http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/12/la-maggior-parte-dei-trattamenti-medici.html
La maggior parte dei trattamenti medici non è basata su valide prove scientifiche
Clinical Evidence (Evidenza Clinica) è una sezione del sito del prestigioso British Medical Journal (una delle riviste più rinomate in ambito medico-scientifico assieme a The Lancet, New England Journal of Medicine, Journal of American Medical Association.
In un recente articolo intitolato What conclusions has Clinical Evidence drawn about what works, what doesn't based on randomised controlled trial evidence?
(Quali conclusioni ha tratto Clinical Evidence su quello che funziona,
su quello che non è basato su esperimenti randomizzati col gruppo di
controllo?) vengono tirate le somme di un lavoro di indagine sulla validità delle terapie in uso nel nostro occidente moderno.
Il
risultato è decisamente sconsolante: su 3000 trattamenti sottoposti a
valutazione tramite esperimento randomizzato con gruppo di controllo
(ovvero valutando l'efficacia del trattamento paragonando un gruppo di
pazienti che vengono trattati ed uno - di simile numero e composizione -
che non vengono trattati) è stato verificato che:
Il 50% dei trattamenti è di sconosciuta efficacia.
Il 24% pare che siano benefici.
L'11% sono benefici.
Il 7% stanno in una zona limbica tra l'effetto benefico ed il danno.
Il 5% probabilmente non sono benefici
Il 3% pare che siano inefficaci o dannosi.
Se
a questo aggiungiamo l'enorme conflitto di interessi che coinvolge
molti medici di alto livello e professori universitari, per non parlare
di vere e proprie forme di corruzione (vedi le denunce dell'ex direttrice del New England Journal of Medicine), si evidenzia come questo tipo di medicina ufficiale moderna sia una costruzione alquanto inconsistente.
ah è la medicina a mentire.....visto che se l'articolo dice che i trattamenti campionati includono anche pratiche non supportate da evidenza scientifica, a me pare che a mentire sia il fuffaro
ReplyDeleteE' il solito trucco di estrapolare solo quello che fa comodo da un articolo possibilmente in inglese che nessuno di quelle poche bestie che gli danno retta andrà MAI a leggere ...
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