Scopo del Blog
Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
http://indipezzenti.blogspot.ch/
https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/
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Saturday, January 9, 2016
Wednesday, March 18, 2015
L’Air Force statunitense indaga sulle conseguenze delle nanoparticelle di alluminio in atmosfera
http://www.tankerenemy.com/2015/03/lair-force-statunitense-indaga-sulle.html
Articolo correlato: Deficit cerebrali da sostanze chimiche: è allarme
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.
L’Air Force statunitense indaga sulle conseguenze delle nanoparticelle di alluminio in atmosfera
Riportiamo un articolo tratto dal sito nogeoingegneria.
Il testo riferisce di uno studio condotto dall’Aeronautica militare
statunitense a proposito degli effetti sulla salute dovuti al
nanoparticolato di alluminio: è un’indagine che suona come un’excusatio non petita, culpa manifesta.

“Il nanoparticolato di alluminio altera la funzione immunitaria” è il titolo di uno studio pubblicato dalla U.S. Air Force. Da dove nasce l’interesse dei militari sugli effetti del nanoparticolato di alluminio in caso di inalazione? In vari contesti è stato proposto o è già stato compiuto il rilascio in atmosfera di questo tipo di particelle.
1. Possedere il clima. L’esercito statunitense ha dichiarato l’obiettivo di “possedere i fenomeni atmosferici” entro il 2025. Nel documento "Weather as a force multiplier: owning the weather in 2025", si trovano espliciti riferimenti alla nanotecnologia come mezzo di intervento. Questo approccio prevede la modificazione atmosferica attraverso l’immissione di nanoparticolato in nubi, cicloni e correnti. Il brevetto U.S.-Patent 5003186 “Stratospheric Welsbach seeding for reduction of global warming” (1990) menziona, tra gli altri, gli ossidi di alluminio.
2. Chaff. Sono note le estese operazioni chaff (dispersione in atmosfera di fibre di vetro rivestite di alluminio). Si tratta di meccanismi di difesa usati dagli aerei militari per evitare il rilevamento e/o l'attacco per opera di velivoli avversari. La dispersione in grande quantità di chaff serve a riflettere i segnali radar e, con la formazione di una nube, a nascondere temporaneamente le proprie unità al rilevamento radar del nemico.
3. Global warming. Per ovviare alle conseguenze del fantomatico "riscaldamento globale", si è proposto (in realtà si sta già compiendo da almeno una ventina d’anni) di spargere milioni di tonnellate di alluminio in nanoparticolato nella stratosfera e nella troposfera (Progetto Solar Radiation Management – S.R.M.) con l’intento (ufficiale, ma è una coperturra, n.d.r.) di termoregolare il pianeta.
4. Carburanti aerei. I militari dell’Air Force promuovono ed impiegano un carburante composto da nanoparticelle di alluminio ed acqua ghiacciata, denominato “AL-Ice”, adatto non solo ai razzi ed alle navicelle spaziali, ma anche agli aerei civili e militari. L’Air Force Lab presenta in questo video il suo ”New fuel from aluminum nanoparticles”. L'alluminio come additivo nei carburanti fu sperimentato addirittura già nel 1958.
Esistono sufficienti motivi per denunciare un consistente inquinamento della biosfera, dovuto al nanoparticolato di alluminio (e non solo).
Lo studio dell’“Applied Biotechnology Branch” dell’“Air Force Research Laboratory” esamina gli effetti sul tessuto polmonare in caso di inalazione di nanoparticolati di alluminio, ma il Dottor Russel Blaylock aveva già compiuto un’analisi ad ampio raggio del problema, scrivendo tra le altre cose:
“Di particolare interesse è l’effetto di queste nanoparticelle sul cervello e sul midollo spinale. Una lista crescente di malattie neuro-degenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (nota anche come S.L.A.), è fortemente correlata all’esposizione all’alluminio ambientale. [...] Vari studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive. Esse sono collegate direttamente al cervello e non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere interessate quando si conclama la malattia. Nei casi di Alzheimer queste aree hanno anche il livello più alto di alluminio rilevato nell’encefalo”.
Fonte: nogeoingegneria.com

“Il nanoparticolato di alluminio altera la funzione immunitaria” è il titolo di uno studio pubblicato dalla U.S. Air Force. Da dove nasce l’interesse dei militari sugli effetti del nanoparticolato di alluminio in caso di inalazione? In vari contesti è stato proposto o è già stato compiuto il rilascio in atmosfera di questo tipo di particelle.
1. Possedere il clima. L’esercito statunitense ha dichiarato l’obiettivo di “possedere i fenomeni atmosferici” entro il 2025. Nel documento "Weather as a force multiplier: owning the weather in 2025", si trovano espliciti riferimenti alla nanotecnologia come mezzo di intervento. Questo approccio prevede la modificazione atmosferica attraverso l’immissione di nanoparticolato in nubi, cicloni e correnti. Il brevetto U.S.-Patent 5003186 “Stratospheric Welsbach seeding for reduction of global warming” (1990) menziona, tra gli altri, gli ossidi di alluminio.
2. Chaff. Sono note le estese operazioni chaff (dispersione in atmosfera di fibre di vetro rivestite di alluminio). Si tratta di meccanismi di difesa usati dagli aerei militari per evitare il rilevamento e/o l'attacco per opera di velivoli avversari. La dispersione in grande quantità di chaff serve a riflettere i segnali radar e, con la formazione di una nube, a nascondere temporaneamente le proprie unità al rilevamento radar del nemico.
3. Global warming. Per ovviare alle conseguenze del fantomatico "riscaldamento globale", si è proposto (in realtà si sta già compiendo da almeno una ventina d’anni) di spargere milioni di tonnellate di alluminio in nanoparticolato nella stratosfera e nella troposfera (Progetto Solar Radiation Management – S.R.M.) con l’intento (ufficiale, ma è una coperturra, n.d.r.) di termoregolare il pianeta.
4. Carburanti aerei. I militari dell’Air Force promuovono ed impiegano un carburante composto da nanoparticelle di alluminio ed acqua ghiacciata, denominato “AL-Ice”, adatto non solo ai razzi ed alle navicelle spaziali, ma anche agli aerei civili e militari. L’Air Force Lab presenta in questo video il suo ”New fuel from aluminum nanoparticles”. L'alluminio come additivo nei carburanti fu sperimentato addirittura già nel 1958.
Esistono sufficienti motivi per denunciare un consistente inquinamento della biosfera, dovuto al nanoparticolato di alluminio (e non solo).
Lo studio dell’“Applied Biotechnology Branch” dell’“Air Force Research Laboratory” esamina gli effetti sul tessuto polmonare in caso di inalazione di nanoparticolati di alluminio, ma il Dottor Russel Blaylock aveva già compiuto un’analisi ad ampio raggio del problema, scrivendo tra le altre cose:
“Di particolare interesse è l’effetto di queste nanoparticelle sul cervello e sul midollo spinale. Una lista crescente di malattie neuro-degenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (nota anche come S.L.A.), è fortemente correlata all’esposizione all’alluminio ambientale. [...] Vari studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive. Esse sono collegate direttamente al cervello e non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere interessate quando si conclama la malattia. Nei casi di Alzheimer queste aree hanno anche il livello più alto di alluminio rilevato nell’encefalo”.
Fonte: nogeoingegneria.com
Articolo correlato: Deficit cerebrali da sostanze chimiche: è allarme
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.
Pubblicato da
Straker
Saturday, June 14, 2014
Sostituzione
la foto e' bellissima!!! STRAKER PUPPA!!!
http://tankerenemymeteo.blogspot.it/2014/06/sostituzione.html
Sostituzione

Bei tempi, quando il tempo era naturale...
Giugno: siamo nell’ultimo scorcio della primavera, ma il caldo torrido è quello di un’estate che si preannuncia infernale. Non lasciamoci ingannare dai bollettini meteo, dagli studi dei climatologi di regime, dai servizi televisivi: le condizioni meteorologiche non hanno oggi alcunché di naturale. Dimentichiamo i “dotti” discorsi circa gli anticicloni, le aree di alta pressione, le correnti africane etc. Guardiamo il cielo e noteremo in primo luogo che è sgombro di nubi da bel tempo, i vaporosi cumuli. Inoltre quello che sembra un cielo sereno, terso, è, invece, un velario polveroso, pieno di particolato neurotossico: la volta non è di colore azzurro, poiché vira verso un celeste pallido con sfumature violacee o addirittura verso un bianco accecante, come un muro calcinato.
Che cos’è accaduto? Le nubi naturali che, tra l’altro lasciano filtrare o riflettono una cristallina luce solare, sono state sostituite, un po’ alla volta, da una foschia opaca che cancella l’orizzonte. Sembra quella che l’uomo comune definisce una “bella giornata”, solo perché un pallido sole riesce a spandere un esangue alone di luce.
In realtà, aerei civili e militari, attraverso composti igroscopici, dissolvono i cumuli [1], soppiantandoli con una coltre densa. Scie persistenti soprattutto durante la notte e scie effimere dall’alba al tramonto, creano una cappa uniforme e soffocante. Mentre nel paesaggio spariscono i colori smaglianti delle estati antecedenti alle operazioni di geoingegneria clandestina, i pronto soccorso e gli studi dei medici si riempiono di persone, specialmente bambini, che accusano sintomi più o meno gravi: dispnea, crisi allergiche, attacchi di tosse, spossatezza cronica, danni neurologici temporanei… Il nanoparticolato uccide! E’ ancora una “bella giornata”?
L’afa è insopportabile, ma l’umidità è bassa! L’aria è malsana ed esala miasmi ammorbanti. Sin dal mattino il cielo è graffiato da smart clouds: non sono cirri, anche se sedicenti meteorologi tentano di spacciarli per cirri, forieri di una perturbazione che dovrebbe portare una rinfrescante pioggia. E’ una pioggia che in certe zone non cadrà mai, laddove in altre sarà sostituita da una “bomba d’acqua” o da una furiosa grandinata.
E’ ancora una “bella giornata”? Le città estive sono deserti roventi, immense distese d’asfalto sotto un cielo d’asfalto.
[1] Cumulus - Altitudine base della nube: 1.000 circa (la quota della sommità può variare) metri. Il cumulus o cumulo è una nube a piccolo o medio sviluppo verticale, che si presenta come una piccola torre o cavolfiore; essa ha base piatta o convessa a seconda dello sviluppo verticale.
I cumuli si formano a causa delle correnti convettive create dalla radiazione solare e in genere sono indice, se poco sviluppate, di bel tempo stabile. Alcune volte, però, queste nubi si sviluppano molto in verticale formando i cumuli congesti che possono provocare rovesci anche forti e che sono lo stadio del cumulo prima della trasformazione a cumulonembo. Se le correnti ascensionali sono molto intense, alla sommità del cumulo congesto si può scorgere un piccolo cappuccio, denominato "pileus", indicatore di estrema instabilità atmosferica e precursore di intensi temporali.
I cumuli, come tutte le nubi a sviluppo verticale, sono indice di aria instabile.
Varie specie:
Cumulus (Cu) - Cumulo
Cumulus humilis (Cu hum)
Cumulus mediocris (Cu med)
Cumulus congestus (Cu con)
Cumulus fractus (Cu fra)
Cumulus humilis
Il cumulus humilis è un tipo di nube. È detto anche cumulo di bel tempo, perché porta giornate soleggiate e non è sintomo di significativi cambiamenti meteorologici.
Si forma soprattutto durante le calde giornate estive, con la condensazione dell'aria calda, a quote relativamente basse, fra i 500 ed i 1000 metri raggiungendo raramente i 2000 metri. Tipicamente si forma al mattino per scomparire nelle ore serali. È indice di un modesto raffreddamento nella bassa atmosfera, tipico del bel tempo. Lo sviluppo verticale è piccolo perché al di sopra di esso la temperatura dell'atmosfera cala lentamente al salire di quota. Il cumulus humilis può essere accompagnato anche da altri tipi di nubi ma quando appare in una giornata con cielo chiaro ci si può aspettare bel tempo nelle ore successive. In condizioni di temperatura, umidità e stabilità dell'aria particolari si trasforma dapprima in cumulus congestus e poi in cumulonembo. Talvolta assumono caratteristiche forme "a fungo" che segnalano elevatissima instabilità atmosferica.
Articolo correlato: Un cielo finto, 2014
Sponsorizza questo ed altri articoli su Facebook. Contribuisci ora!Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Giugno: siamo nell’ultimo scorcio della primavera, ma il caldo torrido è quello di un’estate che si preannuncia infernale. Non lasciamoci ingannare dai bollettini meteo, dagli studi dei climatologi di regime, dai servizi televisivi: le condizioni meteorologiche non hanno oggi alcunché di naturale. Dimentichiamo i “dotti” discorsi circa gli anticicloni, le aree di alta pressione, le correnti africane etc. Guardiamo il cielo e noteremo in primo luogo che è sgombro di nubi da bel tempo, i vaporosi cumuli. Inoltre quello che sembra un cielo sereno, terso, è, invece, un velario polveroso, pieno di particolato neurotossico: la volta non è di colore azzurro, poiché vira verso un celeste pallido con sfumature violacee o addirittura verso un bianco accecante, come un muro calcinato.
Che cos’è accaduto? Le nubi naturali che, tra l’altro lasciano filtrare o riflettono una cristallina luce solare, sono state sostituite, un po’ alla volta, da una foschia opaca che cancella l’orizzonte. Sembra quella che l’uomo comune definisce una “bella giornata”, solo perché un pallido sole riesce a spandere un esangue alone di luce.
In realtà, aerei civili e militari, attraverso composti igroscopici, dissolvono i cumuli [1], soppiantandoli con una coltre densa. Scie persistenti soprattutto durante la notte e scie effimere dall’alba al tramonto, creano una cappa uniforme e soffocante. Mentre nel paesaggio spariscono i colori smaglianti delle estati antecedenti alle operazioni di geoingegneria clandestina, i pronto soccorso e gli studi dei medici si riempiono di persone, specialmente bambini, che accusano sintomi più o meno gravi: dispnea, crisi allergiche, attacchi di tosse, spossatezza cronica, danni neurologici temporanei… Il nanoparticolato uccide! E’ ancora una “bella giornata”?
L’afa è insopportabile, ma l’umidità è bassa! L’aria è malsana ed esala miasmi ammorbanti. Sin dal mattino il cielo è graffiato da smart clouds: non sono cirri, anche se sedicenti meteorologi tentano di spacciarli per cirri, forieri di una perturbazione che dovrebbe portare una rinfrescante pioggia. E’ una pioggia che in certe zone non cadrà mai, laddove in altre sarà sostituita da una “bomba d’acqua” o da una furiosa grandinata.
E’ ancora una “bella giornata”? Le città estive sono deserti roventi, immense distese d’asfalto sotto un cielo d’asfalto.

