Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellat, 1 agosto 2010 - Prima parte)
Pubblichiamo la prima parte di un appassionato ed amaro articolo scritto dall’artista Carole Pellat. L’accurata traduzione si deve all’amica Giulia che ringraziamo sentitamente. La Pellat riesce a mettere a fuoco tutti i principali aspetti del problema con l’acume di un’attenta osservatrice, con un’indignazione che evidenzia notevole caratura morale. Non solo, la cantautrice ed attivista si muove con disinvoltura fra testimonianze, documenti ufficiali, brevetti, fonti, materiale fotografico e video, dimostrando rara competenza anche quando denuncia le volgari manovre dei disinformatori. La malafede e l’ignoranza di queste mosche cocchiere, il cui 'modus operandi' è stereotipato, sono esibite senza remora alcuna in tutto il loro tragico squallore, in tutta la loro brutale idiozia.
Scrivo quest'articolo per varie ragioni. La prima e la più ovvia, è che non pubblico un saggio fotografico da più di un anno. Per questo motivo ho ricevuto vari quesiti da parte dei frequentatori del mio sito sulle ragioni per cui mi sarei apparentemente eclissata. So che molte persone hanno contato sulla mia voce per una presa di posizione chiara sul problema delle irrorazioni aeree clandestine e voglio rassicurarle sul fatto che la mia posizione e la mia ipotesi non sono cambiate di un millimetro.Un’altra ragione per quest'articolo è che nel corso degli anni sono stata attenta e responsabile nel pubblicare ricerche, sostanziando qualsiasi affermazione o accusa da me sostenuta con numerose fonti di fatti inoppugnabili: ricerche scientifiche pubblicate, rapporti militari, rapporti di supervisione governativi, fatti raccolti da cause legali etc.
Ho fatto questo, perché è così che si pubblica ogni valida ricerca e volevo dare a tutti i miei lettori il beneficio del dubbio che tutti stavano sinceramente cercando per venire a capo di questa storia. Sembra che in questi tempi di discussioni e pubblicazioni a base di “copia e incolla” e la completa apertura di Internet come luogo dove acquisire libera informazione, le mie fondate prove siano state ignorate da molte persone che inevitabilmente mi accusano di essere “stramba”, cospirazionista” e semplicemente stupida. Apparentemente, molti degli individui che si avventano con commenti negativi sul dibattito riguardante le scie chimiche non sono altro che squali che disturbano Internet in caccia del loro prossimo impiego di aggressione anonima. Questi individui si autoproclamano “esperti” solo perché hanno la meglio, con prepotenza, nelle discussioni dal pulpito di un forum della Rete, nascosti dietro l'anonimato.
Stando così le cose, secondo la mia esperienza, ho deciso di scrivere un articolo che infrange tutte le regole di un buon ricercatore: voglio dare una risposta a tutti quelli che mi chiedono che cosa sto facendo al momento contro le irrorazioni clandestine e a che cosa penso che siano finalizzate. Ma questa volta parlerò delle mie convinzioni e sensazioni più istintive su quello che sta succedendo nel cielo e non mi darò la pena di fornire nessuna prova a sostegno.Tutte le mie affermazioni possono essere verificate, compiendo un minimo di ricerca, che è poi quello che ho fatto io stessa per giungere a certe conclusioni.Come diceva il mio insegnante di chitarra Joe a proposito di imparare a suonare: “Nessuno può farlo al posto tuo”. I fatti dietro alla mia indagine sono inoppugnabili e facili da trovare, quindi potete farcela senza il mio aiuto.
COME E' SEMPRE STATO
Una delle mie principali preoccupazioni durante questa mia latenza di pubblicazioni è stata costituita dalle persone che necessitano di una guida, di prove documentali, di un’ipotesi o di serie informazioni di base sui pericolosi, dannosi ed innegabilmente letali programmi governativi, corporativi e militari. Invito tutti a leggere il mio articolo Connessioni, sì ci stanno irrorando. Questo saggio è il risultato di centinaia di ore di ricerca da un'infinità di fonti che sono indipendenti l'una dall'altra. Vi troverete tutta la difesa e prove a sostegno delle mie “scandalose” affermazioni. Resto convinta delle conclusioni raggiunte dopo gli anni di esaustiva ricerca che ho concentrato in quell'articolo.
