http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2013/06/psicofarmaci-ai-bambini-e-conflitti.html
Psicofarmaci ai bambini e conflitti d'interesse
Tenuto presente quanto già preesso allo scorso articolo,
pubblico anche queste informazioni sulla cosiddetto disturbo
dell'attenzione e/o iperattività, sindrome dai contorni vaghi e
sfuggenti (è facile essere diagnosticati come portatori di questa
sindrome in base a dei test sempre più vaghi inclusivi, come ho mostrato
nel dossier scritto diversi anni fa).
Da
tenere presente che, nei i casi in cui la diagnosi di tale sindrome
corrisponde ad un reale malessere, la malattia è in realtà intestinale e
non mentale, e come tale va curata, come insegna la dottoressa Campbell che è riuscita a guarire con la sua dieta GAPS diverse malattie che scatenate dalla disbiosi intestinale.
Psicofarmaci ai bambini: ecco i conflitti d'interesse
Il titolo di questo 4° Congresso Mondiale sull'ADHD è "ADHD, da
disturbo dell'infanzia a disturbo degli adulti". L'idea di base,
che questo congresso vorrebbe stabilire come verità scientifica, è che i
bambini affetti dal cosiddetto disturbo da deficit di attenzione e
iperattività, se non curati in tempo, da adulti potranno diventare
tossicodipendenti.
La comunità scientifica è molto divisa e l'esistenza stessa di questo
controversa malattia è messa fortemente in dubbio da numerosi studiosi, che ne
contestano le deboli basi sperimentali e denunciano l'esistenza di conflitti
d'interesse.
Questo congresso è fortemente sponsorizzato dall'industria farmaceutica, con
contributi superiori ai 100.000 Euro (solo per l'affitto degli spazi
espositivi) cui si aggiungono i fondi destinati ai simposi sponsorizzati.
Moltissimi tra gli organizzatori e gli oratori hanno essi stessi dichiarato di
avere conflitti d'interesse per via dei loro legami
finanziari con Big Pharma, e la stessa AIFA, Associazione Italiane Famiglie ADHD,
(attivissima nel promuovere questo cosiddetto disturbo mentale, e richiedere
interventi governativi che portino a maggiori diagnosi ... e prescrizioni),
ammette sul suo stesso sito web i suoi legami con le multinazionali del
farmaco.
Il comun denominatore della maggior parte delle conferenze sono studi che
dimostrerebbero correlazioni tra ADHD e altri fattori dal nome spaventoso e
medicaleggiante: il SUD (Substance Use Disorder - Disturbo da Uso di
Sostanze - etichetta dal nome esotico con cui si rinomina un
tossicodipendente trasformandolo in malato mentale), alcuni non meglio
precisati 'rischi genetici', o immagini del cervello umano ottenute con
tecniche di radiodiagnostica.
L'uso di correlazioni nella ricerca psichiatrica, come unico
metodo d'indagine, riflette la completa mancanza di prove scientifiche, e
rivela l'immagine di ricercatori che girano a vuoto, nel tentativo
pseudoscientifico di dimostrare ciò che invece danno per scontato nelle
premesse: l'esistenza di un rapporto causa-effetto tra fattori che di per sé
sono poco conosciuti (come la genetica o la struttura del cervello) e una
malattia controversa come l'ADHD. Il tutto sotto la regia occulta di Big
Pharma. Nel frattempo destano crescenti preoccupazioni i terribili
effetti collaterali(1, 2, 3) dei farmaci anfetaminici utilizzati per
curare l'ADHD.
L'esistenza stessa di questo controverso disturbo mentale è messa in
discussione da molti illustri esponenti della comunità scientifica. Lo
psichiatra statunitense Leon Eisenberg, padre
scientifico dell'ADHD, pochi mesi prima di morire confessò:
"L'ADHD è un primario esempio di malattia inventata"
e che "L'analisi dei problemi comportamentali dei bambini richiede tempo e
pazienza, mentre una pillola risolve il problema molto velocemente".
Persino lo psichiatra americano Allen Frances, Presidente del Comitato Editoriale
che pubblicò il DSM IV, ne è diventato oggi uno dei più convinti oppositori,
denunciando che provocò "un'inflazione delle diagnosi che sta
ulteriormente incrementando il già elevato consumo di farmaci pericolosi da
parte dei bambini".
Maggiori informazioni su come alcune case farmaceutiche inventano dei
disturbi mentali per vendere pillole sono raccolte sul documentario
"Marketing della Pazzia" disponibile in formato DVD e
visibile online sul nostro canale youtube.
Documenti ed approfondimenti:
Sponsor del congresso
- Chi paga
- Costo al metro quadro per espositori
- Lista espositori con metri quadri di ciascuno
- Programma scientifico con simposi sponsorizzati e logo ditte
Lista dei legami con l'industria farmaceutica da parte di organizzatori e referenti scientifici del congresso
I dati contenuti in questa sezione sono stati reperiti online. La maggior parte delle informazioni proviene dai programmi dei congressi APA degli ultimi anni (American Psychiatric Association), o da riviste scientifiche.