[1] Cumulus - Altitudine base della nube: 1.000 circa (la quota della sommità può variare) metri. Il cumulus o cumulo è una nube a piccolo o medio sviluppo verticale, che si presenta come una piccola torre o cavolfiore; essa ha base piatta o convessa a seconda dello sviluppo verticale.
I cumuli si formano a causa delle correnti convettive create dalla radiazione solare e in genere sono indice, se poco sviluppate, di bel tempo stabile. Alcune volte, però, queste nubi si sviluppano molto in verticale formando i cumuli congesti che possono provocare rovesci anche forti e che sono lo stadio del cumulo prima della trasformazione a cumulonembo. Se le correnti ascensionali sono molto intense, alla sommità del cumulo congesto si può scorgere un piccolo cappuccio, denominato "pileus", indicatore di estrema instabilità atmosferica e precursore di intensi temporali.
I cumuli, come tutte le nubi a sviluppo verticale, sono indice di aria instabile.
Varie specie:
Cumulus (Cu) - Cumulo
Cumulus humilis (Cu hum)
Cumulus mediocris (Cu med)
Cumulus congestus (Cu con)
Cumulus fractus (Cu fra)
Cumulus humilis
Il cumulus humilis è un tipo di nube. È detto anche cumulo di bel tempo, perché porta giornate soleggiate e non è sintomo di significativi cambiamenti meteorologici.
Si forma soprattutto durante le calde giornate estive, con la condensazione dell'aria calda, a quote relativamente basse, fra i 500 ed i 1000 metri raggiungendo raramente i 2000 metri. Tipicamente si forma al mattino per scomparire nelle ore serali. È indice di un modesto raffreddamento nella bassa atmosfera, tipico del bel tempo. Lo sviluppo verticale è piccolo perché al di sopra di esso la temperatura dell'atmosfera cala lentamente al salire di quota. Il cumulus humilis può essere accompagnato anche da altri tipi di nubi ma quando appare in una giornata con cielo chiaro ci si può aspettare bel tempo nelle ore successive. In condizioni di temperatura, umidità e stabilità dell'aria particolari si trasforma dapprima in cumulus congestus e poi in cumulonembo. Talvolta assumono caratteristiche forme "a fungo" che segnalano elevatissima instabilità atmosferica.
Articolo correlato: Un cielo finto, 2014
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La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Pubblicato da
Straker
Monday, April 21, 2014
Rapida usura delle palette dei turbofan: che cosa è cambiato nei carburanti aeronautici?
http://tankerenemymeteo.blogspot.ch/2014/04/rapida-usura-delle-palette-dei-turbofan.html
Rapida usura delle palette dei turbofan: che cosa è cambiato nei carburanti aeronautici?

Abbiamo
ricevuto preziose informazioni da alcuni addetti al rifornimento
carburante negli scali aerei: ci hanno riferito che i vapori provenienti
dalle cisterne sono particolarmente tossici a tal punto che diversi
tecnici hanno dovuto lasciare anticipatamente il loro posto di lavoro a
causa di seri problemi di salute.
Altri addetti alla manutenzione dei turbofan ci hanno resi edotti che i tempi tra una pulizia e l'altra dei propulsori si sono ridotti. Inoltre è aumentata in maniera considerevole l'usura anticipata delle palette dei jetfan.
La “spiegazione” ufficiale è la seguente: il logoramento è dovuto al fatto che "volando più bassi di quota, i velivoli subiscono l'azione corrosiva della salsedine".
Testimonia un manutentore a tale proposito: "Un consiglio... io mi informerei sulle procedure di lavaggio delle turbine, poiché negli ultimi anni sono diventate alquanto maniacali, dopo che un'ispezione boroscopica [1] ha scoperto che le palette delle turbine erano mangiate dal sale (marino dicono), giacché compiamo voli a bassa quota sotto i 6000 piedi. Ora, considerando gli additivi nel carburante, non vorrei che la storia del salino fosse una sciocchezza. L'unico modo è capire se velivoli che non incrociano a bassa quota hanno intensificato le procedure di lavaggio negli ultimi anni".

La versione ufficiale, evidentemente di copertura, stride con quanto strombazzato dai media di regime sin dal 2012, secondo cui le quote di crociera degli aerei sarebbero state innalzate, su decisione dell’E.N.A.V., sia per risparmiare carburante sia per ridurre le emissioni di CO2 (sic!). Ad alta quota, l’aria è più rarefatta ed esercita un minore attrito sul velivolo che quindi consuma meno a parità di distanza percorsa. Ciò contraddice le inquietanti notizie che riportano episodi di atterraggi di emergenza, eseguiti da aeromobili di alcune compagnie che esauriscono anzitempo il propellente.
Le disposizioni sulle nuove quote sono annunciate in pompa magna nell’articolo “Le rotte degli aerei per risparmiare carburante” dove tra l’altro, in palese contraddizione con quanto avviene, si favoleggia di nuovi corridoi aerei il più possibile rettilinei sempre per conseguire gli scopi in oggetto.
Se ufficialmente gli aeromobili incrociano ad altitudine maggiore, come si giustifica il rapido deterioramento dei turbofan? Il progresso tecnologico non dovrebbe garantire la fabbricazione di motori più affidabili, efficienti e resistenti, come è avvenuto in altri settori? Si pensi al comparto automobilistico che produce vetture con propulsori leggeri ed efficienti nonché scocche robuste e leggere, grazie all’impiego di idonee leghe. Molti segmenti sono caratterizzati da auto che consumano ed inquinano poco. Per quale ragione la salsedine dovrebbe oggi provocare la corrosione dei jetfan in misura così importante? Forse una volta il sale marino non esisteva?
Si deve concludere che i carburanti di nuova generazione, oltre ad essere particolarmente nocivi per l’ambiente e la salute, accelerano l’usura dei motori e più in generale delle parti meccaniche degli aviogetti.
[1] Un boroscopio è un dispositivo ottico costituito da un tubo rigido o flessibile con un oculare da un lato, una lente che funge da obiettivo dall'altro, collegati da un sistema ottico-trasmittente in mezzo. Il sistema ottico di solito è circondato da fibre ottiche usate per l'illuminazione dell'oggetto remoto. L'immagine interna dell'oggetto illuminato è formata dalla lente dell'obiettivo ed ingrandita dall'oculare. I boroscopi, rigidi o flessibili, possono essere dotati di un sistema di videoregistrazione o di una fotocamera CCD. I boroscopi sono comunemente usati durante l'ispezione visiva di motori per aeromobili, turbine a gas industriali, turbine a vapore, motori diesel e motori di autoveicoli e di autocarri.
Articoli correlati:
• Esposto sui carburanti ed additivi aeronautici, 2014
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei, 2014
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La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Altri addetti alla manutenzione dei turbofan ci hanno resi edotti che i tempi tra una pulizia e l'altra dei propulsori si sono ridotti. Inoltre è aumentata in maniera considerevole l'usura anticipata delle palette dei jetfan.
La “spiegazione” ufficiale è la seguente: il logoramento è dovuto al fatto che "volando più bassi di quota, i velivoli subiscono l'azione corrosiva della salsedine".
Testimonia un manutentore a tale proposito: "Un consiglio... io mi informerei sulle procedure di lavaggio delle turbine, poiché negli ultimi anni sono diventate alquanto maniacali, dopo che un'ispezione boroscopica [1] ha scoperto che le palette delle turbine erano mangiate dal sale (marino dicono), giacché compiamo voli a bassa quota sotto i 6000 piedi. Ora, considerando gli additivi nel carburante, non vorrei che la storia del salino fosse una sciocchezza. L'unico modo è capire se velivoli che non incrociano a bassa quota hanno intensificato le procedure di lavaggio negli ultimi anni".

