http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/11/come-in-terra-cosi-in-cielo-dalle-terre.html
Come in terra così in cielo: dalle terre dei fuochi alla fumigazione degli aerei
Partendo da un dettagliato articolo che illustra quanto sta
avvenendo in Campania nella cosiddetta "terra dei fuochi" è possibile
dedurre la reale struttura di questa società, le finalità nascoste delle
istituzioni, la follia suicida della gente che vende il futuro dei
propri figli per un pugno di soldi. L'articolo si intitola "evacuateci,
il genocidio della terra dei fuochi" (http://www.cittafuture.org/11/10-Evacuateci-il-genocidio-della-terra-dei-fuochi.html, ma vedi anche l'articolo sul sole24ore).
Non
che si tratti poi di grandi novità per chi si fosse già interessato al
fenomeno, c'erano già atti di processi ed interrogatori risalenti a
diversi anni fa che testimoniavano tale orrenda situazione: rifiuti
tossici e nocivi (comprese scorie nucleari) arrivavano in Campania dal
Nord Italia (e anche da alcuni paesi esteri) per essere smaltiti a
basso costo e nella totale assenza di qualsiasi sicurezza, spesso nelle
immediate vicinanze di terreni adibiti all'agricolutura o
all'allevamento. Adesso ulteriori informazioni sono state desecretate e
sono accessibili al grande pubblico
Chi
legge questo articolo scopre una rete di complicità spaventosa che
coinvolge a livello sia locale che nazionale esponenti di ogni colore
politico, di ogni partito, ovvero una ben organizzata cospirazione. Al
fine di far guadagnare da una parte le industrie (che risparmiano sulllo
smaltimento delle scorie e solo così sono in grado di reggere la
concorrenza dei prodotti made in China) e dall'altra parte i
clan mafiosi, tonnellate di rifiuti altamente tossici hanno trasformato
una vastissima area della nostra nazione in una gigantesca "camera a
gas" nella quale però non si muore di colpo, ma lentamente avvelenati da
prodotti chimici e scorie nucleari che causano ogni sorta di malattie
degenerative.
Per
quanto sia sconcertante assistere all'opera di uomini che prendono
soldi per avvelenare altri uomini credo sia evidente che, a causa anche
della disoccupazione (ingigantita di recente dalla crisi economica):
1)
molte persone si vendono per pochi soldi, e per un pugno di soldi
partecipano attivamente ad una squallida operazione con la quale si
avvelena la popolazione tutta
2)
questa manovalanza prezzolata fornisce la propria manodopera nonostante
i veleni sversati, sotterrati e incendiati abbiano una grave ricaduta
su queste stesse persone, sui loro parenti, sui loro figli.
Abbiamo
quindi qui prove di una evidente cospirazione che tocca istituzioni di
ogni tipo e ad ogni livello, le quali coprono attivamente, tacciono
colpevolmente oppure provano a fare qualcosa ma vengono messe
nell'impossibilità di agire concretamente.
Come mai allora le persone che affermano di "non credere" alle scie chimiche
ripetono continuamente "non potrebbero farlo perché avvelenerebbero
anche sé stessi e i propri figli" oppure "ci dovrebbe essere una rete di
complicità e di cospirazione troppo vasta con il concorso di tutte le
istituzioni "?
In realtà chi guarda più in là del proprio naso riconosce che scie chimiche, veleni disseminati su tutto il territorio, inceneritori, farmaci citotossici, psicofarmaci, vaccini sterilizzanti, sterilizzazione forzata, cibo sempre più artificiale e meno nutriente, sono tutti fenomeni che concorrono a ridurre la popolazione mondiale, avvelenarla, istupidirla, mentre la crisi economica riduce le masse in povertà.
Mentre i poteri occulti che reggono questa terra distruggono con ogni mezzo possibile quanto di bello e di sacro esiste sulla nostra terra creando morte, fame, guerra e disperazione, c'è ancora qualcuno che si ostina a dire che si tratta solo di una serie di casualità, di coincidenze, oppure che non dobbiamo credere ad un complotto ordito contro di noi perchè altrimenti attiriamo su di noi situazioni negative (secondo la legge dell'attrazione).
“Una delle poche rabbiose discussioni che ebbi con amici cinesi fu con una giovane donna di Nanchino laureata all’Università di Chicago, dove si era specializzata in servizi sociali. In quel nostro primo inverno a Nanchino c’era stata una delle peggiori carestie, e io mi prodigavo del mio meglio nell’opera di procurar cibo e vestiti alle migliaia di derelitti accampati sulle mura della città. Così andai dalla donna, che chiameremo signora Yang, sebbene il suo nome fosse diverso (…) Portava i capelli corti e stava in una casa a due piani, di mattoni, di stile occidentale, e occidentalizzante nella mobilia (…) le parlai delle angustie dei profughi accampati sulle mura cittadine. Essa si rifiutò di credere che le loro condizioni fossero come gliele dipingevo, non mi riuscì di persuaderla a salire sulle mura per constatare de visu. La sua strada era la più moderna della vecchia città, e da essa lei non si scostava mai troppo.
