L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

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Wednesday, December 4, 2013

Cavie umane per sperimentare un vaccino nel 1933 - 28 morti

http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2013/12/cavie-umane-per-sperimentare-un-vaccino.html

Cavie umane per sperimentare un vaccino nel 1933 - 28 morti

Il gazzettino (quotidiano locale del Veneto) nell'edizione del 2 dicembre 2013 riporta una storia davvero terribile di sperimentazione su cavie umane del vaccino contro la difterite
«In quel maledetto marzo 1933 fummo utilizzati come cavie umane. Io sono sopravvissuto, tanti altri bambini no. Ma a tutti quei piccoli martiri non è dedicata nemmeno una targa». 
Sono queste le parole di Adamo Gasparotto con cui inizia l'articolo sulla cosiddetta "strage di Gruaro". 
Nel 1933, in piena epoca fascista, i due comuni di Gruaro e Cavarzere furono scelti per testare un vaccino contro la difterite. «Il nostro dottore era del tutto contrario, ma evidentemente c’era il bisogno di provare sul campo il vaccino» testimonia il signor Gasparotto.
Dei 253 bambini a cui fu somministrato tale vaccino ben 28 morirono nei giorni seguenti. Tutti si sentirono male poco dopo avere ricevuto il vaccino, manifestando i sintomi di quella stessa malattia contro la quale il vaccino avrebbe dovuto proteggerli. La spiegazione, che però arrivò solo alcuni anni dopo fu che:
«Un contenitore di siero in un laboratorio di Napoli non fu fatto bollire. Le fiale che finirono a Gruaro contenevano vaccino vivo, una sostanza letale». 
Il batterio della difterite non era stato quindi inattivato. Questa almeno la spiegazione ufficiale. Fa un po' pensare però che tale spiegazione ufficiale sia arrivata solo alcuni anni dopo lo svolgersi della tragica vicenda, e credo sia legittimo sospettare che ci possa essere ancora qualcosa da scoprire. 



Di recente in Chad è successa una vicenda simile: bambini costretti con la forza delle armi a vaccinarsi e che hanno sofferto di gravi effetti collaterali. Cuirosamente anche il Chad di oggi, come l'Italia di ieri, è una dittatura.

Anche in questo caso il vaccino era  sperimentale e le famglie hanno ricevuto promesse di soldi in cambio del slenzio. La campagna di vaccinazione è stata organizzata con finanziamenti di  ONU e ... Bill Gates. Tutto questo mentre con gl stessi soldi si sarebbero potuti costruire 20.000 pozzi d'acqua ed allontanare così in maniera naturale la spettro delle malattie infettive. Maggiori informazoni ai link:


http://vactruth.com/2013/01/25/paralyzed-symptoms-in-head/ (che reca in calce tutte le fonti)

http://www.innercitypress.com/bmgf4chad030213.html


http://www.youtube.com/watch?v=VgQfw8RCrqI


E non è finita qui. Un giornale ha deciso di investigare sulla questione ha posto delle domande precise ad un rappresentante della Bill & Melinda Gates Foundation (qui il video http://youtu.be/Q_508O2k8pM) il quale ha risposto che non era a conoscenza del caso. Sul sito di tale giornale leggiamo che a videocamera spenta una persona dello staff ha detto che lui ne sapeva qualcosa di questi casi di malattia (connessi alla vaccinazione) ed ha promesso che avrebbe fornito delle informazioni. Purtroppo tali informazioni non sono mai arrivate.

Come la mettiamo allora? 

La realtà è che a volte Bill Gates si lascia sfuggire delle orribili verità (vedi il video qui sotto e l'articolo relativo).

 
http://vimeo.com/65564895

Ma i vaccini davvero sono utili ed efficaci?

Monday, August 6, 2012

Microimpianti per il controllo mentale e macrocazzate per il controllo di 'sta fava


http://www.tankerenemy.com/2012/08/microimpianti-per-il-controllo-mentale.html

Microimpianti per il controllo mentale

L’amico Wlady, cui va il nostro particolare riconoscimento, ha segnalato un sito il cui autore ha compreso che la Biogeoingegneria alias "scie chimiche", è davvero non solo il fulcro della politica perseguita dalla cricca mondialista, ma pure un formidabile strumento per interpretare sia aspetti empirici sia situazioni che appartengono alla sfera dell’invisibile. Dal dossier elaborato dal curatore di 'Piermafrost', estrapoliamo una ricerca sui microimpianti usati per il controllo mentale, da collocare nel contesto della digitalizzazione della nostra società. Tale digitalizzazione, con il culto dell’elettronica e le varie iniziative volte a smaterializzare documenti, tessere, libri, registri scolastici, denaro etc. rientra in un piano diabolico, culminante nell’imposizione del marchio. Non dimentichiamo infine il capitolo della smart dust...

Nel 1948 Norbert Wiener pubblicò il libro 'Cybernetics' che trattava di comunicazione neurologica e di tecniche di controllo mentale. Yoneji Masuda, padre della Società dell’Informazione, nel 1980 espresse la preoccupazione che la tecnologia cibernetica, sconosciuta alla maggior parte dell’opinione pubblica, minacciasse la nostra libertà. Tale tecnologia collega il cervello a satelliti tramite microchips impiantati, controllati da supercomputers situati in basi militari.

Già nel 1946, in alcuni paesi, all’insaputa dei genitori, furono inseriti i primi elettrodi nei crani di bambini. Negli anni ’50 e ’60 del XX secolo, furono introdotti impianti elettrici nel cervello di animali e uomini (soprattutto negli Stati Uniti) nel corso di ricerche sulla modificazione del comportamento e sul funzionamento dell’encefalo. Impianti cerebrali furono incorporati chirurgicamente nel ‘74 in Ohio ed in Svezia, grazie al primo ministro Olof Palme, che diede il permesso d’operare su detenuti e pazienti (Olof Palme fu ucciso dalle élites per cui aveva operato, n.d.r.). La tecnologia fu rivelata nel rapporto statale svedese del 1972/74, resoconto denominato 'Statens Officiella Utradninger' (S.O.U.). Dal dossier risultò che il lobo temporale destro di carcerati con impianti cerebrali attivi presentava lesioni, con ridotta circolazione sanguigna e sintomi da anossia (ridotto afflusso d'ossigeno al cervello); un soggetto accusò atrofia cerebrale e saltuaria perdita dei sensi.

