L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Sunday, December 23, 2012

Thimerosal: Pediatri contestano le Nazioni Unite


http://autismovaccini.com/2012/12/22/thimerosal-pediatri-contestano-le-nazioni-unite/

Thimerosal: Pediatri contestano le Nazioni Unite

mercurio_nei_vacciniSe si inietta Thimerosal negli animali, il loro cervello si ammala. Se si applica su tessuti viventi, le cellule muoiono. Se lo inserisci in un contenitore di Petri, la coltura muore. Se si conoscono questi fatti, è sconvolgente che qualcuno voglia pensare di iniettarlo in un neonato senza causare danni [Dr Boyd Haley, capo del Dipartimento di Chimica dell’Università del Kentucky, [BUGIARDO E FALSARIO: Haley è IN PENSIONE, leggi qui] in Mercurio nei vaccini e specifiche lesioni cerebrali].
Malgrado questo concetto è stata versata nuova benzina sul fuoco, che ha inasprito il dibattito già acceso in merito sulla sicurezza dei vaccini somministrati  ai bambini, da parte della più grande organizzazione americana di pediatri, per contrastare una proposta delle Nazioni Unite di vietare il conservante contenente mercurio nei vaccini offerti su scala mondiale.
Così, la American Academy of Pediatrics ha approvato la raccomandazione di un gruppo di specialisti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in disaccordo con la rimozione del Thimerosal dai vaccini destinati all’infanzia e dalla filiera produttiva.
A questo proposito ricordiamo, se per caso l’Ufficio Legale della Glaxo di Verona capitasse da queste parti, [lo spero vivamente] che siamo sempre in attesa di ricevere Vostra dichiarazione scritta in merito alla sicurezza del vaccino combinato esavalente Infanrix Hexa, che confermiate con assoluta certezza che il Thimerosal non è presente in questo vaccino, [ecco qui, buffone: DI' DOVE E' INDICATO IL THIMEROSAL] e speriamo vivamente di non doverci rivolgere nuovamente alla Magistratura per chiarire anche questo ulteriore aspetto. [forse è meglio che non ti rivolgi a nessuno, tanto ci pensa da sola la Giustizia - anche in periodo natalizio - a sistemare le storture cerebrali degli straccioni. In tempi non brevi, purtroppo, ma il meccanismo funziona, grazie al cielo]
Chiusa questa doverosa divagazione, [divaga, divaga...] ricordiamo che il divieto in merito all’utilizzo del mercurio in ambito sanitario è stato perfezionato nel corso di riunioni organizzate dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente [UNEP]. L’obbiettivo è quello di creare un trattato universale vincolante in cui i paesi decidono di fermare l’inquinamento da mercurio per l’ambiente e l’esposizione tossica per l’uomo.
Associazioni come la Coalition for Mercury-Free Drugs hanno presentato studi alla UNEP che mostrano i “gravi pericoli”  per la salute nell’utilizzo del mercurio nei vaccini e nelle otturazioni dentarie.
La UNEP è stata invitata a modificare i propri programmi per l’uso del Thimerosal nei vaccini, soprattutto dalla Coalizione Safe Minds che detiene il mandato per l’Autismo e i disturbi alla salute indotti dal mercurio e da altre sostanze tossiche artificiali.
Per evitare che iniettino mercurio [Thimerosal] in donne incinte, neonati e bambini in tutto il mondo, Safe Minds [garanzia di straccioneria, non a caso] si è fatta promotrice di una petizione che vi invitiamo a firmare per sostenere l’eliminazione globale del mercurio da tutti i prodotti medici, farmaceutici e per la cura personale: il secondo elemento più tossico sulla terra non deve avere posto nella medicina del XXI secolo!
Solo un trattato universale come questo [TRATTATO UNIVERSALE????? Ma impara l'italiano e ad usare gùgol translèit, poveretto] può mettere sempre più pressione alle industrie farmaceutiche affinchè si impegnino a cercare alternative differenti, anche dall’alluminio [altro potente composto neurotossico] che in molti casi è stato potenziato in modo scriteriato nel tentativo di farci credere che il  Thimerosal era stato rimosso dai vaccini.
Gli specialisti della American Academy of Pediatrics si ostinano ad affermare che il divieto di utilizzo del Thimerosal metterebbe a rischio di malattie milioni di bambini, ignorando candidamente che il Thimerosal ha contribuito in modo esponenziale a rovinare il cervello e la vita dei nostri figli.
Gli specialisti della American Academy of Pediatrics giustificano la loro posizione affermando che il Thimerosal è indispensabile perchè in alcuni paesi mancano i sistemi di refrigerazione e non possono permettersi le più costose confezioni monodose. Anche in questa affermazione c’è una palese contraddizione in quanto, indipendentemente dalla presenza di Thimerosal, i vaccini sono farmaci soggetti a conservazione secondo le modalità della catena del freddo.
Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla conservazione e alle modalità d’uso possono ridurre l’efficacia, con il risultato di una inadeguata risposta immunitaria nel soggetto ricevente, e ciò che è ancor più grave è che i vaccini mal conservati non sono distinguibili dai vaccini correttamente conservati.
Se ci fosse uno studio a discapito delle sigarette come generatrici del cancro al polmone finanziato dalla società Phillip Morris, quale sarebbe il valore nominale dello studio? Sarebbe esattamente ZERO, come il parere della American Academy of Pediatrics che vuole far credere alle Nazioni Unite che il mercurio è scientificamente sano per i nostri figli.

