-vaticano-cristianesimo.html

Dossier U.F.O. e Vaticano: Cristianesimo, angeli e vita extraterrestre

Il ricercatore Cristoforo Barbato ha pochi giorni or sono pubblicato una corposa ricerca intitolata Dossier U.F.O. e Vaticano: Cristianesimo, angeli e vita extraterrestre. L'autore ha colto nel segno: quelle da lui analizzate sono questioni cruciali, sebbene possano sembrare, di primo acchito, temi evasivi. L'indagine, frutto di un minuzioso studio, spazia dal lontano passato alle più recenti posizioni del Vaticano su un eventuale contatto con esseri di altri pianeti. Definirei il dossier dell'autore, che negli ultimi tempi ha concentrato la sua attenzione sul significativo binomio Chiesa di Roma-U.F.O., un accurato testo di Paleoastronautica, con numerose digressioni in ambito storico, archeologico e teologico.

Lo scrittore adotta un taglio empirico, trascurando le interpretazioni simboliche e sapienziali della Bibbia e di altri testi antichi (le opere sumeriche, il Libro di Enoch etc.): ciò sarà reputato da alcuni un limite, ma ritengo sia preferibile un'onesta e seria analisi clipeologica alle sottili e talora oscure dissertazioni su valori e tradizioni esoteriche. Non che queste disquisizioni non abbiano diritto di cittadinanza nel variegato panorama culturale, ma occorrono senso del limite e finezza: si rischia altrimenti di impancarsi a ierofanti, di invischiarsi in elucubrazioni su significati reconditi ed allegorici da cui si può distillare tutto ed il contrario di tutto. Certo, la disamina storiografica e documentaria non esaurisce i problemi, ma, se condotta con rigore, non mancherà di fornire utili indicazioni.

Consapevoli quindi dei confini testè accennati, la fatica di Barbato diviene notevole proprio là dove si sfrangia in ardui interrogativi: che cos'è la conoscenza citata in Genesi? Chi furono i Nephilim? Gli angeli? I Vigilanti? I popoli del Medio Oriente furono inciviliti (o corrotti) da visitatori di altri mondi? Per quanto attiene al primo quesito, è possibile che l'albero della conoscenza del bene e del male sia imparentato con l'idea di autocoscienza, intesa come percezione incipiente di un sé diviso. Alcuni d’altronde pensano che il peccato originale sia stato il momento della nascita del libero arbitrio, dell’ego e quindi dell’uscita dalla coscienza collettiva. In tedesco peccato è Sunde ed ha uno stretto legame con il verbo “absondern”, “separare”. Pare essere la reminiscenza di un distacco dalla Fonte, comunque lo si interpreti. Molti esegeti vi vedono, invece, una connotazione sessuale, essendo nella Bibbia il verbo "conoscere" usato come eufemismo per designare la copula. Altre interpretazioni sono, a mio parere, poco plausibili. Vero è che tentare di stabilire l'indole del peccato compiuto dai protoplasti è determinante: da quell'errore dipende la caduta, con tutto lo strascico di male che esperiamo.

Circa gli angeli ed i Nephilim, l'autore tende a rilevare, pur senza avventurarsi in affermazioni apodittiche, la loro presunta natura fisica. La lettura di quei passi biblici in cui gli angeli (malachim) sono raffigurati come creature che mangiano e bevono può avallare questa interpretazione, ma soprattutto il corpus dei libri apocrifi (letteralmente segreti e non spuri) e dei rotoli reperiti a Qumran sembra gettare una luce concretamente "aliena" su certi episodi e personaggi.

Nell'ampia investigazione non mancano riferimenti ad un'antica congiura volta a censurare ed ad escludere i testi i cui contenuti furono considerati pericolosi dai Padri della Chiesa e dai rabbini. Restano un po' sullo sfondo, altre e più recenti trame, di cui il Vaticano (e non solo) è artefice. Dietro la "questione extraterrestre", infatti, si nasconde molto di più che una "semplice" acclimazione all'incontro con gli Altri, con il corollario dei problemi inerenti all'Incarnazione. I Gesuiti più che osservare gli astri, scrutano le dimensioni astrali.

Sono dunque ignorati i retroscena arcontici e, di converso, gli orizzonti spirituali, di cui un'esplorazione clipeologica ed astronomica non può dar conto, se non in modo sporadico. Nondimeno, sebbene altri preferisca usare una sonda che vada in maggiore profondità per scandagliare la stupefacente situazione odierna, il lavoro di Barbato apre dei sentieri che sarà giovevole percorrere.

Leggi qui il dossier.