Trent’anni fa, un impianto cerebrale poteva misurare poco più di un centimetro di lunghezza. I successivi, costruiti con il silicio e l’arsenioferrite, furono miniaturizzati fino a raggiungere le dimensioni di un chicco di riso (si pensi al 'Veri chip', n.d.r). Oggi sono così piccoli da essere inseribili nel collo o nella schiena ed anche con un endovena o un’iniezione in diverse parti del corpo.

È tecnicamente possibile inserire in un neonato un chip che lo identifichi per tutta la vita. Ogni cervello ha una frequenza di risonanza bioelettrica unica, come uniche sono le impronte digitali. La vita privata di una persona con un impianto è inesistente. Il soggetto può essere manipolato in molte maniere. A sua insaputa, usando frequenze diverse, il controllore modifica la vita emotiva del suo “bersaglio”, rendendo la vittima ora aggressiva ora letargica. Il microchip influisce sulla sessualità, può leggere i processi mentali e le reazioni del subconscio, agisce persino sul mondo onirico.

Supercomputers come quelli del gruppo 'Signals Intelligence' della 'National Security Agency' possono monitorare ed alterare a distanza le funzioni cerebrali di uomini impiantati, decodificando i potenziali (3,50HZ/5mW) emessi dall’encefalo. Cavie per esperimenti segreti si trovano fra detenuti, soldati, individui con problemi psichici, bambini con handicap, audiolesi, non vedenti, omosessuali, donne nubili, anziani, scolari e qualsiasi gruppo di persone considerato marginale dall’élite di sperimentatori.

Gli attuali microimpianti agiscono mediante onde radio a bassa frequenza per cui le vittime sono rintracciabili dappertutto nel globo tramite satelliti. Tale tecnica fu sperimentata durante la guerra in Vietnam, iniettando ai soldati il 'Rambo chip' per aumentare la secrezione di adrenalina nel sangue. Anche nei militari statunitensi, che furono mandati in Iraq, furono inseriti microprocessori per interferire sui processi biochimici e psicologici. Ogni pensiero, reazione, oggetto percepito innesca determinati percorsi neurologici ed origina un campo elettromagnetico.

Quando un microchip di 5μmm (il decimo del diametro di un capello!) è piazzato nel nervo ottico, invia i neuroimpulsi cerebrali ad un elaboratore che li codifica in frequenze elettromagnetiche per poi memorizzarli. Dopodiché, usando un sistema di monitoraggio a distanza (RMS), un operatore al computer, invia messaggi elettromagnetici pulsanti, codificati come segnali, al sistema nervoso affinché la vittima viva particolari esperienze. Si possono così indurre allucinazioni in persone sane o far loro sentire voci nella testa (Sono sensazioni che possono essere scambiate come sintomi dovuti alla schizofrenia o ad altre psicopatologie, n.d.r.). Stimolazioni elettromagnetiche possono cambiare le onde cerebrali e simulare attività muscolare, causando, per esempio, crampi molto dolorosi.

L’attuale tecnologia cibernetica, con sistemi informatici capaci di controllare milioni di individui, rappresenta una grave minaccia per l’umanità. Quando i cittadini saranno tentati da promesse mirabolanti di ricevere il microprocessore sottopelle, sarà tardi per opporsi alla robotizzazione dell’umanità ed alla totale eliminazione della privacy, inclusa la libertà di pensiero.

Le tecnologie di controllo mentale sono rimaste segrete soprattutto grazie al 'Diagnostic Statistical Manual IV', una ricerca prodotta dall’'American Psychiatric Association', alla cui stesura e correzione hanno contribuito sicuramente psichiatri al soldo dei servizi segreti statunitensi. Gli effetti di tali tecnologie sono ivi etichettati come sintomi di schizofrenia paranoica, cosicché le vittime sono automaticamente bollate come “malati mentali”.

I medici non sono consapevoli che i pazienti non di rado affermano il vero, quando raccontano d’essere stati sequestrati da militari ed usati come cavie per forme di guerra elettronica.

Si possono usare le tecniche di controllo mentale per scopi politici, programmando individui zombificati affinché uccidano, senza che in seguito essi ricordino alcunché (i cosiddetti “candidati manciuriani”, n.d.r.).

Fonte: piermafrost.com 


 

non possono mancare 26 commenti con innumerevoli cagate annesse:

  1. intanto continuano a controllare il tempo con effetti mortali: nord alluvioni, centro-sud inferno
    http://www.corriere.it/cronache/12_agosto_05/maltempo-alto-adige_8e351e92-ded3-11e1-9e96-0d6483763225.shtml
    Rispondi
  2. http://www.youtube.com/watch?v=RSQ04DOHLA0&feature=g-u-u
    Rispondi
  3. Immagine di google di oggi per le olimpiadi, nuoto sincronizzato e stella a 8 punte:

    http://img217.imageshack.us/img217/9427/googleolimpiadi4.jpg

    “LA STELLA A 8 PUNTE

    LA STELLA DI VENUS ASTARTE”

    http://www.marcovuyet.com/ALARMA-LA%20STELLA%20A%208%20PUNTE.htm

    Mentre carico l’immagine su imageshack banner fisso a destra: “diventa PILOTA”
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  4. Solita sequenza di aerei a bassa e bassissima quota senza scie, oltre a passaggi con scie non persistenti. Nebbia di ricaduta enorme, assenza di nubi e cielo bianco.
    Rispondi
  5. Un vero schifo da inferno dantesco.
    Rispondi
  6. In Ita(G)lia:

    Microchip e Paolo Dorigo
    http://www.youtube.com/watch?v=YQlTuzLdM6U

    http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/
    Rispondi
  7. Siamo sempre in testa alla classifica.
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  8. Quando si dice essere in sintonia, è di venerdì scorso, in quel di Perugia che mi è stata raccontata una storia incredibile, se non fosse che effettivamente è successo veramente quanto segue:

    Amici di Perugia, mi hanno raccontato che da qualche settimana sparivano animali domestici come cani e gatti, ebbene un cane sparito misteriosamente, (microchippato) è stato cercato con il rilevatore GPS legato al microchip del cane.

