L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Thursday, January 27, 2011

Cancellare le scie chimiche

Agli ordini, comandante Hanmar!!!

http://www.tankerenemy.com/2011/01/cancellare-le-scie-chimiche.html

Cancellare le scie chimiche

Esiste un brevetto (Patent U.S. 20100043443 - Method and apparatus for suppressing aeroengine contrails) che spiega la presenza di velivoli a bassa o a bassissima quota che rilasciano prodotti chimico-biologici senza, però, mostrare apparentemente traccia del loro sporco lavoro. Quante volte abbiamo scorto questi aeromobili, mentre sorvolavano pericolosamente le città! Senza dubbio, visto che, a tali quote, il consumo di carburante aumenta, a causa della maggiore resistenza esercitata dall’aria meno rarefatta rispetto ad altitudini superiori, tali aerei sono impegnati nella diffusione di veleni che, però, non sono visibili sotto forma di scie durevoli o evanescenti che siano.

Ecco la descrizione del brevetto sopra citato, ossia il Patent U.S. 20100043443 Nopper et al:

“Un velivolo dispone di un generatore di ultrasuoni ed una guida d'onda per dirigere le onde ultrasoniche verso l’ugello dello scarico al fine di evitare la formazione di scie”.

A conferma che esiste un'evidente anomalia nel passaggio a bassa quota di velivoli di notevoli dimensioni (ad esempio, A-330, KC-10, Tupolev, 747) su aree interdette al volo o laddove non esistono aerovie di bassa altitudine per sorvolo radiofari di atterraggio (1.200 metri), si può notare come in diverse circostanze sia impossibile mettere a fuoco taluni bersagli con l'uso di videocamere che adottano il sistema autofocus ad ultrasuoni. Questo inconveniente [ VIDEO ] si verifica con tantissimi modelli di diverse marche e non è quindi da ascrivere ad un difetto di fabbricazione. Si può, invece, supporre che eventuali sistemi di occultamento delle sostanze, di volta in volta, disperse provochino il malfunzionamento dei meccanismi elettronici di messa a fuoco automatica ad ultrasuoni. Non potrebbe spiegarsi altrimenti il motivo per cui, spostando poi l'inquadratura su altri soggetti in movimento, il problema smetta di presentarsi.

L'autofocus ad emettitore di ultrasuoni risale ad un’invenzione del 1987, nota con la sigla "U.S.M, motore ad ultrasuoni".

Nel 1987 Canon adottò per la prima volta un motore ad ultrasuoni (U.S.M.) negli obiettivi autofocus. Le caratteristiche principali erano un'alta velocità ed una bassa rumorosità, fatto che conquistò i fotografi sportivi e naturalisti di tutto il mondo. Fu per questa innovazione senza paragoni che ben presto le ottiche manuali furono abbandonate.

Nel 1992 Canon sviluppò un micromotore U.S.M. che poteva essere prodotto industrialmente: attualmente i micromotori USM equipaggiano quasi tutti gli obiettivi della gamma Canon.

Il funzionamento del motore USM è basato sulla trasmissione di una vibrazione generata da un'onda ad ultrasuoni. Per questo, l'anello del motore non richiede né ingranaggi né sorgenti di campo elettromagnetico e fornisce una risposta rapidissima priva di rumore e a bassissimo consumo energetico. Il range di utilizzo del sistema va da -30°C a +60°C.

Autofocus attivo ad ultrasuoni

Gli ultrasuoni vengono emessi dalla fotocamera che, misurando il tempo di ritorno del suono per riflessione (verso l'obiettivo), calcola la distanza del soggetto. Le fotocamere che usano l'autofocus attivo emettono qualcosa (per esempio luce infrarossa oppure onde sonore) verso il soggetto e poi misurano l'intensità del segnale riflesso o il tempo impiegato dal segnale per rimbalzare sul soggetto e tornare alla fotocamera.

