L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Showing posts with label darpa. Show all posts
Showing posts with label darpa. Show all posts

Wednesday, August 7, 2013

Scie chimico-biologiche: è già cominciato il controllo mentale per mezzo delle nanostrutture?

http://www.tankerenemy.com/2013/08/scie-chimico-biologiche-e-gia.html

Scie chimico-biologiche: è già cominciato il controllo mentale per mezzo delle nanostrutture?

Un articolo di Chemtrailsplanet.net avvalora quanto in questi anni era stato arguito da scienziati e ricercatori non allineati normodotati. Lo scopo ultimo della Biogeoingegneria è un generalizzato controllo mentale, da conseguire non solo con l’irradiazione di campi elettromagnetici, ma soprattutto per mezzo di una “colonizzazione” nanotecnologica.

Riportiamo i passaggi cruciali dell’articolo, sorvolando sugli scopi che, non a torto, l’autore ritiene secondari o complementari di questa ciclopica e dispendiosa operazione. Focalizzare l’attenzione, infatti, solo sulla modifica meteorologica e climatica denota una visione parziale, se non angusta del problema. Non solo, un tale approccio alla questione rischia di avallare la Geoingegneria che potremmo definire ufficiale, quella propugnata da alcuni governi ed enti, spacciandola come rimedio contro i “cambiamenti climatici” ed ammessa a livello progettuale e sperimentale. Tra l'altro la dicitura “riscaldamento globale” è stata abbandonata, poiché si è dimostrato che il global warming da CO2 è una colossale fandonia. Nel momento in cui si circoscrive il proprio interesse all’iincidenza delle chemtrails sui fenomeni atmosferici, si è pericolosamente vicini ad ammettere che, di fronte a gravi rischi ambientali (ad esempio, una prolungata siccità comunque provocata deliberatamente dai militari), il ricorso a tecniche di manipolazione dei fenomeni naturali potrebbe non essere così inopportuno. In verità, il sabotaggio del tempo e degli ecosistemi obbedisce, oltre che ad una logica follemente distruttiva, a scopi strategici e di dominio
.


UN AIUTO PER TANKER ENEMY - [la disgustosa marchetta e' stata rimossa per senso del pudore]

E’ possibile ottenere il controllo completo in remoto di un ospite, come profetizzato da alcune pellicole cinematografiche, ad esempio, "Metropia" del 2009 ed "Ultrasuoni" del 2012. (Anche gli orrendi "Teletubbies" descrivono dei bambini radiocomandati, n.d.t. ). Un set di nano-bots (letteralmente automi nanotecnologici, ossia microsensori o M.E.M.S., n.d.t.) penetra in un ospite a sua insaputa. I nano-bots creano una Bio-API (un’interfaccia bio-elettronica) che interagisce con i neuroni. L’idea-base consiste in un insieme di nanofili da introdurre in una particolare porzione del sistema vascolare del cervello. Tale idea necessita di un numero molto elevato di sonde (milioni). Ogni nano-cavo può essere usato per registrare l'attività elettrica di un singolo neurone o di un piccolo gruppo di neuroni, senza invadere il parenchima cerebrale.

Per installare una BioAPI negli abitanti del pianeta, gli eserciti hanno bisogno di disperdere nell’ambiente le nanofibre intelligenti ed autoreplicanti. Queste fibre possono essere diffuse anche nella catena alimentare, ma in questo modo la loro azione non è altrettanto efficace. Risulta dunque molto più efficiente diffondere con gli aerei i nanopolimeri sulla popolazione: la mentalità da gregge che contraddistingue l’umanità attuale dimostra che un capillare spargimento di nanostrutture è in atto.

La tecnologia esiste: bisogna solo applicarla ai danni dell’umanità e del pianeta, ma presentandola, complici i media di regime, come panacea.

Ringraziamo l’amico Paolo per la fondamentale segnalazione.