Tuesday, October 30, 2012

Non esistono vaccini sicuri e non esistono antivaccinisti intelligenti


http://autismovaccini.com/2012/10/28/non-esistono-vaccini-sicuri/

Non esistono vaccini sicuri


Non esistono vaccini sicuri. Non sono mai esistiti e mai esisteranno finchè esisterà una corrente di dati non dimostrati e false ipotesi che hanno attraversato la storia della medicina per oltre un secolo. [che palle... sempre le solite vaccate. Descrivi il decorso clinico di un paziente italiano - per farla semplice - poliomielitico o affetto da difterite o vaiolo ecc. Come? Non sai farlo? E' perché NON SE NE VEDONO DA DECENNI GRAZIE - ANCHE - ALLE VACCINAZIONI] Il fatto è che ogni singolo vaccino è ora esposto alla mancanza di prove [vedi sopra] che dimostrino la sua capacità di prevenire una certa malattia. Pensate che sia un’esagerazione? Ripensateci.
La realtà è fotografata in duecento anni di grafici relativi alla mortalità, che molto presto inizierò a pubblicare. [AHAHAHAHAHAH DUECENTO anni di grafici?] In altrettanti grafici, che prendono in considerazione la diminuzione delle malattie e l’efficacia delle vaccinazioni contro i pericoli, emergono le contraddizioni dei funzionari sanitari. La popolazione non è stupida e ora più che mai ha compreso di ascoltare un messaggio che si sta diffondendo a macchia d’olio. La prova che risalta è che il significato storico delle vaccinazioni posa le sue basi su dei “miti”, degli “slogan da mercato” ripetuti all’infinito anche in mancanza di dati e prove reali.
I contributi discutibili dei vaccini e di altre misure mediche sono state evidenziate con precisione incredibile nel 1977 da John and Sonja McKinlay che, con brillante accuratezza, descrissero come l’assistenza medica è generalmente estranea al miglioramenteo della salute nelle popolazioni. [già, hanno dato più contributi le preghiere e i riti voodoo]
Essi scrivono:
La storia è colma di esempi come, abbastanza presumibilmente, di un numero sufficiente di individui e gruppi autoreferenziali che hanno denunciato costumi e credenze popolari che sembravano minacciare i propri domini di pratica, a tal punto da ritenerle delle eresie. [ecco: estrapolare una frasetta da uno studio di 13 pagine. Solita tecnica.]
Ne sanno qualcosa le colleghe ostetriche che, nel Medioevo, erano addirittura additate dai medici come “streghe”.
Molte delle donne accusate di stregoneria furono infatti “levatrici”. Questo si spiega con il fatto che durante il Medioevo e l’Età Moderna c’era l’idea generalizzata che la nascita aveva qualità magiche e che per questa ragione le levatrici, conoscendo i misteri della nascita, avevano poteri speciali. Con l’istituzionalizzazione della medicina nelle università, l’ostetricia restò l’unica area legata alla medicina e alla salute riservata alle donne, finché gli fu anch’essa portata via nel XIX secolo. Le donne rimasero escluse dalla pratica della medicina, con l’eccezione menzionata, finché apparve la figura infermieristica alla fine del XIX secolo, in particolare con Florence Nightingale.
In quel periodo, la figura infermieristica appare legata al ruolo di cura delle donne, completamente subordinata ai medici. Ora le cose sono cambiate, i tempi sono evoluti e la figura infermieristica ha una sua propria autonomia professionale e giuridica: per questo vi sono alcuni medici vaccinatori che temono il nostro saper fare, il nostro saper essere e il nostro sapere! [evvài di scopiazzata]
L’unica arma a loro disposizione è il disprezzo. Io non sono nessuno, io non sarò mai nessuno, io non potrò essere nessuno ma ho dentro di me tutti i sogni del mondo e proseguo a garantire il mio impegno per fare chiarezza sui vaccini, chiarezza che è sempre mancata. Proseguirò ad essere rigoroso senza cedere a tentazioni da tifoso di calcio, avvalendomi della fantastica e preziosa collaborazione di scienziati e pediatri. E vi posso assicurare che argomenti ne abbiamo a iosa. [mi pare che le premesse non siano buone...]
Eppure una cosa non è affatto cambiata dal Medioevo. I sostenitori dei dati pro-vaccini hanno sempre respinto i dati scientifici delle varie comunità critiche [sempre più ricche di professionisti medici], spesso ricorrendo a esecrabili misure pur di garantire la censura della verità sui vaccini destinati alla popolazione, e all’infanzia in particolare. Nel 2010 un avvocato specialista in ricerca,  Marco Torres, scrive un eccellente articolo [Le 25 regole della disinformazione] [IGNORANTE: 'advocate' NON SIGNIFICA 'AVVOCATO' AHAHAHAHAHAHAHAH Aggiornamento: copio dal minchialink "Marco Torres is a research specialist, writer and consumer advocate for healthy lifestyles. He holds degrees in Public Health and Environmental Science and is a professional speaker on topics such as disease prevention, environmental toxins and health policy."] in merito alla grande menzogna dell’attuale scambio di informazioni che giungono dai media, dove le tante verità che si possono acquisire anche tramite internet [siamo a posto davvero...] sono spesso sballottate [italiano, questo sconosciuto. Ma bastano internet e gùgol translèit - usati ad minchiam, oltretutto] da specialisti della disinformazione al soldo di Big Pharma.
Il crescente malcostume scientifico è gestito da opinion leaders, ovvero individui ingaggiati dalle aziende farmaceutiche che formano [come margherite in un campo] intere agenzie di comunicazione per annunciare imminenti catastrofi e spingere [dietro l'impulso di cattivi maestri] a diffidare della verità seminando il discredito.
Come già anticipato nell’articolo Trema la casta italiana dei vaccini, anche a leggere i risultati di una ricerca tutta italiana [The unbearable lightness of health science reporting] che misura il grado di attendibilità, trasparenza ed equilibrio della divulgazione scientifica sui quotidiani e i settimanali di casa nostra, la risposta non lascia spazio all’ottimismo. [meglio dei siti web degli antivaccinisti. Oddio, non è che ci voglia molto...] Quando si parla di salute al grande pubblico, devono essere soppesati tutti gli aspetti in gioco: i benefici di un vaccino o di una terapia non farmacologica, ma soprattutto i rischi per il paziente e i costi per il sistema. E va cercata e svelata la presenza di eventuali conflitti di interesse, se cioè esiste un legame di natura finanziaria fra l’azienda produttrice e la fonte di informazione: medici, riviste, associazioni, giornalisti. Perchè se l’esperto è a libro paga dell’industria, questo condiziona inevitabilmente il punto di vista. E chi legge, ha tutto il diritto di saperlo!
Quindi cosa c’è di diverso nelle nostre conoscenze sui vaccini rispetto anche a trent’anni fa? … Tutto!
Ogni mese che passa c’è l’esposizione della ciarlataneria [verissimo, ne sto postando un esempio lampante] e dei miti riguardanti le vaccinazioni e dei loro travisati benefici. Sempre più persone stanno diventando consapevoli in modo che la verità non sia più possibile reprimerla. Insomma, potranno anche uccidere il messaggero [come insegna il caso Wakefield] [Wakefield chi? L'ex medico radiato? Quello che ha truccato lo studio del 1998? Quello che s'è intascato più di 400mila sterline per quella patacca? Quello che s'apprestava a sfruttare i suoi brevetti sui vaccini 'singoli'?] ma non potranno mai uccidere il messaggio!
Un report, che è di nuovo oggetto di attenzione da parte di molti media non allineati alle Big Pharma, è un notevole studio pubblicato sulla Cochrane Library che ha definito di “alcuna evidenzia scientifica di beneficio” la vaccinazione antinfluenzale ed ha rilevato come la maggior parte degli studi siano inadeguati.
Gli autori hanno rilevato che i vaccini somministrati per via parenterale, generalmente somministrati tramite iniezione, riducono i sintomi influenzali solo del 4%. Non hanno trovato alcuna prova che la vaccinazione impedisce la trasmissione virale mettendo a nudo il mito della immunità di gregge, sempre più in discussione. Immunità di gregge: scienza imperfetta e fallimento della vaccinazione di massa. Inoltre, gli autori non hanno trovato alcuna evidenza scientifca che comprovi la prevenzione delle complicanze!
Per gli amanti delle statistiche, per intenderci quelli che metterebbero a rischio anche la vita della propria mamma contro ogni evidenza scientifica definendo i danneggiati da vaccino come un sacrificio necessario, il tasso di successo massimo del vaccino antinfluenzale è del 6,25% ed è già una grande sotto-stima considerando che la reazione media di iniezioni con acqua distillata è del 30%.
Sempre più studi indipendenti associano e portano alla luce i segni di tossicità fetale massiva a seguito di vaccinazioni antinfluenzali. Recenti ricerche pubblicate sulla rivista Human & Experimental Toxicology mostrano un incremento del 4,250% di morti fetali riportate nel database statunitense Vaccine Adverse Event Reporting System [VAERS] quando si confrontano tre stagioni influenzali consecutive. [come al solito, i link non parlano di percentuali. Ma fa niente, no? Basta disinformare.]
Il vaccino contro il papilloma virus umano [HPV] è un altro ottimo esempio di un massiccio cover-up al quale sono esposte adolescenti, famiglie e donne in generale, pur di incrementarne le vendite. Lo scorso anno, una pubblicazione in Annali di Medicina  ha denunciato la natura fraudolenta dei vaccini anti-papillomavirus umano [HPV], come Gardasil e Cervarix. Messaggi chiave nel rapporto dei ricercatori sono la mancanza di evidenze scientifiche dei vaccini anti-HPV nella prevenzione del cancro cervicale e la mancanza della valutazione dei rischi per la salute.
Ancor più recentemente, lo stesso National Institutes of Health [ente federale statunitense] si è interrogato sull’uso del vaccino HPV come opzione per prevenire la prevenzione dei tumori maligni del collo dell’utero:  quanto è efficace e sicuro?
Quest’ultimo studio effettua una revisione sistematica delle prove pre- e post- licenza per valutare gli elementi di prova della loro efficacia e sicurezza. Gli autori hanno scoperto che i test clinici di progettazione del vaccino anti-HPV, l’interpretazione dei dati in merito a efficacia e sicurezza, erano in gran parte inadeguati.
Gli autori denotano che il diffuso ottimismo per il vaccino HPV al riguardo dei benefici nel medio e lungo termine sembra basarsi su una serie di ipotesi non dimostrabili, totalmente sovvertite dai dati di mortalità associata a questa vaccinazione e all’interpretazione dei dati attualmente disponibili. Per esempio, l’affermazione che il vaccino anti-HPV riduce approsimativamente del 70% il rischio di tumore del collo dell’utero è effettuata nonostante le evidenze hanno dimostrato che non vi è alcuna regressione del tumore del collo dell’utero anche in un solo caso.
Allo stesso modo, l’idea che i vaccini anti-HPV hanno un profilo di sicurezza impressionante è supportata solo dal design altamente imperfetto delle prove di sicurezza ed è in manifesto contrasto con l’accumulo di prove che emergono mensilmente dal database statunitense Vaccine Adverse Event Reporting System [VAERS], che continuano a collegare questo vaccino a morte e disabilità permanenti [anche l'Italia ne è stata oggetto!].
Vaccinazioni come quella contro l’HPV non sono affatto preventive, possono compromettere gravemente la salute e gli stessi medici possono trovarsi in pesante imbarazzo perchè non potranno mai fornire spiegazioni accurate dei rischi e dei benefici del vaccino, in quanto non si conoscono!
I medici possono solo fare affidamento sulle informazioni cucinate dalle case farmaceutiche, per l’Italia sono GSK e Sanofi [le stesse che stanno giocando attualmente con il vaccino esavalente dell'infanzia e che dal 2009 si danno battaglia a colpi di carte bollate per il monopolio territoriale di questo vaccino anti-HPV]. Inoltre, dal momento che le informazioni sugli effetti farmacocinetici a lungo termine, che studiano l’assorbimento nel corpo, la distribuzione, il metabolismo e l’escrezione degli elementi di questo vaccino, non sono mai stati esaminati e/o analizzati, un medico non potrà mai informare correttamente il proprio paziente [cliente] in merito ai rischi e ai benefici.
Cari genitori, state molto attenti ad offrire vostra figlia in pasto alla sperimentazione di questo vaccino, perchè è questa la linea di fondo!
Prendete bene in considerazione tutti gli imprevisti, spesso voluti, come le mutazioni che si stanno verificando attualmente a causa dei vaccini anti-pertosse, anti-polio e anti-epatite B. Considerate bene anche tutti gli eccipienti presenti in questo vaccino, oppure conservanti molto pericolosi che di anno in anno proseguono ad essere utilizzati. Proseguirete a sentirvi dire che il mercurio nei vaccini non è presente, invece è sempre presente, nulla è mai cambiato!
Nulla è cambiato e mai cambierà quando si tratta dell’efficacia dei vaccini e della loro natura preventiva. Il fatto è che i vaccini non sono mai stati progettati per prevenire una qualunque malattia. Quando si tratta di prevenzione delle malattie, i vaccini sono un mito di grandezza elevata che la maggior parte delle persone non avrebbe mai potuto concepire nella verità dei fatti storici in cui le vaccinazioni sono state sviluppate… per promuovere e non per prevenire la malattia! [vallo a dire a Jenner, Salk, Offit, Sabin... Ma soprattutto, ai milioni di uomini e donne che hanno evitato, grazie ai vaccini, malattie terribili. Semplicemente PENOSO]
E’ solo una questione di tempo, prima che ogni singolo individuo si trovi di fronte alla realtà dei fatti che la vaccinazione e l’immunizzazione sono due concetti difficili da correlare: non esiste correlazione tra bambino sano e la vaccinazione! [ma vattene]
I gravi fatti di queste ultime settimane, che hanno riguardato il ritiro di molti lotti vaccinali, denotano che il gatto è ormai fuori dal sacco e l’industria dei vaccini si sta sgretolando!
Il merito e la validità scientifica delle vaccinazioni è ormai appesa a un filo, [sì, e la fine del mondo avverrà tra poco] e tutto quello che posso dirvi è che ora è arrivato il momento di affossarla definitivamente per rendere giustizia a una generazione di bambini rovinati.

