L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Sunday, December 2, 2012

Invasione silenziosa


http://zret.blogspot.it/2012/12/invasione-silenziosa.html

Invasione silenziosa

Alcuni ricercatori indipezzenti paventano che entità malvagie e predatrici siano intente, nel loro disegno di dominio, a decimare l’umanità e ad ibridare i superstiti. Tale sinistro scenario è adombrato anche nella tradizione cabalistica. Certi testi della Qabalah descrivono un regno oscuro da cui promanano energie distruttive che istigano gli individui a mentire, a frodare, ad uccidere. In questa regione tetra albergano demoni il cui influsso perverte gli uomini, perpetuando l’inganno politico e sociale. A. Antonelli accenna a tali presenze in un suo saggio. [1]

Ebbene, questo essere spettrale sembra affiorare anche nella ‘dottrina segreta’, in cui prende il nome e le sembianze del malvagio kelippot. Il termine ‘kelippah’, che si riferisce alla corteccia dell’albero della vita, significa alla lettera ‘conchiglia’. Entità misteriosa e maligna, il kelippot nasce come separazione della creatura dal suo Creatore e compare nella Qabalah come una sorta di figura demoniaca che regna nel mondo materiale o addirittura al di sotto di questo. Sembra, infatti, che i kelippot siano ciò che resta dell’energia divina, una volta attraversate le prime due Sefirot e giunta a Binah: le emanazioni che si trovano sotto di essa, incapaci di contenere tale energia, ne sono sconvolte e finiscono nel mondo materiale. Tale catastrofe iniziale sembra essere avvenuta, perché il male aveva già permeato l’Albero della vita”.

Stando a Scholem, i kelippot, (ebraico קְלִפּוֹת), le cui mani hanno quattro dita, [e gli esadattili dove sono finiti?] cercano di impossessarsi di un corpo, congiungendosi con gli umani. In passato, i frutti di questi connubi erano considerati progenie illegittima. Tale discendenza era tenuta in disparte durante le riunioni di famiglia ed esclusa o sfavorita, nel momento in cui si spartiva l’eredità. Da un punto di vista psicologico, i kelippot sono le energie magmatiche ed oscure dell'inconscio.

George C. Andrews ritiene che alcuni kelippot siano assimilabili a quegli alieni che costringono i rapiti ad accoppiarsi. Vari studiosi altri indipezzenti si sono chiesti se lo scopo di tali unioni non sia la creazione di una razza ibrida, destinata a sostituirsi in modo progressivo ma ineluttabile ai veri abitanti del pianeta. David Jacobs, Budd Hopkins et al. delineano un’invasione subdola, silenziosa, assai più efficace di una guerra di conquista. I Grigi ed altre creature allotrie sarebbero la versione contemporanea di lemuri, incubi, succubi, larve... Le parvenze sono un po’ differenti, ma i fini crudeli sono i medesimi. Il loro ideale è quello di un mondo trasformato in un campo di concentramento cibernetico dove l’immaginazione e la creatività sono annichilite.

Epidemie, catastrofi “naturali”, guerre, miseria, inquinamento, coercizione... sono le armi con cui fiaccare e sfoltire l’umanità, condurla sull’orlo del baratro. La terra futura sarà popolata da una massa di schiavi ebeti al servizio di un Golem?

[1] La Qabalah, parola proveniente dalla radice KBL, ‘ricevere’, morfema già attestato in accadico, è il retaggio orale comprendente dottrine mistiche ed esoteriche dell’Ebraismo. Gli insegnamenti sono poi confluiti in alcune opere fra cui la più nota è Sefer ZaZohar, Libro dello Splendore.

Fonti:

G. C. Andrews, Extraterrestri amici e ostili, Diegaro di Cesena, 2001, pp. 424-427
A. Antonelli, William Blake e William Butler Yeats, Sistemi simbolici e costruzioni poetiche, Firenze
D. M. Jacobs, The threat: revealing the secret alien agenda, 1998
R. Tresoldi, Enciclopedia dell’estorerismo, pp. 123-128 






estorerismo.