Fonte: CHEMTRAILS: Has Nanobot Mind Control Already Begun?, 2013

Articoli e video correlati:

- Il piano di Edward Teller e la truffa dell'effetto serra, 2008
- Il futuro secondo la N.A.S.A. è già qui, 2013
- Il sistema di controllo globale della D.A.R.P.A.: il nemico è il cittadino, 2009

Monday, March 4, 2013

Sul sito della marina militare USA leggiamo di nubi di plasma create con il sistema antennistico HAARP


http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/03/sul-sito-della-marina-militare-usa.html

Sul sito della marina militare USA leggiamo di nubi di plasma create con il sistema antennistico HAARP


Fisici ed ingegneri che lavorano come ricercatori nei laboratori della marina degli Stati Uniti alla "Plasma Physics Division" (Dipartimento di fisica dei plasmi), lavorando al programma High-frequency Active Auroral Research Program (HAARP - che potremmo tradurre "Programma di ricerca attivo aurorale con l'alta frequenza") nella struttura di Gakona (Alaska) hanno prodotto con successo una durevole nuvola di plasma ad alta densità nell'alta atmosfera terrestre.
Queste sono le prime righe dell'annuncio dato sul sito ufficiale della struttura militare: http://www.nrl.navy.mil/media/news-releases/2013/nrl-scientists-produce-densest-artificial-ionospheric-plasma-clouds-using-haarp
 
Nell'articolo viene specificato che a differenza delle nuvole di plasma generate precedentemente, che duravano appena dieci minuti, questa volta si è arrivati a generare una palla di plasma  più denso, che è stata mantenuta per un'ora dalle emissioni delle antenne del progetto HAARP, e che si è dissolta solo dopo la cessazione delle emissioni della centrale di Gakona.

Al di là dei particolari tecnici che chi vuole può leggersi sull'articolo originale, dove si trovano anche alcune immagini che illustrano l'esperimento, viene specificato come l'esperimento (che ha impiegato emissioni sulle alte frequenze con una potenza pari a 3.6 Megawatt) sia:
part of the Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) sponsored Basic Research on Ionospheric Characteristics and Effects (BRIOCHE) campaign to explore ionospheric phenomena and its impact on communications and space weather.

ovvero "parte della Ricerca di Base sugli Effetti e le Caratteristiche Inosferiche della DARPA  (l'Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata nel campo della Difesa - laddove per Difesa, è noto, si intende l'esercito), una iniziativa per esporare i fenomeni della ionosfera ed i suoi impatti sulle comunicazioni e sul clima spaziale".
Abbiamo quindi la precisa conferma che si tratta di un progetto militare.
Più avanti l'articolo riferisce che: "Tali nuvole  di plasma vengono utilizzate come schermi artificiali a quote 50 kilometri inferiori rispetto alla ionosfera artificiale per rilfettere i segnali elettromagnetici ad alta frequenza dei radar e delle comunicazioni". 
E inoltre che: "la prossima iniziativa di HAARP, in programma per l'inizio del 2013, includerà esperimetni per sviluppare nuvole di ionizzazione [ovvero di plasma] più dense e più stabili".

Detto questo chi conosce l'agenzia DARPA sa che è responsabile di una serie di progetti molto particolari nell'ambito della sua "Ricerca Avanzata per la Difesa".

Uno di questi è il progetto della cosiddetta polvere intelligente, 

Nel suo articolo Ecco la polvere che spia pubblicato sul quotidiano La Repubblica il 31 ottobre 2002, Federico Rampini descrive la polvere intelligente o "smart dust" come un pulviscolo composto di miriadi di microchip.

Inoltre egli precisa che si tratta di un progetto tecnologico portato avanti dalla DARPA:

Dietro la polvere intelligente c'è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all'origine di innovazioni fondamentali, compreso Internet. E' il braccio scientifico del ministero della Difesa (...)

Questi nanosensori sono pure contemplati nello studio "Weather as a multiplier force - Owning the weather in 2025", pubblicato anch'esso su un sito militare statunitense (http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vol3ch15.pdf), che ne ipotizza la diffusione in grandi quantità (fino a generare "nubi di nanosensori") nell'atmosfera. Inutile dire che tutte queste sostanze, viste le dimensioni ultramicroscopiche, vengono alla fine inalate dagli animali e dagli uomini, con pesanti ricadute sulla loro salute.