Pubblicato da Gabriele Milani che ha imparato l'inglese e l'italiano e le scienze per corrispondenza al cepu con tiùtor i pàbbblisced straccioni del terrazzino

Saturday, September 1, 2012

Come è possibile giustificare ancora l’iniezione di alluminio nei neonati? Come è possibile che esistano certi straccioni indipezzenti?


Uno dice: "tdm, sei fissato coi vaccini". No, rispondo: son fissato coi ciarlatani che sparano cazzate pericolose in materia di salute a mo' di AK47 perennemente carico. Perché un conto sono le troiate su UFO ecc. (che non fanno male a nessuno, anzi: alle persone col cervello in testa donano attimi di buonumore) un altro sono certe vaccate in malafede che riporto (come queste) 'anche'
per 'dovere civico', per evitare che anche UN SOLO gonzo ci caschi. Nel caso in questione, basterebbe il titolo: QUANDO MAI SI INIETTA ALLUMINIO NEI BAMBINI?
Commenti miei  in calce, 'godetevi' (si fa per dire) questa montagna di merda a cura di un copiaincollatore che - oltretutto - dovrebbe intendersene di medicina, essendo infermiere.
tdm

http://autismovaccini.com/2012/08/31/come-e-possibile-giustificare-ancora-liniezione-di-alluminio-nei-neonati/

Come è possibile giustificare ancora l’iniezione di alluminio nei neonati?