Un autofocus si definisce attivo, quando la macchina emette qualcosa (onde sonore, raggi infrarossi o altro) per riuscire a determinare la distanza del soggetto inquadrato e di conseguenza regolare la posizione delle lenti.

Nel 1986, la Polaroid introdusse sul mercato uno dei primi modelli di autofocus attivo in cui la macchina produceva onde sonore ad alta frequenza. Le onde, una volta colpito il soggetto, si riflettevano, tornando verso la macchina. Misurando il tempo intercorso tra l'invio ed il ritorno delle onde, era possibile determinare con precisione la distanza del soggetto. Il principio era pressoché identico a quello del sonar usato nei sottomarini.

Ogni qualvolta si riscontrano problemi di messa a fuoco (ovviamente con sistema autofocus ad ultrasuoni), riprendendo elicotteri o aerei senza contrassegni sulle vostre città, pensate al brevetto U.S. 20100043443.







Monday, October 11, 2010

Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellat, 1 agosto 2010 - Seconda parte)

http://www.tankerenemy.com/2010/10/le-irrorazioni-clandestine-nei-cieli-un.html

Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellat, 1 agosto 2010 - Seconda parte)

Leggi qui la prima parte.

MA TORNIAMO AL CIELO

Allora il cielo è “normale” o è una “cospirazione della normalità”? Disgraziatamente, ho la sensazione che ciò di cui siamo attualmente testimoni è la nuova “normalità”. La tragedia dello stupro del nostro cielo potrebbe essere considerata una “cospirazione” o una “teoria della cospirazione”. se i fatti, i rapporti, i libri, i brevetti, le statistiche, le industrie beneficiarie ed i documenti scientifici che descrivono questi accadimenti e pratiche, fossero mantenuti strettamente “segreti”. Ma non è così.Ci sono letteralmente migliaia di migliaia di documenti, libri ed articoli sulla modificazione del tempo atmosferico ed altre azioni che coprono l'arco di più di un secolo.C'è una quantità inesauribile di legittima informazione su esperimenti, ricerche, eventi, pratiche, esercitazioni e verificarsi di anomalie come chaff militare, aerosol artificiali, goccioline liquide, vapori, gas, onde elettromagnetiche, frequenze letali – sia udibili sia non udibili, modificazioni atmosferiche, sostanze chimiche velenose ed agenti biologici che sono stati creati in laboratorio e cosparsi sulla terra, nei corpi idrici, nelle nuvole, nella troposfera, nella stratosfera, nella mesosfera e nell'atmosfera. Queste imitazioni tossiche sono state mietute, iniettate, propulse, detonate, sversate, irraggiate, rovesciate e spruzzate nel nostro ambiente vitale. Le abbiamo mangiate ed esse hanno mangiato noi.

Si potrebbe passare una vita intera a leggere documenti tecnici su crimini efferati contro l'uomo e la natura. Questo dovrebbe chiudere ogni discussione sulle teorie della cospirazione e dovrebbe ricordarci che chiunque usi ancora questa espressione è vittima di un'abissale ignoranza nei confronti della realtà.

TU LE CHIAMI SCIE CHIMICHE, LUI LE CHIAMA "SCIE DI CONDENSA": diamoci un taglio!

Discutiamo ora alcuni aspetti di ciò che la gente chiama “scie chimiche”. Prima di tutto, io faccio del mio meglio per non chiamarle mai “scie chimiche”. Non provo risentimento per chi lo fa, ma preferisco scegliere le mie parole diversamente. Per svariati motivi. Il primo di questi è che non si ritrova questa definizione nei documenti scientifici che ho letto. Sì, so tutto della proposta di legge HR2977 di Dennis Kucinich dove le “scie chimiche” sono menzionate tra le armi esotiche. Ma ci sono dei problemi associati all'uso di una dicitura che è connessa a questo tipo di definizione: arma esotica. Ciò nega le implicazioni del loro uso corrente su base quotidiana come sistema di guida missilistico, “autostrada” per le comunicazioni in ambito militare, sistema di sabotaggio dei radar, strumento di massima accuratezza per la distruzione di Internet e dei satelliti di comunicazione internazionale, sistema per le generazione di tempeste di fulmini, uragani, tempeste di sabbia, armi biologiche e perfetta piattaforma per il lancio di ordigni nucleari.

