http://www.tankerenemy.com/2010/09/la-rana-di-fedro-partecipa-ad-un.html
La rana di Fedro partecipa ad un convegno sulle scie chimiche
Questo, infatti, è il sicofante: muovere tutte le accuse, ma non addurre nessuna prova. (Demostene)
Absit iniuria verbis.
Siamo venuti al corrente di un convegno in cui si terrà un contraddittorio sulle scie chimiche. Vi parteciperà come conferenziere uno dei più famigerati protagonisti della disinformazione. Riteniamo che questo simposio sia inficiato da una serie di errori. In primo luogo, non ha alcun senso un contraddittorio su un tema come le chemtrails: il soggetto non è, infatti, una teoria, ma un problema reale. Si può accettare un contraddittorio su teorie, ossia modelli di interpretazione del mondo: ad esempio, ha senso un dibattito sulla teoria del big bang, propugnata da alcuni cosmologi, ma strenuamente avversata da altri. Sia gli assertori sia i detrattori di questo modello adducono indizi e considerazioni per sostenere la loro posizione che non si riferisce ad un insieme tanto a dati verificabili, piuttosto a speculazioni.
E’ quindi questo un errore concettuale molto grave che priva lo scambio di idee di ogni valore, tanto più che non occorre discutere, ma informare il pubblico sui mortali pericoli connessi all’attività di avvelenamento della biosfera.
A questa mancanza se ne aggiungono altre: si possono individuare un errore tattico ed uno strategico. Il primo si collega a questa decisione contingente che risulta un avallo dell’assoluta malafede e dell’abissale ignoranza del bamboccione che dovrebbe sostenere la balzana tesi circa le scie di condensa: costui, pur a digiuno completamente di nozioni scientifiche, è senza dubbio molto ferrato nelle tecniche della programmazione neuro-linguistica, nell’eristica (l’uso degli strumenti dialettici per prevalere, soprattutto se si ha torto), nei sofismi ed in tutti quegli stratagemmi che puntano a distruggere l’interlocutore (argomenti ad personam), sorvolando sui contenuti. Il metodo della personalizzazione oscura il soggetto della controversia: allusioni e calunnie spostano il baricentro del confronto, con l’unico scopo di ridicolizzare presenti ed assenti.
Inoltre la claque che i disinformatori si portano dietro, una claque opportunamente ammaestrata ed addestrata, enfatizza i successi del mattatore e lo rincalza nelle sue oblique aggressioni. Un esempio di questo sistema è stato recentemente offerto da una conferenza in cui Paolo Attivissimo ha bandito la versione di regime sul 9 11, ricorrendo a tutti i più raffinati e biechi espedienti retorici per trionfare sul suo interlocutore. Manipolazione del linguaggio, studiata gestualità, tono di voce, la ghiotta occasione di concludere il simposio (tecnica della peroratio) sono tutte armi che il noto imbonitore italo-svizzero ha brandito di fronte ad un tremebondo e poco convinto avversario. In verità le argomentazioni, le analisi, i dati nulla valgono per i palloni gonfiati della disinformazione le cui vittorie sono proporzionali all’incompetenza, un'incompetenza cui sopperiscono egregiamente con la spocchia e la strumentalizzazione, segni del profondo disprezzo che essi nutrono per l’uditorio e per gli altri relatori. Questa non è affermazione gratuita.
Infatti Paolo Attivissimo sul suo blog-discarica scrive:
"[…] L'altro incubo è anche peggiore: finalmente sta per avvenire un faccia a faccia alla pari fra i sostenitori dell'esistenza delle "scie chimiche" e chi, con dati ed esperti (sic), smonta le loro fantasie menagramo. Il chimico Simone Angioni, esperto scopritore (sic) delle fallacie e falsità delle teorie sulle "scie chimiche", e il biologo Giorgio Pattera, sostenitore nonostante tutto dell'esistenza di queste scie venefiche, si confronteranno il primo ottobre alle 21 a Villa Torlonia, Sala Archi, a San Mauro Pascoli, in Emilia-Romagna. Non solo: il faccia a faccia è organizzato dal parlamentare Sandro Brandolini, che ha già sottoscritto ben tre interrogazioni parlamentari sulla presunta questione delle "scie chimiche".