La DARPA è implicata anche in altre ricerche sulla nanotecnologia ad uso militare vedi quanto scritto a pagina 215 del libro Nanotecnologie - Il Cammino della Scienza. Si tratta per esempio della creazione di insetti-robot (con inserizione di microchip collegato al loro cervello). Vedi per approfondimento gli articoli qui sotto ed il video fin troppo esplicito:

http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1352971871

http://it.emcelettronica.com/computer-grado-di-creare-insetti-robot
 
http://punto-informatico.it/3440184/PI/News/falene-cyborg-ronzano-ancora.aspx


 
Altre informazioni sulla DARPA sono reperibili al link http://www.tankerenemy.com/2009/03/il-sistema-di-controllo-globale-della.html 

Un piccolo elenco di progetti e realizzazioni della DARPA è il seguente:
Previsione del futuro e controllo globale:

Soldati-robot:
Nano chip per i soldati (impiantati come gli insetti di cui sopra):
E non possiamo fare a meno di notare, come ad esempio ci ricorda un articolo del "Secolo d'Italia" che:
Darpa ha sviluppato tecnologie importanti, come le reti informatiche, fondando Arpanet, che si sviluppò poi nel moderno… Internet. 
In effetti il fatto di rimanere "tutti collegati", che a qualcuno pare una stupenda innovazione tecnologica, ha permesso innanzi tutto:
- Agli USA di fornire tecnologia informatica che permette agevolmente di spiare tutto il resto del mondo
- A tutti gli altri governi di tracciare in tempo reale le attività di ricerca, informazione, acquisto, le abitudini e le opinioni (grazie all'invenzione dei social network) di tutti i cittadini che sono collegati ad internet (vedi http://www.crom.be/it/documenti/print/internati-in-internet)
Insomma la DARPA è un organismo che partorisce invenzioni che sembrano la concretizzazione dei nostri peggiori incubi e finanzia apprendisti stregoni, il che fa vedere con molto sospetto questi esperimenti sul plasma che potrebbero servire non solo agli scopi dichiarati, ma anche allo sviluppo di applicazioni offensive, ad esempio al perfezionamento di armi ad energia diretta.

Del resto, come mostrato in un vecchio articolo, ci sono diversi collegamenti tra il rilascio di ioni metallici nell'atmosfera e certi progetti militari. Tenendo quindi presente come i nanosensori siano (secondo gli studiosi del fenomento come la dottoressa Staninger) uno degli elementi contenuti nelle scie chimiche, e tenendo presente come ci siano fin troppi sospetti che HAARP ed altri riscaldatori ionosferici possano essere utilizzati per generare uragani e terremoti artificiali (come afferma anche un valente fisico teorico) questi nuovi progressi tecnologici non possono che fare paura.

 
Per ulteriori approfondimenti segnalo:

Sunday, February 17, 2013

Guerra del clima: una nuova funzione operativa nelle operazioni militari? (studio del Generale di Brigata Luigi Cinaglia, con la collaborazione di Angelo Barbalonga)


http://www.tankerenemy.com/2013/02/guerra-del-clima-una-nuova-funzione.html

Guerra del clima: una nuova funzione operativa nelle operazioni militari? (studio del Generale di Brigata Luigi Cinaglia, con la collaborazione di Angelo Barbalonga)


Lo studio che proponiamo è stato elaborato da un ufficiale e ciò ci offre l’opportunità per svolgere alcune importanti riflessioni. Le operazioni di geoingegneria clandestina sono gestite, coordinate ed eseguite dall’aviazione militare dei vari paesi, ma questo non significa che tutti gli appartenenti alle forze armate siano favorevoli, anzi. Così, anche se in modo all’apparenza dubitativo, il Generale di Brigata, Luigi Cinaglia, prova con la sua ricerca a sensibilizzare l’opinione pubblica. Qualcuno obietterà che è inammissibile tenere il piede in due staffe, ma non siamo qui per esprimere giudizi etici. Forse alcuni militari sperano di incidere sul sistema, pur rimanendo nel sistema, esercitando una valutazione critica o un timido dissenso. Forse non possono o non vogliono recidere ogni legame con gli apparati che dominano il pianeta. Certo, l’ideale sarebbe rompere del tutto i ponti con l’establishment è, come è scritto nella Bibbia, trasformare le spade in vomeri, ma in questi frangenti, è comunque di grande rilievo che un esponente dell'esercito dia il suo contributo per indicare i pericoli ed i danni insiti nella guerra climatica. Luigi Cinaglia non solo asserisce che molte attività sono in corso, ma, indicando tra le fonti un'intervista radiofonica rilasciata da Rosario Marcianò, presidente del "Comitato Tanker enemy", ne legittima l’operato e ne avvalora le acquisizioni. Sappiamo che il controllo degli eventi meteorologici è solo un aspetto del problema e neppure il più significativo, ma intanto ai fini della divulgazione, una voce autorevole concorre ad aprire una breccia nel muro dell’incredulità che ancora paralizza molti cittadini, incapaci di concepire istituzioni spregiudicate. Un’ultima osservazione: sebbene il ruolo del complesso industriale-militare nella geoingegneria sia decisivo, enormi sono pure le responsabilità dei “politici” che traggono immensi benefici dalla loro omertà e fattiva collaborazione.