    Questo microchip, è stato trovato nell'addome (tratto gastrico) di un uomo, che una settimana prima aveva cenato in un locale tipico ..... dopo una risonanza magnetica è stato trovato nelle viscere del povero malcapitato, ma essendo così piccolo l'apparato trasmittente, si è deciso di attendere l'evacuazione in un prossimo futuro sempre che si stacchi dalle aderenze intestinali dove è stato imprigionato.

    Questi chip sono molto piccoli più piccoli di un granello di riso, ma ne esistono ancora più piccoli, a livello di micro polveri silicee, che possiamo facilmente respirare, hanno una peculiarità di 0,2 micron, e possono passare la barriera emato encefalica, senza farsi riconoscere dagli anticorpi naturali per essere aggrediti, ma ben tollerati come facenti parti del sistema immunitario umano.

    Oggi, si tenta (dopo gli animali domestici) di chippare l'essere umano, ma in futuro non servirà più perché (sembra fantascienza), dal cielo possono spruzzare di tutto come i nanotubi e le polveri intelligenti (smart dust), che possono portare dei cambiamenti sostanziali nel comportamento umano, ci stanno provando fin dal 1940, e oggi sono molto avanti con gli esperimenti, i manciuriani, non sono fantascienza ma realtà palpabile, le ultime stragi, senza ragione sono lì a dimostrare che gli esperimenti continuano.

    Metto sotto il link del mio blog dove ci sono dei video un pochino raccapriccianti, che non lasciano dubbi sull'intenzione di soggiogare l'umanità, riformattandola cambiandole il DNA/RNA:

    http://ningizhzidda.blogspot.it/2012/03/microchip.html

    Ciao,
    wlady
    Rispondi
  9. Che fanno? Si mangiano i cani ed i gatti da quelle parti?
    Rispondi
    Risposte
    1. Non mi stupirei sapessi quanti gatti sono spariti in passato specie quando aprono certi ristoranti "etnici" in particolar modo quelli cinesi e quanti ne sono stati chiusi in provincia di modena con la dicitura "problemi igienici".
    2. ristoranti (X)inesi nella mia zona, purtroppo per me questa non è nuova,
      Rubano cani e gatti e te li cucinano, la carne bianca si somiglia.
      Dalle mie parti ci sono state chiusure da parte degli organi competenti di locali in merito a delle segnalazioni anonime, tra le quali appunto, il sospetto della carne bianca servita.
      Quella del chip doveva succedere, anche se mi ha stupito parecchio.
  10. oggi fino alle 5 cielo perlaceo ma quasi normale, con anche diversi cumuli. POi , proprio per disfare questi, sono partiti con persistenti e semipersistenti e nel giro di due ore hanno ridotto il cielo un sudario osceno che colava grigiume, al tramonto l'oscenità era lampante sotto gli occhi di tutti. Nebbia di ricaduta fittissima, vedere la valle dalla collina con la città che affoga nel particolato dà una stretta al cuore. Ma perchè chi può non interviene??

    sul vetro della macchina ho le macchioline bianche di quella spruzzatina venuta giù due settimane fa. Ancora non riesco a lavarle via.
    Rispondi
  11. Qualcuno dovrebbe pagare, per tutto questo, ma in troppi continuano a coprirsi vicendevolmente. Meteorologi in testa.
    Rispondi
  12. Wlady, ormai siamo tutti microchippati: il microprocessore sarà presumibilmente il sigillo simbolico per gli Ottenebrati.

    Ciao
    Rispondi
  13. Esselle, quanto scrivi si addice pefettamente anche a sanremo ed a gran parte dell'italia.

    Ciao

    P.S. Chissà se la wasp Teresa avrà un ripensamento, come lo definisce lei.
    Rispondi
  14. Mi hanno appena segnalato dalla val Susa che diverse persone hanno avuto problemi respiratori.E'ci credo,personalmente domenica scorsa ne ho contati svariate centinaia di tanker in assetto da combattimento,si,contro l'imponente fronte temporalesco che spingeva per attraversare la valle.Il risultato?Purtroppo è ovvio.
    Ciao a tutti Koenig m.b.
    Rispondi
  15. Straker, magari non vorrebbero mangiarli, ma certi ristoranti (etnici?!), non si formalizzano a mangiare tutto quello che si muove, sappiamo tutti quali sono quelli che fanno delle loro leccornie i migliori piatti, non serve indicare il DOT.

    Zret, non è più tanto simbolico, è un dato oggettivo che porta il nome di 666 il marchio della bestia uomo che a sua volta viene ottenebrato.

    Sono le ore 22,56 e a Roma cielo indefinibile completamente coperto da una cappa igroscopica 30°

    Come dicevo ieri nell'altro post, da Milano a Roma, fino dall'alba, scie persistenti e "velature" che ricoprono tutta la penisola, almeno fino a Roma.

    Ho visto la foto che avete postato, la vostra regione (Liguria) è la più tartassata, lo si evince dalla foto stessa.

    Ciao.

