L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Wednesday, March 18, 2015

L’Air Force statunitense indaga sulle conseguenze delle nanoparticelle di alluminio in atmosfera

http://www.tankerenemy.com/2015/03/lair-force-statunitense-indaga-sulle.html

L’Air Force statunitense indaga sulle conseguenze delle nanoparticelle di alluminio in atmosfera

Riportiamo un articolo tratto dal sito nogeoingegneria. Il testo riferisce di uno studio condotto dall’Aeronautica militare statunitense a proposito degli effetti sulla salute dovuti al nanoparticolato di alluminio: è un’indagine che suona come un’excusatio non petita, culpa manifesta.



Il nanoparticolato di alluminio altera la funzione immunitaria” è il titolo di uno studio pubblicato dalla U.S. Air Force. Da dove nasce l’interesse dei militari sugli effetti del nanoparticolato di alluminio in caso di inalazione? In vari contesti è stato proposto o è già stato compiuto il rilascio in atmosfera di questo tipo di particelle.

1. Possedere il clima. L’esercito statunitense ha dichiarato l’obiettivo di “possedere i fenomeni atmosferici” entro il 2025. Nel documento "Weather as a force multiplier: owning the weather in 2025", si trovano espliciti riferimenti alla nanotecnologia come mezzo di intervento. Questo approccio prevede la modificazione atmosferica attraverso l’immissione di nanoparticolato in nubi, cicloni e correnti. Il brevetto U.S.-Patent 5003186Stratospheric Welsbach seeding for reduction of global warming” (1990) menziona, tra gli altri, gli ossidi di alluminio.

2. Chaff. Sono note le estese operazioni chaff (dispersione in atmosfera di fibre di vetro rivestite di alluminio). Si tratta di meccanismi di difesa usati dagli aerei militari per evitare il rilevamento e/o l'attacco per opera di velivoli avversari. La dispersione in grande quantità di chaff serve a riflettere i segnali radar e, con la formazione di una nube, a nascondere temporaneamente le proprie unità al rilevamento radar del nemico.

3. Global warming. Per ovviare alle conseguenze del fantomatico "riscaldamento globale", si è proposto (in realtà si sta già compiendo da almeno una ventina d’anni) di spargere milioni di tonnellate di alluminio in nanoparticolato nella stratosfera e nella troposfera (Progetto Solar Radiation ManagementS.R.M.) con l’intento (ufficiale, ma è una coperturra, n.d.r.) di termoregolare il pianeta.

4. Carburanti aerei. I militari dell’Air Force promuovono ed impiegano un carburante composto da nanoparticelle di alluminio ed acqua ghiacciata, denominato “AL-Ice”, adatto non solo ai razzi ed alle navicelle spaziali, ma anche agli aerei civili e militari. L’Air Force Lab presenta in questo video il suo ”New fuel from aluminum nanoparticles”. L'alluminio come additivo nei carburanti fu sperimentato addirittura già nel 1958.

Esistono sufficienti motivi per denunciare un consistente inquinamento della biosfera, dovuto al nanoparticolato di alluminio (e non solo).

Lo studio dell’“Applied Biotechnology Branch” dell’“Air Force Research Laboratory” esamina gli effetti sul tessuto polmonare in caso di inalazione di nanoparticolati di alluminio, ma il Dottor Russel Blaylock aveva già compiuto un’analisi ad ampio raggio del problema, scrivendo tra le altre cose:

“Di particolare interesse è l’effetto di queste nanoparticelle sul cervello e sul midollo spinale. Una lista crescente di malattie neuro-degenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (nota anche come S.L.A.), è fortemente correlata all’esposizione all’alluminio ambientale. [...] Vari studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive. Esse sono collegate direttamente al cervello e non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere interessate quando si conclama la malattia. Nei casi di Alzheimer queste aree hanno anche il livello più alto di alluminio rilevato nell’encefalo”.

