http://tankerenemymeteo.blogspot.ch/2014/08/lo-sciame.html
Lo sciame
Un attributo dell’infernale è l’irrealtà. (J. L. Borges)
Ormai è il solito copione. Decenni di pesanti manipolazioni meteorologiche hanno stravolto tutto: le estati non sono più le stesse. I rinfrescanti temporali estivi oggi sono stati sostituiti da calamitosi nubifragi.
Il copione è sempre lo stesso: non appena si genera un fronte perturbato, innumerevoli aerei, simili ad insetti di uno sciame impazzito e famelico, attaccano le formazioni nuvolose per distruggerle. Le scie creano una coltre artificiale che provoca un repentino aumento delle temperature. L’aria innaturalmente calda, a contatto con le correnti fredde, determina piogge violente e concentrate spesso in pochi minuti o, al massimo, in una mezz’ora. Si scatena un inferno d’acqua con goccioloni appesantiti dal particolato diffuso dagli aerei.
Così, invece degli acquazzoni estivi che davano refrigerio, alcune aeree sono colpite da gragnuole micidiali. Le piogge non sono raggruppate solo nel tempo, ma pure nello spazio: per questo motivo alcune regioni restano all’asciutto. Ad esempio, il Ponente ligure è diventato una plaga arida dove le colture ed i boschi, specialmente quelli composti da cedui, patiscono per la cronica carenza di precipitazioni; anche certe zone del Nord Italia soffrono, ma per una ragione uguale e contraria, le piogge eccessive e soprattutto veementi. I danni all’agricoltura, alla silvicoltura ed al turismo non si contano.
Spesso si ode l’eco bassa dei tuoni, si vedono le folgori aguzze, ma non cade una stilla. Il bario e gli altri metalli igroscopici offrono il loro spettacolo pirotecnico, uno spettacolo surreale e sinistro, con il cielo solcato da lampi verdognoli e la luna avvolta in uno sudario terreo.
Nel firmamento notturno non brulicano le stelle, offuscate dalle “innocue velature”, ma le luci dei velivoli chimici. Già all’imbrunire, le squadriglie si abbassano di quota ed impazzano con incredibile impudenza. Il brontolio sordo dei motori spezza il silenzio o sovrasta i pochi suoni naturali ormai prossimi all’estinzione: il gracidio delle rane, il frinire dei grilli, lo squittio dei pipistrelli. Le locuste di metallo devastano e divorano tutto.
Sponsorizza questo ed altri articoli su Facebook. Contribuisci ora!
Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Ormai è il solito copione. Decenni di pesanti manipolazioni meteorologiche hanno stravolto tutto: le estati non sono più le stesse. I rinfrescanti temporali estivi oggi sono stati sostituiti da calamitosi nubifragi.
Il copione è sempre lo stesso: non appena si genera un fronte perturbato, innumerevoli aerei, simili ad insetti di uno sciame impazzito e famelico, attaccano le formazioni nuvolose per distruggerle. Le scie creano una coltre artificiale che provoca un repentino aumento delle temperature. L’aria innaturalmente calda, a contatto con le correnti fredde, determina piogge violente e concentrate spesso in pochi minuti o, al massimo, in una mezz’ora. Si scatena un inferno d’acqua con goccioloni appesantiti dal particolato diffuso dagli aerei.
Così, invece degli acquazzoni estivi che davano refrigerio, alcune aeree sono colpite da gragnuole micidiali. Le piogge non sono raggruppate solo nel tempo, ma pure nello spazio: per questo motivo alcune regioni restano all’asciutto. Ad esempio, il Ponente ligure è diventato una plaga arida dove le colture ed i boschi, specialmente quelli composti da cedui, patiscono per la cronica carenza di precipitazioni; anche certe zone del Nord Italia soffrono, ma per una ragione uguale e contraria, le piogge eccessive e soprattutto veementi. I danni all’agricoltura, alla silvicoltura ed al turismo non si contano.
Spesso si ode l’eco bassa dei tuoni, si vedono le folgori aguzze, ma non cade una stilla. Il bario e gli altri metalli igroscopici offrono il loro spettacolo pirotecnico, uno spettacolo surreale e sinistro, con il cielo solcato da lampi verdognoli e la luna avvolta in uno sudario terreo.
