L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

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Tuesday, July 26, 2011

Il reattore a fusione fredda da un Megawatt di Andrea Rossi

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/07/il-reattore-fusione-fredda-da-un.html

Il reattore a fusione fredda da un Megawatt di Andrea Rossi

Vi abbiamo già informato in diversi articoli passati sulla realtà della fusione fredda che sta per diventare ormai (nonostante un forte boicottaggio della “scienza ortodossa”) una tecnologia economica alla portata di tutti. Che poi diventi veramente tale lo possiamo sperare sebbene sappiamo con certezza che molte istituzioni scientifiche e governative, ostaggi delle multinazionali del petrolio e di altri poteri occulti, cercheranno ancora di bloccare lo sviluppo di una tecnologia che oltre ad essere economica ed ecologica ha lo “svantaggio” (per chi gestisce il potere e vuole accentrare tutte le risorse essenziali, dall’informazione all’alimentazione all’energia) di essere facilmente realizzabile anche su piccola scala e quindi di potere essere capillarmente diffusa .

La tecnologia di Andrea Rossi per la produzione di energia pulita tramite fusione fredda è denominata E-Cat (Energy Catalyzer, ovvero Catalizzatore Energetico) ed utilizza polvere di nichel e gas idrogeno per indurre una reazione che non avviene in un enorme e costoso reattore termonucleare che pone gravi problemi di sicurezza, ma in un apparato che può stare su un normale tavolo delle nostre case.

Fino ad ora per realizzare la reazione di fusione fredda ottenendo una discreta quantità di energia, è stata anche spesa dell’energia per impedire che la reazione autosostenuta incrementasse oltre misura andando fuori controllo e causando delle piccole esplosioni, ma a quanto pare adesso tali problemi sono stati risolti e dovrebbe essere tutto pronto per la realizzazione di un reattore autosostenuto che produce energia senza alcuna immissione di energia dall’esterno (se non per regolare la reazione per qualche breve periodo). Grazie anche all’interessamento di un’azienda greca a breve dovrebbe vedere la luce un primo prototipo, la cui realizzazione dovrebbe mettere a tacere per sempre chi si ostina ancora a negare l'esistenza del processo di fusione fredda (come i signori del CICAP, spesso fautori della pericolosa fissione nucleare, negazionisti ad oltranza di fin troppe cose oramai assodate, vedi http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/08/sensitivo-smentisce-cicap.html).
Per ottenere tale reazione senza le enormi temperature che si osservano nel cuore delle stelle viene impiegata una polvere di nichel arricchita in modo tale da contenere una quantità maggiore dei due isotopi N-62 ed N-64. Tale polvere viene processata in maniera tale che si creino su di essa tubercoli e protrusioni in maniera tale che il nichel assomigli al nichel filamentoso (link) In tale maniera sono disponibili maggiori siti per la reazione. Viene anche utilizzato un catalizzatore (sul quale per il momento c’è molto riserbo, ma sembrerebbe una forma di carbonio, forse la grafite) per scindere l’idrogeno molecolare in idrogeno atomico.Secondo Andrea Rossi il costo del catalizzatore e della polvere di nichel processata aumenta le spese di gestione del reattore a fusione fredda di appena il dieci per cento. Con simili costi l'energia necessaria per una tipica abitazione familiare potrebbe costare pochi euro all’anno; ma se la tecnologia venisse diffusa su larga scala i costi di fabbricazione degli impianti scenderebbero di molto e tutto il processo diventerebbe ancora più economico.

Alexandros Xanthoulis il presidente dell’azienda greca Defkalion, che ha ottenuto i diritti esclusivi (Americhe escluse) per la tecnologia E-Cat (che loro chiamano Hyperion) in una recente intervista (link) ha affermato che la sua azienda ha stipulato dei contratti con aziende di 47 paesi (una delle quali sarebbe un’azienda davvero grande ed importante), e che tra queste c’è anche un’azienda che sta studiando come applicare la fusione fredda alle automobili.


In ultimo è da citare l’incontro di Andrea Rossi con alcuni scienziati della NASA http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=501&cpage=1#comment-53053 , ma su tale incontro Rossi afferma di non essere autorizzato a fornire informazioni, e che può solo dire che lavoreranno assieme.

Chi è a conoscenza delle manovre occulte della NASA per contrabbandare le scie anomale (persistenti e non) rilasciate da aerei con frequenza assolutamente irregolare al di fuori da ogni rotta civile (vedi http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/10/le-scie-chimiche-degli-aerei-un.html ), non può fare a meno di vedere ombre inquietanti su un progetto rivoluzionario che potrebbe regalare al pianeta energia pulita a basso costo e permetterci di eliminare sia il nucleare civile che l’inquinantissima dipendenza dal petrolio.

fonte: http://pesn.com

Friday, July 15, 2011

Varie ed eventuali

http://www.tankerenemy.com/2011/07/varie-ed-eventuali.html

Varie ed eventuali

Qualche lettore si sarà chiesto per quale ragione non abbiamo aderito alla petizione contro le scie chimiche. Riteniamo che le petizioni ed iniziative simili, pur lodevoli, lascino il tempo che trovano: il sistema le usa per schedare i cittadini che, in questi anni, non si sono esposti; l’istanza, alla fine, con tutte le firme certificate, deve essere presentata da un avvocato, seguendo una lunga e complessa procedura. I legali preferiscono patrocinare clienti da spennare piuttosto che imbarcarsi in progetti non remunerativi che probabilmente resteranno nel libro dei sogni.