Questi sono solo alcuni degli usi correnti di queste irrorazioni. Vedete, se dite a qualcuno: “Guarda, c'è questa paurosa nuova tecnologia chiamata scie chimiche ed è un piano su larga scala per spruzzare i cieli di tutto il mondo”, state rimanendo un po' troppo sul vago. Usare un sintagma che è stata forgiato decenni e decenni dopo che il governo ha iniziato a spruzzare i cieli con chaff militare e ioduro d'argento – per nominare solo due conduttori in forma di aerosol – rivela ignoranza della storia dell'irrorazione di aerosol e particolato metallico. Queste tecnologie multifunzionali ci consentono di creare uno “scudo di plasma” attorno alla terra e di dominare la nuova “autostrada” elettromagnetica creata nel cielo. Fondamentalmente, la guerra fredda è migrata nel cielo.

“Scie chimiche” è un’espressione che è comparsa nella proposta di legge di un senatore, ma l'irrorazione dei cieli o iniezione di aerosol e particolati conosciuti e sconosciuti nell'atmosfera, è un retaggio della Prima guerra mondiale. Bisogna inoltre ricordare che la modificazione atmosferica è stata potenzialmente investigata e praticata dai popoli antichi, dalle tribù indigene fino agli Egiziani ed agli antichi Greci. Ancora, io non entro mai in quelle sterili discussioni centrate sulla “scienza delle scie di condensazione”. Gente che non ha mai letto una riga di relazione scientifica in vita sua è ora lì che espone quale deve essere la temperatura della stratosfera per consentire la formazione di scie di condensa degli aerei. Questa è la spiegazione per la loro negazione. Se qualcuno mi rimanda l'ennesimo “copia e incolla” di questa dissertazione, mi metto a urlare. Non riesco a capacitarmi di come si possa “sapere” così tanto di fisica e, al contempo, essere così completamente all'oscuro delle attuali acquisizioni della scienza moderna e delle correnti pratiche tecnologiche. Se qualcuno vuole sostenere che lo spettacolo orribile nel cielo è semplicemente il risultato di scie di condensa, che faccia pure.

Scie di condensa; tossiche, manipolate, succintamente spruzzate, “scie di condensa”. Fine della discussione. Dopo tutto, questa storia è iniziata proprio con lo studio delle “scie di condensa”. Davvero, chiamatele come vi pare, sono tossiche per la vita sulla terra. Perché questi giovani “scienziati” non riescono mai a spiegarmi – e neanche ci provano – com'è possibile che le nuvole invadano il cielo nel deserto quando l'umidità è al 3%? E come facciano a comparire all'improvviso e poi misteriosamente a svanire? “Scie chimiche”, “scie di condensa”, ma facciamocela finita...

Un altro argomento che tirano fuori i negazionisti è il seguente: “Qualche svitato sostiene l'assurda ipotesi che in tutto il mondo ci sia una cospirazione sincronizzata di centinaia di jet che spruzzano ogni giorno”. ”Come potrebbe esserci una cospirazione di questa portata ed al contempo non se ne sappia niente?”, chiedono sarcasticamente. Beh, cominciate a leggere la documentazione militare e vedrete che non è affatto un segreto. Vi renderete conto che qualsiasi paese sia dotato di forze militari irrora il cielo. Se non è un segreto, non è una cospirazione. Sostengono che è a scopo di “esercitazioni militari”, ma fondamentalmente questo significa che “è lì tutto il tempo”.

