http://zret.blogspot.com/2009/10/nel-bosco.html
Nel bosco
Recarsi oggi in un bosco significa vivere un'esperienza disperante. Il silenzio spettrale è solo di rado rotto da un cinguettio o dal brivido del vento. I castagni e gli aceri, dalle chiome quasi del tutto spoglie, sono tetre colonne: in lontananza gli abeti sembrano guglie di grigio granito. Nel sottobosco crescono solo pochi ciuffi d'erba ed i corbezzoli, con il verde smagliante delle foglie, contrastano con il suolo scorticato, giallastro. Sulle rocce non si abbarbicano più i licheni e la volta del cielo, percorsa da profonde fenditure, incombe pericolante e minacciosa sul passeggero. I costoni sono scalfiti da ombre nerastre, i ruscelli agonizzano. Sui crinali si impigliano lembi di nuvole sbranate.
Si avverte che il crollo è ormai prossimo: chi sa osservare intuisce che ormai il pianeta è sull'orlo dell'abisso e che l'umanità è vicina alla resa dei conti. Hodie tibi, cras mihi: oggi a te, domani a me. Resta solo da comprendere se la rovina si abbatterà con estenuante lentezza o se improvvisa, come una frana, travolgerà tutto. Tutto è perduto, fuorché… Ora ci si confronta con il vero timore che abbiano rimosso o cercato di esorcizzare.
Chissà, forse quel giorno mostreremo un coraggio inatteso oppure - ed è più probabile - riveleremo i nostri lati peggiori. E' certo, però, che non potremo sfuggire alla prova suprema. Anche se ci siamo turati le orecchie per non sentire il grido dei sepolti vivi, quell'eco nera e squassante si riverbererà su di noi, atterrandoci, come fossimo fragili arbusti percossi dalla bufera.
Si avverte che il crollo è ormai prossimo: chi sa osservare intuisce che ormai il pianeta è sull'orlo dell'abisso e che l'umanità è vicina alla resa dei conti. Hodie tibi, cras mihi: oggi a te, domani a me. Resta solo da comprendere se la rovina si abbatterà con estenuante lentezza o se improvvisa, come una frana, travolgerà tutto. Tutto è perduto, fuorché… Ora ci si confronta con il vero timore che abbiano rimosso o cercato di esorcizzare.
Chissà, forse quel giorno mostreremo un coraggio inatteso oppure - ed è più probabile - riveleremo i nostri lati peggiori. E' certo, però, che non potremo sfuggire alla prova suprema. Anche se ci siamo turati le orecchie per non sentire il grido dei sepolti vivi, quell'eco nera e squassante si riverbererà su di noi, atterrandoci, come fossimo fragili arbusti percossi dalla bufera.
A quando l'antidoping nell'istruzione pubblica?
ReplyDeleteSempre più allegro, o' professò.
ReplyDeleteAiutatelo.
ReplyDeleteQuesto sta male davvero.
Ma, mi e' venuto un dubbio...
ReplyDeleteO' Professore per questi illuminati (*coff* *coff*) post, non e' che perde tempo a scuola a scriverseli invece di insegnare ?
O magari armeggia col portatile con la connessione della scuola per fatti propri invece di utilizzarla per attivita' didattiche ?
il crollo è ormai prossimo: si chiama INVERNO
ReplyDeleteLa connessione della scuola? Se ci fosse il wireless nella sua scuola sono convinto che camminerebbe rivestito di carta stagnola dalla testa ai piedi
ReplyDeletema che cacchio di boschi frequenta il professore di sto randazzo... questo sta male...
ReplyDeleteStraker ha detto...
ReplyDeleteOggi abbiamo messo sù il PC nuovo a Zret. Paga da bere? :-D
Questo per dirvi che vi chiedo scusa, ma sono stato impegnato nell'assemblaggio hardware e nel trasferimento dei suoi dati di lavoro ed impostazioni dalla macchina vecchia. Tempi ristrettissimi, ma comunque mi era impossibile parteciapre alla discussione, che ora ho letto ed apprezzo molto per gli interessanti contenuti.
12 ottobre, 2009 20:35
nel bosco..bisognerebbe andarci ogni tanto..
ReplyDeleteGran postaccio il bosco dove batte BiancaNeve se si fa fottere da 1561 nani!
ReplyDeleteMa siamo sicuri che li scriva lui??
ReplyDeleteNemmeno i suoi alunni lo pensano possibile.
