Sindrome aerotossica: probabile un collegamento con le scie chimiche
La sindrome aerotossica è oggetto di un numero crescente di articoli ed inchieste televisive inquietanti. Con l'espressione “sindrome aerotossica" viene designata una serie di danni neurologici derivanti dall'inalazione di aria contaminata a bordo di un aeromobile. Il fenomeno colpisce tanto i piloti quanto il personale di cabina nonché i passeggeri, producendo talvolta conseguenze gravi ed invalidanti. Di solito si attribuisce il problema ai vapori tossici di olio lubrificante che filtrano all’interno delle cabine dei velivoli, ma alcuni ricercatori sospettano che la sindrome sia dovuta, invece, ai composti chimici delle chemtrails. Questi composti penetrano nelle cabine piloti e nelle sezioni passeggeri, visto che l'aria contaminata viene prelevata dall'esterno, solitamente, da uno o più motori. Bisogna, infatti, chiedersi il motivo per cui il problema è nato attorno alla fine degli anni '90 del XX secolo, proprio in concomitanza con l'avvio del "Progetto Teller". La reticenza degli organi preposti alla "tutela della salute", la levata di scudi per opera delle compagnie aeree che minimizzano il problema, la scarsità di studi medici sul fenomeno inducono a sospettare che la sindrome in oggetto sia legata, in qualche modo, alle operazioni di avvelenamento della biosfera.
Il 27 aprile 2009 fu presentata un'interrogazione al Parlamento europeo, a firma di Caroline Lucas. La riportiamo.
“Studi condotti negli ultimi decenni hanno dimostrato che numerosi passeggeri di voli civili hanno iniziato ad ammalarsi, colpiti da una serie di sintomi a breve e a lungo termine come affaticamento cronico, disturbi del sonno, amnesie temporanee, crisi improvvise, dolori neuromuscolari, debolezza, disturbi alla respirazione (se gravi, senza un sistema di supporto vitale, potrebbero essere fatali), nonché problemi gastrointestinali, cardiovascolari, alla pelle e perdita di concentrazione. Si ritiene che la causa di questa situazione sia imputabile, principalmente, a organofosfati neurotossici che contaminano l'aria nelle cabine degli aerei per errori di progettazione del sistema di prese d'aria. Dal 1999 questa condizione è stata definita «sindrome aerotossica» e, secondo gli autori, la contaminazione degli aeromobili civili sta potenzialmente mettendo a rischio la salute e la sicurezza di migliaia di passeggeri e del personale quotidianamente in viaggio su linee aeree commerciali.
Benché la sindrome aerotossica ed i noti rischi per la salute umana associati a tale difetto di progettazione dei velivoli siano fenomeni sempre più conosciuti, sono stati compiuti pochi sforzi volti a esaminare a fondo il problema e ad affrontare seriamente la questione. Non è sufficientemente promossa la ricerca scientifica, fondamentale per ottenere elementi sulla sindrome aerotossica che consentano di verificare se le persone in volo siano soggette a un'esposizione tossica e, in caso affermativo, di far fronte con responsabilità alla questione. Di conseguenza, in aria, la salute e la sicurezza di migliaia di persone restano potenzialmente minacciate; a terra, pochissimi medici sono di fatto al corrente di questa sindrome (non si tratta di una malattia riconosciuta) e non esistono orientamenti nazionali per le procedure diagnostiche.
Nel 2006 l'Agenzia europea della sicurezza aerea ha reso noto di voler riesaminare e modificare entro il 2009 le specifiche di certificazione applicabili ai grandi aeromobili (CS-25). Può la Commissione fornire informazioni in merito a quali progressi sono stati compiuti a tale proposito, nonché quali ulteriori interventi intraprenderà al fine di affrontare i rischi alla salute associati all'aria contaminata nei velivoli, visto il crescente numero di prove a dimostrazione del problema?”
Un’altra interrogazione fu inoltrata il 22 settembre 2009 dall’olandese Frieda Brepoels. Si noti la risposta evasiva dell’onorevole Antonio Tajani.
“La sindrome aerotossica, nota anche come «lo scandalo dell’amianto del trasporto aereo», è oggetto di un numero crescente di studi e articoli inquietanti. Con il termine «sindrome aerotossica» viene designata una serie di problemi di salute derivanti dall’inalazione di aria contaminata a bordo di un aeromobile. Il fenomeno colpisce tanto i piloti quanto il personale di cabina e i passeggeri e produce talvolta conseguenze gravi quali l’incapacità lavorativa.
