http://www.tankerenemy.com/2013/11/nubifragio-in-sardegna-un-altro.html
Nubifragio in Sardegna: un altro episodio di guerra climatica?
Sit eis terra levis.
Dopo che la Sardegna è stata colpita da un formidabile nubifragio, è stato adoperato e ripetuto il termine "ciclone”, nel senso di uragano, non nel significato di vortice depressionario. Sull’isola si è scatenata la furia di un vero e proprio uragano o siamo di fronte alla solita manipolazione linguistica, inconfondibile traccia della consueta manipolazione meteorologica? Ci si dimentica che un ciclone si forma solamente nella fascia oceanica compresa tra circa 30° latitudine N e 30° latitudine S, quando la temperatura dei primi cinquanta metri di oceano è di almeno di 26.5°C. L’aria, a contatto con l’oceano caldo, diventa instabile e sale, raffreddandosi per espansione. L’umidità si condensa quindi in imponenti nubi temporalesche: la differenza di temperatura tra la base e la sommità del tifone è dell’ordine di 100°C ed è in grado di scatenare venti che possono toccare i 200 chilometri all’ora. Il Mediterraneo, a differenza del Pacifico e dell’Atlantico, non è un mare dove si possono rilevare questi fenomeni estremi.
Nel caso della calamità in Sardegna possiamo ipotizzare un fenomeno artificiale? La risposta è probabilmente affermativa. Vediamo perché.
• Il ciclone si manifesta come un enorme mulinello di forma appunto circolare. Ciclone deriva dal greco “kyklòs”, che vale “cerchio”. Le immagini satellitari mostrano, però, a sud della martoriata isola una formazione a V: è un particolare su cui torneremo.
• I giorni che hanno preceduto il disastro erano stati funestati da una parossistica attività chimica: composti elettroconduttivi erano stati dispersi da aerei civili e militari. Questi composti costituiscono, per così dire, il substrato su cui si crescono le energie elettromagnetiche. E’ una falda che, soprattutto durante la notte, imprigiona il calore nella bassa atmosfera, creando un effetto serra artificiale. Di conseguenza i meccanismi di scambio termico sopra descritti, possono sfociare in manifestazioni atmosferiche di notevole veemenza.
• A sud dell’isola, le mappe satellitari mostrano un robusto corpo nuvoloso a foggia di V: è una cosiddetta V-Shaped. I meteorologi di regime, in questi ultimi tempi, si sono affrettati a classificare tale fenomeno indotto, riconducendolo a qualcosa di naturale, ancorché insolito e di fatto inspiegato. La configurazione geometrica delle V-Shaped, del tutto assenti, come le “innocue velature”, nei testi di meteorologia non contraffatti”, lascia intrevadere lo zampino dei militari. Le V-Shaped, secondo la climatologia orwelliana, sarebbero temporali autorigeneranti (sic), una specie di moto perpetuo sul mare.
• Esistono strumenti per originare nubi: sono probabilmente un’evoluzione dei Liquid Rocket Engines (J-2X e RS-25), progettati dalla N.A.S.A. o del Taurus Molecular Cloud, TMC- 65, un dispositivo sperimentato inizialmente dai russi ed impiegato poi dagli Stati Uniti per provocare la pioggia. Il TMC era stato ideato in origine per oscurare i radar.
• Le supercelle temporalesche classiche hanno la forma di incudine e si sviluppano in verticale. Casualmente questi sistemi sono sempre più rari in concomitanza con fenomeni piovosi di elevata intensità.
• E’ possibile riscaldare alcune parti dell’atmosfera con armi satellitari: alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di energia elettrodinamica che colpisce il pianeta. [2] Il raggio non è visibile, ma interagisce con gli apparati elettrici ed elettronici che incontra sul suo percorso, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l'autocombustione o addirittura l'esplosione. Un'arma del genere ha un potenziale distruttivo abnorme: un dispositivo simile, se molto potente, potrebbe causare un black out che sarebbe poi attribuito da “scienziati” collusi con il potere e dai media di regime ad una tempesta solare. Quasi certamente questo congegno bellico è il perfezionamento di un’invenzione che si deve allo scienziato serbo, naturalizzato statunitense, Nikola Tesla. Egli chiamò la sua ferale invenzione “raggio della morte”. [3]
• Cunei di nuvole erano già stati rilevati in occasione di altre alluvioni: ad esempio, nel Golfo di Genova, quando la città e parte del Levante ligure furono investite da piogge torrenziali.
