L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Wednesday, August 21, 2013

Sunset boulevard

http://www.tankerenemy.com/2013/08/sunset-boulevard.html

Sunset boulevard

Con il presente articolo Tanker enemy, per la prima volta dal 2006, si prende una pausa (non andremo in ferie [ma rosicheremo per le sputtanate subite recentemente]) negli aggiornamenti sino a fine agosto.

Estate 2013. Si susseguono le ondate di calore con temperature che toccano in Italia i 40 gradi centigradi. I soliti cialtroni cianciano di Caronte, di Stige, di aree di alta pressione “africana” il cui massimo barico, però, è tra Austria e Sud Tirolo! Sono le solite bugie dei meteorologi in divisa e dei loro scalcinati portaborse. In verità, le condizioni anticicloniche sono create attraverso barriere chimiche ed armi elettromagnetiche che deviano e frantumano la corrente a getto polare.

E’ naturale questo inferno estivo con cieli orfani di vaporosi cumuli, umidità relativa piuttosto bassa, ridottissima escursione termica diurna, assenza di venti? No! Che cosa sta succedendo? Assistiamo alla consueta, pesante adulterazione dei fenomeni meteorologici e climatici attraverso le operazioni di geoingegneria clandestina, condotte con scie evanescenti per lo più notturne, riscaldatori ionosferici, satelliti e via discorrendo.

Qualcuno potrebbe ipotizzare che il feroce incremento delle temperature sia dovuto all’attività solare. Non è così. Scrive il climatologo, Dottor Luca Romaldini, in “Ciclo 24 del Sole”: “Tra i vari documenti che si trovano in Rete pochi sottolineano le analogie che si riscontrano tra l’attuale fase del ciclo solare e quella immediatamente anteriore al famoso minimo di Dalton. Fondamentale, a mio parere, è fondamentale sottolineare la sempre maggior somiglianza fra la curva del ciclo 24 e del ciclo 5 (1798-1810), prima del Minimo di Dalton coincidente con l’apice della Piccola età glaciale. […]

In considerazione della durata media undecennale, il ciclo 24 si troverebbe ancora nella prima metà, quella che conduce al massimo, ma non è escluso che esso possa avere un’evoluzione simile a quella del ciclo 5 che durò 12,6 anni, il più lungo, assieme al ciclo 23, di quelli storicamente accertati. Se i prossimi cicli dovessero confermare la fase di debolezza, si entrerebbe nel Minimo di Eddy, definito così in memoria di John Allen Eddy, precursore degli studi sul Minimo di Maunder (1645-1715) e sulle correlazioni fra clima ed attività solare. Per rigore di informazione, fondamentale è ricordare che in quel periodo ci fu un’intensa attività vulcanica per cui molti hanno sostenuto che la P. E. G. (Piccola era glaciale, n.d.r.) non può essere associata al ciclo solare, ma ricordo che il minimo solare è durato per decenni con effetti prolungati, mentre un’attività vulcanica può incidere sul clima per qualche anno.

Altro punto saliente è ricordare come l’intensa attività solare dei cicli 17-23 abbia comportato un aumento termico sul nostro pianeta, ma anche su tutti i pianeti del sistema solare, come è dimostrato dalle sonde spaziali e dai telescopi internazionali, il che smonta di fatto la convinzione che l’aumento delle temperature su scala planetaria sia stato indotto dai gas serra di origine umana come, invece, vanno dichiarando Al Gore e tutti gli ‘scienziati’ al suo seguito che vivono con le sovvenzioni statali e per gli interessi di parte politico-economici. I dati satellitari confermano l’attuale stabilizzazione termica del pianeta con inizio di graduale discesa media dal 2004. Siamo di fatto rientrati nei canoni climatici old style (2012) e presto il raffreddamento, già in atto, provocherà uno scenario del tutto diverso da quello prospettato da media e dagli ‘scienziati’ di parte, rimettendo in forte discussione le politiche agrarie ed economiche dell’intero pianeta. Altre conferme derivano dalla correlazione con il rallentamento del vento solare: la radiazione cosmica nel sistema solare è in crescita, con conseguente aumento della copertura nuvolosa sul nostro pianeta (tuttavia le scie igroscopiche dissolvono le nuvole, n.d.r.) Cio è dimostrato da ricerche isotopiche e sedimentarie
.