E’ palese che il potere non si scalfisce con una sottoscrizione né con fiaccolate o con manifestazioni: i fatti della Val di Susa dimostrano in modo inoppugnabile che l’arroganza e la sopraffazione, definite ipocritamente “legalità”, soverchiano i cittadini inermi e calpestano i residui diritti. La militarizzazione dello stato, su cui già anni addietro lanciavamo l’allarme, è ormai una realtà.

Abbiamo tentato di coinvolgere movimenti ed associazioni in una strategia di ampio respiro che ponesse al centro della divulgazione e della protesta, la questione “scie chimiche”, intesa come grimaldello per tentare di scardinare l’establishment. E' prevalso, però, un atteggiamento velleitario e superficiale: non si riesce così a coordinare gli interventi. E’ ovvio che esistono le eccezioni: ad esempio, il Comitato stop scie Firenze ha agito con determinazione ed efficacia, salvo poi trovarsi di fronte il solito rimpallo delle responsabilità. E’ comunque un esempio da seguire: è una condotta volta a sensibilizzare e ad esercitare una costante pressione sugli organismi istituzionali. Essere la loro spina nel fianco: questo è un obiettivo.

Confidiamo ancora nell’informazione e nella sua capacità di aprire qua è la delle brecce, ma, anche qui, la situazione è difficile: se non sono state ancora attuate forme di censura diretta e totale, sono comunque innumerevoli le azioni di disturbo (rimozioni di video dietro segnalazioni per inesistenti violazioni del diritto d’autore, sabotaggi vari all’area commenti, intrusioni…) a tal punto che la pubblicazione di un articolo o di un video richiede tempi molto più lunghi rispetto a quelli normalmente necessari. Ci si sente, però, simili a funamboli: sono stati già rintuzzati vari tentativi di imbavagliare l’informazione indipendente, ma Governo, Parlamento etc. istigati dai militari, i veri padroni del vapore, non allentano la morsa ed escogitano sempre qualche mefistofelico codicillo. E’ chiaro che, di fronte a leggi draconiane con tanto di abnormi sanzioni pecuniarie per gli inadempienti, si dovranno percorrere altre vie.

Alcuni amici ci domandano di dare spazio ad articoli riguardanti la medicina naturale: precisato che abbiamo già inserito testi ed interi dossiers sul tema (si legga, ad esempio, “Sopravvivere” di Gwen Scott), bisogna sottolineare che è un campo in cui ci si deve muovere con i piedi di piombo, poiché si può incorrere nelle accuse più bislacche ed infondate pur di ottenere la chiusura del blog.

Molti utenti ci interpellano sulla relazione tra sfere e scie chimiche: siamo abituati a non spingerci troppo oltre con le ipotesi. Ora, in primo luogo, abbiamo formulato già alcune congetture su tale complessa e spinosa questione, ma restano supposizioni benché suffragate da indizi notevoli. E’, però, opportuno che, nel caso di soggetti tanto delicati, ciascuno si formi la sua opinione consultando una vasta mole di documenti. Noi potremo esprimerci, dopo aver compiuto indagini il più possibile approfondite, con prudenza e con circonlocuzioni.

Sappiamo che certe persone confidano in un ribaltamento dell’attuale ordine di cose: l’analisi della situazione geopolitica ci induce a pensare che, pur con qualche retromarcia, siamo ormai incamminati verso la creazione del Nuovo assetto mondiale. Tuttavia è possibile che qualche gradito imprevisto determini il fallimento dei piani orchestrati dalle élites. In lontananza si intravede qualche timido segnale di miglioramento: gli esperimenti sulla fusione fredda, la lotta contro i banchieri internazionali in Islanda, la presa di coscienza per opera di alcuni cittadini, la possibilità, invero remota, di un intervento esterno… Sono tutte prospettive che scrutiamo con interesse e partecipazione. Anche la stessa sempre più feroce reazione del sistema che, invano, cerca di nascondere la sua vera natura, stravolgendo il linguaggio, è segno di debolezza. I capi si sentono il fiato sul collo, sono braccati e consci che presto perderanno tutto: non solo il denaro e la larva di reputazione che ancora vela il loro lordume. E’, però, arduo immaginare una transizione indolore: se miliardi di persone, nel mondo di oggi, basato sull’ingiustizia e sulla violenza, soffrono la fame, la sete, le malattie…, non si vede perché la cosiddetta "civiltà occidentale" possa essere immune da problemi simili, ora e sempre.

Non possiamo, però, predire gli eventi futuri. Forse siamo vicini ad una svolta, ma non dispensiamo certezze. Non vorremmo nutrire speranze che potrebbero sciogliersi in illusioni.


Friday, August 6, 2010

Fusione Fredda: troppo bello per essere vero ....

http://tuttouno.blogspot.com/2010/08/fusione-fredda-troppo-bello-per-essere.html

Fusione Fredda: troppo bello per essere vero ....

