L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Showing posts with label Katharina Wilson. Show all posts
Showing posts with label Katharina Wilson. Show all posts

Thursday, October 15, 2009

Avatar

Fantastico il riferimento a Malanga. O'Professore dimentica che Cameron ha diretto anche Terminator...

http://zret.blogspot.com/2009/10/avatar.html

Avatar

Il 18 dicembre prossimo uscirà nelle sale cinematografiche la nuova pellicola di James Cameron, "Avatar". Il regista di "The abyss", "Terminator" e "Titanic", si cimenta in un progetto grandioso che coniuga rutilanti effetti speciali con la riflessione sul tema della coscienza.

Il film "narra di un reduce del XXII secolo, Jake Sully, che ha perso l'uso delle gambe in battaglia e di suo fratello che, prima di morire tragicamente, mette a punto un sistema in grado di trasferire la coscienza di una persona in un corpo creato in laboratorio, un avatar appunto.' Dietro questa scoperta' precisa il produttore Jon Landau, 'agisce una multinazionale interessata a sfruttare le risorse di un pianeta chiamato Pandora. E' un pianeta tropicale pieno di vita e di materie prime, ma ostile: l'atmosfera è irrespirabile ed i Na'vi, indigeni alti tre metri e con la coda, attaccano gli insediamenti terrestri. Per combatterli vengono creati ibridi capaci di ospitare la coscienza dei soldati, combinando il codice genetico umano e quello Na'vi."(P. Morelli)

Come si evince dall'intreccio, gli sceneggiatori paiono essersi ispirati alla casistica studiata da Corrado Malanga, da Katharina Wilson e da altri ufologi circa sia le presunte copie generate da extraterrestri sia gli ibridi. Gli ibridi, secondo la Wilson, si stanno preparando ad un epico conflitto contro oscuri nemici. E' singolare che la finzione cinematografica si incardini, ignaro il pubblico, in uno dei settori xenologici più controversi ed inverosimili, un settore imperniato su inquietanti clonazioni, basi sotterranee in cui si compiono nefandi esperimenti, trasferimenti di identità... Pronunciarsi su questo scenario è pressoché impossibile, ma il merito di certe indagini risiede nell'aver spostato il baricentro dell'attenzione dalla sfera tecnologica a quella noetica, pur con i limiti di un approccio empirico che tende a tradurre in termini computazionali questioni metafisiche.

Gli interrogativi sulla coscienza, sulla sua natura ultima, avulsa dalla biologia, sebbene ad essa legata nella manifestazione dei suoi processi, sono il fulcro dell'essere hic et nunc. Certo, il riferimento a coscienze spostate da un corpo ad un altro abbassa il livello della speculazione, chiamando in causa fenomeni cerebrali. Se la coscienza è anima o un suo epifenomeno, qualsiasi travaso di memoria appartiene al mondo fisico, benché l'informazione, con la sua immaterialità, ma mediata da un substrato, possa essere imparentata con la dimensione ulteriore. Alla fine anche quegli scienziati pionieristici che, pur oltrepassando i confini della scienza accademica, tendono a ricondurre entro questo ambito, l’ambito di una fisica, sia pure, per dir così, estrema ed abissale, la coscienza, dimostrano di ignorare l'universo dello Spirito.

Il problema dell'io e del suo destino è del tutto particolare: infatti, mentre, ad esempio, lo studio del cosmo, implica una pur non totale separazione tra oggetto studiato e soggetto che studia, il problema dell'io congiunge in un nodo di Gordio la coscienza che scava nella coscienza. E' una situazione paradossale e, per molti versi, inscritta in labirinti tautologici: alcuni hanno creduto di trovare l'uscita del dedalo identificando l'io con un "fascio di sensazioni", altri hanno ipostatizzato l'essere individuale in una sostanza. A metà strada tra queste risposte antitetiche, si può collocare la congettura dell'anima come progetto dell'essere, come pensiero che dal nulla si protende oltre il tempo e lo spazio, dopo averli attraversati, dunque come doloroso conato nel vacuo silenzio del nulla.

L'anima è fiamma che il vento può alimentare o spegnere.