La versione ufficiale, evidentemente di copertura, stride con quanto strombazzato dai media di regime sin dal 2012, secondo cui le quote di crociera degli aerei sarebbero state innalzate, su decisione dell’E.N.A.V., sia per risparmiare carburante sia per ridurre le emissioni di CO2 (sic!). Ad alta quota, l’aria è più rarefatta ed esercita un minore attrito sul velivolo che quindi consuma meno a parità di distanza percorsa. Ciò contraddice le inquietanti notizie che riportano episodi di atterraggi di emergenza, eseguiti da aeromobili di alcune compagnie che esauriscono anzitempo il propellente.
Le disposizioni sulle nuove quote sono annunciate in pompa magna nell’articolo “Le rotte degli aerei per risparmiare carburante” dove tra l’altro, in palese contraddizione con quanto avviene, si favoleggia di nuovi corridoi aerei il più possibile rettilinei sempre per conseguire gli scopi in oggetto.
Se ufficialmente gli aeromobili incrociano ad altitudine maggiore, come si giustifica il rapido deterioramento dei turbofan? Il progresso tecnologico non dovrebbe garantire la fabbricazione di motori più affidabili, efficienti e resistenti, come è avvenuto in altri settori? Si pensi al comparto automobilistico che produce vetture con propulsori leggeri ed efficienti nonché scocche robuste e leggere, grazie all’impiego di idonee leghe. Molti segmenti sono caratterizzati da auto che consumano ed inquinano poco. Per quale ragione la salsedine dovrebbe oggi provocare la corrosione dei jetfan in misura così importante? Forse una volta il sale marino non esisteva?
Si deve concludere che i carburanti di nuova generazione, oltre ad essere particolarmente nocivi per l’ambiente e la salute, accelerano l’usura dei motori e più in generale delle parti meccaniche degli aviogetti.
[1] Un boroscopio è un dispositivo ottico costituito da un tubo rigido o flessibile con un oculare da un lato, una lente che funge da obiettivo dall'altro, collegati da un sistema ottico-trasmittente in mezzo. Il sistema ottico di solito è circondato da fibre ottiche usate per l'illuminazione dell'oggetto remoto. L'immagine interna dell'oggetto illuminato è formata dalla lente dell'obiettivo ed ingrandita dall'oculare. I boroscopi, rigidi o flessibili, possono essere dotati di un sistema di videoregistrazione o di una fotocamera CCD. I boroscopi sono comunemente usati durante l'ispezione visiva di motori per aeromobili, turbine a gas industriali, turbine a vapore, motori diesel e motori di autoveicoli e di autocarri.
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Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
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Straker
a
lunedì di Pasqua, aprile 21, 2014
Wednesday, April 9, 2014
Filamenti aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono all'origine dell'inquinamento della biosfera
http://www.tankerenemy.com/2014/04/filamenti-aviodispersi-ulteriori.html
Filamenti aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono all'origine dell'inquinamento della biosfera

Un
plauso agli attivisti francesi che si stanno muovendo nella direzione
giusta con azioni incisive. In particolare i curatori del sito Acseipica
hanno commissionato e finanziato analisi di filamenti polimerici ad un
istituto certificato: il Dottor Bernard Tailliez, del laboratorio
"Analytica" ha compiuto di recente dei nuovi esami da cui risulta in
modo inoppugnabile che le fibre raccolte NON sono ragnatele, con buona
pace di Simone Angioni e degli altri negazionisti, bensì composti
artificiali contenenti i micidiali ftalati.
E' una ratifica di quanto abbiamo scritto negli articoli di seguito
riportati. Quando anche in Italia riusciremo ad ottenere qualche esito
analogo? Se la classe "politica" rispecchia, almeno in una certa misura,
il livello del cittadino medio, con Matteo Renzi, quale Presidente del
Consiglio, abbiamo ben poche speranze…
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
• Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
• E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!
Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).
In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.
Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici. Infatti, tra i molti prodotti la cui descrizione viene rivelata dal nostro studio, è stato rintracciato un gran numero di composti organici (acidi grassi e particolarmente ftalati a catena lunga ): sono composti che entrano nella composizione dei carburanti e dei lubrificanti, in seguito a reazione termica.
L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo. Le conclusioni sono allarmanti, in quanto è ormai dimostrato che i composti chimici esaminati sono interferenti endocrini e che queste ricadute possono avvenire su tutta la superficie del globo.
Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]
L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.
Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité
Qui il documento originale.
Fonte: acseipica.blogspot.it
[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO
I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?
Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani. La polimerizzazione implica la formazione di catene. Da qui i filamenti di ricaduta. Non a caso l'additivo STADIS 450 è un antipolimerizzante.
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
• Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
• E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!
Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).
In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.
Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici. Infatti, tra i molti prodotti la cui descrizione viene rivelata dal nostro studio, è stato rintracciato un gran numero di composti organici (acidi grassi e particolarmente ftalati a catena lunga ): sono composti che entrano nella composizione dei carburanti e dei lubrificanti, in seguito a reazione termica.
L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo. Le conclusioni sono allarmanti, in quanto è ormai dimostrato che i composti chimici esaminati sono interferenti endocrini e che queste ricadute possono avvenire su tutta la superficie del globo.
Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]
L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.
Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité
Qui il documento originale.
Fonte: acseipica.blogspot.it
[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO
I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?
Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani. La polimerizzazione implica la formazione di catene. Da qui i filamenti di ricaduta. Non a caso l'additivo STADIS 450 è un antipolimerizzante.
Tuesday, March 25, 2014
Filamenti aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono all'origine dell'inquinamento della biosfera
http://tankerenemymeteo.blogspot.it/2014/03/filamenti-aviodispersi-ulteriori.html
Filamenti aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono all'origine dell'inquinamento della biosfera

Il
laboratorio certificato francese “Analytica” ha pubblicato una nuova
analisi circa i filamenti aviodispersi. E’ un’altra, inconfutabile
conferma di quanto abbiamo scritto nei seguenti articoli.
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
• Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
• E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!
Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).
In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.
Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici. Infatti, tra i molti prodotti la cui descrizione viene rivelata dal nostro studio, è stato rintracciato un gran numero di composti organici (acidi grassi e particolarmente ftalati a catena lunga ): sono composti che entrano nella composizione dei carburanti e dei lubrificanti, in seguito a reazione termica.
L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo. Le conclusioni sono allarmanti, in quanto è ormai dimostrato che i composti chimici esaminati sono interferenti endocrini e che queste ricadute possono avvenire su tutta la superficie del globo.
Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]
L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.
Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité
Qui il documento originale.
[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO
I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?
Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani. La polimerizzazione implica la formazione di catene. Da qui i filamenti di ricaduta. Non a caso l'additivo STADIS 450 è un antipolimerizzante.
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
• Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
• E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!
Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).
In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.
Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici. Infatti, tra i molti prodotti la cui descrizione viene rivelata dal nostro studio, è stato rintracciato un gran numero di composti organici (acidi grassi e particolarmente ftalati a catena lunga ): sono composti che entrano nella composizione dei carburanti e dei lubrificanti, in seguito a reazione termica.
L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo. Le conclusioni sono allarmanti, in quanto è ormai dimostrato che i composti chimici esaminati sono interferenti endocrini e che queste ricadute possono avvenire su tutta la superficie del globo.
Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]
L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.
Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité
Qui il documento originale.
[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO
I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?
Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani. La polimerizzazione implica la formazione di catene. Da qui i filamenti di ricaduta. Non a caso l'additivo STADIS 450 è un antipolimerizzante.
Pubblicato da
Straker
Sunday, February 9, 2014
Frutta e verdura contaminate da metalli pesanti
http://www.tankerenemy.com/2014/02/frutta-e-verdura-contaminate-da-metalli.html
Frutta e verdura contaminate da metalli pesanti
Un
articolo non recente, ma purtroppo sempre attuale, ci sprona a
domandarci: di che cosa ci nutriamo, anche quando scegliamo per la
nostra dieta frutta fresca e secca, verdure ed altri alimenti il più
possibile naturali? Meglio non pensarci… In particolare i kiwi, frutti
originari della Nuova Zelanda, ricchi soprattutto della salutare
vitamina C (acido ascorbico), risultano spesso contaminati, perché le
falde freatiche sono inquinate. E’ il caso soprattutto dei kiwi, di
altra frutta ed ortaggi coltivati nel Lazio: sono prodotti pieni di
metalli… Che strano! Sono gli stessi veleni contenuti nelle “scie
chimiche”! L’aspetto ignominioso è il seguente: né la regione Lazio né
altri enti hanno avvisato gli agricoltori e la popolazione. Organi
preposti, tecnici dell’A.R.P.A., ministro dell’ambiente… è proprio il
caso di chiedersi: Kiwi li ha visti?

“L’ignoranza è una brutta bestia“, e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.
Succede nelle province di Roma e Latina, nella cosidetta Valle d’oro di Borgo Montello: piantagioni di insalata, pomodori, uva da tavola, ma sopratutto di kiwi. Tutta roba venduta in Italia. Tutta roba tossica. E noi, come sempre, ignari di tutto. E chi di competenza, come sempre, se ne resta nel suo silenzio.
Nelle falde a pochi metri dalle coltivazioni sono stati trovati “veleni” che hanno contaminato le varie piantagioni, in particolar modo quella dei kiwi. Al confine est della Valle d’oro c’è dagli anni ’80 una macchia grigia: inizialmente era piccola, appena visibile, ma, col passare del tempo, si è estesa fino a divenire un mostro da 50 ettari, un tumore che si allarga sulla terra, lambendo i confini del fiume Astura. E ovviamente questa “macchia grigia” contiene le sue “tossine”, metalli pesanti come piombo, arsenico, ferro, manganese. Tutte sostanze cancerogene, capaci di concentrarsi nei prodotti agricoli e, di conseguenza, nel nostro organismo. In particolar modo l’arsenico. Per non parlare della spazzatura che i camion del comune di Latina gettavano in un terreno adiacente. La cosa davvero grave e scandalosa è che nessuno né la regione né il comune di Latina, ha avvisato del pericolo la popolazione e i coltivatori. Sì, perché loro ne erano già al corrente e anche da un po’. Già nel 2009, infatti, i tecnici dell’A.R.P.A. Lazio hanno iniziato a cercare la traccia dei veleni fuori dagli invasi della discarica cresciuta a dismisura: c’era il timore che le sostanze normalmente presenti nelle falde avessero superato il fiume, confine labile con le coltivazioni.
Dal 2010 l’ente ambientale che dipende dalla Regione Lazio ha iniziato a prelevare i campioni delle falde acquifere sui bordi dei campi, oltre il fiume. Il risultato è stato davvero impressionante. L’arsenico, ad esempio, prendendo come limite di legge i 10 microgrammi per litro, l’A.R.P.A. ne ha rilevato valori fino a 30 volte superiori la norma. Per intenderci e per farvi capire meglio la gravità della situazione, nel giugno del 2010, ad esempio, un campione conteneva 260 microgrammi di arsenico per litro, mentre nel gennaio del 2011 (quindi sette mesi dopo) in un altro prelievo il campione conteneva ben 382 microgrammi per litro! Per non parlare del piombo, il cui valore risulta essere al di sopra dei valori consentiti, del ferro e del manganese (additivo per carburanti aeronautici - n.d.r.), entrambi con tassi di concentrazione al di sopra della media consentita in quella zona. Questi dati, partiti dagli uffici dell’A.R.P.A. Lazio il 20 marzo del 2012, sono contenuti in un rapporto mai divulgato alla popolazione. Un secondo rapporto, consegnato invece lo scorso maggio, risulta essere introvabile, mantenuto sotto riserbo dagli uffici ambientali della Regione Lazio. Perché è stato tenuto segreto? Perché i dati sono adesso rassicuranti e quindi era inutile fomentare eventuali allarmismi oppure questo secondo rapporto si è rivelato “catastrofico” e, come sempre, si preferisce il silenzio per non doversi assumere le proprie responsabilità? Non ci è dato saperlo.
Corrado Carruba, commissario dell’A.R.P.A. Lazio, ha spiegato che quei dati non sono stati forniti perché manca una valutazione finale da parte dell’I.S.P.R.A., mentre la Regione Lazio ha dichiarato che il rapporto non è ancora disponibile perché incompleto.
Di avviso diverso l’I.S.P.R.A., chiamata in causa dall'agenzia regionale diretta dal Dottor Carruba, che con le sue dichiarazioni ha voluto in un certo senso smentire quanto dichiarato dalla regione e dall’Arpa Lazio: “Si ritiene che i dati siano pubblici e che siano accessibili presso gli enti preposti. L’approfondimento tecnico del modello concettuale del sito insistente nell’area delle discariche di Borgo Montello, è del tutto indipendente dal procedimento amministrativo di bonifica e/o messa in sicurezza che resta in capo agli enti preposti”.
Intendiamo ancora continuare a far finta di niente? Vogliamo ancora causare inutili morti dovute a "disattenzioni" e negligenze di questo tipo?
Davvero non ci sono parole.
Fonte: dionidream.com