Il primo documento mostra l'elenco dei referenti scientifici del congresso.
Sono evidenziati in giallo quelli che hanno dichiarato conflitti
d'interesse.
Gli altri documenti sono la lista dei conflitti d'interesse dichiarati ai
congressi APA dal 2002 a oggi (evidenziati in giallo i nomi dei membri del
Comitato Scientifico del congresso) e alcuni articoli di letteratura in cui
gli stessi autori denunciano tali legami finanziari.
In realtà, la portata di questo fenomeno è molto maggiore di quanto non si possa documentare, in quanto l'obbligo di rivelare i conflitti d'interesse è previsto solo per partecipare a congressi negli USA o pubblicare su riviste statunitensi: in Europa prevale ancora il principio di non trasparenza.
In realtà, la portata di questo fenomeno è molto maggiore di quanto non si possa documentare, in quanto l'obbligo di rivelare i conflitti d'interesse è previsto solo per partecipare a congressi negli USA o pubblicare su riviste statunitensi: in Europa prevale ancora il principio di non trasparenza.
Tra i documenti, anche un'interrogazione parlamentare in cui si chiede
conto del dilagare di quest'improvvisa epidemia di ADHD e se non siano stati
gli interessi finanziari di Big Pharma a scatenarla.
- Referenti scientifici del congresso. Volantino originale completo.
- Documentario Rai 3 "Marketing del farmaco"
- Altri documenti (Formato zip 14,6 MB)
AIFA - Associazione Italiane Famiglie ADHD, legami con big pharma
Sul sito ufficiale di AIFA, alla pagina http://www.aifaonlus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&... c'è l'elenco dei sostenitori che vengono ringraziati per il sostegno a AIFA. Tra questi:- Eli-Lilly (produttore di Strattera - un'anfetamina per ADHD)
- Wyeth Lederle (gruppo Pfizer)
L'uso delle correlazioni nella ricerca psichiatrica
La maggior parte degli studi a supporto dell'origine organica di ADHD (o di qualsiasi altro cosiddetto disturbo mentale) sono basati su statistiche che proverebbero (il condizionale è d'obbligo) una correlazione tra una causa organica con un certo tipo di disturbo mentale (che altro non è se non la catalogazione di un certo tipo di comportamento umano).Una correlazione (il fatto che due eventi appaiano statisticamente collegati tra di loro) non è una dimostrazione di rapporto causa-effetto.
La bufala più famosa riguarda uno studio fatto durante la II Guerra
Mondiale circa l'accuratezza dei bombardamenti. Lo studio dimostrava una forte
correlazione tra la presenza di fuoco di contraerea e l'accuratezza dei
bombardamenti. Abbondavano le spiegazioni pseudoscientifiche: "I nostri
piloti sono coraggiosissimi e sono più motivati in presenza di fuoco
nemico" oppure "Il fuoco nemico è uno stimolo per il pilota che, per
sopravvivere, deve centrare il bersaglio".
Un ufficiale del Servizio Meteo scoppiò letteralmente dalle risate quando lo studio capitò sulla sua scrivania. La VERA correlazione era con le condizioni meteo: in presenza di nuvole i piloti non vedevano bene i bersagli e, viceversa, la contraerea non vedeva i bombardieri, mentre col cielo sereno entrambi ci vedevano bene, ed entrambi tiravano meglio.
In medicina, per esempio, uno studio che dimostri una
forte correlazione tra mani grandi e piedi grandi non proverebbe che le mani
grandi causano grandi piedi (o viceversa).
Perché una correlazione possa avere valore scientifico, occorre che TUTTE
le variabili in gioco siano conosciute e sotto controllo. Nell'esempio di
prima la variabile ignota erano le condizioni meteo.
Ebbene, il funzionamento del cervello e la genetica sono due soggetti sui
quali il nostro livello di comprensione è ancora minimo: ci sono dunque
un'enormità di fattori sconosciuti e, paradossalmente, con più studiamo questi
soggetti con più diventano complessi.
Per non parlare della psichiatria: i disturbi mentali sono definiti in base
a comportamenti e pensieri del paziente, ma c'è un'infinità di fattori che
possono causare comportamenti e pensieri: socio-culturali, generazionali,
personali ecc.
Per stabilire dunque una correlazione tra genetica e disturbo mentale
bisognerebbe potere escludere qualsiasi tipo di altra causa, mentre la
quantità di fattori ignoti e incontrollati in queste statistiche è enorme: e
si finisce col sostenere che i bombardieri funzionano meglio quando gli si
spara contro.
articolo a cura di
CCDU Onlus
www.ccdu.org
CCDU Onlus
www.ccdu.org
0 comments:
Post a Comment