L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Monday, February 8, 2010

Military M.A.M.

http://zret.blogspot.com/2010/02/military-mam.html

Military M.A.M.

Le "mutilazioni animali" sono un fenomeno noto anche come "mysterious animals mutilations" (M.A.M.) e che occorre da circa quarant'anni anni negli Stati Uniti, in Canada, in America meridionale, Australia ed Europa. Qualche caso è stato segnalato pure in Africa. Nell'aprile del 1971, i casi di mutilazione di bestiame aumentarono improvvisamente negli Stati Uniti, specialmente nel Nuovo Messico ed in Colorado. Furono reperite all'interno di allevamenti e fattorie carcasse di bovini sgozzati, dissanguati, privi di occhi, di orecchie, degli organi riproduttivi e di altri parti del corpo.

Linda Moulton Howe, giornalista, scrittrice e regista di documentari scientifici, è la maggiore studiosa delle M.A.M.: ella ha passato in rassegna le principali ipotesi esplicative dell'inquietante fenomeno, contribuendo in parte a diffondere l'idea degli alieni macellai. Secondo vari ricercatori, le mutilazioni del bestiame possono essere ricondotte alle seguenti cause: l'aggressione di animali selvatici; l'azione di roditori, corvidi ed altri volatili necrofagi su bovini ed ovini morti per malattia; riti satanici; messaggi cruenti legati ad organizzazioni criminali presenti nel mondo degli allevatori; mistificazioni. Alcuni studiosi scettici di fronte all'assenza degli organi interni, chiamano in causa l'autolisi, un processo decompositivo a causa del quale gli organi interni si trasformano in un fluido che si disperde all'interno del corpo degli animali. Costoro tendono a sorvolare sulle incisioni molto precise con cui è tagliata e staccata la pelle degli animali: paiono incisioni praticate con strumenti laser. La sofisticata tecnica chirurgica, la cauterizzazione, l'assenza di tracce attorno ai cadaveri ed il pur occasionale avvistamento di U.F.O. in concomitanza con le M.A.M. hanno indotto alcuni ufologi ad attribuirle ad extraterrestri carnefici.

Mentre solo in qualche caso sono stati scorti oggetti volanti non identificati, molti testimoni hanno riferito di aver visto, in coincidenza con le M.A.M, silenziosi elicotteri privi di contrassegni identificativi: si può congetturare che i militari siano implicati in queste sanguinose operazioni o come alleati di intrusi ostili o autonomamente, forse per incolpare i visitatori di queste scelleratezze, al fine di demonizzarli e con lo scopo di intorbidare le acque.

Nell'articolo intitolato Armi a microonde: le armi del dolore, 2010, l'autore si sofferma sulle cosiddette armi non letali (come il taser), supponendo che questi dispositivi siano all'origine delle strane mutilazioni. Le microonde di questi apparati agiscono sul sistema nervoso ad una profondità di 5 mm. Non sono dannose, se l’azione è di breve durata, altrimenti, oltre a cagionare un atroce dolore, provocano lesioni irreversibili del tessuto nervoso.

Una di queste spaventose armi è stata denominata Medusa: Medusa è un cannone ad elettroni ad impulsione della potenza pari ad un mega-watt e mezzo. Questo sistema, montato su veicoli, ha come sorgente d’energia un generatore elettrico a gasolio. Medusa è in grado di incenerire a distanza i circuiti elettronici di carri armati, navi, aerei. Questo cannone può essere installato su un velivolo o su un satellite in orbita attorno alla Terra. Le asportazioni violente di cui sono vittime capi di bestiame sono forse spiegabili in questa ottica, secondo il Direttore del C.N.R.S. (Centre national recherche scientifique). Egli osserva pure che la presenza di elicotteri silenziosi è da collegare alle tecnologie militari più avveniristiche. Bisogna ricordare che il 60% del rumore prodotto da un elicottero convenzionale deriva dall'interazione tra i vortici generati dalle estremità delle pale del rotore principale con quelli prodotti dal rotore di coda. Quindi viene sostituito il rotore di coda di un elicottero con un sistema a flusso d’aria. Questo apparato tecnologico esiste e si chiama NOTAR. Il rotore di coda è rimpiazzato da un grosso tubo in fibra di carbonio. In esso viene soffiato, da un ventilatore con elica a passo variabile, un flusso d'aria in rotazione

Un altro sistema per rendere un elicottero meno rumoroso è costituito dall'impiego di motori MHD, elettromagnetici, al plasma, gli stessi motori che sono montati sugli aerei ipersonici (superano Mach 10 senza bang!) ed i sottomarini superveloci della Marina statunitense.

Le mutilazioni potrebbero essere praticate da uno scalpello chirurgico laser, termo-cauterizzante. Infatti l’esame delle carcasse rivela che i labbri delle piaghe sono stati portati a 350° C. Alcuni investigatori, compiendo inchieste sul modo in cui le tracce organiche erano state sollevate e rivoltato, hanno concluso che un elicottero dove aver stazionato sul luogo della cruenta operazione. Secondo i ricercatori indipendenti, gli elicotteri che operano la notte, catturando gli animali, per eseguire prelevamenti a bordo e gettare infine le carcasse mutilate, potrebbero aver base a Kirkland, non lontano dai laboratori Sandia, Nuovo Messico, e dai laboratori Philips dove sono fabbricati strumenti elettronici per i militari.

