L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

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Wednesday, July 23, 2014

Radici e motivazioni del negazionismo

http://www.tankerenemy.com/2014/07/radici-e-motivazioni-del-negazionismo.html

Radici e motivazioni del negazionismo


I disinformatori sono i primi ad essere arciconvinti che la geoingegneria clandestina con tutti i suoi addentellati è reale. Sono simili a quei Siciliani cui si chiede se esiste la mafia. Essi rispondono che non sanno neppure che cosa sia la “mafia”. Sappiamo bene, però, che, ostentando di ignorare il ruolo della malavita organizzata, si trincerano dietro la più rocciosa omertà per paura o per connivenza.


Come si può contestare l’evidenza delle operazioni chimico-biologiche, la frattura che hanno determinato nella storia del pianeta Terra? La si contesta per le seguenti ragioni: o la si conosce in modo superficiale attraverso il filtro dei media ufficiali (è il caso della stragrande maggioranza della popolazione che vive in una campana di vetro all’oscuro dei piani di distruzione orditi dai governi), oppure si tenta di insabbiare la verità, essendo in malafede. E’ questo il caso preciso dei negazionisti: essi non possono non aver compreso le questioni inerenti alle attività di “guerra climatica”. Schiavi di biechi interessi, però, svolgono il loro compito che consiste nel propalare la solita frottola delle “scie di condensazione”.

Tuttavia anche il pur depistante tema delle contrails è soltanto sfiorato: nei loro biliosi articoli privilegiano l’argomento ad personam, provando a screditare i ricercatori e gli scienziati. Gli occultatori si cimentano in analisi pseudo-psicologiche e pseudo-sociologiche, scadono in una serie di insulti, non disdegnando la scatologia.

Pur essendo sovente laureati, NON scienziati, quando i negazionisti obtorto collo affrontano il soggetto cruciale, restano nel vago: non puntualizzano i valori termici, barici ed igrometrici che sono necessari alla formazione di una scia di condensa. La loro “scienza” è fumosa, generica, frammentaria, epidermica. Codesta imbarazzante faciloneria non si accetterebbe neppure in un manuale in uso nella secondaria di primo grado, ma è il massimo che si riesce a spremere dai depistatori.

Quali sono gli interessi in gioco? E’ semplice rispondere: percorsi universitari facilitati, carriere accademiche più o meno folgoranti, impieghi in aziende strategiche, patentini da giornalisti, finanziamenti a fondo perduto per l'apertura di attività commerciali, aderenze in partiti politici, associazioni “ambientaliste”, testate, gruppi di pressione… E’ uno scenario desolante, di abissale ignoranza (in primo luogo della lingua italiana) associata a formidabile spregiudicatezza. [1] Si capisce: i vantaggi sono numerosi, non solo congrue prebende, ma pure la gloria (usurpata ed immeritata) di “scienziati” o, per coloro che si accontentano, di “divulgatori scientifici”.

Naturalmente tutto ciò non è scienza, bensì mistificazione. La disinformazione è la sentina del mondo. Invano cercheremo delle motivazioni non dico nobili, ma almeno normali all’interno della cloaca in cui amano sguazzare i negazionisti. Il loro obiettivo non è sbarcare il lunario, ma bruciare le tappe e, nel contempo, sfogare le loro frustrazioni contro i loro avversari. Solo dei paranoici, degli psicopatici possono trovare soddisfazione in una miserabile esistenza ingorgata nel turpiloquio, nel livore, nella monomania. Solo dei vigliacchi possono aggredire i ricercatori indipendenti ed i cittadini svegli, nascosti dietro l’anonimato e protetti da istituzioni corrotte sino al midollo.

Sono dei buffoni feroci, ma pur sempre dei buffoni.

Abbiamo deciso di rendere pubbliche le informazioni a suo tempo fornite alla Magistratura, poiché siamo consapevoli che il noto stalker, diffamatore di professione, dispone delle sue coperture in alto loco, per cui questo documento non potrà essere più limitato ad una stretta cerchia di toghe, ma è, da oggi, pubblico. Coloro che proteggono Federico De Massis alias Task Force Butler e gli altri suoi sodali, sappiano che nulla sarà più possibile insabbiare.