Pubblicato da Milani Gabriele su 31 agosto 2012
Un nuovo studio pubblicato da Journal of Trace Elements in Medicine and Biology avanza una possibilità inquietante: l’idrossido di alluminio, adiuvante comunemente utilizzato nei vaccini dell’infanzia [soprattutto nell'esavalente e nell'anti-pneumoccica], è causa di sovraccarico d’alluminio nel sito dell’iniezione e contribuisce alla patogenesi di malattie come la sindrome da stanchezza cronica, miofascite macrofagica e pseudolinfoma sottocutaneo.
Ciò che crea stupore è la valutazione del caso di una donna di 45 anni che, molti anni dopo aver ricevuto le vaccinazioni, ha manifestato una forma di pseudolinfoma sottocutaneo indotto proprio dai vaccini inoculati in quella precisa zona del corpo, ovvero una forma di lesione cutanea caratterizzata dalla raccolta di linfociti, macrofagi e cellule dendritiche della cute. I ricercatori hanno eseguito una biopsia cutanea nel sito di iniezione dei vaccini e hanno trovato la presenza di Alluminio nei macrofagi. Quando il campione di pelle è stato esaminato si è rilevata la presenza di 768,1 microgrammi per grammo, in peso a secco, contro 5,61 e 9,13 microgrammi di altri due pazienti inseriti nel caso controllo: ben 153 volte superiore alla norma!
Lo studio ammonisce:
Data la patologia della paziente e l’alta concentrazione di alluminio nella biopsia cutanea, gli autori desiderano richiamare l’attenzione in merito all’utilizzo di sali d’alluminio noti per essere efficaci nella preparazione di vaccini singoli o multipli. Il possibile rilascio di alluminio può indurre altre patologie imputabili alla nota tossicità di questo metallo.
I sali di alluminio e altri adiuvanti dei vaccini sono utilizzati per aumentare la risposta anticorpale, ma svolgono questa loro funzione attraverso la ipersensibilizzazione e/o la disregolazione del polo umorale del sistema immunitario [Th2] che, in termini immunologici, equivale a tirare un calcio ad un alveare.
Mentre la presenza di questi adiuvanti consente ai produttori di indurre una stimolazione anticorpale utilizzando meno antigeni [una scelta di profitto], questa reazione anticorpale indotta sinteticamente produce effettivamente un aumento anticorpale ma non assicura che la risposta anticorpale si concentri sull’antigene corretto, contibuendo quindi a minare il concetto di antigene-affinità che dovrebbe essere alla base di misurazione dell’efficacia di un vaccino. Infatti, questi anticorpi stimolati in modo totalmente innaturale generano reazioni incrociate [ad esempio contro la proteina basica della mielina - MBP], causano la rottura della tolleranza del sistema immunitario nel riconoscimento di ciò che è proprio rispetto a ciò che è estraneo [concetto del self e del non-self], scatenando reazioni autoimmunitarie.
E’ decisamente curioso come l’idrossido d’alluminio è iniettato in miliardi di persone ed è utilizzato da un secolo come adiuvante nei vaccini, ma il suo meccanismo d’azione ancora oggi non è del tutto chiaro ed è oggetto di studi approfonditi solo da cinque anni, ovvero dopo che vi sono stati tentativi [mai andati a buon fine] di eliminare la presenza di mercurio nei vaccini.
Sappiamo che l’idrossido di alluminio induce una risposta immunitaria attaverso l’attivazione della risposta infiammatoria all’interno delle cellule mieloidi, attraverso l’attivazione di una chiave immunomediata dell’infiammazione che è nota per indurre la morte celluare. Tuttavia, senza comprendere l’esatto meccanismo d’azione, risulta inaccettabile poter accettare per principio un simile pericolo per la salute dei neonati.
Qui di seguito trovate allegata una fotografia che racchiude [se non fosse che nulla c'è da ridere] il folle concetto dichiarato dal nostro Ministero della Salute in merito alla tossicità dell’alluminio, vecchio al 2003, e che spesso entra a far parte delle definizioni fuorvianti dei nostri media in merito agli imprecisati ”recenti studi di sicurezza dei vaccini del Board Scientifico Vaccinale” assunti come prova per rigettare la correlazione autismo e vaccinazioni