In questo contesto, l’interrogante chiede alla Commissione di rispondere ai seguenti quesiti: 1. Nella risposta all’interrogazione scritta P3005/09, il commissario Tajani fa riferimento alla direttiva 89/391/CEE(1) per quanto concerne la salute dei lavoratori durante il lavoro.
Può la Commissione indicare quali misure sono state adottate dai 27 Stati membri per informare il personale di cabina e proteggerlo dalla sindrome aerotossica? È evidente che la citata direttiva non offre garanzie per i passeggeri. È disposta la Commissione, di concerto con gli Stati membri, ad assumere iniziative finalizzate a tutelare i passeggeri dalla sindrome aerotossica? In caso affermativo, di quali iniziative si tratta e per quando sono previste? In caso negativo, per quale motivo?
2. Nella risposta all’interrogazione scritta P3005/09, il commissario Tajani fa riferimento al fatto che i diversi studi scientifici condotti su questo argomento non avrebbero fornito conclusioni definitive. Può la Commissione specificare a quali studi si riferisce il commissario Tajani?
3. Nella risposta all’interrogazione scritta P‑3005/09, il commissario Tajani fa riferimento all’intenzione dell’AESA di pubblicare un invito a raccogliere informazioni sul tema. Può la Commissione riferire in merito agli sviluppi di tale iniziativa?"
Riteniamo che la sindrome potrebbe essere ascritta ad alcuni componenti tipici delle scie chimiche oltre che al triclesilfosfato. Infatti molti di questi caratteristici sintomi sono diagnosticati, nelle giornate contraddistinte da intensa attività di irrorazione chimico-biologica, anche tra le persone che non viaggiano in aereo. Consideriamo, infine, la sintomatologia descritta nell'interrogazione e quella collegabile all'esposizione ad altre sostanze neurotossiche presenti nelle chemtrails.
Come si può vedere dal prospetto sinottico, parecchi disturbi ed affezioni appaiono simili o identici. Sono soltanto coincidenze?
Il 27 aprile 2009 fu presentata un'interrogazione al Parlamento europeo, a firma di Caroline Lucas. La riportiamo.
“Studi condotti negli ultimi decenni hanno dimostrato che numerosi passeggeri di voli civili hanno iniziato ad ammalarsi, colpiti da una serie di sintomi a breve e a lungo termine come affaticamento cronico, disturbi del sonno, amnesie temporanee, crisi improvvise, dolori neuromuscolari, debolezza, disturbi alla respirazione (se gravi, senza un sistema di supporto vitale, potrebbero essere fatali), nonché problemi gastrointestinali, cardiovascolari, alla pelle e perdita di concentrazione. Si ritiene che la causa di questa situazione sia imputabile, principalmente, a organofosfati neurotossici che contaminano l'aria nelle cabine degli aerei per errori di progettazione del sistema di prese d'aria. Dal 1999 questa condizione è stata definita «sindrome aerotossica» e, secondo gli autori, la contaminazione degli aeromobili civili sta potenzialmente mettendo a rischio la salute e la sicurezza di migliaia di passeggeri e del personale quotidianamente in viaggio su linee aeree commerciali.
Benché la sindrome aerotossica ed i noti rischi per la salute umana associati a tale difetto di progettazione dei velivoli siano fenomeni sempre più conosciuti, sono stati compiuti pochi sforzi volti a esaminare a fondo il problema e ad affrontare seriamente la questione. Non è sufficientemente promossa la ricerca scientifica, fondamentale per ottenere elementi sulla sindrome aerotossica che consentano di verificare se le persone in volo siano soggette a un'esposizione tossica e, in caso affermativo, di far fronte con responsabilità alla questione. Di conseguenza, in aria, la salute e la sicurezza di migliaia di persone restano potenzialmente minacciate; a terra, pochissimi medici sono di fatto al corrente di questa sindrome (non si tratta di una malattia riconosciuta) e non esistono orientamenti nazionali per le procedure diagnostiche.
Nel 2006 l'Agenzia europea della sicurezza aerea ha reso noto di voler riesaminare e modificare entro il 2009 le specifiche di certificazione applicabili ai grandi aeromobili (CS-25). Può la Commissione fornire informazioni in merito a quali progressi sono stati compiuti a tale proposito, nonché quali ulteriori interventi intraprenderà al fine di affrontare i rischi alla salute associati all'aria contaminata nei velivoli, visto il crescente numero di prove a dimostrazione del problema?”