PERCHE' LO STALKER TASK FORCE BUTLER E' DE MASSIS FEDERICO (file PDF)


[1] Si pensi all’ignobile scartafaccio a firma di uno che che pomposamente presenta le sue credenziali “Primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna, esperto in fisica delle particelle, lavora all'esperimento CMS dell'LHC al Cern (sic) di Ginevra”. Sarà pure megadirettore galattico e magnifico rettore dell’Università cosmicomica del pianeta Papalla, ma già infiora il titolo del suo brogliaccio con due strafalcioni: “Paura delle scie chimiche? A quanto pare si… ecco cosa è successo”. Scrive “sì” senza accento e “cosa”, in luogo di “che cosa”. Dovrebbe andare a spaccare le pietre nelle Latomie, non tornare sui banchi della prima elementare, perché per lo studio è negato!

Sunday, August 7, 2011

Romeo, il gatto dell'ateneo

Torniamo agli antichi splendori con questa rosicata gigantesca.

http://www.tankerenemy.com/2011/08/romeo-il-gatto-dellateneo.html

Romeo, il gatto dell'ateneo

9 commenti:

corrado ha detto...

la propaganda va avanti su tutti i fronti, acquisendo adesso anche anarchici che negano l'esistenza delle scie chimiche e reputano "roba da fascisti" chiedere l'abolizione del signoraggio (LINK)


Nel frattempo un servizio della CNN mostra la presenza di piombo, ARSENICO ed altri prodotti tossici nei seggiolini per auto per bambini - LINK

In Malawi vaccinano a mano armata 131 bambini e condannano alla prigione il padre di uno di loro
- LINK

Segnalo due brevetti sulla manipolazione mentale tradotti in Italiano:

tramite frequenze sonore non udibili all'orecchio umano

tramite segnali elettromagnetici generati da monitor di PC e televisioni

Chi pensa che i nostri padroni non le utilizzino sbaglia di brutto

Straker ha detto...

Il potere affila le armi.

Trotterella ha detto...

@Corrado
mi viene in mente che la codifica mp3 o le altre similari siano dei cavalli di Troia per inserire appunto frequenze di disturbo.
Di qui la falsa lotta delle case discografiche contro la pirateria che invece, secondo me, è estremamente funzionale ai loro scopi.

gigettosix ha detto...

Ottimo articolo, le università sono diventate macchine per fare soldi senza contare la proliferazione di master inutili e costosissimi.
Ma anche qui se stiamo a vedere, tra i piani della cosiddetta "rinascita democratica" P2 rientrava proprio: l'abolizione del valore legale dei titoli di studio.
Studiare sta diventando un sistema sempre più macchinoso ed inutile, l'unico modo rimasto per fare carriera è votarsi al leccaulismo e al negazionismo.
Pensiamo solo alle ridicole affermazioni di un noto dottore che mette in causa ragni volanti e nega l'esistenza di scie circolari.

Straker ha detto...

Pensiamo solo alle ridicole affermazioni di un noto dottore che mette in causa ragni volanti e nega l'esistenza di scie circolari.

Sinone.

Zret ha detto...

Corrado, la tua analisi dell'anarchismo è molto sagace. Naturalmente le eccezioni esistono, ma le ideologie comprimono e reprimono. Anche molti siti comunisti negano le scie chimiche. E' indiscutibile che il materialismo storico ha prodotto una visione del mondo rigida oltre che inadatta a dar conto di chi agisce dietro le quinte.

Ciao

Zret ha detto...

Trotterella, ritengo tu abbia ragione.

Ciao

Zret ha detto...

Gigettosix, pure nel caso del sistema accademico vale la gradualità: gli atenei vengono snaturati un po' alla volta, in modo quasi impercettibile. Ecco perché oggi sfornano uno come Sinone-Spiderman, mentre domani sarà ancora peggio.

Ciao

Straker ha detto...

E che dire di Daniele Montanino (Underek)?

Università di Lecce.