“L’ignoranza è una brutta bestia“, e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.
Succede nelle province di Roma e Latina, nella cosidetta Valle d’oro di Borgo Montello: piantagioni di insalata, pomodori, uva da tavola, ma sopratutto di kiwi. Tutta roba venduta in Italia. Tutta roba tossica. E noi, come sempre, ignari di tutto. E chi di competenza, come sempre, se ne resta nel suo silenzio.
Nelle falde a pochi metri dalle coltivazioni sono stati trovati “veleni” che hanno contaminato le varie piantagioni, in particolar modo quella dei kiwi. Al confine est della Valle d’oro c’è dagli anni ’80 una macchia grigia: inizialmente era piccola, appena visibile, ma, col passare del tempo, si è estesa fino a divenire un mostro da 50 ettari, un tumore che si allarga sulla terra, lambendo i confini del fiume Astura. E ovviamente questa “macchia grigia” contiene le sue “tossine”, metalli pesanti come piombo, arsenico, ferro, manganese. Tutte sostanze cancerogene, capaci di concentrarsi nei prodotti agricoli e, di conseguenza, nel nostro organismo. In particolar modo l’arsenico. Per non parlare della spazzatura che i camion del comune di Latina gettavano in un terreno adiacente. La cosa davvero grave e scandalosa è che nessuno né la regione né il comune di Latina, ha avvisato del pericolo la popolazione e i coltivatori. Sì, perché loro ne erano già al corrente e anche da un po’. Già nel 2009, infatti, i tecnici dell’A.R.P.A. Lazio hanno iniziato a cercare la traccia dei veleni fuori dagli invasi della discarica cresciuta a dismisura: c’era il timore che le sostanze normalmente presenti nelle falde avessero superato il fiume, confine labile con le coltivazioni.
UNA MARCHETTA PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" e' in crisi e i fratelloni stanno sbroccando. Se continua cosi' dovranno trovarsi un lavoro.
Dal 2010 l’ente ambientale che dipende dalla Regione Lazio ha iniziato a prelevare i campioni delle falde acquifere sui bordi dei campi, oltre il fiume. Il risultato è stato davvero impressionante. L’arsenico, ad esempio, prendendo come limite di legge i 10 microgrammi per litro, l’A.R.P.A. ne ha rilevato valori fino a 30 volte superiori la norma. Per intenderci e per farvi capire meglio la gravità della situazione, nel giugno del 2010, ad esempio, un campione conteneva 260 microgrammi di arsenico per litro, mentre nel gennaio del 2011 (quindi sette mesi dopo) in un altro prelievo il campione conteneva ben 382 microgrammi per litro! Per non parlare del piombo, il cui valore risulta essere al di sopra dei valori consentiti, del ferro e del manganese (additivo per carburanti aeronautici - n.d.r.), entrambi con tassi di concentrazione al di sopra della media consentita in quella zona. Questi dati, partiti dagli uffici dell’A.R.P.A. Lazio il 20 marzo del 2012, sono contenuti in un rapporto mai divulgato alla popolazione. Un secondo rapporto, consegnato invece lo scorso maggio, risulta essere introvabile, mantenuto sotto riserbo dagli uffici ambientali della Regione Lazio. Perché è stato tenuto segreto? Perché i dati sono adesso rassicuranti e quindi era inutile fomentare eventuali allarmismi oppure questo secondo rapporto si è rivelato “catastrofico” e, come sempre, si preferisce il silenzio per non doversi assumere le proprie responsabilità? Non ci è dato saperlo.
Corrado Carruba, commissario dell’A.R.P.A. Lazio, ha spiegato che quei dati non sono stati forniti perché manca una valutazione finale da parte dell’I.S.P.R.A., mentre la Regione Lazio ha dichiarato che il rapporto non è ancora disponibile perché incompleto.
Di avviso diverso l’I.S.P.R.A., chiamata in causa dall'agenzia regionale diretta dal Dottor Carruba, che con le sue dichiarazioni ha voluto in un certo senso smentire quanto dichiarato dalla regione e dall’Arpa Lazio: “Si ritiene che i dati siano pubblici e che siano accessibili presso gli enti preposti. L’approfondimento tecnico del modello concettuale del sito insistente nell’area delle discariche di Borgo Montello, è del tutto indipendente dal procedimento amministrativo di bonifica e/o messa in sicurezza che resta in capo agli enti preposti”.
Intendiamo ancora continuare a far finta di niente? Vogliamo ancora causare inutili morti dovute a "disattenzioni" e negligenze di questo tipo?
Davvero non ci sono parole.
Fonte: dionidream.com
Pubblicato da Straker
Friday, February 7, 2014
Adam Kadmon, la sentinella della disinformazione
http://straker-61.blogspot.it/2014/02/adam-kadmon-la-sentinella-della.html
Adam Kadmon, la sentinella della disinformazione

