Ora arriva o'professore, riprende la notizia-bufala e ci mette il carico.
http://www.tankerenemy.com/2009/10/scie-tossiche-mosca-contro-la-neve.html
Scie tossiche a Mosca contro la neve
Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano di regime "Il Corriere.it". Siamo disgustati dalla disinformazione e dall'ignoranza imperanti, ma ci è sembrato doveroso divulgare una notizia che è un'ulteriore conferma di come la manipolazione meteorologica e climatica sia una triste realtà.
Il borgomastro di Mosca ha deciso di ricorrere alle scie tossiche per impedire che sulla città cada la neve, ma i giornalisti asserviti al sistema, come sempre, cianciano di nitrato d'argento o ioduro d'argento, laddove le precipitazioni sono inibite per lo più con il bario e con altri elementi e composti igroscopici. Altri, invece, citano la polvere di cemento. Non sono comunque ingredienti innocui. Tutt'altro! Nel pezzo che proponiamo, si menziona il ghiaccio secco che è biossido di carbonio: poi i vari governi ed "ambientalisti" si stracciano le vesti per un po' di C02 che non si comprende come possa prosciugare l'umidità atmosferica. Allora non è vero che intendono ridurre le emissioni dei cosiddetti gas serra, se disperdono il ghiaccio secco nell'atmosfera. Sia ben chiaro: il piano dello scellerato sindaco moscovita è solo un espediente per legalizzare le irrorazioni chimico-biologiche che, da decenni, sono una mortale prassi in quasi tutto il mondo. Si ricordi anche che i militari usano il bario ed altri veleni per prendere due piccioni con una fava, ossia si alterano pesantemente i fenomeni atmosferici e, nel contempo, si avvelenano la popolazione e la biosfera con la scusa di ridurre le spese per ripulire Mosca dalla neve. In questa occasione [1] la giornalista, per evitare di riferisi al succitato bario e ad altri elementi igroscopici, spiega che vengono inseminate le nubi nei dintorni di Mosca per inibire le precipitazioni nevose sulla capitale, ma determinando un incremento eccessivo delle piogge sulle campagne.
I sudditi plaudono felici e dementi.
MILANO – Chi da tempo sogna di intraprendere un viaggio a Mosca per vedere la neve fioccare sulla Piazza Rossa rischia di non poter più realizzare il proprio desiderio. Per volere del sindaco, la neve potrebbe infatti essere messa al bando dalla capitale della Federazione Russa e le cupole della Cattedrale di San Basilio ricoperte da un candido velo resteranno solo un ricordo nelle vecchie cartoline offerte ai turisti.
L’IDEA - Yuri Luzhkov, primo cittadino di Mosca dal 1992, ha dichiarato che senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle casse della città che, tra l’altro, diventerebbe decisamente più vivibile. E' per questo che ha pensato di proporre il lancio di un programma di controllo meteorologico che, in pratica, sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo buono in occasione di feste ed eventi importanti.
SPARARE ALLE NUVOLE – Così la neve sarebbe definitivamente bandita da Mosca grazie alle sostanze – di solito ghiaccio secco o nitrato d’argento – che vengono sparate nelle nuvole per indurre la pioggia ed evitare che grandini, come qualcuno fa, per esempio, per proteggere le vigne prima della vendemmia. Senza contare che – fa notare ancora il sindaco – un aumento delle precipitazioni gioverebbe non poco alle campagne circostanti la città che avrebbero così raccolti più generosi. Di parere opposto sono proprio gli abitanti delle regioni confinanti i quali temono che l’aumento delle piogge finisca col causare allagamenti e danni. Ma, alla fine, la politica di taglio delle spese proposta dal sindaco potrebbe avere la meglio, dato che – stando alle stime di Luzhkov – il programma per il controllo meteorologico costerebbe solamente un terzo di quanto viene speso ogni anno per ripulire la città dalla neve.
Leggi qui lo sconclusionato e fuorviante articolo pubblicato sul sito Il Corriere.it
Articolo correlato: Scie chimiche in Cina, 2008
[1] Il 10 maggio 2007 il TG1 R.A.I. mandò in onda un breve servizio nel quale si citavano azoto, iodio ed argento. Anche in quel caso le informazioni erano completamente errate e forse in modo non fortuito.