Per favore, usate il link che vi fornisco o che trovate nel mio sito per accedere a Sì, ci stanno irrorando, dal momento che questo articolo è stato plagiato in Internet e la sua essenza è stata stravolta. Di ciò sono responsabili portali come “Educate Yourself” che rifiutano, dopo due comunicazioni, di usare le mie parole originarie. La versione che gira attualmente in Rete, in forma di “copia e incolla” è stata rivista dall'"Idaho Observer" ed il prodotto finale non rappresenta i miei sentimenti, parole o intenzioni. Non nutro rancore nei loro confronti per avere interpretato le mie parole al fine di rappresentare le loro idee, ma ciò che è venuto fuori dall'altro capo è stato un trauma per me.
Inoltre, ho prodotto un cortometraggio intitolato Chi siete che contiene un'abbondanza di mie foto di attacchi aerei, ovvi esempi di modificazione del tempo atmosferico e di spostamento di nuvole di bario per mezzo di onde elettromagnetiche. Una delle lamentele dei miei detrattori è stata che le informazioni scritte nel filmato scorrevano troppo veloci. Con tutta la loro “erudizione tecnologica” nei forum, i poveretti non sanno neppure usare il pulsante “pausa” di Youtube.
A tutte le brave persone che mi hanno sostenuto in questi anni dico: ci sono ancora. Sono occupata prevalentemente nelle ricerche e nell'assicurarmi che ciò che ho scritto in quell'articolo, Connessioni, resista alla prova del tempo.Non sento il bisogno di continuare a pubblicare le stesse conclusioni più e più volte. Ho anche passato ore infinite ad aggiornare il mio sito I see lines.
Per fornire aiuto nella ricerca, ho aggiunto nuovi contenuti nel link “documenti scaricabili”. I link venivano compromessi in continuazione dal server Mac e mi scuso per tutti gli inconvenienti che questo può avere comportato. Tutti i documenti dovrebbero essere facilmente accessibili ora.
DISCUTIAMO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA “NORMALE”
Ci sono varie ragioni per cui non ho pubblicato nuovi saggi fotografici. Una di queste è il fatto che cominciavo ad avere l'impressione di pubblicare sempre le stesse foto. Ci sono più di cinquanta rapporti fotografici sul mio sito www.iseelines.com Se dovessi vedere qualcosa di nuovo, lo pubblicherò. Ma siamo nel bel mezzo dei programmi scientifici che comportano l'irrorazione del globo con aerosol conduttivi a base di metalli. Nel corso di quei circa cinquanta rapporti fotografici con centinaia di foto, penso di avere illustrato ampiamente le differenti sfaccettature del nostro cielo fasullo.
Vi invito ad andare a riguardare e rileggere queste memorie fotografiche, Today's weather (il tempo che fa oggi). Per favore, continuate a diffonderle. Hanno la stessa importanza oggi di quanta ne avevano quando pubblicai originariamente. Un'altra cosa che ho notato a proposito delle mie foto nel corso del tempo, è che non sembrano più così “orribili” al grande pubblico. Sono diventate “normali” o addirittura di routine. C'è stato un lasso di tempo in cui si passava da irrorazioni sporadiche – sebbene regolari per più decenni di quanti sia consapevole la gente, ad una completa scacchiera, una coperta e scie di fogge in prevalenza abominevoli.
Ciò è stato prima che la situazione si normalizzasse dopo tanti anni e tanti programmi televisivi, film, pubblicità, grafiche di canali meteo, grafiche di canali di informazione, grafiche di carte di credito e fondali di talk show. Queste immagini mostravano nuove forme atmosferiche che erano appena comparse quando venivano creati i nuovi media. Tuttavia, ci si può legittimamente domandare se non ci sia stata una pianificazione dietro le quinte all'interno dei media per diffondere così velocemente queste immagini. Tale tipo di propaganda basata sul “potere della suggestione” non è uno strumento nuovo della “civiltà”.