In compenso, lui e il suo amichetto poveretto wlady hanno aggiunto queste cazzate:


2 commenti:

  1. Ciao Zret,
    molto bella l'immagine che hai inserito, un misto di indicazioni apparentemente messe a caso [più correttamente: ad minchiam] ma tutto torna.

    Sefirot:
    albero della vita, o organismo di dio.

    L'otto (8) coricato:
    questo simbolo matematico viene raffigurato coricato per indicare il continuo di reincarnazioni e morti e nascite, bene e male, un segno puramente dualistico. [dualistica sarà tua sorella: è il simbolo dell'infinito, poveretto]


    Il pavimento a scacchiera:
    Tipico segno massonico. [sì, bravo... cùrati]


    Il portone semiaperto:
    l'altra dimensione che fa intravedere uno spiraglio di luce, su di uno sfondo tutto nero impenetrabile, rappresenta l'ignoto. [semiaperto????? Direi socchiuso, e lo sfondo NON E' NERO, dato che v'è uno spiraglio di luce. Scusate la pignoleria]


    Il saio:
    un chiaro messaggio della manipolazione degli elementi da parte di sinistre presenze con il potere di gestire la Qabalah. [anche qui: chiaro come tua sorella]


    Ciao
    Rispondi
  2. Ciao Wlady, veramente opportuna questa tua esegesi dell'iconografia. Speriamo resti uno spiraglio attraverso cui passare...[vahgare, ne hai capito meno di wlady il poveretto]


    Rispondi

Sunday, February 7, 2010

La Confraternita

http://zret.blogspot.com/2010/02/la-confraternita.html

La Confraternita

Nel celeberrimo romanzo di Orwell, "1984", viene descritta la Confraternita, un movimento clandestino capeggiato da Emmanuel Goldstein, che si batte contro il regime del Grande fratello. E' un'invenzione narrativa di notevole rilevanza, poiché nell'opera si intuisce che questa "quinta colonna" è stata creata dal sistema stesso per snidare gli oppositori, convincendoli altresì che è possibile contrastare il potere. L'ideologia di Goldstein si basa su un libro in cui sono svelati alcuni stratagemmi che sono adottati per plagiare i "cittadini" di Oceania. E' quindi il sistema stesso ad ostentare i suoi intrighi e talora i suoi punti deboli, nella certezza che nessuno potrà mai rovesciare lo stato, simile ad un'entità astratta dotata di vita propria, a prescindere dagli esponenti stessi del Partito interno.

Ha nociuto al capolavoro di Orwell il riferimento, sottolineato dai critici, allo stalinismo ed al nazionalsocialismo: sebbene l'autore intendesse adombrare la perversità dei regimi totalitari che schiacciarono l'Europa prima e durante il Secondo conflitto mondiale, soprattutto egli guardava al futuro, presagendo l'ineluttabile involuzione autoritaria della "democrazia". Il costante paragone con Stalin e con Hitler appartiene al machiavellismo delle istituzioni attuali che focalizzano l'attenzione sempre sugli altri e sul passato: noi siamo democratici; essi sono delle canaglie; il presente è il regno della libertà; il passato è il dominio della tirannide. E' la strategia di indottrinamento che si esplica, ad esempio, in un'iniziativa come "la giornata della memoria", ossia un modo per rimuovere e nascondere i genocidi di oggi, convogliando le reazioni emotive dell'opinione pubblica su tragici eventi storici di cui si tacciono abilmente i veri responsabili ed i retroscena inconfessabili, nell'ambito di una storia scritta dai vincitori-"liberatori", occulti alleati, ieri come oggi, degli oppressori.

Queste ed altre iniziative di cartapesta, oltre a denotare pura malvagità, sono talmente tronfie e rozze che, anche fossero (ammettiamolo per assurdo), volte a fini nobili, causerebbero comunque conati di vomito. Tale e tanta è la loro pacchianeria.