Se siete meteorologi, piloti, manutentori di motori d'aereo, controllori di volo, chimici o comunque esperti nei settori coinvolti nelle teorie delle 'scie chimiche' e volete contribuire a far cessare questo spreco di tempo e di denaro pubblico, venite all'incontro. Le vostre testimonianze saranno preziose per far capire ai presenti, politici o meno, che tutta la storia delle "scie chimiche" è un abbaglio clamoroso (sic) che rischia di essere un autogol (sic) per chi l'ha sostenuto politicamente. Perché se un politico o una giunta comunale prende una cantonata del genere, come ci si può fidare di loro per qualunque altra scelta che riguardi l'ambiente o la tecnologia?
C'è in realtà anche un terzo incubo, il peggiore di tutti. Quello di essere stati, per un attimo fuggente, leader del movimento sostenitore delle "scie chimiche", con tanto di apparizioni televisive, e trovarsi oggi ignorati dai media, esclusi dai dibattiti e respinti persino dagli ex compagni di lotta, nel disinteresse generale. Le luci della ribalta scottano soprattutto quando si spengono. Goodbye, Rosario".
Ora, bisogna chiedersi come un sedicente giornalista osi vergare un testo tanto immondo: è vero che i gazzettieri ignorano la lingua italiana, ma, dopo aver dedicato vari articoli all'idioletto di questo stupratore del nostro idioma, speravamo almeno che evitasse codeste litanie costellate dall’insoffribile verbo “fare”. Inoltre la grafia di “autogol” grida vendetta al cospetto di Dio. Tralasciamo altri strafalcioni, tra cui spicca (horresco referens) quel "perché", invece di "infatti", al principio di una traballante proposizione. Si deve, però, rilevare che l’estensore dell’annuncio è persona di un’improntitudine e di una volgarità smisurate: schernisce l’onorevole Brandolini, ironizza (ironia di bassissima lega) sui ricercatori indipendenti, propalando una visione falsa e distorta dei fatti. E’ indubbio che il pivello che interverrà alla conferenza non sfiora le vette toccate dal ciurmatore di Lugano, ma è comunque allievo di cotanto guru: ha frequentato la scuola di Attivissimo ed ha appreso i rudimenti della mistificazione, princìpi bastevoli per intorbidare tutto. D’altronde il funesto C.I.C.A.P. organizza corsi non proprio economici per indottrinare studentelli ed aspiranti negazionisti e colui l’avrà frequentato con un certo profitto.Absit iniuria verbis.
Siamo venuti al corrente di un convegno in cui si terrà un contraddittorio sulle scie chimiche. Vi parteciperà come conferenziere uno dei più famigerati protagonisti della disinformazione. Riteniamo che questo simposio sia inficiato da una serie di errori. In primo luogo, non ha alcun senso un contraddittorio su un tema come le chemtrails: il soggetto non è, infatti, una teoria, ma un problema reale. Si può accettare un contraddittorio su teorie, ossia modelli di interpretazione del mondo: ad esempio, ha senso un dibattito sulla teoria del big bang, propugnata da alcuni cosmologi, ma strenuamente avversata da altri. Sia gli assertori sia i detrattori di questo modello adducono indizi e considerazioni per sostenere la loro posizione che non si riferisce ad un insieme tanto a dati verificabili, piuttosto a speculazioni.
E’ quindi questo un errore concettuale molto grave che priva lo scambio di idee di ogni valore, tanto più che non occorre discutere, ma informare il pubblico sui mortali pericoli connessi all’attività di avvelenamento della biosfera.
A questa mancanza se ne aggiungono altre: si possono individuare un errore tattico ed uno strategico. Il primo si collega a questa decisione contingente che risulta un avallo dell’assoluta malafede e dell’abissale ignoranza del bamboccione che dovrebbe sostenere la balzana tesi circa le scie di condensa: costui, pur a digiuno completamente di nozioni scientifiche, è senza dubbio molto ferrato nelle tecniche della programmazione neuro-linguistica, nell’eristica (l’uso degli strumenti dialettici per prevalere, soprattutto se si ha torto), nei sofismi ed in tutti quegli stratagemmi che puntano a distruggere l’interlocutore (argomenti ad personam), sorvolando sui contenuti. Il metodo della personalizzazione oscura il soggetto della controversia: allusioni e calunnie spostano il baricentro del confronto, con l’unico scopo di ridicolizzare presenti ed assenti.
