Ruote nelle ruote
Nostradamus è il nome latinizzato di Michel de Notre Dame (1503-1566), noto medico ed astrologo francese, di origine ebraica. Dal 1550, dopo molti viaggi, pubblicò almanacchi con previsioni meteorologiche e di eventi che sarebbero occorsi nell'anno. Nel 1555 comparvero le famose "Centurie", quartine con profezie, peraltro astruse e di difficilissima interpretazione, ottenute sulla base di visioni e di ispirazioni.
Esiste, però, un altro libro attribuito a Nostradamus, conosciuto come “Libro Perduto” o “L’ultimo libro di Nostradamus” o “Vaticinia di Nostradamus”.
Si tratta di una raccolta di ottanta immagini acquerellate, rilegate sotto forma di codice e scoperte nel 1982 dai giornalisti Enza Massa e Roberto Pinotti, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Fondo Vittorio Emanuele 307). Il codice è stato attribuito a Nostradamus. In una scheda originale dei padri cartusiani allegata al manoscritto, si afferma che il codice venne portato in Roma dal figlio del veggente di Salon, César de Notre Dame, affinché fosse donato al cardinale Maffeo Barberini, futuro papa, con il nome di Urbano VIII dal 1623 al 1644. Un manoscritto simile a questo è il Marston MS 225 ed è custodito nella biblioteca della Università di Yale, a New Haven (Connecticut, Stati Uniti). [1]
Nelle ultime pagine di questo manoscritto sono raffigurate scene riguardanti la Fine dei Tempi in cui gli avvenimenti sono correlati ad una simbologia per lo più astrologica e biblica, desunta soprattutto da Rivelazione: in molte pagine è effigiato il Libro. E' un riferimento al Libro della Vita che il Cristo Pantocrator tiene in mano ed in cui sono segnate tutte le azioni degli uomini. E' significativo che le ultime pagine del codice mostrino un volume squadernato senza alcun contenuto vergato: un’allusione alla fine della storia come scrittura degli eventi? In alto è rappresentata la Ruota circondata da cartigli: l’emblema delle Ruota, i cui valori sono molteplici, qui assume significato cosmico e cronologico, adombrando, come i rosoni delle chiese gotiche, il ciclo precessionale. E’ pure palese il richiamo all’Arcano dei Tarocchi, la Ruota della Fortuna, che indica la mutevolezza della sorte, il destino, l’ineluttabilità. La Ruota di pagina 72 è senza gli otto raggi [2]: l’assenza dei raggi esprime la cessazione del moto, il punto d'arrivo.
E’ notevole che siano dipinti il segno dello Scorpione e del Sagittario: il pungiglione dell’Aracnide punta, come il dardo del Sagittario verso un punto importante dell’universo. Questa sinopia del firmamento è stata interpretata dallo scienziato statunitense Paul La Violette come una segnalazione iconografica del centro della Galassia, da cui sarebbe provenuta, stando a La Violette, una superonda di raggi cosmici. Tale superonda avrebbe colpito la Terra nell’XI millennio a.C., causando immani cataclismi. Il centro della Via lattea, definito Hunab ku dai Maya, era per il popolo mesoamericano, il luogo da cui si sprigiona il tempo. La Violette, pur all’oscuro del codice in esame, interpreta le costellazioni zodiacali, attribuendo loro un significato identico a quello che paiono assumere nei "Vaticinia".
Le corrispondenze non finiscono qui: infatti Jay Weidner e Vincent Bridges, nel loro saggio, "Monument of the end of time", decifrano le iscrizioni ed i bassorilievi di un enigmatico monumento che sorge in un sagrato della cittadina francese di Hendaye, individuando la previsione di un cataclisma celeste proveniente dal centro della Galassia.
Infine, da un punto di vista formale e semantico, si nota un altro parallelismo con l'ultima lama che compone le infami Illuminati cards: qui la ruota è sostituita dalle bobine di un registratore e l’epilogo della storia è evocato dal nastro spezzato e dalla didascalia.
Closing time.
[1] Non so se siano stati condotti studi filologici per stabilire la paternità del codice, ma, qualora il testo non fosse dovuto a Nostradamus o al figlio César, resta la sua importanza sotto il profilo culturale e, in parte, predittivo.
[2] Gli otto raggi sono, secondo vari studiosi, la somma dei raggi appartenenti alla croce cosmica nel centro galattico con quelli della croce solstiziale ed equinoziale.
