L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Sunday, November 16, 2014

Olio d'oliva: crolla la produzione in Italia e Spagna a causa delle avversità meteorologiche dovute alla geoingegneria clandestina

Finalmente sappiamo a cosa servono le scie comiche: a ridurre la produzione di olio d'oliva.

http://www.tankerenemy.com/2014/11/olio-doliva-crolla-la-produzione-in.html

Olio d'oliva: crolla la produzione in Italia e Spagna a causa delle avversità meteorologiche dovute alla geoingegneria clandestina

Da una parte è possibile provocare siccità durante la stagione dello sviluppo delle piante affinché nulla cresca, dall’altra scatenare piogge assai intense durante la stagione dei raccolti in modo che i campi risultino troppo fangosi per procedere al raccolto stesso”. (Dottor Lawrence Dunegan, dichiarazione risalente al 20 marzo 1969, a margine di un convegno della Pittsburgh paediatric society).



Una flessione del 35% per la produzione di olio di oliva nella campagna 2014/2015: è quanto emerge da una prima valutazione compiuta dall'Ismea con la collaborazione delle organizzazioni degli operatori Aifo, Cno, Unaprol e Unasco. E' un risultato produttivo che riflette le conseguenze di un andamento climatico particolarmente negativo (a causa della geoingegneria clandestina, n.d.r.), con la produzione di olio di oliva che dovrebbe scendere quest'anno a 302 mila tonnellate rispetto alle 464 mila (dato Istat) della scorsa raccolta.

E’ un calo significativo - spiega l'Ismea - ma meno accentuato rispetto a quello della Spagna, leader mondiale. La Spagna, a causa dellle avversità meteorologiche, ha addirittura dimezzato i livelli di produzione rispetto al dato del 2013.

A subire i contraccolpi di una situazione sfavorevole anche sotto l'aspetto fitosanitario (le intemperie hanno favorito gli attacchi di patogeni, in particolare la mosca dell'olivo) sono stati tutti i principali poli produttivi regionali.

Sia in Puglia sia in Calabria si prevede una contrazione di oltre un terzo dei quantitativi prodotti rispetto al 2013, mentre Sicilia e Campania subirebbero riduzioni rispettivamente del 22 e del 40 per cento. Quasi dimezzata la produzione del Centro Italia, con sviluppi altrettanto deludenti nelle regioni settentrionali. Il mercato ha già reagito in Italia con un aumento dei prezzi alla produzione. L'olio italiano, che mantiene un ampio divario positivo rispetto al prodotto spagnolo, ha toccato in media punte di 4,40 euro al chilogrammo franco frantoio, un valore superiore di quasi il 50% ai livelli dell'anno scorso.

Gli oli italiani, oltre a un prezzo più alto, che attesta il riconoscimento di una migliore qualità da parte dei mercati internazionali, stanno beneficiando di una forte spinta dell'export. Tra gennaio e luglio di quest'anno le vendite all'estero, grazie ai progressi in Nord America, Giappone e Unione europea, sono aumentate in volume del 13% rispetto ai primi sette mesi del 2013. Ancora più sostenuta la dinamica degli oli extravergini, il prodotto di maggior pregio, con l'esportazione cresciuta del 18% su base annua. Da evidenziare che la bilancia commerciale del settore, nonostante il forte aumento delle importazioni soprattutto dalla Spagna, ha chiuso i primi sette mesi del 2014 con un saldo attivo di quasi 16 milioni di euro.

Fonte: viniesapori

Friday, October 18, 2013

I castagneti liguri sull’orlo dell’estinzione

http://www.tankerenemy.com/2013/10/i-castagneti-liguri-sullorlo.html

I castagneti liguri sull’orlo dell’estinzione

L’allarme in Liguria fu lanciato cinque anni addietro. I castagni erano malati a causa dell’aggressione di un insetto simile alla vespa, il cinipide. L'imenottero danneggia le foglie dove si formano le galle, specie di bolle che sono il sintomo dell’attacco per opera di un parassita. La fioritura e, di conseguenza, la fruttificazione dei castagni sono compromesse: il raccolto di castagne è diminuito in questi ultimi anni del 70 per cento.

Invero, la produzione di farina di castagne e di miele di castagno è un settore marginale del già risicato primario ligure, ma il frutto coperto dal riccio, una volta fondamentale per l’alimentazione, appartiene alla cultura contadina, come testimoniato anche da alcune belle liriche di Giovanni Pascoli.

