L'immensa sputtanata a Zelig

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Tuesday, May 22, 2012

Il Morgellons: una nanotecnopsicoplutopippomassofisiopatologia


http://www.tankerenemy.com/2012/05/il-morgellons-una-nanotecnopatologia.html

Il Morgellons: una nanotecnopatologia

Da quando la biologa Mary Leitao diagnosticò una malattia poi denominata impropriamente Morgellons, pazienti e scienziati si sono interrogati su questa atroce affezione. Vero è che, all’inizio, parve una patologia enigmatica ed è vero che, ancor oggi, il C.D.C. di Atlanta brancola (o meglio... finge) di brancolare nel buio, ma la complessa sintomatologia del Morgellons si spiega distinguendo tra l’eziologia ed una serie di fattori predisponenti e reazioni dell’organismo. Così ha ragione la Dottoressa Hildegarde Staninger (dottoressa un tubo, leggi qui http://tinyurl.com/6nvyr6z) che individua ipso facto la causa del morbo nelle fibre e nelle nanostrutture disperse con scellerate operazioni di bio-geoingegneria alias scie chimiche. La presenza di ife fungine, di parassiti e di batteri, ma anche di costituenti sintetici, reperiti nei pazienti, si comprende ricordando che le fibre che fuoriescono dalle lesioni e dai follicoli dei malati, sono il risultato di un cross over organico-inorganico, come dimostrato da Carolyn Williams Palit. Si ottiene in questo modo la quadratura del cerchio, concludendo che il Morgellons, malattia tipica dei tempi di ferro in cui viviamo, è una nanotecnopatologia. Per comprenderne l’origine, sarà necessario guardare il cielo. Di seguito un’ottima summa sul Morgellons, dovuta al biologo Samuele Venturini. Un sentito ringraziamento all’amico G. per la segnalazione.

Ultimamente sia in televisione sia soprattutto in Internet si è sentito molto parlare del “Morbo di Morgellons”. Ma di che cosa si tratta? Perché così tanta confusione regna attorno a questo argomento? Con il seguente articolo intendo quindi esporre una panoramica, seppure generica, dedicata a tale fenomeno.

La storia

Il termine “Morgellons” compare per la prima volta intorno all’anno 1600 in un testo medico e in tale circostanza indicava un’anomala crescita di peli o capelli sulla parte dorsale del corpo [1]. Occorre attendere l’anno 2002 per la ricomparsa di questa patologia o quanto meno del suo nome. Circa nove anni fa una biologa – Mary Leitao – notò che sua figlia presentava strani sintomi, assimilabili proprio alla descrizione fatta da Browne nel testo medico del XVII sec. e decise di denominare allo stesso modo questa malattia.

Non reperendo informazioni riguardanti questa patologia e trovando solo pochissimi medici in grado di ascoltarla o quanto meno di indagare tale fenomeno, decise insieme con alcuni di loro di diagnosticare una nuova patologia: il morbo di Morgellons appunto. Questi medici inoltre aderirono alla Morgellons Research Fonudation (MRF) [2] al fine di studiare i molti casi di "parassitosi" irrisolti, frettolosamente liquidati dalla medicina convenzionale come "malattie psichiatriche". Attualmente, secondo la MRF, il numero di famiglie che hanno almeno una persona affetta da tale patologia è pari a 15.623.

I sintomi

Diversi sono i sintomi con cui si manifesta il Morgellons e forse è anche per questo motivo che la medicina ufficiale non è stata ancora in grado di classificare meglio tale patologia. Tra le sue caratteristiche quindi si possono annoverare le seguenti: punture, sensazione che qualcosa cammini sotto la pelle, lesioni cutanee, fibre o filamenti che emergono dalla pelle, dolori muscolari, affaticamento, diminuzione della memoria, disfunzioni della capacità cognitiva, disturbi dell’umore. Sebbene anche il C.D.C. (Center for Disease Control and Prevention) stia indagando tale malattia, a tutt’oggi non si conoscono ancora tutti i sintomi e di conseguenza le relative cure. (straccione: le indagini SONO CONCLUSE, leggi qui http://tinyurl.com/ylz2s9p) Nel corso del tempo, il Morgellons è stato confuso o associato ad altre malattie le quali presentano sintomi simili come il morbo di Lyme (patologia batterica), le parassitosi deliranti o la sindrome da affaticamento cronico. Nonostante ciò il Morgellons presenta comunque delle differenze che non possono essere trascurate e che lo rendono ancora una malattia non classificabile.

Gli studi dei ricercatori indipendenti indipezzenti

Come abbiamo visto poc’anzi, è ancora difficile delineare in modo chiaro il morbo di Morgellons. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che sono ancora poche le persone e soprattutto le istituzioni che stanno svolgendo una ricerca attiva a tal proposito. Anche la confusione mediatica non aiuta in questa ricerca. Le ricerche condotte da alcuni scienziati e ricercatori indipendenti [3, 4, 5, 6, 7] hanno portato a formulare alcune ipotesi che, a mio parere, vale davvero la pena di analizzare per smentire o confermare le congetture che andremo a citare più avanti.

Il dott. Edward Spencer (neurologo) ha ipotizzato che il Morgellons possa avere origine dallo spargimento di nanopolveri, dette "smart dust" o "M.E.M.S." (Micro Electrical Mechanical Sensors), usate in ambito militare. La dott.ssa Hildegarde Staninger (tossicologa) ha accertato che il Morgellons è collegato alla presenza di fibre di silicone e polietilene all’interno del corpo della persona affetta. Ella ha avanzato anche l’ipotesi secondo cui queste nanofibre hanno un collegamento con le scie chimiche (o chemtrails). Secondo le ricerche della dottoressa Staninger e del dott. Swartz, il Morgellons sembra essere la conseguenza di invasioni dei tessuti umani per opera di nanomacchine, nanofilamenti, nanosensori, dotati della capacità di autoassemblarsi e di replicarsi. I campioni di fibre e filamenti estratti dai pazienti affetti dal morbo di Morgellons bruciano ad una temperatura non al di sotto dei 760°C circa e, se osservate al microscopio, tali fibre non presentano strutture paragonabili ad organismi procarioti od eucarioti e pertanto possono essere considerate alla stregua di macchine. Sempre dagli studi compiuti su campioni biologici di pazienti, si sono osservate fibre di colore bianco, rosso, nero e blu che fuoriuscivano direttamente dalla pelle dei malati di questo morbo. Ulteriori analisi eseguite su questi filamenti hanno fatto propendere per un’origine artificiale degli stessi. Una delle spiegazioni della manifestazione del Morgellons potrebbe ricercarsi quindi in un meccanismo di rigetto dell’organismo verso questi invasori esterni.

Tra i vari componenti dei nanofilamenti rinvenuti dalle analisi sono stati trovati poliestere, composti organici, polietilene, silicio. E’ stato notato anche un comportamento elettrostatico manifestato proprio da queste fibre. Diversi ricercatori inoltre hanno osservato come i filamenti del morbo di Morgellons siano comparabili con i filamenti bianchi che vengono sparsi in atmosfera durante il passaggio degli aerei impegnati nelle operazioni di bio-geoingegneria (scie chimiche). Recentemente, a causa proprio di questa patologia, in Germania una donna di 55 anni si è tolta la vita, perché non riusciva più a convivere con il morbo di Morgellons: con il suo gesto ha voluto attirare l’attenzione sulla sua malattia che le faceva crescere fibre sottopelle.

La letteratura scientifica

Abbiamo visto in maniera molto generica, ma ricca di spunti per approfondimenti futuri, alcune delle caratteristiche del Morgellons. Abbiamo visto anche ricercatori indipendenti che svolgono studi su questa patologia. Sappiamo anche che il C.D.C. sta raccogliendo dati e vuole indagare anch'esso su questa – a tutt’oggi – misteriosa patologia. Ma che cosa dice la letteratura scientifica a tal proposito? Esistono articoli specifici che trattano questo argomento? Se fosse una malattia inventata, allora nessun medico, nessuna istituzione e nessuna rivista scientifica dovrebbe parlare di questo tema e sarebbe già stato smentito in maniera efficace. Ma così non è stato e, anzi, esistono documenti scientifici che confermano e riconoscono il morbo di Morgellons come una patologia. Non solo, ci sono state anche diagnosi di medici e dermatologi (qualcuno anche in Italia) che si riferivano proprio al Morgellons. A titolo esemplificativo, uno specialista in dermatologia, dopo aver visitato una paziente con sintomi caratteristici, scrisse nel referto "ipotizzabile Sindrome di Morgellons".