"Per tutta la mia vita ho cercato Dio: sui monti, nelle valli, sui mari. Finché un giorno mi sono trovato a passare per un villaggio e su una casa a due piani ho visto un cartello. Mi sono avvicinato ed ho letto "Dio vive qui". Allora ho bussato alla porta e con il cuore in gola pensavo "ancora pochi secondi e vedrò davanti a me lo scopo della mia vita". Ma sono stato preso dal terrore e sono scappato con tutta la forza delle mie gambe. Da allora lo scopo della mia vita è stato unicamente quello di cercare Dio e l'ho cercato ovunque: sui monti, nei mari, nelle valli, negli oceani, ho condotto infiniti pellegrinaggi. Lo cerco dappertutto tranne che in quel maledetto posto dove so con sicurezza di poterlo trovare".
GIULIANO PREPARATA - Università statale di Milano
"La nostra società, della verità, non si interessa più."
"La fusione fredda è una realtà, al di là di ogni ragionevole dubbio."
"Noi siamo stati boicottati, in un modo tenace e insensato, dalla scienza ufficiale, dalla finanza internazionale e da tutti i poteri forti."

Video:

http://mediapolis.rai.it/relinker/relinkerServlet.htm?cont=SrtXr9DWrm8eeqqEEqual

FUSIONE FREDDA CHE SCOTTA

Dieci anni fa si potevano ancora avere dubbi, ma la situazione è cambiata, da quando nel 1999 Carlo Rubbia, allora presidente dell’ENEA, commissionò un progetto di 36 mesi per accertare una volta per tutte se la fusione fredda esistesse o meno. Quell’indagine si concluse con una risposta definitiva, chiara e forte, i cui risultati sono stati pubblicati nel cosiddetto “Rapporto 41”, che chiunque può scaricare da internet. Fate ora bene attenzione: secondo il documento la fusione fredda esiste! Ormai non possono più esserci dubbi e a chi ancora inventa strane congetture mostrate l’evidenza:
L’estratto che segue dovrebbe far riflettere gli scettici cronici (tra parentesi, gli scettici sono in realtà dei creduloni, che per via delle cose in cui credono vengono chiamati con un nome differente):
“The presence of 4He provides evidence that a nuclear process occurred in the cell; a nuclear reaction has been obtained with purely chemical procedures”.
Traduco:
“La presenza di 4He fornisce l’evidenza che un processo nucleare è avvenuto nella cella; una reazione nucleare è stata ottenuta esclusivamente con mezzi chimici”.
L’elettrochimico Fleshman scrisse in una lettera datata 2002:
“Caro professor Rubbia, sono molto lieto che il programma di ricerca intrapreso da Giuliano Preparata abbia conseguito il suo scopo. I risultati ottenuti dai ricercatori italiani sono veramente impressionanti, e non esagero”.
Allora perché non usiamo questa fonte di energia? Perché ancora il petrolio? Il motivo è semplice: il fenomeno esiste ma l’ingegnerizzazione e il recupero dell’energia prodotta sono un problema differente. La riproducibilità del processo è migliorata rispetto a quel fatidico giorno del 1989, in cui Fleishman e Pons annunciarono al mondo la scoperta della fusione fredda. Ma c’è ancora molto da perfezionare e al momento non è ancora possibile attivare il fenomeno a comando: si ha solo una buona probabilità che il fenomeno si verifichi, entro un determinato tempo.
Secondo il fisico Emilio del Giudice, che collaborò al progetto commissionato da Rubbia, per ottenere un prodotto commerciale potrebbero essere sufficienti 5-10 anni di ricerca. Qualcuno però deve pur cacciare fuori i soldi e la cosa più difficile da capire non è la fusione fredda in sé, bensì il motivo per cui nessun governo sia realmente interessato a finanziare questo tipo di ricerca, nonostante i promettenti risultati ottenuti sin ora.
Fonti:
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=78
Inchiesta di Rainews:
http://it.youtube.com/watch?v=3FmwRU0oJbQ
http://it.youtube.com/watch?v=Z6j1yELtHrI
http://www.progettomeg.it/ffreddadelgiudice.htm

Monday, June 7, 2010

La fusione fredda è una realtà anche grazie alla ricerca italiana

http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/06/la-fusione-fredda-e-una-realta-anche.html

La fusione fredda è una realtà anche grazie alla ricerca italiana


Questo post deriva dalla fusione delle informazioni più rilevanti riprese dal blog 22 passi d'amore e dintorni (per la precisione scoop sulla fusione fredda e questo scoop ve lo da solo il mio blog).



Siamo entrati ufficialmente nell'era dell'energia pulita illimitata, sempre che le multinazionali dell'energia non riescano a insabbiare tutto ancora... ma questa volta mi sembra più difficile, soprattutto se la notizia si diffonde capillarmente nel web.

Riporto la conclusione di A new energy source from nuclear fusion, l'articolo pubblicato il 28 febbraio 2010 dal Prof. Sergio Focardi e dall'Ing. Andrea Rossi, sul JOURNAL OF NUCLEAR PHISICS - nuclear experiments blog:

In conclusion, our process and apparatus is the first and unique system, existing today, able to obtain energy from nuclear fusion reactions; furthermore, because the ingredients are Nickel and water (to obtain Hydrogen), this is an endless energy source for the planet, without emissions in atmosphere.