Ecco dov'è la nostra tecnologia. Ecco dove si combatte la guerra. Se un paese ha la tecnologia, inevitabilmente ogni altro paese se la procurerà e la gente di tutto il mondo sta assistendo a queste irrorazioni. Esse non sfuggono all'attenzione del pubblico. C'è poi bisogno di ricordare quante basi militari statunitensi e quante altre basi alleate esistono in tutto il mondo? Ora, a queste aggiungiamo le nazioni non alleate che hanno anch'esse la tecnologia perché dispongono di squadriglie aeree. Devo continuare? Dovunque ci siano aerei militari e radar, ci sono irrorazioni di aerosol. Quindi non c'è bisogno di una potenza malvagia centralizzata implicata in una cospirazione di livello globale. Basta avere forze militari con squadriglie aeree e la stessa alta tecnologia bellica e/o il potenziale per esplorazioni e sperimentazioni. Nessuna difesa. Fate le vostre ricerche.

Inoltre, devo sgombrare il campo dalla nozione altruistica che i fautori della geo-ingegneria vogliono così bene a noi ed al pianeta che stanno cercando di combattere il “riscaldamento globale” con queste irrorazioni in tutto il globo per proteggerci dai dannosi raggi UV del sole. Questo concetto è assimilabile al tentativo di spegnere un incendio boschivo con il petrolio. Questa teoria e questa pratica potrebbero essere un prodotto collaterale della sperimentazione altamente tecnologica al plasma, ma non sono che un piccolo componente del parco giochi sopra la terra ed uno degli esperimenti più recenti, se si guarda a questa teoria alla luce dei primi esperimenti con le “scie di condensa” dei primi anni '40.

Quindi, prima ancora di metterci a discutere su che cosa sia il “riscaldamento globale”, possiamo cortesemente ammettere la realtà dei decenni di modificazione atmosferica, inquinamento industriale, sfruttamento corporativo dell'ambiente, detonazioni nucleari – in superficie, sotto terra, sott'acqua e nello spazio? Siamo in grado di ammettere la quasi completa distruzione delle foreste planetarie – i naturali regolatori climatici e la costruzione di un numero eccessivo di devastanti dighe che hanno compromesso il sistema circolatorio dell'ecosistema? Forse prima ancora di dibattere sull'esistenza o meno del “riscaldamento globale” e sulle relative responsabilità, possiamo prendere atto del nostro stile di vita basato su consumo e profitto che propugna una totale mancanza di rispetto per tutti gli organismi viventi e per le loro necessità riproduttive e migratorie. Se apriamo gli occhi, forse riusciremo a vedere tutto il danno che la pavimentazione e l'asfalto causano agli ambienti naturali.

Poi, potremo parlare del calore...




Sunday, September 5, 2010

Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellat, 1 agosto 2010 - Prima parte)

http://www.tankerenemy.com/2010/09/le-irrorazioni-clandestine-nei-cieli-un.html

Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellat, 1 agosto 2010 - Prima parte)

Pubblichiamo la prima parte di un appassionato ed amaro articolo scritto dall’artista Carole Pellat. L’accurata traduzione si deve all’amica Giulia che ringraziamo sentitamente. La Pellat riesce a mettere a fuoco tutti i principali aspetti del problema con l’acume di un’attenta osservatrice, con un’indignazione che evidenzia notevole caratura morale. Non solo, la cantautrice ed attivista si muove con disinvoltura fra testimonianze, documenti ufficiali, brevetti, fonti, materiale fotografico e video, dimostrando rara competenza anche quando denuncia le volgari manovre dei disinformatori. La malafede e l’ignoranza di queste mosche cocchiere, il cui 'modus operandi' è stereotipato, sono esibite senza remora alcuna in tutto il loro tragico squallore, in tutta la loro brutale idiozia.