Tra i vari studi scientifici se ne possono annoverare alcuni. Nel 2007 sul "New Scientist" compare un articolo dal titolo: “The itch that won’t be scratched”. Qui, un ufficiale dell’esercito britannico racconta al giornalista di aver trovato per anni delle fibre di vario colore e di varia lunghezza che fuoriuscivano da lesioni pruriginose sulla sua pelle. Queste fibre possono essere sottili come una ragnatela, ma forti abbastanza da trainare la pelle quando vengono estratte. Un’altra persona intervistata ed affetta da Morgellons racconta di avere avuto lesioni contenenti fibre nere sugli arti e sul viso, con sensazioni di punture e di qualcosa che strisciasse sotto pelle. “E’ come se qualcosa ti stesse mordendo dappertutto”, racconta una donna del Maryland. Queste descrizioni fanno sospettare che qualche parassita possa essere coinvolto in questa patologia, ma i trattamenti antiparassitari sia sul corpo sia nell’ambiente domestico non hanno alcun effetto.

Nonostante quindi le varie testimonianze ed evidenze cliniche acquisite, molti medici non riconoscono il Morgellons come una nuova patologia, ma lo classificano come un disturbo psichiatrico, una sorta di parassitosi delirante (DP). Diversi esperti, però, hanno dei dubbi che il Morgellons sia solo una DP.

Un farmacologo dell’Oklahoma State University volle indagare meglio questa patologia e decise di scrivere alla MRF (Morgellons Research Foundation) per reperire qualche campione di fibra da analizzare, dato che sarebbe stato abbastanza semplice verificare la natura di tali filamenti. Il dott. Wymore ricevette pochi giorni dopo alcuni campioni che osservò quindi al microscopio. Egli notò una certa similitudine tra le fibre dei vari pazienti, ma non trovò alcuna corrispondenza con le fibre naturali reperibili nell’ambiente. Una collega pediatra del dott. Wymore analizzò con un dermatoscopio alcuni pazienti e vide chiaramente i filamenti sotto pelle. La caratteristica particolare era che tali fibre si notavano anche sotto la pelle non lesionata. Ciò non compariva assolutamente nei gruppi di controllo e in pazienti con altre patologie dermiche.

Questi medici continuarono ad approfondire tali indagini e riuscirono a portare alla polizia scientifica forense di Tulsa dei campioni di fibre di malati di Morgellons da analizzare. Gli esperti confermarono che le fibre non provenivano da abiti, tappeti, biancheria o lenzuola. Fu eseguita anche un’analisi spettrofotometrica e questi filamenti non trovarono alcuna corrispondenza con 880 composti comunemente impiegati nella produzione di fibre per uso commerciale. I solventi per l’estrazione delle tinture non rilasciarono alcuna colorazione. Infine provarono a sottoporre le fibre ad una gas-cromatografia procedendo con un graduale riscaldamento delle stesse a circa 370°C e registrando i composti vaporizzati. I risultati mostrarono una piccola quantità di biossido di carbonio emesso, tuttavia le fibre rimasero intatte. Qualsiasi materiale organico dovrebbe normalmente vaporizzarsi ed i componenti inorganici ridotti in cenere a seconda del tempo che si impiega a raggiungere la temperatura massima. Ma ciò che è accaduto è stato soltanto un iscurimento delle fibre.

Il direttore dei Clongen Laboratories (un’organizzazione privata di ricerca in Maryland) trattò dei filamenti che gli erano stati inviati da un malato di Morgellons. Usò degli enzimi per estrarre il D.N.A. dalle fibre. Quando lo sequenziò trovò che apparteneva ad un fungo. Il direttore quindi ipotizzò che le ife fungine potessero comporre le fibre del Morgellons. Tuttavia un biochimico della Stony Brook University trovò che all’interno delle lesioni dei malati di Morgellons era contenuto l’Agrobacterium, un genere di batteri che causano tumori nelle piante. Il gruppo di controllo risultò negativo al ceppo in esame. Questo batterio viene impiegato commercialmente nella produzione di piante geneticamente modificate (OGM) e – almeno in condizioni di laboratorio – è in grado di inserire il proprio D.N.A. in cellule umane.

Secondo altri psichiatri e medici, alcuni sintomi psichici delle persone affette da Morgellons potrebbero essere dovuti all’azione che il sistema immunitario, mediante l’uso di citochine, esplica a causa della presenza di un agente patogeno all’interno del corpo. Un’eccessiva produzione di citochine può avere effetti deleteri sul sistema nervoso provocando disturbi mentali.

Solitamente, quando una patologia è sconosciuta, viene considerata come delirante. Recentemente, però, anche il mondo accademico sta consideranto il Morgellons come una seria e reale affezione.

Nel 2006 la dottoressa Leitao del MRF, insieme con altri due medici, pubblicò un articolo sull'"American Journal of Clinical Dermatology" intitolato: “The Mystery of Morgellons Disease – Infection or delusion?”. In questo studio viene spiegato come il Morgellons sia una patologia cutanea misteriosa che fu descritta più di 300 anni fa. La patologia è caratterizzata dall’estrusione di filamenti e fibre dalla pelle in correlazione con altri sintomi sia neuropsichiatrici sia dermatologici. A tale proposito, il Morgellons assomiglia e può essere confuso con la malattia di Lyme dato che la risposta alla terapia antibatterica risulta essere per certi aspetti simile, suggerendo che il morbo di Morgellons possa essere collegato ad un non meglio definito processo infettivo. Ulteriori ricerche cliniche e molecolari sono necessarie per chiarire questo mistero.

Tra gli articoli più recenti, cito quello del 2010, apparso sul giornale Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology dal titolo: “Morgellons disease: analysis of a population with clinically confirmed microscopic subcutaneous fibers of unknown etiology”. L’eziologia del Morgellons è sconosciuta ed i criteri diagnostici devono essere ancora definiti. Lo scopo di questo studio è quello di identificare i sintomi prevalenti nei pazienti con la conclamata presenza di fibre sottocutanee per sviluppare una definizione casistica del Morgellons. Questo ampio studio clinico costituisce la base per una definizione di casistica precisa e clinicamente utile per il morbo di Morgellons.

Anche nel 2011 è stato pubblicato un'altra ricerca su questo morbo sul giornale "Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology and Endodontology", inititolato: “An oral ulceration associated with Morgellons disease: a case report”. Questo caso evidenzia un'ulcerazione orale in una giovane donna associata alla malattia di Morgellons, una condizione che non è mai stata precedentemente descritta nella letteratura dentale. Un numero crescente di individui auto-segnala questa condizione ed i fornitori di servizi sanitari e dentali devono ben conoscere questa patologia.

Non esiste ancora una terapia per questa malattia, a volte qualche trattamento antiparassitario sembra portare effetti benefici ma il problema poi tende a persistere. Occorre quindi conoscere meglio questa patologia per studiare una cura dagli effetti duraturi.

Le ipotesi ed i brevetti

Varie sono le ipotesi relative alle cause scatenanti il morbo di Morgellons. Io stesso ho potuto osservare da vicino dei campioni biologici di un paziente affetto da questa patologia e, come altri ricercatori indipendenti, ho notato una disarmante somiglianza con i filamenti polimerici sparsi con le scie chimiche. Esistono quindi due principali filoni di ricerca: quello relativo alle cause naturali (agenti patogeni come batteri o funghi sia conosciuti sia nuovi) e quello relativo alle cause artificiali (inquinamento, nanotecnologia, biotecnologia, armi). In questo ultimo caso vale la pena citare la ricerca di un cittadino statunitense secondo cui il Morgellons sarebbe da imputare all’uso di un antiparassitario della Monsanto, il Roundup. Potrebbe quindi trattarsi di un effetto collaterale dovuto all’impiego di un nuovo tipo di sostanza impiegata in ambito agricolo, mischiando biotecnologie, OGM e nanotecnologie.

Abbiamo accennato anche alla possibilità che il Morgellons sia provocato da nanomacchine, nanofibre, in grado di auto-assemblarsi, auto-replicarsi e capaci di reperire l’energia sufficiente per queste funzioni direttamente dal corpo o dall’ambiente in cui si trovano. Ebbene, tutte queste ipotesi sono plausibili e meritevoli di studio per meglio comprendere l’eziologia del Morgellons.

Forse alla maggior parte delle persone potrebbe risultare difficile prendere atto di quanto sin qui letto, ma nell’era delle nanotecnologie e soprattutto della nanomedicina [8], ciò che un tempo pareva fantascienza ora risulta essere realtà. A tale riguardo, ritengo utile esporre alcuni brevetti, quindi documenti ufficiali. Al lettore poi spetterà unire le varie conoscenze in questa sede trasmesse, al fine di costruirsi una propria idea sull'argomento ed auspicabilmente stimolare la ricerca per chiarire chiarire l'enigma Morgellons.