Friday, September 10, 2010

Scie chimiche, forum, intrecci e linguaggio orientato (Troppo tardi, Tom)

http://www.tankerenemy.com/2010/09/scie-chimiche-forum-intrecci-e.html

Scie chimiche, forum, intrecci e linguaggio orientato (Troppo tardi, Tom)

E' vero: è spiacevole ed anche doloroso addivenire a certe conclusioni, ma non si può sottacere che l'informazione considerata controcorrente è – piaccia o no - una costola del sistema. E' vero: crollano dei miti. Chi scrive un tempo ha dato fiducia a giornalisti e ricercatori che reputava liberi ed in buona fede, nonostante legittime divergenze di opinioni. Era una fiducia mal riposta, poiché alcuni personaggi hanno saputo e sanno coagulare attorno a sé il consenso, la stima e pure la simpatia di lettori nauseati dai media di regime.

Queste persone hanno creato siti, pubblicato riviste, organizzato e tenuto conferenze, non mirando al risveglio delle coscienze, ma per mantenerli nel recinto di infinite ed inutili discussioni. La loro strategia è come quella di Quinto Fabio Massimo: si basa sul temporeggiamento. Per discutere il luogo virtuale per eccellenza è il forum ed è proprio nei forum, simili a vivai, che sono nati e cresciuti disinformatori mascherati non di rado scelti come onnipotenti e tirannici moderatori. Non ci si riferisce ai forum del "Corriere" o della "Stampa", ma a quelli annessi a portali "indipendenti". Che cosa accade? Accade che un utente che denuncia le scie chimiche o altri temi scomodi subito è tollerato, ma poi diventa oggetto di denigrazioni e di angherie di ogni tipo. Il dibattito presto degenera e l'iscritto onesto viene isolato: ogni pretesto è utile poi per calunniare quei pochi ricercatori che non si lasciano traviare e che non si piegano alle intimidazioni.

Così, su un noto forum Fighter è espulso, il suo indirizzo IP è - in modo molto democratico - bloccato, mentre Gugumatz (figura legata al C.I.C.A.P.) è nominato moderatore: può avvenire ciò all'insaputa del capo e dei suoi esimi collaboratori, anzi senza il loro avallo? Su un altro forum, l’utente Brunotto che, tra l’altro, era stato sempre pacato e costruttivo, è estromesso, laddove i negazionisti imperversano con scherni e volgari offese.

Non sapendo più come colpire la ricerca, utenti subdoli e pseudo-attivisti si inventano accuse ridicole che sono vere e proprie falsità: "X ha indossato il cappellino della C.I.A., ergo è un agente segreto" (sic). "Y finge di occuparsi di scie chimiche, ma, con il suo atteggiamento rigido (la rettitudine viene definita “rigidità” o “ossessione” o “paranoia”), danneggia la causa, ergo è un disinformatore". "Noi, invece, utenti tolleranti e sinceri dibattiamo con tutti, persino con Attivissimo: noi siamo democratici". Si scambia la licenza per democrazia. Dietro il paravento della democrazia, certi iscritti ai forum compiono tutte le azioni più vergognose: diffondono insinuazioni, diffamano, seminano discordia, escogitano trappole per mettere in cattiva luce gli attivisti veri ed i loro collaboratori. Sono tecniche tipiche dei servizi (queste sì!): prima di uccidere i dissidenti, essi vengono sbeffeggiati, intimiditi, isolati.

Se si indaga un po’, si scoprono gli altarini: non ci riferisce qui tanto a certi colori simbolici ed ai loro abbinamenti che campeggiano sulla pagina principale di alcuni siti o riviste, piuttosto agli strani intrecci tra curatori di siti ed esperti… Segui la scia della nanotecnologia, della cavitazione, degli “studi” sull’ambiente, della gestione di sistemi informatici e di telecomunicazione… e troverai il disinformatore occulto. Cerca il collegamento con le università, centri di controllo mentale e luoghi di arruolamento e di addestramento per ciarlatani. Vi troverai il disinformatore.[1]

Non intendiamo disconoscere le benemerenze di direttori e redattori di pubblicazioni “eretiche”: hanno proposto articoli validi e contribuito ad incrinare l’egemonia del pensiero unico, ma il vero scopo dei vertici non è né la divulgazione né la lotta contro il potere costituito. Abbiamo pubblicato anche alcuni loro articoli di cui riconosciamo lo spessore: le verità possono prescindere dal messaggero. Il vero obiettivo, però, è acquisire una buon nome per poi anestetizzare l’opposizione ed impedire, fingendo di cambiare tutto, mentre non cambia niente, che la verità si affermi e che i cittadini agiscano.