Scrivo quest'articolo per varie ragioni. La prima e la più ovvia, è che non pubblico un saggio fotografico da più di un anno. Per questo motivo ho ricevuto vari quesiti da parte dei frequentatori del mio sito sulle ragioni per cui mi sarei apparentemente eclissata. So che molte persone hanno contato sulla mia voce per una presa di posizione chiara sul problema delle irrorazioni aeree clandestine e voglio rassicurarle sul fatto che la mia posizione e la mia ipotesi non sono cambiate di un millimetro.Un’altra ragione per quest'articolo è che nel corso degli anni sono stata attenta e responsabile nel pubblicare ricerche, sostanziando qualsiasi affermazione o accusa da me sostenuta con numerose fonti di fatti inoppugnabili: ricerche scientifiche pubblicate, rapporti militari, rapporti di supervisione governativi, fatti raccolti da cause legali etc.

Ho fatto questo, perché è così che si pubblica ogni valida ricerca e volevo dare a tutti i miei lettori il beneficio del dubbio che tutti stavano sinceramente cercando per venire a capo di questa storia. Sembra che in questi tempi di discussioni e pubblicazioni a base di “copia e incolla” e la completa apertura di Internet come luogo dove acquisire libera informazione, le mie fondate prove siano state ignorate da molte persone che inevitabilmente mi accusano di essere “stramba”, cospirazionista” e semplicemente stupida. Apparentemente, molti degli individui che si avventano con commenti negativi sul dibattito riguardante le scie chimiche non sono altro che squali che disturbano Internet in caccia del loro prossimo impiego di aggressione anonima. Questi individui si autoproclamano “esperti” solo perché hanno la meglio, con prepotenza, nelle discussioni dal pulpito di un forum della Rete, nascosti dietro l'anonimato.

Stando così le cose, secondo la mia esperienza, ho deciso di scrivere un articolo che infrange tutte le regole di un buon ricercatore: voglio dare una risposta a tutti quelli che mi chiedono che cosa sto facendo al momento contro le irrorazioni clandestine e a che cosa penso che siano finalizzate. Ma questa volta parlerò delle mie convinzioni e sensazioni più istintive su quello che sta succedendo nel cielo e non mi darò la pena di fornire nessuna prova a sostegno.Tutte le mie affermazioni possono essere verificate, compiendo un minimo di ricerca, che è poi quello che ho fatto io stessa per giungere a certe conclusioni.Come diceva il mio insegnante di chitarra Joe a proposito di imparare a suonare: “Nessuno può farlo al posto tuo”. I fatti dietro alla mia indagine sono inoppugnabili e facili da trovare, quindi potete farcela senza il mio aiuto.

COME E' SEMPRE STATO

Una delle mie principali preoccupazioni durante questa mia latenza di pubblicazioni è stata costituita dalle persone che necessitano di una guida, di prove documentali, di un’ipotesi o di serie informazioni di base sui pericolosi, dannosi ed innegabilmente letali programmi governativi, corporativi e militari. Invito tutti a leggere il mio articolo Connessioni, sì ci stanno irrorando. Questo saggio è il risultato di centinaia di ore di ricerca da un'infinità di fonti che sono indipendenti l'una dall'altra. Vi troverete tutta la difesa e prove a sostegno delle mie “scandalose” affermazioni. Resto convinta delle conclusioni raggiunte dopo gli anni di esaustiva ricerca che ho concentrato in quell'articolo.

Per favore, usate il link che vi fornisco o che trovate nel mio sito per accedere a Sì, ci stanno irrorando, dal momento che questo articolo è stato plagiato in Internet e la sua essenza è stata stravolta. Di ciò sono responsabili portali come “Educate Yourself” che rifiutano, dopo due comunicazioni, di usare le mie parole originarie. La versione che gira attualmente in Rete, in forma di “copia e incolla” è stata rivista dall'"Idaho Observer" ed il prodotto finale non rappresenta i miei sentimenti, parole o intenzioni. Non nutro rancore nei loro confronti per avere interpretato le mie parole al fine di rappresentare le loro idee, ma ciò che è venuto fuori dall'altro capo è stato un trauma per me.