• Gli Stati Uniti dispongono di piattaforme H.A.A.R.P. mobili montate su navi: esse possono essere impiegate pressoché in ogni dove per influire sui fenomeni meteo.
Considerati questi aspetti, ci sembra improbabile che il flagello che ha devastato alcune zone Sardegna sia da ascrivere a Madre Natura: pare proprio sia stato un attacco sferrato contro una regione il cui vertice politico aveva programmato la cancellazione dell’I.V.A. con la creazione di un’area franca. E’ stato un altro episodio di guerra climatica che è recepita come tale ormai anche in una parte non irrilevante dell’opinione pubblica, quanto più i mezzi di disinformazione di massa si affannano a negarla.
[1] Il ciclone tropicale, che assume il nome di “uragano” nell’Atlantico e quello di “tifone” (dal cinese “da fon”, “grande vento”) nel Pacifico, è un fenomeno che si presenta come un vortice d’aria ad alta velocità. Si forma durante la stagione calda ed è cagionato dall’alta temperatura delle acque, dall’elevata umidità e dalla forza di Coriolis.
[2] Gli adroni sono le particelle elementari (barioni, mesoni e le rispettive antiparticelle) costituite da quark e che partecipano all’interazione forte, la forza che nel nucleo tieni uniti i neutroni ai protoni. I fotoni, che hanno la natura duplice di onde e di corpuscoli, veicolano la luce, forma di energia elettromagnetica.
[3] Alcuni ricercatori ritengono che molti pittogrammi nei campi di cereali siano creati con dispositivi satellitari.
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Nel caso della calamità in Sardegna possiamo ipotizzare un fenomeno artificiale? La risposta è probabilmente affermativa. Vediamo perché.
• Il ciclone si manifesta come un enorme mulinello di forma appunto circolare. Ciclone deriva dal greco “kyklòs”, che vale “cerchio”. Le immagini satellitari mostrano, però, a sud della martoriata isola una formazione a V: è un particolare su cui torneremo.
• I giorni che hanno preceduto il disastro erano stati funestati da una parossistica attività chimica: composti elettroconduttivi erano stati dispersi da aerei civili e militari. Questi composti costituiscono, per così dire, il substrato su cui si crescono le energie elettromagnetiche. E’ una falda che, soprattutto durante la notte, imprigiona il calore nella bassa atmosfera, creando un effetto serra artificiale. Di conseguenza i meccanismi di scambio termico sopra descritti, possono sfociare in manifestazioni atmosferiche di notevole veemenza.
• A sud dell’isola, le mappe satellitari mostrano un robusto corpo nuvoloso a foggia di V: è una cosiddetta V-Shaped. I meteorologi di regime, in questi ultimi tempi, si sono affrettati a classificare tale fenomeno indotto, riconducendolo a qualcosa di naturale, ancorché insolito e di fatto inspiegato. La configurazione geometrica delle V-Shaped, del tutto assenti, come le “innocue velature”, nei testi di meteorologia non contraffatti”, lascia intrevadere lo zampino dei militari. Le V-Shaped, secondo la climatologia orwelliana, sarebbero temporali autorigeneranti (sic), una specie di moto perpetuo sul mare.
• Esistono strumenti per originare nubi: sono probabilmente un’evoluzione dei Liquid Rocket Engines (J-2X e RS-25), progettati dalla N.A.S.A. o del Taurus Molecular Cloud, TMC- 65, un dispositivo sperimentato inizialmente dai russi ed impiegato poi dagli Stati Uniti per provocare la pioggia. Il TMC era stato ideato in origine per oscurare i radar.
• Le supercelle temporalesche classiche hanno la forma di incudine e si sviluppano in verticale. Casualmente questi sistemi sono sempre più rari in concomitanza con fenomeni piovosi di elevata intensità.