Monday, August 24, 2009

Tra due fuochi

http://zret.blogspot.com/2009/08/tra-due-fuochi.html

Tra due fuochi

Katharina Wilson è una musicista ed investigatrice del M.U.F.O.N., protagonista di alcune esperienze con presunti extraterrestri al confine tra contatti ed abductions. La Wilson è autrice di due libri: il primo risale al 1993 e si intitola The alien jigsaw (Il rompicapo alieno); il secondo, I forgot what I wasn't supposed to remember, è stato reso disponibile gratuitamente in Rete, nel 2007.

Come molti altri contattati e rapiti, la donna ha ricevuto anticipazioni sul futuro dell'umanità dai visitatori. Nell'articolo L'Inferno sulla terra (titolo quanto mai appropriato), inquietante sunto del suo vissuto, l'autrice racconta alcuni episodi di contatto, tra cui uno apocalittico.

"Guardai poi alla mia sinistra e vidi un altro schermo a circa 10 iarde (9 metri) da me, nella stanza. Stava mostrando un'altra immagine, differente di un alieno di aspetto cattivo, con la pelle bruno-rossiccia e gli occhi neri. Mi sembrò che le sue fattezze fossero intenzionalmente accentuate. Le linee sulla sua pelle erano nere ed esagerate, diverse da quelle di un essere reale. Seppi immediatamente, forse grazie alla telepatia o ad una conoscenza interiore, che quell'immagine era "costruita" e l'alieno era raffigurato malvagio dalla comunità religiosa e dai media sulla terra. Questa è l'immagine che gli uomini al potere mostreranno al mondo attraverso la televisione, dicendo che è il demonio e l'anticristo.[...] L'immagine sarebbe stata mostrata al mondo, mentre i media avrebbero fatto credere alla gente che era l'anticristo per convincere la maggior parte dell'umanità che tutti gli alieni sono malvagi."

La cospirazione cosmica contempla un supremo inganno ed un gioco di ruoli in cui gli Oscuri appaiono benevoli e viceversa. Esiste chi contrasta le legioni delle tenebre? Rispondere di no significa ritenere l'universo il dominio incontrastato del Male. E' una concezione ahrimanica. E' possibile, però, che siamo presi tra due fuochi, in mezzo a fazioni in lotta tra loro per la supremazia sul pianeta. Certo, il conflitto, a prescindere da natura e scopi dei belligeranti, non sarà indolore né la vittoria è alla portata di mano. Vorrei anch'io credere ad una palingenesi senza pegno, ma sarebbe come pensare che si possa percorrere una lunga galleria senza perdersi nel buio, non essendo costretti a procedere a tentoni o con fiaccole rischiaranti appena l'oscurità.

Qualcuno ha prospettato la parousia di un falso Cristo, di un Cristo tecnologico, ma la Wilson paventa l'avvento di uno pseudo-Anticristo creato dai Distruttori per coagulare il consenso della popolazione mondiale ad un'altra guerra contro un nemico fittizio o un amico non riconosciuto. Sarà l'ennesimo conflitto voluto da sanguinarie élites, complice la televisione. E' noto: la bugiarda televisione non solo è la "verità": la fonda pure. I fautori dell'ipotesi monopolare hanno spianato la strada, la strada per l'inferno. Quanto a lungo durerà l'ora di odio contro Goldstein? Se veramente poi esistono civiltà extraterrestri ostili come quelle delineate con taglio manicheo da Philip J. Corso, possibile che l'unica risoluzione risieda nelle armi?

Forse sono fantasie quelle della Wilson o memorie-schermo. Forse sbagliamo ad intravedere i prodromi dell'ultima epoca con le sue incredibili scenografie e con scontri che coinvolgeranno forze esterne. Chi sono i demoni e gli angeli? Chi può saperlo? Siamo prossimi ad un bivio: bisognerà vedere se sapremo discernere la direzione giusta.

Fonti:

K. Wilson, L'inferno sulla Terra, 2009
Id., The alien jigsaw, 1993




Wednesday, August 12, 2009

Cloni

http://zret.blogspot.com/2009/08/cloni.html

Cloni

Viviamo in un mondo dai connotati sovente inconcepibili. Così, in questi ultimi tempi, il tema della clonazione ha cominciato a gettare lunghe ombre sul futuro prossimo. Pare che qualche "scienziato" intenda clonare il Messia, usando le tracce ematiche della Sindone, il noto lenzuolo sulla cui autenticità è impossibile pronunciarsi. Alcuni ricercatori ritengono che la creazione di un falso Cristo non sia un'ipotesi tanto peregrina. La sceneggiatura è già stata scritta: più della regia, ammireremo gli effetti speciali. Se tra noi già vivono dei cloni, chi sono e chi li ha generati? L'ufologo Michael Rubens, nell'articolo They are among us, si richiama alle investigazioni di Budd Hopkins e di David Jacobs sui rapimenti alieni: egli crede che l'agenda dei Grigi preveda l'infiltrazione tra l'umanità di ibridi umani alieni, mentre Corrado Malanga descrive le copie dei sequestrati.