Il fosfato di alluminio contiene il 41,79% di alluminio molecolare mentre l’idrossido di alluminio ne contiene il 34,58%, e dato che ogni dose di ESAVALENTE ILLEGALE contiene rispettivamente 1,45 mg di fosfato di alluminio e 0,95 mg di idrossido di alluminio, risulta che ogni dose contiene 935 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE.  Se poi pensiamo che al vaccino ESAVALENTE oggi combinano nella stessa seduta il vaccino ANTIPNEUMOCOCCICO che contiene altri 125 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE, se la matematica non è un’opinione comporta un carico totale di ALLUMINIO MOLECOLARE di 1060 mcg.
Pertanto, cari medici vaccinatori, quando iniettate 1060 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE in un neonato di 6 kg siete coscienti del potenziale danno che state provocando?
Lo scorso anno, uno studio pubblicato sulla rivista Current Medicinal Chemistry  [intitolato "Adiuvanti vaccinali con alluminio: sono sicuri?"] ha sottolineato i problemi di sicurezza:
L’alluminio è una neurotossina sperimentalmente dimostrata e l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini. Nonostante i quasi 90 anni di uso diffuso degli adiuvanti in alluminio, la comprensione medica e della scienza medica in merito al meccanismo di azione è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una notevole scarsità di dati al riguardo della tossicologia e farmacocinetica di questi composti. Nonostante questo, la nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro sembra essere ampiamente accettata. La ricerca sperimentale, tuttavia, dimostra chiaramente che gli adiuvanti con alluminio inducono gravi disturbi immunologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazione cerebrale a lungo termine e relative complicazioni neurologiche, e possono avere profonde e diffuse conseguenze negative sulla salute. A nostro parere, la possibilità che il beneficio del vaccino è stato sopravvalutato e il rischio di potenziali effetti negativi sottovalutato, non è stata valutata rigorosamente dalla comunità medica e scientifica”.
Un altro studio pubblicato nel 2011 sulla rivista Journal of Inorganic Biochemistry ha sollevato il tema della correlazione tra autismo e vaccinazioni, concentrandosi sul ruolo cruciale degli adiuvanti in alluminio come agenti neurotossici. Vale veramente la pena leggere l’abstract dello studio, in quanto non sarà mai possibile ritrovare queste informazioni in alcun quotidiano, rivista o programma televisivo nazionale
I Disturbi dello Spettro Autistico [DSA] sono gravi malattie mulsistemiche dello sviluppo e rivestono una urgente preoccupazione nella salute pubblica. Disfunzioni del sistema immunitario e disfunzioni cerebrali sono alla base delle carenze determinate nei DSA. L’alluminio, adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini, è una dimostrata tossina neurotossica e forte stimolatore immunitario. Quindi, l’alluminio ha le potenzialità per indurre disturbi neuroimmunitari. Nel valutare il grado di tossicità nei bambini, devono essere considerati alcuni punti chiave:
  • i bambini non dovrebbero essere mai considerati come “piccoli adulti”, in quanto la loro particolare ed unica fisiologia li rende vulnerabili agli insulti tossici;
  • se la sola esposizione all’Alluminio con pochi vaccini può portare alla compromissione cognitiva e immunitaria negli adulti, è irragionevole non domandarsi se i programmi vaccinali dell’infanzia [spesso contenenti 18 vaccini con vari adiuvanti] sono davvero sicuri;
Applicando i criteri di Hill per stabilire la causalità tra l’esposizione e l’esito, abbiamo valutato se l’esposizione all’Alluminio dei vaccini può contribuire all’aumento della prevalenza dei DSA nel mondo occidentale; i nostri risultati dimostrano che:
  1. i bambini provenienti dai paesi con la più alta prevalenza di DSA hanno una maggiore esposizione ai vaccini contenenti alluminio;
  2. l’aumento dell’esposizione agli adiuvanti con Alluminio è correlata  con l’aumento della prevalenza di DSA osservata negli ultimi decenni negli Stati Uniti,
  3. esiste una correlazione significativa tra la quantità di Alluminio somministrata in età pre-scolare e la prevalenza attuale di DSA in sette paesi occidentali, in particolare a 3-4 mesi d’età
  4. l’applicazione dei criteri di Hill per questi dati indica che la correlazione tra l’Alluminio dei vaccini e i DSA può essere causale;
  5. poichè i bambini rappresentano una frazione della popolazione più a rischio di esposizione all’Alluminio, una valutazione più rigorosa della sicurezza degli adiuvanti in Alluminio è giustificata.
L’Alluminio non ha alcuna nota funzione benefica in biologia. E’ necessario aumentare la consapevolezza della pericolosità di questo metallo nel ruolo del cancro alla mammella, per la sua proprietà d’azione “metalloestrogena”, e per la sua presenza anche nei prodotti per la cura del corpo [per esempio negli antitraspiranti], nei farmaci, nell’ambiente, e nel nostro cibo.
Ricordo il concetto più volte espresso dal 2008 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare [EFSA] che ha affermato come la quantità settimanale di alluminio nella dieta [di una persona adulta!] non dovrebbe superare 1 mg/Kg di peso corporeo, riducendo di ben sette volte la soglia precedente, eppure si prosegue ad iniettare Alluminio in quantità criminali nel corpicino dei neonati [e qualcuno  ha anche la faccia tosta di paragonare la dose diretta dell'iniezione intramuscolare in un neonato con la dose ipotetica assunta con la dieta dall'adulto].
Nel documento dell’EFSA si fa riferimento ad alimenti [pane, dolci, biscotti, cereali, spinaci, funghi, lattuga], ai latti artificiali per neonati [necessità di fare controlli]; si ritengono trascurabili le quantità di alluminio cedute da rotoli, vaschette, utensili da cucina e sono assolte le lattine. Si cita anche che:
Dopo l’assorbimento, l’alluminio si distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale trasportatore degli ioni di alluminio nel plasma è la proteina legante il ferro, la transferrina. L’alluminio è in grado di penetrare nel cervello e raggiungere la placenta e il feto“.
E’ ormai chiaro che in osservanza del principio di precauzione, i vaccini che contengono Alluminio [e qualunque altro prodotto tossico] non dovrebbero essere somministrati in neonati di pochi mesi. Alluminio e Vaccini: accoppiata devastante per il cervello

1) lo studio citato è solo un abstract http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22425036
2) riguarda UN SOLO CASO
3) lo straccione "dimentica" di citare la 'fonte'  http://tinyurl.com/7fam7kl ovvero infowars ovvero Alex Jones ovvero uno dei peggiori esseri sulla faccia della terra, e ha 'adattato' il testo (di minchia) con riferimenti all'Italia
4) qui  http://emedicine.medscape.com/article/1099188-overview che cos'è VERAMENTE (anche se divulgativo, il tutto) uno pseudolinfoma
5) leggetevi questo http://tinyurl.com/clfcguf sui vaccini e annessi e connessi, aggiornato al gennaio 2012, che smonta decine e decine di troiate, e smettetela di fracassare i cabbasisi con certe minchiate.
tdm

Monday, August 20, 2012

Mercurio nei vaccini e specifiche lesioni cerebrali negli straccioni indipezzenti


http://autismovaccini.com/2012/08/18/mercurio-nei-vaccini-e-specifiche-lesioni-cerebrali/

