http://zret.blogspot.com/2009/10/avatar.html
Avatar
Il 18 dicembre prossimo uscirà nelle sale cinematografiche la nuova pellicola di James Cameron, "Avatar". Il regista di "The abyss", "Terminator" e "Titanic", si cimenta in un progetto grandioso che coniuga rutilanti effetti speciali con la riflessione sul tema della coscienza.
Il film "narra di un reduce del XXII secolo, Jake Sully, che ha perso l'uso delle gambe in battaglia e di suo fratello che, prima di morire tragicamente, mette a punto un sistema in grado di trasferire la coscienza di una persona in un corpo creato in laboratorio, un avatar appunto.' Dietro questa scoperta' precisa il produttore Jon Landau, 'agisce una multinazionale interessata a sfruttare le risorse di un pianeta chiamato Pandora. E' un pianeta tropicale pieno di vita e di materie prime, ma ostile: l'atmosfera è irrespirabile ed i Na'vi, indigeni alti tre metri e con la coda, attaccano gli insediamenti terrestri. Per combatterli vengono creati ibridi capaci di ospitare la coscienza dei soldati, combinando il codice genetico umano e quello Na'vi."(P. Morelli)
Come si evince dall'intreccio, gli sceneggiatori paiono essersi ispirati alla casistica studiata da Corrado Malanga, da Katharina Wilson e da altri ufologi circa sia le presunte copie generate da extraterrestri sia gli ibridi. Gli ibridi, secondo la Wilson, si stanno preparando ad un epico conflitto contro oscuri nemici. E' singolare che la finzione cinematografica si incardini, ignaro il pubblico, in uno dei settori xenologici più controversi ed inverosimili, un settore imperniato su inquietanti clonazioni, basi sotterranee in cui si compiono nefandi esperimenti, trasferimenti di identità... Pronunciarsi su questo scenario è pressoché impossibile, ma il merito di certe indagini risiede nell'aver spostato il baricentro dell'attenzione dalla sfera tecnologica a quella noetica, pur con i limiti di un approccio empirico che tende a tradurre in termini computazionali questioni metafisiche.
Gli interrogativi sulla coscienza, sulla sua natura ultima, avulsa dalla biologia, sebbene ad essa legata nella manifestazione dei suoi processi, sono il fulcro dell'essere hic et nunc. Certo, il riferimento a coscienze spostate da un corpo ad un altro abbassa il livello della speculazione, chiamando in causa fenomeni cerebrali. Se la coscienza è anima o un suo epifenomeno, qualsiasi travaso di memoria appartiene al mondo fisico, benché l'informazione, con la sua immaterialità, ma mediata da un substrato, possa essere imparentata con la dimensione ulteriore. Alla fine anche quegli scienziati pionieristici che, pur oltrepassando i confini della scienza accademica, tendono a ricondurre entro questo ambito, l’ambito di una fisica, sia pure, per dir così, estrema ed abissale, la coscienza, dimostrano di ignorare l'universo dello Spirito.
Il problema dell'io e del suo destino è del tutto particolare: infatti, mentre, ad esempio, lo studio del cosmo, implica una pur non totale separazione tra oggetto studiato e soggetto che studia, il problema dell'io congiunge in un nodo di Gordio la coscienza che scava nella coscienza. E' una situazione paradossale e, per molti versi, inscritta in labirinti tautologici: alcuni hanno creduto di trovare l'uscita del dedalo identificando l'io con un "fascio di sensazioni", altri hanno ipostatizzato l'essere individuale in una sostanza. A metà strada tra queste risposte antitetiche, si può collocare la congettura dell'anima come progetto dell'essere, come pensiero che dal nulla si protende oltre il tempo e lo spazio, dopo averli attraversati, dunque come doloroso conato nel vacuo silenzio del nulla.
L'anima è fiamma che il vento può alimentare o spegnere.
Il film "narra di un reduce del XXII secolo, Jake Sully, che ha perso l'uso delle gambe in battaglia e di suo fratello che, prima di morire tragicamente, mette a punto un sistema in grado di trasferire la coscienza di una persona in un corpo creato in laboratorio, un avatar appunto.' Dietro questa scoperta' precisa il produttore Jon Landau, 'agisce una multinazionale interessata a sfruttare le risorse di un pianeta chiamato Pandora. E' un pianeta tropicale pieno di vita e di materie prime, ma ostile: l'atmosfera è irrespirabile ed i Na'vi, indigeni alti tre metri e con la coda, attaccano gli insediamenti terrestri. Per combatterli vengono creati ibridi capaci di ospitare la coscienza dei soldati, combinando il codice genetico umano e quello Na'vi."(P. Morelli)
Come si evince dall'intreccio, gli sceneggiatori paiono essersi ispirati alla casistica studiata da Corrado Malanga, da Katharina Wilson e da altri ufologi circa sia le presunte copie generate da extraterrestri sia gli ibridi. Gli ibridi, secondo la Wilson, si stanno preparando ad un epico conflitto contro oscuri nemici. E' singolare che la finzione cinematografica si incardini, ignaro il pubblico, in uno dei settori xenologici più controversi ed inverosimili, un settore imperniato su inquietanti clonazioni, basi sotterranee in cui si compiono nefandi esperimenti, trasferimenti di identità... Pronunciarsi su questo scenario è pressoché impossibile, ma il merito di certe indagini risiede nell'aver spostato il baricentro dell'attenzione dalla sfera tecnologica a quella noetica, pur con i limiti di un approccio empirico che tende a tradurre in termini computazionali questioni metafisiche.