Chi difende ad ogni costo i governi o è stolto o è governato.
Adam Kadmon, la "sentinella dell'informazione", sbuca dal nulla sul finire del 2008 e, un po' alla volta, sale i gradini dell'informazione, passando da alcune comparse su Radio 105, per approdare poi, prepotentemente, su Italia Uno, nella trasmissione "Mistero". Con il tempo la sua rilevanza nel format ha subìto una escalation, di pari passo con l'acquisizione della sua popolarità. Affrontando argomenti scomodi al sistema, il personaggio dal volto occultato, ha raccolto la fiducia e la stima dei telespettatori, tanto da indurre i produttori di "Mistero" a dargli sempre più spazio all'interno del programma.
Alla luce dei fatti occorsi, quanto ora descritto, non appare affatto dettato dal caso, ma da una fredda strategia che mira a deviare le opinioni delle masse, usando un "agente di controllo" che, dapprima raccoglie consensi, attraverso un meticoloso lavoro di social engineering e poi, una volta che lo si ritiene opportuno, sferra il suo attacco all'informazione (quella vera), fornendo proprio quelle notizie che sono utili al regime.
Nel tempo abbiamo smascherato un certo numero di agenti di controllo, conosciuti anche come "gatekeepers", per cui sappiamo riconoscere molto bene le strategie di certi individui, tant'è che già nel mese di giugno 2009 lanciammo l'allarme, indicando Adam Kadmon come un fantoccio al servizio del sistema. In questo articolo puntavamo, infatti, il dito su alcune incongruenze nell'operato di Adam... o meglio del suo entourage. Certo è che se un uomo vuol restare nell'anonimato, non può assolutamente permettersi di farsi attorniare da uno stuolo di collaboratori e ciò induceva comunque ad avere seri dubbi sullo scenario che si andava delineando intorno ad Adam Kadmon.
In effetti non avevamo torto, tanto che, di recente, Adam Kadmon si esibisce nella più volgare disinformazione, sempre all'interno del programma "Mistero", adottando proprio quelle "giustificazioni" che sono tipiche dei negazionisti istituzionalizzati. Nel suo servizio sulla geoingegneria il nostro... Hannibal Lecter, doppiato da un attore, snocciola colossali sciocchezze e folli ipotesi sulla geoingegneria clandestina, il tutto per difendere e scagionare i suoi padroni, gli apparati del governo, artefici di crimini contro l'umanità ed il pianeta. In questo video, rimosso peraltro (coscienza sporca?) da You-tube a seguito di richiesta formale dei responsabili Mediaset, sono smontate punto per punto le sue balzane e menzognere affermazioni.
Menti raffinate hanno studiato tutto sin dall'inizio. Si tratta di una vera è propria "Operazione cavallo di Troia". Prima invitano questo e quel ricercatore indipendente, poi addirittura il Generale Fabio Mini ed infine dichiarano al mondo la loro verità definitiva sulle scie chimiche: esse non esistono... abbiamo solo le allucinazioni e, se esistono, sono lì per il nostro bene. Adam Kadmon è il pupazzo di turno, ma bisogna vedere oltre e comprendere quale sia la sottile regia che si nasconde dietro questo programma di delegittimazione del lavoro sin qui svolto da chi davvero vuole la verità sulla guerra climatica in atto.
Cerchiamo dunque di indagare. Chi opera dietro le quinte? Il governo? I servizi segreti italiani? Quelli statunitensi? I meteorologi militari? Adam Kadmon è solo un altro burattino manovrato per parare il sedere ai veri responsabili del genocidio.
Intanto vediamo come Adam Kadmon si esprimeva sulle scie chimiche nel non lontanissimo2009...
LINK
A chi ha fatto notare l'evidente schizofrenia tra i due contenuti, la redazione di Mistero, su Facebook risponde, adducendo le seguenti giustificazioni:
"Il vecchissimo video di Adam a cui tu fai riferimento (è del 2009), non solo ha una voce diversa, ma è stato mutilato in più parti. Infatti manca l'introduzione dei conduttori e la parte dove si spiegava che si trattava dell'esposizione di tutta la storia delle 'teorie' delle scie chimiche, cui sarebbero seguite le parti successive. La radio non le mandò più in onda. Ma il seguito si trova in Rete e la parte finale è quella che Adam ha trasmesso su Mistero il 6.3.2013, quando ha spiegato che i vari tipi di scia di cui ha parlato nei precedenti video (H.A.A.R.P., adattamento climatico etc.), pur potendo avere (secondo la teoria), effetti collaterali anche gravi, non sono progettate per uccidere anche perché, se così fosse, visto che sono 20 anni che sono li, a quest'ora saremmo già morti tutti. Invece la popolazione terrestre in 20 anni è aumentata moltissimo e l'età media si è allungata in ambo i sessi. Quindi Adam, per fortuna, ha ragione. Per questo motivo certe persone che invece "campano" letteralmente sul far credere ai loro lettori che le scie sono progettate per ucciderci tutte, si sono imbestialite. Adam ha dimostrato che avevano torto sull'assunto fondamentale su cui impostano tutta la loro campagna antiscie. La reazione che hanno avuto quei signori è quella di andare in giro ad inventarsi che c'erano contraddizioni fra le teorie di Adam, quando invece i medesimi sanno benissimo che non c'è nessuna contraddizione. Adam ha esposto dal 2009 ad oggi moltissime teorie sui vari tipi di scia che ci sono (H.A.A.R.P., adattamento climatico, droni mimetici che le accompagnano, sostanze che le compongono, funzioni psicotroniche etc.). Ma i video di Adam vanno visti nella loro interezza per essere capiti. Adam NON dice che le scie non facciano male, anzi sospetta che il presunto cover up governativo serva proprio a nascondere il fatto che abbiano effetti collaterali. La nuova teoria di Adam sulle scie, corregge la parte delle vecchie teorie altrui, solo nella parte in cui si pensavano che le scie fossero progettate per uccidere. Se vuoi riascoltarla: http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/377362/le-teorie-di-adam-kadmon.html (S.A.)"...
Evidentemente l'inalazione di nanoparticolato di metalli e polimeri, è un toccasana, per costoro....
Inoltre, sempre sulla pagina ufficiale di "Mistero" su Facebook, la redazione scrive:
"Chiediamo espressamente a tutti i blog, i siti, le pagine facebook, gli utenti e i forum e qualsiasi altro spazio web, abbia pubblicato notizie false sull'identità di Adam Kadmon, di rimuoverle IMMEDIATAMENTE e rettificare ai sensi di quanto previsto ai termini di legge. Invitando tutte le pagine e i blog di informazione alternativa, a NON diffamare mai il prossimo e verificare SEMPRE la fondatezza delle notizie che pubblicano (a maggior ragione quando le presentano come incontrovertibili "verità"), auguriamo a tutte quelle che hanno invece commesso il gravissimo errore di disinformare (pubblicando notizie non veritiere ai danni di Adam Kadmon e diffamando, lo ricordiamo, persone oltretutto innocenti), di poter riprendere, ammettendo i loro sbagli e riprendendo a comportarsi correttamente, la fiducia dei loro lettori.
Autorizziamo la diffusione di quanto sopra esposto affinché tutti vengano a conoscere quale è la verità".
Notate lo schema notoriamente adottato dai disinformatori ormai noti e facenti capo al C.I.C.A.P. Le frasi interessanti, da questo punto di vista, sono evidenziate in grassetto.
Insomma, questo sembra un affare di Stato. Per quale motivo tanta preoccupazione e tanto affanno per proteggere la credibilità di un personaggio mascherato? Chi rappresenta Adam Kadmon e chi ha l'interesse a giustificarne le gesta e le asserzioni? Addirittura, per sponsorizzare Adam, si scomoda il produttore di "Mistero" (e di altri format Mediaset), il perito elettrotecnico Claudio Cavalli, il quale, lo potete vedere qui, si cimenta in una patetica intervista ad Adam Kadmon. Osserviamo l'ambiente intorno ai due...
L'agente di controllo sembra essere a casa sua o, per lo meno, in un ambiente a lui familiare. Nella stanza sgambetta un cane che Adam Kadmon carezza. Poco dopo il cucciolo si siede sulle gambe del Cavalli. Quindi il cane non sente estranei intorno a sé e questo può indurre ad evincere che i due personaggi si conoscono da tempo. In effetti, Adam Kadmon non è affatto nuovo al mondo di Mediaset, come spiegato qui e tanto meno al milieu del marketing multimediale, tanto è vero che il dominio adamkadmon.it è intestato ad un certo Mario D'Angelo, della Imperiali Comunicazioni, che ha, come clienti, anche Mediaset. Il particolare più interessante, però, è annidato sullo sfondo a sinistra dello schermo. Ci riferiamo al quadro che raffigura "LA VOCE DEL PADRONE" di Francis Barraud (His master's voice). Notoriamente il dipinto rappresenta il C.I.C.A.P., il comitato costituito da Piero Angela e Margherita Hack nel 1989. Ciò non è una sorpresa per noi. Già nel 2010, infatti, un importante esponente del C.I.C.A.P. partecipò a diverse puntate di "Mistero" e quindi avevamo compreso che la... regia era sempre dalle parti di Pavia.
Comunque, tornando allo sfondo dell'intervista ad Adam Kadmon, non risulta per nulla casuale che il quadro sopra descritto sia presente nella scena. E' una scelta precisa... una firma! Dunque, ammettendo anche che quella non sia né l'abitazione di Adam kadmon né di Claudio Cavalli e supponendo quindi che si tratti unicamente di una scenografia all'uopo predisposta per le interviste negli studi di Qadrio Tv, l'agenzia di produzioni di Claudio Cavalli [1], è ancora più rilevante la presenza dell'opera dipinta da Francis Barraud nelle riprese video. Ne deduciamo che uno dei due personaggi simpatizza o ha rapporti con il Comitato che, come molti di voi sapranno, coordina ed addestra da anni la disinvolta ed intoccabile disinformazione operante sulla Rete.

Adam Kadmon, la "sentinella dell'informazione", sbuca dal nulla sul finire del 2008 e, un po' alla volta, sale i gradini dell'informazione, passando da alcune comparse su Radio 105, per approdare poi, prepotentemente, su Italia Uno, nella trasmissione "Mistero". Con il tempo la sua rilevanza nel format ha subìto una escalation, di pari passo con l'acquisizione della sua popolarità. Affrontando argomenti scomodi al sistema, il personaggio dal volto occultato, ha raccolto la fiducia e la stima dei telespettatori, tanto da indurre i produttori di "Mistero" a dargli sempre più spazio all'interno del programma.
Alla luce dei fatti occorsi, quanto ora descritto, non appare affatto dettato dal caso, ma da una fredda strategia che mira a deviare le opinioni delle masse, usando un "agente di controllo" che, dapprima raccoglie consensi, attraverso un meticoloso lavoro di social engineering e poi, una volta che lo si ritiene opportuno, sferra il suo attacco all'informazione (quella vera), fornendo proprio quelle notizie che sono utili al regime.
Nel tempo abbiamo smascherato un certo numero di agenti di controllo, conosciuti anche come "gatekeepers", per cui sappiamo riconoscere molto bene le strategie di certi individui, tant'è che già nel mese di giugno 2009 lanciammo l'allarme, indicando Adam Kadmon come un fantoccio al servizio del sistema. In questo articolo puntavamo, infatti, il dito su alcune incongruenze nell'operato di Adam... o meglio del suo entourage. Certo è che se un uomo vuol restare nell'anonimato, non può assolutamente permettersi di farsi attorniare da uno stuolo di collaboratori e ciò induceva comunque ad avere seri dubbi sullo scenario che si andava delineando intorno ad Adam Kadmon.
In effetti non avevamo torto, tanto che, di recente, Adam Kadmon si esibisce nella più volgare disinformazione, sempre all'interno del programma "Mistero", adottando proprio quelle "giustificazioni" che sono tipiche dei negazionisti istituzionalizzati. Nel suo servizio sulla geoingegneria il nostro... Hannibal Lecter, doppiato da un attore, snocciola colossali sciocchezze e folli ipotesi sulla geoingegneria clandestina, il tutto per difendere e scagionare i suoi padroni, gli apparati del governo, artefici di crimini contro l'umanità ed il pianeta. In questo video, rimosso peraltro (coscienza sporca?) da You-tube a seguito di richiesta formale dei responsabili Mediaset, sono smontate punto per punto le sue balzane e menzognere affermazioni.
Menti raffinate hanno studiato tutto sin dall'inizio. Si tratta di una vera è propria "Operazione cavallo di Troia". Prima invitano questo e quel ricercatore indipendente, poi addirittura il Generale Fabio Mini ed infine dichiarano al mondo la loro verità definitiva sulle scie chimiche: esse non esistono... abbiamo solo le allucinazioni e, se esistono, sono lì per il nostro bene. Adam Kadmon è il pupazzo di turno, ma bisogna vedere oltre e comprendere quale sia la sottile regia che si nasconde dietro questo programma di delegittimazione del lavoro sin qui svolto da chi davvero vuole la verità sulla guerra climatica in atto.
Cerchiamo dunque di indagare. Chi opera dietro le quinte? Il governo? I servizi segreti italiani? Quelli statunitensi? I meteorologi militari? Adam Kadmon è solo un altro burattino manovrato per parare il sedere ai veri responsabili del genocidio.
Intanto vediamo come Adam Kadmon si esprimeva sulle scie chimiche nel non lontanissimo2009...
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A chi ha fatto notare l'evidente schizofrenia tra i due contenuti, la redazione di Mistero, su Facebook risponde, adducendo le seguenti giustificazioni:
"Il vecchissimo video di Adam a cui tu fai riferimento (è del 2009), non solo ha una voce diversa, ma è stato mutilato in più parti. Infatti manca l'introduzione dei conduttori e la parte dove si spiegava che si trattava dell'esposizione di tutta la storia delle 'teorie' delle scie chimiche, cui sarebbero seguite le parti successive. La radio non le mandò più in onda. Ma il seguito si trova in Rete e la parte finale è quella che Adam ha trasmesso su Mistero il 6.3.2013, quando ha spiegato che i vari tipi di scia di cui ha parlato nei precedenti video (H.A.A.R.P., adattamento climatico etc.), pur potendo avere (secondo la teoria), effetti collaterali anche gravi, non sono progettate per uccidere anche perché, se così fosse, visto che sono 20 anni che sono li, a quest'ora saremmo già morti tutti. Invece la popolazione terrestre in 20 anni è aumentata moltissimo e l'età media si è allungata in ambo i sessi. Quindi Adam, per fortuna, ha ragione. Per questo motivo certe persone che invece "campano" letteralmente sul far credere ai loro lettori che le scie sono progettate per ucciderci tutte, si sono imbestialite. Adam ha dimostrato che avevano torto sull'assunto fondamentale su cui impostano tutta la loro campagna antiscie. La reazione che hanno avuto quei signori è quella di andare in giro ad inventarsi che c'erano contraddizioni fra le teorie di Adam, quando invece i medesimi sanno benissimo che non c'è nessuna contraddizione. Adam ha esposto dal 2009 ad oggi moltissime teorie sui vari tipi di scia che ci sono (H.A.A.R.P., adattamento climatico, droni mimetici che le accompagnano, sostanze che le compongono, funzioni psicotroniche etc.). Ma i video di Adam vanno visti nella loro interezza per essere capiti. Adam NON dice che le scie non facciano male, anzi sospetta che il presunto cover up governativo serva proprio a nascondere il fatto che abbiano effetti collaterali. La nuova teoria di Adam sulle scie, corregge la parte delle vecchie teorie altrui, solo nella parte in cui si pensavano che le scie fossero progettate per uccidere. Se vuoi riascoltarla: http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/377362/le-teorie-di-adam-kadmon.html (S.A.)"...
Evidentemente l'inalazione di nanoparticolato di metalli e polimeri, è un toccasana, per costoro....
Inoltre, sempre sulla pagina ufficiale di "Mistero" su Facebook, la redazione scrive:
"Chiediamo espressamente a tutti i blog, i siti, le pagine facebook, gli utenti e i forum e qualsiasi altro spazio web, abbia pubblicato notizie false sull'identità di Adam Kadmon, di rimuoverle IMMEDIATAMENTE e rettificare ai sensi di quanto previsto ai termini di legge. Invitando tutte le pagine e i blog di informazione alternativa, a NON diffamare mai il prossimo e verificare SEMPRE la fondatezza delle notizie che pubblicano (a maggior ragione quando le presentano come incontrovertibili "verità"), auguriamo a tutte quelle che hanno invece commesso il gravissimo errore di disinformare (pubblicando notizie non veritiere ai danni di Adam Kadmon e diffamando, lo ricordiamo, persone oltretutto innocenti), di poter riprendere, ammettendo i loro sbagli e riprendendo a comportarsi correttamente, la fiducia dei loro lettori.
Autorizziamo la diffusione di quanto sopra esposto affinché tutti vengano a conoscere quale è la verità".
Notate lo schema notoriamente adottato dai disinformatori ormai noti e facenti capo al C.I.C.A.P. Le frasi interessanti, da questo punto di vista, sono evidenziate in grassetto.
Insomma, questo sembra un affare di Stato. Per quale motivo tanta preoccupazione e tanto affanno per proteggere la credibilità di un personaggio mascherato? Chi rappresenta Adam Kadmon e chi ha l'interesse a giustificarne le gesta e le asserzioni? Addirittura, per sponsorizzare Adam, si scomoda il produttore di "Mistero" (e di altri format Mediaset), il perito elettrotecnico Claudio Cavalli, il quale, lo potete vedere qui, si cimenta in una patetica intervista ad Adam Kadmon. Osserviamo l'ambiente intorno ai due...
L'agente di controllo sembra essere a casa sua o, per lo meno, in un ambiente a lui familiare. Nella stanza sgambetta un cane che Adam Kadmon carezza. Poco dopo il cucciolo si siede sulle gambe del Cavalli. Quindi il cane non sente estranei intorno a sé e questo può indurre ad evincere che i due personaggi si conoscono da tempo. In effetti, Adam Kadmon non è affatto nuovo al mondo di Mediaset, come spiegato qui e tanto meno al milieu del marketing multimediale, tanto è vero che il dominio adamkadmon.it è intestato ad un certo Mario D'Angelo, della Imperiali Comunicazioni, che ha, come clienti, anche Mediaset. Il particolare più interessante, però, è annidato sullo sfondo a sinistra dello schermo. Ci riferiamo al quadro che raffigura "LA VOCE DEL PADRONE" di Francis Barraud (His master's voice). Notoriamente il dipinto rappresenta il C.I.C.A.P., il comitato costituito da Piero Angela e Margherita Hack nel 1989. Ciò non è una sorpresa per noi. Già nel 2010, infatti, un importante esponente del C.I.C.A.P. partecipò a diverse puntate di "Mistero" e quindi avevamo compreso che la... regia era sempre dalle parti di Pavia.
Comunque, tornando allo sfondo dell'intervista ad Adam Kadmon, non risulta per nulla casuale che il quadro sopra descritto sia presente nella scena. E' una scelta precisa... una firma! Dunque, ammettendo anche che quella non sia né l'abitazione di Adam kadmon né di Claudio Cavalli e supponendo quindi che si tratti unicamente di una scenografia all'uopo predisposta per le interviste negli studi di Qadrio Tv, l'agenzia di produzioni di Claudio Cavalli [1], è ancora più rilevante la presenza dell'opera dipinta da Francis Barraud nelle riprese video. Ne deduciamo che uno dei due personaggi simpatizza o ha rapporti con il Comitato che, come molti di voi sapranno, coordina ed addestra da anni la disinvolta ed intoccabile disinformazione operante sulla Rete.

