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Epilessia, possibili cause e rimedi - parte 1
Questo è il terzo articolo sull'epilessia pubblicato sul blog scienzamarcia. I precedenti sono:
Epilessia e disbiosi (passando per i vaccini e le radiazioni del telefonino)
NB: Si precisa che questo articolo non costituisce indicazione terapeutica alcuna (la quale spetta ad un medico qualificato) ma fornisce solo materiale informativo.
NB: Si precisa che questo articolo non costituisce indicazione terapeutica alcuna (la quale spetta ad un medico qualificato) ma fornisce solo materiale informativo.
Epilessia, possibili cause e rimedi (a cura di Lorenzo Acerra con integrazioni di Corrado Penna)
Presento
qui un quadretto d'inizio novecento in cui interagiscono tre punti
cardinali dell'America di allora: il milionario e potente lobbista
Charles Prentice Howard, Rockefeller Jr. che produsse grandi sforzi e
finanze per trasformare la gestione della salute in un monopolio
sforna-soldi (al Dr. John Howland andò la cattedra del primo
dipartimento universitario di pediatria), e il salutismo germanico che
era approdato in maniera particolarmente forte dalle parti della
California (Macfadden e Conklin).
Febbraio
1916: la sventura volle che Charles P. Howland e consorte dovettero
iniziare a confrontarsi quotidianamente con lo strazio degli attacchi
epilettici del figlio. Charles, fondatore della Howland, Murray &
Prentice Associati, era nelle commissioni politiche ed economiche più
importanti a livello nazionale insieme con i suoi amici John D.
Rockefeller Jr., Frederick Strauss e Vernon Kellogg. Suo fratello, il
prof. John Howland, era uno dei padri fondatori della pediatria
americana. Ma né i consulti con lui né quelli con i migliori specialisti
della nazione potettero migliorare la situazione del piccolo malato.
Presi dalla disperazione, i genitori si rivolsero al Dr. Conklin, medico
del Midwest che si era convertito ai metodi di fitness e salute
olistica del famosissimo Bernarr Macfadden. La terapia Conklin-Macfadden
per l'epilessia consisteva in un digiuno ad acqua. La cosiddetta
“terapia” durò tre settimane. Fu così che per la prima volta gli
attacchi epilettici smisero.
Sulla
scia di Conklin e Macfadden molti altri autori potettero riscontrare
che la guarigione dall'epilessia rimaneva stabile dopo i digiuni se si
seguiva una dieta senza amidi e senza zucchero di canna (McMurray 1916).
Il Dr. Geyelin era un famoso medico ed endocrinologo del New York
Presbyterian Hospital che ebbe l'opportunità di osservare la guarigione
di un giovane cugino che aveva avuto epilessia per quattro anni. Il
dottore ebbe modo di riportare in vari congressi della American Medical
Association molti altri casi di guarigione se il digiuno veniva seguito
dalla dieta chetogenica. La questione quindi era anche capire cosa fare
dopo i digiuni.
Fu
così che venne ideata una "dieta chetogenica" sviluppata negli anni
venti alla
Mayo Clinic negli Stati Uniti. Tale dieta è basata su una forte
riduzione del consumo di carboidrati e proteine a vantaggio dei grassi.
Con i bambini si ottennero ottimi risultati, con una mitigazione degli
attacchi epilettici nel 95% dei pazienti, ed una totale cessazione nel
60%. La dieta chetogenica
fu accettata dalla comunità medica fin tanto che non iniziò l'era
della farmacopea chimica. Con la scoperta dei farmaci anticonvulsivi nel
1938, i forti interessi economici delle aziende farmaceutiche riusciro a
far dimenticare la
dieta.
Tuttavia
i farmaci anticonvulsivi non funzionano per circa un 30% dei pazienti, e
così restò ancora un certo interesse per la dieta chetogenica che fu
ulteriormente affinata. In tempi recenti anche la Dieta Atkins Modificata ha portato a dei buoni risultati per il trattamento dell'epilessia.
Un'altro
tipo di dieta fu pubblicizzata qualche decennio più tardi da Elaine
Gottschal, madre di una ragazza malata di epilessia sin
dall'adolescenza, che guarì quando, motivata da disturbi intestinali
persistenti, adottò un radicale cambiamente alimentare. La cosiddetta
dieta SCD (Specific Carbohydrate Diet, ovvero Dieta dei Carboidrati Specifici), ideata molti anni prima dal dottor Haas,
che con questa dieta senza amidacei e senza carboidrati complessi (in
sostanza una dieta paleolitica senza cereali, pseudo cereali, tuberi, e
gran parte dei legumi). Il libro di Elaine Gotschall è stato appena tradotto in italiano.