US6696285: Nanomachine fueled by nucleic acid strand Exchange (ovvero nano macchina alimentata dallo scambio di filamenti di acidi nucleici);
US7531472: Nanofiber and method of manufacturing nanofiber (ovvero nanofibre e metodo per fabbricare nanofibre);
US20030134281: Nanomachine compositions and methods of use (ovvero composizione della nanomacchina e metodi di utilizzo);
US20060051401: Controlled nanofiber seeding (ovvero: semina controllata di nanofibre);
US20070293927: Gene and cell delivery self expanding polymer stents (ovvero consegna genica e cellular mediante polimere che si autoespandono);
US20090075354: Nanofiber structures for supporting biological materials (ovvero strutture di nanofibre per il sostegno di materiale biologico);
US20100090180: Self-replicating materials (ovvero materiali auto-replicanti);
US20100196435: Materials and methods for delivering compositions to selected tissues (ovvero materiali e metodi per la consegna di composti a tessuti selezionati);
US20110172404: Self-assembly of nanoparticles through nucleic acid engineering (ovvero auto-assemblaggio di nanoparticelle attraverso l’ingegneria degli acidi nucleici)
US20110229551: Drug delivery compositions and methods using nanofiber webs (metodi e consegne di composti farmacologici utilizzando tele di nanofibre);
US20110236974: Compositions and methods for making and using laminin nanofibers (ovvero composizioni e metodi per la produzione e l’utilizzo di nanofibre di laminina);
Nei seguenti tre brevetti viene citata espressamente, all’interno degli stessi, la patologia del Morgellons in un contesto di potenziale terapia della stessa:

US20090202442: Enerceutical activation of the alternative cellular energy (ACE) pathway in therapy of diseases (ovvero attivazione enerceutica della via dell’energia cellular alternative nella terapia delle patologie);
US20090081314: Glycemic control, diabetes tratment, and other treatments with acetyl cholinesterase inhibitors (ovvero controllo glicemico, trattamento del diabete e altri trattamenti con gli inibitori della acetil-colinesterasi);
US20090047267: Process for the preparation of a non-corrosive base solution and methods of using same (ovvero processo per la preparazione di una soluzione basica non corrosiva e metodi di utilizzo della stessa).
Considerazioni finali.

Occorrono ancora studi ma quello che è importante è non dare nulla per scontato ed in questo caso, come in altri, è bene utilizzare il famoso “principio di precauzione” che la scienza stessa insegna. E’ bene approfondire le ricerche sul Morgellons in quanto essendo ancora una patologia non del tutto conosciuta risulta potenzialmente pericolosa. Fortunatamente vi sono diversi ricercatori indipendenti e Istituzioni che stanno facendo luce su questo fenomeno dai molteplici aspetti. Siccome è in gioco la vita delle persone è fondamentale non dare nulla per scontato perché la vera scienza mette sempre in dubbio sé stessa alla continua ricerca dedita alla comprensione dei vari fenomeni che si prestano per essere affrontati. La scienza è al servizio dell’uomo e non deve precludersi nessuna ipotesi. La medicina inoltre la si impara dai pazienti, non solo dai libri e nelle Università.

Bilbiografia (manco controllare quel che si copia e incolla, fannulloni)

[1]http://www.duepassinelmistero.com/Morgellons.htm
[2]http://www.morgellons.org/
[3]http://www.morgellons-research.org/morgellons/
[4]http://morgellons-info.blogspot.com/
[5]http://www.rense.com/general76/morgdef.htm
[6]http://www.rense.com/Datapages/morgdat1.htm
[7]http://www.carnicominstitute.org/articles/bio2011-7.htm
[8]http://www.nanomedjournal.org
[9]http://www.ipiugrandicazzaridellaterra.com
[10]http://www.andateaspaccarepietreconlatesta.org

Autore: Samuele Venturini

Fonte: Larunabianca.it

Articolo correlato: S. Venturini, "Filamenti bianchi polimerici - Un'analisi critica", 2012 
 

Tuesday, April 26, 2011

Morgellons victim jumps to death in Germany

http://tankerenemy.blogspot.com/2011/04/morgellons-victim-jumps-to-death-in.html

Morgellons victim jumps to death in Germany

A German woman committed suicide: she had Morgellons and the spectacular way she committed suicide is a desperate scream against silence and censure which cover this dire disease caused by chemtrails.

A woman in Germany jumped to her death from a hot air balloon. Monica B. had Morgellons. She chose this spectacular method of suicide to publicize the plight of those with this illness. She left a note about having Morgellons and not receiving any help. Here is the German article from the Munich newspaper (you may be able to translate with Google translater):

This has produced a storm of publicity about Morgellons in Germany. The backlash went to Marc Neumann. He had been contacted to help Monica B., but before he could get through to her she committed suicide. I just talked to him and he feels threatened. His German site was being attacked as we spoke. His site has been suddenly visited by numerous government agencies. And most notably by those companies that produce pesticides containing bioinsecticides made with fungi, nematodes, bacteria and other living materials. The biggest of those companies is Bayer which was on his site just today.

Marc Neumann went to see a lawyer about suing the pesticide companies that are causing widespread environmental hazards. Now he is actually in fear for his life, because he has spoken out about a multimillion business. If he decides to sue these companies he might be in danger. I for one would help him any way I could, including a defense fund, if needed. Or, if he could actually sue these companies, I would like to contribute to shut them down. This includes the evil Monsanto.

Posted by Brian Andrews on aircrap.org
Source: tz-online.de



Tuesday, June 29, 2010

L'incubo del Morgellons: esagoni e nanotecnologie (articolo di Ian Smith)

http://morgellons-info.blogspot.com/2010/06/lincubo-del-morgellons-esagoni-e.html

L'incubo del Morgellons: esagoni e nanotecnologie (articolo di Ian Smith)

Ian Smith, ricercatrice indipendente ed ella stessa malata di Morgellons, ha scritto un articolo, in cui, oltre a raccogliere l'agghiacciante testimonianza di una paziente, espone alcuni dati frutto di recenti studi su questa malattia. Riportiamo alcuni stralci significativi del testo, ringraziando Tom Bosco, direttore della rivista Nexus per la preziosa segnalazione.

Un orrore completo è stato vissuto da una donna con la malattia di Morgellons. Mi aveva telefonato per raccontarmi la sua storia. Mi ha anche gentilmente permesso di mostrare le sue foto e testimoniare la sua esperienza. Mi ha mandato alcuni dei suoi campioni di pelle affinché io li potessi esaminare.

Questa donna si accorse che qualcosa stava succedendo alla sua gamba. Sentiva qualcosa muoversi e diede uno sguardo da vicino con il suo microscopio digitale. Quello che osservò sembrava appartenere alla sceneggiatura di un film horror. Vide che la trama della sua pelle era cambiata: essa le ricordava le squame di un serpente. La pelle normale era stata sostituita da una struttura esagonale. Gli esagoni costituivano degli aggregati duri che erano di colore bronzeo ed erano incollati attraverso una specie di biopellicola.

Si tratta di materiale nano-tecnologico comparabile con quello estratto da altre ferite di persone affette dal morbo di Morgellons. Ho individuato quattro dispositivi nanotecnologici e di questi, tre figurano nelle stesse pagine dell'Interscience Wiley Journal. Questa rivista specialistica pubblica studi sui biomateriali usati nella ricerca, nella medicina e nel settore delle comunicazioni.

[...] Gli insetti che sovente aggrediscono i malati di questa atroce sindrome sono in realtà attirati dalla cellulosa: la mia precedente ricerca, infatti, ha evidenziato la presenza dell'ameba Discoidium Dictyostelium come componente delle lesioni nei pazienti colpiti dall’affezione. Il residuo di cellulosa di questo organismo può attrarre alcuni piccoli insetti.

Anche se le statistiche ufficiali scarseggiano, esiste un consenso generale sul fatto che un numero elevato di malati di Morgellons ha le seguenti caratteristiche genetiche e fenotipiche.

1. Il fattore Rh negativo
2. Antenati provenienti dal Nord Europa
3. Un aplogruppo genetico U5 Ursula: U5 è il D.N.A. più antico d'Europa.
4. Una duplicazione / Trisomia 1q42 di 11 Q42 12
5. Occhi azzurri, verdi o castani
6. Presenza di alcune anomalie genetiche

Le fibre rosse e blu del Morgellons sono in ognuno di noi. Insetti bio-tecnologici possono trovarsi nelle scie chimiche e sono vettori di varie patologie. Questi insetti sono estremamente resistenti e difficili da uccidere. Ne esistono numerose specie e molti sembrano simili ad insetti naturali. Il colore di alcuni di questi insetti corrisponde al blue delle fibre estruse dai malati di Morgellons. A volte si trovano dei vermi bio-tecnologici: penso che il test del D.N.A. avrebbe rivelato la struttura genetica dei Nematodi. […]


Leggi l'articolo in lingua inglese qui.