Gli interrogativi sulla coscienza, sulla sua natura ultima, avulsa dalla biologia, sebbene ad essa legata nella manifestazione dei suoi processi, sono il fulcro dell'essere hic et nunc. Certo, il riferimento a coscienze spostate da un corpo ad un altro abbassa il livello della speculazione, chiamando in causa fenomeni cerebrali. Se la coscienza è anima o un suo epifenomeno, qualsiasi travaso di memoria appartiene al mondo fisico, benché l'informazione, con la sua immaterialità, ma mediata da un substrato, possa essere imparentata con la dimensione ulteriore. Alla fine anche quegli scienziati pionieristici che, pur oltrepassando i confini della scienza accademica, tendono a ricondurre entro questo ambito, l’ambito di una fisica, sia pure, per dir così, estrema ed abissale, la coscienza, dimostrano di ignorare l'universo dello Spirito.
Il problema dell'io e del suo destino è del tutto particolare: infatti, mentre, ad esempio, lo studio del cosmo, implica una pur non totale separazione tra oggetto studiato e soggetto che studia, il problema dell'io congiunge in un nodo di Gordio la coscienza che scava nella coscienza. E' una situazione paradossale e, per molti versi, inscritta in labirinti tautologici: alcuni hanno creduto di trovare l'uscita del dedalo identificando l'io con un "fascio di sensazioni", altri hanno ipostatizzato l'essere individuale in una sostanza. A metà strada tra queste risposte antitetiche, si può collocare la congettura dell'anima come progetto dell'essere, come pensiero che dal nulla si protende oltre il tempo e lo spazio, dopo averli attraversati, dunque come doloroso conato nel vacuo silenzio del nulla.
L'anima è fiamma che il vento può alimentare o spegnere.
L'anima è fiamma che il vento può alimentare o spegnere.
ReplyDeletezrettino se tu avessi un'anima sono certo che andrebbe a metano autoprodotto!
ESSSE: il banner adsense che compare sul trattamento "Mar Morto" mi sa tanto di stronzata.
Come al solito, 'o professore di 'sto randazzo non si rende conto delle minchiate che scrive: "Pronunciarsi su questo scenario è pressoché impossibile (...)". E allora sta' zitto, no?
ReplyDeleteilpeyote muto
Nella 5° riga Zret cita anche Terminator.
ReplyDeletePossibile che o'professore non riesca proprio a capire che i film di fantascienza siano frutto di fantasia ?
ReplyDeleteOmmadonna, leggete le castronerie postate qui http://snipurl.com/siymm dal duo comico sanremese. La prima è il titolo: "Fenomeni gravitazionali, onde a bassa frequenza e terremoti: dagli studi di Raffaele Bendandi alla fisica iperdimensionale".
ReplyDeleteilpeyote iperdimensionale
Zret vedo che sei ignorante anche di fantascienza (me c'è qualcosa di cui sai qualcosa?)
ReplyDeleteProva a leggere Palle d'acciaio di Janet Asimov, oppure vai a vedere Zardoz.
Insomma i fratelli Marcianò non perdono occasione di far sapere che sono
Ignoranti
Incompetenti
Incapaci
In malafede
Bugiardi...
Zret i genitori dei tuoi alunni lo sanno che sei un idiota incompetente?
Zret quanti solidi rubi allo stato (e quindi a noi)?
Straker ha detto...
ReplyDeleteRicerca su Google per:
tanker enemy: circa 6.950.000 risultati
scie chimiche: circa 201.000 risultati
chemtrails: circa 1.030.000 risultati
Alla via così!
14 ottobre, 2009 18:36
Questo commento merita un articolo :D
Quasi 7 milioni di pagine per tanker enemy?
Peccato che Google cerchi in questo caso sia la parola "tanker" sia la parola "enemy" restituendo così quasi 7 milioni di risultati...ma basta mettere le due parole tra virgolette cioè "tanker enemy" ed il risultato è 24.600 :D
Ah ah ah
Che ciarlatanone! da 6.950.000 a 24.600!
Turismo, a me da ancor meno risultati (19.700) e - ho dato una scorsa alle prime pagine - sono quasi tutti riferibili ai millemila blog e minchiate d'o professore di 'sto randazzo e 'o comandante clusò. Non c'è che dire, un grande risultato
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