Si pone anche un problema antropologico: come classificare questi presunti esseri ed in che cosa si differenziano dagli uomini? Non sarà inopportuno rispolverare quel concetto che lo scientismo odierno rigetta, l'idea di anima. Poi si tratta di comprendere il fine dell'ibridazione tratteggiata con dolente stupore anche da Katharina Wilson. Orientarsi non è punto facile: pare un'invasione silenziosa e letale come nel film per la regia di Don Siegel, l'invasione degli ultracorpi, ma è un'invasione più subdola. Gli ultracorpi erano cloni, nell'angosciante pellicola.

Rubens riprende in mano i libri di Nigel Kerner e ne ricorda alcune conclusioni: "Kerner è il più originale autore che si sia soffermato sull'intrusione del fenomeno extraterrestre. Egli propone una visione del piano elaborato dai Grigi (da non confondere con le E.B.E., n.d.r.) Suggerisce che il miglior modo per comprendere il loro comportamento apparentemente bizzarro è definire chi esattamente essi sono e soprattutto come diventeranno. Dopo aver esplorato questi temi, l'autore dà uno sguardo nuovo ai resoconti dei testimoni, alla luce delle più recenti scoperte scientifiche, specialmente nel campo della genetica e della fisica quantistica

Kerner è stato il primo autore a chiarire una connessione tra gli Arconti dei testi gnostici trovati a Nag Hammadi in Egitto ed i Grigi. Egli operò questo abbinamento nel suo primo libro del 1997... Siamo sull'orlo di una tragedia cosmica e la ragione è drammaticamente semplice: le nostre società sono alla ricerca disperata di un messia che sia in grado di unire la scienza con il senso intuitivo di un'invisibile realtà mistica. Per molte persone questo senso intuitivo non va oltre la superstizione: il problema è che il fenomeno dei Grigi è interpretato da molti autori carismatici e da imbonitori come qualcosa che offre quegli elementi scientifici intrecciati alla superstizione che essi stanno cercando.

Secondo Kerner, i Grigi sono messia meccanici. Non hanno empatia, non hanno anima. Sono entità bioniche programmate con lo scopo di perpetuare sé stessi ad ogni costo. E' ironico che i Grigi potrebbero diventare la soluzione ideale per chi aspira ad una risoluzione tecnologica e scientifica per i problemi umani. Non importa quanto intelligenti e sofisticati essi siano, i Grigi non sono della stessa natura degli uomini, poiché non hanno origini naturali, ma sono creazioni artificiali. Essi sono persi in una ricerca infinita per capire la differenza tra noi e loro. La differenza per Kerner giace lungo una linea di connessione che egli definisce Godverse: egli pensa all'anima e suggerisce che i Grigi sono alla disperata ricerca per capire che cos'è l'anima, poiché, senza di essa, è preclusa loro la via per una vita eterna".

Non credo gli Arconti coincidano con i Grigi che forse sono tra i loro emissari, ma sconcerta apprendere che solo qualche sparuta confraternita gnostica seppe riconoscere l’influsso dei Dominatori sull’esangue umanità.

Ancora una volta, attraverso il territorio impervio della xenologia, si imboccano strade che portano lontano, alla riflessione sulla meccanicità del male e persino alla metafisica: infatti questa ricerca dell'anima per opera dei Grigi ci rammenta la caducità della vita, murata in un mondo ordinario. Ci sentiamo viandanti in cammino verso l'altrove: lungo il sentiero non mancano le insidie. Questi fantomatici Grigi si interrogano sull'essenza e credono sia possibile catturarla con la tecnologia: un insegnamento, anche se ex contrario. La sfida è la rinuncia alla scienza inumana ed alle sue rutilanti promesse, in un'era che è avviata al gelido trionfo della tecnica.

Quante volte, camminando per le cimiteriali strade delle metropoli, abbiamo l'impressione di imbatterci in automi: i veri robot sono tra noi ed i Grigi non paiono costituirne la maggioranza.