Certo, ci si può chiedere: cui prodest tutto ciò? Qual è il vero scopo delle mutilazioni militari? Si può obiettare, affermando che queste nefande azioni si potrebbero perpetrare di nascosto all'interno di una base segreta, ma, così agendo, non si riuscirebbe nell'intento di criminalizzare gli alieni tutti e di diffondere la paura tra gli allevatori e gli abitanti delle aree rurali.

Alcune "coincidenze" inducono a porsi delle domande: le M.A.M. si manifestarono pressappoco, dopo alcuni anni dalla fabbricazione dei primi strumenti laser. Esse, collegate agli elicotteri neri, sono più frequenti vicino alle installazioni appartenenti all’esercito, in stati come il Colorado, il New Mexico etc., teatri di sinistre operazioni del governo occulto.[1]

I militari: carnefici dell'umanità.

[1] Poco note e poco studiate, ma non meno spaventevoli sono le misteriose mutilazioni umane su cui si può leggere G. Rampini, Come le bestie, in X Times n. 13, novembre 2009


Fonti:

Autore non indicato, Armi a microonde: il raggio del dolore, 2010
R. Malini, U.F.O. il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003, s.v. Mutilazioni animali




Wednesday, December 2, 2009

Peter Pasini: il marchio di un rapito

http://zret.blogspot.com/2009/12/peter-pasini-il-marchio-di-un-rapito.html

Peter Pasini: il marchio di un rapito

Peter Pasini è un tenore lirico australiano abitante nei pressi di Melbourne. Pasini, nel luglio del 1988, (altre fonti indicano il mese di giugno) – secondo il suo racconto – fu rapito da un equipaggio di un U.F.O. Da quella volta i rapimenti si succedettero più volte: in Ufologia i soggetti che vengono sequestrati in più occasioni sono definiti repeaters. Il giovane tenore dichiarò: “Da allora la mia famiglia ed io non abbiamo più avuto pace. Abbiamo traslocato tre volte, ma gli alieni ci seguono.”

Johannes Fiebag ricostruisce le vicissitudini di Pasini nel modo seguente: “Il primo rapimento ebbe luogo a Rosenwood, una piccola località vicina ad Ipwich, nell’Australia meridionale. 'Erano circa le 21 ed io mi trovavo in casa. All’improvviso, sentii un impulso irrefrenabile di uscire all’aperto. Quando guardai giù in strada, vidi un pallone dorato che volava seguendo i binari della ferrovia. Sulle prime pensai si trattasse di un nuovo modello di aereo, ma non faceva alcun rumore. M’incamminai verso di esso. Quello che mi sorprese di più era il senso di pace e di distensione che la luce dell’oggetto mi infondeva. Pur essendo di un chiarore abbagliante, non mi feriva minimamente gli occhi. Mentre me ne stavo lì affascinato da quella luce, apparve una figura umana tutta bianca e lucente come seta, con un’enorme testa, grandi occhi spioventi e bocca sottile come un taglio. Mi guardò, poi tutto sparì intorno a me. La prima cosa di cui mi ricordo ancora dopo questo fatto è che mi trovavo nel giardino di casa'. Ma non è tutto: qualcuno gli versò sulla testa uno strano liquido freddo, una sostanza trasparente e gelatinosa che gli cola giù per le guance. 'In quel momento mi accorsi che, accanto a me, stava inginocchiato mio fratello Gary: anch’egli aveva visto la luce'. Barcollando i due fratelli rientrano in casa e constatano con sorpresa che la loro madre sta dormendo profondamente, visto che dal momento in cui sono usciti di casa, sono trascorse sei ore. 'Quando mi guardai allo specchio del bagno – continua Pasini – scorsi sulla fronte un marchio rosso e circolare che mi faceva un male d’inferno. Avevo anche piccole bolle dietro le orecchie'. Per oltre un anno l’allora sedicenne Peter Pasini trascina la vita tormentata dal ricordo degli inspiegabili casi di quella notte”.

In seguito il giovane decise di consultare un ipnotizzatore: gli tornò alla mente un letto di metallo sul quale era stato adagiato, una fortissima luce bianca ed un umanoide che, preso un cilindro scuro, glielo aveva puntato contro. L’ufonauta inserì il cilindro nell’orecchio sinistro dell’adolescente che perse i sensi. Quando si destò, Peter era seduto davanti ad una finestra circolare da cui potè ammirare un cielo punteggiato di stelle.