Inoltre la claque che i disinformatori si portano dietro, una claque opportunamente ammaestrata ed addestrata, enfatizza i successi del mattatore e lo rincalza nelle sue oblique aggressioni. Un esempio di questo sistema è stato recentemente offerto da una conferenza in cui Paolo Attivissimo ha bandito la versione di regime sul 9 11, ricorrendo a tutti i più raffinati e biechi espedienti retorici per trionfare sul suo interlocutore. Manipolazione del linguaggio, studiata gestualità, tono di voce, la ghiotta occasione di concludere il simposio (tecnica della peroratio) sono tutte armi che il noto imbonitore italo-svizzero ha brandito di fronte ad un tremebondo e poco convinto avversario. In verità le argomentazioni, le analisi, i dati nulla valgono per i palloni gonfiati della disinformazione le cui vittorie sono proporzionali all’incompetenza, un'incompetenza cui sopperiscono egregiamente con la spocchia e la strumentalizzazione, segni del profondo disprezzo che essi nutrono per l’uditorio e per gli altri relatori. Questa non è affermazione gratuita.
Infatti Paolo Attivissimo sul suo blog-discarica scrive:
"[…] L'altro incubo è anche peggiore: finalmente sta per avvenire un faccia a faccia alla pari fra i sostenitori dell'esistenza delle "scie chimiche" e chi, con dati ed esperti (sic), smonta le loro fantasie menagramo. Il chimico Simone Angioni, esperto scopritore (sic) delle fallacie e falsità delle teorie sulle "scie chimiche", e il biologo Giorgio Pattera, sostenitore nonostante tutto dell'esistenza di queste scie venefiche, si confronteranno il primo ottobre alle 21 a Villa Torlonia, Sala Archi, a San Mauro Pascoli, in Emilia-Romagna. Non solo: il faccia a faccia è organizzato dal parlamentare Sandro Brandolini, che ha già sottoscritto ben tre interrogazioni parlamentari sulla presunta questione delle "scie chimiche".
Se siete meteorologi, piloti, manutentori di motori d'aereo, controllori di volo, chimici o comunque esperti nei settori coinvolti nelle teorie delle 'scie chimiche' e volete contribuire a far cessare questo spreco di tempo e di denaro pubblico, venite all'incontro. Le vostre testimonianze saranno preziose per far capire ai presenti, politici o meno, che tutta la storia delle "scie chimiche" è un abbaglio clamoroso (sic) che rischia di essere un autogol (sic) per chi l'ha sostenuto politicamente. Perché se un politico o una giunta comunale prende una cantonata del genere, come ci si può fidare di loro per qualunque altra scelta che riguardi l'ambiente o la tecnologia?
C'è in realtà anche un terzo incubo, il peggiore di tutti. Quello di essere stati, per un attimo fuggente, leader del movimento sostenitore delle "scie chimiche", con tanto di apparizioni televisive, e trovarsi oggi ignorati dai media, esclusi dai dibattiti e respinti persino dagli ex compagni di lotta, nel disinteresse generale. Le luci della ribalta scottano soprattutto quando si spengono. Goodbye, Rosario".
Non si comprende come si possa offrire spazio a certi personaggi ed ai loro padroni che già infestano la Rete, insudiciano la televisione e la stampa. Ci rivolgeremmo loro solo per apostrofarli con Dante Alighieri: “Via costà con li altri cani!” Non abbiamo alcunché da spartire con questa masnada e non solo per la loro irrimediabile perfidia, ma per la loro stomachevole ipocrisia. Questi falliti che ora strombazzano l’evento, quasi lodando il Dottor Giorgio Pattera per aver accettato il contraddittorio, sono gli stessi che sbeffeggiano in modo triviale il Dottor Giorgio Pattera. Ognuno è comunque libero di agire come meglio crede. Rispettiamo le loro scelte, anche se non le condividiamo. Ben venga in ogni caso un’occasione in cui i ciarlatani si esporranno al pubblico ludibrio per il loro analfabetismo: il poppante potrà solo vagire “nel senso che, nel senso che, nel senso che…” e la sua dotta relazione finirà lì.
Resta, infine, un errore strategico che si esplica nel rischio che si spiani la strada ad altre conferenze simili dove gli ingombranti e tronfi disinformatori potranno gonfiarsi e vivere il loro effimero momento di gloria. E’ fatale, però, che scoppino come la celebre rana di Fedro. Non è che possano nuocere più di quanto hanno nociuto fino ad oggi, visto che hanno la stessa credibilità di Cicciolina come parlamentare, ma toccherà poi a qualcuno ripulire la sala dei loro brandelli viscidi e ripugnanti. Addio, Simonetto, addio, Paolino.
Come ho già scritto sul blog di Orsovolante: la favola che mi viene in mente, leggendo questo delirio, è quella della volpe e dell'uva...