Sunday, January 17, 2010

I "Visitors" rivisitati

http://zret.blogspot.com/2010/01/i-visitors-rivisitati.html

I "Visitors" rivisitati

In "Visitors", degli extraterrestri rettili antropofagi, ma dalle rassicuranti sembianze umane, approdati sulla Terra, s’introducono astutamente nei centri nevralgici del potere per perseguire i loro nefandi scopi. La serie fantascientifica, prodotta dalla Warner Bros negli Stati Uniti tra il 1983 ed il 1985, si apre con l’apparizione improvvisa di alcuni giganteschi dischi volanti nel cielo di trentuno città del mondo. Gli extraterrestri, che sbarcano dalle astronavi, sembrano del tutto simili agli uomini, a parte uno strano timbro vocale. Gli alieni chiedono di poter produrre sulla Terra delle sostanze chimiche di cui il loro pianeta è carente e assicurano, in cambio, il loro contributo scientifico alla risoluzione di gravi problemi e malattie che affliggono l'umanità. Presto, però, la verità si svela in tutto il suo orrore. Gli alieni sono in realtà delle creature ripugnanti, spietate “lucertole” interessate solo a procurarsi l'acqua ed a nutrirsi di esseri umani.

A distanza di più di vent'anni, Scott Peters ha realizzato un rifacimento della serie televisiva: Peters ha preferito non replicare l'adombramento della serie classica in cui i visitatori ricordavano i nazionalsocialisti, per esplorare le conseguenze causate da una devozione della massa nei confronti dei capi. L'intreccio ricalca la trama dell'archetipo: una mattina il mondo si sveglia con ventinove gigantesche astronavi che stazionano nel cielo di alcune grandi città. Dopo un iniziale sgomento, la popolazione della terra viene rassicurata da una candida voce, quella di Anna (Morena Baccarin), l’affascinante e carismatica portavoce degli alieni, che sostiene di venire in pace. Ella promette che gli ospiti useranno la loro tecnologia avanzata per lasciare l'umanità in condizioni migliori di come l’hanno trovata. Eppure, quando Anna è incalzata da un ambizioso giornalista del piccolo schermo (Scott Wolf), poco prima di un'intervista, chiede in modo perentorio di evitare qualsiasi “domanda scomoda" che potrebbe mettere in cattiva luce i visitatori, minacciando di cancellare l'intervista all'ultimo momento.

Alcuni nutrono sospetti sulle reali motivazioni degli intrusi: tra questi l'agente dell'F.B.I. Erica Evans (Elizabeth Mitchell) ed un sacerdote (Joel Gretsch). Ambedue ricevono inquietanti informazioni sulle vere intenzioni degli alieni. Erica scopre che i visitatori hanno impiegato decenni per infiltrarsi nei governi e nelle grandi industrie terrestri e che ora è giunta la fase finale del loro piano volto al controllo del pianeta. Si crea così un movimento di resistenza clandestina cui si unisce Erica: alla resistenza partecipa pure Ryan, un agente dormiente dei visitatori che vuole salvare l'umanità. Tuttavia gli ospiti si sono accattivati il consenso fra i popoli della Terra con le loro promesse di guarire numerose malattie ed hanno reclutato molti giovani che agiscono come delatori.

Come si nota, la rivisitazione di "Visitors" è maggiormente incentrata rispetto all'originale sul tema dell'infiltrazione: infatti si scopre che gli alieni operano da tempo sulla Terra ben mimetizzati negli apparati politici ed economici di cui controllano i gangli vitali. Questo aspetto rende la produzione realistica, se si pensa alla diffusione capillare del potere pertinente ad un'élite occulta mondiale. La nuova serie, che pare essere disseminata di allusioni ad eventi contemporanei ed ai piani del governo segreto, ha un retroterra in alcune pubblicazioni ufologiche della fine degli anni '80.

Infatti lo scenario descritto in Visitors I e II trova un macabro riscontro specialmente nel libro di John H. Andrews, The extraterrestrials and their reality. Nel testo l’autore accozza una serie di messaggi ricevuti da canalizzatori, da medium, da abitanti dello spazio "incarnatisi sulla Terra": sono comunicazioni mescolate a materiale che, secondo Andrews, proviene dai servizi segreti e si riferiscono spesso ai Grigi che si nutrono di sangue umano. Inoltre è ormai prossima la Parousia del Cristo seguita dal Giudizio universale e, chi non avrà combattuto i Grigi, sarà destinato alla perdizione.