Mercurio nei vaccini e specifiche lesioni cerebrali

Pubblicato da Redazione Autismo e Vaccini un ciarlatano terrorista su 18 agosto 2012
Il metallo pesante, altamente tossico, Mercurio [Hg] per anni è stato aggiunto ai vaccini in forma di Thimerosal [costituito da 49,6% di ETILmercurio e denominato in vari modi quali Tiomersale,  Mercuriotiolato, Etilmercuriotiosalicilato, Mertiolato, Metilmercurio [se è "composto" da ETILmercurio chi cazzo lo denomina METILmercurio?]].
L’anno zero dell’autismo è rappresentanto dal fatto che tutti i bambini studiati da Kanner sono nati dopo, e cominciarono ad apparire altrettanto dopo, l’introduzione della nuova forma di mercurio solubile della Eli Lilly alla fine del 1920 che veniva usato come antifungino nel settore forestale, ovvero utilizzato come prodotto di trattamento nell’industria del legno, e come disinfettante e antibatterico nel settore medico, sotto il nome di “Thimerosal“, che venne incluso nei vaccini.[cioè: siccome Kanner ha "sistematizzato" l'autismo negli anni '40 significa che la sindrome prima non esisteva?]
In Italia provò ad eliminarlo dai vaccini il Ministro della Salute Umberto Veronesi, salvo poi concedere nel 2003 la possibilità “sine die” [letteralmente senza fissare giorno di scadenza] di smaltire le scorte.
Sebbene i livelli di Hg rilevati sono sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio australiano rivelano le odierne inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di Hg: infatti è “ancora presente”… anche nel vaccino esavalente illegale per l’infanzia.
In questa disposizione del 2007 dell’Ente Europeo dei Farmaci  [EMEA/CHMP/VWP/19541/2007] si cita testualmente che il Thimerosal è un antimicrobico composto da mercurio organico che continua ad essere utilizzato sia nelle prime fasi di produzione, o come conservante nei vaccini.
Se si inietta Thimerosal negli animali, il loro cervello si ammala. Se si applica su tessuti viventi, le cellule muoiono. Se lo inserisci in un contenitore di Petri, la cultura muore. Se si conoscono questi fatti, è sconvolgente che qualcuno voglia pensare di iniettarlo in un neonato senza causare danni” [Dr Boyd Haley, capo del Dipartimento di Chimica dell’Università del Kentucky] [aggiornati: Haley è in pensione e leggi che tipo è qui] .
Ancora oggi la FDA si riferisce a uno studio del 1931 dove il Thimerosal è stato iniettato per via endovenosa in 22 pazienti con meningite, di cui molti sono deceduti. Però, i ricercatori che erano affiliati alla Eli Lilly conclusero che il Thimerosal aveva solo un minor effetto tossico sugli esseri umani.
Nonostante la preoccupazione per la tossicità del Thimerosal, Powell e Jamieson affermarono:
Tossicità nell’uomo. Il Mertiolato è stato iniettato per via endovenosa in 22 persone in dosi fino a 50 centimetri cubici [1 cm³ = 1 millilitro] di soluzione all’1% [significa che in 100 ml di soluzione è presente 1 ml di soluto]… La tolleranza di tali dosi per via endovenosa indica un basso ordine di tossicità del Mertiolato per l’uomo. Questa informazione è stata fornita dalla gentilezza del Dr. K.C. Smithburn di Indianapolis che ha avuto occasione di utilizzare il Mertiolato in clinica. Il Dr. Smithburn ha valutato che in questi casi ” l’effetto benefico del farmaco non è stato sicuramente dimostrato. Tuttavia, esso non sembra avere qualche azione deleteria quando usato in dosi piuttosto elevate per via endovenosa.
In una revisione del 2007 [ah, ecco: ci mancava la premiata ditta Geier & Geier - vedi link su wiki inglese - noti per la castrazione chimica ai danni di ragazzetti autistici e altre cosucce], emerge che Powell e Jamieson non rivelano che i soggetti valutati da Smithburn e i suoi colleghi avevano la meningite e non erano affatto sani, una rivelazione che avrebbe richiamato l’attenzione sulla questione della non tossicità del Thimerosal. Inoltre, Powell e Jamieson non riportarono la loro inquietante raccolta dati sulla tossicità animale, dove avevano stabilito che la somministrazione a basse dosi di 1 mg di Thimerosal per chilogrammo di peso corporeo in diversi animali era fortemente tossica e causava un numero significativo di decessi entro pochi giorni dall’esposizione.
Negli anni settanta, dieci bambini morirono in un ospedale di Toronto dopo che soluzioni antisettiche contenenti Thimerosal [49,6% di mercurio etilico] fu applicato al loro cordone ombelicale. Nonostante ciò, il Thimerosal è stato aggiunto a un numero sempre più crescente  di vaccini per l’infanzia. [e adesso che è stato praticamente eliminato - vedi qui e qui - come la mettiamo?]

Un nuovo studio sostiene che il Thimerosal disturba aree vitali del cervello

Un recente studio giapponese pubblicato a marzo 2012 esamina gli effetti neurotossici dell’esposizione al mercurio nei feti di ratto. Alle femmine gravide sono state somministrate iniezioni intramuscolari di Thimerosal. La prole è stata esaminata 50 giorni dopo la nascita. Il gruppo esposto ha manifestato cambiamenti chimici duraturi della struttura del cervello conosciuta come “Ippocampo“. Elevati livelli di dopamina e di serotonina sono stati osservati nella zona del cervello accennata. Sulla base di questi risultati, lo studio ha concluso:
L’analisi postnatale al 50° giorno ha dimostrato un significativo aumento della serotonina nell’ippocampo dopo la somministrazione di Thimerosal negli embrionali [negli EMBRIONALI? Ma come caspita parli?] al giorno 9. Inoltre, non solo la serotonina, anche la dopamina striatale era notevolmente aumentata. Questi risultati indicano che l’esposizione embrionale al Thimerosal produce una durevole compromissione del sistema monoaminergico del cervello, così dovrebbe essere compiuto ogni sforzo per evitare l’uso del Thimerosal.

Ippocampo e Alzheimer

L’ippocampo è parte del sistema limbico del cervello. Questa zona ha molte e diverse funzioni, tra cui un ruolo chiave per quanto riguarda la memoria a breve termine. Nei pazienti con Alzheimer, questa struttura è spesso influenzata precocemente e colpisce gravemente il processo della memoria a breve termine.
Un legame tra Alzheimer e Mercurio è stato trovato in un certo numero di studi. Si pensa che il Mercurio gioca un ruolo chiave in questa patologia, in combinazione con vari cofattori

Disturbi dello sviluppo neurologico e Ippocampo

La nostra capacità di interpretare l’ambiente in termini di percezione spaziale è anche legata all’Ippocampo. La svalutazione di queste abilità si rifletterà sulla percezione delle cose senza che questa sia legata a difetti o problemi visivi. Ciò comporta anche difficoltà nella lettura e nella scrittura, in quanto il bambino fa fatica nel vedere e nel leggere correttamente le lettere.
È ben noto che il Mercurio, così come altri metalli pesanti, gioca un ruolo rilevante sulle capacità di apprendimento dei bambini e in termini di difficoltà di lettura e di scrittura.
La memoria spaziale serve come base per la lettura e la scrittura delle competenze. Il deterioramento causato dall’esposizione al Mercurio è evidente in questo studio, dove il gruppo esposto ha riportato una significativa compromessione della memoria a breve termine verbale e spaziale, sostenuta da problemi di attenzione.
La tendenza generale è correlata a problemi di apprendimento e altri diversi aspetti, come la capacità di attenzione, la memoria e il coordinamento motorio che sono spesso colpiti.
Il Mercurio può causare un danno irreversibile al funzionamento del cervello dei bambini nel grembo materno e durante il processo di crescita.
I neonati e i bambini esposti a dosi tossiche al mercurio hanno problemi con l’attenzione, il linguaggio, le abilità visuo-spaziali, la memoria e la coordinazione.
L’esposizione al Mercurio durante lo sviluppo è associata alla morte delle cellule cerebrali nell’Ippocampo e correlata ai successivi effetti durante l’apprendimento nella pubertà. Secondo questo studio si è trovato un effetto degenerante su queste aree del cervello.
L’esposizione al mercurio durante la fase dello sviluppo induce la morte cerebrale delle cellule dell’ippocampo, la riduzione della neurogenesi, e gravi deficit di apprendimento durante la pubertà. L atossicità acuta è stata associata alla morte cellulare programmata caspasi dipendente. L’esposizione al Methylmercurio [MeHg] [ANCORA? NON C'ENTRA NULLA il METILMERCURIO COL THIMEROSAL] ha portato alla riduzione dell’Ippocampo [21%] e alla riduzione del numero delle cellule dopo 2 settimane, soprattuto nello strato di cellule granulari [16%] e nell’ilo della fascia dentata [50%], suggerendo che i neuroni possono essere particolarmente vulnerabili. Coerente con tutto ciò, l’ esposizione perinatale ha comportato un profondo deficit  giovanile dell’apprendimento ippocampo-dipendente durante l’allenamento su un compito di navigazione spaziale. Nel complesso, questi studi indicano che l’esposizione al MeHg durante il periodo perinatale induce morte cellulare [apoptosi], che si traduce in un successivo deficit strutturale dell’Ippocampo.
Oltre al Memo di Simpsonwood 2000 anche un rapporto epidemiologico del Governo degli Stati Uniti del 2003 [STRACCIONE FALSARIO: il link non porta a un 'rapporto epidemiologico', ma a una lettera della premiata ditta Geier & Geier, su un loro "studio" FALSO], basato su milioni di soggetti vaccinati, ha comprovato un’evidente associazione tra il mercurio nei vaccini e i disturbi  dello sviluppo neurologico nei bambini. I ragazzi sembrano essere più sensibili e hanno maggiori probabilità di sviluppare varie forme di ritardo mentale rispetto alle ragazze
Eravamo inizialmente molto scettici in merito al fatto che le differenze nelle concentrazioni di Thimerosal nei vaccini avrebbero avuto alcun effetto sul tasso di incidenza dei disturbi dello sviluppo neurologico dopo immunizzazione infantile. Questo studio presenta le prime evidenze epidemiologiche, basata su decine di milioni di dosi di vaccino somministrato negli Stati Uniti, che associa il crescente utilizzo di Thimerosal nei vaccini con i disturbi dello sviluppo neurologico.
Le prove mostrano che la precoce esposizione al Mercurio ha gravi conseguenze per lo sviluppo del cervello in relazione agli aspetti più specifici e generali di apprendimento.