Così di Hitler si censurano le origini ebraiche per parte di madre (la matrilinearità è più importante della linea genetica maschile, poiché il D.N.A. mitocondriale si trasmette attraverso le donne), omettendo che, subito dopo l'Anschluss del 1938, il Fuhrer ordinò la distruzione del cimitero austriaco dove erano sepolti alcuni suoi parenti. Si inculca una versione ipocrita e dolciastra degli avvenimenti per condizionare in particolar modo le nuove generazioni che, mentre sono indotte a condannare i metodi della "Gioventù hitleriana", sono controllate e manipolate con gli stessi metodi utili per forgiare una "Gioventù neo-hitleriana".

Questi sono dunque gli espedienti del potere: la commistione tra verità e menzogne, l'infiltrazione dei gruppi che si oppongono al sistema. Uno degli strumenti con cui sono intorbidate le acque e mescolate le carte è il cinema. Prendiamo, ad esempio, il film "Invasion": nella pellicola, non eccelso rifacimento dell'inimitabile produzione per la regia di Don Siegel, "L'invasione degli ultracorpi" (1956), si possono riconoscere tre protezioni, come in molti altri lavori cinematografici. La prima protezione coincide con la finzione: il pubblico che segue il film è indotto, in ultima istanza, a castrarne l'intreccio ed i messaggi, riconducendoli nell'ambito della fantasia, anche quando sono molto più verosimili di molte notizie divulgate dai media mainstream. La seconda protezione è costituita dalla matassa inestricabilmente imbrogliata tra verità, mezze verità, bugie, con la tendenza a rivelare verità che debbono essere, però, lette al contrario. (Vedi L'ambiguità di Matrix, un controdiscorso). La terza protezione, la più difficile da scavalcare, a guisa di serratura la cui combinazione può essere indovinata solo in un caso su un milione, è la simbologia, l'insieme di cifre ed emblemi inseriti spesso in modo subliminale e che la maggior parte degli spettatori non nota neppure o, se li nota, relega nel confuso novero delle coincidenze.

In "Invasion", si anticipano eventi futuri decisi dal Governo occulto: si diffonde una pandemia a causa di un virus proveniente dallo spazio esterno. Distinguiamo e leggiamo al contrario: la Cabal ha veramente l'intenzione di scatenare una pandemia, ma il virus non è alieno, bensì creato in laboratorio negli Stati Uniti. Per combattere il contagio viene attuata con successo una campagna di vaccinazione di massa. Distinguiamo e leggiamo al contrario: la campagna per l'inoculazione degli antidoti è stata promossa, ma i vaccini non salvano, bensì causano malattie o uccidono. Una battuta su cui il pubblico dovrebbe riflettere, se non fosse fagocitato dal vortice della storia, è affidata ad una giornalista che domanda ad un responsabile della sanità come sia stato possibile ai laboratori medici creare un vaccino a pochi giorni dalla diffusione del virus.

Infine, scoperti i precipui e dozzinali escamotages con cui il sistema perpetua, rafforza ed esalta sé stesso (sono sempre i medesimi e sempre più grossolani, ma non importa perché la massa è viepiù decerebrata: si pensi a come si sia riusciti ad installare negli scali aerei i body scanners, in breve tempo e senza colpo ferire, grazie ad una sciatta finzione televisiva), benché sia arduo trovare un modo per abbattere il Leviatano, è agevole rilevarne la bruttezza, la volgarità ed il kitch.

La bruttezza del sistema ci salverà?




Wednesday, August 12, 2009

Cloni

http://zret.blogspot.com/2009/08/cloni.html

Cloni

Viviamo in un mondo dai connotati sovente inconcepibili. Così, in questi ultimi tempi, il tema della clonazione ha cominciato a gettare lunghe ombre sul futuro prossimo. Pare che qualche "scienziato" intenda clonare il Messia, usando le tracce ematiche della Sindone, il noto lenzuolo sulla cui autenticità è impossibile pronunciarsi. Alcuni ricercatori ritengono che la creazione di un falso Cristo non sia un'ipotesi tanto peregrina. La sceneggiatura è già stata scritta: più della regia, ammireremo gli effetti speciali. Se tra noi già vivono dei cloni, chi sono e chi li ha generati? L'ufologo Michael Rubens, nell'articolo They are among us, si richiama alle investigazioni di Budd Hopkins e di David Jacobs sui rapimenti alieni: egli crede che l'agenda dei Grigi preveda l'infiltrazione tra l'umanità di ibridi umani alieni, mentre Corrado Malanga descrive le copie dei sequestrati.