Ovvero, in italiano:

Il conclusione, il procedimento e l'apparato che abbiamo messo a punto sono l'unico sistema ad oggi esistente in grado di produrre energia tramite reazioni di fusione nucleare; inoltre, poiché le sostanze necessarie sono Nickel e acqua (per ottenere Idrogeno), si tratta di una fonte di energia illimitata per il pianeta, e priva di emissioni.

Sergio Focardi - Andrea Rossi

Qui i link a tutte le parti dell'articolo (in inglese):


N.B. Le mie fonti dicono che al momento il reattore Focardi-Rossi in cui si genera energia tramite cold fusion ha le dimensioni di un vagone ferroviario - destinato quindi ad applicazioni industriali o di comunità - e che in prospettiva si cercherà di miniaturizzarlo fino alle dimensioni delle caldaiette domestiche. Un prototipo funzionerebbe ininterrottamente da alcuni anni nella fabbrica EON di Bondeno (FE).

Il fatto è che sapevo - da fonte più che attendibile - che in questo campo in Italia si stava ben oltre la ricerca teorica: era infatti già in fase avanzata la sperimentazione di una nuova tecnologia in grado di sfruttare la fusione nucleare fredda per produrre energia, a costi assolutamente concorrenziali, già ora su scala industriale e in futuro persino domestica.

Tra pochissimo uscirà l'annuncio di questa grande - direi epocale - scoperta italiana, dietro cui sta l'ingegno e l'intraprendenza di un popolo che - la storia ci insegna - ha saputo spesso stupire le altre nazioni proprio nei momenti di crisi. Un doveroso grazie va al gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna che ha contribuito ad aprire un nuovo importantissimo orizzonte nel panorama delle energie pulite e rinnovabili, in particolare al Prof. Sergio Focardi che guida questa ricerca da molti anni, nonché all'Ing. Andrea Rossi, l'industriale che ha scommesso i propri capitali sull'ingegnerizzazione e commercializzazione del nuovo sistema di produzione energetica (coperto da brevetto: "Method and apparatus for carrying out Nickel and Hydrogen exothermal reactions").

Accanto alle tante forme di energia pulita già operative e allo studio, la fusione fredda ora diventa realtà. Ancora uno sberleffo dunque, a chi sbandiera il "nucleare sporco" come scelta obbligata, a vantaggio non certo di noialtri cittadini, ma di quelle multinazionali chiamate a costruire le nuove (si fa per dire) centrali nucleari a fissione, veri e propri dinosauri che sarebbero da mandare a riposo piuttosto che da costruire ancora... evviva la lungimiranza! Siamo un popolo di santi, artisti, navigatori, eroi, inventori ecc. ma non si sa cosa abbiamo fatto di male per meritare i politici peggiori della nostra storia!

Mi auguro che chi ha interesse a lucrare fino all'ultimo sulla vendita delle fonti non rinnovabili (tra cui l'uranio), senza preoccuparsi delle conseguenze che pagheranno le generazioni future, stavolta non riesca più a boicottare la diffusione della fusione fredda come è successo da 20 anni a questa parte.

ALTRI LINK DI APPROFONDIMENTO:

* Un articolo del 1994 sul futuro della fusione fredda come sistema per la produzione diffusa di energia pulita.
* Un articolo del Corriere della Sera del 1995 sulla "via italiana della fusione fredda" dove Focardi annunciava l'avvio della ricerca per passare dallo studio teorico del fenomeno alle sue applicazioni pratiche.
* Esperimenti interessanti sulla fusione nucleare fredda: un prezioso riepilogo di metà 2009 sull'affaire della fusione fredda, in Italia e nel mondo.




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Sunday, May 23, 2010

La scienza ufficiale sta cominciando a riconoscere la fusione fredda

http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/05/la-scienza-ufficiale-sta-cominciando.html

La scienza ufficiale sta cominciando a riconoscere la fusione fredda

Traduzione dell'articolo Cold fusion moves closer to mainstrwsam acceptance pubblicato il 21 marzo 2010 sul sito physorg.com; molto interessante anche l'appendice con i report previsti nel simposio, soprattutto quello dello scienziato Vladimir Vysotskii.

La traduzione della prima parte è tratta dal sito ilporticodipinto.it, la seconda è stata realizzata dal fisico Corrado Penna (ovvero il curatore di questo blog).

Nella foto qui sopra un calorimetro impiegato per misurare l'eccesso di calore sviluppato nel corso della fusione fredda (ideato da Melvin Miles).


La fusione fredda si avvicina ad un riconoscimento ufficiale

Una nuova potenziale forma di energia, così controversa che non molto tempo fa veniva considerata come "scienza spazzatura" sta cominciando a venire accettata dalla comunità scientifica tradizionale. E' questa la conclusione dell'organizzatore di una delle più grandi sessioni scientifiche sull'argomento "fusione fredda" che si terrà a San Francisco i prossimi due giorni nel Moscone Center durante il 239esimo incontro nazionale dell'American Chemical Society (ACS).

"Anni fa molti scienziati avevano paura di parlare della fusione fredda ad una platea tradizionale", ha detto Jan Marwan, Ph.D., l'esperto di fama internazionale che ha organizzato il simposio. Marwan dirige una ditta che fa ricerca di nome Marwan Chemie, a Berlino (Germania). Intitolato "Tecnologia per una nuova energia", il simposio includerà quasi 50 presentazioni che trattano delle ultime scoperte in tema.