Ippocampo e Autismo

Entrambe le strutture cerebrali amigdala e ippocampo possono essere influenzate nei bambini autistici. In molti casi sono state comprovate le discrepanze in entrambe le strutture associate all’autismo. Le strutture sono frequentemente ingrandite, e questa evidenza corrisponde alle conclusioni di ricercatori giapponesi che indicano una iperfunzionalità
L’allargamento anormale di amigdala e ippocampo negli adolescenti con autismo si aggiunge alle precedenti risultanze dell’ampliamento di queste strutture nei bambini con autismo. Questo può riflettere la maggiore attività di queste strutture e quindi alterare la regolazione e la percezione dell’emozione. I nostri risultati quindi potrebbero essere interpretati alla luce dello sviluppo di un adattamento del cervello autistico a un sovraccarico continuo di esperienze di apprendimento emotivo.
L’autismo è una sindrome comportamentale biologicamente determinata [encefalopatia] in cui sono state identificate anomalie neuropatologiche nel sistema limbico e nel cervelletto. I vaccini con adiuvanti al mercurio causano cambiamenti nei recettori in questa zona del cervello.

influenza dei vaccini pediatrici sulla crescita dell’amigdala e recettori oppioidi nelle scimmie [ qui [già, proprio un bel link e uno studio serio: indipezzenti hanno iniettato vaccini intrisi di thimerosal a macachi...] ]

“Nella seguente singola dose di vaccini, acquistati senza conservanti, è stati aggiunto thimerosal come descritto in precedenza, al fine di simulare i vaccini pediatrici utilizzati tra 1994-1999 (Centers for Disease Control, 1995): RECOMBIVAX HB ® (Merck) per l’epatite B ( HB); Infanrix ® (GlaxoSmithKline) per la difterite e tetano e pertosse acellulare (DTaP), e Liquid PedvaxHIB ® (Merck) per l’haemophilus B (Hib). MMR ® II (Merck), è stato utilizzato per la morbillo, parotite, rosolia (MMR), che è sempre stato senza thimerosal. Il dosaggio di thimerosal è stato standardizzato per l’equivalente (mcg / kg di peso corporeo) somministrato a un bambino maschio umano sul 5° percentile di peso. La standardizzazione ha fornito una clinica dose-esposizione che ha permesso un valido raffronto tra i risultati. Singole dosi di vaccino sono state messe in comune e poi diluite con una soluzione di thimerosal a stock e analizzati per la concentrazione di mercurio etilico usando un plasma ad accoppiamento induttivo Optical Emission Spectrometer per verificare che le concentrazioni target fossere state raggiunte. Il vaccino al dosaggio HB contenuti ~ 1,98 mcg di mercurio di etile per dose da 0,5 ml, mentre il dosaggio DTaP e Hib contenuti ~ 3,96 mcg di mercurio etilico. L’orario di somministrazione del vaccino è stato modificato sulla base della crescita di circa 4-1 più veloce dei neonati macaco, seguendo i protocolli precedentemente pubblicati. I bambini esposti hanno ricevuto 0,5 ml per via intramuscolare (IM) l’inserimento di ciascun vaccino secondo il calendario di cui alla tabella I, escluse l’MMR che è stato dato sottocute. I neonati non esposti hanno seguito lo stesso schema delle iniezioni di neonati esposti ad eccezione che ogni vaccino è stato sostituito con 0,5 ml di soluzione salina, i.m. “
“Questo caso-controllo pilota longitudinale ha esaminato lo studio di crescita dell’amigdala nei neonati macaco che ricevevano il programma completo vaccinale per l’infanzia degli Stati Uniti (1994-1999). Un neuroimaging longitudinale strutturale e funzionale è  stato intrapreso per esaminare gli effetti centrali del regime vaccino sullo sviluppo del cervello. Vaccino e soluzione fisiologica iniettata nel gruppo di controllo neonati esposti con MRI e PET a circa 4 e 6 mesi di età, rappresentano due termini specifici all’interno del programma di vaccinazione. Analisi volumetriche hanno mostrato che gli animali esposti non hanno subito le modifiche di maturazione nel tempo in volume dell’amigdala che è stato osservato negli animali non esposti. Dopo il controllo per il volume di amigdala sinistra, il legame tra l’antagonista degli oppiacei [11C] diprenorphine (DPN) negli animali esposti rè imasto relativamente costante nel tempo, rispetto agli animali non esposti in cui vi è stata una impressionate diminuzione [11C] DPN vincolante. Questi risultati suggeriscono che le variazioni di volume nella maturazione dell’amigdala e la capacità di legame di [11C] DPN nell’amigdala è risultata significativamente modificata nei macachi neonati che ricevono il programma di vaccino. Il bambino macaco [ma piantala coi traduttori automatici... BAMBINO MACACO?] è un modello animale pertinente in cui indagare specifiche esposizioni ambientali e strutturali di neuroimaging funzionale nel corso dello sviluppo neurologico “.
Ulteriori fonti sostengono che la patologia autistica è coerentemente correlata alla tossicità e all’esposizione al Mercurio
L’autismo è una sindrome caratterizzata da deficit nella socializzazione, linguaggio e comunicazione, con un bisogno di routine e monotonia, movimenti anomali e disfunzione sensitiva. Il Mercurio [Hg] è un metallo tossico che può esistere come un elemento puro o in una varietà di forme organiche e inorganiche e può causare disfunzioni immunitarie, sensoriali, neurologiche, motorie e disfunzioni comportamentali simili alla definizione associata all’autismo. Il Thimerosal, un conservante aggiunto frequentemente ai vaccini dell’infanzia, è diventata una delle principali fonti di Hg nei neonati e nei più piccoli [senti, se non conosci l'inglese, torna a studiare. Eppoi deciditi, CONSERVANTE - o PRESERVANTE - è cosa BEN diversa da ADIUVANTE].
Come sempre non mancano le polemiche riguardanti il collegamento tra il Mercurio nei vaccini e l’autismo. Indipendentemente dalla conclusione generale della cosiddetta “scienza ufficiale” [riconducibile a gruppi dirigenziali privati [gruppi dirigenziali privati? Che minchia vuol dire?], affiliati tra loro, e altrettanti finanziatori privati che sono attualmente o in precedenza sono stati membri di commissioni o rami esecutivi dei più importanti e diversi produttori di vaccini] che non non c’è alcuna prova di un collegamento tra autismo e vaccinazioni, in realtà esiste una vasta gamma di studi sulla ricerca di possibili e comprovate relazioni.

