Scusate il ritardo, ma nel weekend sono andato a fare le scie con easyjet. Nel frattempo
lo sciachimista che insinua che i disastrosi allagamenti di Genova sono colpa delle “scie chimiche” ha pensato bene di riciclare un articolo del Novembre 2011 e di rilanciarlo, non senza aggiungerci la cazzata in grassetto (mio).
http://www.tankerenemy.com/2014/10/dilagano-le-malattie-neurodegenerative.html
Pubblichiamo
un importante estratto di uno studio condotto da Marie Grosman e Roger
Lenglet. La ricerca riguarda la Francia, ma si può estendere a tutti i
paesi in cui l’inquinamento ambientale, le cui fonti sono molteplici (in
primo luogo scie chimiche, ma pure elettrosmog, alimenti contaminati da
pesticidi, nanoparticolato prodotto dagli inceneritori, benzene,
edulcoranti artificiali, farmaci, cosmetici, prodotti per la pulizia
della casa etc.), ha assunto proporzioni allarmanti.

MARIE GROSMAN - Il numero dei malati di Alzheimer e di autismo
aumenta in modo vertiginoso in numerosi paesi, soprattutto in quelli più
“sviluppati”. In Francia, dal 1994 si è passati da 300.000 malati di
Alzheimer a circa un milione oggi. Se non si interviene, questa cifra è
destinata a raddoppiare ogni venti anni. Il numero delle persone che
soffrono di autismo è crescito oltralpe di diciassette volte nel corso
degli ultimi cinquanta anni. Allo stesso modo si osserva un’enorme
progressione dei tumori al cervello nei bambini (20% in più in dieci
anni). Anche il Parkinson e la sclerosi a placche, da cui sono affette
rispettivamente 100.000 e 80.000 persone, sono in costante
accrescimento. Ciò dovrebbe sollecitare un’azione contro le vere cause
di queste malattie!
ROGER LENGLET - Tutti i dati citati nel nostro libro sono
scientificamente dimostrati e non semplici ipotesi. Siamo di fronte ad
una pandemia neurologica in costante peggioramento. Le autorità
forniscono sempre una spiegazione rassicurante. Ripetono che queste
patologie non hanno cause conosciute, se non l’invecchiamento della
popolazione. L’età, però, è una condizione della malattia e non una
radice. L’affezione si presenta spesso alla fine della vita, poiché
questo è il tempo necessario per il suo manifestarsi. Non bisogna
dimenticare che si tratta di patologie il cui lasso di latenza,
dall’esposizione alle sostanze tossiche al conclamarsi dei sintomi, è
rilevante. Sempre più spesso i giovani e persino gli adolescenti sono
colpiti dall’Alzheimer. Ne risultano affetti in Francia da 30.000 a
50.000 soggetti di età compresa tra i 13 ed i 60 anni.
Fonte: bastamag.net
Pubblicato da
Straker