Un’altra interrogazione fu inoltrata il 22 settembre 2009 dall’olandese Frieda Brepoels. Si noti la risposta evasiva dell’onorevole Antonio Tajani.
“La sindrome aerotossica, nota anche come «lo scandalo dell’amianto del trasporto aereo», è oggetto di un numero crescente di studi e articoli inquietanti. Con il termine «sindrome aerotossica» viene designata una serie di problemi di salute derivanti dall’inalazione di aria contaminata a bordo di un aeromobile. Il fenomeno colpisce tanto i piloti quanto il personale di cabina e i passeggeri e produce talvolta conseguenze gravi quali l’incapacità lavorativa.
In questo contesto, l’interrogante chiede alla Commissione di rispondere ai seguenti quesiti: 1. Nella risposta all’interrogazione scritta P3005/09, il commissario Tajani fa riferimento alla direttiva 89/391/CEE(1) per quanto concerne la salute dei lavoratori durante il lavoro.
Può la Commissione indicare quali misure sono state adottate dai 27 Stati membri per informare il personale di cabina e proteggerlo dalla sindrome aerotossica? È evidente che la citata direttiva non offre garanzie per i passeggeri. È disposta la Commissione, di concerto con gli Stati membri, ad assumere iniziative finalizzate a tutelare i passeggeri dalla sindrome aerotossica? In caso affermativo, di quali iniziative si tratta e per quando sono previste? In caso negativo, per quale motivo?
2. Nella risposta all’interrogazione scritta P3005/09, il commissario Tajani fa riferimento al fatto che i diversi studi scientifici condotti su questo argomento non avrebbero fornito conclusioni definitive. Può la Commissione specificare a quali studi si riferisce il commissario Tajani?
3. Nella risposta all’interrogazione scritta P‑3005/09, il commissario Tajani fa riferimento all’intenzione dell’AESA di pubblicare un invito a raccogliere informazioni sul tema. Può la Commissione riferire in merito agli sviluppi di tale iniziativa?"
Riteniamo che la sindrome potrebbe essere ascritta ad alcuni componenti tipici delle scie chimiche oltre che al triclesilfosfato. Infatti molti di questi caratteristici sintomi sono diagnosticati, nelle giornate contraddistinte da intensa attività di irrorazione chimico-biologica, anche tra le persone che non viaggiano in aereo. Consideriamo, infine, la sintomatologia descritta nell'interrogazione e quella collegabile all'esposizione ad altre sostanze neurotossiche presenti nelle chemtrails.
Come si può vedere dal prospetto sinottico, parecchi disturbi ed affezioni appaiono simili o identici. Sono soltanto coincidenze?
[...]ma alcuni ricercatori sospettano che la sindrome sia dovuta, invece, ai composti chimici delle chemtrails.
ReplyDeleteHmmmmm.... fatemi indovinare chi saranno mai questi "ricercatori" che sospettano?? (come sempre.... sospettare è facile, è DIMOSTRARE che è un casino, soprattutto quando di fisica, chimica, biologia, medicina non si capisce una sega)
Certi "ricercatori" sono un'offesa a chi ha scelto proprio quello come mestiere serio...
Jabba
alfredo2010 ha detto..
ReplyDeleteCiao a tutti, scusate il fuori argomento. Una mia amica ha acquistato un acqua minerale e dopo che l'ha bevuta gli è venuto il mal di testa. E' possibile che questa acqua abbia valori chimico fisici troppo elevati?
Su internet ho trovato questo:
http://www.disinformazione.it/acqua2.htm
Bhe bel ragionamento. Se io prima di avere il mal di testa stavo giocando col cane significa che giocare col cane mi fa venire il mal di testa? Chi potrebbe eseguire uno studio di questo tipo?
:)
Come si può vedere dal prospetto sinottico, parecchi disturbi ed affezioni appaiono simili o identici. Sono soltanto coincidenze?
ReplyDeleteConsiderando che l'unica cosa che coincide è la perdita di concentrazione, e che il deficiente mette a fianco disturbi del sonno e vomito, disturbi alla respirazione e formicolio alle estremità, affaticamento cronico e dissenteria direi che proprio non ci sono nemmeno coincidenze. zretino, guarda che la medicina non è roba per tutti, ma abbisogni di 6 anni di università per laurearti, e dopo almeno altri 4 (o 5, a seconda) per la specialità. Tutta roba al di fuori della portata tua e di quel paraculo di tuo fratello.