Il borgomastro di Mosca ha deciso di ricorrere alle scie tossiche per impedire che sulla città cada la neve, ma i giornalisti asserviti al sistema, come sempre, cianciano di nitrato d'argento o ioduro d'argento, laddove le precipitazioni sono inibite per lo più con il bario e con altri elementi e composti igroscopici. Altri, invece, citano la polvere di cemento. Non sono comunque ingredienti innocui. Tutt'altro! Nel pezzo che proponiamo, si menziona il ghiaccio secco che è biossido di carbonio: poi i vari governi ed "ambientalisti" si stracciano le vesti per un po' di C02 che non si comprende come possa prosciugare l'umidità atmosferica. Allora non è vero che intendono ridurre le emissioni dei cosiddetti gas serra, se disperdono il ghiaccio secco nell'atmosfera. Sia ben chiaro: il piano dello scellerato sindaco moscovita è solo un espediente per legalizzare le irrorazioni chimico-biologiche che, da decenni, sono una mortale prassi in quasi tutto il mondo. Si ricordi anche che i militari usano il bario ed altri veleni per prendere due piccioni con una fava, ossia si alterano pesantemente i fenomeni atmosferici e, nel contempo, si avvelenano la popolazione e la biosfera con la scusa di ridurre le spese per ripulire Mosca dalla neve. In questa occasione [1] la giornalista, per evitare di riferisi al succitato bario e ad altri elementi igroscopici, spiega che vengono inseminate le nubi nei dintorni di Mosca per inibire le precipitazioni nevose sulla capitale, ma determinando un incremento eccessivo delle piogge sulle campagne.
I sudditi plaudono felici e dementi.
MILANO – Chi da tempo sogna di intraprendere un viaggio a Mosca per vedere la neve fioccare sulla Piazza Rossa rischia di non poter più realizzare il proprio desiderio. Per volere del sindaco, la neve potrebbe infatti essere messa al bando dalla capitale della Federazione Russa e le cupole della Cattedrale di San Basilio ricoperte da un candido velo resteranno solo un ricordo nelle vecchie cartoline offerte ai turisti.
L’IDEA - Yuri Luzhkov, primo cittadino di Mosca dal 1992, ha dichiarato che senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle casse della città che, tra l’altro, diventerebbe decisamente più vivibile. E' per questo che ha pensato di proporre il lancio di un programma di controllo meteorologico che, in pratica, sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo buono in occasione di feste ed eventi importanti.
SPARARE ALLE NUVOLE – Così la neve sarebbe definitivamente bandita da Mosca grazie alle sostanze – di solito ghiaccio secco o nitrato d’argento – che vengono sparate nelle nuvole per indurre la pioggia ed evitare che grandini, come qualcuno fa, per esempio, per proteggere le vigne prima della vendemmia. Senza contare che – fa notare ancora il sindaco – un aumento delle precipitazioni gioverebbe non poco alle campagne circostanti la città che avrebbero così raccolti più generosi. Di parere opposto sono proprio gli abitanti delle regioni confinanti i quali temono che l’aumento delle piogge finisca col causare allagamenti e danni. Ma, alla fine, la politica di taglio delle spese proposta dal sindaco potrebbe avere la meglio, dato che – stando alle stime di Luzhkov – il programma per il controllo meteorologico costerebbe solamente un terzo di quanto viene speso ogni anno per ripulire la città dalla neve.
Leggi qui lo sconclusionato e fuorviante articolo pubblicato sul sito Il Corriere.it
Articolo correlato: Scie chimiche in Cina, 2008
[1] Il 10 maggio 2007 il TG1 R.A.I. mandò in onda un breve servizio nel quale si citavano azoto, iodio ed argento. Anche in quel caso le informazioni erano completamente errate e forse in modo non fortuito.
Primo.
ReplyDelete"Il borgomastro di Mosca"... professore di 'sto randazzo, non è che usando termini desueti (o, come in questo caso, TOTALMENTE falsi, i borgomastri son tipici dei paesi di lingua germanica) dai più valore alle minchiate che riporti.
ilpeyote jaegermeister
Della serie: "non c'è niente da fare"
ReplyDeletePremetto che baso la mia confutazione a questa ennesima minchiata d'o comandante clusò sui miei (purtroppo) lontani ricordi universitari di matematica, fisica e altre materie scientifiche in generale. Invito chi ne sa più di me a correggermi e/o integrarmi, ci mancherebbe. Premetto anche che parlerò in parole povere, per semplicità mia e di chi mi legge, e spero di non sparare cazzate.
Cominciamo dalla suddetta minchiata:
"Straker ha detto...
