L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Showing posts with label Enrica Perruchietti. Show all posts
Showing posts with label Enrica Perruchietti. Show all posts

Tuesday, September 18, 2012

Zeit und Geist (terza ed ultima parte)

http://zret.blogspot.co.uk/2012/09/zeit-und-geist-terza-ed-ultima-parte.html

Zeit und Geist (terza ed ultima parte)

Leggi qui la seconda parte.

Fuori dal tunnel

Ha probabilmente ragione Rick Strassman, autore di “DMT, the Spirit molecule”, quando asserisce: “Non c’è nulla nei regni dello spirito che sia intrinsecamente buono. Ci sono certamente forze spirituali oscure.” (Hancock, Sciamani, p. 652). Queste forze spirituali oscure possono cambiare nome (Arconti nel Quarto vangelo e nella Gnosi, Principati e Potestà in Shaul, Asura nella tradizione mazdea, demoni in quella cristiana, ginn nell’Islam, alieni ostili nell’ufologia etc.), ma sono dissimili denominazioni e differenti parvenze dietro cui si celano presumibilmente le stesse entità predatrici. I contesti culturali modellano le percezioni di una realtà che è occultata dai fenomeni.

Ci si chiedeva: che cosa cercano queste creature? Sembra siano particolarmente interessate al genoma umano: il D.N.A. silente, stando alle ipotesi di alcuni ricercatori, è una sorta di archivio in cui sono contenute informazioni ancestrali. Non sappiamo quali siano le informazioni né chi le abbia introdotte: a tutt’oggi il D.N.A. silente (il 90 per cento circa del codice) è un enigma. E’ assodato che non è funzionale alla sintesi proteica cui presiede il 10 per cento circa della macromolecola. Potrebbero gli Altri essere al corrente che il genoma “non attivo” è un ponte verso dimensioni iperfisiche, uno strumento utile per varcare la soglia della sfera empirica ed astrale? Qui entra in gioco la Bioingegneria, considerata come il tentativo di manipolare il D.N.A. con lo scopo di carpirne un segreto che riguarda la continuazione della vita o l’accesso a regioni off limits…

“L’oceano del soprannaturale – osserva Graham Hancock – è vasto ed infido. Non è possibile navigarvi senza mappe. Ovunque sia possibile, si dovranno cercare punti di riferimento da cui dedurre le proprie coordinate”. E’ così: questo oceano immenso circonda la piccola isola che è la vita terrena. Acquisire un’ottica spirituale significa non solo interrogarsi sulla natura dell’iperuranio, ma pure provare a comprendere quale possa essere la via d’uscita. E’ necessario costruire la zattera che ci consenta di affrontare le insidie del mare incognito per approdare indenni nel continente dell’eternità. E’ dunque, nel senso più profondo, una questione di coscienza.

Qual è la via della liberazione che, come è consigliato da molti saggi, deve essere individuata durante la breve e tormentosa esistenza terrena? Per nascere, bisogna morire: gli antichi riti misterici insegnavano che l’adepto doveva morire alla sua vecchia vita, spogliarsi dell’involucro grossolano e delle illusioni, se intendeva entrare nel mondo vero, uscendo dal carcere del tempo. La meditazione, le pratiche ascetiche, in primis il digiuno, particolari danze, l’assunzione di sostanze psicoattive… sono sempre state reputate i percorsi privilegiati. Eppure non siamo sicuri siano sufficienti né è certo che la morte del corpo combaci, ipso facto, con l’emancipazione. Lunghe, sinistre ombre si proiettano sulle plaghe oltre il sipario che chiamiamo “realtà”…

Nota di bibliografia ragionata.

L’idea per questo articolo è scaturita specialmente dal corposo ed eccellente testo di Graham Hancock, “Sciamani”, Milano, 2006, passim. A questo titolo rinviamo per ogni approfondimento e per le fonti dirette, libri di paleontologia, antropologia, storia delle religioni, botanica, chimica ed ufologia. Sono stati anche compulsati gli articoli di Nigel Kerner, uno dei pochi ufologi che correla le interferenze aliene alle concezioni ed agli “avvertimenti” della Gnosi antica, incluso il Quarto vangelo. E’ uno studioso il cui approccio sentiamo, soprattutto per questo motivo, congeniale. Circa gli abitanti del mondo astrale, abbiamo consultato Carlo Splendore, “L’uomo e l’aldilà”. Il cross over tra xenologia e tradizioni esoterico-sciamaniche è il tema saliente del saggio scritto da Enrica Perrucchietti, “Il fattore Oz”.

Sunday, June 3, 2012

Il fattore Oz


http://zret.blogspot.com/2012/06/il-fattore-oz.html

Il fattore Oz

Il fattore Oz, Alieni, sciamanesimo, multidimensionalità” è la nuova fatica di Enrica Perrucchietti, nota per il suo pamphlet, “L’altra faccia di Obama”. Il saggio dell’autrice cerca di contemperare le teorie scientifiche più recenti (sia evidenziato: tra loro in una certa misura incompatibili) con il pensiero della Tradizione sciamanica ed esoterica.[1] Sono dunque valorizzate le interpretazioni parafisiche in tema di contatti con gli Altri, nel solco dell’ufologia soft che affonda le radici nelle concezioni dei suoi corifei, Jacques Vallée e John Keel. La lettura del libro è appassionante e soprattutto spinge ad approfondire per mezzo della corposa bibliografia, sebbene più che fornire delle risposte, ribadisca gli interrogativi di sempre.