Qui viene a taglio l’analisi di Giulio Carlo Argan, a proposito di Andy Warhol e più in generale della Pop art. Lo storico dell’arte scriveva che quella di Warhol era “un’opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. L’opposizione è voluta, poiché è valvola di sfogo, perché è un modo per liberare energie che potrebbero indebolire, se focalizzate, l’establishment. E’ autorizzata, perché il sistema può ostentare graziosamente il suo atteggiamento “democratico”. Non di rado questa “opposizione” è creata dal sistema stesso con il fine di surrogare quella vera: ad esempio, molti movimenti contro il nucleare sono stati fondati e finanziati da imprenditori che costruiscono centrali atomiche!

All’interno di questa strategia (che è soprattutto un raffinato metodo comunicativo), il giornalista “libero” gioca un ruolo fondamentale, il ruolo di guardiano del gregge o di custode del cancello, gatekeeper. Gugumatz ha come avatar una pecora: molto interessante.

Questa dissidenza blanda o fittizia ama il contraddittorio con i disinformatori di professione: un contraddittorio con questi figuri significa legittimare la propaganda, coonestare le menzogna di stato. Non solo, oltre a dare credibilità a personaggi la cui mala fede è arcinota, si perpetua la solita vana diatriba sul 9 11 e temi simili. Si continua a pestare l’acqua nel mortaio: la conferenza come brillante conversazione, come argomento da salotto. Intanto la gente si ammala e muore, il pianeta è devastato, ma le priorità sono altre: affibbiare l’aggettivo “paranoico” a chi contesta il sistema, raccogliere le “prove”. Fermate il mondo! Devo partecipare ad un convegno.

Intanto utenti e moderatori infiltrati o, meglio, reclutati ad hoc, sfruttando il mal acquisito credito di portali “autonomi” bazzicano in quasi tutti i forum della Rete, incuranti di negare la linea editoriale del sito di riferimento (una linea ufficiale), per subornare iscritti genuini: raccontano loro menzogne di ogni tipo e costringono gli altri fruitori ad estenuanti controversie sul punto di rugiada, sulla legge di Clausius Clayperon e quisquilie simili. Pontificano, sviano, plagiano, insultano… Quando si mettono al corrente i responsabili dei forum di questa condotta non proprio cristallina, che cosa avviene? I responsabili prima nicchiano, affermano di non avere tempo di leggere tutti gli interventi sul forum, quindi, criticati per la loro “clemenza”, prendono le difese degli imbonitori ed anzi ne giustificano le iniziative, con il consueto pretesto della “democrazia”. Infine ricorrono al termine “paranoico”: la maschera è stata gettata.

E’ così: sono dei disinformatori occulti e, se non lo sono, agiscono e scrivono come loro. Dai frutti li riconosceremo e non ci sembrano, nonostante le apparenze, gustosi frutti di bosco.




[1] Tra tutti gli atenei spicca l’Università di Pavia, roccaforte del C.I.C.A.P. Qui accenniamo al fatto che, come avviene nell’ambito delle società segrete (si pensi anche alla distinzione tra Partito interno ed esterno, in “1984” di George Orwell), è probabile che esista un C.I.C.A.P. esterno, cui appartengono i noti Eco, Morocutti, Toselli, Polidoro, Angela, Grassi, Hack etc., ed uno interno, dove operano personaggi insospettabili, ufficialmente autori e responsabili di alcuni siti ritenuti di informazione “libera”. A causa della compartimentalizzazione della struttura, si deve presumere che gli esterni non siano al corrente di chi siano gli interni, anzi costoro agiscono come detrattori dei primi.