L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Tuesday, March 19, 2013

Verso una piccola era glaciale?

http://www.tankerenemy.com/2013/03/verso-una-piccola-era-glaciale.html

Verso una piccola era glaciale?

“Nemo”, la furiosa tempesta di neve che ha colpito nel mese di febbraio gli Stati uniti orientali è inscrivibile, come altri fenomeni, in uno scenario di cambiamenti naturali o è la conseguenza di interventi militari? Dane Wingington ritiene che l’impulso principale alle fluttuazioni climatiche estreme sia dato dalla geoingegneria clandestina.

Il clima ed il tempo sono sistemi complessi con molteplici variabili in gioco e così sembra difficile stabilire quali fattori incidano maggiormente sugli eventi meteorologici. Sembra, perché, quando si ricorda quanto siano massicce e costanti le attività di manipolazione, si è costretti a concludere che l’azione “umana” è comunque determinante.

La dispersione di particolato igroscopico è all’origine di una riduzione complessiva delle precipitazioni soprattutto in alcuni paesi. Le mappe della siccità degli Stati Uniti testimoniano chiaramente una penuria di piogge e l’assottigliamemto del manto nevoso. Non mancano, però, le eccezioni: così si scatenano burrasche, uragani, blizzards. Le tormente di neve sempre più spesso sono definite con il neologismo “tempeste di neve pesante bagnata”: esse di solito causano ingenti danni agli alberi, alle linee elettriche, agli edifici. Il neologismo, coniato e diffuso da canali meteo di disinformazione, come “Weather channel” di "ClassMeteo TV", denota l’artificialità del fenomeno.

Ci chiediamo in che misura questa morsa di gelo che ha attanagliato il New England sia da collegare a variazioni subìte dalla Corrente del Golfo: è noto che le grandi correnti marine rappresentano un fattore essenziale nella distribuzione termica e dell’umidità nel pianeta. Gli oceani trasportano oltre metà del flusso globale di calore dall’equatore ai poli. Quali sono le ripercussioni delle attività di geoingegneria marina (fertilizzazione degli oceani soprattutto con il ferro) sulle correnti fredde e calde, sulla loro direzione e salinità? Se la salinità della Gulf stream dovesse diminuire, a causa dello scioglimento del pack, la corrente calda potrebbe attenuarsi o deviare in modo sensibile.

Gli equilibri biologici e climatici sono molto delicati. All’origine dei vari sconvolgimenti atmosferici sono decisive lo spostamento e l’interruzione delle jet streams, operate in particolar modo attraverso armi elettromagnetiche. Un effetto domino può spiegare perché la geoingegneria aerea e quella marina stiano creando una micidiale sinergia foriera di aberrazioni sempre più evidenti, forse anche di una piccola era glaciale.


Fonti:

- Redazione di “Segni dal cielo”, Tempeste di neve e freddo glaciale: la Corrente del Golfo si sta fermando, 2013
- D. Wingington, Winter storm Nemo, 2013

Articolo correlato:
Sofia Smallstorm, Scie chimiche e homo novus, 2012

Friday, April 16, 2010

La nebbia che uccide

Oggi nuova colossale figura di merda del minkiateam sanremese (di adozione).

Visitate il blog di Wasp per credere.

http://www.tankerenemy.com/2010/04/la-nebbia-che-uccide.html

La nebbia che uccide

Clouds of sulphur everywhere. (J. Mayer, Heartbreak warfare)

Lo zolfo è elemento chimico (S) dal reticolo cristallino rombico. E’ un tipico non metallo, dal comportamento chimico affine a quello del selenio e del tellurio. Nella sua forma nativa, lo zolfo è un solido giallo. E' insolubile in acqua, solubile, invece, in vari solventi organici, specialmente nel solfuro di carbonio. Brucia facilmente a contatto con l'aria, generando biossido (o diossido) di zolfo (si eviti l'obsoleta ed imprecisa dicitura "anidride solforosa") e si combina direttamente con molti metalli o non metalli. Lo zolfo ha numerosi composti: tra i composti ossigenati si possono citare il monossido di zolfo (SO), ottenuto da zolfo e biossido di zolfo sotto l'azione di scariche elettriche, il biossido di zolfo (SO2), composto base per la fabbricazione dell'acido solforico, il triossido di zolfo (SO3), ricavato industrialmente dal biossido di zolfo. L'acido solfidrico o solfuro d'idrogeno è un derivato con grado di ossidazione -2 (H2S): è usato nell'industria come reagente ed ha il caratteristico sentore di uova marce.

