L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Tuesday, September 2, 2014

L'equazione

il cretino non crede a formule e diagrammi (tipo Appleman) e vuole trovare le equazioni per spiegare eventi caotici.
zretino, il tuo neurone e' la dimostrazione lampante del moto browniano

http://zret.blogspot.ch/2014/09/lequazione.html

L'equazione


Esisterà pure un’equazione per predire in che modo le singole gocce di uno zampillo, istante dopo istante, si dispongono nella loro caduta. Di volta in volta, molteplici fattori influiscono sulla configurazione, sulla velocità e la traiettoria delle stille d’acqua: l’energia cinetica, la gravità, l’attrito dell’aria, il rimbalzo delle gocce sulla conca della fontana, il cozzo tra le stille stesse, un improvviso soffio di vento, i granelli del pulviscolo atmosferico…: sono tutti parametri e variabili che è necessario calcolare per costruire il diagramma di un fenomeno tanto complicato, solo in apparenza casuale.

Non so se qualcuno si sia mai cimentato in un’impresa così ingrata: d’altronde a chi interesserebbe poter descrivere la conformazione degli spruzzi nell’istante x1, x2, x3 etc.? Quale vantaggio pratico se ne potrebbe ricavare?

La vita umana assomiglia al getto d’acqua: ha una sua logica, una sua compagine persino matematica, ma destinate a rimanere inconoscibili. Per conoscerle, infatti, dovremmo sapere le caratteristiche precise di tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza. Le correlazioni, le “cause”, gli incastri, i rapporti non sono infiniti, ma comunque ammontano ad un numero esorbitante.

E’ singolare che ogni vita, pur nella sua inesorabile finitezza, contenga in sé quasi l’infinito.

La vita è dunque un’equazione, la cui mirabile complessità pare celare una ratio. La vita è un’equazione di cui non conosciamo la risoluzione.

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5 comments:

  1. bisogna riconoscerlo, sempre belle le immagini postate da o' professò (ma dove le trova? e certo ne ha di tempo da perdere eh...)

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  2. Tieni, coglionazzo:
    http://engineering-references.sbainvent.com/fluid-mechanics/water-jet.php

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  3. La vita umana assomiglia al getto d’acqua: ha una sua logica, una sua compagine persino matematica, ma destinate a rimanere inconoscibili. Per conoscerle, infatti, dovremmo sapere le caratteristiche precise di tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza.

    Uno dei sistemi che talvolta si usa per affrontare problemi difficili, è quello di applicare delle approssimazioni a certi dati. Non si hanno i valori esatti, ma si sostituiscono con quantità sensatamente vicine e più facilmente conoscibili.
    I risultati non sono esatti, ma possono essere tanto vicini a quelli veri che solo una attenta osservazione consente di percepire le differenze.
    Se nel caso di zret poniamo tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza a zero, avremo un risultato preciso fino alla quarta o quinta cifra decimale.

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  4. Non e' il primo a farsi questa domanda (incredibile he?)
    La risposta e' semplice: e' possibile ma non pratico.

    E' come predire il lancio di un dado: con una serie di fotocamere ad alta velocita' si puo' misurare spin e momento del dado, e usando un modello si puo' prevedere esattamente il numero che esce.

    Nella realta' il setup e troppo complicato e si usano invece distribuzioni di probabilita per prevedere trend e andamenti su lanci ripetuti con una frazione delle risorse.
    Questo e' quello che si fa in pratica dalla finanza alla fisica delle particelle.

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  5. No, Reya, non si può. Quando cadi nel troppo piccolo devi per forza affidarti a considerazioni probabilistiche, perché non hai modo di osservare la realtà.
    Io invece proporrei di replicare l'esperimento di Schroedinger, mettendo lo zretino al posto del gatto. Così magari imparerebbe qualcosina di più sulla meccanica pardon, sulla fisica - quantistica, sul caos, sui grandi numeri e, side effect non trascurabile, avrebbe un buon 0,5 di probabilità di piantarla di sparare caxxate. Anzi, basterebbe prolungare l'esperimento all'infinito per non sentirne più parlare.

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