Fonti:
A. Anzaldi, B. Bazzoli, Dizionario di astrologia, Milano, 1988, s.v. Nostradamus
R. Buccellani, Le grandi profezie, Milano, 1995
Majuro.it, Nostradamus 2012
Paul La Violette, Earth under fire, Padova, 2006
Esiste, però, un altro libro attribuito a Nostradamus, conosciuto come “Libro Perduto” o “L’ultimo libro di Nostradamus” o “Vaticinia di Nostradamus”.
Si tratta di una raccolta di ottanta immagini acquerellate, rilegate sotto forma di codice e scoperte nel 1982 dai giornalisti Enza Massa e Roberto Pinotti, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Fondo Vittorio Emanuele 307). Il codice è stato attribuito a Nostradamus. In una scheda originale dei padri cartusiani allegata al manoscritto, si afferma che il codice venne portato in Roma dal figlio del veggente di Salon, César de Notre Dame, affinché fosse donato al cardinale Maffeo Barberini, futuro papa, con il nome di Urbano VIII dal 1623 al 1644. Un manoscritto simile a questo è il Marston MS 225 ed è custodito nella biblioteca della Università di Yale, a New Haven (Connecticut, Stati Uniti). [1]
Nelle ultime pagine di questo manoscritto sono raffigurate scene riguardanti la Fine dei Tempi in cui gli avvenimenti sono correlati ad una simbologia per lo più astrologica e biblica, desunta soprattutto da Rivelazione: in molte pagine è effigiato il Libro. E' un riferimento al Libro della Vita che il Cristo Pantocrator tiene in mano ed in cui sono segnate tutte le azioni degli uomini. E' significativo che le ultime pagine del codice mostrino un volume squadernato senza alcun contenuto vergato: un’allusione alla fine della storia come scrittura degli eventi? In alto è rappresentata la Ruota circondata da cartigli: l’emblema delle Ruota, i cui valori sono molteplici, qui assume significato cosmico e cronologico, adombrando, come i rosoni delle chiese gotiche, il ciclo precessionale. E’ pure palese il richiamo all’Arcano dei Tarocchi, la Ruota della Fortuna, che indica la mutevolezza della sorte, il destino, l’ineluttabilità. La Ruota di pagina 72 è senza gli otto raggi [2]: l’assenza dei raggi esprime la cessazione del moto, il punto d'arrivo.
E’ notevole che siano dipinti il segno dello Scorpione e del Sagittario: il pungiglione dell’Aracnide punta, come il dardo del Sagittario verso un punto importante dell’universo. Questa sinopia del firmamento è stata interpretata dallo scienziato statunitense Paul La Violette come una segnalazione iconografica del centro della Galassia, da cui sarebbe provenuta, stando a La Violette, una superonda di raggi cosmici. Tale superonda avrebbe colpito la Terra nell’XI millennio a.C., causando immani cataclismi. Il centro della Via lattea, definito Hunab ku dai Maya, era per il popolo mesoamericano, il luogo da cui si sprigiona il tempo. La Violette, pur all’oscuro del codice in esame, interpreta le costellazioni zodiacali, attribuendo loro un significato identico a quello che paiono assumere nei "Vaticinia".
Le corrispondenze non finiscono qui: infatti Jay Weidner e Vincent Bridges, nel loro saggio, "Monument of the end of time", decifrano le iscrizioni ed i bassorilievi di un enigmatico monumento che sorge in un sagrato della cittadina francese di Hendaye, individuando la previsione di un cataclisma celeste proveniente dal centro della Galassia.
Infine, da un punto di vista formale e semantico, si nota un altro parallelismo con l'ultima lama che compone le infami Illuminati cards: qui la ruota è sostituita dalle bobine di un registratore e l’epilogo della storia è evocato dal nastro spezzato e dalla didascalia.
Closing time.
[1] Non so se siano stati condotti studi filologici per stabilire la paternità del codice, ma, qualora il testo non fosse dovuto a Nostradamus o al figlio César, resta la sua importanza sotto il profilo culturale e, in parte, predittivo.
[2] Gli otto raggi sono, secondo vari studiosi, la somma dei raggi appartenenti alla croce cosmica nel centro galattico con quelli della croce solstiziale ed equinoziale.
Fonti:
A. Anzaldi, B. Bazzoli, Dizionario di astrologia, Milano, 1988, s.v. Nostradamus
R. Buccellani, Le grandi profezie, Milano, 1995
Majuro.it, Nostradamus 2012
Paul La Violette, Earth under fire, Padova, 2006
Come facciano a dare ascolto a un esponente sionista, dopo tutta la merda che spalano sugli ebrei, proprio mi pare assurdo.
ReplyDeleteGustatevi il captcha di prima
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