Profilo biografico dell’autore

Generale di Brigata (ris.) Luigi Cinaglia ha svolto, per conto dello Stato Maggiore dell’Esercito, esercitazioni all’estero in ambito formazioni “Joint and combined” a livello europeo (UEO-Crisex ’96) ed a livello N.A.T.O. (Dynamic mix 97 allied effort 97) ed ha ricoperto l’incarico di Chief J4 in HQ-KFOR. Dal 2002 al 2005 è stato impiegato quale Addetto per la difesa, l’esercito e per l’aeronautica presso l’Ambasciata d’Italia a Berna (CH) e quale Addetto militare presso la Rappresentanza italiana presso la Conferenza per il disarmo della Nazioni Unite a Ginevra (CH). Infine ha ricoperto l'incarico di Capo di Stato Maggiore presso il Comando Regione Militare Nord.

Premessa

Appare particolarmente interessante lo sviluppo della ricerca in ambito internazionale volta allo studio delle condizioni meteorologiche. Pertanto che cosa potrebbe accadere se un giorno si potesse veramente controllare anche il clima? Manipolare il clima sembrerebbe impensabile. Essere capaci di dirigere un ciclone o provocare della siccità potrebbe essere l’arma assoluta. Quale sarebbe allora l’impatto sulle operazioni militari? Occorrerà tener conto di una nuova funzione operativa, la guerra del vlima?

Scopo di questo articolo è quello di fare un punto della situazione in merito e fornire un quadro di riferimento, avvalendosi delle “fonti aperte”, presenti prevalentemente nel Web, consentendo così al lettore la possibilità di agire in maniera multimediale ed interattiva attraverso la consultazione diretta di filmati, pagine della Rete e blog citati nel testo, ampliando quindi direttamente la propria conoscenza secondo le proprie necessità e svolgendo così le proprie considerazioni e valutazioni.

Dunque non si vuole – in questa sede – elaborare un trattato scientifico sulla geoingegneria atmosferica e specificamente sulle manipolazioni climatiche, scie di condensazione e scie chimiche né, tantomeno, entrare nel merito della dottrina militare, ma, come già detto, fornire spunti di riflessione per consentire eventualmente l’apertura di una “tavola rotonda” sull’argomento.

Leggi QUI il documento pdf con l’intero studio:
Link alternativo QUI.

Fonte: cestudec.com
 

7 commenti:

  1. Ogni tanto una bella notizia ci vuole;
    La Basf si ritira e rinuncia alla patata ogm in europa.

    Buona domenica a tutti gli utenti del Blog.
    Rispondi
  2. Già! Guerra! Perchè di questo si tratta.
    Centinaia di rombi praticamente continui dall'alba,se non è guerra questa ditemi cos'è?!
    Buona Domenica a Tutti Amici.
    Rispondi
  3. Idem qui. Rombi tutta la notte a quota piccione!
    Rispondi
  4. Gli stiamo aprendo anche altro :). Pian Pianino...
    Rispondi
  5. Si aprono delle brecce: speriamo non sia tardi.
    Rispondi