Tuesday, April 27, 2010

Morgellons: la verità rivelata (articolo di Dean Terry)

http://morgellons-info.blogspot.com/2010/04/morgellons-la-verita-rivelata-articolo.html

Morgellons: la verità rivelata (articolo di Dean Terry)

Pubblichiamo un dettagliato studio di Dean Terry, cittadino statunitense affetto da Morgellons, le cui conclusioni sono suffragate peraltro dalle ricerche eseguite, agli inizi del 2008, dai genetisti Dottor Mae-Wan Ho e Professor Joe Cummins.

Sulla base di diversi elementi oggettivi, si può ipotizzare uno stretto collegamento tra l'agrobacterium, [a soil bacterium extensively manipulated and used in making G.M. crops], una particolare specie di acaro, frutto di manipolazione genetica, in grado di sopravvivere senza ossigeno sino a cinque settimane ed alcuni funghi presenti nell'acqua e nell'aria, diffusi per mezzo delle chemtrails.

Dean Terry, pur menzionando le infami operazioni di aerosol clandestine nei cieli del mondo, non cita le nanostrutture, capaci di replicare D.N.A. ed R.N.A., disperse con le chemtrails.

E' una tessera fondamentale per comprendere il meccanismo micidiale che è alla base della sintomatologia del morbo di Morgellons.

Diversi scienziati come il Dottor Michael Castle, la dotttoressa Hildegarde Staninger, il dottor Karjo, il dottor Randy Wymore, evidenziano la presenza di nanotecnologie di tipo sconosciuto direttamente correlabili alle attività di aerosol. Il punto cruciale consiste nel fatto che le nanostrutture che fuoriescono dalle piaghe dei malati di Morgellons, una volta che vengono a contatto con un agente esterno (ambientale), sono in grado di replicarne il codice genetico, attraverso meccanismi per ora non perfettamente compresi e, da quel momento, si diffondono in maniera esponenziale, attaccando l'organismo ospite, che può essere un essere umano oppure un animale domestico.

Dalle recenti verifiche che abbiamo potuto svolgere grazie ad informazioni che riceviamo direttamente da pazienti italiani di Morgellons, abbiamo avuto la conferma statistica che il morbo di Morgellons si conclama solitamente in seguito alla puntura di una pulce o di una zecca.

Pare corrano dunque dei rischi, in particolar modo, quelle persone che posseggono animali domestici o che vengono a contatto con animali randagi o da allevamento.

Inoltre è ormai accertato che il morbo di Morgellons è trasmissibile da animale a uomo, da uomo a uomo ed anche in seguito a contaminazione ambientale o di acqua considerata potabile. Devono dunque essere prudenti le persone che, per motivi familiari o di lavoro frequentano luoghi contaminati o individui affetti dalla grave patologia.

Bisogna osservare inoltre che la diminuzione di luce solare, causata dalle perenni coperture artificiali (l'irraggiamento solare è calato, in questi ultimi anni, di circa il 20%), favorisce la proliferazione di funghi, batteri ed acari.

L'agrobacterium presente nei cereali geneticamente modificati della diabolica Monsanto è quindi da considerarsi una concausa o semplicemente uno dei possibili "attivatori" delle nanostrutture già presenti, come dimostrato da Clifford Carnicom, nell'organismo umano (intestino e reni principalmente) e che sono ormai da ritenersi la principale minaccia per la salute del genere umano del XXI secolo.

Morgellons: la verità rivelata
di Dean Terry

Molti medici considerano il Morgellons una truffa o la conseguenza dell’ipocondria, ma le evidenze indicano che questa patologia misteriosa è reale e collegata agli alimenti geneticamente modificati.

a) La mia ricerca ha dimostrato che uno degli imputati del Morgellons è un antiparassitario della Monsanto Corporation Roundup che ha determinato la proliferazione di funghi nei nostri campi coltivati, diffusi attraverso le scie chimiche sulle piantagioni di cotone, nei campi di cereali ed anche nel cibo. Le spore di questi funghi sono diffuse nel suolo e nell’aria, nell’umidità e nell’acqua. Le tubature delle cisterne, le cisterne d’acqua, i tubi nelle case contaminati, veicolano questi funghi. Questo fungo, geneticamente modificato attraverso batteri, sta causando malattie tra migliaia di persone in Florida, Texas, California e molti altri stati. Un modo per eliminare il fungo negli ambienti domestici è sottoporre gli oggetti contaminati a bassissime temperature (ghiaccio secco). Negli ultimi cinque anni, le compagnie assicurative non offrono più polizze per i danni causati da muffe e da funghi. Nel portale di seguito indicato si trovano informazioni sull’antiparassitario creato dalla Monsanto:

http://www.ipsnews.net/interna.asp?idnews=19754



b) La mia ricerca dimostra pure che le spore dei funghi penetrano nell’organismo quando si respira, si mangia e si beve. Le spore si accumulano specialmente nello stomaco, sotto la pelle e nel derma. Questo fungo, proprio come i batteri all’interno dell’organismo, come il borrelia borgdorgferi, provenienti dall’acqua contaminata e dall’aria, stimolano ferormoni nell’organismo che attraggono un acaro non ancora identificato (potrebbe essere l’acaro della scabbia o del collembolo) la cui funzione è quella di decomporre i batteri morti ed i materiali organici. Come si può notare, il Morgellons è un insieme di problemi e si sta diffondendo rapidamente tra la popolazione. Noi dobbiamo ritenere la Monsanto responsabile di quest’incubo che ha creato.

c) La mia indagine dimostra che la cura potrebbe essere già disponibile, ma che non è stata divulgata per evitare di coinvolgere la Monsanto in questioni legali e per non causare panico tra la popolazione. La Monsanto finanzia le campagne elettorali di molti politici tra i quali molti sono stati corrotti ed il loro silenzio è stato comprato affinché tacciano su questa minaccia per la salute.

d) Ho cercato delle statistiche sul sito sotto indicato ed ho letto interamente i resoconti sull’acqua contaminata dai batteri ed ho constatato che l’ambiente è inquinato attraverso aerosol biologici facenti capo alla Monsanto. Vedi http://www.morgellons.org/

e) Credo che il microscopico acaro che potrebbe essere quello della collembola, ma non l’ho ancora identificato in organismi in decomposizione, sia attratto dai ferormoni dell’antiparassitario della Monsanto e dei batteri (specialmente il borrelia borgdorgferi è stato trovato nei malati definiti di Lyme). L’antiparassitario è stato trovato nelle cisterne d’acqua, nel suolo e in strutture aeroportuali.

f) Nel sito sotto indicato si trova uno studio dell’M.P.A. che collega l’acaro della collembola al Morgellons

http://www.headlice.org/lindane/new/2005/drhouse.htm

Comunque, grazie alla ricerca che ho condotto, si possono fornire dei consigli su come decontaminare gli ambienti:

1) sostituire i vecchi scaldabagno
2) installare sistemi a raggi ultravioletti che uccidono i funghi ed i batteri
3) sostituire le vecchie grondaie arrugginite dove proliferano i funghi, le muffe e le alghe
4) decontaminare l’abitazione ed il prato per eliminare i parassiti ed eseguire trattamenti contro gli acari.

Come paziente di morbo di Morgellons, credo che sia una patologia molto grave che prima debilita le persone, per poi ucciderle. E’ tempo di scelte responsabili. Le compagnie assicurative e la Monsanto devono pagare e non possono esimersi dal riconoscere la loro responsabilità.


Friday, November 13, 2009

Le nanoparticelle danneggiano il D.N.A. a distanza

http://straker-61.blogspot.com/2009/11/le-nanoparticelle-danneggiano-il-dna.html

Le nanoparticelle danneggiano il D.N.A. a distanza

Le particelle di cromo-cobalto possono causare danni al Dna anche se non entrano fisicamente in contatto con le cellule. La scoperta su Nature Nanotechnology

Le nanoparticelle riescono a danneggiare il Dna di cellule protette da una barriera – costituita da membrane cellulari – senza doverla fisicamente oltrepassare, ma attraverso una cascata di segnali chimici. Lo si legge su Nature Nanotechnology, in uno studio coordinato da Gevdeep Bhabra del Bristol Implant Research Centre (Gb), che porta alla luce un nuovo rischio legato alle nanotecnologie, ma anche l’opportunità di sfruttarle in un modo innovativo.