Mi ricorda tanto uno di quei messaggi che lasciano i tizi che dopo poche ore prendono un arma da fuoco e fanno una strage o_O
ReplyDeleteMi piace zret perchè ama la vita ed è uno spirito ottimista, oltre che ad essere un ottimo professore di latinorum.
ReplyDeleteMa una toccatina ai marono la farei con le ultime che ha detto (profetizzato?).I miei di maroni.
Poveruomo...
ReplyDeleteSi, lo so che si dovrebbe scrivere staccato, ma...
Primo ma che cazzo dice dei bosci?
ReplyDeleteProprio 2 anni fa ero in Italia in Viaggio e mia moglie e' rimasta sorpresa della natura italiana, diciamo che in Giappone non siamo molto famosi per questo splendido aspetto del nostro territorio.
Io po che qua de scie di condensa ne vedo tante allo stesso tempo se vado a 2 KM da casa mia nel bosco posso impallinare un bel cinghiale o farmi pestare a sangue da un macaco.
Poi lasciamo stare la fauna di bestiacce tipo il Mukade che circolano qui in Giappone.
Porca vacca ne faccio fuori una alla settimana.
Secondo a Straker questo dimostra quanto sei pippa come informatico, io setto e migro i dati aziendali anche di 15 pc al giorno. Tu ci metti cosi tanto da dover motivare la tua assenza sul blog per un singolo trabicolo?
"chi sa osservare intuisce che ormai il pianeta è sull'orlo dell'abisso"
ReplyDeleteSei te che sei sull'orlo dell'abisso... sei senza speranza. Riesci solo a fotografare quello che resta di un bosco andato in fiamme, o che ha subito forse un massiccio attacco di processionaria, intuibile dalla quantità di pini. Cosa già vista, ma l'importante è che ad un impianto artificiale di pino, succede sempre il sopravvento della flora mediterranea, che da pioniera si stabilisce permanentemente lì.
Io di boschi rigogliosi pieni di cinghiali, daini, e caprioli ne vedo in continuazione, soprattutto in questo periodo che vado a cercare funghi. Se vuoi vedere un po' di boschi vieni qui in toscana, abbiamo la superficie boscosa più ampia d'italia.
Come avevo detto su di un altro blog, questa gente è così paranoica e depressa, che è diventata incapace di provare la gioia di stare all'aria aperta in una bella giornata di sole! Hanno aderito così tanto a questa immensa boiata delle scie chimiche, che vivono una specie di realtà parallela, si sono costruiti un mondo orribile, vedono la realtà filtrata dietro una specie di occhiali, che lasciano passare tutto ciò che è negativo e che appare come complotto. Non so godono più la vita insomma, e sinceramente, per loro posso solo provare pena! Quando questa immensa cavolata crollerà come mucchio di carte, si renderanno conto di quanto tempo hanno buttato via dietro scemenze e quanto poco hanno goduto la vita.
Continuate così... tanto il mondo continua ad andare avanti, con voi o senza di voi.
Secondo a Straker questo dimostra quanto sei pippa come informatico, io setto e migro i dati aziendali anche di 15 pc al giorno. Tu ci metti cosi tanto da dover motivare la tua assenza sul blog per un singolo trabicolo?
ReplyDeleteSi ma lui deve:
- separare i dati dal sistema operativo....
- stare attento a non scrivere un file batch che si mangi l'intero HD
- trovare il modo di instalalre solo sempre e comunque IE6...
Vuoi mettere?
ilPeyote hacker
Recarsi oggi in un bosco significa vivere un'esperienza disperante.
ReplyDeleteVolevi dire andare in un bosco con te, ma ovviamente te non ci sei andato nel bosco.
Io, che in un bosco ci vivo, mi sono fatto una sana risata leggendo le idiozie di questo derelitto! xD
ReplyDeleteSecondo me la conoscenza dei boschi di Herr Professor deriva dall'aver visto qualche cartone animato dei puffi...
ReplyDeleteche pover'uomo....nel bosco io ci vivo, ed è PIENO di vita, sia sugli alberi (foltissimi) sia nel sottobosco.
ReplyDeleteZret, sei un pò (tanto) una merda a dire certe cose: se non sai, stai zitto.
...e portarlo nel bosco, come Pollicino, ma senza le mollichine?
ReplyDeleteDite che poi ne sentiremmo la mancanza... Va beh, pazienza, ce la faremo!