Inoltre, ho prodotto un cortometraggio intitolato Chi siete che contiene un'abbondanza di mie foto di attacchi aerei, ovvi esempi di modificazione del tempo atmosferico e di spostamento di nuvole di bario per mezzo di onde elettromagnetiche. Una delle lamentele dei miei detrattori è stata che le informazioni scritte nel filmato scorrevano troppo veloci. Con tutta la loro “erudizione tecnologica” nei forum, i poveretti non sanno neppure usare il pulsante “pausa” di Youtube.

A tutte le brave persone che mi hanno sostenuto in questi anni dico: ci sono ancora. Sono occupata prevalentemente nelle ricerche e nell'assicurarmi che ciò che ho scritto in quell'articolo, Connessioni, resista alla prova del tempo.Non sento il bisogno di continuare a pubblicare le stesse conclusioni più e più volte. Ho anche passato ore infinite ad aggiornare il mio sito I see lines.

Per fornire aiuto nella ricerca, ho aggiunto nuovi contenuti nel link “documenti scaricabili”. I link venivano compromessi in continuazione dal server Mac e mi scuso per tutti gli inconvenienti che questo può avere comportato. Tutti i documenti dovrebbero essere facilmente accessibili ora.

DISCUTIAMO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA “NORMALE”

Ci sono varie ragioni per cui non ho pubblicato nuovi saggi fotografici. Una di queste è il fatto che cominciavo ad avere l'impressione di pubblicare sempre le stesse foto. Ci sono più di cinquanta rapporti fotografici sul mio sito www.iseelines.com Se dovessi vedere qualcosa di nuovo, lo pubblicherò. Ma siamo nel bel mezzo dei programmi scientifici che comportano l'irrorazione del globo con aerosol conduttivi a base di metalli. Nel corso di quei circa cinquanta rapporti fotografici con centinaia di foto, penso di avere illustrato ampiamente le differenti sfaccettature del nostro cielo fasullo.

Vi invito ad andare a riguardare e rileggere queste memorie fotografiche, Today's weather (il tempo che fa oggi). Per favore, continuate a diffonderle. Hanno la stessa importanza oggi di quanta ne avevano quando pubblicai originariamente. Un'altra cosa che ho notato a proposito delle mie foto nel corso del tempo, è che non sembrano più così “orribili” al grande pubblico. Sono diventate “normali” o addirittura di routine. C'è stato un lasso di tempo in cui si passava da irrorazioni sporadiche – sebbene regolari per più decenni di quanti sia consapevole la gente, ad una completa scacchiera, una coperta e scie di fogge in prevalenza abominevoli.

Ciò è stato prima che la situazione si normalizzasse dopo tanti anni e tanti programmi televisivi, film, pubblicità, grafiche di canali meteo, grafiche di canali di informazione, grafiche di carte di credito e fondali di talk show. Queste immagini mostravano nuove forme atmosferiche che erano appena comparse quando venivano creati i nuovi media. Tuttavia, ci si può legittimamente domandare se non ci sia stata una pianificazione dietro le quinte all'interno dei media per diffondere così velocemente queste immagini. Tale tipo di propaganda basata sul “potere della suggestione” non è uno strumento nuovo della “civiltà”.

Ora, il nostro cielo artefatto è una vista comune. Queste forme sono state impresse a fuoco nell'emisfero destro di quelli che sono cresciuti con una diversa memoria del cielo. Alcune persone se ne accorgono e se ne disinteressano; altre non se ne accorgono nemmeno. Un'intera nuova generazione di bambini è cresciuta vedendo scie e X spruzzate nel cielo, formazioni nuvolose del tutto innaturali, eventi atmosferici finti che essi però percepiscono come “normali” cicli della terra su cui vivono. Così come ogni generazione precedente, ha ovviamente ereditato un paesaggio che era più danneggiato e meno naturale di quello dei suoi predecessori.