Ormai le nanoparticelle sono ampiamente utilizzate. In campo chirurgico, per esempio, sono parte integrante di protesi e impianti. Le ricerche condotte finora sui rischi delle nanoparticelle, però, riguardano soprattutto gli effetti di un’esposizione diretta, mentre molto poco si sa di cosa possa causare l’esposizione indiretta. In questo nuovo studio, i ricercatori si sono chiesti se una barriera cellulare fosse in grado di proteggere le cellule dall’azione di nanoparticelle costituite da cromo e cobalto, presenti nei tessuti dei vestiti e nelle protesi ortopediche. Bhabra e colleghi hanno quindi frapposto una barriera multistrato tra nanoparticelle di cromo-cobalto (in quantità migliaia di volte superiori a quelle con cui veniamo in contatto normalmente) e una coltura di fibroblasti umani (cellule del tessuto connettivo).

Sebbene le nanoparticelle non siano riuscite ad attraversare la membrana, i fibroblasti hanno subito mutazioni al Dna dieci volte di più rispetto ai fibroblasti di controllo. Secondo gli studiosi, l’effetto si deve ai segnali chimici tra la membrana cellulare e i fibroblasti. Interrotte le vie di comunicazione tra questi, infatti, il tasso di danni al Dna è tornato nella norma.

C’è però anche un risvolto positivo della scoperta: “Se la barriera del corpo umano lavora in questo modo, - si chiedono i ricercatori - possiamo far arrivare l’azione di nuovi farmaci alle cellule senza entrare fisicamente nel corpo?” Aspettando che nuovi studi diano una risposta a questa domanda, secondo gli autori al momento non c’è motivo di ritenere che le quantità di nanoparticelle a cui siamo esposti rappresenti un pericolo per la salute; lo studio deve però servire da monito affinché siano considerati tutti i rischi, anche quelli indiretti. (m.s.)

Riferimento: DOI: 10.1038/NNANO.2009.313

Fonte: Galileonet.it





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Range finder: come Rosario vorrebbe che si fossero svolti i fatti

Friday, September 18, 2009

Utilizzate Nano-particelle in Vaccini non testati per l'influenza H1N1

http://straker-61.blogspot.com/2009/09/utilizzate-nano-particelle-in-vaccini.html
http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/utilizzate-nano-particelle-in-vaccini.html


Utilizzate Nano-particelle in Vaccini non testati per l'influenza H1N1

I vaccini approvati dalle competenti autorità governative per la vaccinazione contro la supposta Influenza Suina H1N1 sono risultati contenere nanoparticelle. [1] I produttori hanno sperimentato le nanoparticelle quale via per "supercaricare" i vaccini per un arco di tempo di svariati anni. Ora però è saltato fuori che i vaccini approvati per essere utilizzati in Germania e nei paesi europei contengono delle nanoparticelle in una forma che è risultata attaccare cellule sane e che può essere una forma mortale.

Nel 2007 i ricercatori dell' Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, hanno annunciato di aver messo a punto una "nanoparticella che può veicolare vaccini in modo più efficiente, con minori effetti collaterali ed ad un costo frazione di quello delle attuali tecnologie per i vaccini."

L'articolo prosegue descrivendo gli effetti del salto di qualità effettuato: " A soli 25 nanometri, queste particelle sono così sottili che una volta iniettate, nuotano nella matrice extracellulare della pelle e vanno di filato ai linfonodi. Entro pochi minuti raggiungono una concentrazione di cellule D migliaia di volte maggiore che nella pelle. La risposta immunitaria può essere quindi estremamente forte ed efficace".

C'è un solo piccolo problema, con i vaccini che contengono nanoparticelle : possono essere mortali o, come minimo, causare danni irreparabili per la salute.

Le nanoparticelle, presentate dai mezzi di comunicazione di massa allineati come una meravigliosa rivoluzione della scienza, sono particelle già messe in produzione, molto più piccole delle mortali particelle di amianto che, prima di essere dichiarate fuorilegge, hanno causato gravi danni ai polmoni e morti.

Particelle di nanodimensioni (1 nm = 0,000000001 metro), si fondono insieme con le membrane del nostro corpo e, secondo studi recenti condotti in Cina ed in Giappone, una volta introdotte nel corpo, vanno avanti a distruggere le cellule senza sosta. Una volta che hanno interagito con la struttura cellulare del corpo, non possono più essere rimosse.

La medicina moderna chiama eufemisticamente tale fenomeno una 'reazione infettiva continua'. Dopo lo scandalo dell'amianto, è stato appurato che particelle di dimensione inferiore ad un milionesimo di metro - a causa della loro enorme forza attrattiva - penetrano in tutte le cellule distruggendo tutte quelle con le quali entrano in contatto. Le nanoparticelle sono ben più piccole delle fibre di amianto.

Prove effettuate a Pechino dimostrano gli effetti mortali sull'uomo

Il fatto che il WHO, l'European Medicines Evaluation Agency, ed il German Robert Koch Institute ed altri enti medici permettano oggi che la popolazione venga iniettata con vaccini ampiamente non sperimentati contenenti nanoparticelle, la dice più lunga sul potere della lobby farmaceutica sulle politiche europee di quanto non dica sulla integrità morale e professionale di quei servi civili, responsabili della salute pubblica.

Il numero di settembre 2009 del quotato European Respiratory Journal, il 19 di agosto ha reso pubblico - e disponibile online sino al 21 agosto - i contenuti di un articolo sottoposto a revisione autorevole avente come titolo: "L'Esposizione alle nanoparticelle è correlata con il versamento pleurico, la fibrosi polmonare ed il granuloma. "

L'articolo descrive esperimenti portati avanti nel 2008 su sette giovani donne, presso il selezionato Beijing Chaoyang Hospital [Ospedale di Pechino, N.d.R.] . Tutte e sette, di età fra i 18 ed i 47, sono state esposte a nanoparticelle per un periodo dai 5 ai 13 mesi, sul proprio posto di lavoro. Tutte sono state ricoverate nell'ospedale con dispnea e versamento pleurico o con eccesso di liquidi nei polmoni, eccesso che impediva il respiro. Nessuna delle sette aveva mai fumato e nessuna faceva parte di un qualche specifico gruppo a rischio. I Dottori hanno condotto con attenzione tutti gli esami del caso ed hanno confermato che i problemi polmonari condividevano una medesima eziologia: la respirazione regolare di nanoparticelle nelle rispettive aziende.

In effetti erano tutte erano state esposte all'inalazione di nanoparticelle di Polyacrylato.

Gli esami hanno confermato che le nanoparticelle avevano messo su nelle pazienti una "super-reazione-di-fusione." Nonostante tutti gli eroici sforzi del personale medico, due delle sette donne sono morte per complicazioni polmonari.

Nei loro resoconti gli scienziati giungono a delle conclusioni così allarmanti che è necessario citarle per esteso:

"Sono stati condotti test immunologici, esami batteriologici e virologici, ricerche dei markers tumorali, broncoscopia, toracoscopia interna e chirurgia toracica video-assistita. Sono state condotte indagini sui posti di lavoro, osservazioni cliniche ed esami delle pazienti. E' stata confermata la presenza del Polyacrylato - costituito da nanoparticelle - nei posti di lavoro. L'esame anatomopatologico del tessuto polmonare delle pazienti ha mostrato un'infiammazione polmonare aspecifica, una fibrosi polmonare e granulomi corpo-estranei della pleura. Usando la microscopia a trasmissione di elettroni, sono state osservate le nanoparticelle collocatesi nel citoplasma e nel carioplasma delle cellule epiteliali e mesoteliali dei polmoni, ma anche presenti nel fluido toracico. Ciò ha destato la preoccupazione che un'esposizione prolungata alle nanoparticelle - senza misure protettive - possa essere collegata a gravi danni ai polmoni dell'uomo."

Attualmente, studi sugli animali ed esperimenti in vitro mostrano che le nanoparticelle possono produrre danni polmonari ed altri effetti tossici sugli animali, ma prima della ricerca di Pechino, non era stato prodotto alcun resoconto sulla tossicità clinica negli esseri umani.

La ricerca del Beijing Chaoyang Hospital ha ora confermato in modo definitivo che le nanoparticelle causano danni polmonari ed altri effetti tossici anche negli esseri umani.

Attualmente, dato che due dei vaccini autorizzati e programmati per la distribuzione di massa - in Germania ed altrove - contengono nanoparticelle, il venir meno dei funzionari qualificati e responsabili della salute pubblica e dell'epidemiologia che non hanno ordinato un'immediato congelamento della distribuzione di qualsiasi vaccino contenente nanoparticelle, può solo essere considerato equivalente ad una negligenza criminale.