UN AIUTO PER TANKER ENEMY - [la disgustosa marchetta e' stata rimossa]

Dunque si continuano, ostinatamente, a confermare le gravi conseguenze ambientali derivate dalle attività umane, quando si dovrebbe guardare ad un processo ciclico climatico accelerato dall’uomo.

Questo non vuol dire che non bisogna agire per ridurre o annullare l’inquinamento causato dai metalli pesanti o delle radiazioni nucleari, vere piaghe per la vita sul nostro pianeta, ma non dare colpe al CO2 dei problemi climatici. Anzi il biossido di carbonio andrebbe benedetto, visto che è il nutrimento della vegetazione sul nostro pianeta, essenziale per la fotosintesi clorofilliana ed il rilascio di ossigeno
.”

In poche parole, se i militari non intervenissero con le loro potenti armi climatiche, non solo l’estate 2013 sarebbe stata tiepida ed irrorata da rinfrescanti piogge, ma ci incamineremmo pure verso un progressivo raffreddamento. A conferma di ciò leggiamo in questi gorni sui siti di meteorologia di regime che le estati con temperature ben al di sopra delle medie sono cominciate nel 2003, casualmente l'anno dell'accordo Italia-U.S.A. sullo stuido dei cambiamenti climatici, accordo che sancì l'inizio a regime delle attività di geoingegneria clandestina sul territorio italiano.

Riferisce l’autore di Freeskies in “Anomalie solari”: “Una gigantesca 'superficie nera' è apparsa sulla parte esterna del Sole. E’ un’enorme macchia solare rilevata dai satelliti della N.A.S.A. Questo evento ci porta a riflettere sulle anomalie dei cicli solari di quest’ultima fase. Ogni fase dura in media 11-12 anni, tra un periodo con picchi di intensa attività con molte macchie solari ed un minimo di attività con poche macchie. Il ciclo attuale è del tutto irregolare: il periodo di attività lieve sta durando molto più del previsto. L’enorme macchia dalla forma inconsueta suscita ancora più stupore circa l’andamento recente della nostra stella. Il protrarsi di questi periodi di ‘minimi solari’ potrebbe avere come conseguenza l’instaurarsi di una Piccola era glaciale sulla Terra.

Se così fosse, bene si spiegherebbero gli stratosferici investimenti urbanistici ed architettonici nel Golfo Persico ed in Medio Oriente (Dubai, Emirati arabi uniti, Kuwait etc.) Se il pianeta, infatti, andasse veramente verso un surriscaldamento incontrollato con conseguente innalzamento del livello dei mari si tratterebbe solo di sperpero di denari. Evidentemente chi investe masse monetarie di dimensioni impensabili sa bene che tra pochi anni si avranno condizioni climatiche temperate e favorevoli in quelle aree
”.

Lo scenario prospettato è plausibile, ma bisogna tener conto di alcune variabili: quali saranno le conseguenze sul clima globale di decenni dilaniati dalla guerra atmosferica? In che modo ed in che misura inciderà sulle condizioni dei biomi il tragico assottigliamento dell'ozonosfera, problema denunciato da Dane Wingington e prodotto proprio dalla martellante geoingegneria? Nota Wingington che i raggi UVB non sono più filtrati da una coltre d’ozono ridotta peggio di un colabrodo: il plancton marino, la flora, la fauna tutta sono in pericolo!

I' vegno per menarvi a l'altra riva: ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo”, grida Caronte alle anime dannate. “Non isperate mai veder lo cielo”. Appunto… Temperature polari o roventi, con ogni probabilità non potremo più guardare più il cielo o in quanto cancellato dalle scie chimiche o perché vi splenderà un Sole maligno.