Emergono ora altri indizi che portano ancora una volta al transumanista C.I.C.A.P.
Adam Kadmon ha pubblicato il libro "Illuminati" con la casa editrice Edizioni Piemme, che ha sede in corso Como 15, Milano.
La società di produzione video di Claudio Cavalli, la Quadrio TV, si trova in via Maurizio Quadrio 12, Milano.
Avete notato quanto distano? 400 metri. In una grande città come Milano è quantomeno curioso.
Non
solo. Tra i collaboratori di Mistero c'è un ragazzo che si occupa di
esplorazioni di ambienti sotterranei, speleologia, archeologica, etc... Luigi Bavagnoli.
Bavagnoli è presidente dell'assocciazione "Teses", che collabora con
Mistero e che tiene una rubrica sul magazine mensile di Mistero.
E'
presente su Facebook, Flickr, YouTube, Twitter e su Linkedin. E proprio
qui emerge che è un ex informatico e che attualmente lavora proprio nel
marketing di Edizioni Piemme, ovvero la casa editrice che ha
pubblicato il libro di Adam Kadmon e che si trova, come detto, a 400
metri dalla sede di Quadrio, la casa di produzione di Mistero.

La
redazione di Mistero non perde occasione per fare disinformazione sulla
spinosa questione della geoingegneria clandestina ed anche la sera del 6
febbraio 2014, in due distinti servizi, si è insistito su generici
"cambiamenti climatici", addebitando ancora una volta gli attuali
sconvolgimenti all'eccessiva produzione di CO2, assolvendo le cosiddette
"scie chimiche" e relegandole a fenomeno folcloristico ed inesistente.
Sul tema è spuntato un ragazzotto biondo ossigenato, spacciato per il
massimo esperto del clima negli Stati Uniti. Il genio intervistato,
sempre per "Mistero", dal transumanista Daniele Bossari: Federico Pistono... [ LINK ] [ Link
] Disinformatore storico, che già nel 2008 si era palesato per quello
che era ed è, intervenendo a fine conferenza con il classico stile del
CICAP e che subito dopo scrisse un menzognero articolo-resonconto,
volto a screditare Rosario Marcianò. Quasi non stupisce che il soggetto
in esame abbia finito per lavorare, non si sa come, per la N.A.S.A.
[1]
Dopo la collaborazione con Magnolia ed il successivo ingresso nel
gruppo internazionale Zodiak, Cavalli ha deciso di navigare da solo ed
ha riacquistato le quote azionarie detenute dalla società fondata da
Giorgio Gori. La casa di produzione televisiva Quadrio, nata
nell’ottobre del 2003 proprio da un accordo tra Claudio Cavalli e
Giorgio Gori, è specializzata nella produzione di format originali che
spaziano all’interno di tutti i generi televisivi: dal gameshow
all’infotainment, ai reality show, passando attraverso la
documentaristica. [ LINK ]
Articolo correlato: Adam Kadmon, giù la maschera. Ecco il progetto di un agente attivo dal 1978, 2013
Pubblicato da
Straker
Thursday, January 23, 2014
Polimeri aeronautici: ancora preoccupante disinformazione
http://tankerenemymeteo.blogspot.se/2014/01/polimeri-aeronautici-ancora.html
Polimeri aeronautici: ancora preoccupante disinformazione

Prosegue la disinformazione ad opera delle istituzioni nonché dei media di regime. Infatti, dopo le sconcertanti e menzognere affermazioni del falso profeta Adam Kadmon a "Mistero" su Italia Uno ed il deprecabile servizio all'interno del format di Rai Tre
"Chi l'ha visto?", ecco che, a seguito di un'interrogazione di un
consigliere comunale leghista, spuntano le solite dichiarazioni volte a
tranquillizzare i cittadini poco attenti, in merito alla presenza di
polimeri di ricaduta. Sono polimeri che sono peraltro già stati
analizzati in innumerevoli occasioni a partire sin dal 1999: essi sono
senza dubbio di origine artificiale.
Stando alle dichiarazioni dell'A.R.P.A.M., chiamata in causa sulla questione, i filamenti di ricaduta sarebbero innocui. La notizia è stata rilanciata anche dal TG di Canale 5. Sul sito anconatoday.it leggiamo già nel titolo il rassicurante verdetto:
I filamenti prodotti dal passaggio di aerei civili e militari a bassa quota, invece, da che cosa sono composti?
I filamenti consistono di una moltitudine di fasci di fibre e risultano composti principalmente di carbonio. Le singole fibre hanno un diametro di circa 100 nm. Altre particelle con dimensioni tra i 10 micron e 0,01 micron sono state osservate nelle fibre. I principali elementi rilevati sono stati il silicio, l’alluminio, il ferro, il calcio, il sodio, il cloro ed il magnesio. Le fibre dei campioni sono fasci di nanofibre. Altre fibre sottoposte ad analisi contengono soprattutto calcio, sodio e magnesio.
Nel 2012 i filamenti di ricaduta sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese.
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l’analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
Qui il documento di analisi originale.
Qui l'articolo incentrato sulla questione.
Appare a questo punto interessante la lettura di un intervento su un forum di soggetti in qualche modo addentro alle tematiche relative ai carburanti aeronautici. Leggiamo...
In effetti condurre accertamenti su questo tipo di campioni richiede settimane e ciò ci induce a pensare che, in realtà, nessun test è stato compiuto sui polimeri di ricaduta. A pensar male, alle volte, si fa peccato, ma ci si azzecca. O no?
Vorremmo che l'A.R.P.A.M. ci mostrasse i risultati delle analisi che, a detta dei responsabili, sono state eseguite sui filamenti di ricaduta. Se sono innocui, perché non ci dicono da che cosa sono composti? Esigiamo le prove di quanto asserito. E' troppo?
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Stando alle dichiarazioni dell'A.R.P.A.M., chiamata in causa sulla questione, i filamenti di ricaduta sarebbero innocui. La notizia è stata rilanciata anche dal TG di Canale 5. Sul sito anconatoday.it leggiamo già nel titolo il rassicurante verdetto:
Ragnatele dal cielo, la Regione risponde: "Nessun pericolo, i filamenti sono innocui"
"Non si tratterebbe di sostanze chimiche dannose ma, al contrario, i filamenti bianchi simili a ragnatele scesi dal cielo lo scorso ottobre sarebbero innocui. Il fenomeno aveva interessato diverse località nelle Marche, nel centro Italia ma anche in diversi Paesi europei destando molta preoccupazione. E’ stato l'assessore all'Ambiente Maura Malaspina a riportare oggi in Consiglio regionale, i dati relativi alle analisi sui campioni di "capelli d'angelo" commissionati dalla Regione Marche all'Ars e all'Arpam a seguito di un'interrogazione del consigliere Roberto Zaffini, Lega Nord“.
I filamenti prodotti dal passaggio di aerei civili e militari a bassa quota, invece, da che cosa sono composti?
I filamenti consistono di una moltitudine di fasci di fibre e risultano composti principalmente di carbonio. Le singole fibre hanno un diametro di circa 100 nm. Altre particelle con dimensioni tra i 10 micron e 0,01 micron sono state osservate nelle fibre. I principali elementi rilevati sono stati il silicio, l’alluminio, il ferro, il calcio, il sodio, il cloro ed il magnesio. Le fibre dei campioni sono fasci di nanofibre. Altre fibre sottoposte ad analisi contengono soprattutto calcio, sodio e magnesio.
Nel 2012 i filamenti di ricaduta sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese.
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l’analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
Qui il documento di analisi originale.
Qui l'articolo incentrato sulla questione.
Appare a questo punto interessante la lettura di un intervento su un forum di soggetti in qualche modo addentro alle tematiche relative ai carburanti aeronautici. Leggiamo...
Oggetto del messaggio: Re: Carburante JET A 1 Messaggio Inviato: 21/02/2009, 13:08
Una precisazione circa gli additivi, oltre all’antigelo, all’antistatico etc…, ce ne sono altri che hanno lo scopo precauzionale di evitare la formazione di perossidi e polimeri gommosi (= possibili ostruzioni di filtri, ugelli, valvole…), dovuti alla reazione con l’ossigeno dell’aria e metalli eventualmente presenti che potrebbero catalizzare la reazione. Anche se nei serbatoi di cui mi hai parlato credo non sia prevista l’inertizzazione con azoto, l’ossigeno dovrebbe essere presente. La presenza di metalli non può essere esclusa a priori (sebbene in poche ppm o ppb, cioè concentrazioni molto basse). Sono pertanto previsti sia additivi antiossidanti sia additivi che inibiscono l’azione catalitica dei metalli eventualmente presenti. Il prodotto certificato contiene sicuramente tali additivi, la cui durata sarà sicuramente adeguata a fronte di periodi di stoccaggio relativamente lunghi. Devi considerare che in caso di mancanza dell'additivo non si verifica una polimerizzazione di massa, con presenza di "pezzi di gomma" all'interno del serbatoio. Sono previsti dei filtri nel sistema di travaso?
In effetti condurre accertamenti su questo tipo di campioni richiede settimane e ciò ci induce a pensare che, in realtà, nessun test è stato compiuto sui polimeri di ricaduta. A pensar male, alle volte, si fa peccato, ma ci si azzecca. O no?
Vorremmo che l'A.R.P.A.M. ci mostrasse i risultati delle analisi che, a detta dei responsabili, sono state eseguite sui filamenti di ricaduta. Se sono innocui, perché non ci dicono da che cosa sono composti? Esigiamo le prove di quanto asserito. E' troppo?
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Pubblicato da
Straker
Saturday, December 14, 2013
Precipita un aereo chimico sulle colline tra Coldirodi e Montenero?
http://www.tankerenemy.com/2013/12/precipita-un-aereo-chimico-sulle.html
Precipita un aereo chimico sulle colline tra Coldirodi e Montenero?