Speriamo che le autorità deputate reagiscano per tempo al fine di evitare una possibile catastrofe sanitaria il cui ordine di grandezza sarebbe ben maggiore del peggior scenario di influenza suina attualmente riferito [affermazione del tutto retorica dal momento che appare evidente come le autorità delle varie nazioni stiano cospirando al fine di esporre deliberatamente le popolazioni al rischio costituito dallo squalene come dalle nanoparticelle, così come hanno cospirato fino adesso nell'esporre le loro popolazioni ai rischi correlati all'irrorazione sempre più frequente delle scie chimiche, N.d.R]

Per InfoWars: F. William Engdahl
16 settembre 2009

Traduzione di Alessandro Nucci

[1] Nanoparticelle - Nanosfere o Nanocapsule: in campo farmaceutico, sono sistemi a matrice polimerica impiegati per la veicolazione di principi attivi particolarmente citotossici o con rilevanti problemi farmacocinetici. Attualmente alcune formulazioni sono nella fase II della sperimentazione.

Monday, May 18, 2009

Strani filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani

http://straker-61.blogspot.com/2009/05/strani-filamenti-nelle-urine-di.html

http://www.tankerenemy.com/2009/05/strani-filamenti-nelle-urine-di.html

Strani filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani

"Piante, uomini ed animali sono costantemente esposti, nel loro ambiente, ad una vasta gamma di sostanze chimiche estranee agli organismi naturali. Queste sostanze possono essere di origine naturale o umana. In genere i composti lipofilici sono facilmente assorbiti attraverso la pelle, i polmoni o il tratto gastrointestinale. Un’esposizione costante o anche intermittente a queste sostanze lipofiliche potrebbe sfociare in un loro accumulo nell’organismo, a meno che non siano presenti mezzi per l’eliminazione. Inoltre, le sostanze chimiche possono essere espulse attraverso l’urina, la bile, le feci, l’aria espirata e la traspirazione. Tranne che per l’espirazione, la facilità con cui i composti chimici sono eliminati dall’organismo, dipende in larga misura dalla loro solubilità in acqua. Questo è particolarmente vero per le sostanze chimiche non volatili, che sono eliminate con l’urina e le feci, le vie prevalenti di espulsione. I composti lipofilici, che sono presenti in questi fluidi, tendono a diffondersi nelle membrane cellulari e ad essere riassorbiti, mentre i composti solubili in acqua vengono espulsi. In questo modo si spiega perché le sostanze lipofiliche possono accumularsi nell’organismo: esse sono facilmente assorbite, ma scarsamente escrete.

Il Morgellons è una malattia che colpisce uomini ed animali con circa 93 sintomi. I soggetti colpiti da questo morbo, rintracciano fibre colorate che crescono sotto pelle nonché lesioni da cui trasuda un materiale simile al gel o possono avere la sensazione di una scheggia di vetro che trafigge il derma come un ago. L’esame tossicologico dei campioni estratti da un paziente cui è stata diagnosticata questa sindrome e che aveva subìto un’operazione al ginocchio, rivelavano che il campione conteneva silicone e silicio. Ulteriori analisi di questi campioni, eseguiti usando la tecnologia Micro Raman, rivelarono che le fibre erano composte da due parti di poliammide, come una cannuccia di plastica terminante in una testa di silicone. Il poliammide è un materiale sintetico. E’ nylon con un altro nome. Il nylon è un composto lipofatico, proprio come il silicone. Inoltre, fibre di polietilene sono state trovate nei talloni e nei piedi di alcuni pazienti. La differenza tra questi composti e quelli prodotti industrialmente è la seguente: i primi sono di nano dimensioni.

Nano-dimensione significa che lo zero è seguito da nove decimali. E’ inferiore alla larghezza di un capello umano. Com’è possibile che qualcosa di così piccolo sia tanto dannoso alle persone? I nano-materiali, che hanno molteplici usi, come la polvere intelligente, i nano-gel, i punti quantici, i nanotubi, i nanofili, sono parte di un campo in espansione della nonotecnologia. Se qualcosa è così piccolo da non stimolare il sistema immunitario a reagire ad un’aggressione esterna, si verificherà una reazione cellulare tossicologica.

Non importa quale sia l’agente biologico o chimico:
l’organismo si è adattato per proteggersi e per espellere il materiale tossico, tuttavia esso non è pronto ad un invasore nano-tecnologico, poiché è un nemico invisibile. Normalmente l’organismo ricorrerebbe alla biotrasformazione e rimuoverebbe il materiale tossico, ma non nel caso del Morgellons, che sembra avere un’intelligenza propria, visto che crivella l’organismo con le sue fibre e lo aggredisce con una continua auto-replicazione.

Gli strumenti nanotecnologici sono un'insidia ignorata. David Williams, consigliere dell’Unione Europea per i problemi della percezione delle tecnologie mediche afferma: “Il corpo umano è disegnato per respingere o attaccare agenti estranei delle dimensioni di una cellula”. Ancora peggio, gli strumenti nanotecnologici potrebbero inibire il sistema immunitario irreversibilmente.

Se strumenti così piccoli sono in grado di sfuggire al sistema immunitario, ci si chiede quali saranno gli effetti sulle membrane cellulari, sul nucleo del DNA e sulla sua membrana. Se i nanomateriali sono costituiti da plasmidi di funghi, batteri o virus, questi nuovi materiali si mescoleranno e si legheranno ai nostri costituenti interni delle cellule? (Mutazione genetica – n.d.r.)

Nel progetto FMN, due persone affette da Morgellons hanno sottoposto dei campioni ad un’analisi che si è avvalsa del microscopio elettronico; i campioni sono stati confrontati con il materiale di ricaduta delle scie chimiche diffuse nei cieli del Texas. L’esame ha rivelato che nel materiale di tutti i campioni erano rintracciabili vari stadi di sviluppo o degradazione delle sostanze trovate negli ospiti (Anna e Lilly): il campione delle scie chimiche corrisponde a quello delle donne esaminato. I campioni provenivano da zone distanti 1.500 miglia l’una dall’altra.

Nel 2006 il dottor Michael Castle (chimico) stabilì che almeno 20 milioni di Statunitensi presentavano questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Egli ritiene che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle, ma se non si manifestano sintomi, vuol dire che l'organismo del soggetto si sta abituando all’aggressione. Un'aggressione è comunque in atto e porta alla progressiva e silente contaminazione di tutti gli esseri viventi". (H. Staninger)

I nanomateriali, che vengono diffusi nei fiumi, nei mari e nell’aria, sono una bomba ad orologeria per l’ambiente. Questa considerazione trova un inquietante riscontro di fronte alla presenza di filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani e che non hanno conclamato il Morgellons. Questi filamenti (si vedano le immagini al microscopio) sono del tutto simili ai filamenti di ricaduta delle chemtrails ed a quelli che fuoriescono dalle lesioni cutanee dei malati di Morgellons. Il parere dei medici consultati in merito a questa sconcertante ed incredibile evidenza, è unanime: essi non hanno mai visto nulla del genere in tutti gli anni della loro carriera né possono spiegare, sulla base delle loro conoscenze scientifiche, tale fenomeno.

Il biologo Giorgio Pattera ha giustamente evidenziato che i filamenti di ricaduta delle chemtrails (da alcuni spacciati per tele di fantomatici ragni volanti), usati come vettori per i nanomateriali dispersi, hanno la caratteristica di essere biocompatibili. Per quale motivo questi polimeri dovrebbero essere biocompatibili? Forse per non manifestare evidenti reazioni "da rigetto" una volta inalate o ingerite?

L'aumento vertiginoso delle patologie del primo apparato respiratorio è un campanello d'allarme, in quanto rappresenta la diretta conseguenza di un'aggressione silenziosa e subdola perpetrata su cittadini inermi attraverso la dispersione aerea dei vettori: i filamenti di polimeri. La ridicola spiegazione sulle allergie da pollini non regge, in quanto si è potuto appurare che le classiche terapie antistaminiche non hanno più effetto ed inoltre, negli ultimi cinque anni, si è verificato un picco incredibile di nuovi casi in soggetti che non hanno mai sofferto prima di allergie. [*]

Lo stesso morbo di Morgellons potrebbe quindi essere un "incidente di percorso", laddove chi ha realizzato lo scellerato progetto di contaminazione biotecnologica, non ha, evidentemente, nessun interesse a che si palesino spiacevoli episodi che vadano a "disturbare" il prosieguo delle operazioni (chemtrails).