Articoli correlati:

- Le nuove strategie nella guerra climatica, 2013 - Ascolta qui il file audio.
- Mentire sul meteo, 2012

Thursday, June 6, 2013

Scie chimiche: effetti sulla salute e sul clima (articolo di Luca Romaldini)

http://www.tankerenemy.com/2013/06/scie-chimiche-effetti-sulla-salute-e.html

Scie chimiche: effetti sulla salute e sul clima (articolo di Luca Romaldini)

Pubblichiamo un articolo del climatologo Luca Romaldini.[e dove si sarebbe laureato questo climatologo?] Il testo presenta gli aspetti salienti della questione “scie chimiche”, inquadrandone la matrice militare, dietro il paravento degli “esperimenti” volti a mitigare il cosiddetto “riscaldamento del pianeta”. Non sfugga il piglio ironico dell’autore, un'ironia tanto più pungente quanto più forte è la condanna nei confronti di avvelenatori e negazionisti.

La polvere di vetro speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere sulla Terra in eccesso.

Il punto è che gli esperimenti ("limitati") sono condotti da qualche anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia (D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari, specie di quelle troppo "delicate" per apparire sotto la sovrintendenza del Pentagono. Significativamente, certi “esperimenti” con materiale fissile e radiattivo cadono sotto la competenza del D.O.E. Sembra che il progetto derivi da una proposta di Paul Crutzen, chimico olandese e Nobel 1995 per studi "sulla chimica dell’atmosfera, in particolare circa la formazione e la decomposizione dell’ozono", studi grazie ai quali è stato bandito in tutto il mondo il CFC, gas di raffreddamento dei frigoriferi, “colpevole” del leggendario buco nell’ozono. E’ dunque uno scienziato molto vicino all’industria (quando si scoprì l’assottigliamento dell'ozonosfera, stava scadendo il brevetto del CFC appartenente al colosso chimico canadese DuPont, della famiglia Bronfman che stava per perderne l’esclusiva). Inoltre Crutzen lavora tra il Max Plank Institut tedesco e Stanford, San Francisco, in California (Il deterioramento subìto dalla coltre d’ozono è da attribuire in primis alle radiazioni nucleari, n.d.r.). Fanaticamente convinto delle colpe dell’uomo nel causare l’effetto serra, Crutzen propose di inondare la stratosfera con grandi quantità di zolfo lanciato da Boeing 747, ciò che, secondo lui, avrebbe raffreddato la Terra. Silenzio sugli effetti collaterali di una simile inseminazione dell’altissima atmosfera: del resto l’umanità colpevole va punita, per salvare il mondo. C’è chi, però, sospetta altri scopi.

Patrick Michaels, docente di Scienze ambientali all’Università della Virginia, afferma che i progetti di inseminazione della stratosfera derivano dalle ricerche degli scienziati sovietici che negli anni ‘70 cercarono di mutare il clima nel Nord della Russia e persino di invertire il corso di certi fiumi.

E’ impossibile che l’apparato scientifico-militare statunitense abbia trascurato un simile promettente campo di guerra, una volta che era stato aperto dal nemico. Come si intuisce, tutto questo porta molto vicino al fenomeno delle "scie chimiche", rilasciate da aerei senza insegne negli Stati Uniti ed in Europa (In quasi tutto il pianeta, n.d.r.).

Una radio della Lousiana, KSLA News, ha commissionato un ennesimo esame del materiale di ricaduta, trovando che conteneva alti livelli di bario (6,8 parti per milione) e piombo (8,2 ppm), oltre che tracce di arsenico, cromo, cadmio, selenio e argento. Tutti metalli tranne uno, in genere tossici e di rado presenti in natura.

Il Louisiana Deparment of Environmental Quality ha riconosciuto che la quantità di bario è "molto insolita" (di fatto, era sei volte il livello di tossicità ammesso dall’E.P.A., l’Environmental Protection Agency), ma che "dimostrare la fonte dalle scie chimiche è un altro paio di maniche" (sic).