Saturday, June 23, 2012

Scatta l’allarme contro i vaccini HPV


http://autismovaccini.com/2012/06/23/scatta-lallarme-contro-i-vaccini-hpv/

Scatta l’allarme contro i vaccini HPV

Pubblicato da Autismo & Vaccini su 23 giugno 2012
Le prove scientifiche non supportano l’estensione dei vaccini contro il Papilloma Virus Umano [HPV]nella popolazione generale.
Ricercatori britannici hanno messo in guardia l’India, l’articolo di riferimento è stato pubblicato sul DailyMail, [ah, beh, se si parla del Daily Mail...] e su molte altre testate giornalistiche straniere, e per la prima volta si punta l’indice ufficialmente contro uno dei tanti presunti enti benefici sostenuti dalla Fondazione Bill & Melinda Gates: sì, proprio loro, quelli che vogliono depopolare il mondo con le “loro” promozioni vaccinali!
Da parecchio tempo sto pubblicando articoli in merito ai vaccini HPV, ne cito alcuni:
Tutti articoli ricchi di riferimenti utili per una scelta consapevole, comprovano la pericolosità di questi vaccini [a volte letali], la mancanza di prove scientifiche per la loro promozione, e le prove schiaccianti che comprovano l’evidenza di un’elevata pericolosità. [TUTTI "articoli" autoreferenziali, che provengono dalla tua discarica]
Anche l’Italia non è indenne da questo pericolo. A maggio è stato riportato [in ritardo] il primo caso eclatante di una bambina di Milano di 12 anni che è stata colpita da una grave forma neurologica dopo essersi sottoposta al vaccino anti papilloma virus [HPV]. Ancora oggi la ASL Milano si interroga sulla questione, ben consapevole che il tam tam della pericolosità di questa vaccinazione è molto vivo tra i genitori.
La campagna di promozione del vaccino anti-papilloma è iniziata nel nostro Paese quattro anni fa con le bambine nate nel 1996. Sono 1.238mila 290 le adolescenti che hanno ricevuto le tre dosi di anti HVP dal 2008 al 2011. Il vaccino, è bene ricordarlo, è facoltativo! anche se è promosso [soprattutto con la complicità delle scuole] attraverso aggressive campagne promozionali.
L’ulteriore campanello d’allarme è stato pubblicato in uno studio apparso sul Journal of the Royal Society of Medicine da parte del team diretto dalla Professoressa Allyson Pollock [stimata ricercatrice di Salute Pubblica nel Regno Unito], sullo sfondo di un’intensa attività di lobby per introdurre i vaccini nei programmi governativi di base.
In attesa di una decisione definitiva, i vaccini vengono promossi attraverso aggressive campagne pubblicitarie delle aziende farmaceutiche [GSK e Merck] a medici e social media. PATH, uno dei tanti enti di beneficenza sostenuti da Bill Gates, è anche desideroso di promuovere i due vaccini in India.
Il nuovo studio, prodotto dai ricercatori delle Università di Londra e di Edimburgo, suggerisce che la mancanza di dati sul cancro cervicale in India non supporta una “sperimentazione” del vaccino per prevenire la malattia.
In cifre assolute, il cancro del collo dell’utero può essere un ipotetio killer in India, ma i dati esistenti mostrano che i tassi di incidenza di cancro cervicale sono bassi e sono diminuiti da circa 43 casi per 100.000 nel 1982-83 a circa 22 per 100.000 nel 2004-05, senza alcuna promozione vaccinale! … Brasile e Zimbabwe sono segnalati per avere circa il doppio di questo tasso.
Né l’evidenza epidemiologica, né gli attuali sistemi di sorveglianza del cancro giustificano il lancio generale di un programma di vaccinazione HPV sia in India o nei due stati dove PATH conduceva la sua ricerca” questo è quanto ha osservato lo studio.
Tale vaccinazione, ha aggiunto lo studio, deve essere fatta solo in zone dove esiste una forte evidenza epidemiologica e sono messi in atto le necessarie attività di controllo e monitoraggio.
Lo studio condotto da Allyson Pollock & Co. ha scoperto che la sorveglianza del cancro, la registrazione e il monitoraggio in generale in India – e in particolare nelle zone Andhra Pradesh e Gujarat – è incompleta!
Pertanto, in una tale situazione sarebbe impossibile dire se il vaccino avrebbe avuto successo nella prevenzione del cancro cervicale.
L’attuale sistema di registri del cancro non è adeguata perché non sono completi nella loro copertura per ogni regione. Inoltre, lo studio sottolinea che i registri tumori forniscono dati sui vari casi di cancro e non solo di prevalenza di HPV, obbiettivo mirato dei due vaccini. 
I dati attuali sull’incidenza del cancro del collo dell’utero non supportano le affermazioni di PATH, che l’India ha un carico elevato di cancro del collo dell’utero [addirittura stimano decessi di 72.000 donne indiane ogni anno!], a sostegno della sua decisione di lanciare il programma di vaccinazione” scrive la Professoressa Pollock. “La mancanza di informazioni è importante perché significa che i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per quanto riguarda il monitoraggio dell’efficacia del vaccino e la conoscenza delle tendenze della malattia, non possono essere soddisfatti“, ha aggiunto.

Scarsità di prove

HPV è legato al cancro cervicale. Il vaccino dovrebbe essere somministrato alle ragazze prima che siano sessualmente attive, però è confermato che potrebbe creare danni irreparabili.
I dati relativi infezione da HPV e cancro del collo dell’utero tra le diverse regioni non è adeguata.
Mentre HPV 16 e 18 sono i tipi più comuni tra i pazienti affetti da tumore, ci sono risultati contrastanti su quali sono i più comuni tipi di HPV che si possono definire “sani” e “a rischio” per le popolazioni.
Vaccino HPV è uno dei vaccini più costosi sul mercato. [poveretto: ma chi ti ha insegnato l'italiano, un finlandese madrelingua swahili?]
Non esiste alcun meccanismo di sorveglianza per il monitoraggio dell’efficacia dei vaccini nella popolazione generale.
Il governo indiano ha sospeso la ricerca nel mese di aprile 2010 sulla fattibilità e la sicurezza del vaccino contro il Papillomavirus umano [HPV], in corso nei due stati dell’India [Andhra Pradesh e Gujarat]), tra le preoccupazioni del pubblico sulla sua sicurezza.