E' lo stesso dappertutto e le mie foto non fanno che illustrare la nuova immagine della “normalità”. Devo specificare, a questo punto, che quando uso il termine “normale” per descrivere il cielo, ciò non significa “giusto”. Il termine “inquinamento idrico” è normalizzato, ma non è qualcosa che mi va bene. Allo stesso modo la privatizzazione dell'acqua è considerata una “normale pratica commerciale” ma non per questo la ritengo giusta. L'inquinamento dell'aria è una “vista normale”, ma mi riempie di orrore. Il taglio a raso di foreste millenarie è “normalmente praticato”, ma non mi va bene. Gli sversamenti di petrolio sono un “evenienza normale”, ma non mi vanno bene. Sono certa che ogni creatura vivente che non sia umana condividerebbe i miei istinti primari su queste cose.

Se a questo ragionamento aggiungiamo gli uomini, le banche che rubano soldi ai poveri lavoratori sono qualcosa di “normale”, ma non mi vanno bene e neppure il fatto che esista gente senza una casa o la povertà costruita a tavolino, il razzismo, la guerra permanente, i rifugiati o la schiavitù. Niente è come sembra e la definizione di “normale” si allontana ogni giorno di più dal grembo generoso di madre natura.

Fine della prima parte.




Sunday, February 28, 2010

Allarme vaccini. Big Pharma a caccia di brevetti!

http://tuttouno.blogspot.com/2010/02/allarme-vaccini-big-pharma-caccia-di.html

Allarme vaccini. Big Pharma a caccia di brevetti!


Post di Giuditta:
Molti brevetti di farmaci fra i più venduti stanno per scadere.
I vaccini sono diventati, con la complicità dei poteri pubblici e i "disinteressati donatori" miliardari, la "cura miracolosa"!
Cosa c'è di meglio per riempire le tasche degli azionisti?
Niente, i vaccini producono un reddito costante e illimitato, insomma una merce rara sui mercati finanziari, in questi tempi duri.



U.S. Drug Companies Chase Vaccines (Case farmaceutiche americane a caccia di vaccini) su The Wall Street Journal .
Traduzione di Giuditta

"A causa della crescente preoccupazione per la minaccia delle epidemie di influenza (NB: organizzate...), 3 grandi aziende farmaceutiche hanno annunciato che hanno preso accordi per l'esclusività di fabbricazione di vaccini contro l'influenza, scommettendo su uno dei settori fra i più brillanti, ma i più rischiosi dell'industria farmaceutica.

Gli affari riflettono la convinzione crescente, fra i dirigenti di questi laboratori, che i vaccini contro tutta una serie di malattie, a lungo considerati parenti poveri del settore, diventeranno una fonte importante di sviluppo (= profitto) e sostituiranno i farmaci più utilizzati e famosi, che presto perderanno le loro licenze d'esclusività.

Le vendite di vaccini aumentano velocemente rispetto ad altri farmaci prescritti dai medici; in più sono largamente protetti dalla concorrenza dei farmaci generici, i quali hanno danneggiato i produttori di farmaci ... "

La Johnson & Johnson ha annunciato l'acquisto di una partecipazione del 18% sulla Crucell, una società di biotecnologia olandese, che sta attualmente lavorando su un vaccino che proteggerebbe contro tutti i ceppi di influenza.
I Laboratori Abbott hanno messo le mani su una filiale della belga Solvay, che produce maggiormente vaccini.
Questo interesse per i vaccini spiega anche perché la Pfizer ha assorbito la Wyeth all'inizio di quest'anno...