    Ps: ho con me il pc baracchino con connessione a modem chiavetta, avevo scritto ieri il commento in tarda serata, ma come al solito non avendo salvato, è sparito tutto per una caduta della connessione, così questa sera ho rielaborato il pensiero e l'ho postato.
    Rispondi
  16. Ciao Wlady, grazie per la tua testimonianza.
    Rispondi
  17. Dieci minuti scarsi fuori col cane, 4 aerei bassissimi. E continuano imperterriti a ritmo folle.
    Rispondi
  18. @ lucia laura

    Se non sono i cancerogeni lacrimogeni usati dalle forze dell'ordine...
    Rispondi
  19. Wlady, in effetti tutta l'italia è coperta da un'abnorme velatura, naturalmente "innocua" come la definisce Guido.

    "Guido, i' vorrei che tu e Lapo andaste..."
    Rispondi
  20. @Straker
    Dopo qualche giorno anche ecplanet ha risposto con articoli.Questo mi incoraggia a tentare con tutti,magari anche con quelli più allineati.
    Anche se devo confessare che salvo alcuni riscontri,sono deluso dall'iniziativa di un grande raduno.Pare che si preferisca più scrivere!
    Koenig m.b.
    Rispondi
  21. Se non sono i cancerogeni....,no quelli li conosco bene,sono circoscritti all'area del cantiere,pattugliato come una base militare strategica.
    Ah non che abbia qualcosa contro LuciaLaura,ma io sono Koenig m.b. Ciao Straker
    Rispondi

Monday, October 10, 2011

La tularemia come agente di arma biologica: l'agente JT viene irrorato nel corso dell'operazione "scie chimiche"?

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/10/la-tularemia-come-agente-di-arma.html

La tularemia come agente di arma biologica: l'agente JT viene irrorato nel corso dell'operazione "scie chimiche"?

Svolgendo delle ricerche sono incappato casualmente in questo pagina web:


sulla quale viene riportata la seguente testimonianza:
L'autore della mail seguente che ho ricevuto è un medico del Friuli, con il quale sono costantemente in contatti, esperto in omeopatia, iridologia, kinesiologia, fiori di Bach e metodiche di bio-risonanza, come l'EAVGold, il Lennox e il Biotest.
Vi dirò cosa ho scoperto personalmente, per caso, nella mia pratica ambulatoriale quotidiana, sulle scie chimiche, o per lo meno attinente ad esse.
Premessa: nelle mie diagnosi (e terapie) utilizzo talvolta un apparecchio di BioRisonanza (il Lennox della Biotekna) dove sono presenti moltissime frequenze di malattie (dette Nosodi in Omeopatia) e di rimedi, omeopatici o non.
10 giorni fa vedo la bimba di un amico, che soffriva dell'ennesima riacutizzazione alle vie respiratorie, come moltissimi in questo periodo, con notevoli sofferenze e perdite di giornate lavorative, banalmente imputate alla "influenza".
Saprete che la vera influenza è dovuta ad un VIRUS, non ad un BATTERIO...(c'è una grossa differenza) bene, allora testo la bimba, e mi viene non un virus, bensì la TULAREMIA.
Allora mi sono balzate in mente subito 2 cose:
1) non è una malattia di queste parti...
2) è stata studiata come arma batteriologica sia dagli Usa che dall'URSS fin dal 1922
Se inoculata (tramite puntura di zecca) si manifesta in una forma, se inalata in un'altra, che è appunto quella che stanno manifestando migliaia di persone, perlomeno nella mia provincia. La prova: sto testando tutti quelli che vengono nel mio ambulatorio con i soliti sintomi, e sono tutti positivi alla tularemia! Ho detto ad altri 2 colleghi che hanno la mia stessa apparecchiatura di testare per curiosità la tularemia su tutti quelli che entrano nel loro studio con la tosse, e sono rimasti stupefatti dei risultati.
Come è arrivata da noi questa schifezza? O meglio, chi ce l'ha "spruzzata" sulla testa?
Io personalmente penso alle scie chimiche, e vi assicuro che questo fenomeno sta cambiando la vita a molte persone, che si trascinano stanche e malate da 1-2 mesi senza riuscire a venirne fuori, e io spero di riuscire a trovare una cura omeopatica al più presto per loro, poichè gli antibiotici sono inefficaci (il batterio originale è stato modificato geneticamente per diventare resistente agli antibiotici).
Fate un pò voi, e ditemi se le scie chimiche sono cretinate: io penso di no. Nel frattempo, aspetto conferme di laboratorio.



Lepre infetta di tularemia, infezione trasmessa raramente all'uomo per mezzo di zecche o zanzare che pungono prima gli animali malati e poi gli uomini; trasmessa attraverso le vie respiratorie causa affezioni polmonari
Letta tale testimonianza, per togliermi qualche dubbio mi sono messo a far euna ricerca sulla tularemia ed ho trovato subito in discreta evidenza (ovvero al fine della prima schermata di pagine web che trattavano della tularemia) un articolo del famosissimo (almeno per gli addetti ai lavori) Journal of the American Medical Association (Giornale dell'Associazione Medica Statunitense  - JAMA):
In tale articolo del 2001 si discute, guarda caso dell'uso della tularemia come agente di guerra biologica.

Il riassunto (abstract) dell'articolo inizia così:

Il gruppo di lavoro sulla difesa biologica civile ha sviluppato delle raccomandazioni basate sul consenso riguardo a delle misure che dovrebbero essere prese da medici e professionisti del campo sanitario se la tularemia venisse utilizzata come arma biologica contro una popolazione civile

Da notare che tra gli autori ci sono medici che lavorano per il famigerato ente governativo statunitense Center for Disease Control (CDC), che da sempre diffonde "simpatiche" e tranquillizzanti informazioni del tipo "i vaccini sono innocui, utili e sicuri" (compreso quello contro la suina) l'AIDS è una malattia infettiva ... e chi più ne ha più ne metta.