Disinformazione? Vaneggiamenti? In buona misura. Eppure resta il dubbio che entità non-umane si nascondano dietro alcune letali macchinazioni, camuffandosi abilmente fra normalissime sembianze. Sono entità forse coincidenti con i predatori astrali descritti da don Juan, lo sciamano dei testi scritti da Carlos Castaneda: il sangue si potrebbe intendere in senso metaforico. Ora, pur senza aderire all’ipotesi monopolare, basta anche solo per qualche istante osservare l’abisso in cui siamo precipitati per inferirne che “qualcuno” non di questo piano trama da tempo per dominare il pianeta.

La sovrabbondanza di male e la malvagità pura, irremissibile che divorano la terra non si spiegano solo con l’egoismo umano pur deprecabile. Così, banditi parimenti l’ingenuo ottimismo di chi è convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili, come il nichilismo cosmico, si potrebbe concludere, ricordando che la verità, come la virtù, sta nel mezzo.


Qui il sito monografico sulla serie "Visitors"




Monday, August 24, 2009

Tra due fuochi

http://zret.blogspot.com/2009/08/tra-due-fuochi.html

Tra due fuochi

Katharina Wilson è una musicista ed investigatrice del M.U.F.O.N., protagonista di alcune esperienze con presunti extraterrestri al confine tra contatti ed abductions. La Wilson è autrice di due libri: il primo risale al 1993 e si intitola The alien jigsaw (Il rompicapo alieno); il secondo, I forgot what I wasn't supposed to remember, è stato reso disponibile gratuitamente in Rete, nel 2007.

Come molti altri contattati e rapiti, la donna ha ricevuto anticipazioni sul futuro dell'umanità dai visitatori. Nell'articolo L'Inferno sulla terra (titolo quanto mai appropriato), inquietante sunto del suo vissuto, l'autrice racconta alcuni episodi di contatto, tra cui uno apocalittico.

"Guardai poi alla mia sinistra e vidi un altro schermo a circa 10 iarde (9 metri) da me, nella stanza. Stava mostrando un'altra immagine, differente di un alieno di aspetto cattivo, con la pelle bruno-rossiccia e gli occhi neri. Mi sembrò che le sue fattezze fossero intenzionalmente accentuate. Le linee sulla sua pelle erano nere ed esagerate, diverse da quelle di un essere reale. Seppi immediatamente, forse grazie alla telepatia o ad una conoscenza interiore, che quell'immagine era "costruita" e l'alieno era raffigurato malvagio dalla comunità religiosa e dai media sulla terra. Questa è l'immagine che gli uomini al potere mostreranno al mondo attraverso la televisione, dicendo che è il demonio e l'anticristo.[...] L'immagine sarebbe stata mostrata al mondo, mentre i media avrebbero fatto credere alla gente che era l'anticristo per convincere la maggior parte dell'umanità che tutti gli alieni sono malvagi."

La cospirazione cosmica contempla un supremo inganno ed un gioco di ruoli in cui gli Oscuri appaiono benevoli e viceversa. Esiste chi contrasta le legioni delle tenebre? Rispondere di no significa ritenere l'universo il dominio incontrastato del Male. E' una concezione ahrimanica. E' possibile, però, che siamo presi tra due fuochi, in mezzo a fazioni in lotta tra loro per la supremazia sul pianeta. Certo, il conflitto, a prescindere da natura e scopi dei belligeranti, non sarà indolore né la vittoria è alla portata di mano. Vorrei anch'io credere ad una palingenesi senza pegno, ma sarebbe come pensare che si possa percorrere una lunga galleria senza perdersi nel buio, non essendo costretti a procedere a tentoni o con fiaccole rischiaranti appena l'oscurità.

Qualcuno ha prospettato la parousia di un falso Cristo, di un Cristo tecnologico, ma la Wilson paventa l'avvento di uno pseudo-Anticristo creato dai Distruttori per coagulare il consenso della popolazione mondiale ad un'altra guerra contro un nemico fittizio o un amico non riconosciuto. Sarà l'ennesimo conflitto voluto da sanguinarie élites, complice la televisione. E' noto: la bugiarda televisione non solo è la "verità": la fonda pure. I fautori dell'ipotesi monopolare hanno spianato la strada, la strada per l'inferno. Quanto a lungo durerà l'ora di odio contro Goldstein? Se veramente poi esistono civiltà extraterrestri ostili come quelle delineate con taglio manicheo da Philip J. Corso, possibile che l'unica risoluzione risieda nelle armi?

Forse sono fantasie quelle della Wilson o memorie-schermo. Forse sbagliamo ad intravedere i prodromi dell'ultima epoca con le sue incredibili scenografie e con scontri che coinvolgeranno forze esterne. Chi sono i demoni e gli angeli? Chi può saperlo? Siamo prossimi ad un bivio: bisognerà vedere se sapremo discernere la direzione giusta.