La dottoressa Staninger osserva: "I filamenti del Morgellons si sviluppano nella pelle umana, ma questo è solo il percorso finale, poiché arrivano dall’interno per uscire all’esterno. Dall'esame dei pazienti sottoposti a screening concludiamo che i cristalli di silicone si devono trasformare in un massa gelatinosa (lo pseudo derma gelatinoso che caratterizza le piaghe dei malati di Morgellons - n.d.r.) e per far questo, deve incontrare un ambiente acido (PH di 10, 11). Gli unici organi che hanno questo PH sono il tratto intestinale ed i reni, il che significa che questi materiali sono progettati per insediarsi lì, replicarsi e quindi migrare verso l’esterno".



Appare chiaro, a questo punto, che è in atto un deliberato disegno che prevede la progressiva contaminazione cellulare delle popolazioni sottoposte alle operazioni di aerosol clandestine. Ciò porterà ad una progressiva e forzata modificazione genetica, che diventerà sempre più marcata con il susseguirsi delle generazioni. La stessa Staninger nota come le normali protezioni della placenta non rappresentano alcun ostacolo per la trasmissione dei geni modificati dai nanosensori diffusi in ambiente.

Per verificare quali saranno gli effetti nefasti di quanto sta da alcuni anni avvenendo, basta aspettare un po' di tempo. Se avete ancora dei dubbi, non vi resta che attendere. Le conferme ci saranno ed il giorno delle conferme non sarà bello per nessuno.


[*] Per quanto riguarda l'Italia, il 6,4% della popolazione, quindi circa 4 milioni di persone, soffre di asma o di Bpco, la Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Quest'ultima nel nostro paese provoca diciottomila decessi ogni anno.




Sunday, May 17, 2009

Morgellons: una nuova e terribile malattia vicina ad uno status pandemico

http://www.tankerenemy.com/2009/05/morgellons-una-nuova-e-terribile.html

Morgellons: una nuova e terribile malattia vicina ad uno status pandemico

Pubblichiamo un corposo articolo sul Morgellons tratto dal sito naturalnews.com e tradotto dall'amico Mr X, che ringraziamo sentitamente per la sua fattiva collaborazione. Si tratta di un'ampia ricognizione sulla patologia causata, come ormai dimostrato in modo incontrovertibile, dalle scie chimiche. Sebbene l'autore non individui la principale eziologia del morbo, dopo aver descritto l’Odissea dei pazienti ed i loro sintomi, si sofferma sul ruolo dell'Agrobacterium nella conclamazione della malattia: l'Agrobaceterium pare essere un cofattore, laddove le fibre polimeriche biocompatibili diffuse con le chemtrails risultano essere la causa determinante. Si leggano dunque a complemento di questa ricerca, gli altri studi, in particolar modo, quelli della tossicologa californiana Hildegarde Staninger che ha chiarito la correlazione tra Morgellons e chemtrails.


Sembra una storia tratta da un agghiacciante film fantascientifico: persone che raccontano la sensazione di creature che si muovono sotto la pelle, fibre mobili e misteriose che si manifestano nello stesso modo in cui insetti e vermi fuoriescono dal derma. Sfortunatamente tutti questi sintomi orribili sono tutti veri. Le persone che ne portano testimonianza sono affette dal morbo di Morgellons, la malattia più orrenda fra tutte le bizzarre patologie apparse negli ultimi anni, apparentemente da nessun luogo. Il Morgellons sta attualmente raggiungendo proporzioni epidemiche negli Stati Uniti ed all’estero.


Il Morgellons è una malattia multidimensionale

Il Morgellons si presenta con un prurito incontenibile e con sensazioni molto simili a morsi o a punture. Delle palline simili a quelle del cotone possono apparire sul corpo senza alcuna spiegazione plausibile. In poco tempo comincia a comparire ed espandersi una particolare eruzione cutanea, accompagnata da lesioni che non si rimarginano. Molti malati raccontano di filamenti simili a fibre, dai colori diversi, fuoriuscire dalle lesioni cutanee. Queste fibre possono essere nere, bianche, rosse o anche di color blu iridescente.
Altri riferiscono di granelli neri che spuntano dai loro corpi e che ricoprono le lenzuola ed il pavimento delle loro case in special modo le stanze da bagno. Infine degli esseri simili a insetti e a vermi cominciano a fuoriuscire dal corpo tramite le lesioni. Gli altri sintomi associati includono la perdita di capelli, una fatica cronica debilitante, la comparsa di noduli molto duri sotto pelle e dolore alle articolazioni.

Il Morgellons ha anche un aspetto cognitivo. Sulle persone affette si riscontrano danni neurologici che si manifestano sotto forma di difficoltà di concentrazione, incapacità di adoperare efficacemente il linguaggio parlato e generalizzato stato confusionale. La presenza di simili abilità cognitive ridotte ha permesso ai medici di assegnare, in maniera più semplice, una liquidazione del Morgellons ed a chi ne soffre attraverso una diagnosi di parasitossi illusoria, ovvero sostenendo che chi ne soffre immagina di essere infettato da parassiti. Infatti, dopo la tipica visita di otto minuti, comunemente, ogni dottore prende il blocchetto delle ricette mediche per prescrivere antidepressivi o farmaci antipsicotici.

Tenendo conto di ciò, il Morgellons presenta anche una componente psicologica. Non appena le persone diventano consapevoli del fatto che i sintomi come da loro avvertiti sono interpretati dai medici come delle ossessioni, queste si mostrano riluttanti nel cercare ulteriormente attenzione medica e tendono ad allontanarsi dalla società sicché il loro unico contatto con gli altri si realizza attraverso Internet. Cominciano a vivere come dei lebbrosi. Molti abbandonano il lavoro per poi legarsi all’assistenza pubblica. Questo è quanto si va ad aggiungere alla debilitazione psicologica della malattia. La realtà di non essere considerati seriamente, quando si sa di avere una malattia terrificante provoca senz'altro un danno psicologico permanente.

Le vittime del Morgellons accusano lo stesso risentimento che qualsiasi altro paziente riscontra quando gli si dice che il problema risiede solo nella propria mente. Dato che gli sviluppi ed i sintomi neurologici del Morgellons diventano sempre più evidenti, a questo punto curare i pazienti ed aver a che fare con loro può essere sempre più complicato. Isolati ed aggrappati al conforto di Internet arrivano a prendersi sempre meno cura per loro stessi. Non a caso, alcuni malati di Morgellons sono giunti al suicidio.

Ci troviamo di fronte ad una situazione molto triste e la visita tradizionale dal medico che dovrebbe, come consuetudine, terminare con una diagnosi, si conclude, al contrario, con il medico incapace o insicuro anche di prender tempo per una diagnosi corretta. Di fatto, l'organizzazione medica tradizionale non è in grado, il più delle volte, di procedere con pazienti che presentano nello stesso momento una varietà di sintomi che colpiscono molte parti del corpo umano.

Billy Koch, giocatore di baseball della squadra dell’Oakland, e la sua famiglia sono affetti dal morbo di Morgellons. Purtroppo Billy ha dovuto abbandanare la carriera sportiva a causa della malattia, ma Billy e la sua famiglia si sono dimostrati molto chiari ed aperti circa la malattia ed hanno anche tentato di informare gli altri. Anche la cantante Joni Mitchell è malata di Morgellons ed il morbo ha avuto un impatto molto negativo sulla sua carriera.

Molte vittime del Morgellons arrivano al punto di curarsi da sole

Ogni persona affetta dai sintomi del Morgellons probabilmente sprecherà molto tempo passando le giornate di dottore in dottore. Alcuni di loro sosterranno che si tratta di convizioni del paziente, mentre altri prescriveranno una varietà di creme impiegate per la scabbia, la tricofitosi ed altre affezioni parassitiche, ma nulla risulta davvero efficace, se non per pochi giorni. Senza alcun sostegno dalla comunità medica, le persone colpite ricorrono alle informazioni pubblicate sul Web dove, finalmente, identificano il nome della loro malattia ed individuano anche la tipologia degli pseudoparassiti che fuoriescono dalla loro pelle. Come risultato della disperazione e della mancanza di informazioni sulla malattia, eccezion fatta per le chatboards, molte vittime finiscono per provare numerosi trattamenti tossici direttamente nella loro casa.


Le autorità sulla malattia stanno emergendo

Una tra le poche persone che hanno esaminato seriamente il morbo di Morgellons è Randy Wymore, un neuroscienziato del Center for Health Science dell’Università di Oklahoma. Wymore ha ricevuto da una serie di persone dei campioni di fibre fuoriuscite attraverso la pelle. Anche se i campioni di fibre presentano una certa somiglianza tra loro, secondo il suo parere, queste non sono paragonabili a nessuna'altra fibra sintetica o naturale da lui raffrontata. Wymore, inoltre, ha chiesto alla squadra di polizia forense “Tulsa” di esaminarle.
La squadra ha identificato le strutture chimiche delle fibre e le ha confrontate con la loro banca dati costituita da ben 800 campioni di fibre. Le fibre in questione non coincidevano con nessuna di quelle del database, pertanto si è ricorsi alla cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici. Anche in questo caso, le fibre non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti. Pertanto, la squadra di polizia è giunta alla conclusione che le fibre sono ignote, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite, così come immaginato ed affermato da coloro i quali, in questo modo, sono subito pronti a togliersi il peso delle prove dei pazienti. Wymore e la squadra forense sono così giunti a stabilire che il morbo che arriva a far generare queste fibre dalla pelle è indubbiamente terribile, ma soprattutto reale.

