L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Saturday, March 5, 2016

Elogio dell'inadeguatezza


http://zret.blogspot.it/2016/03/elogio-dellinadeguatezza.html

Il professorucolo e la conoscenza, favola liberamente ispirata a "La volpe e l'uva".
Un professorucolo abisso di ignoranza, ma nondimeno pieno di sé e della sua boria fino all'inverosimile, vide dei grappoli di conoscenza che pendevano dagli alberi della sapienza.
Desiderò conoscere, ma di ogni argomento non era capace di capire un accidenti di niente.
Il professorucolo, fallito e bilioso, allontanandosi disse fra sé "La scienza è marcia, nozionistica ed in mano ai negazionisti. Io, solo io, sono il depositario della scienza e della verità".

Quello dello Zretino è un vero e proprio elogio dell'ignoranza; ai fratellini terrazzinati piacerebbe che il mondo fosse pieno di ignoranti, in questo modo potrebbero spacciare a piene mani la loro fuffa e vivere da nabbbi.
Ma, purtroppo per i fratelloni imbroglioni, il mondo è pieno di persone che si informano ed hanno voglia di conoscere e che ai due acconguagliati ridono, giustamente, in faccia.

E per concludere una citazione dell'autore preferito dello Zretino, citazione che descrive il nostro professorucolo con straordinaria precisione.

Quella volta Belbo aveva perso il controllo. Almeno, come poteva perdere il controllo lui. Aveva atteso che Agliè fosse uscito e aveva detto tra i denti: “Ma gavte la nata.”
Lorenza, che stava ancora facendo gesti complici di allegrezza, gli aveva chiesto che cosa volesse dire.
“È torinese. Significa levati il tappo, ovvero, se preferisci, voglia ella levarsi il tappo. In presenza di persona altezzosa e impettita, la si suppone enfiata dalla propria immodestia, e parimenti si suppone che tale smodata autoconsiderazione tenga in vita il corpo dilatato solo in virtù di un tappo che, infilato nello sfintere, impedisca che tutta quella aerostatica dignità si dissolva, talché, invitando il soggetto a togliersi esso turacciolo, lo si condanna a perseguire il proprio irreversibile afflosciamento, non di rado accompagnato da sibilo acutissimo e riduzione del superstite involucro esterno a povera cosa, scarna immagine ed esangue fantasma della prisca maestà.”
Umberto Eco, Il pendolo di Focault, 1988

https://archive.is/kVtCA

10 comments:

  1. Chissà tra l'altro cosa ne pensa il Provveditorato agli Studi di Imperia di un professore secondo il quale i corsi di aggiornamento sono "fandonie".

    No mammina, no pensioncina.
    #strakerpuppa
    #zretripuppa
    #zretmagavtelanata

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    1. O il suo discutibilissimo concetto di negazionismo, e l'altrettanto discutibile posizione a riguardo del fatto storico a cui le persone non affetti da turbe mentali si riferiscono con tale termine.

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  2. Scrostando via la prosa finto erudita rimane l'atteggiamento psicologico di un quattordicenne con dei problemi.

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    1. ...l'atteggiamento psicologico di un quattordicenne con dei problemi.

      Problemi che consistono nell'avere una età mentale di sette anni.

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  3. Siano sommersi dall’oblio i suoi romanzi d’appendicite, volumi buoni al massimo come zeppe per tavoli traballanti.

    Che hanno ricevuto successo internazionale, sia di critica che commerciale, mentre il marcianoso dono all'umanità finisce al macero. Non c'è nulla che risollevi l'animo di noi prezzemolati che gustarci un po' di bile terrazzinata di prima qualità.

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    1. Siano sommersi dall'oblio i suoi romanzi
      Come deve essersi sentito importante quel povero antonio, nel lanciare questo suo anatema.
      Come gli rodera' il culo, vita natural durante, a vedere il nome di Eco insegnato nelle scuole e perennemente nella lista dei libri da leggere, mentre i suoi scartafacci languiscono negli scatoloni, uno spreco di buona carta.
      Vivi la tua vita nascosto come uno scarafaggio ed elogia l'ineguatezza, tonino: altro non puoi fare.

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  4. Romanzi di appendicite?

    Lapsus e battutta infelice?

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  5. Ah ah ah ah. Zretino, ma quanto rosichi?
    Il libro postumo di Eco si piazza stabile in cima alle classifiche di vendita, come avevano fatto tutti gli altri suoi lavori.
    Il libro capolavoro dell'umanita' invece come si piazza?
    Rosica rosica, professorucolo bilioso.

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