Sennonché i boschi sono oggi in uno stato pietoso. Insetti nocivi, metalli nel suolo, piogge alcaline ed acide, dissesto idrogeologico, prolungati periodi di siccità alternati a violente e brevi precipitazioni di acqua e gel di silicio… tutto concorre a danneggiare le essenze vegetali, le latifoglie e le conifere che un tempo coprivano i pendii dell’entroterra.

Da dove viene il cinipede che sta falcidiando i castagni italiani? E’ un insetto originario della Cina, riscontrato in Europa, per la prima volta, nella provincia di Cuneo nel 2002. Da allora, le popolazioni si sono moltiplicate a ritmi serrati. La riproduzione avviene per partenogenesi. Quello della primavera è il periodo in cui la femmina, appena uscita dal proprio stato larvale, depone le uova a centinaia. In Cina le popolazioni di cinipedi sono tenute sotto controllo da antagonisti naturali che non vivono in Europa. Si è tentato di arginare la diffusione del parassiti diffondendo dei predatori, ma i risultati sono stati inconsistenti.

Come è giunto l’imenottero in Italia? Sarà una coincidenza, ma proprio nel 2002 furono raccolti per poi essere esaminati dal biologo Giorgio Pattera dei filamenti di polimeri rilasciati dagli aerei chimici che, come è noto, sono impiegati come vettori. Siamo malfidenti se pensiamo che le larve furono sparse dai famigerati velivoli? Forse. Sarà un caso, ma alcuni anni fa apparve come dal nulla la Diabrotica Virgifera, un parassita del mais avvistato per la prima volta a Belgrado, presso un’aviorimessa delle forze statunitensi.

Comunque sia, le operazioni chimico-biologiche indeboliscono le piante che diventano vulnerabili all’attacco di parassiti e patogeni. Di questo passo, nell'arco di pochi anni, castagne, marroni, caldarroste saranno solo un pallido ricordo.
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Sunday, May 13, 2012

Il cancro si cura con il bicarbonato di sodio, un problema per le case farmaceutiche


http://wwwblogdicristian.blogspot.it/2012/05/il-cancro-si-cura-con-il-bicarbonato-di.html

Il cancro si cura con il bicarbonato di sodio, un problema per le case farmaceutiche



Una buona notizia per tutti noi e una cattiva notizia per la case farmaceutiche arriva direttamente dal sito laleva.org. Il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health per studiare l'efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno.


In realtà, il bicarbonato di sodio è una delle cure più efficaci contro malattie acute come influenza e raffreddore, inoltre, se assunto per via orale e transdermica, ecco che il bicarbonato diventa una prima cura per il trattamento del cancro, malattie renali, diabete e, come detto prima, raffreddore e influenza.
In sostanza, il bicarbonato agirebbe sul grado di acidità del nostro sangue. Il pH del nostro sangue e dei nostri fluidi corporei non rappresenta altro che il nostro stato di salute e il bicarbonato rappresenterebbe un vero e proprio regolatore del pH agendo direttamente sul livello acido-alcalino alla base della salute umana.

La scala del pH è come un termometro del nostro stato di salute a tal punto che valori al di sopra o al di sotto di 7,35-7,45 possono segnalare sintomi di malattie o patologie gravi. Difatti, quando il corpo non riesce più a neutralizzare gli acidi, essi vengono trasferiti nei fluidi extracellulari e nel tessuto connettivo recando danni all'integrità cellulare.
Tanto più il nostro sangue è acido, tanto più manca ossigeno, elemento fondamentale per il funzionamento delle nostre cellule. Per farvi un esempio, un lago colpito da piogge acide, vedrà i suoi pesci morire soffocati per non disponibilità di ossigeno. Per riportare il lago in vita, e per portare ossigeno, bisogna alcalinizzare l'acqua.

Questo esempio è fondamentale in quanto il cancro è sempre legato ad un ambiente acido (mancante di ossigeno). Un altro esempio è riconducibile all'effetto negativo dello smog e dell'inquinamento. Come sappiamo, l'inquinamento diminuisce l'ossigeno e ben conosciamo come l'inquinamento influisce in modo negativo sul nostro stato di salute.
In tutto ciò, per praticare la cura del pH, non bisogna essere medici ma bisogna semplicemente capire qual è il funzionamento della cura e agire di conseguenza.
Quali ripercussioni per le case farmaceutiche? Sicuramente risentirebbero negativamente in quanto diminuirebbero domanda e consumi per medicinali chemioterapici, per la cura del cancro in genere, per la cura delle malattie come diabete e malattie più comuni come influenza e raffreddore. Un bel problema per le case farmaceutiche, un problema risolto per la nostra salute e per il nostro benessere.