Le presentazioni riguardano l'invenzione di un nuovo ed economico strumento di misurazione che può mettere in grado più laboratori di cominciare la ricerca sulla fusione fredda; l'indicazione che la fusione fredda possa avvenire in maniera naturale in certi batteri; progressi verso una batteria basata sulla fusione fredda e diversi altri argomenti. Marwan fa notare che molte delle presentazioni indicano che la fusione fredda sia reale, con il potenziale di contribuire alle necessità energetiche del ventunesimo secolo.

"Ora la maggior parte degli scienziati non ha più paura e la maggior parte dei ricercatori sulla fusione fredda sono interessati agli incontri dell'ACS", ha detto Marwan. "Ho anche notato che il campo sta guadagnando nuovi ricercatori da parte di università che non hanno mai fatto ricerca prima sulla fusione fredda. Sempre più persone si stanno interessando all'argomento anche se c'è ancora un po' di resistenza in questo campo. Ma dobbiamo solo continuare come abbiamo fatto fin'ora, esplorando la fusione fredda passo dopo passo, per farla diventare una fonte di successo alternativa di energia. Con tempo e pazienza, sono molto ottimista che possiamo riuscirci!".

Il termine "fusione fredda" ha origine nel 1989 quando Martin Fleishmann e Stanley Pons dichiararono di aver eseguito la fusione nucleare a temperatura ambiente con un dispositivo semplice e che poteva stare su di un tavolo. Questa dichiarazione creò forti sentimenti a livello internazionale perchè la fusione nucleare porta con se il potenziale per poter fornire al mondo una nuova forma di energia virtualmente illimitata. Il carburante per la fusione viene dalla comune acqua marina e si stima che un litro di acqua di mare contenga l'energia equivalente di 16 litri di benzina al 100% dell'efficenza usati per produrre energia. Tale dichiarazione creò molti scetticismi perchè la conoscenza tradizionale sostiene che per raggiungere la fusione siano necessari reattori nucleari in grado di raggiungere milioni di gradi dal costo multi miliardario.

Quando alcuni scienziati non furono in grado di riprodurre i risultati di Pons e Fleishman, fu gettato discredito sulla ricerca sulla fusione fredda. Umiliati dalla comunità scientifica e con la loro reputazione rovinata Pons e Fleishman chiusero il laboratorio e fuggirono dal loro paese per poter continuare a vivere in pace. I pochissimi scienziati che continuarono la ricerca evitarono accuratamente le parole "fusione fredda" utilizzando invece i termini "reazioni nucleari a bassa energia". Marwan fa notare che gli studi presentati al simposio ACS si riferiscono apertamente alla "fusione fredda" in onore dei pionieri nel campo.

Marwan aggiunge che "tale campo sta ora attraversando una rinascita di interessi e sforzi nella ricerca, con prove che suggeriscono che la fusione fredda sia una realtà". Ad esempio fa notare che il numero di presentazioni all'ACS è quadruplicato dal 2007.

Tra i report previsti per il simposio ci sono:

  • Michael McKubre, Ph.D., dell'istituto SRI International di Menlo Park, California, che fornisce una visione d'insieme sulla ricerca nel campo della fusione fredda. McKubre discuterà le conoscenze attuali raggiunte in tale campo e spiegherà perchè esistono alcuni dubbi nella più vasta comunità scientifica. Discute anche sul recente lavoro sperimentale portato avanti all' SRI. McKubre focalizza il suo intervento su fusione, produzione di calore e prodotti nucleari. [Lunedì 22 Marzo, ore 15, Cyril Magnin ]
  • George Miley, Ph.D., relaziona sui progressi nella costruzione di un nuovo tipo di batteria che funziona in base ad un nuovo processo di fusione fredda e che ha una vita più lunga delle batterie convenzionali. La batteria consiste di uno speciale tipo di cella elettrolitica che opera a bassa temperatura. Il processo involve difetti appositamente creati nell'elettrodo metallico della cella. Miley è un professore dell'Università di Urbana nell'Illinois della quale dirige i Laboratori per gli Studi sulla Fusione. [Domenica 21 Marzo, ore 11, Cyril Magnin I]
  • Melvin Miles, Ph.D., descrive il primo strumento poco costoso per individuare in maniera affidabile il segno distintivo delle reazioni di fusione fredda: la produzione di eccesso di calore generata dagli apparecchi da tavolo per la fusione fredda adesso in uso. Gli usuali calorimetri, apparecchi che misurano l'eccesso di calore, tendono ad essere troppo complicati, inefficienti e poco affidabili. Il nuovo calorimetro potrebbe migliorare la qualità della ricerca ed aprire la starada ai successi di nuovi scienziati in strutture universitarie, governative e laboratori privati, suggerisce Miles. Egli lavora nel Dixie State College di St. George, negli Utah. [Domenica 21 Marzo, ore 14.30, Cyril Magnin I]
  • Vladimir Vysotskii, Ph.D., presenta sorprendenti evidenze sperimentali che i batteri possono manifestare un tipo di fusione fredda che potrebbe essere utilizzato per eliminare le scorie nucleari. Egli descrive gli studi sulla trasmutazione nucleare — la trasformazine di un elemento in un altro — di isotopi stabili e radioattivi nei sistemi biologici. Vysotskii è uno scienziato dell'Università Statale Shevchenko di Kiev, inUkraine. [Lunedì 22 Marzo, ore 11.20, Cyril Magnin I].
  • Tadahiko Mizuno, Ph.D., relaziona su un congegno non convenzionale per la fusione fredda che utilizza nella reazione il fenantrene, una sostanza che si trova nel carbone e nell'olio. Egli riporta la produzione di un eccesso di calore e di radiazione gamma originata da tale strumento. "La produzione totale di calore ha ecceduto ogni concepibile reazione chimica di due ordini di grandezza," ha notato Mizuno. Egli lavora all'Università di Hokkaido in Giappone, ed ha scritto il libro Nuclear Transmutation: The Reality of Cold Fusion (ovvero Trasmutazione Nucleare: La realtà della fusione fredda). [Domenica 21 Marzo, ore 15, Cyril Magnin I]
  • Peter Hagelstein, Ph.D., descriverà i nuovi modelli teorici che aiutano a spiegare l'eccesso di produzione di calore nella fusione fredda, uno degli aspetti più controversi in questo campo. Egli nota che in una reazione nucleare ci si aspetterebbe che l'energia prodotta appaia come energia cinetica delle particelle prodotte, ma nell'esperimento di Fleischmann-Pons non appaiono particelle energetiche in quantità tali da giustificare l'energia osservata. Il suo semplice modello aiuta a spiegare gli scambi di energia osservati, incluso il tipo e la quantità di energia prodotta. Hagelstein lavora per il Massachusetts Institute of Technology. [Domenica 21 Marzo, ore 10.20, Cyril Magnin I].
  • Xing Zhong Li, Ph.D., presenterà delle ricerche che dimostrano come la fusione fredda si può verificare senza la produzione di radiazione nucleare forte. Egli sta sviluppando un reattore a fusione fredda che dimostra questo principio. Li è uno scienziato della Tsinghua University di Pechina, in Cina. [Domenica 21 Marzo, ore 9.10, Cyril Magnin I].


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Friday, October 2, 2009

Dalla Terra al cosmo, 13 beffe mandano in tilt gli scienziati

http://straker-61.blogspot.com/2009/10/dalla-terra-al-cosmo-13-beffe-mandano.html

Dalla Terra al cosmo, 13 beffe mandano in tilt gli scienziati

Conferenza EPPUR SI FONDE - PreregistrazioneLa più intrigante? È la fusione fredda, ma le ricerche proseguono.


Ci sono 13 misteri che non solo sfidano la capacità di comprensione degli scienziati, ma mettono in crisi la nostra immagine del mondo. Ne fa una rassegna il libro «13 Things That Don’t Make Sense» di Michael Brooks (Vintage Books).

1. Effetto placebo
La posizione numero uno va a un esperimento condotto a Torino dal fisiologo Fabrizio Benedetti. Se ai malati che provano dolore si somministra prima la morfina e poi una soluzione salina senza proprietà analgesiche, si avrà l’«effetto placebo». Ma Benedetti ha verificato che, se alla soluzione salina viene aggiunto (sempre a insaputa dei malati) del naloxone, che annulla gli effetti della morfina, il placebo non fa più effetto. Come è possibile? Pare che il placebo induca non una mera auto-suggestione, ma una reale risposta biochimica, ormonale e immunitaria del corpo; così reale da essere annullata da una sostanza di contrasto.

2. Orizzonti cosmici
L’universo ha 14 miliardi di anni e un diametro di 28 miliardi di anni luce. Niente può viaggiare più velocemente delle radiazioni elettromagnetiche. E nessuna radiazione ha avuto il tempo di attraversare tutto l’universo per realizzare l’equilibrio termico che osserviamo. Come si spiega che da ogni direzione ci colpisca una radiazione cosmica di 3 gradi? Si ipotizza che l’omogeneità sia dovuta a un’espansione particolarmente rapida in una fase di poco successiva al Big Bang. Ma è una «spiegazione» che richiede a sua volta di essere spiegata.

3. Raggi energetici
I raggi cosmici sono particelle che viaggiano ad altissima velocità. Nel farlo, collidono coi fotoni presenti nello spazio e perdono energia. Einstein calcolò che nessun raggio cosmico extragalattico possa raggiungerci con un’energia superiore a 5x10 elettronvolt elevato a 19. Eppure, da 10 anni si rilevano raggi cosmici dotati di un’energia enormemente superiore. Come mai? Si fanno ipotesi da brivido, per esempio che lo spazio non sia uniforme e che esistano direzioni privilegiate lungo le quali le particelle perdono meno energia. Questo scardinerebbe la nostra conoscenza del cosmo.

4. Omeopatia a Belfast
La medicina omeopatica ritiene che i farmaci possono conservare una capacità d’azione pur se diluiti all’estremo. Finora non c’erano prove, ma alla Queen’s University di Belfast dicono di aver dimostrato che un’istamina (sostanza antiallergica naturale) fa effetto anche così diluita che nella soluzione non ne resta più neanche una molecola, come se l’acqua ne avesse assunto le proprietà. Un bel mistero.