‘Ho visto le cose che dite nei quartieri poveri di Chicago’ osservò con sufficienza ‘ma sono sicura che qui non esistono’.
E non ci fu verso di smuoverla per accertare la verità (…) Ella si era creato un piccolo mondo stagno tutto per sé, i cui cittadini erano tutti come lei, gente che viveva in case carine di mattoni, coi mariti occupati in qualche università, e i bambini a scuola in qualche asilo moderno. Più in là di quell’orizzonte si rifiutava di andare, forse per la paura di conoscere la Cina nei suoi vasti e tragici aspetti.”
In realtà chi guarda più in là del proprio naso riconosce che scie chimiche, veleni disseminati su tutto il territorio, inceneritori, farmaci citotossici, psicofarmaci, vaccini sterilizzanti, sterilizzazione forzata, cibo sempre più artificiale e meno nutriente, sono tutti fenomeni che concorrono a ridurre la popolazione mondiale, avvelenarla, istupidirla, mentre la crisi economica riduce le masse in povertà.
Mentre i poteri occulti che reggono questa terra distruggono con ogni mezzo possibile quanto di bello e di sacro esiste sulla nostra terra creando morte, fame, guerra e disperazione, c'è ancora qualcuno che si ostina a dire che si tratta solo di una serie di casualità, di coincidenze, oppure che non dobbiamo credere ad un complotto ordito contro di noi perchè altrimenti attiriamo su di noi situazioni negative (secondo la legge dell'attrazione).
Chiudere gli occhi di fronte alla realtà?
Le
menzogne non si fondano solo sull’inganno di chi le diffonde e le
difende, spesso purtroppo si fondano anche sulla nostra volontà di non
vedere, di chiudere gli occhi a delle realtà troppo sgradite, sulla
nostra riluttanza ad accettare cose che rischiano di mettere in
discussione le nostre idee, la nostra vita, l’equilibrio che abbiamo
raggiunto.
Io
che scrivo, lo ribadisco ancora, non credo di essere migliore di voi
che leggete, ho solo il “vantaggio” di avere scoperto molte menzogne, di
essermi sentito ingannato troppe volte e di avere reagito decidendo di
andare avanti testardamente a capire quante altre menzogne ci vengono
propinate quotidianamente, quante altre falsità si nascondono dietro
cose che ancora oggi credo siano vere.
E
probabilmente ci sono state, ci sono e ci saranno ancora situazioni in
cui anche a me viene difficile accettare delle verità scomode, non so
quante volte anch’io ho chiuso gli occhi, in fondo è un umanissimo
meccanismo di difesa.
Ad esempio ho faticato un poco prima di rendermi conto fino in fondo della realtà e della pericolosità del progetto delle scie chimiche,
che i padroni del mondo stanno intensificando in questi giorni.
All'inizio pensavo che stavano sperimentando qualcosa in Canada (mi
preoccupavo quindi, sì, ma credevo ancora che fosse una lontana
sperimentazione), poi mi sono reso conto che stavano sperimentando anche
in Italia.
Non
è stato facile ammettere, dopo diverse titubanze, che stavano attuando
ogni tanto un bombardamento chimico-biologico sulla mia testa. Più
difficile è stato ammettere che gli aerei della morte passassero
quotidianamente col loro carico di veleni nel cielo sopra casa mia, a
volte persino uno al minuto comenella giornata odierna.
Quello
del chiudere gli occhi di fronte ad una triste o scomoda realtà è un
meccanismo istintivo, psicologico, non razionale, che può permettere di
guadagnare solo un’apparente tranquillità dell’animo, barattata in
cambio della libertà e della conoscenza. Un meccanismo che i padroni del
mondo conoscono bene ovviamente, e sfruttano frequentemente per
manipolare le masse.
Non c’è peggiore cieco di chi non vuole vedere.