Monday, August 27, 2012

Eccone un altro


http://giuseppenardoianni.myblog.it/archive/2012/08/23/lo-schema.html

Neretti e altro miei.
tdm

Lo Schema

fringe_nomi.pngÈ uno dei telefilm di Science Fiction più intriganti degli ultimi anni, arrivato già alla quarta stagione, creato fra gli altri dal genio di J. J. Abrams, padre di Lost, e più volte paragonato, per contenuti e trama al telefilm culto X-Files e non solo perché ad essere coinvolto è il Federal Bureau of Investigation, ovvero l’FBI. Il titolo è Fringe perché le storie narrate si avvicinano alla cosiddetta “fringe science”, cioè la scienza di confine: la squadra, composta da un’agente speciale del suddetto bureau (una donna, dato come vedremo molto importante), da uno scienziato e da suo figlio entrambi con un alto Q. I. dovrà affrontare storie ai confini del credibile che sembrano essere collegati in una sorta di “Schema”, così definito dalla Sicurezza Nazionale americana. A contorno un oscuro centro, la “Massive Dynamic”. Ma lo schema che voglio proporvi è di ben altro tipo. È stato più volte affermato da diversi studiosi ricercatori indipezzenti, che il governo americano, più propriamente la Cia (ma anche l’Fbi), controlli diverse produzioni sia cinematografiche che televisive prodotte ad Hollywood, un’influenza anche molto marcata tale da indirizzare i contenuti proprio là dove vogliono in modo da far filtrare all’opinione pubblica, velatamente e con un mezzo potente, la propaganda politica e la vera informazione, anche su questioni molto scottanti come ad esempio la realtà della vita extraterrestre. A volte solo lasciando delle piccole briciole, dei segnali che i ricercatori del mistero sono in grado di individuare e sviluppare. Nel febbraio scorso sulla rivista XTimes (n.ro 40), nella rubrica “Reports dal mondo”, venne pubblicata una notizia a firma di Enrica Perucchietti [anche lei non male in quanto a indipezzenteria] dal titolo “Obama su Marte? La Casa Bianca smentisce…”. Una news proprio ai confini della scienza, degna appunto del telefilm Fringe. L’autrice della notizia, che ha da poco pubblicato il libro “L’altra faccia di Obama” e che approfondisce il tutto sul numero successivo con un articolo dal titolo “Obama: Mission to Mars”, afferma che il Presidente degli Stati Uniti è stato non una, ma ben due volte sul Pianeta Rosso; reclutato fin da giovane dalla Cia, insieme con altri compagni (i “Dieci Titani”), nel novero del “Project Pegasus”. La scelta cadde sul giovane Obama e sugli altri coetanei perché tutti figli di persone legate in un modo o nell’altro alla Cia e utilizzati nel progetto ideato e condotto dalla “Darpa”, l’Agenzia della Difesa per i Progetti di Ricerca Avanzata. Ora cosa c’entra tutto questo con il serial Fringe? [risposta: una beata minchia] I due nomi che vedete nell’immagine sono quelli dell’attrice Anna Torv che nel telefilm interpreta il ruolo dell’agente dell’Fbi Olivia Dunham, incrociando i nomi si ottiene Anna Dunham: il nome della madre dell’uomo più potente del mondo, per anni un’agente Cia! È vero il nome di battesimo è Ann non Anna, ma questo credo sia un dettaglio trascurabile. Ora per gli eterni scettici questa è l’ennesima coincidenza minchiata. E se invece non lo fosse? Per me è solo un altro indizio, la briciola di cui sopra lasciata apposta per chi vuole intendere. Anzi si potrebbe continuare dicendo che il centro “Massive Dynamic” del telefilm corrisponde nella realtà alla Darpa e che entrambi sono guidati da una donna (nella finzione di Fringe la donna è vice-capo)… solo un’altra curiosità [no, un'altra minchiata]? Già, Curiosity, la sonda atterrata pochi giorni fa su Marte e di cui Barak Obama si è fatto fiero paladino a fronte dell’enorme spesa sostenuta per mandare il robot sul quarto pianeta del nostro sistema solare. Forse sarebbe bastato chiedere: Ehi! Mr. President, weather on Mars?

Altre fonti:

 Scritto da: peppe_nardo detto peppe 'o indipezzente