Che cumulo di idiozie accatastate dai fratelloni.
ReplyDeleteTipico comportamento da imbroglioni pataccari, mescolare cose reali e fittizie.
Saluti
Michele
Quoto Hanmar, i due farabutti mescolano cose reali ad altre inventate di sana pianta mettendo in atto una tipica tecnica di disinformazione. Sono senza vergogna.
ReplyDeleteCome dire prendere un articolo serio di un problema reale e metterci dentro delle cazzate che non c'entrano nulla cambiando completamente sia il senso che la credibilità dell' articolo
ReplyDeleteinoltre è bella la frase .. "ma alcuni ricercatori sospettano che la sindrome sia dovuta, invece, ai composti chimici delle chemtrails."
Già chissà chi sono questi "ricercatori" GHGHGHG sicuramente hanno individuato il problema analizzando dei preziosi video segreti fatti con un cellulare e pubblicati su youtube.
La contaminazione dell' aria viene dal sistema di recupero e filtraggio degli aeromobili, probabilmente la contaminazione dell' aria pressurizzata della cabina proviene dalla difettosità di alcuni componenti e forse scarsa manutenzione.
sarebbe interessante capire quale contorto "ragionamento" è stato fatto per dire che l'aria degli abitacoli è inquinata dalle inesistenti scie chimiche e piena di morghelloni dato che come sempre hanno sostenuto questi fantomatici ed inesistenti composti batteriologici dovrebbero essere espulsi da irroratori nel bordo d'uscita delle ali o dall'estremità posteriore dei motori, quindi come quest'aria venga risucchiata dalla parte frontale dei turbofan di un aereo che vola a 850 km/h rimane un mistero
forse l'ispettore clouseau avrà una risposta a questo dilemma. Se ciò avvenisse significherebbe che il motore risucchia i propri gas di scarico...... non so per quanto tempo rimarrebbe acceso
H@Tipico comportamento da imbroglioni pataccari, mescolare cose reali e fittizie.
ReplyDeletecome fa sempre il cicap...
mirrorclimb fai pena (anche un po schifo da quanto sei somaro)
Oh, è arrivato il solito anonymous furbo ...
ReplyDeleteBuone sciate, mi raccomando, e diffida dei tutto e di tutti meno che si strakkino, tu e lui sì che avete capito tutto.
Che troll miserando.
ReplyDeleteTutto qua quello che sai fare? :D
Si straniero come troll mi sembra una autentica ciofeca.
ReplyDeleteProvo a dargli dei nome ?
1 ) Rosario Marciano' il grande accher :D
2) Marcolino gaurdachelua che alle gnocche preferisce quello sfigato di strakkino
3) Corrado Penna, non penso proprio si stara' facendo l'ennesima canna
Altri non penso, troppo storditi per riuscire a fare i troll :D
Anonymous said...
ReplyDeletemirrorclimb fai pena (anche un po schifo da quanto sei somaro)
Qui mi sa che l'unico asino sia tu, perchè non argomenti le tue motivazioni ? mi sa che ne sei incapace dato che racconteresti solo balle
Tornando IT: i politici (in questo caso europei) normalmente secondo questi farabutti sono manovrati da NWO, minchiabilderberg, massoneria, SMOM, associazione casalinghe frustrate, alieni, fanno porcate come il trattato di Lisbona e improvvisamente diventano paladini della libertà appena fanno interrogazioni o proposte che rasentano (di circa 10mila km., ma per i cialtroni non è importante) le loro vaccate inventate?
ReplyDeleteilpeyote ma annatevene aff... cialtroni
a strakkino se qualche pilota colpito da sindrome aerotossica venisse a sapere delle tue immani cazzate che scrivi non esiterebbe a prenderti a calci in culo
ReplyDeleteBravo anonimo e aggiungo: a calci in culo da Sanremo alla Nuova Zelanda e ritorno.
ReplyDeleteilpeyote che idioti vigliacchi a vomitare troiate sulle malattie
Straker ma va cagare te e la sindrome aerotossica, vedi di curare tua sindrome cervellotossica
ReplyDeletePeev non loggato, non chelato e non aerotossico