Cerchiamo
però di essere sinceri con noi stessi, di renderci conto che tutti noi
cadiamo spesso in questo tranello. Forse sta capitando anche a te che
leggi in questo momento (rispetto a qualche cosa che non vuoi
assolutamente credere sia vera). Quello che riporto di seguito è un
brano tratto dal libro “Le mie Patrie” di Pearl S. Buck, un esempio
veramente illuminante di come possano operare certi meccanismi
psicologici:
“Una delle poche rabbiose discussioni che ebbi con amici cinesi fu con una giovane donna di Nanchino laureata all’Università di Chicago, dove si era specializzata in servizi sociali. In quel nostro primo inverno a Nanchino c’era stata una delle peggiori carestie, e io mi prodigavo del mio meglio nell’opera di procurar cibo e vestiti alle migliaia di derelitti accampati sulle mura della città. Così andai dalla donna, che chiameremo signora Yang, sebbene il suo nome fosse diverso (…) Portava i capelli corti e stava in una casa a due piani, di mattoni, di stile occidentale, e occidentalizzante nella mobilia (…) le parlai delle angustie dei profughi accampati sulle mura cittadine. Essa si rifiutò di credere che le loro condizioni fossero come gliele dipingevo, non mi riuscì di persuaderla a salire sulle mura per constatare de visu. La sua strada era la più moderna della vecchia città, e da essa lei non si scostava mai troppo.
‘Ho visto le cose che dite nei quartieri poveri di Chicago’ osservò con sufficienza ‘ma sono sicura che qui non esistono’.
E non ci fu verso di smuoverla per accertare la verità (…) Ella si era creato un piccolo mondo stagno tutto per sé, i cui cittadini erano tutti come lei, gente che viveva in case carine di mattoni, coi mariti occupati in qualche università, e i bambini a scuola in qualche asilo moderno. Più in là di quell’orizzonte si rifiutava di andare, forse per la paura di conoscere la Cina nei suoi vasti e tragici aspetti.”
Evidentemente
per quella giovane cinese occidentalizzata era più comodo farsi un’idea
distorta del mondo, convincersi contro ogni evidenza che certe cose
negative non ci fossero, come per tanti tedeschi era più facile e comodo
pensare che l’olocausto non stesse avvenendo, era più semplice e comodo
chiudere gli occhi, fare finta di non vedere e di non sentire.
Sono
questi dei meccanismi di “protezione” tipicamente umani che alla fine
però rischiano di bloccare ogni possibilità d’intervento sulla realtà,
anche perché quella malvagità e quella miseria che non si combatte oggi,
domani si potrebbe rivoltare contro di noi. Poteva bastare una guerra
(e in Cina in quel periodo se ne sono succedute tante) per gettare sul
lastrico la signora Yang, farle perdere tutti i suoi agi e le sue
comodità e sospingerla in mezzo alla folla degli affamati. In tal caso
essersi adoperata per rendere concreta una forma di solidarietà per i
meno abbienti le sarebbe tornato utile.
Questi
meccanismi di protezione possono a volte funzionare per il singolo,
possono andar bene al ricco benestante sicuro della prosperità della sua
fortuna, che potrebbe anche non trovarsi mai faccia a faccia con il
lato oscuro del mondo dorato in cui crede di vivere, ma di sicuro sono
dannosi per la società umana nel suo complesso, in quanto imprigionano
potenziali energie di rinnovamento.
Fate
attenzione per favore, facciamo attenzione tutti noi, nessuno escluso,
perché tutti rischiamo di essere vittime di questa forma di cecità
mentale, come accade per altre forme di pregiudizio.
Io
temo che tale meccanismo (anche in questo momento che scrivo) stia
funzionando in me, ed è difficile comprendere rispetto a quali mie idee
opera; credo di avere intrapreso una strada per liberarmi da questi
auto-condizionamenti, ma non so fino a che punto potrò mai affermare di
esserne definitivamente libero.
Sto
cercando di mettere in guardia chi mi legge, ma non sono sicuro di
essere poi così bravo a mettere in guardia me stesso; non vorrei essere
presuntuoso come tanti filosofi del passato, vorrei sperare che i miei
amici, le persone intorno a me, voi stessi che mi leggete, mi aiutaste a
sgomberare la mia mente dalle falsificazioni che non ho ancora
riconosciuto.
Sono
cosciente purtroppo che a volte anche io potrei reagire malamente di
fronte ad una persona che cerchi di aprirmi gli occhi mostrandomi un mio
errore. So di essere umano, vorrei provare a essere meno irrazionale,
ma non voglio fare finta di essere un maestro illuminato, non credo nei
guru e spero solo che ci si possa tutti guidare ed aiutare a vicenda.
Leggi anche
Vedi DEFICIENTE DROGATO, quando le coese ESISTONO, vengono fuori, MENTRE LE CAZZATE CHE TU DICI DOPO ESSERI DROGATO, non sono mai venute fuori perché NON ESISTONO.
ReplyDeleteAdesso rosario FALSARIO marcianò e antonio SCIACALLO marcianò hanno avuto il sequestro dei pc per i loro comportamenti NAZISTI, gli stessi comportamenti che hai tu, basta quadre kle CAZZATE CHE HAI VOMITATO sul terremoto in Emilia.
La giustizia potrà essere lenta, ma ARRIVA
Anche qui cacó l'homo cannabiensis ...
ReplyDelete