5. Materia oscura
La quantità di materia visibile non genera abbastanza forza di gravità da tenere insieme le galassie e i loro ammassi; ce ne vorrebbe 10 volte di più. Si è battezzata «materia oscura» la massa mancante, attribuendole la caratteristica di manifestarsi solo con la forza di gravità e con nient’altro. Ipotesi alternativa: alle lunghissime distanze la legge di gravità è diversa da come la conosciamo. Allora dovremmo riscrivere la fisica.

6. Flatulenze su Marte
Nel ‘76 su Marte la sonda Viking somministrò delle sostanze nutrienti marcate con carbonio 14 a una porzione di terriccio e rilevò un’emissione di metano (una flatulenza?) marcata col carbonio 14, come se qualcosa avesse digerito quelle sostanze. Esperimenti paralleli non hanno, però, confermato la presenza di microrganismi. Ora, uno studio in California ha messo in rilievo un ritmo circadiano (legato ai tempi del sole) in quell’attività biochimica. E i ritmi circadiani sono un ulteriore indizio di vita.

7. Tetra-neutroni
Il principio di esclusione di Pauli vieta a due neutroni nello stesso sistema di avere identiche proprietà quantistiche. Ma un esperimento in Francia ha individuato 4 neutroni che si trovavano nella condizione proibita. Smarrimento totale.

8. Pioneer troppo veloci
Le sonde Pioneer 10 e 11, lanciate negli Anni 70 verso l’esterno del sistema solare, hanno subito una misteriosa accelerazione che le ha portate fuori traiettoria di 400 mila chilometri. Forse subiscono l’influenza dell’«energia oscura».

9. Energia oscura
Si credeva che l’espansione dell’universo frenasse per influsso della gravità, invece abbiamo scoperto che accelera. Quale energia provoca questa accelerazione? Provvisoriamente si chiama energia oscura. Tanto varrebbe chiamarla X. Buio totale.

10. Decimo pianeta
Deve esserci. Non uno dei tanti pianetini tipo Quaorar o Sedna che ogni tanto vengono trovati; deve trattarsi di un pianeta grande come la Terra che ha ripulito di detriti il sistema solare al di là di Plutone. Verso il 2015 una sonda della Nasa arriverà in zona e forse lo individuerà.

11. Segnale radio «Wow!»
Il 15 agosto 1977 un radioastronomo dell’Ohio gridò «Wow!» dopo aver registrato un segnale di 37 secondi e concentrato sui 1420 megahertz, frequenza non usata per le trasmissioni sulla Terra. I segnali dallo spazio sono sempre su uno spettro più ampio e dai bordi frastagliati. Questa «pallottola radio» è la cosa più simile a un messaggio di extraterrestri che abbiamo mai ricevuto.

12. Costanti non costanti
Nel 1997 in Australia è stata analizzata la luce di quasar distanti 12 miliardi di anni luce. Risultato: durante il viaggio la luce è stata esposta a variazioni nella cosiddetta costante di struttura fine, legata a sua volta ad altre costanti della fisica. Ma le costanti non dovrebbero essere immutabili? Se variano nel tempo e nello spazio, non potremo capire più nulla dell’universo.

13. Fusione fredda
Nel 1989 due scienziati annunciarono di aver riprodotto a temperatura ambiente il processo che genera energia nel cuore del Sole. L’esperimento non fu accettato, ma gli studi proseguono. Se andassero a buon fine, molti dei problemi energetici sarebbero risolti. Il punto 13 vale più dei precedenti messi assieme.


LUIGI GRASSIA per
lastampa.it



Saturday, September 12, 2009

La fusione fredda è una realtà scientifica e tecnologica

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/fusione-fredda-realta.html

La fusione fredda è una realtà scientifica e tecnologica


Una notizia tratta dal blog Il cospirazionista visionario sulla fusione fredda, rispetto alla quale quale avevamo già segnalato che

a) Il 14 maggio del 2004, il giorno prima di essere mandato in onda per annunciare ancora una volta le sue scoperte, il dottor Mallove, uno dei promotori della fusione fredda, é stato assassinato.

b) Il premio nobel per la fisica Brian Josephson denuncia le mistificazioni della scienza di regime ed afferma che la fusione fredda é una realtà scientifica

c) In Giappone il professor Arata dimostra per l'ennesima volta che la fusione fredda funziona, replicando l'esperimento di fronte ad un pubblico di scienziati e giornalisti


SuperWave™ Fusion: and now debunk this!

Un'azienda ha finalmente ingegnerizzato un sistema di produzione di energia per mezzo della fusione fredda.

SuperWave™ Fusion è produzione di eccesso di calore, generata da un'interazione indotta di Palladio e Deuterio [il deuterio é un isotopo dell'idrogeno col nucleo composto da un protone ed un neutrone, la fusione di due atomi di deuterio per formale l'elio genera una grande quantità di energia, il Palladio sembra agire come una sorta di catalizzatore che permette alla reazione di avvenire senza che vi sia la necessità di portare il deuterio ad una fortissima temperatura].

Il capo della compagnia, il dottor Irving Dardik ha esposto qui la sua teoria sul funzionamento di tale apparato.