ReplyDeletePer chi non ha voglia di smazzarsi tutto il post, ecco la versione condensata:
ReplyDelete"(Zret e Straker che battono i piedini e strillano) Non é vero che non ci caca piu'nessuno ,gnegnegne specchio riflesso, specchio riflesso"
Confezione famiglia di Maalox in arrivo, fratellini :D
ReplyDeleteChe rosikata :D
ReplyDeletePasta di Fissan per i bruciori di sederini sciachimisti :D
E come non notare che sulla sostanza non scrive nulla, punta solo alla forma dello scritto.
ReplyDeleteAhi ahi, zretino, ma come siamo messi male ...
Tutto davvero molto triste, ma non per le disavventure dei due fratelli scia comicare, per le persone che pensano anche solo per un secondo di sentire gente del genere.
ReplyDeleteSalutoni, Karakitap
O'professore, suvvia, non ci pensi, è l'inevitabile oblio sesquipedale come fosse antani coboldico e riporto due.
ReplyDeletesilenzio..............! Qui c'è gente che
ReplyDeleteR O S I C A !!!
portate altro legno ....possibilmente frassino o noce
A me sembra che il buon Antonio abbia scritto il post per consolare il fratellino che da giorni stà piangendo.
ReplyDeleteSi tratta di un caso di amore fraterno.
Non siate così severi.
Questo, infatti, è il sicofante: muovere tutte le accuse, ma non addurre nessuna prova.
ReplyDeletePerò bisogna ammettere che, con questa premessa/citazione, il minchia team sanremese ha edotto il mondo intero sulla sua reale sostanza.
ilpeyote bastavano poche parole invece della marea di porcate che avete sparso sul web cialtroni spaccapietre con la testa
zret,
ReplyDeletema quanto sei tedioso e pesante, scrivile pure come vuoi le tue puttanate, tanto, puttanate restano.
Zretino sciacallo, i tuoi nuovi allievi ti hanno già pigliato per il culo come le classi precedenti?
ReplyDeletePoi Rosario Falsario Marcianò ormai è talmente sputtanato che la gente ha paura di infettarsi anche solo a parlare con lui
Zret accetta solo i contradditori che riguardano l'interpretazione del mondo. Ma quale mondo? Il nostro o quello del duo Sanremese? Perchè nel nostro mondo le scie chimiche, fino a prova contraria, non esistono. Dvremmo essere noi a non voler accettare un contradditorio che non esiste a priori.
ReplyDeleteE poi basta con questi romanzi rosiconi infarciti di vocaboli Babilonesi e sicofanti. Zret-blog è un blog talmente "pesante" che la pagina principale si apre dopo 5 minuti...
:)
Mi viene da pensare che tutta 'sta penosa sbrodolata rosicatoria sia originata dal fatto che zret non sia ancora riuscito a diventare una rana!
ReplyDeleteInoltre la grafia di “autogol” grida vendetta al cospetto di Dio.
ReplyDeleteA parte il sospetto che abbia confuso Accademia con Attivissimo, ma come si dovrebbe scrivere "autogol" secondo il secondo membro della Premiata Ditta F.lli Marcianò? Autogoal non credo; in inglese e "own goal": forse nell'italica "autorete"?
...dal fatto che zret non sia ancora riuscito a diventare una rana!
ReplyDeleteNon lo facevo così ambizioso.
Zret ha lasciato un nuovo commento sul post "La rana di Fedro partecipa ad un convegno sulle sc...":
ReplyDeleteBacab, l'anonimato di Assman ha le ore contate.
... invece la tua imbecillità è acclarata da anni!
Zret ha lasciato un nuovo commento sul post "La rana di Fedro partecipa ad un convegno sulle sc...":
ReplyDeleteBacab, l'anonimato di Assman ha le ore contate.
Beh, dai, forse è la vera volta che arrivano i carabinieri con le manette ...
... per il duo sanremese, ovviamente! :D
Come ho già scritto sul blog di Orsovolante: la favola che mi viene in mente, leggendo questo delirio, è quella della volpe e dell'uva
ReplyDeleteSi hai ragione madsientist, e' proprio la favola giusta, con rosario e antonio nell parte della volpe frustrata :D
Per la gioia di o'professore riporto la favola in latino :
Fame coacta vulpes alta in vinea
uvam adpetebat, summis saliens viribus.
Quam tangere ut non potuit, discedens ait:
"Nondum matura es; nolo acerbam sumere."
Qui, facere quae non possunt, verbis elevant,
adscribere hoc debebunt exemplum sibi.