Ma straker e zret avranno anche comprato una nuova licenza di Windows?
ReplyDeleteE i programmi che usano per scrivere le loro seghe mentali e ritoccare foto e filmati li avranno comprati tutti?
Ma dove cazzo vivono questi, nella terra di Mordor?
ReplyDeleteMichele degli Anelli
Nel boschetto della mia fantasia c'e' un fottio di animaletti un po' matti inventati da me, che mi fanno ridere quando sono triste, che mi fanno ridere quando sono felice, che mi fanno ridere quando sono medio; in pratica mi fanno ridere sempre, quel fottio di animaletti inventati da me.
ReplyDeleteC'e' il vitello con i piedi di balsa il vitello con i piedi di spugna e indovina chi c'e'? C' e' pure il vitello coi piedi di cobalto , c'e' il vitello coi piedi tonnati quattro ne ho inventati, sono gli animali della mia e della tua fantasia.
Ma un giorno il vitello dai piedi di balsa si reco' dal vitello coi piedi di cobalto. Gli disse "C'e' il vitello coi piedi tonnati che parla molto male di te: sostiene che i tuoi piedi non sono di vero cobalto ma sono soltanto quattro piedi di pane ricoperti da un sottile strato di cobalto".
[canta Ruggeri]
"Mio caro vitello dai piedi di balsa, la tua storia e' falsa: l'amico vitello coi piedi di spugna mi ha svelato la verita' :egli ha nascosto una microspia nei tuoi piedi di balsa e nei piedi tonnati, cosi' ha scoperto che tu, solo tu,
[pezzo di chitarra dei Pink Floyd]
sempre tu, anche tu, nient'altro che tu, proprio tu sei il vitello dai piedi di balsa inventore di una storia falsa.
Accusavi il vitello dai piedi tonnati e per questo i tuoi piedi saranno asportati".
[Mangoni:] Ma la legge prevede una pena aggiuntiva per questo reato: l'ascolto forzato di":
(pezzo dei Los Sri Lanka Parakramabahu Brothers)
Nel boschetto della mia fantasia ora c'e' un vitello senza piu' i piedi che invoca pieta',
quand'ecco che un piccolo amico si avvicina:
"Mi presento, son l'orsetto ricchione e come avrai intuito adesso t'inculo".
Frrrrrrr....
Certo che o'professore minchione e' MOLTO meno allegro di una compagnia di becchini!
ReplyDeleteLeggerlo e farsi venire voglia di suicidarsi e' tutt'uno, ca$$o!!
MAPPORKATROIA, ZRET, MAFFATTICURARE, ALMENO FORSE RITROVI UN PO' DI GIOIA DI VIVERE, C#$$O!
OK, grammatica e stile li ho sfanculati, ma questo ha veramente rotto!!!
OT: scusate... mi ero perso la versione inglese dei mitici post di strakkino. Ancora più ilari degli originali
ReplyDeleteEsempio
http://tankerenemy.blogspot.com/2009/08/disinfo-agents-exposed.html
Imperdibile!
(scusare se ho scoperto l'acqua calda... ma son troppo forti)
Zret, chi è costui.. ui.. ui.. ui..???
ReplyDeleteChi la capisce non è tancherenematico
Se posso dire la mia...
ReplyDeleteSarei ben felice se la situazione fosse quella descritta dal professore.
Almeno non dovrei armarmi di maniche lunghe, pantaloni legati alla caviglia e machete per poter seguire gli affioramenti durante le campagne di rilevamento.
Porc...
Invece mi tocca aver a che fare con alberi frondosi che fanno ombra, cespugli talmente intricati da sembrare vivi coltri di piante frammiste a foglie varie che nemmeno col lanciafiamme riesci ad esporre gli strati che ti interessano.
A professo', ma 'ndo cazzo vivi?
Saluti
Michele
Hanmar, sei il solito disinformatore, qui in versione silvestre.
ReplyDeleteMa non ti preoccupare! Zret cambia idea facilmente.
Ieri, 13 ottobre, scriveva: "Recarsi oggi in un bosco significa vivere un'esperienza disperante."
Oggi, 14, semplicemente il giorno dopo, così risponde ad un suo lettore: "Iniziato, sei un privilegiato, perchè vivi non distante dai boschi."
Che avrà voluto dire?
Non lo sa nemmeno lui... :P
ReplyDeleteSaluti
Michele