Fonte: nogeoingegneria.com

Articolo correlato: Deficit cerebrali da sostanze chimiche: è allarme

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Thursday, July 8, 2010

Il fenomeno dell’inversione termica artificiale

L'hotel del NWO ha la wireless gratuita. Di conseguenza posso pubblicare questo metre, tutto ignudo, mi preparo ad andare a cena (ma prima di andare a cena mi vesto).

http://www.tankerenemy.com/2010/07/il-fenomeno-dellinversione-termica.html

Il fenomeno dell’inversione termica artificiale

L'inversione meteorologica (o termica) è un fenomeno dovuto alla formazione, negli alti strati della troposfera [1], di masse d'aria nelle quali la temperatura cresce con l'aumentare dell'altitudine (temperatura di inversione). Il fenomeno si può verificare anche su aree molto ampie; gli strati assumono una lieve, progressiva inclinazione verso terra. Quando questi livelli, d'inverno, sovrastano zone più fredde danno origine alle cosiddette nebbie di inversione: tali nebbie, specialmente sulle aree industriali, s'impregnano di pulviscolo, gas e vapori nocivi che perdurano fino a quando non si dissolve lo strato d'inversione.

I vari sistemi di manipolazione meteorologica creano fenomeni artificiali di inversione, da cui dipendono altre manifestazioni atmosferiche tutte funzionali alla creazione di un ambiente il più possibile inadatto alla vita. Riscaldare, per mezzo delle onde elettromagnetiche o con le scie (cfr infra), alcune parti dell'atmosfera, significa creare zone sottostanti in cui il particolato rilasciato dagli aerei chimici e gli inquinanti legati alla normale contaminazione, ristagnano, avvelenando piante, animali e uomini. Per questo motivo, dopo che i velivoli hanno disperso le sostanze tossiche a quote medio-basse, si assiste alla formazione di una densa e maleodorante caligine che appanna il naturale colore del cielo, riduce drasticamente la visibilità, pur in concomitanza di valori igrometrici bassi o bassissimi: non è dunque una foschia causata dall'umidità, sebbene i servizi meteorologici, mentendo, cerchino di giustificare la nebbia, chiamando in causa inesistenti alti parametri di umidità. Tale foschia è pure duratura, perché i venti sono assai blandi o del tutto assenti ed in quanto l'alta pressione naturale o indotta la comprime verso il suolo.

Questo smog, simile ad una cupola grigio-biancastra, non grava soltanto sulle città e sulle zone antropizzate, ma pure su regioni rurali, collinari e montane. Ciò dimostra che si tratta di nebbia generata dai continui passaggi di aerei che sorvolano sia i centri urbani sia le campagne sia le dorsali montuose, nell'ambito di una criminale operazione finalizzata a contaminare l'intera biosfera. Si osservino l'orizzonte, i profili di colli ed i crinali dei monti: si constaterà che sono offuscati da un velo opaco a tal punto che non si riesce neppure a distinguere, nei giorni di più massiccia irrorazione, un aspetto del paesaggio distante più di un paio di kilometri.

Correttamente, lo scienziato egiziano
El Husseini attribuisce le aberrazioni termiche alle chemtrails. Egli, infatti, osserva che: "la geoingegneria può anche provocare ondate di calore estremo. Una volta raggiunta la troposfera, il particolato di alluminio Welsbach agisce come uno specchio a doppia superficie. Le particelle riflettono il calore che proviene dal sole nello spazio, ma riverberano di nuovo al suolo anche la radiazione termica proveniente dal terreno, dalle automobili, dai condizionatori d'aria, dalle fabbriche, dalle centrali elettriche, dall’asfalto".

L'inversione termica artificiale è dunque uno dei numerosi mezzi con cui la biosfera viene trasformata in un ambiente repulsivo, mortale, la tanatosfera.

[1] La troposfera è una regione dell'atmosfera che ha inizio dalla superficie terrestre e giunge, alle medie latitudini, sino a 10-15 km di altitudine. In questa zona si rileva un decremento costante della temperatura, della pressione e della densità.


Fonti:

Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. inversione atmosferica e troposfera
W. Marzouk, Imbrattare il cielo: scie chimiche in Egitto, 2010