Ancora più chiaro ed esplicativo è il libro della dottoressa Campbell-McBride che individua nella disbiosi intestinale la causa di moltissimi casi di epilessia (soprattutto tra i bambini), e spiega come una dieta paleolitica (un'adattamento della dieta SCD denominato Dieta GAPS) possa portare alla guarigione.
Ancora più chiaro ed esplicativo è il libro della dottoressa Campbell-McBride che individua nella disbiosi intestinale la causa di moltissimi casi di epilessia (soprattutto tra i bambini), e spiega come una dieta paleolitica (un'adattamento della dieta SCD denominato Dieta GAPS) possa portare alla guarigione.
Il
fatto che l'infiammazione intestinale vada ad abbassare nettamente il
valore soglia degli attacchi epilettici è stato dimostrato da Dufour
(1984) e Riazi (2004). Le evidenze cliniche per Conklin erano
tali che egli definì l'epilessia pediatrica semplicemente una “epilessia
digestiva”. Cioè aveva le sue origini negli intestini ed era curabile.
Conklin vedeva guarigioni del 90% dei casi con il digiuno e con la dieta
igienista germanica quando i pazienti avevano meno di 10 anni. Per
coloro che avevano tra i 15 e i 25 anni di età la percentuale di
successi scendeva al 60% e per coloro che avevano da 40 anni in su le
probabilità che il digiuno apportasse miglioramenti sostanziali erano
ridotte al lumicino.
Secondo
alcuni autori la teoria focale giustificava queste grosse differenze
con l'età. Per esempio costituiscono un grosso campo di disturbo i denti
del giudizio impattati o con carenza di spazio (vedi www.youtube.com/watch?v=R2xYj9AZvfI).
A tale campo di disturbo si aggiunge negli anni il progressivo
peggioramento della salute degli altri denti, con infezioni e necrosi
varie nel cavo orale che diventerebbero il cofattore principale delle
malattie degenerative e nel caso specifico delle epilessie resistenti a
trattamenti (Cotton HA, 1921).
La
discussione si aprì in ogni parte d'America. Il fatto che il digiuno
liberasse temporaneamente i piccoli pazienti dalle convulsioni non era
messo in discussione. L'informazione fu riportata su tutti i manuali di
neurologia. L'unico modo in cui questo fenomeno poteva essere attaccato
erano focalizzare il discorso sulla pochezza dei risultati registrabili
un paio di mesi dopo essere tornati all'alimentazione solida senza
regole. Il digiuno evidentemente poteva costituire un varco verso un
miglioramento definitivo solo se il medico era in grado di dare
istruzioni precise al paziente sulla chetogenica o un'alimentazione
igienista. Altrimenti, se il medico ignorava ciò, gli attacchi
epilettici sarebbero tornati nel giro di un paio di mesi quasi ai
livelli precedenti.
Cinquant'anni
dopo però l'ultimo dei manuali di neurologia pediatrica che ancora
conteneva un accenno sulle possibili manipolazioni dietetiche per
controllare l'epilessia era il Livingston (1972): “Comprehensive
Management of Epilepsy in Infancy, Childhood and Adolescence”, che si
occupava però solo della variante chetogenica post-digiuno.
Nel film Non nuocere
(1997) la neurologa dell'ospedale dice che un libro del genere,
altrimenti perfetto in ogni sua parte, aveva quell'unica pecca
dell'accenno ad una possibilità terapeutica così poco scientifica come
un cambio di alimentazione.
NB: Si precisa che questo articolo non costituisce indicazione terapeutica alcuna (la quale spetta ad un medico qualificato) ma fornisce solo materiale informativo.
ReplyDeleteTrad. So perfettamente che quelle che scrivo è una sciocchezza scientifica, per cui mi paro il fondoschiena in anticipo casomai qualcuno prendesse quanto scrivo sul serio e ci rimettesse la pelle.
Le solite marchette del cannaiolo.
ReplyDeleteSi vede che ha aumentato le dosi, e i soldi non gli bastano piu'.
corrado DROGATO DI MERDA penna: QUANTO TI PAGANO PER QUESTE MARCHETTE?
ReplyDeleteEpilessia, possibili cause e rimedi (a cura di Lorenzo Acerra con integrazioni di Corrado Penna)
ReplyDeleteA cura di un chimico industriale con integrazioni di un insegnante di matematica delle superiori.
Riprovaci, straccione.
Insegnante incapace per la precisione ...
DeleteSolite marchette pubblicitarie di libri di fuffa ....
ReplyDeleteIl "professore" (pure lui...) ha cannato il link del film che porta ad un altro film che non c'entra un ...
ReplyDeleteChe vuoi, Genesis61, anche per fare ctrl/c-ctrl/v di un link serve un minimo di cervello. Ma se un cervello non c'e' dentro il tuo cranio...
Deletecome può esserci del cervello in un DROGATO che è capace solo a farsi canne che si è COMPRATO LA LAUREA?
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