Quanto alle conclusioni di questo studio ecco alcuni estratti signifcativi:
Un'arma [biologica] che utilizzi tularemia diffusa nell'aria causerebbe presumibilmente da 3 a 5 giorni più tardi lo scoppio di un'epidemia di malattia acuta associata a rialzo febbrile con principi di polmonite, pleuriti e linfoadenopatia dell'ilo. (...) In assenza di cure, il decorso della malattia potrebbe portare a insufficienza respiratoria, shock, e morte. E' raccomandato un tempestivo trattamento con streptomicina [ma esistono ceppi alterati in laboratorio che sono resistenti alla streptomicina - N.d.T.], gentamicina, doxiciclina o ciprofloxacina. L'uso profilattico di doxiciclina o ciprofloxacina può essere utile nel primo periodo successivo all'esposizione

Inoltre viene specificato che non si può attendere che vengano le conferme degli esami di laboratorio, giacché identificare tale agente infettivo è un procedimento che comporta settimane di lavoro, mentre la malattia si sviluppa (come abbiamo visto) molto rapidamente. Occorre quindi un monitoraggio che sappia prontamente riconoscere l'agente dai sintomi dell'epidemia.
Il batterio responsabile della malattia è stato oggetto di studio come arma biologica non solo da parte del Giappone, ma anche da parte degli Stati Uniti che lo hanno sperimentato du cavie viventi nei tristemente noti laboratori di Fort Detrick nel Maryland. I "volontari" su cui furono studiati gli effetti della tularemia furono soprattutto avventisti del settimo giorno, reclute la cui fede religiosa impedisce la partecipazione a dei combattimenti. Un esperimento con irrorazione aerea è stato fatto nel 1965 su delle isole abitate da scimmie, nei pressi delle Hawaii. Dopo pochi giorni di incubazione metà delle scimmie svilupparono i sintomi della malattia e la maggior parte di esse morì.

Il solito sito che nega l'esistenza delle scie chimiche (wikipedia) ci informa sull'uso della tularemia come agente biologico:
Il ceppo Schu S4 fu standardizzato per l'uso all'interno dell'ordigno M143, e denominato agente UL. Si trattava di un agente letale con mortalità del 40 - 60 per cento. L'agente UL era resistente alla streptomicina. La stabilità dell'agente UL destava preoccupazioni, dal momento che era sensibile alla luce e perdeva virulenza nel tempo dopo il rilascio. Quando il ceppo 425 fu standardizzato come agente JT (un agente incapacitante piuttosto che un agente letale ), il simbolo del ceppo Schu S4 fu cambiato ancora in SR.

Sunday, August 7, 2011

Neonati africani cavie del vaccino di US Army Africa e Glaxo

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/08/neonati-africani-cavie-del-vaccino-di.html

Neonati africani cavie del vaccino di US Army Africa e Glaxo



Somministrare vaccini all'età di tre mesi come si usa in Italia è altamente rischioso, il bambino è ancora in formazione e così il suo sistema immunitario, nonché quello nervoso, ed in questa fase precoce è particolarmente pericolosa la somministrazione di vaccini al mercurio (che stanno via via scomparendo ma solo in alcuni paesi e per i vaccini di alcune malattie) ed all'alluminio (la gran parte dei vaccini contiene alluminio sotto forma di AlOH, ovvero idrossido di alluminio).

La formazione della guaina mielinica attorno alle cellule nervose può essere ostacolata dalla presenza di questi metalli altamente tossici per il sistema nervoso e per l'organismo in generale. Anche le altre sostanze sintetiche presenti nei vaccini come adiuvanti, eccipienti o conservanti possono causare diversi tipi di reazione avversa, anche molto gravi. Più il bambino è piccolo e più la somministrazione di tali sostanze è pericolosa per il suo corpo in formazione.


Nel corso della sperimentazione su piccole cavie umane africane del vaccino "contro la malaria" si prevede che tra pochi anni la sperimentazione toccherà bambini di età compresa tra le 6 e le 12 settimane, ovvero anche bambini di appena 42 giorni!


E chi organizza questo bel programma di sperimentazione? Nientemeno che l'esercito degli USA noto per le sue aggressioni "umanitarie" ai danni dei paesi di mezzo mondo, e la Glaxo SmithKline, multinazionale farmaceutica coinvolta nel grande business del vaccino contro l'influenza suina; il tutto con l'aiuto di fondi che arrivano da Bill Gates, il magnate supermiliardario che ha promesso di ridurre la popolazione mondiale tramite i vaccini, il fautore della geoignegeria e delle zanzare OGM.

Uno dei paesi ove è avviata la sperimentazione è il Malawi, teatro delle recenti vaccinazioni a mano armata.