Un altro composto è l’esafluoruro di zolfo (SF6): è un gas serra potentissimo, giacché ha un potenziale di riscaldamento globale pari a 23.900, cioè una tonnellata di SF6 cagiona un aumento dell’effetto atmosfera pari a quello arrecato da 23.900 tonnellate di biossido di carbonio (CO2)! L’esafluoruro di zolfo è un gas che possiede caratteristiche dielettriche notevoli, perciò è largamente impiegato nei sistemi radar militari (ad esempio, AWACS) come medium per la propagazione delle onde. Attualmente gli standard militari usano esafluoruro di zolfo puro e nessuna alternativa viene proposta. L'esafluoruro di zolfo cattura efficacemente la radiazione infrarossa e, vista la sua relativa inerzia chimica, non viene rimosso velocemente dall'atmosfera terrestre. L’esafluoruro di zolfo è impiegato pure come gas tracciante per lo studio delle peculiarità chimico-fisiche delle nubi.

Lo zolfo è usato nella vulcanizzazione della gomma sia naturale sia sintetica, in viticoltura e frutticoltura come antiparassitario, nella preparazione di esplosivi, fuochi artificiali, fertilizzanti, fiammiferi e nella preparazione della pasta di legno.

I composti dello zolfo sopra menzionati sono ingredienti tipici delle scie chimiche: essi vengono diffusi nella biosfera per aumentare le temperature, visto che producono un "effetto serra" di gran lunga superiore a quello dovuto al biossido di carbonio. Lo spargimento di SO2 genera una nebbia artificiale di colore giallognolo, dal momento che tale composto, a contatto con l'aria, reagisce formando acido solforico (H2SO4). Si tratta di una foschia che prescinde da alti valori di umidità: infatti le irrorazioni clandestine determinano un repentino e sensibile decremento dei valori igrometrici anche nelle località costiere un tempo piuttosto umide. Ne risulta una disidratazione dell'atmosfera ed una notevole diminuzione dell'escursione termica tra giorno e notte, poiché le nuvole di zolfo imprigionano, durante le ore notturne, il calore negli strati bassi dell'atmosfera, impedendo alla radiazione termica di dissiparsi nello spazio.

Le caligini sulfuree costituiscono uno degli inquinanti più nocivi: l'acido solforico, sotto forma di piogge acide, danneggia il manto fogliare di alberi ed arbusti, acidifica i laghi ed i suoli, causando l'estinzione della fauna ittica e la sterilità del terreno, corrode i monumenti. Non solo, i derivati dello zolfo originano l'incremento delle infezioni a carico delle vie respiratorie (bronchite, tracheite, spasmi bronchiali, enfisema, difficoltà respiratorie negli asmatici), malattie cardiache, squilibri comportamentali e nella circolazione del sangue, danni agli occhi ed alle orecchie, al sistema immunitario, al sistema nervoso, ai reni, al fegato, al cervello, disturbi del metabolismo ormonale, reazioni cutanee, senso di soffocamento e crisi respiratorie. Sono anche tra le concause del Parkinson.

Le crisi respiratorie talora letali, che colpiscono sia gli uomini sia gli animali, sono divenute purtroppo sempre più frequenti: questi problemi sono dovuti ai composti dello zolfo.

I composti dello zolfo sono stati suggeriti da alcuni "scienziati" pazzi come "rimedio" al problema del riscaldamento globale: rilasciati nell'atmosfera dalle eruzioni vulcaniche, essi abbassano le temperature con conseguenze devastanti sugli ecosistemi (diminuzione della luce solare, precipitazioni acide...). In realtà i suggerimenti dei fautori della geoingegneria spacciano come progetto per "salvare il pianeta" ciò che è da decenni una criminale attività, basata anche sulla diffusione dei composti dello zolfo nell'ambiente.

Ogni volta in cui i servizi meteo preannunciano "innocue velature", “cieli lattiginosi”, "nebbie diffuse", siamo certi che saranno sparsi veleni che provocano disturbi e malattie. Sono veleni che uccidono.

Fonte: Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. Inquinamento, Zolfo