Ora, il nostro cielo artefatto è una vista comune. Queste forme sono state impresse a fuoco nell'emisfero destro di quelli che sono cresciuti con una diversa memoria del cielo. Alcune persone se ne accorgono e se ne disinteressano; altre non se ne accorgono nemmeno. Un'intera nuova generazione di bambini è cresciuta vedendo scie e X spruzzate nel cielo, formazioni nuvolose del tutto innaturali, eventi atmosferici finti che essi però percepiscono come “normali” cicli della terra su cui vivono. Così come ogni generazione precedente, ha ovviamente ereditato un paesaggio che era più danneggiato e meno naturale di quello dei suoi predecessori.
E' lo stesso dappertutto e le mie foto non fanno che illustrare la nuova immagine della “normalità”. Devo specificare, a questo punto, che quando uso il termine “normale” per descrivere il cielo, ciò non significa “giusto”. Il termine “inquinamento idrico” è normalizzato, ma non è qualcosa che mi va bene. Allo stesso modo la privatizzazione dell'acqua è considerata una “normale pratica commerciale” ma non per questo la ritengo giusta. L'inquinamento dell'aria è una “vista normale”, ma mi riempie di orrore. Il taglio a raso di foreste millenarie è “normalmente praticato”, ma non mi va bene. Gli sversamenti di petrolio sono un “evenienza normale”, ma non mi vanno bene. Sono certa che ogni creatura vivente che non sia umana condividerebbe i miei istinti primari su queste cose.
Se a questo ragionamento aggiungiamo gli uomini, le banche che rubano soldi ai poveri lavoratori sono qualcosa di “normale”, ma non mi vanno bene e neppure il fatto che esista gente senza una casa o la povertà costruita a tavolino, il razzismo, la guerra permanente, i rifugiati o la schiavitù. Niente è come sembra e la definizione di “normale” si allontana ogni giorno di più dal grembo generoso di madre natura.
Fine della prima parte.
Scrivo quest'articolo per varie ragioni. La prima e la più ovvia, è che non pubblico un saggio fotografico da più di un anno. Per questo motivo ho ricevuto vari quesiti da parte dei frequentatori del mio sito sulle ragioni per cui mi sarei apparentemente eclissata. So che molte persone hanno contato sulla mia voce per una presa di posizione chiara sul problema delle irrorazioni aeree clandestine e voglio rassicurarle sul fatto che la mia posizione e la mia ipotesi non sono cambiate di un millimetro.Un’altra ragione per quest'articolo è che nel corso degli anni sono stata attenta e responsabile nel pubblicare ricerche, sostanziando qualsiasi affermazione o accusa da me sostenuta con numerose fonti di fatti inoppugnabili: ricerche scientifiche pubblicate, rapporti militari, rapporti di supervisione governativi, fatti raccolti da cause legali etc.
Ho fatto questo, perché è così che si pubblica ogni valida ricerca e volevo dare a tutti i miei lettori il beneficio del dubbio che tutti stavano sinceramente cercando per venire a capo di questa storia. Sembra che in questi tempi di discussioni e pubblicazioni a base di “copia e incolla” e la completa apertura di Internet come luogo dove acquisire libera informazione, le mie fondate prove siano state ignorate da molte persone che inevitabilmente mi accusano di essere “stramba”, cospirazionista” e semplicemente stupida. Apparentemente, molti degli individui che si avventano con commenti negativi sul dibattito riguardante le scie chimiche non sono altro che squali che disturbano Internet in caccia del loro prossimo impiego di aggressione anonima. Questi individui si autoproclamano “esperti” solo perché hanno la meglio, con prepotenza, nelle discussioni dal pulpito di un forum della Rete, nascosti dietro l'anonimato.
Stando così le cose, secondo la mia esperienza, ho deciso di scrivere un articolo che infrange tutte le regole di un buon ricercatore: voglio dare una risposta a tutti quelli che mi chiedono che cosa sto facendo al momento contro le irrorazioni clandestine e a che cosa penso che siano finalizzate. Ma questa volta parlerò delle mie convinzioni e sensazioni più istintive su quello che sta succedendo nel cielo e non mi darò la pena di fornire nessuna prova a sostegno.Tutte le mie affermazioni possono essere verificate, compiendo un minimo di ricerca, che è poi quello che ho fatto io stessa per giungere a certe conclusioni.Come diceva il mio insegnante di chitarra Joe a proposito di imparare a suonare: “Nessuno può farlo al posto tuo”. I fatti dietro alla mia indagine sono inoppugnabili e facili da trovare, quindi potete farcela senza il mio aiuto.