Neonati africani cavie del vaccino di US Army Africa e Glaxo

articolo di Antonio Mazzeo
Per lo sviluppo del programma sono già stati investiti più di 500 milioni di dollari e lavorano fianco a fianco i ricercatori di un colosso mondiale del settore farmaceutico e i migliori medici delle forze armate USA. Sponsor, l’onnipotente padrone delle nuove tecnologie informatiche. Si tratta della sperimentazione di un nuovo vaccino contro la malaria, nome in codice “RTS,S/ASO2”. Una speciale unità dell’esercito statunitense in Kenya (USAMRU-K) e la multinazionale britannica GlaxoSmithKline (GSK) stanno eseguendo decine di migliaia di test su bambini e neonati in alcuni dei villaggi più poveri del continente africano. Il tutto sotto l’occhio vigile di US Army Africa, il comando delle forze militari terrestri in Africa istituito a Vicenza che tra gli scopi annovera il “supporto delle missioni mediche di US Army nel continente nero”.
È nel Muriithi-Wellde Clinical Research Centre di Kombewa, città della provincia di Nyanza (Kenya), che i dati della sperimentazione del vaccino vengono raccolti ed analizzati dal team di USAMRU-K. “La nostra unità dipende dal Comando per la Ricerca Medica dell’US Army (USAMRMC) che ha sede a Fort Detrick, Maryland, ma noi stiamo coordinando le attività nel continente con l’US Africa Command (AFRICOM) di Stoccarda e US Army Africa di Vicenza”, spiega il portavoce di USAMRU-K. “A Kombewa è in avanzata fase di sviluppo la ricerca sull’efficacia del vaccino contro la malaria, malattia trasmessa da zanzare infette. USAMRU-K partecipa alla sperimentazione di quello che potrebbe diventare il primo vaccino anti-malarico per bambini. I partecipanti ricevono cure gratuite per la durata di tre anni scolastici. Una volta provata la sua sicurezza ed efficacia, il vaccino potrà essere immesso sul mercato. Lo studio odierno nasce da una partnership con la PATH Malaria Vaccine Initiative (MVI) e la compagnia farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK)”. Per lo sviluppo del vaccino, GSK ha già investito 300 milioni di dollari e altri 100 verranno spesi nei prossimi due anni. Al finanziamento delle ricerche ha contribuito con 107,6 milioni di dollari l’organizzazione statunitense “no-profit” Path, utilizzando un fondo ad hoc della Bill & Melinda Gates Foundation, la fondazione “umanitaria” del magnate di Microsoft, Bill Gates.
Il vaccino RTS,S/AS02 è stato creato nel 1987 nei laboratori del Belgio di GSK Biologicals (una partecipata Glaxo) ed è stato testato la prima volta nel 1992 su “alcuni volontari” negli Stati Uniti d’America, grazie alla collaborazione dell’US Walter Reed Army Institute of Research, l’istituto di ricerca medica dell’esercito USA con sede a Washington. La prima campagna di sperimentazione ad ampio raggio dell’RTS,S ha però preso via in Africa nel 1998 e nel biennio 2002-2003 i test sono stati eseguiti sulla popolazione “adulta” dei villaggi di Kombewa nel Centro clinico co-gestito da USAMRU-K. “I test fornirono dati incoraggianti in termini di sicurezza e immunogenicità, così a partire della fine del 2003 è stata avviata la fase sperimentale “Ib” su 90 bambini della stessa aerea geografica, che ha prodotto risultati ancora una volta incoraggianti”, si legge in un report della GlaxoSmithKline. “Subito dopo è partita la fase “II”, condotta su oltre 2.000 bambini nel sud del Mozambico. I risultati di questo test, pubblicati dalla rivista medica The Lancet nel 2004 e 2005, hanno mostrato che l’RTS,S è stato efficace per un periodo di 18 mesi nel ridurre la malaria clinica nel 35% dei casi, e la malaria grave nel 49%”. Ignoto, ovviamente, cosa sia accaduto nel restante numero di casi, 1.300 bambini cioè in carne ed ossa.
Qualche tempo dopo è stata avviata la fase sperimentale “”IIb” per determinare l’efficacia “a lungo termine” del vaccino anti-malarico. A far da cavie, stavolta, più di un migliaio di neonati di Kenya e Tanzania e un imprecisato numero di bambini in Mozambico. I risultati sono stati pubblicati l’8 dicembre 2008 dal New England Journal of Medicine: “In 340 bambini di età compresa tra i 5 e i 17 mesi, l’RTS,S/AS01 ha ridotto il rischio di episodi clinici di malaria del 53%, su un periodo di follow-up di otto mesi, quando è stato amministrato a 8, 12 e 16 settimane di età con un vaccino comune contenente antigeni per la difterite, il tetano la pertosse e l’haemophilus influenzae B (Hib). Lo studio ha inoltre riportato il 65% in meno nell’insorgenza delle nuove infezioni su un periodo di follow-up di tre mesi dopo la somministrazione delle tre dosi vaccinali”.
Negli stessi mesi veniva realizzato un ulteriore test in Kenya e Tanzania su 894 bambini tra i 5 e i 17 mesi di età. “Si è valutata la sicurezza e l’efficacia dell’RTS,S/AS, combinato ad un altro Sistema Adiuvante di proprietà della GSK, noto con il codice AS01”, spiegano i responsabili della società farmaceutica. “Sono state somministrate ad ogni bambino altre tre dosi del vaccino sperimentale RTS,S/AS01 o il vaccino anti-rabbico. È stato provato che la formula RTS,S/AS01 riduce gli episodi di malaria clinica del 53% in un periodo medio di otto mesi. Studi successivi in Mozambico con l’utilizzo del vaccino RTS,S congiuntamente ad un Sistema Adiuvante differente della GSK (AS02) hanno provato il 35% di efficacia contro la malattia clinica per 18 mesi in bambini di età compresa tra uno e quattro anni”.