Si pone anche un problema antropologico: come classificare questi presunti esseri ed in che cosa si differenziano dagli uomini? Non sarà inopportuno rispolverare quel concetto che lo scientismo odierno rigetta, l'idea di anima. Poi si tratta di comprendere il fine dell'ibridazione tratteggiata con dolente stupore anche da Katharina Wilson. Orientarsi non è punto facile: pare un'invasione silenziosa e letale come nel film per la regia di Don Siegel, l'invasione degli ultracorpi, ma è un'invasione più subdola. Gli ultracorpi erano cloni, nell'angosciante pellicola.

Rubens riprende in mano i libri di Nigel Kerner e ne ricorda alcune conclusioni: "Kerner è il più originale autore che si sia soffermato sull'intrusione del fenomeno extraterrestre. Egli propone una visione del piano elaborato dai Grigi (da non confondere con le E.B.E., n.d.r.) Suggerisce che il miglior modo per comprendere il loro comportamento apparentemente bizzarro è definire chi esattamente essi sono e soprattutto come diventeranno. Dopo aver esplorato questi temi, l'autore dà uno sguardo nuovo ai resoconti dei testimoni, alla luce delle più recenti scoperte scientifiche, specialmente nel campo della genetica e della fisica quantistica

Kerner è stato il primo autore a chiarire una connessione tra gli Arconti dei testi gnostici trovati a Nag Hammadi in Egitto ed i Grigi. Egli operò questo abbinamento nel suo primo libro del 1997... Siamo sull'orlo di una tragedia cosmica e la ragione è drammaticamente semplice: le nostre società sono alla ricerca disperata di un messia che sia in grado di unire la scienza con il senso intuitivo di un'invisibile realtà mistica. Per molte persone questo senso intuitivo non va oltre la superstizione: il problema è che il fenomeno dei Grigi è interpretato da molti autori carismatici e da imbonitori come qualcosa che offre quegli elementi scientifici intrecciati alla superstizione che essi stanno cercando.

Secondo Kerner, i Grigi sono messia meccanici. Non hanno empatia, non hanno anima. Sono entità bioniche programmate con lo scopo di perpetuare sé stessi ad ogni costo. E' ironico che i Grigi potrebbero diventare la soluzione ideale per chi aspira ad una risoluzione tecnologica e scientifica per i problemi umani. Non importa quanto intelligenti e sofisticati essi siano, i Grigi non sono della stessa natura degli uomini, poiché non hanno origini naturali, ma sono creazioni artificiali. Essi sono persi in una ricerca infinita per capire la differenza tra noi e loro. La differenza per Kerner giace lungo una linea di connessione che egli definisce Godverse: egli pensa all'anima e suggerisce che i Grigi sono alla disperata ricerca per capire che cos'è l'anima, poiché, senza di essa, è preclusa loro la via per una vita eterna".

Non credo gli Arconti coincidano con i Grigi che forse sono tra i loro emissari, ma sconcerta apprendere che solo qualche sparuta confraternita gnostica seppe riconoscere l’influsso dei Dominatori sull’esangue umanità.

Ancora una volta, attraverso il territorio impervio della xenologia, si imboccano strade che portano lontano, alla riflessione sulla meccanicità del male e persino alla metafisica: infatti questa ricerca dell'anima per opera dei Grigi ci rammenta la caducità della vita, murata in un mondo ordinario. Ci sentiamo viandanti in cammino verso l'altrove: lungo il sentiero non mancano le insidie. Questi fantomatici Grigi si interrogano sull'essenza e credono sia possibile catturarla con la tecnologia: un insegnamento, anche se ex contrario. La sfida è la rinuncia alla scienza inumana ed alle sue rutilanti promesse, in un'era che è avviata al gelido trionfo della tecnica.

Quante volte, camminando per le cimiteriali strade delle metropoli, abbiamo l'impressione di imbatterci in automi: i veri robot sono tra noi ed i Grigi non paiono costituirne la maggioranza.