COME E' SEMPRE STATO
Una delle mie principali preoccupazioni durante questa mia latenza di pubblicazioni è stata costituita dalle persone che necessitano di una guida, di prove documentali, di un’ipotesi o di serie informazioni di base sui pericolosi, dannosi ed innegabilmente letali programmi governativi, corporativi e militari. Invito tutti a leggere il mio articolo Connessioni, sì ci stanno irrorando. Questo saggio è il risultato di centinaia di ore di ricerca da un'infinità di fonti che sono indipendenti l'una dall'altra. Vi troverete tutta la difesa e prove a sostegno delle mie “scandalose” affermazioni. Resto convinta delle conclusioni raggiunte dopo gli anni di esaustiva ricerca che ho concentrato in quell'articolo.
Per favore, usate il link che vi fornisco o che trovate nel mio sito per accedere a Sì, ci stanno irrorando, dal momento che questo articolo è stato plagiato in Internet e la sua essenza è stata stravolta. Di ciò sono responsabili portali come “Educate Yourself” che rifiutano, dopo due comunicazioni, di usare le mie parole originarie. La versione che gira attualmente in Rete, in forma di “copia e incolla” è stata rivista dall'"Idaho Observer" ed il prodotto finale non rappresenta i miei sentimenti, parole o intenzioni. Non nutro rancore nei loro confronti per avere interpretato le mie parole al fine di rappresentare le loro idee, ma ciò che è venuto fuori dall'altro capo è stato un trauma per me.
Inoltre, ho prodotto un cortometraggio intitolato Chi siete che contiene un'abbondanza di mie foto di attacchi aerei, ovvi esempi di modificazione del tempo atmosferico e di spostamento di nuvole di bario per mezzo di onde elettromagnetiche. Una delle lamentele dei miei detrattori è stata che le informazioni scritte nel filmato scorrevano troppo veloci. Con tutta la loro “erudizione tecnologica” nei forum, i poveretti non sanno neppure usare il pulsante “pausa” di Youtube.
A tutte le brave persone che mi hanno sostenuto in questi anni dico: ci sono ancora. Sono occupata prevalentemente nelle ricerche e nell'assicurarmi che ciò che ho scritto in quell'articolo, Connessioni, resista alla prova del tempo.Non sento il bisogno di continuare a pubblicare le stesse conclusioni più e più volte. Ho anche passato ore infinite ad aggiornare il mio sito I see lines.
Per fornire aiuto nella ricerca, ho aggiunto nuovi contenuti nel link “documenti scaricabili”. I link venivano compromessi in continuazione dal server Mac e mi scuso per tutti gli inconvenienti che questo può avere comportato. Tutti i documenti dovrebbero essere facilmente accessibili ora.
DISCUTIAMO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA “NORMALE”
Ci sono varie ragioni per cui non ho pubblicato nuovi saggi fotografici. Una di queste è il fatto che cominciavo ad avere l'impressione di pubblicare sempre le stesse foto. Ci sono più di cinquanta rapporti fotografici sul mio sito www.iseelines.com Se dovessi vedere qualcosa di nuovo, lo pubblicherò. Ma siamo nel bel mezzo dei programmi scientifici che comportano l'irrorazione del globo con aerosol conduttivi a base di metalli. Nel corso di quei circa cinquanta rapporti fotografici con centinaia di foto, penso di avere illustrato ampiamente le differenti sfaccettature del nostro cielo fasullo.
Vi invito ad andare a riguardare e rileggere queste memorie fotografiche, Today's weather (il tempo che fa oggi). Per favore, continuate a diffonderle. Hanno la stessa importanza oggi di quanta ne avevano quando pubblicai originariamente. Un'altra cosa che ho notato a proposito delle mie foto nel corso del tempo, è che non sembrano più così “orribili” al grande pubblico. Sono diventate “normali” o addirittura di routine. C'è stato un lasso di tempo in cui si passava da irrorazioni sporadiche – sebbene regolari per più decenni di quanti sia consapevole la gente, ad una completa scacchiera, una coperta e scie di fogge in prevalenza abominevoli.