Nel maggio 2009 ha infine preso il via la fase sperimentale “III” che ha visto la somministrazione del vaccino a più di 16.000 bambini di sette paesi dell’Africa Sub-Sahariana (Gabon, Mozambico, Tanzania, Ghana, Kenya, Malawi e Burkina Faso). Secondo US Army, nel centro clinico di Kombewa sarebbero stati sottoposti a test più di un migliaio di bambini di età compresa tra i cinque mesi e tre anni. “Il passo successivo sarà quello di trovare un altro migliaio di partecipanti che abbiano non più di sei settimane di vita”, spiega la responsabile del presidio militare. “Ciò significa ottenere la fiducia di nuove madri nei villaggi rurali, dato che esse partoriscono sempre in casa”.
Un comunicato della GlaxoSmithKline in data 21 aprile 2010 afferma che “se sarà provata l’efficacia sui bambini tra i 5 e 17 mesi d’età, il nuovo vaccino sarà sottoposto ai controlli delle autorità sanitarie internazionali nel 2013”. Ulteriori dati sulla sicurezza e immunogenicità “saranno presentati quando essi saranno pronti”. “Se tutto andrà bene - prosegue GSK - la somministrazione generale dell’RTS,S ai bambini di età compresa tra le 6 e le 12 settimane di vita sarà possibile entro cinque anni”. Se tutto andrà bene, dunque. Male che va si potrà pensare di estendere la sperimentazione ad altre decine di migliaia di piccolissime cavie umane in tutto il continente africano.
Se appare incredibilmente spregiudicata e priva di etica la massiccia sperimentazione del vaccino in aree del continente dominate dalla fame, dal sottosviluppo, dall’analfabetismo e dall’assenza di qualsivoglia servizio primario, desta profonda inquietudine il ruolo assunto nella vicenda da un’unità “sanitaria” d’élite delle forze armate USA. USAMRU-Kenya vanta però una lunga tradizione nel campo della “ricerca scientifica” e della “prevenzione” delle infermità tropicali. In qualità di task force operativa estera del Walter Reed Army Institute of Research, l’unità fu inviata in Kenya nel lontano 1969 per avviare uno studio sulla tripanosomiasi, un’infezione parassitica trasmessa dalla mosca tse-tse. Nel 1973 USAMRU stabilì una propria sede permanente a Nairobi grazie ad un accordo con il Kenya Medical Research Institute. Negli anni successivi furono aperti laboratori nella capitale e nel Kenya occidentale (Kisumu, Kisian, Kombewa e Kericho) per la sperimentazione di farmaci contro malaria, tripanosomiasi, “malattie infettive globali emergenti” e l’HIV/AIDS. Proprio all’AIDS sono stati destinati gli sforzi maggiori più recenti: nell’ambito dell’United States Military HIV Research Program (USMHRP), lo staff di US Army sta sviluppando il vaccino HIV-1 ad efficacia globale e testando e valutando altri vaccini sperimentali contro l’AIDS. La sede del programma HIV è stata stabilita ancora una volta in Kenya, a Kericho, alla fine del 2000.
Coincidenza vuole che a fine dicembre 2000 nasceva pure in Gran Bretagna la GlaxoSmithKline (GSK) grazie alla fusione di due grandi società farmaceutiche, Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham. Con oltre 100 mila dipendenti e un fatturato di 34 miliardi di euro, GSK si colloca al secondo posto nel mondo con una quota di mercato del 5,6%, dietro il gruppo Pfizer. Il comportamento “etico” della multinazionale è stato duramente stigmatizzato da più parti e non sono mancati gli scandali che l’hanno vista direttamente coinvolta. Tra le fondatrici di EuropaBio, l’associazione-lobby che raggruppa le industrie che promuovono la legalizzazione della produzione e dell’impiego di cibi geneticamente modificati, GlaxoSmithKline è stata messa sotto inchiesta dalle autorità argentine a seguito della morte nel 2008 di 14 bambini sottoposti alla sperimentazione di un nuovo vaccino contro la polmonite e l’otite. Altri due bambini sarebbero morti durante analoghi test a Panama e Cile. Agli inizi del 2007 la GSK aveva cominciato la somministrazione di 15.000 vaccini contro lo pneumococco ad altrettanti bimbi minori di un anno in tre regioni del nord argentino, Mendoza, San Juan e Santiago dell’Estero. Secondo gli organi di stampa locali, i genitori, di origini umili, “firmavano senza sapere che si trattava di una sperimentazione in fase tre, direttamente su umani, di un farmaco che poteva comportare dei rischi”. Nonostante l’indagine, GSK ha iniziato a distribuire in tutto il continente africano il vaccino Synflorix “per combattere le malattie pneumococciche invasive”. Si tratta di un programma “umanitario” dal costo di 1,3 miliardi di dollari voluto da G8, Banca Mondiale e UNICEF, finanziato in buona parte dall’Alleanza pubblico-privato internazionale GAVI (Global Alliance for Vaccines and Immunisation), da cinque paesi donatori (Gran Bretagna, Canada, Russia, Norvegia e Italia) e dall’immancabile Bill & Melinda Gates Foundation. È prevista la distribuzione fino a 300 milioni di dosi prodotte da un impianto aperto dalla multinazionale a Singapore. Proprio un bell’esempio di mercato globale.
Mentre fatturati e guadagni si moltiplicano inverosimilmente, il management di GSK ha varato un piano che prevede la chiusura a breve termine del Centro ricerche e produzione antibiotici di Verona, uno dei due impianti posseduti in Italia dalla società. A rischiare il licenziamento sono più di 600 lavoratori. Delocalizzazioni nel sud-est asiatico, test sui bambini africani, smantellamento dell’apparato produttivo in Europa. E nello sfondo la guerra, altro crimine del capitalismo dal volto sempre più disumano. Nell’ultima decade, la GlaxoSmithKline ha sottoscritto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America ben 61 contratti per la fornitura di vaccini, farmaci e attrezzature sanitarie, per un importo complessivo di 75.555.579 dollari. Assai meno di quanto fatto però dal partner e “mecenate” Bill Gates: in computer, programmi e war games, Microsoft-Gates ha fatto affari con il Pentagono per 278.480.465 dollari. Due volte e mezzo in più di quello che è stato reinvestito per i nuovi vaccini contro la malaria.

