http://zret.blogspot.it/2012/03/i-gattici.html
I gattici
Nella
struggente lirica “I gattici” (Myricae, 1891) Pascoli dipinge una
giornata autunnale, con i filari di pioppi, la nebbia che sfuma i
contorni dei cespugli. L’autore ricorda quando, in primavera, il vento
tiepido schiudeva le gemme, mentre ora mulina le foglie secche,
inaridite. Il passato non può tornare e la bella stagione presto
precipita nell’inverno: cadono grigie piogge, cade la neve, soffia la
gelida tramontana, le giornate sono brevi e cupe. Tutto è destinato a
trascorrere ed a morire.
L’ultima strofa con il suo ritmo affannoso, è quasi un rantolo.
E vi rivedo, o gattici d’argento,
brulli in questa giornata sementina:
e pigra ancor la nebbia mattutina
sfuma dorata intorno ogni sarmento.
Già vi schiudea le gemme questo vento
che queste foglie gialle ora mulina;
e io che al tempo allor gridai, Cammina,
ora gocciare il pianto in cuor mi sento.
Ora, le nevi inerti sopra i monti
e le squallide pioggie e le lunghe ire
del rovaio che a notte urta le porte
e i brevi dì che paiono tramonti
infiniti e il vanire e lo sfiorire
e i crisantemi, il fiore della morte.
L’ultima strofa con il suo ritmo affannoso, è quasi un rantolo.
E vi rivedo, o gattici d’argento,
brulli in questa giornata sementina:
e pigra ancor la nebbia mattutina
sfuma dorata intorno ogni sarmento.
Già vi schiudea le gemme questo vento
che queste foglie gialle ora mulina;
e io che al tempo allor gridai, Cammina,
ora gocciare il pianto in cuor mi sento.
Ora, le nevi inerti sopra i monti
e le squallide pioggie e le lunghe ire
del rovaio che a notte urta le porte
e i brevi dì che paiono tramonti
infiniti e il vanire e lo sfiorire
e i crisantemi, il fiore della morte.
L’ultima strofa con il suo ritmo affannoso, è quasi un rantolo.
ReplyDeleteBUFFONE INUTILE, tu che violenti a ogni piè sospinto la lingua italiana con le tue innumerevoli cazzate scritte in modo indegno.
VERGOGNATI DI ESISTERE, straccione pagliaccio che non sei altro.
ilpeyote senti chi parla di rantoli
Il passato non può tornare e la bella stagione presto precipita nell’inverno: cadono grigie piogge, cade la neve, soffia la gelida tramontana, le giornate sono brevi e cupe. Tutto è destinato a trascorrere ed a morire.
ReplyDeleteSempre allegro ed ottimista!
Dai che un pò è migliorato...
ReplyDeletealmeno non l'ha scritta per qualcuno "a caso"...
Zret stai sù che tra poco arriva primavera
e poi..BOOOM! a dicembre..DOOMSDAY!
Felice ??? ne sono certa
..a te le cattive notizie ti fanno veramente "godere"..
Qual'è il titolo di questo brano?
http://www.youtube.com/watch?v=dLWXSsYJoWY&feature=related