Ciò è stato prima che la situazione si normalizzasse dopo tanti anni e tanti programmi televisivi, film, pubblicità, grafiche di canali meteo, grafiche di canali di informazione, grafiche di carte di credito e fondali di talk show. Queste immagini mostravano nuove forme atmosferiche che erano appena comparse quando venivano creati i nuovi media. Tuttavia, ci si può legittimamente domandare se non ci sia stata una pianificazione dietro le quinte all'interno dei media per diffondere così velocemente queste immagini. Tale tipo di propaganda basata sul “potere della suggestione” non è uno strumento nuovo della “civiltà”.
Ora, il nostro cielo artefatto è una vista comune. Queste forme sono state impresse a fuoco nell'emisfero destro di quelli che sono cresciuti con una diversa memoria del cielo. Alcune persone se ne accorgono e se ne disinteressano; altre non se ne accorgono nemmeno. Un'intera nuova generazione di bambini è cresciuta vedendo scie e X spruzzate nel cielo, formazioni nuvolose del tutto innaturali, eventi atmosferici finti che essi però percepiscono come “normali” cicli della terra su cui vivono. Così come ogni generazione precedente, ha ovviamente ereditato un paesaggio che era più danneggiato e meno naturale di quello dei suoi predecessori.
E' lo stesso dappertutto e le mie foto non fanno che illustrare la nuova immagine della “normalità”. Devo specificare, a questo punto, che quando uso il termine “normale” per descrivere il cielo, ciò non significa “giusto”. Il termine “inquinamento idrico” è normalizzato, ma non è qualcosa che mi va bene. Allo stesso modo la privatizzazione dell'acqua è considerata una “normale pratica commerciale” ma non per questo la ritengo giusta. L'inquinamento dell'aria è una “vista normale”, ma mi riempie di orrore. Il taglio a raso di foreste millenarie è “normalmente praticato”, ma non mi va bene. Gli sversamenti di petrolio sono un “evenienza normale”, ma non mi vanno bene. Sono certa che ogni creatura vivente che non sia umana condividerebbe i miei istinti primari su queste cose.
Se a questo ragionamento aggiungiamo gli uomini, le banche che rubano soldi ai poveri lavoratori sono qualcosa di “normale”, ma non mi vanno bene e neppure il fatto che esista gente senza una casa o la povertà costruita a tavolino, il razzismo, la guerra permanente, i rifugiati o la schiavitù. Niente è come sembra e la definizione di “normale” si allontana ogni giorno di più dal grembo generoso di madre natura.
Fine della prima parte.
Carole Pellat, un'altra SCIEnziata :D
ReplyDeleteCosa deve fare una cantante e chitarrista di mezza tacca per farsi un po' di pubblicità...
ReplyDeletezret come fai a parlare di malafede quando sotto il tuo tetto vive il re dei taroccatori? E nemmeno tu sei un'anima candida, ricordo bene come ti hanno sgamato quando commentavi su tankerenemy spacciandoti per tuo fratello oppure come epuravi articoli trovati in rete snaturandoli completamente. E sei sempre solerte a creare utenti fake.
ReplyDeleteL'internazionale dell'Ignoranza...
ReplyDeletehttp://tankerenemy.dyndns.org/Immagini/Marco-Capuzzo-Forza-Nuova-Indagato.jpg
ReplyDelete???
Certo che questi qui con i fotomontaggi terroristici da basso giornale scandalistico ci vanno proprio a nozze.
ReplyDeleteE' bello vedere come la disinformazione dia credito ad una persona incompetente in materie che si limita a fare delle foto al cielo e raccoglie informazioni senza un minimo di nesso logico senza portare analisi e prove.
Loganclimb: pensa che la creme della creme dell'intelligence militare si limitava a squartare delle pecore e studiarne il fegato, per individuare le spie del nemico.
ReplyDeleteOk, accadeva venticinque secoli fa...