Il caso di Peter Pasini snocciola il repertorio classico delle abductions: bagliori corruschi, esami medici a bordo di un’astronave, cicatrici e soprattutto la raggelante paura. Un aspetto concernente l’esperienza di Pasini merita di essere approfondito: il marchio sulla fronte che, insieme con l’innesto probabilmente introdotto nel malcapitato (si ricordi lo strumento a forma di tubo diretto nell’orecchio sinistro), testimonia che il vissuto ha un fondamento nella “realtà” fisica. In altri casi, infatti, si può ritenere che le esperienze dei rapiti si situino in una dimensione mentale, benché sia arduo indicare il confine (se tale confine veramente esiste) tra piano concreto e sfera psichica. Non si può neppure essere sicuri che Pasini incontrò degli extraterrestri, giacché, come è stato ipotizzato dai ricercatori Lammer e Boylan, falsi scenari di abduction possono essere creati dai militari, somministrando droghe e per mezzo di sofisticate tecnologie.

Pasini si convinse che gli era stato impiantato un microprocessore cerebrale: in effetti, pur avendo cambiato casa più volte, i suoi persecutori riuscirono a rintracciarlo anche nelle nuove abitazioni, forse grazie all’innesto miniaturizzato che consentiva loro di localizzare la vittima. Se gli impianti hanno solo questa funzione… [1]

[1] Nel 1990 Pasini fu protagonista di un avvistamento: mentre stava osservando il pianeta Venere che sorgeva ad oriente, vide un oggetto sigariforme e con una luce rossa pulsante. Il velivolo si librò per scomparire nel cielo notturno. Cinque minuti dopo, l’uomo scorse una nube scura nella direzione in cui l'ordigno era apparso.


Fonti:

J. Fiebag, Gli Alieni, Roma, 1994
R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Firenze-Milano, 2003, s.v. Pasini Peter
Research digest dell'UFORA, a cura di Keith Basterfileld, 1990




Monday, November 23, 2009

John Hodges ed "i cervelli alieni"

http://zret.blogspot.com/2009/11/john-hodges-ed-i-cervelli-alieni.html

John Hodges ed "i cervelli alieni"

Nel pregevole saggio di Johannes Fiebag, Gli Alieni (il titolo originale in tedesco è un molto più evocativo Die Anderen, ossia Gli Altri), l'autore, geologo ed ufologo scomparso prematuramente, riporta il singolare caso di John Hodges.

"Nell'agosto del 1971 - scrive Johannes Fiebag - John Hodges ed il suo amico Peter Rodriguez stanno tornando in auto da una visita ad un amico comune che abita a Daple Grey Lane, presso Los Angeles. Ad un certo punto scorgono ai bordi della strada due silhouettes che, a mano a mano che si avvicinano, si rivelano essere due "cervelli viventi". Hodges, che era alla guida dell'automobile, preso dalla paura, li supera a grande velocità, ansioso di riportare a casa l'amico. Quando a sua volta ritorna a casa, si accorge di aver impiegato ben due ore più del solito a percorrere il tragitto.

In seguito si fa ipnotizzare e, sotto ipnosi, rivela di aver incontrato i "cervelli viventi" anche al ritorno e che essi lo hanno condotto a bordo di un U.F.O. atterrato lì vicino, dove lo attendevano i componenti dell'equipaggio, umanoidi che lo hanno sottoposto a visita medica. Gli furono trasmesse anche visioni dell'imminente fine del mondo che avverrebbe a causa di una terza guerra mondiale."


Comunicazioni simili di presunta matrice aliena circa un conflitto planetario con l'uso di armi nucleari non sono una novità. In occasione di altri incontri ravvicinati del terzo tipo, ai rapiti sono state mostrate immagini olografiche. A hodeges fu preannunciato che la guerra sarebbe scoppiata nel 1983 nel Medio Oriente da dove sarebbe poi dilagata in Europa. Dopodichè gli extraterrestri si sarebbero manifestati all'umanità. La “profezia” fortunatamente non si è adempiuta, almeno per il 1983.

Altri testi aggiungono interessanti particolari circa l'esperienza vissuta da Hodges: gli encefali viventi, di colore blue, erano circondati da una lugubre nebbiolina. Inoltre mentre il viaggio fino a casa avrebbe richiesto venti minuti, Hodges, partito da Daple Lane Gray alle due di notte rincasò alle 4:30. Gli umanoidi erano degli esseri dalla pelle grigia ed alti sette piedi, con estremità palmate. Gli ufonauti spiegarono a Hodges che i cervelli erano dispositivi di traduzione (?) che consentivano di comunicare con gli uomini. Hodges si convinse che gli alieni gli avevano inserito un impianto per mantenersi in contatto con lui. Egli ritenne che migliaia di altre persone avessero innesti simili.

Il vissuto di Hodges presenta dei tratti che anticipano resoconti posteriori: la presenza dei Grigi, le visioni apocalittiche olografiche, i microprocessori cerebrali. E' un repertorio di situazioni non di rado inquietanti e che sfidano modelli interpretativi consueti. Circa i "cervelli viventi", Roberto Malini annota: "Si tratta di una particolare tipologia di alieni osservati in rare occasioni e sempre da soggetti fortemente emotivi". Non so quanto c'entri l'emotività nell'incontro con gli Altri...

Fonti:

A. Baker, Encyclopaedia of Alien Encounters, pp. 184-185
J. Fiebag, Gli Alieni, Roma, 1993, p. 34
R. Malini, UFO, il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003, s.v. cervelli viventi
J. Spencer, U.F.O.: The Definitive Casebook, pp. 56-57