Ricordiamo la risposta di Mercalli, il meteorologo dell'equazione di Clausius-Clapeyron, quello che "fa il suo mestiere" : "L'acqua non si può impedire nè che evapori nè che precipiti. Punto.
Mercalli non si è reso conto di fornire così la risposta alla domanda provocatoria dei suoi colleghi disinformatori (hanmar, axlman, Attivissimo etc.), allorquando dicono: "Ma non avevate detto che le scie chimiche servono a non far piovere?". Certo, ma in base all'equazione di Clausius-Clapeyron, se non fai piovere da una parte, si scaricherà tutto da un'altra.
22 ottobre, 2009 21:53"
1) Qui http://snipurl.com/snwle c'è l'equazione di Clausus-Clapeyron. La quale, nella pratica, si applica all'equilibrio (nel caso in questione) liquido/vapore e stabilisce che l'aria può contenere vapore acqueo in quantità maggiore per unità di volume quando si riscalda. Nel collegamento si giunge ad un equazione da usare (attraverso parametri di pressione, temperatura, eccetera) per calcolare, a certe condizioni "ideali", umidità relativa e del punto di rugiada
2) CHE COSA MINCHIA VUOL DIRE "se non fai piovere da una parte, si scaricherà tutto da un'altra" in base a tale equazione? Se, come tu affermi (sparandole) da anni che (ad es.) "irrorano per far piovere" (o il contrario) se irrorano NEL PUNTO X pioverà NEL PUNTO X. PIANTALA DI AMMANTARE (come 'o professore di 'sto randazzo, il dna non è un'opinione) LE TUE VACCATE CON UN'AURA "SCIENTIFICA" CITANDO LEGGI MATEMATICHE E FISICHE A CASACCIO, TANTO SAI CHE I TUOI PSEUDO (perché molti son fasulli) ADEPTI CREDONO ALLE TUE FANDONIE A PRESCINDERE.
Scusate le urla, erano per augurarsi che sentisse.
ilpeyote clapeyron
Tigre, ma lui sa benissimo di sparare cazzate e di inventare le cose ma dovrà pur far qualcosa per attirare visitatori nei suoi blog. Nel momento in cui si fa riprendere sul mitico terrazzino ad urlare "1561 ripeto 1561" quando la quota è in realtà ben superiore dovrebbe far capire anche agli imbecilli che sta recitando. Purtroppo i suoi adepti si trovano ad un livello ancora inferiore all'imbecillità e lui recita per loro, pubblico adorante. Con la differenza che loro mancano di neuroni e lui invece è un truffatore.
ReplyDeletePaolino, hai perfettamente ragione. Ma m'imbufalisco quando viene stuprata la scienza (ripeto, non ho titoli accademici, però un pochino me ne "intendo") e con questi stupri vengono indorate vaccate di magnitudo intergalattica. Poi, non pretendo che il personaggio in questione ammetta questo (il suo mestiere è quello di imbonitore) ma che almeno abbia il pudore di dire: "beh, ho sbagliato" UNA volta. Poi dà del coglione a scienziati VERI, o immette me (una persona qualsiasi) in una lista di proscrizione - e per questo, comandante clusò, pagherai (non è una minaccia, ci mancherebbe, parlo proprio di denaro) eccome se pagherai - eccetera.
ReplyDeleteilpeyote imbufalito ma gli passa subito
Della serie: "bugie, solo bugie"
ReplyDelete"Zret ha detto...
Bacab, non so fino a che punto sia valida la formuletta di mercalli: fatto sta che un certo equilibrio omeostatico tende a ricrearsi, ma questi pesanti interventi sul clima sono sempre nocivi e non necessari, stratagemmi per altri scopi, innominabili.
Ginger, forse ancora più grave delle decisioni del borgomastro moscovita è la non-chalance e l'ottusità con cui la giornalista tratta un argomento tanto scabroso. Tra l'altro abbiamo pure dovuto limare il pezzo, perché, se non si è ignoranti ed adulatori, non si diventa giornalisti.
Arturo, credo che, dopo il meeting di Copenhagen, assisteremo ad una semi-ufficializzazione delle scie anche in Occidente.
Ciao a tutti.
22 ottobre, 2009 21:55"
"limare il pezzo"? Hai solo aggiunto UNA VIRGOLA prima di "tra l'altro". professore di 'sto randazzo, piantala.
ilpeyote correttore di bozze