Fonte tratta dal sito .
 
Conclusions
The above data have shown that oral bicarbonate therapy significantly reduced the incidence of metastases in experimental models of breast and prostate cancer and that the effect seems to be primarily on distal (i.e., colonization), rather than proximal (i.e., intravasation), processes. It is not known whether bicarbonate is exerting its effects by decreasing survival of circulating tumor cells (although the numbers are not affected) or by inhibiting colonization at the metastatic site. Increases in pHe significantly reduced the release of a lysosomal protease, cathepsin B.
Medically, the idea of treating cancer through p.o. administration of buffers is attractive but tethered to caveats. Reaction diffusion models show that the effect of bicarbonate on the pHe gradient will be graded with dose and that, at the current dose of 200 mmol/L, is not saturating. This dose translates to an intake of ∼1.5 μmol/h/g of whole mouse. By comparison, the acid production rate of tumors can be ∼100 μmol/h/g of tumor weight (45). Thus, these doses of NaHCO3 may be able to counteract the acid load of a 15-mg tumor, which translates to ∼ 105 cells or a 1-mm3 micrometastasis. The effectiveness of this therapy will be reduced with larger tumors (25). It is somewhat surprising that this incomplete effect had such a dramatic effect on metastases. Another concern is that bicarbonate, with an effective pKa of 6.24, would seem to be poorly suited as an alkalinizing buffer; thus, it is possible that better pHe control and more dramatic antimetastatic effects will be observed with a higher pKa buffer. However, it remains possible that this effect may be specific for buffers in the bicarbonate/CO2 family through involvement of carbonic anhydrase activity, which is important to pH regulation in tumors (46). Notwithstanding these concerns, however, the dramatic effect of bicarbonate therapy on the formation of breast cancer metastases in this model system warrants further investigation.

Tuesday, May 8, 2012

Fieramente discendenti da un'altra Eva


I soliti accattoni...

http://freeskies.over-blog.com/article-fieramente-discendenti-da-un-altra-eva-104790583.html

 
Su Raidue nel programma ‘Eva’ (in prima serata) un’efebica valletta nordica addobbata con un paramento tipo ‘postribolo a Micene’ derideva chi denuncia l’esistenza e la nocività delle scie chimiche.  Mi dispiace per gli autori del programmaccio di Raidue ma la Presidenza della Repubblica ha chiaramente definito le scie chimiche come un’operazione reale, gestita dal Ministero della Difesa e regolamentata  da specifiche norme di legge, per cui dare del complottista delirante a chi diffonde notizie in merito equivale ad indirizzare gli stessi epiteti al nostro Presidente della Repubblica ed ai membri del Consiglio Supremo della Difesa (1-2). Mi sembra che questa operazione equivalga a ‘vilipendio del Capo dello Stato’ e sia da considerarsi quindi un grave reato, ancor più efferato se condotto dalla stessa TV di stato! Credo che, dal punto di vista giuridico, si ritenga necessaria un'ampia rettifica al riguardo ...  il sonno della ragione produce mostri.
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Mario Monti intanto perdeva clamorosamente l’occasione di sfoggiare un qual sparuto supporto popolare. Il dato delle urne è una lapide tombale su questo governo che però, come uno zombie, continuerà comunque la sua corsa verso l’affossamento definitivo della parte sana del paese, con il tramite dei rincari ingiustificati e della tassazione brutale, e l’esaltazione di quella malata dalla raccomandazione e dall’appartenenza alle consorterie occulte. Monti, già membro dell'oscura setta esoterica denominata Bilderberg, dovrebbe trarne le ovvie conclusioni e togliersi quindi dai piedi e tornarsene in qualche oscuro ufficio posto nei piani alti dello zighurrat di Bruxelles.
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Forse il momento è buono per dare una spallata all’orrore che ci vuole sovrastare e rivolgo quindi un appello ai lettori: aprite un blog per diffondere ciò che reputate interessante e condivisibile e diffondetene i contenuti, è facilissimo e gratuito! Sostenete chi si prodiga per informare su fatti difficili da comprendere ed ancor più da divulgare, remando in direzione ostinata e contraria alla corrente dei potentissimi media di regime. Compratene le fatiche editoriali, fate una donazione oppure iscrivetevi ai comitati da loro proposti. Sono piccoli gesti che garantiscono però energie indispensabili a chi conduce queste battaglie informative assai scomode.
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