Sunday, July 24, 2011

L'esercito ha testato agenti nervini mortali in Alaska negli anni '60

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/07/lesercito-ha-testato-agenti-nervini.html

L'esercito ha testato agenti nervini mortali in Alaska negli anni '60

Come ammesso persino da un sito c
he nega ad oltranza l'esistenza delle scie chimiche ( http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_112 - corrado coglione, dov'e' che si parla di scie chimiche??? ) le sperimentazioni su cavie umane di agenti infettivi e di agenti chimici negli Stati Uniti d'America furono innumerevoli. Da qui all'utilizzo di scie chimiche disperse sulla popolazione secondo noi il passo è piuttosto breve. Di sicuro la rivisitazione di questi avvenimenti storici (e degli altri mostrati negli articoli sulla realtà storica delle scie chimiche, vedi http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/01/le-scie-chimiche-sono-una-realta.html) permette di dare una risposta alla domanda: "Ma se piloti e militari respirano la stessa aria che respiriamo noi perché diffonderebbero veleni tramite le scie chimiche?"

La risposta è che se l'hanno fatto in passato non c'è da meravigliarsi che lo facciano al presente, e se lo fanno poi sarà un poco perché obbediscono agli ordini (nel settore militare), un po' perché grava su di loro la minaccia della perdita del posto di lavoro (piloti civili, assistenti di volo, lavoratori degli aeroporti, controllori del traffico aereo), un po' perché vengono convinti che si tratti di un'operazione indispensabile per frenare il riscaldamento globale ma che va mantenuta segreta "per evitare che i soliti contenstatori di professione, comunisti verdi ed ambientalisti, vi si oppongano".

Peccato che ormai tutti i partiti verdi e comunisti, così come tutte le associazioni ambientaliste, non solo sono perfettamente informate della questione delle scie chimiche, ma sono impegnatissime nel mettere a tacere la questione, come si può subito verificare chiedendo lumi ai loro responsabili locali. E peccato che il riscaldamento globale causato dal CO2 sia una menzogna (vedi http://scienzamarcia.blogspot.com/search/label/CO2) messa in piedi dall'IPCC con l'aiuto di Al Gore, ovvero da un organismo dell'ONU (quell'ente sovranazionale che è responsabile della cruenta guerra in Libia) e da un ex vice presidente statunitense, uomo di regime di una superpotenza colpevole di innumerevoli guerre di aggressione e sopraffazione in ogni angolo del pianeta.

L'esercito ha testato agenti nervini mortali in Alaska negli anni '60

traduzione dell'articolo di DIANA CAMPBELL Military tested deadly nerve agents in Alaska in the '60s

Nel 1961, il ministro della difesa statunitense Robert McNamara sovrintese allo sviluppo di programmi segreti di sperimentazione di armi biologiche e chimiche, numerati da 1 a 150.
In uno di questi progetti, il numero No. 112, il ministero della difesa tra il 1962 e il 1973 condusse test di armi biologiche e chimiche sulle terre al di là dell'autostrada dell'Alaska vicino al fiume Gerstle, appena a sud-est della Giunzione del Delta (Delta Junction). L'esercito voleva sapere per quanto tempo sarebbero rimasti attivi, nell'ambiente artico, i mortali gas nervini quali il Sarin ed il VX.

Soldati con tute protettive furono inoltre portati in giro per le aree irrorate all'interno di veicoli militari, per vedere quanto a lungo i gas nervini sarebbero rimasti sul campo dopo essere stati dispersi e per sperimentate le pratiche di decontaminazione.

Il progetto 112 da solo richiese più di 100 sperimentazioni, secondo l'avvocato Doug Rosinski di Washington D.C., il quale sta rappresentando in una causa legale contro il governo federale più di 50 veterani che affermano di essere stati esposti ad agenti tossici durante questi test. Rosinski ha affermato che circa metà dei 100 test del progetto 112 furono eseguiti in Alaska, Hawaii, Maryland e Florida.

L'esercito, sotto gli auspici del progetto Project 112, hanno spruzzato nell'aria anche quelli che si pensava che fossero dei batteri innocui nei boschi e lungo l'autostrada dell'Alaska dal Delta fino al confine canadese, ha affermato Robert Layne, con il Ministero delle Risorse Naturali dell'Alaska. Successive ricerche indipendenti hanno mostrati che il Bacillus globigii, uno degli agenti batteriologici, può causare delle infezioni nelle persone con un sistema immunitario indebolito.

E. coli e tularemia, entrambi agenti infettivi, furono inoltre utilizzati in esperimenti in Alaska, secondo il Ministero della Difesa.

Rosinski aggerma che il governo degli Stati Uniti, ed anche l'Amministrazione dei Veterani, hanno negato per anni l'esistenza di tale progetto anche quando si presentarono dei veterani con problemi di salute che sospettavano fossero correlati con gli esperimenti. Frustrati da queste negazioni, alcuni veterani hanno iniziato a chiedere le cartelle del loro stato di salute durante il servizio.

Rosinski ha detto che l'esercito non le avrebbe volute rilasciare affermando che erano classificate [ovvero coperte da segreto di stato - N.d.t.]. Finalmente nell'Ottobre del 2002 il Pentagono, sotto la pressione dei veterani e del Congresso [il parlamento statuintense - N.d.T.], ha ammesso la sperimentazione ed ha rilasciato i riassunti di 28 test del Progetto 112.
Secondo tali riassunti in alcuni degli esperimenti furono utilizzati come traccianti, per ricostruire la dispersione degli agenti, degli isotopi radioattivi quali il solfuro di cadmio e zinco e il fosforo 32.

In alte concentrazioni entrambi possono causare il cancro. Secondo i riassunti il solfuro di cadmio e zinco fu usato in Alaska, ma nessuno è sicuro se vi fu utilizzato anche il fosforo 32.
Ma il Consiglio Nazionale della Ricerca (National Research Council), che fa parte di una associazione nazionale nonprofit di accademie di scienza tecnologia e medicina, ha concluso che la quantità di cadmio utilizzata non avrebbe fatto del male a quelli che vi fossero stati esposti durante la sperimentazione in Alaska.

Ma secondo una denuncia presentata da Rosinski, l'esercito sapeva o avrebbe dovuto sapere che sin dal 1973 il solfuro di zinco e cadmio "rappresenta un potenziale rischio per la salute per gli sperimentatori e per gli altri esseri umani esposti a tale agente ..."