• E’ possibile riscaldare alcune parti dell’atmosfera con armi satellitari: alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di energia elettrodinamica che colpisce il pianeta. [2] Il raggio non è visibile, ma interagisce con gli apparati elettrici ed elettronici che incontra sul suo percorso, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l'autocombustione o addirittura l'esplosione. Un'arma del genere ha un potenziale distruttivo abnorme: un dispositivo simile, se molto potente, potrebbe causare un black out che sarebbe poi attribuito da “scienziati” collusi con il potere e dai media di regime ad una tempesta solare. Quasi certamente questo congegno bellico è il perfezionamento di un’invenzione che si deve allo scienziato serbo, naturalizzato statunitense, Nikola Tesla. Egli chiamò la sua ferale invenzione “raggio della morte”. [3]
• Cunei di nuvole erano già stati rilevati in occasione di altre alluvioni: ad esempio, nel Golfo di Genova, quando la città e parte del Levante ligure furono investite da piogge torrenziali.
• Gli Stati Uniti dispongono di piattaforme H.A.A.R.P. mobili montate su navi: esse possono essere impiegate pressoché in ogni dove per influire sui fenomeni meteo.
Considerati questi aspetti, ci sembra improbabile che il flagello che ha devastato alcune zone Sardegna sia da ascrivere a Madre Natura: pare proprio sia stato un attacco sferrato contro una regione il cui vertice politico aveva programmato la cancellazione dell’I.V.A. con la creazione di un’area franca. E’ stato un altro episodio di guerra climatica che è recepita come tale ormai anche in una parte non irrilevante dell’opinione pubblica, quanto più i mezzi di disinformazione di massa si affannano a negarla.
[1] Il ciclone tropicale, che assume il nome di “uragano” nell’Atlantico e quello di “tifone” (dal cinese “da fon”, “grande vento”) nel Pacifico, è un fenomeno che si presenta come un vortice d’aria ad alta velocità. Si forma durante la stagione calda ed è cagionato dall’alta temperatura delle acque, dall’elevata umidità e dalla forza di Coriolis.
[2] Gli adroni sono le particelle elementari (barioni, mesoni e le rispettive antiparticelle) costituite da quark e che partecipano all’interazione forte, la forza che nel nucleo tieni uniti i neutroni ai protoni. I fotoni, che hanno la natura duplice di onde e di corpuscoli, veicolano la luce, forma di energia elettromagnetica.
[3] Alcuni ricercatori ritengono che molti pittogrammi nei campi di cereali siano creati con dispositivi satellitari.
Pubblicato da
Straker
a
lunedì, novembre 25, 2013
lo sQUACKquerone© insiste con la supercella! (ma adesso è classica: senza TV e ADSL?)
ReplyDelete...che sia in arrivo un replay del sequestro? io non ne so niente, eh! LOL
alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica...ecc.
ReplyDeletecopiato integralmente da qui
http://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www_de.cgi/http://latanadizak.blogspot.it/2013/11/gli-usa-stanno-sperimentando-il-raggio.html
naturalmente senza citare l'autore di questa scoperta "scientifica".
> alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita
ReplyDeleteIn pratica come l' LHC (Large Hadron Collider) del cern a Ginevra, con tutti i 27 km di diametro dell'anello e i mille e passa magneti per la deviazione dei fasci.
Quisquilie, insomma.
Ma noooo, voleva scrivere Ladroni, si è sbagliato!!! :D
ReplyDeleteAh, un po' di materiale per il coglione pelato:
ReplyDeletehttp://static.squarespace.com/static/5068fae6e4b0c7fea2f88342/t/50822861e4b0f4598aa62050/1350707297525/WestLiberty_radar1.jpg
http://www.srh.noaa.gov/images/tae/Radar_Colquitt_032611.png
Ps: è il vento, coglione
II coglione di merda (rosario FALSARIO marcianò) continua a produrre materiale per la sua CONDANNA.