La rassegna di differenti indirizzi filosofici e scientifici (ma la scienza è solo una delle tante correnti filosofiche) ci conferma che siamo quanto mai lontani non solo dalla Teoria del tutto, da un’unificazione dei molteplici modelli interpretativi del mondo. Non solo, anche se si decide di circoscrivere l’ambito della ricerca al tema delle abductions, ci si impiglia in una rete di contraddizioni, sia pur feconde, tali da impedire di delineare un quadro coerente.

Ormai siamo abituati a maneggiare termini come “materia”, “energia”, “spazio”, “tempo”, “etere”, “coscienza”, persino “akasha”, “entanglement”, “non località”, “ipercomunicazione” etc., ma dobbiamo ammetterlo: se non sappiamo che cosa sia veramente la materia-energia, ancora più disarmati siamo di fronte allo Spirito. Che cos’è la Mente? Che cosa sono gli archetipi? Sono reali? Qual è la vera natura, qual è lo statuto della cosiddetta “realtà”?

Sembra comunque – il saggio della Perrucchietti ne è un’indiretta conferma – che non si possa rinunciare ad una forma di dualismo, distinguendo tra una dimensione non ilica da cui, in modo inesplicabile, è generato l’universo – lo si intenda pure come proiezione olografica. Merito del testo è sottolineare come gli uomini (non tutti!) non siano esseri confinati in un involucro caduco, ma scintille di una luce infinita: le vie per riscoprire la propria natura divina sono additate, anche se è arduo infrangere le barriere.

Lascia, invece, un po’ perplessi come in un titolo costruito sulle relazioni con l’invisibile, sia così esiguo lo spazio dedicato alla dominazione dell’umanità. Il cenno alle concezioni gnostiche circa gli Arconti avrebbe potuto costituire l’abbrivo per un’analisi metastorica, in cui il dipanarsi degli eventi è visto come riflesso di una millenaria ed occulta macchinazione. La tendenza a liquidare l’ufologia hard, quella “viti e bulloni”, trascina con sé il rischio di ridimensionare le implicazioni tecnologiche che si conclamano nelle attività di geoingnerizzazione del pianeta e nei deliri del Transumanesimo. Dubitiamo che esseri incorporei siano così condizionati ed ossessionati dalla tecnica. Si potrebbe cercare un modo per armonizzare l’ipotesi multidimensionale con quella interstellare. Perciò, pur condannando il culto di dèi che dei non sono, non escluderemmo in toto le spiegazioni di Biglino et al.

Sono ricostruzioni che si potrebbero applicare ad una parte sola dell’umanità e… delle Potenze.

[1] Di passaggio si osserva che le varie teorie (la fisica quantistica, la teoria delle stringhe, il sistema dei molti mondi, il modello olografico etc.) non riescono a spiegare – forse è tema che non suscita interesse - il mysterium iniquitatis. Il male resta così una specie di ospite ignorato. 






2 commenti:

  1. Caro Zret, hai ben individuato i limiti - ma chi non ne ha - delle tesi della giornalista Perrucchietti. Da qualche anno a questa parte, vengono pubblicati libri siffatti, dove troviamo un mix di livelli interpretativi sulla realtà, anzi sulla Realtà. Credo ci sia un errore di fondo che pochi evitano. Errore dovuto a scarsa dottrina e limitato buon senso. Da Vittorio Marchi a Braden fino a Lipton: la commistione di livelli, è l'errore decisivo. La confusione dei piani, umano extraterrestre ultraterrestre psichico fisico parafisico quantistico trascendentale mitico spirituale, fa sì che cada ogni possibilità di leggere la Realtà nelle sue cause e nei sue fenomeni. Tutto si mischia e quel che emerge è un surrogato gnostico che dovrebbe, senza riuscirci, interpretare l'uomo e il mondo. Il teilhardismo è un male NON necessario, l'alto e il basso, il micro e macrocosmo, sono collegati ma non sono equivalenti. C'è un'inversione di fondo, la limitazione dell'uomo di vedere l'universo nella sua reale espressione, un velo cognitivo non gli permette di percepire, sentire la forma, lo schema simbolico e l'energia della manifestazione.
    Che alcune esoforme siano extraterrestri, ossia abitanti di altri pianeti, non esclude che ve ne siano altre provenienti da piani sottili, forse folletti elfi coboldi di Magonia. Gli elementali del magismo rinascimentale, operano indisturbati sul nostro piano di realtà da sempre, e possono benissimo esser scambiati per alieni. I grigi, esoforme prive di anima - ecco perché grigi di colore - anch'essi son presi per creature extraterrestri, in realtà sono automi mascherati da esseri. ma l'elenco è sconfinato, quasi.

    Le teorie del Tutto, rimangono teorie più o meno ben formulate, quello che manca è una dottrina sapienzale che dia dei parametri, o meglio, dei dati tradizionali che non sono per questo obsoleti.
    Ritorniamo a Platone.
    Rispondi
  2. Leggiamo Platone, indaghiamo, esaminiamo pure questo mistero dell'universo, immaginiamo altri mondi, abbandoniamoci alla fantasia, consoliamoci così, ma pensiamo anche che non abbiamo ancora imparato a vivere.
    Rispondi