Le tecnologie energetiche SuperWave™ Fusion hanno la potenzialità di:
  • Fornire un'inesauribile ed economica fonte di carburante.
  • Produrre una quantità non significativamente misurabile di sostanze pericolose.
  • Rivoluzionare il concetto di produzione di energia.
  • Essere all'avanguardia come sorgente di Energia Pulita.
Oramai è noto ad appassionati ed addetti ai lavori che, dopo le scoperte del team del professor Preparata, la fusione fredda non è stata soltanto ri-sperimentata da ricercatori differenti, ma come in questo caso, è stata addirittura ingegnerizzata.



Qui sotto il video di una puntata di Report dedicata al tema della fusione fredda.


GIULIANO PREPARATA - Università statale di Milano

"La nostra società, della verità, non si interessa più."
"La fusione fredda è una realtà, al di là di ogni ragionevole dubbio."

"Noi siamo stati boicottati, in un modo tenace e insensato, dalla scienza ufficiale, dalla finanza internazionale e da tutti i poteri forti."


Dal blog Dentro la notizia traggo queste righe a proposito del rapporto 41: fusione fredda

Un giorno del 2002, però, il nobel Carlo Rubbia, all'epoca presidente dell'ENEA, decise di vederci chiaro. Nominò un team di ricercatori e fisici nucleari, dispose una dotazione finanziaria e stabilì il termine di 36 mesi per verificare la bontà teorica e la fattualità degli studi di Giuliano Preparata, nel frattempo deceduto (2000). E udite udite, quel team, allo scadere del termine prefissato, consegnò nelle mani del professor Rubbia la sentenza: la teoria non solo era giusta, ma anche fattibile in termini applicativi. Il che significava una sola cosa: signori, la fusione fredda è una realtà. Cosa pensate sia successo dopo? Champagne, grandi feste e poi un serio piano sul quale far convergere -visto il tema, che definire strategico è limitante- il meglio dei cervelli del Paese.

Macchè, perchè qui entriamo nell'altro capitolo, quello che all'inizio non ho saputo dire se non utilizzando la parola incredibile. Intanto, per capirne di più guardatevi questo breve video di Angelo Saso, giornalista di rainews24:

Per ulteriori approfondimenti e documenti su questo "scandalo scientifico del secolo" (la documentazione della fattibilità della fusione fredda fu allora inviata a diverse riviste scientifiche specializzate che si rifiutarono di pubblicarla) vedi anche la pagina di rainews24 sul rapporto 41.

La censura su argomenti e tecnologie come quella della fusione fredda é evidentemente necessaria alle élite criminali che ci governano per mantenere un monopolio energetico basato su tecnologie inquinanti (combustione di idrocarburi) e tenere di conseguenza sotto controllo l'economia e la politica globale.

Tuesday, August 11, 2009

SuperWave™ Fusion: and now debunk this!

http://cospirazionista.blogspot.com/2009/08/superwave-fusion-and-now-debunk-this.html

SuperWave™ Fusion: and now debunk this!


Ho da poco scoperto, con immenso piacere, che un'azienda ha finalmente ingegnerizzato un sistema di produzione di energia per mezzo della fusione fredda.
Eccone una sintetica descrizione.

SuperWave™ Fusion è produzione di eccesso di calore, generata da un'interazione indotta di Palladio e Deuterio.
Questa energia è descritta da una complessa e annidata forma d'onda oscillante all'interno di ulteriori forme d'onda (“waves-waving-within-waves”),
scoperta dal Visionario capo della compagnia, il dottor Irving Dardik. Qui la teoria.

In questi apparati, questo segnale "SuperWave" è recapitato tramite una corrente elettrica ad un modulo contenente un catodo di Palladio e acqua pesante,
(D2O) con Deuterio al posto dell'idrogeno nella molecola dell'acqua.
Il risultato finale è il rilascio di energia allorchè gli atomi di Deuterio si disassociano dall'acqua pesante e si introducono nel reticolo di Palladio, permettendo alla loro struttura energetica a forma d'onda di interagire.
Le uscite principali di questa interazione sono: il calore e una apparentemente modica quantità di 4He (Elio 4), un isotopo non radiattivo dell'Elio.
Ricerche per verificare le molecole di 4He sono ancora in corso.



Le tecnologie energetiche SuperWave™ Fusion hanno la potenzialità di:
  • Fornire un'inesauribile ed economica fonte di carburante.
  • Produrre una quantità non significativamente misurabile di sostanze pericolose.
  • Rivoluzionare il concetto di produzione di energia.
  • Essere all'avanguardia come sorgente di Energia Pulita.


Oramai è noto ad appassionati ed addetti ai lavori che, dopo le scoperte del team del professor Preparata, la fusione fredda non è stata soltanto ri-sperimentata da ricercatori differenti, ma come in questo caso, è stata addirittura ingegnerizzata.

Come la prenderanno i puristi della fisica classica, ancora così profondamente legati ai dettami di un passato oramai troppo lontano da noi (si vedano il secondo principio della termodinamica o la legge di conservazione).

Speriamo non parta nessuna caccia alle streghe o che nessuno dei sofisti-puristi-negazionisti legati a doppio filo all'impenetrabile establishment scientifico non comincino a parlare di paranormale...staremo a vedere.