Saturday, November 28, 2009

Il virus A/H1N1 è di origine artificiale

http://straker-61.blogspot.com/2009/11/il-virus-ah1n1-e-di-origine-artificiale.html

Il virus A/H1N1 è di origine artificiale

La notizia proviene dall'agenzia di stampa bloomberg - articolo di Simeon Bennett - Traduzione di Corrado, ricerche Giuditta.

24 novembre 2009 - Bloomberg - Adrian Gibbs, il virologo che a maggio ha affermato che il virus dell'influenza suina poteva essere fuoriuscito da un laboratorio, ha pubblicato le sue ricerche oggi, alimentando nuovamente la discussione sulle origini del virus pandemico.

Il nuovo ceppo di H1N1 che è stato scoperto in Messico e negli Stati Uniti ad aprile, può essere il risultato di tre ceppi provenienti da tre continenti che hanno scambiato i loro geni in un laboratorio o in un'azienda produttrice di vaccini, hanno scritto Gibbs ed altri collegahi australiani sul Virology Journal. Gli autori hanno analizzato la composizione genetica del virus ed hanno trovato che la sua origine si potrebbe spiegare molto più semplicemente con un intervento umano che con una coincidenza avvenuta in natura.

Il loro studio pubblicato in un giornale scientifico gratuito online, revisionato da altri scienziati, fa seguito al dibattito di sei mesi fa, quando Gibbs chiese all'Organizzazione Mondiale della Sanità di considerare tale ipotesi. Dopo avere controllato l'iniziale studio di tre pagine di Gibbs, l'OMS e le altre organizzazioni hanno concluso che il virus pandemico si fosse originato naturalmente e non in un laboratorio.

“E' importante che venga individuata l'origine del nuovo virus se vogliamo evitare future pandemie piuttosto che semplicemente cercare di minimizzane le conseguenze dopo che sono emerse” hanno affermato oggi Gibbs ed i colleghi John Armstrong e Jean Downie in uno studio di otto pagine.

Gibbs e Armstrong sono professori emeriti dell'Università Nazionale Australiana di Canberra e Downie è un professore affiliato al Centro per le Malattie Infettive e per i Servizi di Laboratorio di Microbiologia dell'Ospedale Westmead di Sydney, secondo quanto viene citato nello studio.

Mentre l'esatta origine del nuovo ceppo di H1N1 è un mistero, la loro ricerca ha “sollevato molte nuove questioni” hanno affermato. Gli autori hanno confrontato la composizione genetica dei ceppi influenzali registrati nell'archivio (ad accesso libero) di Genbank ed hanno trovato che il progenitore più vicino del virus pandemico è diffuso tra i maiali.

La spiegazione più semplice

Mentre gli uccelli migratori possono avere agito come canale per la loro convergenza, l'intervento umano per metterli assieme [i geni dei tre differenti virus] è “di gran lunga la spiegazione più semplice” ha affermato oggi Gibbs in un'intervista telefonica.

Gibbs, nel corso dei suoi 39 anni di carriera all'Università Nazionale Australiana, è stato autore o co-autore di più di 250 pubblicazioni scientifiche sui virus, la maggior parte delle quali si riferiscono al mondo vegetale, secondo le informazioni biografiche del sito web dell'università.

“Conoscendo Adrian Gibbs, egli deve averci pensato in maniera perfettamente logica ed è arrivato a tale conclusione” ha affermato Lance Jennings, un virologo clinico dei Laboratori Sanitari di Christchurch (Nuova Zelanda) in un'intervista telefonica. “Tocca a qualcun altro cercare di confermare o di confutarlo.”

Potete contattare chi ha scritto questo articolo: Simeon Bennett Singapore sbennett9 [at] bloomberg.net.


Articolo correlato: Medimmune Patented H1N1 Swine Flu Virus Back in 2008

Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.

Leggi e diffondi il dossier della dottoressa Forcades Vila.

Leggi e diffondi il dossier di J. J. Crèvecoeur oppure scaricalo da mediafire, e soprattutto metti in opera quanto da egli suggerito come piano di azione.