Nel firmamento notturno non brulicano le stelle, offuscate dalle “innocue velature”, ma le luci dei velivoli chimici. Già all’imbrunire, le squadriglie si abbassano di quota ed impazzano con incredibile impudenza. Il brontolio sordo dei motori spezza il silenzio o sovrasta i pochi suoni naturali ormai prossimi all’estinzione: il gracidio delle rane, il frinire dei grilli, lo squittio dei pipistrelli. Le locuste di metallo devastano e divorano tutto.
Sponsorizza questo ed altri articoli su Facebook. Contribuisci ora!
Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
hmmm...Straker sei proprio sicuro che il pipistrello squittisca?Non è che ti confondi con il topo?Tu invece puppi.
ReplyDelete"si ode l’eco bassa dei tuoni, si vedono le folgori aguzze [...] il cielo solcato da lampi verdognoli e la luna avvolta in uno sudario terreo [...] Nel firmamento notturno non brulicano le stelle"
ReplyDeletema che bello, proprio bello! è farina del fratello?
(doppio ottonario, tiè zret...)
Qui si vede meglio, coglionazzo:
ReplyDeletehttp://www.airliners.net/photo/Star-Alliance-%28Thai/Boeing-747-4D7/2485981/L/&sid=61f8e823572de111833a2b9f11c0edb1
Ad esempio, il Ponente ligure è diventato una plaga arida dove le colture ed i boschi, specialmente quelli composti da cedui, patiscono per la cronica carenza di precipitazioni
ReplyDeleteIl sito http://archivio-meteo.distile.it/ consenti di accedere a un archivio di dati meteo per varie località.
Cercando la piovosità (in mm) di Sanremo e Imperia ("Ponente ligure") si ritrovano i dati sono archiviati giorno per giorno.
Ho fatto qualche elaborazione con un foglio elettronico per rendere più maneggevole i dati, raggruppandoli per anno e per quadrimestre
(gli anni per cui sono presenti i dati sono diversi per ciascuna località).
Come si vede nell'ultimo quadrimestre maggio-agosto, non ci sono sensibilissime variazioni nella piovosità delle due località. E men che meno sono così ridotte da giustificare la trasformazione della zona in una plaga arida.
Più facile che la plaga arida sia l'ennesima invenzione del piagnoso e lamentoso duo, che pensa che il pavimento del loro terrazzino sia il riassunto del mondo, e la loro intelligenza sia l'obbiettivo che il creatore si era prefisso nel creare l'uomo "a sua immagine e somiglianza".
Sanremo
Anno gen-apr mag-ago set-dic
2006 320 230 250
2007 200 176 251
2008 513 206 671
2009 509 158 420
2010 500 270 470
2011 320 230 240
2012 250 320 380
2013 500 240 310
2014 320 230 10
Imperia
Anno gen-apr mag-ago set-dic
1980 207 213 228
1981 136 131 408
1982 108 89 362
1983 239 239 326
1984 188 359 297
1985 351 173 154
1986 422 52 102
1987 232 100 412
1988 242 130 226
1989 317 129 192
1990 171 47 336
1991 182 294 265
1992 181 302 560
1993 258 85 542
1994 344 96 383
1995 215 119 467
1996 338 131 459
1997 154 255 381
1998 241 140 408
1999 224 66 574
2000 215 158 751
2001 491 108 185
2002 283 236 471
2003 314 67 582
2004 298 95 340
2005 116 199 463
2006 180 217 355
2007 205 185 147
2008 330 155 495
2009 361 110 330
2010 420 180 490
2011 380 130 200
2012 260 140 370
2013 400 230 350
2014 180 217 0
ehm Mastro, per evitare facili e strumentali fraintendimenti sarebbe meglio mettere per il terzo quadrimestre 2014 "n.a." invece che il progressivo ;-)
ReplyDelete(progressivo che oltretutto sono solo i primi due giorni di settembre)
DeleteHai ragione. Volevo mettere un trattino per indicare l'inesistenza del dato, ma dopo aver copincollato mi sono dimenticato di fare la modifica. Ho poi lasciato perdere perché mi sono detto "ma si capirà bene che un post datato 3 settembre non può riportare i dati dal 1/9 al 31/12". Però, in effetti, ho probabilmente sopravvalutato l'intelligenza (o sottovalutato la faccia da culo) di certi fuffari cialtroni.
DeleteSe non annaffi, le piante nel tuo terrazzo appassiscono.
ReplyDeleteLe scie chimiche non centrano niente...