ReplyDeleteFalsario Merdanò = TRUFFATORE, LADRO, IMBONITORE, IMPOSTORE, ACCHIAPPAGONZI, FEDIFRAGO, CIALTRONE, MANIPOLATORE, FALSARIO, CONTABALLE, IPOCRITA, FARISEO, COMMEDIANTE, TURLUPINATORE, ABBINDOLATORE, MALFATTORE, LESTOFANTE, CANAGLIA, FARABUTTO, GAGLIOFFO, CIARLATANO, MISERABILE, VISCIDO, SCIACALLO, AVVOLTOIO, CRIMINALE, DIFFAMATORE, CALUNNIATORE, VIGLIACCO, FELLONE, QUAQUARAQUA', TOTALITARIO, CENSORE, RIMBAMBITO, PSICOPATICO, IMBECILLE, MICROCEFALO, CEREBROLESO, AMEBA, FALLITO, INETTO, BAMBINONE, MERDA SECCA, CAPRA, IGNORANTE IN FISICA, CHIMICA, METEOROLOGIA, AERONAUTICA, MATEMATICA, GEOMETRIA, FALSIFICHI E MANIPOLI FOTO VIDEO E DOCUMENTI, PER TRUFFARE QUEI QUATTRO MINORATI MENTALI CHE TI SEGUONO, MOSTRI FOTO DI PESSIMA QUALITA', NON DIMOSTRI LE COSE CHE AFFERMI, TI INVENTI TESTIMONIANZE FASULLE, COME UN VISCIDO SCIACALLO ASPETTI LE DISGRAZIE E LE MORTI ALTRUI PER SPECULARE COME HAI FATTO PERSINO CON TUO PADRE, VERGOGNATI, FAI SCHIFO. STERKER SUBITO IN GALERA. IL FRATELLO SCEMO DETTO 'O PROFESSORE SUBITO DOPO.
ReplyDeleteE’ possibile riscaldare alcune parti dell’atmosfera con armi satellitari: alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di energia elettrodinamica che colpisce il pianeta.
ReplyDeleteE al solito di "dimentichi" le leggi fisiche di base...
E il principio di conservazione dell'energia dove lo metti??? Quanta energia serve per accelerare gli adroni? E, una volta accelerati, i fotoni che si producono su che area si distribuiscono??
Mica penserai che vadano tutti in linea retta e belli "collimati", così da potertela cavare con l'energia a disposizione di un satellite, vero??? ;-)
J.
Ha visto troppe volte Akira.
DeleteNo. TFB non ha più ragione. Quest'"uomo" è una granderrima testa di cazzo.
ReplyDeleteChe schifo!
Ci si dimentica che un ciclone si forma solamente nella fascia oceanica compresa tra circa 30° latitudine N e 30° latitudine S, quando la temperatura dei primi cinquanta metri di oceano è di almeno di 26.5°C.
ReplyDeleteCerto che ci vuole davvero sfiga. Pensate che di solito per i primi 49 metri di OCEANO!! la temperatura e' di 26.4, 24.49 massimo.
"Ci si dimentica che un ciclone si forma solamente nella fascia oceanica compresa tra circa 30° latitudine N e 30° latitudine S, quando la temperatura dei primi cinquanta metri di oceano è di almeno di 26.5°C."
ReplyDeleteA parte che "si forma" non vuole dire che ci rimanga, ma dove caspio l'ha pescata questa troiata?
E poi "la temperatura dei primi cinquanta metri di oceano è di almeno di 26.5°C." (c'e' un "di" di troppo...) cosa ca$$o significa? Qualcuno puo' provare a tradurre in italiano?
Sempre piu' fulminato, lo strakkino.
A un geometer che ha dimostrato ampiamente di non conoscere la geometria che pretende di spiegarci nell'ordine meteorologia, fisica, fisica delle particelle e udite udite persino meccanica quantistica posso dire serenamente un : ma va fanculo!
ReplyDeleteNon voglio sapere di COSA e' fatto l'oceano di cui parli.
ReplyDeleteLa temperatura iniziale e l'attitudine di strakkino me lo fanno immaginare...
E NON e' bello.
come a tutte le persone normali, mi rattristano sempre particolarmente i casi in cui sono coinvolti dei bimbi, perciò dell'alluvione in Sardegna mi ha colpito molto la storia di Francesco Mazzoccu morto assieme al figlio Enrico di 3 anni e di Patrizia Corona, vittima con la figlia Morgana Giaconi di 2 anni
ReplyDeleteso bene che degli sciacalli psicopatici non possono provare empatia, tuttavia mi stupisco sempre delle bassezze a cui arrivano certi personaggi (non riesco proprio a chiamarle "persone")
ma raramente mi è partita una voglia di sbriciolare le rotule qualcuno come stavolta
Strakkino sei veramente un povero verme viscido.Tu e quello scarto dell'umanita' di tuo fratello zretino meritate soltanto quello che avete:una vita squallida e infelice passata a raccontare balle agli handicappati che se le bevono.
ReplyDeleteFate schifo.