11 dicembre 2013,
mattina. Diversi cittadini del comprensorio sanremese-bordigotto
comunicano ai Vigili del Fuoco nonché alle testate locali di aver notato
un aereo a bassa quota e di aver udito poi un’assordante deflagrazione
con conseguente violento spostamento d'aria. I testimoni pensano sia
precipitato un velivolo, avendo scorto anche una colonna di fumo levarsi
dalle colline tra Coldirodi, frazione di Sanremo, e Montenero, frazione
di Bordighera. Entrambi sono abitati che distano pochi chilometri dal
mare.
I
“giornalisti” locali, nonostante le numerose segnalazioni giunte alle
autorità competenti, nella prima serata liquidano il tutto come falso
allarme, riportando di accurati sopralluoghi conclusisi senza esito.
Si potrebbe pensare alle traveggole di qualche abitante della zona, sennonché... un testimone indipendente riferisce: "Leggo ora la notizia del ‘falso allarme’ per un aereo caduto. Abito a Montenero. Oggi pomeriggio verso le 15.40 circa ho sentito un forte boato ed ho pensato fosse una scossa di terremoto anche perché in casa si è spostato il letto e il mio cane ha iniziato ad abbaiare spaventato. Non so nulla dell'aereo, ma il rimbombo è stato molto forte". [complimenti per la testimonianza, strakkino, che conferma che non si trattava di un aereo - strakkino, ha ragione tfb]
L’episodio si può tranquillamente archiviare come falso allarme? Pensiamo proprio di no: qualcosa è accaduto. Scartiamo l’ipotesi del sisma che non è certo collegato a volute di fumo. E’ plausibile che un aereo impegnato nelle operazioni di geoingegneria clandestina si sia schiantato: si è trattato forse di un drone o di un’altra unità che percorreva un corridoio ad hoc sopra il Ponente ligure. Fatto è che quella è la rotta seguita dagli aerei civili e militari. come evidenziato da Flightradar 24.

D’altronde il mostruoso andirivieni di velivoli chimici, civili e militari, con le loro rotte e quote anomale, in passato ha già provocato incidenti: si ricordi almeno la collisione tra due aerei sulla Sila. Sono sinistri su cui le fonti di regime hanno diramato versioni a tal punto inverosimili e surreali da indurre a ritenere che davvero ogni tanto l’oliato ingranaggio del genocidio globale si inceppi.

Si potrebbe pensare alle traveggole di qualche abitante della zona, sennonché... un testimone indipendente riferisce: "Leggo ora la notizia del ‘falso allarme’ per un aereo caduto. Abito a Montenero. Oggi pomeriggio verso le 15.40 circa ho sentito un forte boato ed ho pensato fosse una scossa di terremoto anche perché in casa si è spostato il letto e il mio cane ha iniziato ad abbaiare spaventato. Non so nulla dell'aereo, ma il rimbombo è stato molto forte". [complimenti per la testimonianza, strakkino, che conferma che non si trattava di un aereo - strakkino, ha ragione tfb]
L’episodio si può tranquillamente archiviare come falso allarme? Pensiamo proprio di no: qualcosa è accaduto. Scartiamo l’ipotesi del sisma che non è certo collegato a volute di fumo. E’ plausibile che un aereo impegnato nelle operazioni di geoingegneria clandestina si sia schiantato: si è trattato forse di un drone o di un’altra unità che percorreva un corridoio ad hoc sopra il Ponente ligure. Fatto è che quella è la rotta seguita dagli aerei civili e militari. come evidenziato da Flightradar 24.

D’altronde il mostruoso andirivieni di velivoli chimici, civili e militari, con le loro rotte e quote anomale, in passato ha già provocato incidenti: si ricordi almeno la collisione tra due aerei sulla Sila. Sono sinistri su cui le fonti di regime hanno diramato versioni a tal punto inverosimili e surreali da indurre a ritenere che davvero ogni tanto l’oliato ingranaggio del genocidio globale si inceppi.
Pubblicato da
Straker
a
sabato, dicembre 14, 2013
Thursday, November 28, 2013
Le scie di condensazione impossibili
Il collega agente eSSSe, impegnato in un corso di aggiornamento dalle parti di Man, mi ha chiesto di postare questo florilegio di troiate in sua vece.
tdm
http://www.tankerenemy.com/2013/11/le-scie-di-condensazione-impossibili.html
Le scie di condensazione impossibili

Ormai è assodato e certo. Nelle operazioni di mantenimento elettroconduttivo dell'atmosfera, sono pienamente coinvolte
le compagnie per il volo civile. Quelle scie non persistenti che
osserviamo nelle giornate con il cielo del tutto sgombro di nubi
(condizione indotta ed artificialmente ottenuta tramite la diffusione di
elementi chimici igroscopici che impediscono la formazione di cumuli da bel tempo), non sono il frutto della condesazione, ma il risultato della combustione di speciali carburanti [ VIDEO ] ed additivi. Ciò determina la formazione di false scie di condensazione e la ricaduta di polimeri (sotto forma di filamenti),
spacciati per tele di ragni volanti. Le scie di condensazione,
peraltro, sono un fenomeno rarissimo, tanto che, nelle vecchie e
blasonate enciclopedie, il lemma "scia di condensazione" è assente.