Fonti:

K. Wilson, L'inferno sulla Terra, 2009
Id., The alien jigsaw, 1993




Sunday, May 17, 2009

UFO: 2 SFERE SI SCHIANTANO IN KAZAKISTAN

http://aliasrc.blogspot.com/2009/05/ufo-2-sfere-si-schiantano-in-kazakistan.html

UFO: 2 SFERE SI SCHIANTANO IN KAZAKISTAN

Le misteriose sfere della miniera di Wonderstone in Sud Africa




Sono state viste cadere e ritrovate dagli agricoltori locali, che hanno provato a scalfirle senza successo.

E' successo alle 3.00 di mattina di giovedì 14 maggio, quando residenti della regione di Zelenovsk nel Kazakistan occidentale, hanno potuto osservare delle luci lampeggianti nel cielo precipitare a terra.
Secondo l'intervista rilasciata da uno dei testimoni all'agenzia di stampa russa Interfax, i primi ad avvistare le strane luci in cielo sono stati i giovani, che hanno allertato gli altri: "Erano circa le 3 di mattina. Ero vicino al mio trattore quando i giovani hanno iniziato a urlare 'Guarda, ci sono delle palle volanti'. Erano grandi ed emettevano scintille gialle, verdi e rosse."
A quel punto altri agricoltori della zona sono stati allertati e si sono recati sul punto dell'impatto per ritrovare con loro sorpresa due piccole sfere metalliche argentate di 60 cm di diametro con un foro. Gli uomini non sono riusciti a determinare che tipo di materiale fosse, ma hanno provato a scalfire le sfere con un piccone, senza alcun successo, ottenendo solo scintille. In base ad una prima investigazione del Dipartimento delle Situazioni di Emergenza, di cui si è fatto portavoce Aleksandr Ivanov, le sfere sarebbero parte di un velivolo "terrestre". Di quale velivolo e quale funzione assolvessero le sfere, non è ancora noto. Le sfere sono cadute al confine con un'area militare di test russa ma, secondo le affermazioni di Ivanov, sarebbe la prima volta che si verifica un episodio del genere.

15 Maggio 2009
Fonte: Terni in rete

Attacco agli UFO ?

Ci risiamo, a distanza di un anno giunge di nuovo una notizia che riguarda delle sfere cadute a terra. Dalle testimonianze sembra che si tratti effettivamente delle classiche e diffusissime sfere extreaterrestri anche se le solite conferme ufficiali parlano di "parti di oggetti volanti terrestri". O si sta tentando di replicare le sfere extraterrestri o le si stanno abbattendo per sviluppare poi una retroingegneria. Dal 2008 leggiamo notizie del genere ed anche le descrizioni dei testimoni sembrano quasi identiche. Nel precedente blog ho più volte pubblicato foto di navicelle ed anche di sfere che vengono scortate da altre molto grandi, e ad osservarle bene e con attenzione non si può non pensare ad un atteggiamento a scopo di pura difesa, mentre in altre situazioni le sfere volano singolarmente. Ci sono stati spesso tentativi di abbattere gli UFO, famoso è il video ripreso dal Columbia che in abbinamento ad una centrale terrestre dà il via ad un lancio da Terra di un raggio al plasma nel tentativo di abbattere un UFO mentre si avvicina al nostro pianeta e che sta per entrare nell'alta atmosfera. In quel caso gli alieni sventarono l'attacco per il semplice motivo che riescono a leggere i pensieri nel subconscio, in pratica prima che il cervello entri in funzione cosciente e si attivi dando funzione all'azione. Il filmato NASA fu eliminato da Youtube, ma qualcuno che lo aveva scaricato lo ha reinserito, la qualità è leggermente inferiore ma è tutto chiaro, per sicurezza l'ho salvato prima che venga di nuovo eliminato. Sappiamo tramite foto e filmati che le sfere sono intervenute innumerevoli volte in presenza delle scie chimiche, entrando all'interno, percorrendo il perimetro, ed in alcuni casi hanno compiuto evidenti azioni di disturbo contro i tanker irroratori: sono gli UFO in prima linea contro le scie chimiche e dato che posseggono delle notevoli capacità al di fuori delle nostre conoscenze ecco che si tenta di abbatterle, normale comportamento per l'uomo guerrafondaio. La caduta delle sfere in questo caso proprio nelle immediate vicinanze di una zona militare è di certo molto strana, non trovate ?

Fonti:

Una brutta notizia

Ufo brutti presagi

Il pericolo viene dalla Terra

(Con video il video del tentativo di abbattimento di un UFO)