L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Sunday, February 10, 2013

L'istmo di sticazzi


http://zret.blogspot.com/2013/02/listmo_9.html

L'istmo

Il varco è qui? (E. Montale)

Tutto è nel tutto, eppure ci appare diviso.

Recenti indirizzi scientifici tendono a confermare alcuni assunti del pensiero tradizionale. Ci riferiamo al tema delle dimensioni: in verità non sappiamo “dove” questi mondi paralleli siano situati né come interagiscano con l’ordinaria sfera della cosiddetta “realtà” che è, a ben riflettere, una prigione con pareti di vetro infrangibile. Sono dei piani che si intersecano con il nostro in particolari circostanze? Sono livelli microscopici come arrotolati nel nostro quadridimensionale? Sono forse universi che, simili a specchi, riverberano gli eventi del cosmo ordinario? Che ruolo giocano in tutto ciò l’asimmetria, la massa oscura, l’antimateria? Perché scrivo così tante idiozie?

E’ evidente che gli interrogativi sono innumerevoli ed abissali. Sono domande per cui la fisica si protende nella metafisica, la cosmologia nella filosofia.

Abbiamo ogni giorno, anzi ogni notte, esperienza di una realtà ulteriore, la regione onirica dove lo spazio ed il tempo ora si dilatano ora si contraggono sino a concentrarsi quasi in un punto, ma l’istmo che congiunge la psiche conscia a quella inconscia è quasi sempre sommerso dal chiarore dell’alba.

I vissuti con cui ci addentriamo nel mondo impercettibile costellano la nostra vita. Alcuni riescono ad esplorare l’invisibile. Straordinarie capacità dimostrano che le “leggi” fisiche non sono valide sempre e comunque. La coscienza ubiqua può trascendere i confini…

Nondimeno manca non solo una teoria unificante, non autocontraddittoria, che spieghi quale sia la relazione tra la coscienza e la materia, quali i rapporti fra i diversi regni del reale, ma pure una traccia sommaria che delinei i termini del problema. Non sappiamo a quali condizioni lo spirito possa agire sull’hyle, ammesso e non concesso che il discorso sia così semplice, visto che il concetto di causa dovrà essere sostituito con quelli, non meno problematici, di sincronicità e di non-località.

Ignoriamo anche quale sia l’energia fondamentale che muove le onde dell’oceano infinito.

Resta la consapevolezza che in qualche parte di questa realtà dura (eppure evanescente), solida, simile al muro di recinzione di un penitenziario, si deve aprire una breccia tale da permetterci di vedere oltre e di evadere. Beati coloro che l’hanno trovata o la troveranno.


 

Friday, January 25, 2013

Pietre miliari spaccate con la testa


http://zret.blogspot.it/2013/01/pietre-miliari.html

Pietre miliari

Se provassimo ad immaginare l’inimmaginabile, a concepire l’inconcepibile…

Ci si trova di fronte ad un bivio: possiamo decidere di vivere come bruti o di “seguir virtute e canoscenza”. Invero la stragrande maggioranza degli uomini è paga di soddisfare le esigenze fisiologiche, senza porsi domande di sorta, incurante dell’enigma che è la vita stessa.

Questi tempi frananti vedono l’affermazione del genere homo insipiens tutto concentrato nel qui e nell’ora, teso a trarre il maggior godimento possibile dalla situazione contingente, anche a danno degli altri, senza alcuno scrupolo. E’ la definitiva disumanizzazione che è in primo luogo rescissione dei legami naturali: in tal senso gli animali sono superiori ai sub-uomini, poiché gli animali sono ancora immersi nel flusso vitale. Invece gli uomini decaduti sono congegni, privi affatto di un mondo interiore. La tecnologia, prima di essere all’origine dello snaturamento subìto dal pianeta, quando occupa, anzi colonizza la personalità, ne causa una radicale mutazione antropologica.

Sfuggono a questa metamorfosi degenerativa, solo i contemplativi e quelli che definirei gli interrogativi. Se non troviamo almeno qualche istante nell’arco dei nostri giorni alienanti per indugiare nella contemplazione di una foglia, di una nuvola, di una stella..., significa che l’occhio interiore è del tutto cieco.

La contemplazione dà l’abbrivo all’attitudine interrogativa: lo stupore di fronte al mistero dell’esistenza e del male, alla vertiginosa complessità dell’universo colloca sull’itinerario i macigni delle domande. E’ possibile che gli spazi incommensurabili ed i tempi abissali, le dimensioni visibili e quelle invisibili siano un’accozzaglia casuale e scevra di senso o persino la più piccola particella proiettata nell’immensità dell’universo appartiene ad un disegno, ad un piano enigmatico ma sublime?

Che desolante è la concezione non tanto degli atei che sono disperati cercatori di un Dio nascosto e ritratto, ma degli indifferenti!

La meraviglia è – Aristotele docet – la radice del pensiero, della filosofia. Viviamo sotto l’impero tetro di una scienza che non solo non offre risposte feconde, ma soprattutto non pone più quesiti cruciali. Per fortuna si avverte un fermento in alcuni settori del sapere: qualcuno, curioso e sbigottito, protende il capo per scrutare gli orizzonti oltre gli orizzonti. Il volgo guarda costoro con aria di sufficienza. Il volgo rotola lungo la china che porta al disfacimento ed alla morte dell’anima, credendo di vivere, mentre vegeta in modo miserevole. Precipita nella Gehenna, ma pensa di ascendere all’Empireo.

Gli interrogativi provano ad inerpicarsi lungo un sentiero disseminato di grossi sassi, ma chissà... quei sassi potrebbero essere pietre miliari


Saturday, August 11, 2012

Alfa ed Omega e professori analfabeti


http://zret.blogspot.it/2012/08/alfa-ed-omega.html

Alfa ed Omega

Qual è la direzione del cosmo?

La scienza materialista prospetta, anche se in un’età tanto lontana da non essere neppure concepibile, la fine dell’universo, la cosiddetta morte termica.

La visione religiosa vede nel creato un magnifico arazzo che testimonia l’onnipotenza e l’infinita sapienza di Dio, una sua mirabile manifestazione nello spazio-tempo. In modo misterioso ed inintelligibile, tutte le contraddizioni dell’universo sono trascese e conciliate nell’Uno, verso cui tutto converge e dove tutto si sublima.

Il pensiero gnostico, pur con diverse accentuazioni, mostra la cicatrice che attraversa il reale, la profonda spaccatura tra il mondo ed il Pleroma. Nella creazione stessa è la frattura, l’amputazione di Dio. Di questa mutilazione paghiamo le conseguenze… molto pesanti.

Chi si accosta maggiormente alla verità? Il cosmo è uno sterminato e silenzioso deserto, nato dal caso e destinato a perire, come tutte le cose, a precipitare nel nulla da cui affiorò, oppure la fine è il vero principio?

L’Alfa e l’Omega rappresentano il cominciamento e l’epilogo del Tutto. Mentre ci si allontana dall’origine, sempre più, si espande il buio e si diffonde il gelo.

Lo Spirito, per emanare qualcos'altro da sé, si frattura, si disarticola, addirittura quasi oblia sé stesso. L’universo ed il tempo come eclissi dell’Eterno. L’Essere anela a ricomporre le sue membra disgiunte?

Le tenebre, che si riversano nella notte infinita, sono nero sangue.