Wymore ha poi chiesto al capo-reparto di pediatria dell’ospedale universitario di Oklahoma, Rhonda Casey, di osservare alcuni pazienti. La primissima reazione, da parte della dottoressa Casey, è stata quella di lasciar perdere, ma in breve tempo si è resa conto di quanto i pazienti fossero davvero sofferenti. Essi presentano sintomi neurologici che implicano stati di confusione, perdita di controllo dei piedi che danno luogo a difficoltà nel camminare e particolari problemi nel comunicare oralmente (smorfie con la bocca). Non a caso, a molti di loro, sono stati diagnosticati problemi neurologici.

La dottoressa Casey ha esaminato i pazienti, eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate nonché di quelle sane, non raggiunte dalla formazione di tali ferite. Usando un dermatoscopio, è stata in grado di osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti. Oltre a ciò, la dottoressa ha riferito il caso di una giovane ragazza con una lesione sulla gamba dalla quale spuntavano fibre nere, confermando l'impossibilità, da parte della giovane, di essersi cagionata ella stessa una ferita simile.

Un’altra persona che ha voluto affrontare seriamente la questione è Trisha Springstead, un'infermiera dello stato della Florida che, nel tempo, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per i pazienti affetti da Morgellons. Ha osservato ella stessa le fibre fuoriuscire dalla loro pelle ed ha impiegato ore per estrarre i parassiti incuneati tanto profondamente sotto l’epidermide da dover usare un ago per poterli estirpare. A suo modo di vedere, un dermatoscopio non penetra tanto profondamente da scoprire la copiosa estensione di tali parassiti.

Il C.D.C. inizia l’investigazione epidemiologica sul Morgellons

Nell’aprile 2006 il C.D.C. ha proposto un'investigazione epidemiologica sul Morgellons, morbo che è stato designato come “preoccupante per la salute pubblica”. Nel gennaio del 2008 il C.D.C. ha annunciato una sovvenzione, per la tutela della salute pubblica, al Kaiser Permanente (centro medico) al fine di esaminare ed incontrare dai 150 ai 500 pazienti afflitti dal Morgellons. L’indagine si è svolta nell’area del North California dove ci sono numerosi casi di ammalati di tale morbo. I medici del Kaiser Permanente sono stati purtroppo tra i primi a classificare il Morgellons come una parassitosi illusoria.

Il Centro nazionale per le malattie zoonotiche, le infezioni “vector-borne” e le malattie enteriche (ZVED), ha rilasciato dichiarazioni pubblicate sul sito del C.D.C. riguardanti ciò che il C.D.C. adesso chiama “dermopatia inspiegabile” (alias Morgellons). L’organizzazione ZVED, creata nel 2007 grazie al “Centro di coordinazione per le malattie infettive”, è nota come un’autorità di controllo per la competenza e l’assistenza in laboratorio e nel campo della scienza epidemiologica, la preparazione nel campo del bioterrorismo, della ricerca applicata, della sorveglianza delle malattie e del consiglio in caso di diffusioni epidemiche.



Il termine “zoonotica” si riferisce a qualunque malattia in grado di passare dagli animali alle persone. Ad esempio, i microbi creati per il bioterrorismo sono di tipo zoonotico. Ci sono diverse malattie zoonotiche conosciute, come il morbo di Lyme e la malaria. I vettori sono i trasmettitori di malattie che creano organismi in grado di trasportare i patogeni da una persona ad un’altra. Di solito si pensa siano gli animali invertebrati, gli artropodi, a rappresentare i vettori. Anche i vertebrati possono agire da vettori, come volpi, procioni e puzzole: questi animali possono trasmettere malattie all’uomo attraverso un solo morso. Zanzare e zecche sono i vettori più conosciuti, sebbene anche acari e moscerini possano generare malattie.

Le malattie enteriche sono, invece, infezioni batteriche e virali del tratto gastrointestinale che si inseriscono tra i tanti casi sottostimati di stati patologici, morti domestiche e no.

Il coinvolgimento dello ZVED nella creazione di una pagina Web riguardante il Morgellons sul sito del C.D.C. implica l’accettazione da parte del C.D.C. che il Morgellons sia una malattia caratterizzata dalla presenza non solo di fibre, ma anche di parassiti.

Lo ZVED agisce seguendo tre obiettivi: l’accelerazione della prevenzione, del controllo e della risoluzione di minacce microbiche; visione globale, presenza globale, portata globale ed impatto sulla salute; lavorare a favore della salute ecologica dell’uomo e degli animali per realizzare un mondo più sano fatto di persone e posti più sani.


Il collegamento tra Morgellons ed organismi modificati geneticamente

Quando il dottor Wymore ha terminato l’analisi forense sulle fibre, uno specialista in malattie infettive, Ahmed Kilani, ha affermato di aver spezzettato due campioni di fibra e, in tal modo, di aver estratto il loro D.N.A. E’ stato lui a scoprire che il D.N.A. appartiene ad un fungo.

Nel frattempo, Vitaly Citovsky, professore di biochimica e biologia cellulare all'Università Stony Brook di New York ha scoperto che le fibre contengono una sostanza conosciuta come Agrobacterium Tumafaciens, il batterio che provoca la malattia della “galla del colletto” (“Crown gall”) nelle piante (la formazione di tumori in più di 140 specie di piante della classe dei dicotiledoni). Si tratta di un genere di batterio gram-negativo capace di trasformare geneticamente non solo le piante, ma anche altre specie di eucarioti, inclusi gli umani.

Campioni anonimi di fibre sono stati consegnati al professor Citovsky dalla “Fondazione di Ricerca del Morgellons” per analizzare la potenziale presenza del batterio "Agrobacterium Tumafaciens", indagando sulle biopsie dei pazienti affetti da Morgellons. Sono stati consegnati anche campioni di fibre da donatori sani. Quel che risulta da questi studi è che solamente i soggetti malati risultano positivi al batterio in questione.

Il professore Citovsky ha pubblicato un comunicato in cui afferma che la sua osservazione non implica il fatto che l'Agrobacterium Tumafaciens possa determinare il morbo di Morgellons o che il Morgellons possa essere senza dubbio una malattia infettiva. Tuttavia, ha richiesto la possibilità di ulteriori studi per determinare i seguenti aspetti:

1) l'importanza statistica dei dati raccolti;

2) se il batterio non solo è presente in maniera extracellulare, ma se è anche in grado di trasformare geneticamente i tessuti infetti;

3) se infettare animali da laboratorio con il batterio può ricreare in loro i sintomi del Morgellons.

L' Agrobacteerium Tumafaciens è un batterio del suolo. I sintomi della malattia “galla del colletto” (“Crown gall”) sono causati dall'introduzione di un piccolo segmento di D.N.A. nella cellula di una pianta, cellula che è incorporata in una posizione semi-casuale nel genoma della pianta. Tali batteri sono naturalmente parassitici e dannosi alla pianta.

Le capacità di trasmissione tramite D.N.A. dell'Agrobacterium sono state sfruttate abbondantemente dai biotecnologi come un mezzo per inserire geni esotici nelle piante (O.G.M.). Si è altresì scoperto il meccanismo di trasferimento del gene tra l'Agrobacterium e le piante,
e si sono sviluppati metodi per alterare l'Agrobacterium in un delivery system efficiente per l'ingegneria genetica delle piante. Questo avviene clonando la sequenza del gene desiderato. durante il trasferimento del D.N.A. (T-DNA) inserito nel D.N.A. ospite. In determinate condizioni di laboratorio il T-D.N.A. è stato trasferito anche a cellule umane, dimostrando la diversità di applicazione di innesto. Il meccanismo attraverso il quale l'Agrobacterium inserisce sostanze nella cellula ospite, è molto simile ai meccanismi usati dai patogeni per inserire sostanze (di solito le proteine) nelle cellule umane.


Articolo originale:
http://www.naturalnews.com/025757.html


Per ulteriori informazioni:

http://www.naturalnews.com/023004.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Agrobacterium_tumefaciens
http://www.cdc.gov/unexplaineddermopathy/
http://www.cdc.gov/nczved/
http://www.psychologytoday.com/




posted by Straker