Un governo democratico non può volere il male dei suoi cittadini, anche se negli Stati Uniti, come hanno stabilito varie audizioni del Congresso, il governo sperimentò agenti biologici su 239 aree popolate. Altre innovazioni pensate per il vostro bene sono già in commercio. Per esempio, l’argento noto per le sue proprietà batteriologiche fin dai tempi degli antichi, viene oggi aggiunto in forma di nano-particelle in calze e tute da ginnastica (come deodorante), in certi bendaggi e prodotti di pulizia per la casa. Sulle qualità nuove, impreviste, spesso tossiche e super-attive che i metalli assumono quando sono finemente polverizzati in nano-particelle (un nanometro è un miliardesimo di metro), gli scienziati hanno moltiplicato gli allarmi. Ora due ricercatori, Paul Westerhoff e Troy Benn dell’Arizona State University, hanno presentato una ricerca alla American Chemical Society a proposito di un loro semplice esperimento condotto su calzini impregnati di nano-argento e già comunemente in commercio negli Stati Uniti (evita il cattivo odore). Lavando e rilavando i calzini, hanno appurato che essi rilasciano nano-particelle di argento che finiscono negli scarichi e infine nell’acqua di fiumi e laghi. Qui non attaccano solo i batteri colpevoli degli odori sgradevoli, ma aggrediscono anche microbi benefici e pesci, interferendo in modo imprevisto e ancora non ben studiato, nei processi biochimici della vita. I danni per l’ambiente ed anche per l’uomo sono ingenti: le nano-particelle superano la barriera delle fosse nasali che filtra i particolati meno fini, finendo nei polmoni e nel circolo. Si pensi agli effetti cancerosi dell’amianto dovuti allo sfarinameno in micro-particelle: le conseguenze possono essere imponenti, quanto più si diffonde l’uso commerciale di nano-materiali. C’è anche il rischio che qualche Nobel proponga di disseminare nano-particelle nell’alta atmosfera, per salvarci dall’effetto-serra…

Il traffico aereo sopra i 6.500 m (20.000 piedi) di quota è controllato, sotto tale quota no. Gli aerei che incrociano al di sotto dei 6.500 possono anche non presentare un piano di volo all’E.N.A.V., perché non è richiesto. Tali aerei viaggiano in VFR ossia “volo a vista” quindi l’E.N.A.V. non è a conoscenza dei piani di volo (qui ho i miei forti dubbi...). Praticamente, al di sotto di 6.500 m di quota, ognuno fa quel che vuole. Ricordo, nel film “Il muro di gomma” (sulla strage di Ustica), una battuta di chi interpretava il fabbricante dei DC-9. Costui operava un paragone rispetto al traffico di Roma dicendo: ”Che gran caos che c’è nelle strade di Roma, ognuno fa quel che vuole... e lassù è un po’ la stessa cosa”. Compiamo un ragionamento semplice e logico: le scie di condensazione si possono (a volte n.d.r.) formare al di sopra degli 8.000 m, temperatura inferiore ai 40 gradi sotto zero, umidità relativa al 70%.

Gli aerei “chimici” che noi vediamo (ricordo che si vede la fusoliera ad occhio nudo) non volano certo sopra gli 8.000 m. A volte non volano neanche a 6.000. Talora è già tanto se arrivano ai 3.000-4.000 m. A quella quota non è possibile il verificarsi delle scie di condensazione. Ne consegue una domanda: se a tale quota non è possibile la formazione di scie di condensazione, che diavolo di scie sono quelle che noi vediamo e che poi si espandono fino ad oscurare il cielo sopra le nostre teste? Ovvio che non sono scie di condensazione.

C’è poi un altro aspetto da riportare: gli aerei droni, ossia senza piloti. Sono velivoli che vengono pilotati tramite satellite. Perché poi questi voli non sono identificati dal radar AirNav? Forse perché sono militari e quindi hanno codici altamente criptati? Forse semplicemente perché non devono essere identificati. Il problema è che i nostri occhi identificano molto bene sia gli aerei sia le scie.

Identificano molto bene il crimine che questi signori in divisa stanno perpetrando sulla popolazione mondiale. Identificano molto bene quelle scie che alcuni si ostinano (in maniera interessata) a chiamare scie di condensazione e che giustificano il loro espandersi con la parola cristallizzazione dei vapori caldi emessi dai motori. Il problema è che il sottoscritto non ha visto mai una cristallizzazione che si espande, che non si scioglie (se di cristalli vogliamo proprio parlare, come quelli dei fiocchi di neve). Controllo climatico, nuove armi, organismi geneticamente modificati, malattie all’apparato respiratorio e alla pelle di origine “sconosciuta”, mutazioni dell’organismo (morbo di Morgellons) e chissà che altro.

Alzate gli occhi al cielo e ponetevi la domanda su che cosa stanno facendo.

Luca Romaldini

Articolo originale qui.