In inglese, il termine "contrails" è l'abbreviazione di "condensation trails", ovvero "scie di condensazione". La loro formazione è legata a specifiche condizioni atmosferiche:
- Temperatura inferiore a -40 °C
- Umidità relativa non inferiore al 70%
- Altitudine superiore almeno agli 8000 metri
- Pressione atmosferica idonea (Si veda: "Il fattore della pressione atmosferica nella formazione delle scie", 2013
Scrive il meteorologo Pierluigi Randi nel suo logorroico ed inutile documento "L'annosa questione delle scie di condensazione":
"Se l'atmosfera ha temperatura inferiore rispetto a quella indicata dalla linea dello 0%, una scia si forma, anche se il tasso di umidità relativa dell'atmosfera è uguale a zero. Di per sé, sarà l'aereo, tramite il vapore che esce dallo scarico, a fornire l’umidità per la formazione della scia; per cui in giornate anche limpide con aria secca ma anche con temperature in alta troposfera piuttosto basse, la formazione delle scie è comune, anche se non vi è alcuna altra nube in cielo (ciò perché il vapore acqueo è fornito artificialmente)".
La contraddizione tra le dichiarazioni mendaci dei negazionisti e la realtà della fisica emerge in questi termini: ad alta quota l'aria è molto secca. I disinformatori-negazionisti (e qui si intende anche i meteorologi) sostengono che le contrails si formano anche ad umidità relativa pari a zero. E' falso! In realtà, prima del 2007 erano essi stessi ad affermare che era necessaria UR (umidità relativa) elevata in quota. Li contraddice pure uno di loro... uno di quelli che negano l'esistenza delle cosiddette “scie chimiche”. E' il Generale dell'aeronautica militare Alfio Giuffrida, il quale scrive:
"L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione di formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa ALMENO del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente". [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'UAI (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag 86]
Ora, di là dall'evidente mistificazione del fenomeno della condensazione e della persistenza ed espansione delle contrails, fenomeno praticamente impossibile, poiché ciò supporrebbe valori di UR superiori al 150% ed in costante e progressivo aumento, è palese come lo stesso Giuffrida, insieme con il Colonnello dell'aeronautica militare Girolamo Sansosti, sottolinei come è necessaria una UR elevata (almeno del 60%), anche ammesso e non concesso che la produzione di acqua da parte dei motori sia elevata.
A questo punto il mio consiglio è uno e sempre il medesimo: Ignorate quello che asseriscono i depistatori straccioni come me. Essi mentono e la loro insistenza induce a ritenere che siano pagati per mentire o, per lo meno, hanno qualche interesse per coprire la verità.
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In inglese, il termine "contrails" è l'abbreviazione di "condensation trails", ovvero "scie di condensazione". La loro formazione è legata a specifiche condizioni atmosferiche:
- Temperatura inferiore a -40 °C
- Umidità relativa non inferiore al 70%
- Altitudine superiore almeno agli 8000 metri
- Pressione atmosferica idonea (Si veda: "Il fattore della pressione atmosferica nella formazione delle scie", 2013
Scrive il meteorologo Pierluigi Randi nel suo logorroico ed inutile documento "L'annosa questione delle scie di condensazione":
"Se l'atmosfera ha temperatura inferiore rispetto a quella indicata dalla linea dello 0%, una scia si forma, anche se il tasso di umidità relativa dell'atmosfera è uguale a zero. Di per sé, sarà l'aereo, tramite il vapore che esce dallo scarico, a fornire l’umidità per la formazione della scia; per cui in giornate anche limpide con aria secca ma anche con temperature in alta troposfera piuttosto basse, la formazione delle scie è comune, anche se non vi è alcuna altra nube in cielo (ciò perché il vapore acqueo è fornito artificialmente)".
La contraddizione tra le dichiarazioni mendaci dei negazionisti e la realtà della fisica emerge in questi termini: ad alta quota l'aria è molto secca. I disinformatori-negazionisti (e qui si intende anche i meteorologi) sostengono che le contrails si formano anche ad umidità relativa pari a zero. E' falso! In realtà, prima del 2007 erano essi stessi ad affermare che era necessaria UR (umidità relativa) elevata in quota. Li contraddice pure uno di loro... uno di quelli che negano l'esistenza delle cosiddette “scie chimiche”. E' il Generale dell'aeronautica militare Alfio Giuffrida, il quale scrive:
"L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione di formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa ALMENO del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente". [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'UAI (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag 86]
Ora, di là dall'evidente mistificazione del fenomeno della condensazione e della persistenza ed espansione delle contrails, fenomeno praticamente impossibile, poiché ciò supporrebbe valori di UR superiori al 150% ed in costante e progressivo aumento, è palese come lo stesso Giuffrida, insieme con il Colonnello dell'aeronautica militare Girolamo Sansosti, sottolinei come è necessaria una UR elevata (almeno del 60%), anche ammesso e non concesso che la produzione di acqua da parte dei motori sia elevata.
A questo punto il mio consiglio è uno e sempre il medesimo: Ignorate quello che asseriscono i depistatori straccioni come me. Essi mentono e la loro insistenza induce a ritenere che siano pagati per mentire o, per lo meno, hanno qualche interesse per coprire la verità.
Pubblicato da Straker accattone
22 commenti: deliri
- Girava un video molto ben fatto con un aereo di linea che entrava dentro una chemtrail, a riprova di come non siano I velivoli commerciali a essere I principali responsabili dello scempio del cielo. Ne ho trovato un altro meno perfetto dal punto di vista delle riprese, effettuato da una cabina di pilotaggio, si chiama crew recording his chemtrailsRispondi
https://www.youtube.com/watch?v=kCjPpNrRTPc
Qui invece c'e' in video dove un tanker entra dentro una scia chimica a forma di piuma e ne modifica l'aspetto.
https://www.youtube.com/watch?v=fXoPPotupqE
Auspicando che tutti i negazionisti inalino a pieni polmoni I salutari vapori dei suddetti aerei e ci facciano sapere l'effetto che fa.....Risposte- Hai interpretato male l'articolo: i velivoli commerciali sono coinvolti al 100%. Il loro ruolo è ora cruciale per l'ottimizzazione del medium atmosferico.
- Temo che tu abbia interpretato male me, o forse mi sono espresso male io. Ho scritto che I voli di linea non sono i responsabili principali,non che siano fuori dai processi di fumigazione. Abito a West London e mi trovo proprio sotto il corridoio di discesa per l'aeroporto di Heathrow, uno dei piu' trafficati al mondo. Me li vedo passare a centinaia sulla testa ogni giorno, e lo so per visione diretta che in fase di atterraggio attivano l'aerosol, e' visibile, soprattutto dalla coda. Ma per quanti aerei di linea veda passare, questi non eguagliano in alcun modo il numero dei tanker impegnati nelle operazioni di imbrattamento del cielo, che sono infinitamente di piu'. D'altra parte la questione e' un po' di lana caprina, se consideriamo che la maggior parte della gente non accetta proprio che il processo che si svolge sotto I loro occhi sia anomalo, che gli aerei non rilasciano di norma scie persistenti che si aprono e velano il cielo. La questione dei video in cui si vedevano aerei di linea che nn strisciavano e incrociavano tankers che invece strisciavano e' stata dibattuta qui in UK oltre che da UK sky watch, che ha dei gruppi locali di attivisti che si incontrano (ci sono stata pure io) anche dal quotidiano arci conservatore The Daily Telegraph
http://www.telegraph.co.uk/travel/travelnews/travel-truths/10329986/Chemtrails-and-other-aviation-conspiracy-theories.html - Per quanto riguarda l'Italia i fattori si sono invertiti, laddove gli aerei militari intervengono ora solo se si debbono distruggere perturbazioni o grossi banchi di nubi. Inoltre operano la notte. Non era così sino al 2008.
- Anche i commenti all'articolo del Daily telegraph sono decisamente meno boccaloni di quelli dei lettori del corriere. Il livello di consapevolezza e' piu' alto, sebbene l'articolo accomuni, perfidamente, chi crede alle chemtrails con chi crede al triangolo delle bermude.
- IL PRESIDENTE KENNEDY DICHIARA NEL 1961 IL CONTROLLO DEL TEMPO METEOROLOGICORispondi
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/11/il-presidente-kennedy-dichiara-nel-1961.html
Articolo molto interessante.
Cambio argomento, leggendo il Piccolo di oggi trovavo questo trafiletto in cui tal Steno Ferluga del Cicap (http://www.tankerenemy.com/2009/01/il-cicap-dietro-i-disinformatori.html ) parlando ad una cena del Lions club svelava i "segreti" della cometa ISON http://www.imagebam.com/image/ee5133291422477
Contenti loro (i massoncini) a farsi prendere per il Cicap ...Risposte- Sempre in mezzo, quelli.
- Non ricordo che questo articolo fosse stato già postato qui.Rispondi
Padroni del tempo e del clima con la tecnologia
di Paolo Migliavacca
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/11/metereologia-clima-controllo-cina-usa.shtml
Uno pensa sia il solito ioduro d'argento, ma ...
cito un paio di passi che spiegano con tono pacato e rilassato l'orrore di questi tempi
"Ovviamente può essere ancor più importante limitare le piogge che produrle. Specie nel caso di tifoni e uragani. Per fare ciò, è possibile cospargere le nuvole da trattare con un apposito polimero polverizzato, in grado di assorbire acqua fino a 1.500 volte il proprio peso. La reazione forma una sostanza gelatinosa che cade al suolo, riducendo così l'intensità della precipitazione."
Ragni volanti naturalmente.
"Lo ioduro d'argento fu inizialmente utilizzato poichè i suoi cristalli hanno una forma simile a quella esagonale dei cristalli d'acqua. In seguito si è compreso che tale caratteristica geometrica non è indispensabile: vi sono infatti molte altre sostanze (sali) che hanno cristalli delle più diverse forme e agiscono al pari dello ioduro d'argento."Risposte- Ora per far piovere usano i batteri.
- Oggi pomeriggio dalle mie parti c'era un enorme distesa di nuvole a "strattoni" che partiva dal mare e finiva verso le montagne, un panorama spettrale causato sicuramente dalle solite manipolazioni a base di onde ELF.Rispondi
Ad un tratto il cielo celeste sfregiato dalle scie, in pochi minuti si è tramutato tutto in un torbo bianco pallido, poi in grigio e poi dopo di nuovo celeste.
La scorsa settimana, si girava tranquillamente senza giacchetto, erano 20 C°, adesso, per uscire di casa è tassativa sciarpa e berretto.
Loro ti dicono: -Tranquilli, è colpa di Attila..... tutto normale!Risposte- Anche qui sbalzo di 18 ° C in 3-4 giorni.. i cieli chimici fan cappa, soprattutto la notte, perché di giorno schermano pure quindi le cose un po' si compensano. Ma il pianeta si sta raffreddando dal 98, altro che riscaldamento da CO_2... Presto ci diranno che spruzzano per tenerci al caldo se va avanti così, e in parte sarà vero, ma sarà solo un effetto collaterale. Il grande fratello spruzza per renderci docili o perfino bionici?
beccatevi un po' sti brevetti (compreso quello per un trattamento al morgellons!)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152052886120681&set=a.10152052886015681.1073741853.199277020680&type=1&relevant_count=8 - Ecco il cielo di oggi: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=257409777743890&set=gm.128656300638467&type=1&relevant_count=1
- ormai quello schifo è talmente ricorrente che tanta gente sostiene sia sempre successo. Quando ero ragazzino di cieli così non ne ho mai visti. Chiunque sostenga il contrario dimostra come le nanotecnologie siano soldi buttati via per gran parte della popolazione. Sono già adesso telecontrollati, in pratica, anche se per induzione, non a comando.. ma il risultato non cambia!
- o magari ci stanno facendo di peggio e gli effetti igroscopici potrebbero essere solo collaterali..Rispondi
Avete mica notizie di Clifford Carnicom? E' da un bel po' che non pubblicano sul sito. Bisognerebbe fargli un monumento a quell'uomo. - https://www.facebook.com/notes/h-/3-siamo-consapevoli-di-come-lumanit%C3%A0-si-trovi-ad-affrontare-gravi-rischi/349871081770646Rispondi
- per favore guardate un secondo questo link e ditemi, il SIMBOLO che appare nel MONITOR del portatile cosa vi ricorda?Rispondi
https://www.facebook.com/pages/Telemedicina/108376632517736?nr#Risposte- IL CADUCEO
Simbolo di origini antichissime, mesopotamiche ed assiro-BABILONESI, viene rappresentato da un'asta con due serpenti attorcigliati che si fronteggiano. Nella parte superiore sono posizionate due piccole ali o un elmo alato. Per la mitologia classica era attributo di Hermes/Mercurio, il messaggero degli dei, che, ricevuto un bastone da Apollo, lo avrebbe utilizzato per separare due serpenti che si stavano divorando. Da questa leggenda sarebbe nato il significato del Caduceo come segno di pace. I latini chiamavano appunto "Caduceo" (da caducus, caduco come un ramo staccato da un albero), la verga di ulivo che contraddistingueva gli araldi nell'esercizio delle loro funzioni. È anche considerato simbolo dell'equilibrio morale e della condotta esemplare: il bastone esprime il potere; i due serpenti la sapienza; le ali la diligenza, e l'elmo è l'emblema dei pensieri elevati. Gli sono stati attribuiti altri molteplici valori, dalla fecondità/fertilità, alla medicina.
http://badigit.comune.bologna.it/mostre/biglietti/7.htm - "Anni fa congetturai che il simbolo del caduceo, con i due serpenti che si attorcigliano attorno ad un’asta, fosse la raffigurazione in codice della doppia elica genetica. Non solo, supposi che il caduceo fosse pure l’icona di un’antenna irradiante energia elettromagnetica. Tali congetture sono state poi confermate da una serie di ricerche condotte sia da biologi sia da studiosi di antiche tradizioni. I due ambiti, quello biologico e quello elettromagnetico, non sono così lontani come potrebbe sembrare ai profani." [...]
Tom Montalk afferma: "Gli Oscurati intendono in ogni modo arrestare ed impedire, tramite la diffusione di agenti biochimici l’evoluzione genetica di alcuni gruppi umani. Attraverso complessi meccanismi biologici, batteri, virus e retrovirus possono alterare il D.N.A delle cellule, compreso il D.N.A. silente, le cui potenzialità non sono state ancora del tutto comprese. Esistono già biotecnologie in grado di adoperare agenti atti ad alterare il D.N.A. di una cellula ospite. (…)"
http://luisluce62.wordpress.com/2010/04/04/emozioni-dna-scie-chimiche/
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sono dovuti all'umidità che va e viene... Ma che pagliacci...